2. Sinistra Destra
Sensibili ai problemi di Moderati fedeli alla
carattere sociale, al divario monarchia, convinti che
tra Nord e Sud del il settore trainante fosse
paese, fiduciosi
l’agricoltura
nell’industria e nell’
imprenditoria per far
decollare l’economia
italiana
Aristocratici
Esponenti della
Esponenti della grande borghesia
borghesia terriera
imprenditoriale
Liberali
Ex garibaldini
Ex mazziniani
3. Governi di Destra
poco attenti viene eletto capo del
governo Agostino Depretis
ai problemi sociali e agli
interessi della
borghesia
imprenditoriale
Fu presidente del Consiglio dei
ministri italiano per nove mandati nei
periodi:
25 marzo 1876 - 24 marzo 1878
19 dicembre 1878 - 14 luglio 1879
29 maggio 1881 - 29 luglio 1887
4. Legge del 1882
1. Riforma elettorale:
estendere il diritto di • MA ancora esclusi dal voto chi non sapeva leggere e
voto scrivere, i ceti più poveri (maggioranza della
popolazione) e le donne
1884: abolita tassa sul macinato
2. Riforma fiscale: • Ma solo quella...
ridurre le tasse
1887: legge
Coppino, insegnamento
elementare obbligatorio dai 6 ai
3. Riforma scolastica: 9 anni
combattere • La legge restò inapplicata in molte
l’analfabetismo zone, soprattutto del Sud (il 50 % della
popolazione era analfabeta)
Minimo decentramento amministrativo, restano
4. Riforma amministrativa: i prefetti a rappresentare il governo sul
dare maggiore autonomia territorio, ma ai sindaci vengono eletti
alle amministrazioni locali direttamente dai cittadini e hanno maggiore
autonomia
5. L’atteggiamento del governo di fronte ai diversi schieramenti politici
cambiava di volta di in volta, si “trasformava” in continuazione a
seconda delle alleanze che ogni volta venivano a formarsi arrivando a
soluzioni di compromesso tra le varie posizioni della Destra e della
Sinistra.
Ciò che interessava a
Depretis era il
raggiungimento di
obiettivi specifici, e lo
perseguì con
l’appoggio di altri
gruppi politici, a
prescindere dallo
schieramento,
creando alleanze
politiche trasversali
…immaginiamo le
inimicizie o i favoritismi
che consesse…
6. Il Parlamento prese molti provvedimenti a favore delle
classi più povere, della famiglia, delle donne, dei
bambini, dei più deboli … MA i problemi economici
dell’Italia restavano
Differenze enormi c’erano
tra un Nord più sviluppato
e un Sud arretrato, MA
anche un Nord in forte
ritardo rispetto al resto
dell’economia europea …
nonostante il notevole
sviluppo
L’unica soluzione fu il
PROTEZIONISMO (1887)
L’immagine si riferisce al ventennio fascista, ma rende l’idea…
7. Protezionismo doganale significa che si aumentavano le tasse
per i prodotti importati tanto che il costo di questi diventava
così alto che si preferivano i prodotti nazionali. QUINDI
protezionismo significa letteralmente PROTEGGERE I
PRODOTTI NAZIONALI
1. I prodotti nazionali sono favoriti
nel mercato (= diventano
concorrenziali) e si espande
l’industria nazionale, ma non
l’agricoltura
I più poveri sono costretti ad
acquistare prodotti italiani a prezzi
più alti di quelli stranieri, la
situazione è più grave nel
Mezzogiorno dove si vive di
agricoltura e c’è più povertà
8. La povertà spinge molti italiani a
emigrare, scegliendo mete come
l’Argentina, il Brasile e gli Stati Uniti
d’America
1893: i contadini siciliani
organizzati nei Fasci dei
lavoratori occupano le terre
(vedi governo Crispi)
9. 2. I paesi stranieri rispondono al protezionismo 3. L’arretratezza dell’Italia spinge il
col protezionismo, quindi imponendo pesanti governo verso un’ambiziosa politica estera:
tariffe doganali all’Italia, colpendone così il
l’Italia sogna di diventare una potenza
commercio … soprattutto la FRANCIA
coloniale
L’Italia prova a conquistare
l’Eritrea ma viene sconfitta nel
1887 a Dogali (sul Mar Rosso); le
condizioni climatiche e ambientali
sono uno svantaggio per gli
italiani
QUI si concluse il governo
Depretis
Illustrazione del settimanale “La Domenica del Corriere”
raffigurante la battaglia di Dogali
10. 1. Rapporti difficili con la
Francia per problemi
economici, ma anche
perché la Francia
minacciava la politica
coloniale italiana puntando
all’occupazione di Tunisi …
territorio che l’Italia voleva
colonizzare
2. Depretis cerca alleati per
evitare il totale isolamento
della penisola e allora nel
1882 firma un accordo con
GERMANIA e
AUSTRIA, nasce LA
TRIPLICE ALLEANZA, patto
a scopo DIFENSIVO
11. Crispi era un ex garibaldino che col tempo era
diventato fervente monarchico e ammiratore dello
statalismo Bismarkiano. Riteneva, quindi, lo Stato
come unica fonte del diritto ed era favorevole
all'intervento statale in campo economico e sociale.
Crispi aveva una posizione fortemente critica nei
confronti del trasformismo di Depretis, ma questo lo
portava ad emarginare il parlamento cercando di
tagliarlo fuori dal potere decisionale. Egli si vantava
di non guidare un governo di partito o di favori, ma
un governo che aveva l'unico obiettivo di rafforzare
il prestigio statale.
Assunse le cariche di Primo
Ministro, ministro degli Esteri e ministro
degli Interni
12. 1. 1889 riforma Zanardelli: riforma del
codice penale:
- Fu abolita la pena di morte
- Fu riconosciuto il diritto allo sciopero
2. 1893 rivolta dei Fasci di lavoratori in Sicilia:
- I contadini occupano le terre, assaltano i
municipi, chiedono la riforma dei patti agrari che
consentivano ai latifondisti di sfruttare legalmente i
contadini
- Crispi risponde con la forza: dichiara lo stato
d’assedio e ordina all’esercito di sparare sui
dimostranti
13. 3. Ricomincia la politica coloniale
Crispi punta alla conquista dell’Etiopia
1889 Trattato di Uccialli: Crispi sostiene il
ras Menelik e il ras riconosce all’Italia
alcuni territori affacciati sul Mar Rosso
(1891 Colonia italiana di Eritrea)
Crispi intende conquistare altri territori
interni, ma gli eritrei non ci stanno, l’Italia
subirà tre sconfitte consecutive
. 1895 Amba Alagi
. 1896 Macallè
. 1896 Adua
Si ferma l’avventura coloniale e finisce il
governo di Crispi