1. The
Italian
Mood.
Sentiment
Analysis
e
Data
Visualization
per
fotografare
l’umore
degli
italiani.
Candidato:
Valerio
De
Cecio
Relatore:
Prof.
Carlo
Maria
Medaglia
Correlatore:
Prof.
Fabrizio
Martire
Ideare
un
sistema
interattivo
che
sia
in
grado
di
fotografare
lo
stato
emotivo
degli
italiani,
utilizzando
quell’enorme
messe
di
informazioni
costantemente
prodotta
e
condivisa
attraverso
le
piattaforme
di
social
media.
Questo
è
l’obiettivo
del
progetto
The
Italian
Mood.
In
quello
che
viene
a
più
riprese
definito
Web
2.0,
la
scelta
di
focalizzare
l’attenzione
sui
social
media
appare
estremamente
funzionale.
Social
network
e
blog
hanno
attratto
e
continuano
ad
attrarre,
infatti,
milioni
di
utenti,
catalizzando
l’interesse
del
mondo
della
ricerca
(sia
accademica
che
aziendale).
Oltre
ad
essere
un’inesauribile
fonte
di
informazioni,
questi
luoghi
rappresentano
i
nuovi
spazi
della
socializzazione,
deputati
alla
costruzione
e
diffusione
del
sé,
ambienti
in
cui,
giovani
e
meno
giovani,
mettono
in
vetrina
le
proprie
individualità
e
si
relazionano
con
quelle
degli
altri,
esprimono
la
propria
opinione
e
offrono
alla
comunità
il
proprio
sapere
facendo
della
condivisione
e
della
partecipazione
vere
e
proprie
parole
d’ordine.
I
social
media
sono
per
questo
interessanti
oggetti
di
ricerca,
territori
da
esplorare
e
setacciare,
ambienti
centrali
in
qualsiasi
indagine
che
verte
sul
sentire,
sui
desideri,
sulle
passioni,
sulle
emozioni
di
un
individuo
dall’identità
diffusa,
sospesa
tra
reale
e
virtuale.
L’obiettivo
è
quindi
quello
di
setacciare
social
network
e
blog
per
collezionare
gli
stati
emotivi
degli
italiani
e
partire
da
questi
per
creare
un’esperienza
interattiva
che
non
si
limiti
a
veicolare
i
risultati
intercettati,
ma
che
utilizzi
i
dati
acquisiti,
automaticamente
attraverso
sistemi
informatici,
come
materiale
narrativo,
da
mettere
in
scena,
per
raccontare
gli
italiani,
i
loro
sogni
e
le
loro
frustrazioni,
abilitando
procedure
guidate
e
procedure
avanzate
che
sfrutteranno,
quando
possibile,
la
possibilità
di
esplorare
i
dati
collezionati
segmentandoli
sulla
base
della
variabile
cronologica,
della
piattaforma/fonte,
del
genere
e
dell’età
dell’autore.
Queste
premesse
hanno
ispirato
una
serie
di
esperienze
in
ambito
scientifico,
artistico
e
commerciale,
che
verranno
passate
in
rassegna
alla
ricerca
di
best
practice
utili
per
fare
fronte
alle
criticità
che
un
simile
progetto
implica;
tale
lavoro
di
analisi
è
finalizzato
all’individuazione
delle
tecnologie
adoperate
per
l’acquisizione
automatica
dei
dati,
delle
tecniche
impiegate
per
la
loro
elaborazione
e
delle
soluzioni
visive
utilizzate
per
la
loro
presentazione.
Dopo
aver
descritto
il
concept
e
gli
obiettivi
del
progetto,
aver
chiarito
il
contesto
in
cui
si
colloca
ed
aver
effettuato
un’analisi
dello
scenario
alla
ricerca
di
servizi
simili
a
The
Italian
Mood,
verranno
mossi
i
primi
passi
strettamente
progettuali
identificando
i
bisogni
e
definendo
i
requisiti
del
prototipo.
Questa
fase
chiarirà
le
basi
su
cui
poggia
il
concept
lasciando
emergere
le
problematiche
legate
all’implementazione
del
progetto
influenzando
le
scelte
progettuali
affinché
siano
adeguate
agli
obiettivi,
alle
caratteristiche
dell’utenza
e
al
contesto
in
cui
il
servizio
verrà
utilizzato.
Dopo
aver
delineato
i
tratti
della
piattaforma
tecnologica
e
descritto
l’architettura
di
sistema,
verrà
presentato
un
prototipo
del
servizio
e
le
soluzioni
adoperate
per
declinare
l’interazione
con
il
sistema,
al
fine
di
realizzare
un’installazione
interattiva
ospitata
all’interno
del
padiglione
1
dello
spazio
espositivo
Officine
Italia
in
occasione
delle
celebrazioni
per
i
150
anni
dell’unità
d’Italia
che
si
terranno
a
Torino
dal
marzo
al
novembre
2011.
All’interno
di
questo
lavoro
verranno
passate
in
rassegna
tutte
le
fasi
progettuali,
ma
si
concentrerà
più
a
fondo
sull’output
del
progetto,
declinandolo
attraverso
una
piattaforma
web
based
e
progettando
l’implementazione
dell’installazione
interattiva
presentata
nel
corso
di
Torino
150.
Il
progetto
si
muove
nell’alveo
delle
ricerche
e
delle
sperimentazioni
condotte
nel
campo
dell’Interaction
Design
nei
laboratori
del
CATTID
presso
la
Sapienza
Università
di
Roma
ed
è
il
frutto
del
lavoro
sinergico
di
un
team
all’interno
del
quale
ogni
individualità
è
stata
portatrice
di
un
proprio
bagaglio
di
esperienze
e
competenze.