Vuoi scoprire come essere il vero protagonista nella tua vita professionale?
1. La maggior parte degli insuccessi sono
determinati dalla mancanza di un leader. Spesso
abbiamo un capo, un titolare, un responsabile,
un manager…ed è ben diverso avere chi ci ispira
e chi indica una strada con autorevolezza.
2. I collaboratori migliorano la loro affidabilità, la
loro fidelizzazione e in generale le loro
prestazioni professionali quando percepiscono
di avere un ruolo preciso, rispettato e ascoltato
all’interno del gruppo di lavoro.
3. La leadership deve possedere la capacità di
coinvolgere e di creare un ambiente al quale le
persone desiderano appartenere.
4. Se il leader non è in grado di porsi obiettivi
personali e aziendali condivisi con il gruppo di
lavoro, otterrà solo una piccola parte dei risultati
ottenibili con l’atteggiamento corretto.
5. Ecco perché la figura del capo di qualche anno fa
non è più efficace ed attuale. È in difficoltà ed in
alcuni contesti sta fallendo o addirittura è già
fallita.
6. Anche se restiamo ancorati da retaggi culturali è
un processo che coinvolgerà tutti i business
prima o dopo.
7. Per essere leader bisogna avere un ruolo
riconosciuto di guida ed essere in grado di
motivare e attivare negli altri la collaborazione
spontanea.
8. E raggiungere questo
status quo è più facile di
quello che pensate, se
avete qualcuno che ve lo fa
vedere, capire e toccare
con mano con esempi
concreti.
9. Ci sono due ingredienti che distinguono una
ricetta aziendale perfetta da una ricetta
aziendale da principianti.
10. Sono solo due fattori, più di altri:
Come gestiscono l’ambiente che
hanno a disposizione
&
Come si pongono gli obiettivi
11. Ovvero, la loro organizzazione e la loro guida.
Come si programmano e come si muovono in
direzione del traguardo. Disciplina ed
atteggiamento.
12. Devi aver il coraggio di mettere le mani dove
nessuno ha il coraggio di metterle.
13. Così come devi guidare con l’esempio dove già
molti hanno fallito perché sono caratterizzati
dall’incongruenza comunicativa e di
atteggiamento.
14. Così come devi imparare a fare la scelta giusta e
non la scelta conveniente e semplice. Spesso la
scelta conveniente non è quella giusta a lungo
termine.
15. Non solo per te ma anche per quelle persone
che si aspettano da te obiettivi motivanti e le
risposte concrete ai problemi di tutti i giorni.
16. E questo vuol dire aver seminato obiettivi e
raccolto il tuo ambiente in fattoria per farlo
maturare.
Ed in questo video ti spiego esattamente come
fare.
17. Altrimenti rischi di cadere in una di queste
due categorie: i padri-padroni ed i
commedianti.
1)Padri Padroni: sono uomini che vivono nella
solitudine, nella rabbia e nel nervoso. La loro
ignoranza gli fa credere di comportarsi a favore
della loro azienda, quando in realtà pensano
solo a loro stessi.
18. Questo loro comportamento lascia segni
indelebili su chi lo subisce. Siano essi i suoi
collaboratori più stretti o i suoi subalterni.
Le basi del pensiero dei padri padroni sono…
egoismo e solitudine.
19. L’egocentrismo li porta a
volere essere al centro
dell’attenzione per forza. Il
rispetto credono sia
qualcosa che gli sia dovuto
e non qualcosa che
debbano conquistare.
20. La loro preoccupazione principale è avere tutto
sotto controllo. L’importante è che tutto vada
come loro ritengono che debba andare.
21. Mentre sono impegnati a far si che le cose
vadano secondo le loro idee, non si accorgono
che tutto volge in maniera distruttiva per coloro
che subiscono questo comportamento
dittatoriale: i loro collaboratori ed il loro
business.
22. A volte non ascoltano, non si interessano, non
ricordano ciò che gli viene detto. La loro
reputazione non deve essere messa in
discussione.
23. 2) I Commedianti: Sono i capi. Ma per loro non è
divertente ed è molto difficile essere un capo
che non viene rispettato, non efficiente nel
gestire il proprio staff, o addirittura fortemente
disprezzato.
24. Si domandando in
continuazione come
fare a rendere il
personale la cosa più
bella che potesse mai
capitare? Ma…
25. Il fatto che siano in carica li autorizza a prendere
tutto il merito del lavoro svolto. Il loro staff è
responsabile per la mole di lavoro, per loro sono
degli animali da soma.
26. Guidano il proprio team soltanto mentre
lavorano per loro, per assicurarsi che si
attengano alle regole.
27. Sono maniacali e non sono apprezzati e non
hanno il rispetto dei propri dipendenti o
collaboratori. In poche parole stanno antipatici
che è il loro unico modo di motivare gli altri.
Originale non credi? E anche se una volta hanno
insegnato a qualcuno a fare un determinato
lavoro non gli permettono di farlo senza
interferenze.
28. La maggior parte di loro spesso sa di comportarsi
male ed ha l’impressione (sbagliata) che c’è
qualcosa che li minacci, perché pensano di essere
gli unici a saper fare una determinata cosa.
29. Hanno anche competenze ma, sono talmente
concentrati su di sé che non si accorgono di cosa
gli passa sotto gli occhi.
Sia i PADRI PADRONI che i COMMEDIANTI
hanno la sensazione di avanzare, ma in realtà
stanno facendo raccolta di stress e paura.
30. E tu vuoi essere Protagonista del tuo
Management?
http://www.sipuocambiare.it/prodotto/protago
nista-del-tuo-management/