L’anoressia è considerata una malattia del mondo occidentale industrializzato anche se si ricordano casi anche in epoche passate, come nel Medioevo, periodo in cui il digiuno ascetico serviva per il perseguimento delle virtù spirituali.
Tradizionalmente gli studi sull’anoressia si fanno risalire alla fine del 1600, ad opera del medico britannico Richard Morton. Anche il padre della psicoanalisi Sigmund Freud ne parla definendola una forma di melanconia a cui non corrispondeva un’evoluzione sessuale, ovvero la persona non aveva sviluppato una propria identità sessuale compiuta.
In tempi moderni si parla ampiamente di anoressia e gli studi investono tutti i campi: psichiatrico, psicologico, genetico, medico.
Generalmente si parla di anoressia al femminile ma, se pur rari, esistono casi di anoressia maschile (secondo dati statistici in aumento), che non ho avuto modo di approfondire perché, esiste ancora poca documentazione a riguardo.
Ho cercato di analizzare, invece, l’anoressia mentale femminile in un percorso che attraversa l’influenza familiare, l’infanzia, il comportamento anoressico e le conseguenze psicologiche e fisiche di questo.
Infine, mi sono dedicata ai possibili approcci a livello pedagogico ed educativo.
Bibliografia
Bruch H., La gabbia d’oro L’enigma dell’anoressia mentale, Feltrinelli, Milano 1989
Brusset B., L’anoressia mentale del bambino e dell’adolescente, Borla, Roma 1979
Cambi F., Soggetto come persona, Carocci Editore, Roma
De Clercq F., Donne invisibili L’anoressia, la sofferenza, la vita, Rizzoli, Milano 1995
De Clercq F., Tutto il pane del mondo, Bompiani, 2001
Di Sabatino D.- Cigala Fulgosi F., La psicologia, Armando Editore, Roma 2005
Genovese L., Insegnare e apprendere Temi e problemi della didattica, Monolite Editrice, Roma 2006
Scheleotto G., Una fame da morire Bulimia e anoressia Due storie vere, Mondatori, Milano 1994
Sitografia
www.educare.it
www.eduprof.it
www.anoressiaebulimia.info
www.bulimianoressia.it
2. Anoressia→malattia del mondo occidentale
In realtà
Nel Medioevo→ Sante Ascetiche: Santa Caterina
da Siena, Santa Angela dea Foligno
CLEOPATRA, L’IMPERATRICE SISSI, LADY DIANA …
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3. Gli studi sull’ANORESSIA MENTALE o NERVOSA
A partire dal 1600 ad opera del medico britannico Richard
Morton
FREUD→la definiva una forma di MELANCONIA
Il soggetto non ha sviluppato
una propria identità sessuale
compiuta
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4. Studi recenti investono più campi:
PSICOLOGICO-PSICHIATRICO- MEDICO- GENETICO
Anoressia nervosa ( dal greco an-oregein, essere incapaci di tendere le braccia)
Distorta visione dell’immagine corporea
BAMBINA NON RIESCE A
CREARE UN’IDENTITA’ PROPRIA
E CIO’ VIENE FUORI DURANTE
L’ADOLESCENZA (periodo in cui
dovrebbe maturare un’identità
sessuale)
RIFIUTO DEL CIBO
Origini legate al RAPPORTO CON LA
MADRE (anaffettivo della prima
infanzia ridotto a nutrimento fisico)
RIFIUTA IL CIBO CHE RICORDA LA MADRE→SI ANNULLA
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5. Tutto nasce dalla famiglia
BAMBINO DEVE DIVENTARE AUTONOMO
REGOLE, SENSO DEL LIMITE che lo facciano sentire riconosciuto
come PERSONA
LIMITI NECESSARI PER DIMOSTRARE AMORE
Il bambino deve crearsi un’IDENTITA’ (identificazione
anche sessuale)
MADRI soffocanti, insoddisfatte, che concentrano l’attenzione sui figli
impedendo loro di diventare AUTONOMI
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6. BAMBINE
Brave bambine a casa e a scuola (per i genitori)
non hanno mai avuto problemi con il cibo
In realtà
Le ANORESSICHE raccontano un’infanzia piena di ANSIE, CON LA
PAURA DI DELUDERE I GENITORI E PERDERE IL LORO AMORE, NON
SI SENTONO MAI ALL’ALTEZZA DI CIO’ CHE RICEVONO
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7. Secondo la psicologia infantile moderna
Il bambino deve contribuire al suo sviluppo esprimendo i suoi bisogni
In queste bambine CORRISPONDONO CON LE
OFFERTE DEI GENITORI
NON C’E’ RIBELLIONE NE’ AFFERMAZIONE DEL SE’, NON HANNO DESIDERI
Perciò
NON RAGGIUNGONO L’AUTONOMIA
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8. VITA SENTIMENTALE DEFICITARIA
● spesso una sola amica per volta
● si adattano a desideri degli altri
NON SOGGETTE A MALANNI FISICI
Non capaci di riconoscere i segnali del corpo
Ora tentano di tenerlo sotto controllo
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9. “Ho trasferito le mie ansie sul cibo, sulle dimensioni del mio corpo. Il suo peso e la sua
circonferenza.
Sono vittima di una tossicodipendenza da cibo, che distrugge la mia salute; nessuna medicina
mi può dare sollievo. Non digerisco niente, ormai da anni, solo un po’ di latte che, però,
ingurgito sempre troppo caldo. Il colorito della mia pelle è sempre più giallo, gli occhi cerchiati e
arrossati, la pelle disidratata e tesa.”
(Fabiola De Clercq, Tutto il pane del mondo)
HANNO COME UNICO PENSIERO IL CIBO amato e odiato
(grandi abbuffate solitarie- digiuni prolungati)
Poi ci si astiene dal cibo per regola
CORPO→ mezzo per espiare le proprie colpe
↓
Distruggendolo si sente dolore
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10. Il poco amore, la poca considerazione scoppia nel rifiuto del cibo
“ANNULLARSI PER ESSERE VISTE”
HANNO FAME D’AFFETTO
Si privano di ogni piacere per
sembrare FORTI E INATTACCABILI
ESSERE PERFETTE
Fare il pieno di
ammirazione per
riempirsi d’amore
Ideale richiesto durante l’infanzia
che cercano di soddisfare
attraverso un
CORPO PERFETTO
(Magrezza per
essere rispettate e
riconosciute)
Loro orgoglio,
fonte di felicità
Per distinguersi
dalla massa
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11. Quando non riescono a trattenersi→ VOMITO (vomitare il proprio
dolore)
SI COSTRINGONO A SFORZI FISICI
SUPREMAZIA DELLA MENTE SUL CORPO
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12. INTERVENTO PEDAGOGICO
●Trasmettere valori dell’esistenza umana
●Valore SOFFERENZA come punto di partenza per allontanarsi da una situazione che
non piace
RIPROGETTARSI COME PERSONE nella comprensione e nell’attuazione dei
valori fondamentali del’esistenza
IMPARARE A GESTIRE I PROPRI
SENTIMENTI PER POTERLI GESTIRE
INTERVENTO EDUCATIVO SULLA FAMIGLIA
Sui genitori per arrivare ad una SINTONIA EDUCATIVA
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