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Gruppo Comunale Volontari
         di Protezione Civile
Comune di Ponte San Nicolò - Padova
ALLESTIMENTO DI UNA
     TENDOPOLI

 Relatore: Antonella Ongaro
Le attività assistenziali

• Le attività assistenziali post-calamità sono finalizzate ad
  assicurare alle popolazioni colpite le funzioni urbane e
  sociali preesistenti all’evento calamitoso , preferibilmente
  nelle località di abituale residenza, in attesa della
  ricostruzione.
• Oltre al primo soccorso ed agli aspetti sanitari
  d'emergenza è di fondamentale importanza l'allestimento
  di strutture in grado di assicurare un ricovero a coloro
  che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione.
Questo si realizza attraverso:

• strutture improprie, ma idonee ad accogliere la popolazione (alberghi,
  centri sportivi, strutture militari, campeggi, ecc.);
• tendopoli e/o roulottopoli;
• insediamenti abitativi d'emergenza.
• La scelta di tende e roulotte costituisce la migliore e più veloce risposta
  possibile ai tempi imposti dall'emergenza, pur essendo all'ultimo posto in
  quanto a comfort.
  Tende e roulotte non rispondono però all'esigenza di ripresa dell'attività
  socio-economiche che si può invece realizzare attraverso insediamenti
  abitativi d'emergenza.

• Questi consentono di mantenere la popolazione nei propri territori,
  necessità molto sentita dalle persone psicologicamente colpite dalla
  perdita della "casa" intesa come luogo della memoria e della vita
  familiare. Consente inoltre di mantenere le popolazioni interessate come
  "soggetti attivi", in grado cioè di partecipare alla ripresa delle proprie
  attività, contribuendo in questo modo ad una più rapida ripresa sociale
  ed economica dell'area interessata dall'evento.
STRUTTURE IMPROPRIE DI ACCOGLIENZA


• Nell’ambito della
  pianificazione è
  importante conoscere
  le informazioni
  inerenti strutture
  ricettive pubbliche e/o
  private in grado di
  soddisfare esigenze di
  alloggiamento
  temporaneo.
TENDOPOLI E/O ROULOTTOPOLI


Nel caso si presenti la necessità di ricovero della popolazione colpita
dalle calamità e dei soccorritori, è pressochè automatico l’uso
sistematico di tende o roulotte quale prima risoluzione dei problemi.
               Ogni Comune dovrebbe prevedere:
Siti idonei a collocare queste strutture e dare così la prima assitenza.
I piani di emergenza devono individuare le aree di emergenza che
possono essere distinte in:
• aree di ammassamento, ossia le zone in cui convogliare le
attrezzature, i mezzi e le risorse di protezione civile;
• aree di attesa, in cui raccogliere la popolazione a seguito di un
evento calamitoso;
• aree di ricovero o accoglienza, in cui realizzare l’installazione di
materiali e strutture idonee as assicurare l’assistenza e il ricovero
della popolazione.
AREE DI AMMASSAMENTO

  Tali aree dovranno ottemperare a delle caratteristiche
  tecniche specifiche quali:
• Dimensioni sufficienti per accogliere almeno una
  tendopoli di XXX persone e servizi campali;
• Collocazione in prossimità di vie di comunicazione
  facilmente raggiungibili da mezzi di grandi dimensioni;
• Disponibilità nelle vicinanze di risorse idriche ed
  elettriche facilmente raggiungibili;
• Accertamento della sicurezza delle aree stesse in
  riferimento ai possibili rischi di inondazione, dissesti
  idrogeologici o interruzione dei servizi e delle
  infrastrutture primarie.
AREE DI ATTESA

    Chiamate anche aree di primo soccorso o “meeting point”
•   Deve essere indicato agli abitanti il luogo “sicuro” dove
    recarsi con urgenza al momento dell’allertamento o nella
    fase in cui l’evento calamitoso si sia verificato. Lo scopo
    di tale operazione è quello di indirizzare la popolazione,
    attraverso percorsi individuati in sicurezza, in aree dove
    potrà essere tempestivamente assistita dalle strutture di
    protezione civile e quello di evitare situazioni caotiche e
    pericolose conseguenti a comportamenti sbagliati (come
    ad esempio sostare sotto i cornicioni o intralciare le vie
    di comunicazione), che creano difficoltà alle funzioni
    preposte al soccorso
AREE DI RICOVERO

• Aree facilmente
  raggiungibili dalle vie di
  comunicazione, che
  consentano facilmente la
  fornitura di acqua e luce
  e gli allacci alla rete
  fognaria, che siano sub -
  pianeggianti e sicure dai
  rischi di esondazione e
  dai dissesti idrogeologici.
TENDOPOLI E CALAMITA’



  Ogni calamità ha delle peculiarità
    diverse, il terremoto è diverso
 dall’alluvione o dall’esondazione, da
frane e smottamenti. I siti individuati
    pertanto, devono tener conto
       SOPRATTUTTO di questo
PRIMA FASE



Si realizzano tendopoli senza seguire
schemi ferrei. Ne viene realizzata una
      per gli evacuati ed una per i
    soccorritori. Vengono per lo più
 utilizzati terreni liberi senza opere di
 urbanizzazione (fogne, allacciamenti
             per l’acqua etc...)
CAMPI
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO




In caso di campo destinato alla lunga permanenza degli
sfollati, è necessario seguire alcuni accorgimenti:

•Il terreno su cui piantare le tende deve essere
possibilmente piano. In caso di pendii il sito va livellato in
modo da predisporre piazzole pianeggianti
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO




• Possibilmente deve
 essere accessibile da
 strade asfaltate o
 selciate, per agevolare
 il traffico
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO



• E’ necessario accertarsi
  che siano previsti
  adeguati scoli per
  eliminare il pericolo di
  ristagno di acqua, per
  evitare che in caso di
  pioggie, l’ara venga
  sommersa creando
  ulteriori disagi
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO
• Vanno curati con attenzione i percorsi di collegamento
    tra le tende ed i luoghi di uso collettivo, soprattutto
   perchè spesso sono utilizzati da persone anziane con
                 difficoltà di deambulazione
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO




  ESEMPIO DI CAMPO DA CALCIO 90MX45M

• Spesso i campi sportivi si rivelano i terreni più adatti a questo scopo.
  Di solito sono dotati di spogliatoi con acqua e servizi igienici.
• Altre precauzioni riguardano la vicinanza di zone a rischio frane o di
  edifici a rischio crollo. Soprattutto in caso si sisma queste zone
  presentano gravi rischi per gli sfollati
LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO


• Sarà poi opportuno collocare sottovento
 rispetto al resto del campo alcuni dei
 servizi collettivi quali cucina, refettorio e,
 se possibile i servizi igienici. Questo al fine
 di evitare la propagazione di fumi e odori
 verso le aree abitative del campo stesso
SCELTA DI DISTRIBUIRE LE TENDE
LA TENDOPOLI

• Attualmente il Dipartimento
  di Protezione Civile ha
  approntato una serie di
  attrezzature standard,
  conservate e trasportate in
  appositi container, che
  possono essere trasportate
  celermente nelle zone
  colpite da calamità
LA TENDOPOLI

• A seguito delle calamità il Ministero degli Interni
(struttura che ha il compito dello stoccaggio dei materiali
di Pronto Intervento) ha individuato nella tenda MPI 88 lo
standard negli interventi nazionali ed internazionali.
PRIMO INSEDIAMENTO
• Segreteria   provvisoria
• Censimento persone
• Definizione disposizione campo
• Telecomunicazioni
• Organizzazione attivazione servizi primari
provvisori (acqua, corrente WC)
• Installazione strutture di accoglienza
• Ricognizione e contatto con strutture limitrofe
URBANIZZAZIONE PRIMARIA


•   Acqua
• Elettricità
• Scarichi fogne
• Fondo stradale
• Illuminazione
• Recinzione
LA TENDOPOLI




                                                                     Bagni
gni
Ba



                 Richiesti metri 170 x 120




                              135 tende
                     2 Tende 12x15 1 Tenda 12x5




                                                                     Docce
                                                   Parcheggio Auto
                                        G.E.

                                        Rete 380




IPOTESI:   Evento tendopoli per 800 persone
MATERIALI RICHIESTI PER TENDOPOLI DI CUI
                 SOPRA
     •Tende P.I. 88                   135 (800:6=133,3333)
     •Letti completi                  1000
     •Tende Sociali uso mensa/riunioni          2 da 12x15 (Catering)
     •Tenda Uso piccola chiesa                  1 da 12x5
     •Padiglioni Igienici C.A.P.I. NO non esiste rete fognaria acque scure
     •Bagni chimici tipo “sebach”          40 + 10 per disabili (1 x 16 persone)
     •Docce (esiste rete fognaria acque chiare) 50 (1 x 16)
     •Fontanelle a 4 uscite           8 (32 uscite)
     •Idrovora                        1
     •Generatore di corrente 150 KVA 1
     •Muletto per movimentare i minibox 1
     •Impianti Elettrici esterni      5
     •Impianti elettrici interni      5 (escluse stufe)
     •Gruppo fari                1 da 2 lampade da 2000 w
     •Autobotte acqua potabile             1
     •Modulo sociale da 12 mt. Per SEGRETERIA TENDOPOLI
     •Minibox che rimangono sul campo           46
LA TENDOPOLI TIPO
• Tendopoli-tipo
• In tutti i casi è bene ricordare che l’installazione di una
    tendopoli prevede la predisposizione di moduli tenda
    standard secondo uno schema denominato
    “raggruppamento di secondo livello” o “modulo 32” del
    Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Secondo
    tale schema, riportato in allegato, una tendopoli tipo
    prevede:
•   32 tende mod. P.I. 88
•   Rettangolo di 55 mt x 55 mt (circa 3000 mq)
•   192 persone circa (mediamente 6 persone per tenda)
•   2 moduli bagno (lunghezza 6,56 mt x larghezza 2,80 mt
    x altezza 2,50 mt, peso 2700 Kg) ciascuno contenente 3
    lavabo, 3 water, 1 doccia lato donna e 3 lavabo, 3 water,
    1 doccia lato uomo, 2 scaldabagni e 3 lampadine
    (ingombro totale dei due moduli bagni circa 36 mq)
LA TENDOPOLI TIPO
• Almeno una tenda modulare roder per mensa, attività sociali, riunioni,
    chiesa, ecc…di dimensioni 12 x 15 mt (circa 180 mq) eventualmente
    espandibile in moduli da 12 x 20, 12 x 25 e fino a 12 x 30 (due tende
    complete con ingombro di 360 mq).
•   Segreteria e gestione del campo in moduli container per attività sociali
    (modulo sociale sogeco) di dimensioni larghezza 2,50 mt x lunghezza 12,00
    mt x altezza 2,50 mt e peso 4.000 Kg (ingombro per modulo 30 mq)
•   Containers di risulta dei materiali utilizzati 9 container (ciascun mini box
    misura lunghezza 2,99 mt x larghezza 2,44 mt x altezza 2,44 mt e peso
    1.160 Kg) ingombro totale circa 70 mq (se impilati uno sopra l’altro
    considerando 3 file da 3 mini box ciascuna l’ingombro si riduce a circa 25
    mq).
•   Quindi considerando il modulo base di una tendopoli tipo per l’alloggio di
    circa 200 persone si dovrà disporre di uno spazio utile di circa 3500 mq
    senza considerare spazi esterni alla tendopoli adibiti a parcheggi, magazzini,
    deposito merci, ecc…
•   Da sottolineare come lo schema di tendopoli proposto può essere
    modificato in fase di progettazione facendo però riferimento al modulo base
    di 4 tende che per ovvi motivi di cablaggi di cavi e servizi dovrebbe
    rimanere come unità minima di progetto pur cambiando la disposizione dei
    restanti moduli per esempio a causa di necessità di spazi
LA TENDOPOLI TIPO

                    Rete 380 V



                    Generatore
                    Da 150 KW




                    Modulo
                    Bagno


                    Modulo
                    Bagno
LA TENDOPOLI
               Lampada
               Da 18 watt       Cavo Mt. 10




                 Termosifone
                 Ad olio
                 Da 2000 watt

                                                                15 Mt. DI CAVO




Quadro Tenda


                                                                      TENDA




                                              QUADRO DI ZONA
                                              CON LAMPIONE DA 120 WATT
LA TENDOPOLI



LAMPIONE DA 120 WATT
                                          CAVO DA 60 Mt.




            QUADRO GENERALE   CAVO DA 30 Mt.
I SERVIZI IGIENICI

Il padiglione igienico mobile (P.I.M.) è suddiviso in due
spazi separati ognuno dei quali è dotato di:


•N. 3 lavabi

•N. 3 WC

•N. 1 piatto doccia

•N. 1 scaldabagno

•N. 1 termoconvettore
I SERVIZI IGIENICI

• Il rifornimento idrico può essere garantito sia tramite
  l’allacciamento diretto alla rete, sia attraverso il
  serbatoio in dotazione, della capacità di 400 lt.
• Dotazioni minime: un lavabo ogni 10 persone e una
  doccia ogni 30/50 persone
• Il sistema di scarico prevede l’allacciamento alla rete
  fognaria. In mancanza dovranno essere predisposte
  apposite fosse biologiche.
• Può essere alimentato sia tramite collegamento diretto
  alla rete elettrica, oppure tramite il generatore della
  tendopoli
I WC CHIMICI “SEBACH”




• Rapido impiego
• Nessuna urbanizzazione
  necessaria
• Necessario svuotamento
I SERVIZI DA ATTIVARE IN UN CAMPO

 • Controllo accessi
 • Segreteria/Direzione
 • Infermeria/PMA
 • Cucina/Mensa
 • Punti ed iniziative di ritrovo/culto
 • Servizi igienici e doccie
 • Lavanderia
 • Magazzini
CONTROLLO ACCESSI




• Controllo ingresso del personale
  autorizzato e degli sfollati
• Sorveglianza perimetro ed area interna
• Punto di informazioni per esterni
LA SEGRETERIA

La segreteria cura:
• Le turnazioni del
  personale
• L’anagrafica del
  campo
• Le pratiche
  amministrative
• La corrispondenza del
  campo
SERVIZI PMA DEL CAMPO/INFERMERIA


• Pronto soccorso
• Assistenza sanitaria
• Contatto con
  farmacie
CUCINA/MENSA

• Rispetto HACCP
• Gestione scorte
  alimentari
• Pasti per il campo
  e da asporto
SPAZI COMUNI

•   Mensa
•   Sala riunioni
•   Scuola/asilo
•   Attività ricreative
•   Ludoteca
•   Biblioteca
•   Chiesa
•   Punti di ritrovo
MAGAZZINI

• Materie prime
• Alimenti
• Medicinali
• Beni di prima
  necessità
• Ricambi e utensili
PARTECIPAZIONE DEI RESIDENTI


Al fine di una ottimale gestione del campo
è utile prevedere la partecipazione attiva
dei residenti che possono essere occupati
in turni di pulizie, cucina, sorveglianza e
attività ricreative
RUOLO DEL CAPO CAMPO


In ogni tendopoli deve essere individuato
 un Capo Campo scelto tra i soccorritori. E’
 il RESPONSABILE di tutte le attività nel
 campo, del coordinamento del personale e
 dei servizi.
E’ utile individuare un rappresentante della
popolazione sfollata per interfacciarsi
RUOLI NEL CAMPO


• Responsabile di segreteria/ gestione del
 personale
• Responsabile magazzini/ inventario
• Responsabile automezzi
• Responsabile cucine
• Responsabile logistico/ manutenzione
• Responsabile sicurezza
SCHEMA RIASSUNTIVO
       ALLESTIMENTO DI UN CAMPO

1.   Scelta del sito
2.   Primo insediamento
3.   Urbanizzazione primaria
4.   Allestimento alloggi
5.   Servizi
6.   Manutenzione
7.   …. E soprattutto …. SMONTAGGIO
Grazie per l’attenzione
Corso Interno Allestimento Di Una Tendopoli

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Corso Interno Allestimento Di Una Tendopoli

  • 1. Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile Comune di Ponte San Nicolò - Padova
  • 2. ALLESTIMENTO DI UNA TENDOPOLI Relatore: Antonella Ongaro
  • 3. Le attività assistenziali • Le attività assistenziali post-calamità sono finalizzate ad assicurare alle popolazioni colpite le funzioni urbane e sociali preesistenti all’evento calamitoso , preferibilmente nelle località di abituale residenza, in attesa della ricostruzione. • Oltre al primo soccorso ed agli aspetti sanitari d'emergenza è di fondamentale importanza l'allestimento di strutture in grado di assicurare un ricovero a coloro che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione.
  • 4. Questo si realizza attraverso: • strutture improprie, ma idonee ad accogliere la popolazione (alberghi, centri sportivi, strutture militari, campeggi, ecc.); • tendopoli e/o roulottopoli; • insediamenti abitativi d'emergenza. • La scelta di tende e roulotte costituisce la migliore e più veloce risposta possibile ai tempi imposti dall'emergenza, pur essendo all'ultimo posto in quanto a comfort. Tende e roulotte non rispondono però all'esigenza di ripresa dell'attività socio-economiche che si può invece realizzare attraverso insediamenti abitativi d'emergenza. • Questi consentono di mantenere la popolazione nei propri territori, necessità molto sentita dalle persone psicologicamente colpite dalla perdita della "casa" intesa come luogo della memoria e della vita familiare. Consente inoltre di mantenere le popolazioni interessate come "soggetti attivi", in grado cioè di partecipare alla ripresa delle proprie attività, contribuendo in questo modo ad una più rapida ripresa sociale ed economica dell'area interessata dall'evento.
  • 5. STRUTTURE IMPROPRIE DI ACCOGLIENZA • Nell’ambito della pianificazione è importante conoscere le informazioni inerenti strutture ricettive pubbliche e/o private in grado di soddisfare esigenze di alloggiamento temporaneo.
  • 6. TENDOPOLI E/O ROULOTTOPOLI Nel caso si presenti la necessità di ricovero della popolazione colpita dalle calamità e dei soccorritori, è pressochè automatico l’uso sistematico di tende o roulotte quale prima risoluzione dei problemi. Ogni Comune dovrebbe prevedere: Siti idonei a collocare queste strutture e dare così la prima assitenza. I piani di emergenza devono individuare le aree di emergenza che possono essere distinte in: • aree di ammassamento, ossia le zone in cui convogliare le attrezzature, i mezzi e le risorse di protezione civile; • aree di attesa, in cui raccogliere la popolazione a seguito di un evento calamitoso; • aree di ricovero o accoglienza, in cui realizzare l’installazione di materiali e strutture idonee as assicurare l’assistenza e il ricovero della popolazione.
  • 7. AREE DI AMMASSAMENTO Tali aree dovranno ottemperare a delle caratteristiche tecniche specifiche quali: • Dimensioni sufficienti per accogliere almeno una tendopoli di XXX persone e servizi campali; • Collocazione in prossimità di vie di comunicazione facilmente raggiungibili da mezzi di grandi dimensioni; • Disponibilità nelle vicinanze di risorse idriche ed elettriche facilmente raggiungibili; • Accertamento della sicurezza delle aree stesse in riferimento ai possibili rischi di inondazione, dissesti idrogeologici o interruzione dei servizi e delle infrastrutture primarie.
  • 8. AREE DI ATTESA Chiamate anche aree di primo soccorso o “meeting point” • Deve essere indicato agli abitanti il luogo “sicuro” dove recarsi con urgenza al momento dell’allertamento o nella fase in cui l’evento calamitoso si sia verificato. Lo scopo di tale operazione è quello di indirizzare la popolazione, attraverso percorsi individuati in sicurezza, in aree dove potrà essere tempestivamente assistita dalle strutture di protezione civile e quello di evitare situazioni caotiche e pericolose conseguenti a comportamenti sbagliati (come ad esempio sostare sotto i cornicioni o intralciare le vie di comunicazione), che creano difficoltà alle funzioni preposte al soccorso
  • 9. AREE DI RICOVERO • Aree facilmente raggiungibili dalle vie di comunicazione, che consentano facilmente la fornitura di acqua e luce e gli allacci alla rete fognaria, che siano sub - pianeggianti e sicure dai rischi di esondazione e dai dissesti idrogeologici.
  • 10. TENDOPOLI E CALAMITA’ Ogni calamità ha delle peculiarità diverse, il terremoto è diverso dall’alluvione o dall’esondazione, da frane e smottamenti. I siti individuati pertanto, devono tener conto SOPRATTUTTO di questo
  • 11. PRIMA FASE Si realizzano tendopoli senza seguire schemi ferrei. Ne viene realizzata una per gli evacuati ed una per i soccorritori. Vengono per lo più utilizzati terreni liberi senza opere di urbanizzazione (fogne, allacciamenti per l’acqua etc...)
  • 12. CAMPI
  • 13. LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO In caso di campo destinato alla lunga permanenza degli sfollati, è necessario seguire alcuni accorgimenti: •Il terreno su cui piantare le tende deve essere possibilmente piano. In caso di pendii il sito va livellato in modo da predisporre piazzole pianeggianti
  • 14. LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO • Possibilmente deve essere accessibile da strade asfaltate o selciate, per agevolare il traffico
  • 15. LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO • E’ necessario accertarsi che siano previsti adeguati scoli per eliminare il pericolo di ristagno di acqua, per evitare che in caso di pioggie, l’ara venga sommersa creando ulteriori disagi
  • 16. LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO • Vanno curati con attenzione i percorsi di collegamento tra le tende ed i luoghi di uso collettivo, soprattutto perchè spesso sono utilizzati da persone anziane con difficoltà di deambulazione
  • 17. LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO ESEMPIO DI CAMPO DA CALCIO 90MX45M • Spesso i campi sportivi si rivelano i terreni più adatti a questo scopo. Di solito sono dotati di spogliatoi con acqua e servizi igienici. • Altre precauzioni riguardano la vicinanza di zone a rischio frane o di edifici a rischio crollo. Soprattutto in caso si sisma queste zone presentano gravi rischi per gli sfollati
  • 18. LOCALIZZAZIONE DEL TERRITORIO • Sarà poi opportuno collocare sottovento rispetto al resto del campo alcuni dei servizi collettivi quali cucina, refettorio e, se possibile i servizi igienici. Questo al fine di evitare la propagazione di fumi e odori verso le aree abitative del campo stesso
  • 20. LA TENDOPOLI • Attualmente il Dipartimento di Protezione Civile ha approntato una serie di attrezzature standard, conservate e trasportate in appositi container, che possono essere trasportate celermente nelle zone colpite da calamità
  • 21. LA TENDOPOLI • A seguito delle calamità il Ministero degli Interni (struttura che ha il compito dello stoccaggio dei materiali di Pronto Intervento) ha individuato nella tenda MPI 88 lo standard negli interventi nazionali ed internazionali.
  • 22. PRIMO INSEDIAMENTO • Segreteria provvisoria • Censimento persone • Definizione disposizione campo • Telecomunicazioni • Organizzazione attivazione servizi primari provvisori (acqua, corrente WC) • Installazione strutture di accoglienza • Ricognizione e contatto con strutture limitrofe
  • 23. URBANIZZAZIONE PRIMARIA • Acqua • Elettricità • Scarichi fogne • Fondo stradale • Illuminazione • Recinzione
  • 24. LA TENDOPOLI Bagni gni Ba Richiesti metri 170 x 120 135 tende 2 Tende 12x15 1 Tenda 12x5 Docce Parcheggio Auto G.E. Rete 380 IPOTESI: Evento tendopoli per 800 persone
  • 25. MATERIALI RICHIESTI PER TENDOPOLI DI CUI SOPRA •Tende P.I. 88 135 (800:6=133,3333) •Letti completi 1000 •Tende Sociali uso mensa/riunioni 2 da 12x15 (Catering) •Tenda Uso piccola chiesa 1 da 12x5 •Padiglioni Igienici C.A.P.I. NO non esiste rete fognaria acque scure •Bagni chimici tipo “sebach” 40 + 10 per disabili (1 x 16 persone) •Docce (esiste rete fognaria acque chiare) 50 (1 x 16) •Fontanelle a 4 uscite 8 (32 uscite) •Idrovora 1 •Generatore di corrente 150 KVA 1 •Muletto per movimentare i minibox 1 •Impianti Elettrici esterni 5 •Impianti elettrici interni 5 (escluse stufe) •Gruppo fari 1 da 2 lampade da 2000 w •Autobotte acqua potabile 1 •Modulo sociale da 12 mt. Per SEGRETERIA TENDOPOLI •Minibox che rimangono sul campo 46
  • 26. LA TENDOPOLI TIPO • Tendopoli-tipo • In tutti i casi è bene ricordare che l’installazione di una tendopoli prevede la predisposizione di moduli tenda standard secondo uno schema denominato “raggruppamento di secondo livello” o “modulo 32” del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Secondo tale schema, riportato in allegato, una tendopoli tipo prevede: • 32 tende mod. P.I. 88 • Rettangolo di 55 mt x 55 mt (circa 3000 mq) • 192 persone circa (mediamente 6 persone per tenda) • 2 moduli bagno (lunghezza 6,56 mt x larghezza 2,80 mt x altezza 2,50 mt, peso 2700 Kg) ciascuno contenente 3 lavabo, 3 water, 1 doccia lato donna e 3 lavabo, 3 water, 1 doccia lato uomo, 2 scaldabagni e 3 lampadine (ingombro totale dei due moduli bagni circa 36 mq)
  • 27. LA TENDOPOLI TIPO • Almeno una tenda modulare roder per mensa, attività sociali, riunioni, chiesa, ecc…di dimensioni 12 x 15 mt (circa 180 mq) eventualmente espandibile in moduli da 12 x 20, 12 x 25 e fino a 12 x 30 (due tende complete con ingombro di 360 mq). • Segreteria e gestione del campo in moduli container per attività sociali (modulo sociale sogeco) di dimensioni larghezza 2,50 mt x lunghezza 12,00 mt x altezza 2,50 mt e peso 4.000 Kg (ingombro per modulo 30 mq) • Containers di risulta dei materiali utilizzati 9 container (ciascun mini box misura lunghezza 2,99 mt x larghezza 2,44 mt x altezza 2,44 mt e peso 1.160 Kg) ingombro totale circa 70 mq (se impilati uno sopra l’altro considerando 3 file da 3 mini box ciascuna l’ingombro si riduce a circa 25 mq). • Quindi considerando il modulo base di una tendopoli tipo per l’alloggio di circa 200 persone si dovrà disporre di uno spazio utile di circa 3500 mq senza considerare spazi esterni alla tendopoli adibiti a parcheggi, magazzini, deposito merci, ecc… • Da sottolineare come lo schema di tendopoli proposto può essere modificato in fase di progettazione facendo però riferimento al modulo base di 4 tende che per ovvi motivi di cablaggi di cavi e servizi dovrebbe rimanere come unità minima di progetto pur cambiando la disposizione dei restanti moduli per esempio a causa di necessità di spazi
  • 28. LA TENDOPOLI TIPO Rete 380 V Generatore Da 150 KW Modulo Bagno Modulo Bagno
  • 29. LA TENDOPOLI Lampada Da 18 watt Cavo Mt. 10 Termosifone Ad olio Da 2000 watt 15 Mt. DI CAVO Quadro Tenda TENDA QUADRO DI ZONA CON LAMPIONE DA 120 WATT
  • 30. LA TENDOPOLI LAMPIONE DA 120 WATT CAVO DA 60 Mt. QUADRO GENERALE CAVO DA 30 Mt.
  • 31. I SERVIZI IGIENICI Il padiglione igienico mobile (P.I.M.) è suddiviso in due spazi separati ognuno dei quali è dotato di: •N. 3 lavabi •N. 3 WC •N. 1 piatto doccia •N. 1 scaldabagno •N. 1 termoconvettore
  • 32. I SERVIZI IGIENICI • Il rifornimento idrico può essere garantito sia tramite l’allacciamento diretto alla rete, sia attraverso il serbatoio in dotazione, della capacità di 400 lt. • Dotazioni minime: un lavabo ogni 10 persone e una doccia ogni 30/50 persone • Il sistema di scarico prevede l’allacciamento alla rete fognaria. In mancanza dovranno essere predisposte apposite fosse biologiche. • Può essere alimentato sia tramite collegamento diretto alla rete elettrica, oppure tramite il generatore della tendopoli
  • 33. I WC CHIMICI “SEBACH” • Rapido impiego • Nessuna urbanizzazione necessaria • Necessario svuotamento
  • 34. I SERVIZI DA ATTIVARE IN UN CAMPO • Controllo accessi • Segreteria/Direzione • Infermeria/PMA • Cucina/Mensa • Punti ed iniziative di ritrovo/culto • Servizi igienici e doccie • Lavanderia • Magazzini
  • 35. CONTROLLO ACCESSI • Controllo ingresso del personale autorizzato e degli sfollati • Sorveglianza perimetro ed area interna • Punto di informazioni per esterni
  • 36. LA SEGRETERIA La segreteria cura: • Le turnazioni del personale • L’anagrafica del campo • Le pratiche amministrative • La corrispondenza del campo
  • 37. SERVIZI PMA DEL CAMPO/INFERMERIA • Pronto soccorso • Assistenza sanitaria • Contatto con farmacie
  • 38. CUCINA/MENSA • Rispetto HACCP • Gestione scorte alimentari • Pasti per il campo e da asporto
  • 39. SPAZI COMUNI • Mensa • Sala riunioni • Scuola/asilo • Attività ricreative • Ludoteca • Biblioteca • Chiesa • Punti di ritrovo
  • 40. MAGAZZINI • Materie prime • Alimenti • Medicinali • Beni di prima necessità • Ricambi e utensili
  • 41. PARTECIPAZIONE DEI RESIDENTI Al fine di una ottimale gestione del campo è utile prevedere la partecipazione attiva dei residenti che possono essere occupati in turni di pulizie, cucina, sorveglianza e attività ricreative
  • 42. RUOLO DEL CAPO CAMPO In ogni tendopoli deve essere individuato un Capo Campo scelto tra i soccorritori. E’ il RESPONSABILE di tutte le attività nel campo, del coordinamento del personale e dei servizi. E’ utile individuare un rappresentante della popolazione sfollata per interfacciarsi
  • 43. RUOLI NEL CAMPO • Responsabile di segreteria/ gestione del personale • Responsabile magazzini/ inventario • Responsabile automezzi • Responsabile cucine • Responsabile logistico/ manutenzione • Responsabile sicurezza
  • 44. SCHEMA RIASSUNTIVO ALLESTIMENTO DI UN CAMPO 1. Scelta del sito 2. Primo insediamento 3. Urbanizzazione primaria 4. Allestimento alloggi 5. Servizi 6. Manutenzione 7. …. E soprattutto …. SMONTAGGIO