Il documento è una sintesi dei trenta magazine realizzati dai maggiori esperti ed appassionati di web marketing turistico pubblicati dal WTM c-Magazine.
E' utile soprattutto alle piccole e medie imprese turistiche perché fornisce le linee guida per utilizzare al meglio Internet nel mondo del turismo.
Tratta temi cari agli operatori della lunga filiera turistico/ricettiva come l'intermediazione, la disintermediazione, le recensioni, i motori di ricerca, gli Online Travel Agency, i mercati e come sono cambiati trasformandosi sempre più in conversazioni, i network, opportunità e minacce del web 2.0, la blogosfera, i contenuti generati dagli utenti, la comunicazione segmentata.
1. 2011
Internet e turismo
Cogliamo le opportunità !
by Anonimo
28 Settembre 2011 – Versione 1.0
2. Premessa:
Il documento è una sintesi dei trenta magazine realizzati dai maggiori esperti ed appassionati di
web marketing turistico pubblicati dal WTM c-Magazine.
E' utile soprattutto alle piccole e medie imprese turistiche perché fornisce le linee guida per
utilizzare al meglio Internet nel mondo del turismo.
Tratta temi cari agli operatori della lunga filiera turistico/ricettiva come l'intermediazione, la
disintermediazione, le recensioni, i motori di ricerca, gli Online Travel Agency, i mercati e come
sono cambiati trasformandosi sempre più in conversazioni, i network, opportunità e minacce del
web 2.0, la blogosfera, i contenuti generati dagli utenti, la comunicazione segmentata.
Questo documento può fare da stimolo al cambiamento ed offrire spunti di riflessione.
Il "succo" è:
non è importante avere un buon portale ma è importante "farsi trovare" e "farsi acquistare".
Internet e Turismo ... cogliamo le opportunità ! 2
3. Sommario
I. NON PIÙ TURISMO DI MASSA MA UNA MASSA DI TURISMI ............................................................................... 4
II. LA GESTIONE DELLA REPUTAZIONE E IL MARKETING VIRALE ............................................................................. 7
II.A IL POSIZIONAMENTO SUI MOTORI DI RICERCA ....................................................................................... 12
II.B I PORTALI ..................................................................................................................................... 13
III. COME COSTRUIRE IL SITO E IL BLOG ........................................................................................................ 15
III.A LANDING PAGE ............................................................................................................................. 17
III.B PHOTOGALLERY ............................................................................................................................ 18
III.C IL BLOG....................................................................................................................................... 19
III.d Offerte, Pacchetti, Eventi ........................................................................................................ 20
III.E WI-FI ......................................................................................................................................... 21
III.F NUOVE FIGURE PROFESSIONALI ........................................................................................................ 21
III.g Tassi di conversione ................................................................................................................ 22
IV. COME POSIZIONARSI IN RETE ................................................................................................................ 24
IV.A INDICIZZAZIONE E POSIZIONAMENTO................................................................................................. 25
V. MARKETING TURISTICO: TRA PSICOLOGIA E WEB ........................................................................................ 25
VI. TURISMO 2.0: UN’ATTITUDINE E NON UNA TECNOLOGIA ............................................................................ 27
VII. IL SOCIAL MARKETING E L'EMAIL MARKETING.......................................................................................... 29
VIII. MARKETING IN CONTINUA EVOLUZIONE E LA REALTÀ AUMENTATA .............................................................. 36
IX. ANALISI DEL TARGET E DELLA CONCORRENZA ............................................................................................ 40
X. MARKETING NON CONVENZIONALE ......................................................................................................... 47
XI. AGENZIA DI VIAGGIO RI-PROGETTATA IN STILE TRAVEL 2.0 .......................................................................... 52
XII. IL NUOVO VOCABOLARIO DEL MARKETING .............................................................................................. 54
XIII. AVVERTENZE ................................................................................................................................... 55
XIV. IL MONDO IN UN (PO’ DI) TWEET ......................................................................................................... 57
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4. I. NON PIÙ TURISMO DI MASSA MA UNA MASSA DI TURISMI
Il marketing turistico del XXI secolo non vive di immagine ma di reputazione, si costruisce su idee forti e
innovative, deve essere ricco di contenuti di qualità, si alimenta di ascolto e conversazioni con e tra le
persone, utilizza tutti i media e rispetta sempre le persone alle quali si rivolge.
Alla base del nuovo marketing c’è la creatività e l’originalità.
Tuttavia ci sono delle problematiche: da una parte la difficoltà a suscitare interesse spontaneo nel turista e
dall’altra la difficoltà ed essere trovati in rete, la mancanza di reperibilità, fattore particolarmente
determinante in un contesto in cui il turista ricerca da sé le informazioni.
A ciò si aggiunge che generalmente egli predilige quello che dicono gli altri utenti e diffida di quello che la
destinazione comunica (contenuti autoreferenziali).
Il nuovo consumatore/turista è autonomo, più critico, avverso e indipendente nei confronti della
produzione: rivendica una maggiore discrezionalità di scelta e chiede a chi produce la possibilità di
instaurare un dialogo, un'effettiva relazione/sintonia; è competente, perché ha acquisito molte più
informazioni sulle sue scelte di consumo; è molto più informato sulla composizione dei prodotti, servizi, sul
rapporto qualità/prezzo; è un consumatore esigente nel senso che richiede sempre di più qualità e
attenzione alle sue esigenze; è selettivo: ai fini della scelta coinvolge sia dimensioni tangibili, come i valori
d'uso, ma soprattutto quelle intangibili, come i valori simbolici e i significati sociali delle sue scelte.
Il nuovo consumatore/turista è sempre più connesso in un mondo virtuale che, con le nuove tecnologie,
coincide sempre più con quello reale; è sempre alla ricerca di contenuti e consigli, realizza contenuti e
condivide esperienze nella rete.
Si aggiunge, inoltre, il crescente pragmatismo: il consumatore è, di fatto, sempre più disincantato e
realistico nei confronti del mercato.
Il viaggiatore non può e non vuole sbagliare visto i vantaggi che la rete gli offre per la sua meritata vacanza.
Ecco perché il turismo di massa sta scomparendo; è già stato sostituito dalla massa di nicchie di turismi.
Secondo alcuni studi, 1 viaggiatore su 5 ammette di controllare le recensioni online delle strutture
turistiche prima di prenotare ed 1 su 10 scriverà poi una recensione una volta rientrato.
Questa è una tendenza che peraltro non cambierà anche nei prossimi anni e non bisogna essere un esperto
di marketing per capire che le recensioni su un hotel possono influire (positivamente o negativamente) sul
marchio e sulle prenotazioni future.
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5. Queste community, TripAdvisor per esempio, uno dei principali portali di recensioni turistiche generate
dagli utenti, stanno crescendo a vista d’occhio in tutto il mondo.
Per TripAdvisor non c’è alcun criterio di inserimento: qualsiasi hotel e qualsiasi destinazione possono essere
inseriti dagli utenti.
Naturalmente il sito prevede dei controlli: ogni recensione viene controllata da uno staff di persone, si
controlla l’esistenza di una mail registrata oltre naturalmente all’esistenza delle strutture menzionate.
Inoltre quando lo staff trova fatti concreti forniti dall’albergatore, che smentiscono i contenuti di una
recensione in maniera concreta, la recensione viene eliminata perchè falsa. Infine un albergatore, il
ristoratore o l’ente può richiedere di essere rimosso dal sito, se non recensito, anche se, come spiega il
Senior Sales Executive di TripAdvisor Roberto Frua “l’utente che non vuole essere presente ed elencato su
siti e portali come questo chiude gli occhi alla realtà rifiutando questo nuovo mercato in continua
espansione”.
L’albergatore non deve essere spaventato dalla recensione negativa: saranno gli utenti a leggere varie
recensioni e a trovare una sorta di “equilibrio” riuscendo a comprendere la reale reputazione di una
struttura ricettiva.
Frua spiega anche che la libertà di pronunciarsi è il primo motore dell’azienda e che fa parte della loro
credibilità, dunque per eliminare una recensione negativa bisogna provare che essa sia falsa, cosa che
spesso non avviene.
Oltre a questo tipo di servizio, ve ne sono altri curati da altri siti, come ad esempio SimonSeeks, dove non si
parla solo delle strutture ricettive ma si stila una sorta di itinerario di viaggio, utili strumenti di confronto
per tutti i membri della community.
Un altro dei punti fondamentali dei siti come TripAdvisor e Zoover (n.d.r.: molto diffuso in Nord Europa) sta
proprio nell’autenticità dei contenuti, continua Roberto Frua: “Quando io albergatore so che un giornalista
verrà a soggiornare nel mio hotel, chiaramente gli faccio trovare la camera più bella e lo coccolo in maniera
speciale. In questo modo il giornalista non vivrà il soggiorno in maniera autentica come gli altri ospiti, quindi
si perde autenticità e credibilità”.
Gestire la propria reputazione on line è, in fondo, semplice: basta utilizzare i giudizi dei propri clienti nelle
proprie comunicazioni ufficiali e incoraggiare gli ospiti soddisfatti a scrivere recensioni.
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6. Qype è un importante portale di recensioni soprattutto in Europa.
Anche se TripAdvisor contiene un numero di reviews maggiori si consiglia di non sottovalutare questo
network: sembra infatti che in Italia – almeno per le città principali – Qype si presenti maggiormente utile
ed informativo rispetto all’altro colosso.
Qype, oltre agli hotel, da spazio anche a numerosissimi bed and breakfast, ha un servizio di messaggistica
per i proprietari di strutture ricettive al fine di rispondere in maniera privata ai potenziali clienti, si possono
lasciare dei commenti pubblici in risposta alle recensioni, i titolari di strutture ricettive possono modificare
tutte le informazioni presenti sulla propria pagina, compreso l’indirizzo, la specifica località, gli orari di
apertura, ed inoltre è possibile aggiungere tantissimi contenuti, non solo foto, ma anche guide correlate
dalle principali attrazioni turistiche del luogo.
Tripwolf è una guida turistica aperta dedicata agli appassionati di viaggi.
Una guida che unisce professionali consigli editoriali a contenuti creati da una community mondiale di
migliaia di viaggiatori. Strumento molto utile per i viaggiatori indipendenti. Recentemente è stata lanciata
anche l’applicazione per iphone che consente di navigare tra migliaia di luoghi d’interesse, ristoranti, hotel
e attrazioni culturali. Tutto questo è disponibile in inglese, tedesco, spagnolo, francese e italiano.
Una delle caratteristiche del web è sicuramente la flessibilità.
Una possibilità offerta alle strutture ricettive è vendere l’invenduto (disdette all’ultimo minuto,
annullamenti) attraverso alcuni siti.
Uno di questo è GroupOn, azienda che ha rifiutato una mega offerta da parte di Google per garantirsi
l’indipendenza. Qui è possibile vendere i propri prodotti e servizi in modo collaborativo attraverso i social
network e l’email marketing.
Ogni offerta è presente per un periodo massimo di 24 ore: le offerte che vanno più a ruba sono quelle
legate a pacchetti vacanza in hotel.
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7. II. LA GESTIONE DELLA REPUTAZIONE E IL MARKETING VIRALE
Le perplessità maggiori da parte degli albergatori sono legate alle recensioni, ecco le risposte alle domande
più frequenti:
1. “Devo rispondere a tutte le recensioni?”: è bene rispondere a tutte le possibili lamentele
che possano emergere dalle recensioni, anche soltanto per scusarvi e prendere atto del
problema. Se non lo farete l’utente penserà che ciò che c’è scritto sia vero oppure che non
vi interessa. Qualche volta rispondete anche alle recensioni positive. Attenzione a non
essere troppo pomposi nella risposta, ma mantenete un tono colloquiale.
2. “Chi dovrebbe rispondere?” : le recensioni vanno gestite da chi ha un ruolo preminente
nell’albergo come il responsabile del marketing o il direttore, che dovrà comunque
mettere al corrente tutto lo staff e condividere problemi e strategie per risolverli. Può
occuparsene anche un manager con un buon uso della parola o un assistente, ma è
consigliabile che la risposta sia preventivamente concertata. In alcuni casi è meglio che
non sia il direttore a rispondere perché troppo coinvolto e poco diplomatico. Chi decida di
occuparsene è bene però che abbia le 5 doti indispensabili per lavorare nel campo dei
social media: apertura mentale, creatività, capacità di ascolto, competenza comunicativa e
leggerezza.
3. “Quando rispondere?”: più rispondete, meglio è. Più una lamentela rimarrà senza risposta
in una prima pagina, più rischierete di provocare una pessima impressione sui vostri
potenziali clienti. Assicuratevi un perfetto italiano o inglese e soprattutto evitate qualsiasi
polemica o offesa. Per rispondere sempre il prima possibile, utilizzate tutti i tool a vostra
disposizione, come il TripAdvisor Alert, per ricevere notifica di ogni nuova recensione.
4. “Che cosa dovrei dire?”: una risposta troppo sommaria rischia di rendere ancora peggiore la
vostra posizione: se la vostra risposta sarà efficace, concreta e completa, gli utenti
potranno capire che all’hotel interessa davvero l’opinione dei suoi clienti. Ringraziate
l’autore, scusatevi per l’accaduto e spiegate come avete intenzione di intervenire se non lo
avete già fatto. Rispondete in modo diverso ad ogni recensione e non con una formula
standard, sarebbe una dimostrazione di disinteresse e superficialità.
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8. Se ancora non vi siete decisi a rispondere alle recensioni online del vostro hotel, riflettete su questo: se un
cliente venisse a lamentarsi di una vostra mancanza al front desk, gli voltereste le spalle?
Non credo, parlereste con lui e fareste di tutto per risolvere quanto prima i suoi problemi.
Lo stesso vale per le recensioni: non rispondere ai commenti negativi sarebbe come voltare le spalle ai
vostri clienti!
Da una ricerca pubblicata su eMarketer, sono stati resi noti i risultati di un’indagine realizzata da
Econsultancy che ha cercato di trovare i metodi che i marketers possono utilizzare per combattere
situazioni spiacevoli.
Quando i commenti sono negativi bisogna cercare una strada di riappacificazione con il consumatore,
ascoltare i suoi problemi e trovare una soluzione adeguata per entrambi, è quello che fa il 47% delle
aziende;il 33% cerca di migliorare e ottimizzare i propri prodotti e servizi; il 24% la maniera più astuta per
incoraggiare gli altri consumatori a far parlare bene di sé; il 17% rilascia un comunicato stampa e il 14%
elimina il commento; il 12% riempie la prima pagina di altro materiale e fa “sparire” il commento. In questi
tre ultimi casi c’è il rischio che l’azione si ritorca contro il proprio brand e reputazione.
Come avere una buona reputazione online ?
“Hotel Brand Reputation Management” è un termine in voga nel marketing turistico.
Fino a qualche anno fa era di tipo off line, ovvero riscontrabile tramite le recensioni pubblicate su guide
turistiche e riviste di settore, su materiale cartaceo dunque.
Con la diffusione capillare di internet le cose sono cambiate, e la reputazione va monitorata online, sui
social network come FaceBook e Twitter, ma soprattutto sui grandi portali di tipo user generate content,
come TripAdvisor o Virtualtourist, i quali permettono la pubblicazione di recensioni da parte degli utenti.
La grande differenza è che recensioni e commenti su carta stampata hanno una raggiungibilità alta per
pochi giorni, ma un decadimento veloce nel tempo, mentre un contenuto web, permane e resta
raggiungibile per un periodo prolungato e con una reperibilità immediata grazie ai motori di ricerca.
C’è anche una preferenza da parte degli utenti nel reperire in internet le informazioni per crearsi
autonomamente delle opinioni e prendere delle decisioni prima di fare un acquisto. Le statistiche in questo
ambito sono inconfutabili: il fatturato di un hotel è soggetto a variazioni positive o negative a seconda della
propria reputazione online, come testimonia il Report di PhoCusWright’s il 33% dei viaggiatori afferma di
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9. essere influenzato dalle recensioni pubblicate su TripAdvisor (n.d.r.: oggi è il 47% !) mentre si arriva al 50%
per le recensioni presenti sui portali delle Online Travel Agent (Venere, Expedia, Bookings, etc.).
L’albergatore odierno deve dunque necessariamente dedicarsi al monitoraggio delle reputazioni, un’attività
che per quanto possa essere dispendiosa in termini di tempo ed energie, risulta essere fondamentale per
l’immagine e la popolarità di una struttura ricettiva. Il monitoraggio inoltre dà la possibilità di intervenire in
maniera tempestiva qualora l’hotel dovesse ricevere una recensione negativa, il cui effetto dannoso viene
affievolito se seguito da una repentina risposta dell’albergatore dando così l’impressione di essere attento
al giudizio dei propri clienti.
La gestione della reputazione di un hotel si racchiude dunque in due azioni fondamentali: monitorare e
partecipare.
Monitorare, soprattutto, TripAdvisor. Ecco come.
Dopo aver trovato la pagina relativa alla propria struttura ricettiva scrivendo il nome nell’apposito campo
di ricerca, abbiamo due possibilità per essere sempre aggiornati sulle nuove recensioni: la prima è
registrarci come proprietari, la seconda è sottoscrivere un feed rss.
La prima opzione è molto semplice, basta individuare il riquadro con scritto “inizia qui- visita la tua pagina
del proprietario” e cliccarci sopra: si aprirà una nuova pagina web con varie opzioni, tra le quali “ ricevi
aggiornamenti sulla pubblicazione di nuove recensioni “.
Qui bisogna compilare la scheda così da ricevere una mail per ogni recensione. La seconda opzione è
rappresentata da un’icona quadrata di colore arancione sui browser explorer e firefox, o da una piccola
scritta grigia su safari.
Basterà cliccare su questa icona e abbonarvi, se non avete un feed reader consigliamo Google Reader, è
gratuito e funziona benissimo: per ogni contenuto pubblicato verrà notificato sul vostro reed, una specie di
allarme attivo 24 ore su 24.
Un altro sito web per il monitoraggio della reputazione è Trivago, il quale prelevando ed aggregando le
recensioni di tutti gli hotel presenti nei vari portale offre una panoramica generale sui giudizio dei clienti.
Ricordiamo anche Google Alerts, che permette di monitorare determinate parole chiave nella rete. Questo
servizio manda degli avvisi sotto forma di email quando Google trova nuovi risultati e pagine web per i
termini di ricerca precedentemente impostati.
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10. Per monitorare anche ciò che si dice sui Social Network consigliamo FaceBook Insights grazie al quale si
possono tenere sotto controllo moltissime informazioni sulla propria fan page: numero totale dei fan, sesso
ed età, numero di commenti e messaggi lasciati dagli utenti sulla bacheca, andamento delle iscrizioni e
molto altro.
Altro settore web che bisogna controllare con molta attenzione è quello dei blogs.
Il migliore strumento per controllare la reputazione in quest’ambito è Socialmention, un sito web che rileva
tutte le conversazioni all’interno dei blogs in cui è stata citata una determinata parola chiave comprendendo
commenti, pagine con domande e risposte, bookmarks, eventi, immagini, video, audio, notizie. Ma per un
quadro davvero completo sulla reputazione del proprio hotel bisogna curiosare anche all’interno dei social
network: Twitter possiede un motore di ricerca interno. Per il controllo del cartaceo basta digitare il nome
del proprio albergo su Google books.
Ma non si deve credere che non appena si raggiunge una buona reputazione la missione sia
compiuta.
La reputazione è estremamente variabile, bisogna dunque avere sempre un occhio vigile.
La reputazione varia anche in relazione al prezzo: se si osservano le reputazioni presenti nei
maggiori portali ci si accorge che la reputazione accusa una decisa criticità in riferimento al
rapporto qualità-prezzo.
Per osservare il comportamento dei visitatori nel proprio sito, è bene procedere all’analisi di
questo.
Per procedere basta usare Google Analytics o Clicky – gratuiti - e da questo lavoro potreste
ottenere molti vantaggi, come:
Comprendere cosa piace e cosa non piace ai visitatori
Determinare qual è la pagina più importante del tuo sito
Verificare che impatto hanno le variazioni apportate ai testi o le nuove funzioni inserite
Monitorare se le campagne pubblicitarie che fai rendono o meno
Scoprire la keyword più importante per il tuo hotel
Qual è il sito che genera più traffico per le sue pagine
Comprendere qual è il profilo dell’utente che acquista i tuoi prodotti
Scovare gli errori tecnici che fanno perdere traffico al tuo sito
Identificare come migliorare la resa economica del tuo sito
Quantificare che peso ha il fatturato generato da internet sul fatturato
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11. Quali sono i contenuti o le funzioni che i tuoi utenti tornano volentieri a leggere
Quali parti del mondo sono più interessate ai tuoi contenuti
Quando è più attivo il tuo sito (ora, giorno, settimana, mese)
Monitorare le performance del proprio sito è un’attività INELUDIBILE per chiunque intenda investire nel
proprio canale di vendita diretto.
La domanda alla quale qui si vuole rispondere è:
Cosa dovrebbero sapere gli addetti al turismo riguardo il marketing virale ed i Social Media?
Per rispondere bisogna partire dai concetti base:
Per marketing virale s’intende un tipo di marketing non convenzionale la cui finalità è quella di coinvolgere
un elevato numero di soggetti che in modo del tutto spontaneo si sentiranno spinti nel condividere a loro
volta, con altri utenti, un messaggio promozionale. Sostanzialmente è come il vecchio “passaparola“. Il
nome “viral” sottolinea la velocità di espansione data dalla rete, come un virus in grado di infettare
chiunque ne venga a contatto. Le sue caratteristiche fondamentali sono la velocità, la chiarezza e il fatto di
essere un servizio assolutamente gratuito. Naturalmente questo tipo di strategia è a breve termine, quindi
può essere concepito per dare il via a un’iniziativa ma è necessario pianificare altre strade per mantenere
l’attenzione sull’obiettivo.
Mentre gli strumenti social, per loro definizione, devono mettere nella condizione di facilitare questa
condivisione facendo scaturire un effetto a catena di partecipazione sul web, avendo una grandissima
capacità di influenzare il pubblico nei processi decisionali di acquisto.
La “chimica del marketing virale” sta nell’unire l’utile al dilettevole: non soltanto lanciare un messaggio, ma
stimolare la creatività degli utenti, creando la propria pubblicità.
Un esempio sul campo: Il Viral Marketing di Atrapalo (n.d.r.: motore di ricerca travel molto diffuso in
Spagna).
Una delle campagne più geniali e di maggiore successo dell’agenzia spagnola è stata presentata al pubblico
col nome di “El Trato” (il Patto)
L’iniziativa, promossa a luglio 2009, ha permesso a 500 clienti di Atrapalo di andare in vacanza, con
l’accordo che al rientro avrebbero potuto pagare per il viaggio il prezzo che ritenevano giusto,
guadagnando così enorme visibilità in tutta Europa, sia su internet che sulla stampa off line.
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12. II.A IL POSIZIONAMENTO SUI MOTORI DI RICERCA
Il posizionamento su un motore di ricerca è un lavoro complicatissimo per gli addetti ai lavori, ma
fondamentale per chiunque volesse essere davvero presente sul web: quasi la totalità, il 95 % del traffico
proviene dalle prime pagine dei motori di ricerca.
Giorgio Taverniti ha creato una straordinaria community che dibatte sui temi di SEO (acronimo di Search
Engine Optimization).
Il SEO comprende le attività e le tecniche necessarie per la conquista delle prime posizioni nei risultati
organici di Google, Yahoo e Bing.
Un sito web per battere gli altri siti concorrenti, deve avere una struttura, un codice di programmazione e
dei contenuti studiati scrupolosamente in funzione degli obiettivi di visibilità che si vogliono perseguire.
Ecco le fasi del lavoro di Search Engine Optimization:
1) Definizione degli obiettivi:
Definizione del target di clientela dell’hotel
Definizione delle strategie di web marketing (costi, tempi, operazioni di promozione)
Scelta delle parole chiave più pertinenti (ad alto traffico e long tail)
2) Ottimizzazione del sito:
Ottimizzazione dei contenuti del sito
Ottimizzazione struttura e codice delle pagine interne
Ottimizzazione tempi di caricamento
3) Incremento link popularity:
Inserimento del sito nel motore di ricerca ed in directory di settore
Attività per aumento link Popularity, Pagerank e Trustrank
4) Monitoraggio, Mantenimento, Report:
Controllo costante delle posizioni del sito nel ranking
Attività di mantenimento e correzione per il raggiungimento degli obiettivi
Reportistica con i risultati del posizionamento inviati periodicamente
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13. II.B I PORTALI
Uno dei metodi per veicolare traffico sul proprio web site è quello dell’inserimento della propria struttura
nei portali tematici (guide turistiche, portali di contenuto, aggregatori di strutture…etc).
Questi portali, rivolti alla promozione di una destination o di uno specifico settore (cicloturismo, turismo
itinerante, turismo sostenibile… etc), possono garantire visibilità alla vostra struttura, un ritorno in termini
di posizionamento nei motori di ricerca e soprattutto un ritorno economico legato ai lead e alle conversioni
generate.
Inoltre alcuni di essi sono spesso posizionati nelle prime pagine dei Motori di Ricerca con keywords
importanti e garantiscono quindi anche alle piccole strutture di essere visibili per parole chiavi molto
competitive senza dover spendere necessariamente un patrimonio.
A questo punto diventa fondamentale effettuare le dovute scelte e le giuste riflessioni. Scelte che non sono
affatto semplici considerati i quotidiani bombardamenti di proposte e le migliaia di soluzioni presenti in
rete.
Prima di decidere su che canali puntare è utile, quindi, eseguire alcune valutazioni. Ecco quale potrebbe
essere un iter da seguire per analizzare e scegliere i portali su cui investire:
1. Navigare in rete ed effettuare una prima analisi superficiale dei portali che ci possono interessare
considerando: tipologia di struttura, mercati di riferimento, destination, comportamento dei
competitors e posizionamento dei diversi portali per le parole chiave d’interesse.
2. Richiedere i dati statistici degli accessi.
3. Effettuare un analisi tecnica tenendo conto: dei dati statistici del portale, della provenienza delle
visite, delle principali keyword per cui è posizionato nelle diverse lingue, dell’anzianità del dominio
e del numero di pagine indicizzate. In questa fase è opportuno consultarsi con il proprio Search
Engine Optimizer.
4. Dall’analisi dei fattori tecnici si passa all’analisi dell’offerta commerciale, valutare quindi che tipo di
soluzioni di visibilità sono offerte, qual è il modello commerciale e se è previsto il contatto diretto
con link al sito web ufficiale della struttura.
5. E il costo?… alcuni portali possono anche prevedere l’inserimento gratuito ma quelli che vi daranno
il giusto ritorno sono quasi sempre a pagamento. Dunque sarebbe meglio cominciare con contratti
iniziali a breve termine in modo da poter monitorare gli andamenti.
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14. 6. L’ultimo passo, è l’analisi… Analizzare i risultati ottenuti e tirare fuori i tassi di conversione.
Si tenga presente che un utente prima di effettuare la prenotazione fa circa due mesi di ricerche, questo è il
tempo che si ha per farsi trovare!
Il turismo, quando associato ad un’attività di promozione online attraverso i social network, deve essere
considerato come un momento di collaborazione e partecipazione da parte di una community.
In questa community, le rivalità, la competitività, devono lasciare il passo a momenti di condivisione, da cui
trarre gli spunti vincenti per la propria struttura ricettiva.
E’ come dire che se oggi decidi di stare online con il tuo hotel, e decidi per un’attività di social media
marketing, prima di pensare a quanto puoi guadagnare devi pensare a quanto devi impegnarti per essere
parte del web.
Gli hotel devono quindi essere presenti online in modo autorevole, riconoscibili, autentici, credibili, ma
soprattutto aperti verso il proprio pubblico di riferimento permettendo l’interazione “real time”, cioè in
tempo reale come se si stesse conversando fisicamente e non virtualmente.
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15. III. COME COSTRUIRE IL SITO E IL BLOG
Il proprio sito istituzionale deve essere costruito per dare informazioni concrete: cosa, dove e quando.
E’ il vostro biglietto da visita.
Il sito istituzionale deve essere considerato come un ramo d’azienda.
La questione più importante è la qualità del traffico che il sito genera. Il traffico di qualità si trasforma in
prenotazioni. Il dato più rilevante di un sito è la percentuale di conversione, cioè il rapporto tra visite e
prenotazioni ottenute.
Come si crea un traffico qualificato?
Prima di tutto è necessario aver chiari i due obiettivi principali:
Creare traffico per il tuo sito
Trasformare i visitatori in clienti
Per fare questo è importante evitare alcuni errori:
1. Bisogna fare attenzione ai link. L’ultima cosa da fare sul tuo sito ufficiale è invitare i tuoi
visitatori ad uscire verso altri siti; ogni link in uscita dal tuo sito è una rinuncia alla prenotazione.
2. E’ meglio evitare filmati nella home page: i navigatori non vogliono divertirsi, cercano informazioni
impiegando il meno tempo possibile.
3. Non eccedere con immagini e opzioni grafiche: nelle pagine testuali è preferita la velocità, ma puoi
inserire un’apposita sezione di fotogallery.
4. Fai in modo che il sito sia di facile navigabilità, veloce e chiaro.
5. Lo sviluppo del testo è fondamentale: il testo è ciò che i motori vedono e quindi, già in questa fase,
stiamo selezionando il nostro visitatore. Più siamo congrui con la sua ricerca e più possibilità
abbiamo che si realizzi la prenotazione. Usa il testo per farti trovare, usa le prime tre, quattro righe
del testo per vendere.
6. Il “booking engine”, cioè il link che da la possibilità di prenotare, deve essere ben inserito nel
contesto, attivabile a ogni pagina e sempre in evidenza. Si consiglia di rendere immediata la
prenotazione attraverso il sito senza il tramite di una email. Con questa infatti si rischia che,
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16. quando i potenziali clienti avranno ricevuto nella casella di posta la vostra offerta, essi avranno già
prenotato altrove.
7. Costruire una buona rete di link sul proprio sito: autonoleggi, escursioni etc. evitando di inserirne
troppi, altrimenti si rischia di rinviare a siti di scarsa qualità che faranno decrescere la popolarità del
vostro.
8. Assicurarsi di aver il controllo del proprio sito, utilizzando il CMS, cioè un software di gestione dei
contenuti, così da attuare autonomamente le modifiche necessarie per tenere aggiornato il proprio
sito.
9. Bisogna assicurarsi che l’hotel sia ben visibile sui principali portali attraverso le OTA.
I punti fondamentali sono dunque:
Coerenza: Assicurarsi che le proposte commerciali siano presentate in maniera coerente in ogni
sezione del sito e che le offerte siano persuasive e rilevanti
Prima impressione: l’utente ha pochi secondi per decidere se fidarsi o meno del sito che sta
visitando
Comunicare in maniera segmentata: i turisti non sono tutti uguali! Si distinguono 4 tipologie: il
competitivo (che cerca subito le informazioni di “sostanza”: prezzo quante stelle, servizi), la
personalità umanistica (che apprezza i toni cordiali e la disponibilità), la personalità spontanea (che
si lascia guidare dall’istintività ed apprezza l’originalità), il metodico (a cui piace la concretezza e la
logica dei contenuti).
Ottimizzare il sito web
Ascoltare
Condividere
Credibilità - attraverso l’utilizzo delle testimonianze dei clienti
Dare un limite alle offerte (e rimuoverle dopo la scadenza)
Attenzione ai moduli (renderli chiari, brevi e coerenti)
Policy di prenotazione e Privacy - devono essere indicati chiaramente nel processo di prenotazione
Fare tesoro della storia - ovvero imparare dall’analisi del proprio sito.
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17. III.A LANDING PAGE
La Landing Page (la pagina di arrivo) è una pagina che ha come uno scopo quello di spingere l’utente a
compiere un’azione. Nel nostro caso, spinge l’utente a fare la prenotazione.
Qui di seguito sono elencati sette consigli per ottenere una buona landing page.
- Invito all’azione. Deve essere chiaro se non addirittura esplicito. Per invito all’azione s’intende il
form di compilazione, o il link che rimandando ad un’altra pagina del sito madre dell’hotel potrebbe
far ottenere una conversione. Quando si inseriscono tali link, è meglio evidenziarli di un colore
diverso da quello usato per gli altri link (informativi) presenti nella landing. Importante è poi non
mettere il “link di azione” in fondo alla pagina. Potrebbe essere troppo defilato e non visto.
- Azione corrisposta all’annuncio. Quando l’utente trova la landing page dell’hotel con una
ipotetica offerta, potrebbe compiere un’azione e quindi compilare il form di richiesta o di
prenotazione. A questo punto però deve essergli garantito ciò per cui sta agendo.
- Distrazione dall’azione. Uno degli errori più frequenti nelle landing page, sono le immagini che
vengono per lo più inserite senza una reale sequenza logica. L’unico effetto che queste creano è di
distogliere l’attenzione dell’utente. Quando le immagini vengono utilizzate devono avere un senso
logico e cioè andare a supportare l’azione di conversione. Anche le scritte lampeggianti sono spesso
la causa di distrazioni. Se proprio si vogliono o si devono utilizzare, è meglio inserirle nei punti in cui
il potenziale cliente potrebbe portare ad una conversione.
- Modulo di compilazione. Può ostacolare la conversione. Non serve inserire tanti campi di
compilazione, è sufficiente inserire quelli che si considerano necessari per la propria struttura
ricettiva. Meglio campi essenziali e utili, anche perchè tutti i dettagli di contorno si possono
richiedere direttamente al cliente successivamente dopo l’avvenuta conversione.
- Possibilità di scelta. Se un albergatore vuole promuovere le offerte promozionali della sua
struttura, inserirà sicuramente nella landing page una serie di scelte. Ma è bene non esagerare.
L’utente deve poter capire e vedere subito cosa gli viene offerto. Una scelta vasta diventerebbe
dispersiva al punto da far rinunciare. La scelta è più facile e sicura quando ci sono pochi elementi a
disposizione. Meglio pochi ma buoni!
- Testo. E’ risaputo che a tutti i potenziali clienti/acquirenti, non piace leggere le offerte
promozionali quando queste si presentano con testi scritti chilometrici. Nelle landing page è meglio
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18. usare un testo breve ed efficace. Riassumere la propria offerta senza divagare troppo. Bisogna però
ammettere che su questo punto ci sono molti pareri contrastanti. C’è chi dice di riuscire ad
ottenere più conversioni da una landing page lunga che non da una corta e viceversa.. In ogni caso
è bene che il testo sia impostato in modo lineare. Di solito tale linearità viene conferita dall’utilizzo
degli elenchi puntati.
- Affidabilità del marchio. Se nella landing sono presenti marchi o loghi di aziende note, è
sicuramente un punto che gioca a proprio favore. Per esempio, se il proprio hotel non ha un
marchio noto, si può optare per l’inserimento di marchi relativi ad aziende con cui si è in
collaborazione, o che hanno promosso una propria iniziativa, oppure i partners dell’hotel. Questo
conferisce credibilità all’hotel e infonde sicurezza al cliente. Il discorso naturalmente non deve
essere tenuto in considerazione dagli hotel più famosi e noti come possono essere le catene
alberghiere.
III.B PHOTOGALLERY
L’importanza di una photogallery è grandissima.
Ma quali sono le caratteristiche principali che queste foto devono avere?
Partiamo da un dato: su 10 possibili clienti 8 guardano prima le tariffe e poi le foto, e due prima le foto e in
seguito le tariffe.
Perché lasciarsi sfuggire questi due potenziali clienti?
Innanzitutto le caratteristiche più importanti sono qualità e dimensioni, queste non devono andare a
discapito della velocità (come abbiamo ripetuto molte volte, se un sito è lento l’utente lo lascerà).
E’ importante anche la personalizzazione, non mettete foto che è possibile trovare sul web, ingaggiate
quindi un fotografo esperto per ottenere panorami e foto del vostro albergo.
Fate una gallery con tutte le foto, piuttosto che disperderle per il sito; bisogna aggiornare spesso le foto e
infine si potrebbe anche permettere ai clienti di inserire le proprie foto.
Gli utenti non prenotano sul tuo sito?
Le ragioni principali per cui gli utenti non hanno completato una prenotazione sono il prezzo (43%), perché
non vogliono registrarsi sul sito (11%), perché non trovano ciò che vogliono (11%), perché il sito è troppo
lento (11%), perché nel processo di prenotazione venivano richieste troppe informazioni (9%), perché il
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19. sito è troppo confusionario (6%), il processo di prenotazione è troppo lungo (6%), gli utenti non si fidano a
dare informazioni (6%), l’utente ha trovato errori nelle pagine (5%).
Ciò che guarda un cliente su in sito:
Qualità e dimensione
Personalizzazione
Se le foto sono amatoriali o fatte da un fotografo professionista
La gallery
Se le foto sono spesso aggiornate
III.C IL BLOG
E i blog?
Un blog è certamente più facile da gestire di un sito internet. E può essere più facilmente aggiornato.
Un blog è più veloce (può essere costruito in un’ora), è più facilmente individuabile dai motori di ricerca,
può portare a una fidelizzazione dei visitatori, porta traffico alla vostra impresa (le imprese che hanno un
blog ricevono un traffico del 55% superiore a quello dei loro concorrenti che hanno un sito statico).
Essere citato sui blog specializzati nel settore dei viaggi è uno dei migliori modi per aumentare la propria
popolarità online. Se la propria presenza su internet è di alta qualità, se ne ricaveranno dei benefici, in
particolare nel lungo periodo e con un ritorno mediamente superiore a quello garantito dai media classici;
un post su un blog è sempre archiviato e consultabile, un link da un blog può facilitare i motori di ricerca e il
passaparola dei blogger può aumentare il valore del post.
Ma come incoraggiare i bloggers a parlare del proprio albergo?
Ci sono due strategie: il rapporto a distanza ed il rapporto ravvicinato.
Nel primo caso il proprietario di un albergo può inviare per email a un certo numero di blogger le proprie
informazioni e i propri eventi. Per fare questo conviene cercare dei buoni blog, visitarli per vedere il target
e gli interessi dei visitatori, e inviare una nota personale al blogger, evitando il “copia-incolla”.
Nel secondo caso, quello del rapporto ravvicinato, si può invitare un blogger a vivere un’esperienza nella
propria struttura per farsi un’idea autonoma. Questo approccio è consigliato nei casi di nuove aperture,
ristrutturazioni e aperture in nuovi settori. In questo caso naturalmente bisogna ricercare un blogger
affidabile che abbia una notevole reputazione online.
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20. III.d Offerte, Pacchetti, Eventi
Una tra le principali attività di una struttura alberghiera è sicuramente quella di promuovere le proprie
offerte, pacchetti turistici, eventi o altro.
L’importanza degli eventi è centrale anche in ottica di destagionalizzazione, ma attenzione al preavviso:
pubblicare un evento con una sola settimana di anticipo in internet vuol dire non esistere. Spesso il sistema
più immediato per promulgare una notizia può essere l’invio di una e-mail o newsletter, pubblicare un post
attraverso il proprio blog nei social network (p.e. Twitter o FaceBook).
Grazie a quest’ultimo è possibile realizzare una fan page: per gli hotel può tornare utile inviare attraverso
esse degli aggiornamenti ai propri fan tramite messaggio di posta, riuscendo anche a targhettizzare il
proprio pubblico di riferimento. Per farlo basta entrare nella propria pagina fan e cliccare sul link “modifica
pagina”, poi nella colonna di destra della pagina, trovate “Pubblicizza la tua pagina” e cliccate su “Invia un
aggiornamento ai fan“.
Da qui si potrà: inviare l’aggiornamento solo ad alcuni o a tutti i fan della pagina, scegliere di controllare e
quindi monitorare la risposta all’aggiornamento che si sta per inviare, selezionare la nazione di riferimento,
la città specifica, il target, scrivere oggetto e corpo del testo.
Sarà dunque possibile andare a colpire nell’immediato i clienti acquisiti e potenziali che interessano, senza
andare ad informare le persone che invece non saranno sicuramente interessate ad una offerta. In questo
modo si eviterà non solo di “dare fastidio” con continui aggiornamenti, ma si potrà avere un feedback più
veritiero.
Studi recenti suggeriscono che Twitter sia, per le aziende, più efficace di FaceBook. LinkedIn (n.d.r.: ma è
ancora così ? E’ arrivato FaceBook Strategy che fornisce informazioni riguardo il marketing su FaceBook).
Bisogna anche tener conto che in Italia è FaceBook ad essere più diffuso, quindi è bene fare gli opportuni
calcoli. Qui si consiglia di sceglierli entrambi, affinché la rete social sia il più estesa possibile.
E’ possibile aggiornare tutti i social network contemporaneamente: basta creare il proprio circuito
interattivo collegando FaceBook, FriendFeed, Twitter e LinkedIn.
E' utile considerare l’essenza del nuovo marketing, un marketing che riconosce e include la poliedricità
dell’utente: un turista può essere un appassionato di diving, surfing e pesca.
E’ questo un nuovo approccio che mira a formulare servizi e prodotti turistici ad hoc, prodotti concepiti
secondo principi “partecipativi”. I vantaggi dell’associazionismo in campo turistico, aldilà del settore web
garantiscono benefici espressi sia in termini economici sia in termini di brand.
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21. Un altro mezzo su cui contare per aumentare la propria credibilità attraverso il web è Skype.
Il grande vantaggio di Skype è quello di permettere di effettuare chiamate a basso costo in tutto il mondo e
dovunque ti trovi.
Questo servizio può essere usato per facilitare l’interazione con i clienti, si potrebbe dunque inserire un
pulsante Skype all’interno del proprio sito o nella propria pagina nei Social Network.
III.E WI-FI
Una delle maggiori questioni che proietta gli albergatori nel futuro è la questione del Wi-Fi negli hotel.
Con il crescere dell’utenza su internet, crescerà la necessità da parte di tutte le strutture ricettive di offrire
ai propri clienti una connessione internet.
La questione intrinseca al servizio è: il Wi-Fi deve essere gratuito o a pagamento?
La connessione ad internet senza fili (wireless) deve essere considerata come un servizio necessario.
E’ dunque in grado di conferire un valore aggiunto alla struttura, un aspetto che potrebbe portare l’utente
a scegliere il vostro hotel perché gli concedete l’opportunità di navigare sul web.
Gratuitamente.
Non soltanto pc portatili ma anche palmari e Iphone fino alle console giochi.
N.d.r.: Steve Jobs lo pronosticava da tempo, e sta accadendo proprio ora che il papà dell'iPhone e dell'iPad
è scomparso: telefonini e tablet, nel 2001, superano i computer ! Quindi ...
III.F NUOVE FIGURE PROFESSIONALI
L’ Hotel Internet Specialist è una nuova figura gestionale che si occupa delle risorse e dei canali web di un
albergo.
Non serve un super esperto ma un buon conoscitore delle dinamiche della rete, formato ed informato, che
sappia scegliere ed utilizzare gli strumenti a disposizione. Un albergo deve saper individuare una figura
formata e specializzata all’interno dell’organico che sappia:
utilizzare al meglio la piattaforma di gestione del sito ottimizzandone i contenuti in ottica SEO e le
logiche di navigazione;
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22. creare – gestire le campagne di advertising a pagamento e la presenza sui vortal turistici che veicolano
visibilità diretta;
creare le pagine delle offerte speciali e degli eventi (contestualizzando le offerte) con il massimo
equilibrio tra comunicazione ed efficacia in termini SEO;
fare attività di divulgazione delle proposte dell’albergo con una sana e saggia azione di article
marketing;
gestire attività di mail marketing e newsletter con l’opportuno tracciamento e verifica delle
performance;
gestire il booking on line sul proprio sito e il channel manager in accordo con il responsabile
commerciale;
controllare i contenuti testuali ed ottimizzare quelli fotografici e video presenti sui portali intermediari;
fare monitoraggio, creazione e gestione della reputazione online;
fare l’analisi della concorrenza in accordo con il responsabile commerciale;
creare e gestire un eventuale blog aziendale;
attivare e gestire quotidianamente i profili sui maggiori Social Network [FaceBook - Twitter – Youtube,
etc.];
monitorare forum, blogs, community che parlano della destinazione interagendo, ove possibile, con
essi;
monitorare la visibilità organica nei motori di ricerca;
fare analisi attiva, critica e segmentata delle statistiche di accessi al sito;
interfacciarsi con i fornitori tecnici informatici.
III.g Tassi di conversione
Dopo aver parlato di tassi di conversione, apriamo una breve parentesi e vediamo come aumentarlo:
innanzitutto il sito web deve chiaramente comunicare la proposta di unicità che caratterizza l’hotel, e cioè
quali caratteristiche strutturali e commerciali caratterizzano e differenziano l’albergo rispetto alla
concorrenza.
Poi bisogna lavorare sul sito: assicurandosi che le proposte commerciali siano coerenti, ogni inesattezza
potrebbe far perdere fiducia all’utente e causare la perdita di una prenotazione, comunicando in maniera
segmentata considerando vari tipi di utenti, usando recensioni positive e commenti, dando scadenze alle
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23. offerte (rimuovendole dopo la scadenza) assicurandosi di indicare chiaramente i termini di prenotazione e
di privacy, infine assicurandosi che la struttura tecnica e contenutistica del sito consenta una navigazione
consapevole e agevole.
Ecco dunque un elenco delle cose da non fare sul proprio sito:
Presenza di foto poco professionali per nulla coinvolgenti ed emozionali
Scarsa usabilità: un sito confuso con una struttura dei contenuti contorta e troppe opzioni in una
logica “orizzontale”
Sito statico non gestibile dall’albergatore o, qualora provvisto di cms, non gestito con attenzione e
continuità
Sito poco originale, appiattito su modelli, sia strutturali che grafici, obsoleti e privi di originalità
Assenza di link “socializzanti” a FaceBook, Twitter, Social Bookmark etc..
Assenza di informazioni di supporto e complementari alle proposte di ospitalità
Assenza di video
Comunicazione piatta e non segmentata: tutti i turisti sono uguali
Assenza di motivazioni per incentivare un ritorno sul sito
Assenza di strumenti di comunicazione alternativi alla mail. Chat, numero verde, Skype
Assenza di testimonianze degli ospiti e della loro gestione diretta
Sito non ottimizzato per i Motori di ricerca
Book Engine poco chiaro ed affidabile (oltre il 40% delle prenotazioni abortiscono per colpa di un
sistema di booking inefficace)
Un ultimo punto: nel proprio sito è bene non usare solo la lingua italiana.
Il mercato del turismo si sta aprendo all’oriente (India, Cina, Stati del Golfo). E’ bene dunque avere almeno
una versione in inglese del proprio sito.
Per un confronto tra le maggiori agenzie di intermediazione online si consigliano questi due strumenti di
analisi: Alexa.com e Google Trends; questi prendono in considerazione anche il fattore medio di
conversione/prenotazione e la capacità delle varie OLTA di promuovere un hotel, l’aumento della
credibilità.
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24. IV. COME POSIZIONARSI IN RETE
Non tutti sanno che, come diverse indagini dimostrano, il motore di ricerca batte il banner 10 a 1: l'82,3%
degli utenti ritiene i motori di ricerca il punto di riferimento per trovare le informazioni. Nel turismo questa
percentuale è ancora più elevata.
Le ricerche dell’utente saranno sempre più specifiche non più “hotel amalfi” ma “hotel con vista mare
amalfi” oppure “hotel con piscina amalfi”.
La sfida insomma sarà sui servizi e sulla tipologia della propria struttura e quindi il posizionamento
dipenderà dalla propria forza (link popularity) e dalla propria creatività.
Il peso del vostro sito web sarà importantissimo per uscire fuori anche se collegate ad offerte, eventi o a
particolari situazioni: “Hotel fiera bit” oppure “offerte san valentino firenze”… Il posizionamento naturale
conterà sempre meno per keywords standard del tipo “hotel roma”, “hotel firenze”…etc, questo anche
perché i motori di ricerca saranno in questo caso sostituiti dai comparatori di tariffe, mentre conserveranno
la loro importanza nel dare risposte a ricerche specifiche “hotel con vasca jacuzzi amalfi”, “hotel romantico
amalfi”.
Social network, Blog, portali tematici, mappe, piattaforme di content sharing (immagini, video): gli utenti
avranno una miriade di soluzioni per reperire in modo semplice e immediato le informazioni di cui hanno
bisogno, sarà quindi importante un posizionamento a 360°.
Parlando di keywords non possiamo non parlare di motori di ricerca.
Ecco un po’ di consigli per rendere più visibile nei motori di ricerca il proprio sito.
Bisogna innanzitutto scrivere contenuti interessanti: si può puntare su tutte le keyword possibili, ma se il
contenuto lascia a desiderare nessun visitatore rimarrà a lungo sul vostro sito.
Ricordate “Content is king”: il contenuto è re.
Interesse ma anche unicità, i contenuti devono differenziarsi e non essere presenti su altri siti.
Bisogna aggiornare il proprio sito e inserire sempre contenuti nuovi: un sito aggiornato sarà considerato più
affidabile.
L’importanza del linguaggio: con un linguaggio accessibile i motori di ricerca non avranno difficoltà a
scansire il testo e leggerlo.
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25. Usare la keyword principale, la fase chiave, nel TAG TITLE, è una delle implementazioni più importanti che
si possa fare; inserisci la tua chiave principale all’interno di questa tag, preferibilmente all’inizio.
E’ consigliato anche acquistare un dominio con la frase chiave, e se non si possiede ancora un sito internet
si consiglia di scegliere un nome a dominio che contenga la propria frase chiave all’interno. Infine inserire la
frase chiave anche nell’indirizzo URL.
Cerca di ottenere link da siti affidabili, così da aumentare la tua reputazione online, e da siti simili al tuo (siti
a tema vengono considerati più pertinenti da Google).
E’ consigliato anche di creare una mappa del proprio sito; queste sono favorite dai motori di ricerca. Grazie
ad una mappa fornirai a Google la possibilità di scansire con velocità tutte le pagine del tuo sito.
Rimanendo in tema link: non creare le noiose pagine link con i “siti amici”, non sono ben viste né dai
visitatori né dai motori di ricerca, evitare i link non funzionanti, lineare bene le immagini.
Infine non includere testo invisibile o nascosto.
IV.A INDICIZZAZIONE E POSIZIONAMENTO
Qual è la differenza? L’indicizzazione, SEM, è un termine che serve ad indicare quando una o più pagine di
un sito web vengono prese in considerazione da un motore di ricerca (un sito giovane è difficilmente preso
in considerazione dai motori di ricerca, per questo consigliamo di suggerire l’ URL al motore o farsi linkare
da siti “forti”).
Il posizionamento invece è la capacità di un SEO o di un utente di determinare parole chiave.
In breve il SEM rende il sito amichevole ai visitatori, il SEO lo rende amichevole ai motori di ricerca.
Insomma l’imperativo è uno : FARSI TROVARE!
V. MARKETING TURISTICO: TRA PSICOLOGIA E WEB
Lo scenario attuale è in continua e rapida evoluzione.
Internet e i social media stanno cambiando il modo di interagire con il turista.
Ma c’è un elemento che viene trascurato dal web, e cioè gli studi psicologici che spingono le persone a
muoversi e ad andare in vacanza.
Chi si occupa di turismo dovrebbe esserne pienamente consapevole.
Consapevole del fatto che il turista sceglie la destinazione innanzitutto.
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26. Immagina, ipotizza, osserva ciò che il territorio può offrire in maniera tale da riuscire a vivere una gradevole
vacanza in linea con le proprie aspettative.
Una struttura quindi si trova ad operare all'interno di una location, ma ne rimane subordinata ad essa.
Ragionando in quest’ottica si denota come molte destinazioni turistiche “si vendono da sole”, ed un hotel
per essere trovato ha necessità di distinguersi sul piano dei servizi offerti: diversificare è un’operazione
molto importante quanto articolata anche sul web.
Significa aver assimilato tutti i segnali del mercato e captato le "nuove" esigenze del turista per andargli
incontro con un’offerta ad hoc, pronta per essere trovata sul web.
Per offrire un contributo personale, bisogna avere la capacità di far scoprire la località sotto vari aspetti e
quindi adattarsi ad un numero seppur finito di tipologie di turisti.
Le motivazioni del viaggiatore:
Interesse per la cultura: non solo patrimonio storico e artistico ma anche le tradizioni, le persone, i
prodotti del luogo.
Bisogno di novità: gli utenti ricercano tour alternativi di mete note.
Attenzione all’ambiente naturale: vengono scelte strutture ricettive con caratteristiche di
integrazione territoriale e tipicità.
I canali di informazione dove vengono recuperate le informazioni sono: internet principalmente, il
passaparola, curiosità personali, agenzie di viaggi, guide, blog e forum, giornali e riviste.
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27. VI. TURISMO 2.0: UN’ATTITUDINE E NON UNA TECNOLOGIA
Il Country Brand Index 2009 nella sua classifica pone l’Italia al sesto posto, (n.d.r. adesso siamo al 12°!) due
in meno rispetto all’anno prima (n.d.r. e quindi 6 in meno !).
Il rapporto tra qualità e prezzo, ambiente e ospitalità sono le voci che maggiormente penalizzano la
percezione dell'Italia come destinazione turistica, mentre tiene l'offerta di arte e cultura nella quale siamo
ancora primi.
Occupiamo la settima posizione come Paese in cui tornare.
A dirlo la voce autorevole di “Turismo e Finanza”, mentre sul Sole 24 Ore vengono pubblicate alcune
classifiche specifiche per i diversi parametri: autenticità, storia, arte e cultura, sicurezza, ospitalità, standard
di vita etc.
Alle voci "tecnologia avanzata" e "protezione ambiente" l'Italia non compare nei primi dieci.
Anche qui l’importanza del web è centrale: una volta scelta una destinazione, la componente 2.0 del web
(blog, forum, siti di recensioni) influenza nel 67% le reali prenotazioni.
Le innovazioni di cultura e di processo che un marketing turistico profondamente innovato saprà offrire,
possono portare il settore turistico italiano ad un recupero del gap rispetto ai principali competitor e ad
affrontare quelle sfide del mercato globale che ci hanno visto fino ad ora semplici spettatori passivi.
Il Turismo accessibile è una sfida.
A fronteggiarla in prima fila c’è Maximiliano Ulivieri curatore del blog Diversamente Agibile :
”L’obiettivo è di formare un punto d’incontro in cui sono segnalate varie informazioni utili al turismo
accessibile. Il tutto con l’aiuto dei visitatori stessi, i nostri lettori diventano così gli autori del contenuto del
sito. Lo scopo principale è avere un punto di vista ben credibile di strutture accessibili, perché fornito da chi
utilizza sulla propria pelle tali servizi *…+ .
L’interattività tra le persone è un altro lato positivo, quello che non so io lo sai tu e viceversa, il tutto poi
unito crea un’informazione più completa. Altro punto a favore può essere come nel nostro caso, leggere
opinioni e commenti non di parte, nel senso che non ci fermiamo solo a ciò che la struttura stessa ci fornisce
come informazioni, ma andiamo oltre. Il tutto utilizzando video, foto, mappe e tutto ciò che la tecnologia sul
Web può offrire”.
Le città meglio attrezzate?
“Per quanto riguarda l’accessibilità e direi anche l’accoglienza all’estero, Barcellona è una delle migliori, sia
per i mezzi di trasporto (autobus tutti con pedana elettrica funzionante!) che per gli scivoli e l’accessibilità
alle bellezze locali. Pecca ancora forse nella metropolitana, ma già tutto il resto è ottimo. Stesso discorso
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28. per Londra ma le migliori forse sono ancora in America, anche per la cultura che hanno verso queste
problematiche. In Italia non stiamo messi bene, direi che Bologna è una delle più attente all’accessibilità e
anche Torino. Per il resto c’è molto da fare, soprattutto nelle città come Roma, Firenze e Milano”.
L’evoluzione degli scenari e la rapidità dei mutamenti in cui il turismo si trova ad operare grazie allo
sviluppo, a ritmi esponenziali, delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, lo trovano
spesso impreparato, almeno in Italia, a gestire questa nuova complessità.
Considerando poi che il turismo è il settore principale per l’e-commerce (con quote superiori al 50% ed
oggi, n.r.d., oltre il 60%!) e per l’infocommerce diventa estremamente urgente conoscere ed adattarsi alle
nuove forme della comunicazione digitale per poter ottenere vantaggi competitivi in un mercato globale
sempre più informato e competente.
Il Web 2.0 è sicuramente un fenomeno non facilmente descrivibile, forse sintetizzabile nella definizione di
era del web interattivo. Difficile, d’altra parte, rappresentare qualcosa in continuo divenire.
WEB 2.0: più chiari e definiti sono, invece, i suoi pilastri ed è su alcuni di questi che occorre soffermarsi per
capire il fenomeno, e tradurlo come opportunità nello specifico del turismo:
contenuti generati dagli utenti (UGC) visti come risorsa e non come minaccia,
il potere collettivo dei piccoli siti che costituiscono la lunga coda e aprono nuovi mercati
sfruttamento dell’intelligenza collettiva, approccio partecipativo (attraverso i blog e altri social
network) e collaborativo (wiki)
accettazione della filosofia del beta perpetuo, massima fiducia nel contributo degli utenti
attraverso recensioni e giudizi.
Il passaggio dal concetto di brand awareness, uno degli obiettivi cardine del marketing classico, a quello di
brand engagement, finalità del marketing 2.0, passa necessariamente attraverso l’esperienza diretta (o
indiretta) della marca e della sua reputazione.
Oggi proprio la reputazione costituisce il vero valore per un’azienda.
E solo capendo ciò un’azienda abbandonerà la vecchia impostazione “sito-centrica” della sua presenza
online per iniziare ad essere presente nei luoghi in cui le persone, online, conversano.
Nonostante la diffusione sempre più capillare di queste nuove impostazioni, forti resistenze ostacolano il
cambiamento.
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29. Il web 2.0 viene generalmente percepito, dal mondo aziendale, ancora come una minaccia e non come
un’opportunità immensa di creare nuovi canali di comunicazione e nuovo valore per l’azienda stessa.
Oggi internet, attraverso blog, foto e video sharing, podcast e viaggi virtuali, rende l’esperienza di viaggio
sempre più personalizzata, accessibile. Il cruciale passaggio da un turismo di appartenenza ad un turismo di
identità, trova proprio nella personalizzazione dell’informazione e della comunicazione resa possibile dalla
rete, la possibilità di evolversi compiutamente fino alla identificazione di turismi di identità, ossia nicchie di
turismo sempre più numerose spesso non inquadrabili a priori in schematizzazioni, per quanto dettagliate,
ex ante.
Grazie alla rete, infatti, è cambiata velocemente e radicalmente la domanda, lasciando l’offerta, sia
istituzionale che degli operatori privati, nell’incapacità di soddisfarla.
Le nuove frontiere del marketing (non solo nel turismo) sono l’offerta peer to peer con sviluppi che tendono
al cosiddetto marketing one to one.
Possiamo distinguere tre fasi in questo processo:
1. una pre-esperienza di viaggio (attraverso racconti di viaggi/esperienze altrui)
2. l’esperienza vera e propria (potenzialmente condivisa in tempo reale)
3. una post-esperienza (con commenti, valutazioni, racconti, emozioni e sensazioni ex post).
VII. IL SOCIAL MARKETING E L'EMAIL MARKETING
Abbiamo detto che i Social Media sono una risorsa preziosa per chi fa marketing nel turismo, ma è bene
essere consapevoli che NON si fanno soldi con i Social Media. Ciò non vuol dire che questa attività non
porta benefici all’azienda, ma vuol dire che questo tipo di attività non è facile da monitorare come la
pubblicità. Sono preziosi perché attraverso questi Media si può costruire la propria visibilità, migliorare la
propria reputazione online del marchio e dell’attività, migliorare i risultati sui motori di ricerca e provocare
il buzz marketing, cioè il passaparola. Ciò che bisogna fare è conversazione online.
Ci sono diversi tipi di Social Media:
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30. - i Social Network, come FaceBook e Myspace, che servono a facilitare la discussione e la percezione del
brand, e aumentare la partecipazione;
- Blogging e microblogging, i più famosi sono Blogger, Wordpress e Twitter, siti aggiornati di frequente.
Questo tipo di media è consigliato per pubblicizzare informazioni sull’hotel e eventi che si svolgono
nelle zone limitrofe;
- i Social Bookmarking, che sono utilizzati dagli utenti per salvare pagine internet e permettono di
diffondere contenuti importanti nei vostri riguardi;
- i Media Sharing, sono contenitori che consentono la condivisione di foto e video. I più famosi sono
Flirck e Youtube, e servono per aumentare la vostra notorietà online;
- i Forum di recensioni, (TripAdvisor rimane il più frequentato);
- gli User Generated Content (UGC), contenitori o aggregatori di informazioni di viaggio costituiti da
contenuti generati dai fruitori di internet. Sono finalizzati all’acquisto in rete di servizi turistici. I più
rinomati sono Mobissimo, Kayak e Sidestep. Il gestore di una struttura può contribuire alla stesura
delle schede informative relative alla sua città, o della sua struttura traendone vantaggi di visibilità.
Senza dubbio i Social Media più conosciuti sono FaceBook e Twitter.
L’errore più comune è quello di usarli solo per sponsorizzare le proprie pagine: come abbiamo già detto il
mercato è comunicazione, e la comunicazione è bidirezionale, non ci si può dunque presentare solo come
azienda, ma bisogna instaurare un rapporto umano.
Il business sui social media non è da considerare solo ai fini della prenotazione diretta, ma del rapporto che
si viene a instaurare tra le parti. Per instaurare questo tipo di rapporto, FaceBook offre strumenti come le
foto e video: è bene postare qualche video mentre si parla con i cuochi, con il personale o con altri ospiti,
allo stesso modo invitare i propri ospiti a taggarli in video e foto può essere una scelta vincente.
Twitter è poco usato in Italia, ma è fondamentale per il mercato estero.
Inoltre da la possibilità di cercare tra i milioni di messaggi pubblicati, le parole che vi interessano,
ricordiamo dunque l’importanza FONDAMENTALE di inserire keywords nei propri testi.
Se si usano sia Twitter che FaceBook segnaliamo la possibilità di farli interagire, basterà cliccare su
www.FaceBook.com/twitter e il sistema di interfacciamento sarà immediato.
Inoltre si segnala anche Friend Feed che riesce ad integrare anche il feed rss dei blog con i video che si
inseriscono su youtube e le foto di Flickr.
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31. Ricordiamo infine anche l’opzione “autoshare” di youtube che consente di automatizzare la condivisione
dei video con gli altri social media.
L’interazione nei social networks, finalizzata all’organizzazione di una vacanza, ha dato vita ad un nuovo
fenomeno, il Social Travel.
Questo fenomeno nasce dalla consapevolezza che il processo decisionale di un turista medio è cambiato e
prima di prenotare una vacanza gli utenti cercano opinioni, consigli e suggerimenti nei social network come
FaceBook e Twitter, sui portali di User Generated Content come Zoover o VirtualTourist e nelle travel
community come Travelpeople e Minube, rete sociale di viaggi nata in Francia diffusi in Spagna e da poco
anche in Italia, dove è possibile prenotare hotel e voli aerei tramite un sistema che confronta velocemente
le tariffe prese dai booking engine delle principali OTA (Expedia, Venere, Booking, etc.)
Da tutti ciò nasce Funnelscope, il primo motore di ricerca sociale per i viaggi:
si tratta di un aggregatore di recensioni di hotel che include anche le opinioni degli utenti presenti nei social
network e community come yahoo local, TripAdvisor e citysearch.
Attualmente il progetto è attivo sono negli Stati Uniti, ma chiarisce una volta e per tutte che ormai il
turismo è social.
La funzione più importante di Funnelscope è “socialize it”, che consiste nel chiedere aiuto ai propri contatti
presenti su Twitter e FaceBook, un’interazione sociale che influenzerà la scelta definitiva di un albergo o di
una meta.
Parlando sempre di Social Travel vale la pena di menzionare Localyte, una community che parte da un
semplice presupposto: ” se devi visitare un luogo, è meglio farti consigliare da chi li ci vive” : non solo agenti
di viaggio, albergatori e guide turistiche hanno la possibilità di creare un profilo personalizzato, ma anche
persone locali possono registrarsi gratuitamente alla community.
Un’iniziativa simile, del tutto italiana, si chiama “Angeli per viaggiatori”, un progetto di social travel partito
da Napoli e finalizzato a creare una community.
Ma chi frequenta i Social Media?
Possiamo identificare dei particolari gruppi di persone che utilizzano, producono e sviluppano questi social
media.
Coloro che pianificano il loro viaggio su internet, i Travel Planner, amano frequentare Wikitravel,
TripAdvisor e Trivago.
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32. Obiettivo: gestire i loro commenti.
Gli appassionati di media frequentano Flickr e Youtube: bisogna creare link alle loro gallerie e ringraziarli.
I blogger sono appassionati di viaggi e scoperte e potrebbero parlare del vostro albergo, bisogna dunque
gestire rapporti con loro.
I frequentatori “professionali” dei social media - gli opinionisti - hanno una forte capacità di persuasione
e un grosso potere di condivisione con molte persone.
Un mondo difficile?
Si, ma il mondo americano è già pronto, e stanno per arrivare anche India, Cina e Giappone.
Il punto su cui vale la pena insistere è che questa parte del marketing della vostra azienda, non deve essere
vista come un “diletto” ma come una parte integrante, sullo stesso piano degli altri strumenti di marketing
e promozione.
Analizzeremo adesso gli aspetti principali dei social media, in ordine alfabetico:
Adattabilità: i social media sono numerosi e aumenteranno sempre con il passare del tempo poiché
rappresentano il futuro del web. E’ necessario quindi selezionarne alcuni e capire se sono adatti al nostro
business.
Bilaterale: i social media sono uno strumento di comunicazione bilaterale tra azienda e utenti-consumatori
che contribuiscono alla trasformazione del prodotto e del servizio sulla base delle loro esigenze e richieste.
Costanza: non è produttivo aprire una pagina fan per scrivere un post alla settimana e non rispondere ai
commenti.
Democratico: i social media sono l’espressione più moderna della democrazia. Tutti possono esprimere il
loro pensiero e far girare notizie ed informazioni velocemente.
Entusiasmo: unito alla passione sono fondamentali per la riuscita nell’utilizzo di tali strumenti.
FaceBook: ci sono tutti ed è senza dubbio un canale molto efficace per tutti i tipi di business.
Gente: tutto ruota intorno alla gente e alla soddisfazione delle esigenze e delle richieste delle singole
persone.
Hashtag (o cancelletto): seguito dalla parole chiave di quello che abbiamo scritto. Il cancelletto seguito dal
tag permette di effettuare ricerche nel motore di ricerca.
Join: “condividere” il sapere e le informazioni non sono bene del singolo, ma di tutti e per diffondere
bisogna condividere e fare girare.
Keyword: anche nei social media, così come nel seo (search engine optimization) si procede per keyword.
E’ importante tenere bene a mente quali sono le keyword, nelle quali ci individuiamo.
Internet e Turismo ... cogliamo le opportunità ! 32
33. Immediatezza: un messaggio scritto in 20 secondi può raggiungere un numero altissimo di utenti a costo
zero.
Linguaggio: ogni strumento gode di un suo linguaggio e soprattutto anche ogni differente target a cui ci
rivolgiamo.
Mashable: la guida dei social media. Per gli appassionati dei social è un punto di riferimento.
Nickname: un nome differente dal nostro da usare solo se non si partecipa ai social come azienda. In
questo caso bisogna mettere il proprio nome per essere facilmente trovati.
Opportunità: i social media rappresentano un’opportunità per i nuovi business.
Prove e tentativi: non ci sono manuali, per capire se un social media fa al caso nostro dobbiamo procedere
per tentativi fino a capire quale si adatta meglio a noi.
Questions: nell’utilizzare i social media bisogna innanzitutto porsi delle domande, per capire quali obiettvi
si vogliono raggiungere, a chi ci rivolgiamo e perchè.
Roi: acronimo di return on investment - ritorno sugli investimenti. Quando si utilizzano per la prima volta
degli strumenti è importante poter misurare i risultati, al fine di capire se quello che stiamo facendo è
giusto o è sbagliato.
Sociale: lo sono per definizione tutti gli strumenti di condivisione ed unione.
Twitter: è basato su messaggi di massimo 140 caratteri, ciò impone di essere concisi ed esaurienti.
Umiltà: è importante aspettare prima di poter vedere i primi risultati.
Viralità: senza dubbio uno dei punti di forza dei social media. Un’informazione comunicata di una pagina
fan di FaceBook non solo raggiunge i propri fan ma anche gli amici di ciascun fan.
Who: “a chi ci si rivolge”? questo è il punto di partenza per poter organizzare la propria comunicazione e
adattarla al nostro target.
X: il fattore x, o meglio il nostro punto di forza su cui costruire la propria strategia di comunicazione.
Youtube: un video può comunicare più di mille parole! L’importante è avere una proprio video ben
realizzato, dove poter anche inserire anche il proprio logo. Il canale si adatta perfettamente al tour
operator che mostra nei video i villaggi che vende o anche per un hotel così da fare una sorta di visita
virtuale (per il video sharing ricordiamo oltre youtube anche Megavideo, Metacafe, Dailymotion, Vimeo,
Ravver, Blip.tv e Yahoo video ). Esiste anche Tubemogul, un servizio che serve a caricare i video all’interno
dei diversi siti di sharing in maniera automatica. Basta possedere un account sulle varie piattaforme e una
volta settato Tubemogul fa il resto. Esiste anche la possibilità di tracciare le visite. Statistiche che nella
nuova versione 2.0 sono fornite in maniera dettagliata grazie alla partnership con 15 siti di video sharing.
Internet e Turismo ... cogliamo le opportunità ! 33
34. Zero: in un mondo dove tutto è a pagamento i social media vanno contro corrente poiché sono a costo
zero, così da rappresentare un punto di forza per quelle aziende che hanno un budget limitato per la
promozione.
Riassumiamo allora il “cosa fare” e il “cosa non fare” per una appropriata gestione dei profili social:
Eliminare la parola pubblicità e promozione
Comunicare in modo informale e amichevole
Pubblicate link utili, video, o note con informazioni interessanti per i vostri followers
Vivere la rete!
Essere creativi
Raccontare e raccontarsi, creando una sorta di micro-storytelling
Capire la distinzione tra profilo e pagina fan
Adesso passiamo ai “no”
Evitare di pubblicizzare apertamente la struttura
Non pubblicare offerte o comunicati commerciali
Evitare le comunicazioni impersonali
Non avere ansia da risultati, c’è bisogno di tempo!
Non iscrivetevi a decine di piattaforme se poi non si ha il tempo di gestirle tutte
Con i social media, che fine fanno le email?
Si evolvono!
Si stanno sviluppando delle nuove campagne di e-mail marketing attraverso tre strumenti open source per
la gestione delle campagne di mail marketing:
Mailsend3r: che consente di realizzare campagne di email marketing professionali, di costruire e di
gestire le liste degli indirizzi dei destinatari e di effettuare invii di newsletter nel rispetto della
normativa sulla privacy. Con questo strumento è possibile costruire dei piani di marketing e di
seguire in modo immediato e intuitivo i risultati. Le sue caratteristiche principali sono la gestione
complete delle liste di indirizzi, archivio e statistiche degli invii, gestione dei doppioni delle email e
la verifica dell’esistenza delle email.
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35. OpenMM: è un software che permette la gestione professionale di invio di newsletter, gestione dei
messaggi bounce, dei link in ingresso derivanti dall’invio, una serie di strumenti statistici realtime e
un modulo CSM che consente di implementare processi personalizzati. OpenMM basa le sue
funzioni su un sistema operativo Linux, su un database relazionale, sulla gestione dei dati sui
riceventi e la loro analisi e la distribuzione dei contenuti provenienti da altre sorgenti.
SugarCRM:le sue funzionalità primarie sono orientate alla gestione dei rapporti con la clientela e
riguardano l’archiviazione e la gestione delle anagrafiche dei clienti e dei potenziali clienti, la
conservazione dello storico delle attività di un cliente, la gestione delle opportunità di vendita e
controllo del loro andamento e l’organizzazione delle attività della forza vendita. Tutto ciò
permette a sua volta altre funzioni come campagne di marketing e di comunicazione, gestione delle
attività, di progetti, di documenti e di reclami.
Ci sono 4 errori di mail marketing dai quali chi decide di usare questa strategia deve guardarsi:
1. evitare il destinatario impersonale, bisogna dunque far sentire coinvolto in prima persona l’utente;
2. è consigliabile mantenere una doppia visualizzazione della email (sia testuale che html) per
permettere che la comunicazione diventi “virale”;
3. la conclusione di un email DEVE contenere un riferimento preciso di una persona o di un ufficio e
dare la possibilità di rispondere;
4. e se siamo stati assenti o non abbiamo risposto a delle email spiegare il motivo dell’assenza.
Sta cambiando il modo di concepire i social media?
La ricerca è stata effettuata su un campione di utenti in Nord America, Europa, Asia e America latina.
Guardando i dati emerge subito una cosa evidente: dal 2008 al 2009, l’approccio delle persone verso i social
media è aumentato notevolmente.
Partiamo subito dal più conosciuto: FaceBook.
Nonostante un piccolo aumento di persone che lo utilizzano in modo professionale (36%), potrebbe ancora
trovare fondamento la tesi di chi sostiene che serve solo per perdere tempo: il 93% dichiara di utilizzarlo
anche per fini personali.
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36. Linkedin è una riconferma. Viene utilizzato più a scopo professionale che non personale.
E’ risaputo infatti che sono molte le aziende che usufruiscono di questo social per cercare giovani o esperti
lavoratori.
Youtube nel 2009, rispetto al 2008, ha visto una crescita di utilizzo, ma la differenza tra chi lo usa
professionalmente e chi lo utilizza a livello personale è sempre la stessa:
Professional 51%, personal 85%.
E poi c’è Twitter che rispetto al 2008 fa registrare un forte aumento di utilizzo nel 2009 e gli utenti lo usano
per il 76% a scopi professionali e il 62% a scopo personale.
Insomma i social sono sempre meno un “luogo” dove passare il tempo e sempre più dei MEDIA, all’interno
dei quali le persone riportano la loro esperienza.
VIII. MARKETING IN CONTINUA EVOLUZIONE E LA REALTÀ AUMENTATA
Bisogna sempre tenere in considerazione le evoluzioni dei motori di ricerca: Google intende inserire nei
risultati di ricerca anche eventuali conversazioni fra gli utenti dei principali social network (FaceBook,
Twitter e Myspace). Dunque, pubblicando contenuti o semplicemente dialogando aumenterete le
probabilità di venire trovati. Inoltre Google possiede anche una “Google Local Search” , che effettua una
ricerca su base geografica.
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37. Il motore di ricerca ha attivato anche alcune funzioni per comunicare con gli utenti, come Favorite Place,
che consente di conoscere le attività commerciali preferite dagli utenti, grazie a un sistema di feedback
presente su Google map.
Il sistema si basa su un codice a barre (QR-Code) che Google invia alle attività che si sono registrate, il quale
può essere analizzato dagli smartphone di ultima generazione come l’ Iphone, scattando semplicemente
una foto, che attiva a sua volta un link alla rispettiva pagina dell’attività presente su Google map, all’interno
della quale sono presenti recapiti, orari di apertura, metodi di pagamento e recensioni dagli utenti.
E poi c’è Google Sidewiki, una barra laterale del browser che consente di visualizzare, aggiungere e
condividere commenti accanto a qualsiasi pagina presente sul web. Con questo strumento chiunque può
inserire commenti e opinioni su qualsiasi pagina web o sito presente sulla rete. Anche in questo caso, la
rete è socialità.
Google mette in campo anche altre due nuovi applicazioni: “Near me”, una funzione di ricerca
geolocalizzata per dispositivi mobile utilizzabile solo su Iphone, e “Click to Call”, che permette di inserire il
proprio numero di telefono su un’inserzione ed essere così richiamati dall’inserzionista, una specie di nuovo
skype chiamato “Google Talk”, naturalmente a costo zero.
Un’altra novità è sicuramente Tripwow: da una costola di TripAdvisor nasce questa “applicazione slide
Show” dedicata al mondo dei viaggi, che offre la possibilità ai viaggiatori di tutto il mondo di poter creare
slide show personali inserendo le foto delle proprie vacanze.
La combinazione social media e motori di ricerca consentirà il monitoraggio delle news decisamente più
ampio per il cliente, e da parte dell’albergatore la possibilità di essere trovati attraverso più fonti. I social
media possono davvero fare la differenza.
Google Maps: come si effettua il posizionamento?
Prima di tutto bisogna iscrivere la propria struttura in Google Placet, cercando di inserire più dati possibili.
Inoltre questa applicazione quando trova in Internet altri dati che combaciano con quelli della struttura (per
esempio se siete iscritti alla Pagine Gialle Online) associa attraverso link aumentando così popolarità e
fiducia per la vostra struttura.
Inoltre vengono associate anche recensioni e commenti, ed ecco dunque ancora una volta l’invito a non
trascurare i portali.
Il gioco è dunque fatto, sarete inseriti nella mappa.
Naturalmente come voi moltissime altre strutture avranno fatto lo stesso, dunque bisogna lavorare su molti
fronti per avere un buon risultato.
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38. Uno dei nuovi aspetti innovativi di Google Maps è l’inserimento delle tariffe nelle mappe!
Realtà aumentata: è la sovrapposizione di elementi formativi (elementi virtuali e multimediali, dati
geolocalizzati etc.) ad un flusso video che riprende la realtà di tutti i giorni.
Questi elementi possono essere ripresi da un device mobile come il telefonino o con l’uso di un pc dotato di
web cam. La sovrapposizione di elementi reali e virtuali crea una “mixed reality”.
La maggior parte degli albergatori e interlocutori per deficienza di conoscenza sulle nuove dinamiche del
web, fatica a comprendere le potenzialità degli strumenti sociali in ambito turistico.
Alcuni gestori non hanno la minima idea di cosa si dica di loro in rete.
La cosa più sconvolgente è che per affacciarsi in questo nuovo mondo comunitario in rete la spesa è
davvero esigua.
Bisogna tenere presente che con o senza di “voi” la conversazione andrà comunque avanti, tanto vale
trarne vantaggio!
L’ M-Commerce (Mobile Commerce) è e sarà una risorsa sempre più importante: si calcola che il numero di
abbonati alla telefonia cellulare aumenti di quasi il 25% annuo, e questo negli ultimi 8 anni. In tutto il
mondo sempre più persone usano i loro cellulari rispetto al pc per accedere ad alcuni servizi web sfruttando
la loro onnipresenza e la facilità di trasporto.
Naturalmente per inserirsi in questo nuovo marketing non basta inserire il proprio sito nelle applicazioni
iphone, ma serve “tradurre” il sito aziendale per questa tipologia di dispositivi tenendo ben presente le
specifiche logiche di uso, di navigazione e di contenuto.
Oggi il cellulare sta diventando lo strumento più efficace per la comunicazione interattiva e si sta rivelando
un alleato prezioso nel settore del turismo.
Il punto di forza sta nella personalizzazione, e ormai abbiamo già imparato l’importanza della
personalizzazione nella comunicazione turistica.
Alla possibilità di gestire direttamente tutte le sue funzioni informative e di intrattenimento, commerciali,
di marketing e di servizio assicurate da internet mediante la connessione con la stessa rete web, al
telefonino possono essere aggiunte applicazioni specifiche studiate per i device mobili, ma il cellulare
consente anche un rapporto più diretto tra l’emittente dei messaggi e l’utente perché sostituisce il monitor
con un display, oggetto così personale da essere considerato come un prolungamento del proprio corpo,
che viene tenuto sempre con sé, in mano o in tasca.
Le potenzialità del binomio turismo-mobile sono state analizzate dalla Facoltà di Scienze della
Comunicazione della Sapienza con il progetto “mobile@tourism” dove emerge il ruolo esponenziale che il
telefono cellulare avrà nei prossimi anni nel turismo.
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39. Si parla di servizi georeferenziati, di localizzazione, di prossimità per quanto riguarda informazioni culturali
e per favorire contatti relazionali.
Ecco perché uno dei consigli che si da a chi costruisce un sito istituzione per il proprio albergo,
bed&breakfast, agriturismo è di fare una versione del sito per iPhone e Smartphone.
Il purchase intent (intenzione di acquisto) nel mobile è 5 volte più alto che nel pc.
Chi sta cercando è senza hotel all’ultimo minuto!
Per chi vuole fare del mobile marketing consiglio di targhettizzare gli sforzi, evidenziare le promozioni,
l’importanza delle applicazioni, aggiungere un numero di telefono all’annuncio.
Questo ultimo consiglio farà aumentare il click to call del 5-30%.
La ricerca tramite mobile è una ricerca locale: se sono a Palermo voglio sapere cosa c’è qui e ora: ristoranti,
parcheggi, negozi, etc.
Open Travel Network ha introdotto per le sue 400 agenzie affiliate la social web tv, uno strumento che
consente alle singole adv di avere sul proprio sito uno spazio social con il quale interagire con la propria
clientela, in contemporanea alla fornitura di filmati sulle destinazioni e sui prodotti prenotabili. Il mercato
tradizionale della distribuzione turistica si evolve.
La O.T.N. web tv è un canale tv e su internet a disposizione di ogni agenzia che può personalizzare il
palinsesto mettendo in rete le varie offerte ed esporre in vetrina un monitor sul quale far scorrere le più
vantaggiose.
Una sperimentazione da affinare e perfezionare ma comunque un valido tentativo di imporsi all’ e-tourism
consapevoli del fatto che la vecchia e tradizionale industria del turismo non può più bastare.
Un’immagine vale più di cento parole, e fra tutte le modalità di promozione della propria azienda c’è anche
il Webcam Marketing: usare una webcam che scatta immagini istantanee o che trasmette immagini in
movimento è uno strumento potentissimo per fare marketing.
Le immagini hanno sempre generato emozioni, stati d’animo, piacere, curiosità e sono spesso
inconsciamente le vere motrici di scelte e di preferenze. Inoltre considerando l’aspetto meramente tecnico
ed economico la spesa è molto contenuta e i vantaggi in termini di visibilità potranno ammortizzare
rapidamente il costo.
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40. A proposito di “emozioni”: c’è un vecchio motto che recita “words tell, emotions sell”, l’hotel non è più un
alloggio ma è un’esperienza di viaggio, bisogna coinvolgere l’utente con esperienze multisensoriali, con
emozioni in grado di spingerlo alla prenotazione, perché la vostra struttura ricettiva offre un’esperienza
unica, irripetibile e imperdibile.
Fino a ieri dunque le destinazioni raccontavano storie su se stesse, oggi le destinazioni invece sono quello
che le persone raccontano, quello che le persone vivono e provano.
Solo in tempi relativamente recenti alcune organizzazioni di marketing territoriale hanno compreso che i
turisti non stavano cercando solamente pacchetti turistici o itinerari di viaggio, ma cercavano anche
esperienze d’evasione.
Una delle prime destinazioni a rendersene conto è stata l’Australia: il suo portale contiene un’intera
sezione dedicata agli itinerari esperienziali e l’importanza che tale dimensione del viaggio ha per l’ente del
turismo si comprende dal fatto che nel menù principale del portale è sempre presente una voce,
“Esperienze”, che collega direttamente alla sezione omonima del sito.
La sezione contiene differenti itinerari tematici legati alla storia, alla natura e la cultura del continente
australiano: una delle più interessanti è senza dubbio quella degli itinerari aborigeni, dove il viaggiatore
viene messo a contatto con i diversi luoghi della cultura di questo popolo. Un elenco di vari itinerari che
permette al visitatore di progettare il proprio percorso. Il turista così entra completamente in contatto con
un mondo nuovo, staccandosi dalla quotidianità sentendosi parte di quel luogo.
IX. ANALISI DEL TARGET E DELLA CONCORRENZA
La prima strategia web per un migliore posizionamento parte dalla conoscenza della domanda.
La conoscenza del target di riferimento è il primo step per qualsiasi campagna marketing.
Nel 2009 Agriturismo.it, il portale dedicato interamente all’agriturismo, ha tracciato l’identikit dell’agri-
turista.
L’indagine ha evidenziato in maniera molto approfondita, le preferenza dell’agriturista del 2009.
I punti su cui ha insistito la ricerca sono:
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41. La definizione della tipologia di turista nella fattispecie, l’agri-turista, che secondo dati emersi su un
campione di 2.137 aziende risulta essere di età compresa tra i 24 e i 54 anni che si reca in
agriturismo più di una volta l’anno. Ama condividere le vacanze in compagnia (con il partner 57.7%,
con la famiglia 47.1%, con gli amici 36%).
Le destinazioni prescelte, dove troviamo al primo posto la Toscana, al secondo l’Umbria, al terzo le
Marche, a seguire Lazio, Emilia Romagna e Puglia.
L’identificazione dell’agriturismo come luogo dove soggiornare per una o più notti (53%) o come
ristorante con prodotti tipici e biologici (47%).
Il prezzo. E’ stato rilevato come l’agri-turista faccia un uso intelligente del denaro, non mirando
soltanto al risparmio ma puntando alla qualità, preferendo acquistare nel 28% dei casi prodotti
agrituristici.
Alla luce di questi dati una campagna di web marketing dovrebbe basarsi su contenuti in linea con le
aspettative dell’agriturista, che può aiutare ad ottenere maggior visibilità tra i risultati dei motori di ricerca
e dunque sul posizionamento naturale, sull’ottimizzazione delle pagine attraverso azioni ad hoc nel titolo
che contenga keyword di maggiore rilevanza e sull’ottimizzazione delle immagini in maniera coerente con i
contenuti e titoli strutturati in maniera tale che esse siano indicizzate e dunque reperibili.
Per quanto possano essere esplicite esigenze come relax, il mangiar sano con cibi biologici, il soggiorno,
parole altamente inflazionate ma che generano risultati, l’abilità dei gestori sta nel riuscire a capire la
domanda anche quando questa non si è manifestata in maniera chiara.
Agriturismo.it ha infatti sottolineato tendenze in atto nel mercato come una maggiore attenzione
nell’attenzione nella ricerca del naturale e della cultura di un ambiente familiare.
La necessità di trovare un ambiente familiare di accoglienza o più semplicemente prodotti alimentari in
linea con l’offerta del territorio sono elementi fondamentali di un’attività agrituristica, ma purtroppo
spesso non aderiscono a quanto viene erogato, e la percezione è che l’offerta in generale sia molto più
professionale ma meno genuina.
Il sito Internet di comparazione prezzi hotel www.trivago.it ha messo a confronto l’indice di gradimento
generale per tutti gli hotel delle principali destinazioni europee sul mare (n.d.r.: vedi anche successiva
indagine di luglio 2011 ! ).
Nello specifico ha voluto analizzare le 50 destinazioni sul mare più popolari stabilendo una classifica di
gradimento sulla base delle valutazioni complessive alberghiere totalizzate per ogni destinazione. L’analisi
ha considerato 380.000 recensioni alberghiere per oltre 4.000 hotels.
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42. La Spagna è la destinazione europea con 15 città in classifica, l’Italia ne conta 11, e la Francia e la Turchia
sono presenti ognuno con 5 città. Per l’Italia è Sorrento a detenere il primato.
Un altro modo di fare comparazione è il “rate indicator” di Bing: questo servizio presenta una lista di
alberghi comparati, confrontando i prezzi attuali con dei dati storici per prevedere se il prezzo è
vantaggioso rispetto alla media. Il controllo è effettuato rispetto ad un dato periodo di soggiorno ed
evidenzia con etichette di colori diversi se un prezzo è vantaggioso o meno.
Con hotel e agriturismo ci siamo.
E i bed and breakfast?
Partiamo con le caratteristiche che un b&b deve avere per legge: la legge in questione quella del 29 Marzo
2001 n.135 stabilisce il numero massimo di camere, il numero massimo di posti letto, la colazione.
Il rapporto tra b&b e internet è inscindibile: otto utenti su dieci prenotano online ed è per questo che
proprio i b&b dovrebbero destinare buona parte del loro budget al proprio sito internet.
Uno dei punti fondamentali è la lingua: non soltanto un corretto italiano ma anche altre lingue (con delle
traduzioni esatte e non approssimate).
I modi di farsi pubblicità sono gli stessi di qualunque albergo: condivisione di video e foto, rapporto diretto
con gli utenti, etc.; in più si potrebbe adottare una mailing list per inviare agli utenti specifiche informazioni
a seconda dei loro interessi.
Infine, ecco una mini guida per chi invece di una struttura ricettiva è gestore di un ristorante.
Anche qui, non si scappa, ciò da cui si parte è un buon sito internet: ben posizionato, accattivante. Poche
pagine ma ben strutturate.
Un consiglio è quello di aprire anche un blog. Qui è consigliato Wordpress, è più complicato ma permette
una maggior autonomia.
Dal blog e dal sito è bene rimandare alle pagine profilo dei social network, FaceBook, Twitter, Flickr e
Panoramio per la condivisione di foto.
Poi bisogna sapere che i due maggiori siti di recensioni per i ristoranti sono TripAdvisor e 2Spaghi.
Controllate lì cosa si dice della vostra attività (attivando un servizio feed rss).
Sono molte le strutture geolocalizzate.
Andate su Foursquare, iscrivetevi a Google Maps.
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