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La riflessione sul turismo a livello mondiale nasce da un nuovo modo di pensare l'ambiente, lo sviluppo economico,
masoprattutto da unnuovoconcetto di progresso edaunanuova idea difuturo.
Pur lasciando un margine a riflessioni e valutazioni personali, le linee guida del pensiero e dell'azione mondiale
legano sempre più ogni singolo intervento locale alle conseguenze che esso ha a livello globale, così come ogni
istanzasulle prospettive future delpianetaprevede azioniconcrete e locali.
E' arduo tracciare un percorso cronologicamente preciso delle numerose dichiarazioni di intenti e dei documenti
che descrivono i principi sui quali può basarsi un turismo migliore. Sicuramente il terreno iniziò ad essere fertile
trenta anni fa grazie ad una nuova consapevolezza sui temi ambientali, sullo stato del pianeta e sulla necessità di un
nuovo concetto di “sviluppo sostenibile”.I soggettiche promossero questo cammino sono fra ipiù diversie, spesso,
non in relazione fra loro: organizzazioni internazionali, associazioni, gruppi ambientalisti, istituti nazionali, gruppi di
opinione locali…
Queste pagine nascono dall'esigenza di proseguire il lavoro di riflessione nell'ambito della nostra regione e trovare
percorsi dicondivisionee di realizzazione concreta.
Gli interventi dei relatori partecipanti al seminario introduttivo del workshop “Open Space Technology®: la
sostenibilità del turismo in Liguria” del 22 novembre 2006, sono la base di questa “mappa” della storia del Turismo
Sostenibile, per coloro che vogliono tentare di orientarsi in questo percorso e proporre il proprio contributo in un'
ottica dicontinuità.
L'intento è quello di dare l'idea di uno “spirito deitempi” che stacambiando, cercando dinon tediare nella letturachi
per lavoro ha competenze teoriche più approfondite o chi ogni giorno gestisce attività economiche
apparentemente lontane da queste “teorie”.
L'industria del turismo è cresciuta negli ultimi venti anni tanto da diventare la più importante attività economica
mondiale. L'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT/WTO) ne attesta il valore al 12% del Prodotto Interno
Lordo(PIL) mentre il6% della popolazione mondiale operanelsettore turistico.
Nonostante un breve periodo di rallentamento sul trend di crescita previsto, dopo gli attentati terroristici dell'11
settembre 2001, lo sviluppo economico delturismoè incontinuo aumento. Ciò che è cambiato è il mododi pensare
lostile divitapersonale e questo hadato maggiorspazioalle riflessionisulla sostenibilità.
Qui di seguito il percorso verso la definizione di Turismo in un’ottica di “sostenibilità” maturata parallelamente a
quella di “sviluppo sostenibile”, attraverso un excursus dei principali documenti internazionali ed italiani che hanno
IL QUADRO INTERNAZIONALEDI RIFERIMENTO
Il panorama mondiale
Capitolo 2 - Turismo sostenibile: percorso e prospettive
19
Sostenibile
Turismo
segnato le tappedell'evoluzione di questanuovaconcezione di turismo, non piùvisto solocome attività economica,
machepone enfasisull'equilibrio trai3aspettiambientali,socialiedeconomiciinsieme.
l'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) crea un comitato ambientale e riunisce a Madrid nel
espertiprovenientidall'industriaturisticae dalle organizzazioniinternazionali.
la Commissione Mondiale sull'Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite, con il 'Rapporto Brundtland',
definisce “ ” quello che soddisfa le necessità delle generazioni presenti senza compromettere
lecapacitàdellegenerazionifuture disoddisfarele loro proprie necessità.
l'OMT su questi indirizzi definisce il principio che il “ “ deve essere il principio guida per
una gestione delle risorse tale che i bisogni economici, sociali ed estetici possano essere soddisfatti e
contemporaneamente possano essere preservati l'integrità culturale, gli equilibri fondamentali della natura, la
biodiversità eilsostegno almiglioramento della qualitàdellavita.
Per la prima volta viene riconosciuto il concetto di un turismo sostenibile che deve reggere dal punto di vista
economico e socialesenzadepauperare l'ambiente e laculturalocale, che consideriquindi successo imprenditoriale
ed economico, tutela dell'ambiente, conservazione e sviluppo, responsabilità nei confronti della società e dei valori
culturali, qualiaspettitraloro interdipendenti.
Nel percorso in cui l'attenzione all'ambiente và a spronare il settore del turismo, citiamo alcuni passaggi
fondamentali che hanno prodotto documenti tuttora di riferimento per chiunque, sia nel settore pubblico o in
quello privato,evoglia deiriferimentiperl'indirizzodelle proprie azioni:
a il concetto di sostenibilità viene ribadito durante la Conferenza delle Nazioni Unite su
Ambiente e Sviluppo, il ' ' dal quale scaturisce 'Agenda 21', un programma per un'azione globale in
tutte le aree dello sviluppo sostenibile, e che include anche il ruolo del turismo nella salvaguardia delle risorse
naturali eambientali.
nasce la ' ', prodotta dalla conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile,
tenutasi a , nelle Canarie. Questa definisce le priorità, gli obiettivi ed i mezzi necessari a promuovere il
turismo futuro. In appendice propone un Piano d'Azione del Turismo Sostenibile che stabilisce concrete linee di
azione e raccomanda l'adozione di specifiche misure per promuovere l'integrazione del turismo nella strategia
complessivadi svilupposostenibile.
l'OMT, il World Tourism and Travel Council (WTTC) ed il Consiglio della Terra applicano le direttive di
Agenda 21anche ai progettisul turismo conildocumento: 'Agenda21 perl'industriadelturismo: verso uno sviluppo
sostenibile'.
' ' per una visione umanistica e sociale del turismo. Vengono definiti i vantaggi del
1978 1981
1987
sviluppo sostenibile
1988 turismo sostenibile
1992
1995
1996
Rio de Janeiro
Vertice della Terra
Carta per un turismo sostenibile
Lanzarote
Dichiarazione di Montreal
Le principali tappe verso il Turismo Sostenibile
20
Sostenibile
Turismo
TurismoSocialeperildomaniedicriteriche loidentificano.
nella Dichiarazione di Berlino, i ministri dell'ambiente convenuti alla Conferenza Internazionale sulla
Biodiversità e il Turismo, evidenziano la responsabilità a livello locale dello sviluppo durevole del turismo e la
necessità diuncontrolloe diunagestione accortadellostesso.
Viene inoltre assunto che la conservazione della natura e della biodiversità costituisca la maggior risorsa per le
attività turistiche e che debbano essere prese tutte le misure necessarie ad assicurare il rispetto dell'integrità degli
ecosistemie deglihabitat, ispirateal principiodi precauzione.
le NazioniUniteproclamanoil 'AnnoInternazionaledell'Ecoturismo'.
a Santiago del Cile, i membri dell'OMT (rappresentanti dell'industria turistica mondiale, delegati di Stati, di
territori, diimprese, diistituzionie di organismi) adottano iprincipi del 'CodiceMondiale di EticadelTurismo'.
al Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburgh, l'OMT dà corso ad un’iniziativa globale
riguardo alla riduzione della povertà attraverso il turismo, lanciando il concetto del "Turismo Sostenibile come
strumento efficace per Eliminare la Povertà" e avviando il processo per la messa in atto di un programma ad hoc.
Questa iniziativa crea un collegamento tra il Turismo Sostenibile, che l'OMT persegue da molto tempo, e la
leadership delle Nazioni Unite sulla Riduzione della Povertà che è stata al centro del summit di Johannesburg e degli
Obiettividi Sviluppo delMillennio.
l'OMT presenta una visione d'insieme del concetto di “ ” riferito all'ottenimento del
giusto equilibrio tra obiettivi sociali, economici e ambientali: “Linee-guida e prassi di gestione per lo sviluppo
sostenibile del turismo sono applicabili a tutte le forme di turismo in tuttii tipi di destinazioni, compreso il turismo di
massa ei varisegmentidelturismo di nicchia”.
I principi della sostenibilità riguardano gli aspetti ambientali, economici e socioculturali dello sviluppo del turismo e
unidoneoequilibrio deve essere instauratotra queste tre dimensionipergarantirelasostenibilitànellungo termine.
Diconseguenza,ilturismo sostenibile deve:
1) Utilizzare al meglio le risorse ambientali che rappresentano un elemento chiave dello sviluppo del turismo,
preservando iprocessi ecologiciessenzialie facilitando ilmantenimentodellerisorse naturalie della biodiversità.
2) Rispettare l'autenticità socioculturale delle comunità ospitanti, conservare il loro patrimonio architettonico, di
vitae diculturae favorire la comprensione e la tolleranzainterculturale.
3) Assicurare operazioni economiche proficue di lungo periodo, offrendo benefici socioeconomici equamente
distribuiti tra tutti gli interlocutori sociali, tra cui occupazione stabile, possibilità di conseguire un reddito e servizi
socialiperlecomunitàospitanti, nonchécontribuendoallariduzione della povertà.
Lo sviluppo sostenibile del turismo richiede la partecipazione informata di tutti gli interlocutori sociali interessati,
nonché una leadershippolitica forte, alfine di assicurare una partecipazione di vaste proporzioni e laformazione del
consenso. Rendere il turismo sostenibile una realtà è un processo costante che richiede il monitoraggio continuo
deglieffetti,adottandoall'occorrenza le misure preventive e/o correttive necessarie.
Il turismosostenibiledevealtresìmantenereunalto livello disoddisfazione del turista,garantendogliun'esperienza
significativae rendendoloconsapevole deiproblemidella sostenibilità”.
1997
1998 2002
1999
2002
2004 turismo sostenibile
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Sostenibile
Turismo
2005 l'OMT e l'UNEP stabiliscono 12 obiettiviper un turismo sostenibile
:
1) VITALITÀ ECONOMICA: assicurare la vitalità e la competitività delle destinazioni e delle imprese turistiche in
modo chepossano continuare aprosperare ea produrrebeneficinellungotermine.
2) PROSPERITÀ LOCALE: massimizzare il contributo del turismo alla prosperità della destinazione ospitante,
compresalaquota della spesadeituristisia trattenutalocalmente.
3) QUALITÀ DEL LAVORO: rafforzare il numero e la qualità dei posti di lavoro creati localmente e sostenuti dal
turismo, compreso il livello delle paghe, condizioni di servizio e la disponibilità verso tutti senza discriminazione di
genere,razza, disabilità oaltro.
4) EQUITÀ SOCIALE: ricercare un'ampia distribuzione dei benefici economici e sociali dal turismo in tutta la
comunitàospite, compresele opportunitàdi miglioramento, reddito eservizidisponibiliperipoveri.
5) SODDISFAZIONE DEI VISITATORI: offrire una sicura, soddisfacente ed appagante esperienza per i visitatori,
disponibilea tuttisenzadiscriminazione digenere,razza,disabilitào altro.
6) CONTROLLO LOCALE: coinvolgere e dare potere alle comunità locali inmateria di pianificazione e di decisione
politicasulla gestionee sulfuturo sviluppo della loro area,nellaconsultazione conaltri stakeholder.
7) BENESSERE DELLA COMUNITÀ: mantenere e rafforzare la qualità della vita nelle comunità locali, comprese le
strutture sociali e l'accesso alle risorse, ai servizi e ai sistemi di sostegno alla vita, evitando ogni forma di degrado o di
sfruttamentosociale.
8) RICCHEZZA CULTURALE: rispettare e includere tutto ilpatrimonio storico, l'autentica cultura, le tradizionie la
diversitàdelle comunitàospitanti.
9) INTEGRITÀ FISICA: mantenere e rinforzare la qualità dei paesaggi, urbani e rurali, ed evitare il degrado fisico e
visualedell’ambiente.
10) DIVERSITÀ BIOLOGICA: sostenere la conservazione delle aree naturali, degli habitat e della vita selvaggia e
minimizzarneidanni sofferti.
11) EFFICIENZA DELLE RISORSE: minimizzare l'uso delle risorse scarse e non rinnovabili nello sviluppo e nella
gestione dei serviziedegliimpiantituristici.
12) PUREZZA AMBIENTALE: minimizzare l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del terreno e la produzione di
rifiuti daparte delle impreseturistiche edeivisitatori.
A queste linee guida, già adottate da numerosi paesi come componentidella relativa legislazione sul turismo, è utile
aggiungere una definizione di massima di “ecoturismo”, che all'interno del turismo sostenibile rappresenta un
segmento di mercato che non è da sovrapporre e confondere: “Viaggiare in maniera responsabile nell'ambiente e
visitare aree naturali relativamente indisturbate al fine di godere, studiare ed apprezzare la natura ed ogni
caratteristica culturale ad essa associata, in modo da promuoverne la tutela, da minimizzare l'impatto sull'ambiente
e da fornire sostanziali benefici socioeconomici alle popolazioni locali.” (
('MakingTourism More Sustainable, A guide
forpolicy makers')
Galli-Notarianni, 'La sfida dell'ecoturismo',
I.G.De Agostini2002)
22
Sostenibile
Turismo
Occorre segnalare che da tempo lavorano nell'ambito del turismo sostenibile anche agenzie di viaggio e tour
operator e che molte Organizzazioni Non Governative (ONG) stanno rivolgendosi al turismo per la sostenibilità
economica dei Paesi inVia diSviluppo.
Nella Costituzione della Comunità europea si riconosce per la prima volta al turismo la stessa visibilità prevista per
le altre competenze europee, specificando in due articoli il ruolo dell'Unione: il primo si riferisce alla competenza
dell'UE a condurre azioni di sostegno, di coordinamento e di complemento rispetto a quelle degli Stati membri; il
secondo al suo ruolo di integrazione delle azioni degli Stati membri nel settore del turismo, in particolare
promuovendola competitività delle impreseturistiche.
Tale compito si attua attraverso due assi: da una parte, incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo
sviluppo delle imprese, dall’altra, favorire la cooperazione tra gli Stati membri, segnatamente attraverso lo scambio
delle buonepratiche.
Il turismo è tematica orizzontale che trova spazio in politiche e programmi che spaziano dai fondi strutturali
all'educazione e formazione, dall'ambiente ed i trasporti alla ricerca. Si tratta infatti di attività e finanziamenti che
hannosignificativiimpattisulle attivitàconnesse alturismo.
Questo approccio di carattere orizzontale necessita di un elevato livello di coordinamento tra gli Stati membri che
renda compatibiliitreelementiprioritaridi una politicaeuropeadelturismo: migliorare laqualitàdeiservizituristici,
diversificare le attività ediprodottiedintegrareilconcetto disviluppo sostenibile.
La Commissione agisce in questo senso, ponendo al centro della propria strategia, in materia di turismo, tre poli di
interesse: sviluppare le imprese e aiutare la loro competitività, proteggere e soddisfare le necessità del turista-
consumatore, tutelare il patrimonio naturale e culturale. Nulla di tutto ciò può essere realizzato se manca un vero,
solido partenariato fraistituzionipubbliche, impreseprivate, societàciviledeiluoghidi destinazione.
Dalla metà degli anni '90, lo sviluppo sostenibile del turismo diventa una priorità per le istituzioni comunitarie.
Infatti,già nel quinto Programma Ambiente (1993-1997) dellaComunità Europea si legge: “La futura espansionedel
turismo dovrà necessariamente inserirsi nell'ottica della sostenibilità”. Si ribadisce che il turismo è un settore
trasversale e come regola generale, che la politica turistica europea dovrebbe essere complementare alle politiche
attuate dagli statimembri.
Nel 1999 alcuni Enti Parco in Europa, riconoscendo la loro peculiarità rispetto ai “territori politici” sui quali
insistono, sottoscrivono una “Carta Europea del Turismo durevole nelle Aree Protette” dove si manifesta la volontà
delle istituzioni che gestiscono le aree protette e dei professionisti del turismo, di favorire un turismo conforme ai
principi dello sviluppo sostenibile. Oltre ai principi di base comuni a quelli internazionali, viene prevista una
valutazione dei piani d'intervento ed un protocollo di valutazione, offrendo così uno strumento per misurare
l'efficaciadelleazioniintrapresee ponendo lebasiperunconfronto, nelmantenimento delle diversità territoriali.
Il panorama europeo
23
Sostenibile
Turismo
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Nella UE, nella sua accezione più ristretta, il turismo crea oltre il 4% del PIL. Se si considerano i legami con gli altri
settori, il contributo del turismo al PIL è stimato all'11% con oltre 24 milioni di occupati (12% della forza lavoro
totale). Sebbene alcune grandi compagnie internazionali abbiano un ruolo importante nel settore, esso rimane
principalmente dominato dalle PMI.
Nella comunicazione “Un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo” del novembre 2001 la
Commissione propone la “promozione di uno sviluppo sostenibile delle attività turistiche in Europa attraverso la
definizione e l'attuazione di un'Agenda 21” ricevendo un forte sostegno da parte del Parlamento Europeo, del
Consiglio, delComitatoeconomicoe socialeeuropeo edelComitato delle regioni.
Nel 2004, infatti, si costituisce in seno alla Commissione Europea, con il compito di formulare una proposta per
l'Agenda 21 europea sul turismo, il Tourism Sustainability Group (TSG), composto dagli operatori del settore:
membri dei vari governi, autorità regionali e locali, rappresentanti dell'industria turistica, organizzazioni ambientali
e sindacati, rappresentanti della ricerca e dell'educazione esperti nel turismo sostenibile. Sulla base delle prossime
conclusioni del gruppo, si attende una conferenza europea in materia, ed entro il 2007 la Commissione dovrebbe
presentare unaproposta relativa adun'Agenda21, basatasulle opinioniformulate dalgruppo.
Il percorso di Agenda 21 dà così vita a veri e propri piani di azione strategica, come nel caso del Comune di Calvià.
Dal processo di interventi per il superamento della situazione di declino e di sovrasfruttamento delle risorse che il
turismo di massaha causato nelle isole Baleari, nasce infattila ‘Cartadi Calvià’. Lemisure proposte perla protezione
delle risorse sul territorio e per il rispetto delle tradizioni diventano riferimento per molti documenti successivi e
perleazionidivari entilocali.
AllaConferenzadei Ministri delTurismo degli stati membri dell'UE, tenutasi aViennail 21marzo 2006 le conclusioni
evidenziano il ruolo fondamentale del turismo all'interno dell'economia dell'UE ed il bisogno di incrementarne la
competitivitàevidenziandole seguentiesigenze:
lapromozione dellastraordinariavarietàche l'Europaha come patrimonio innaturae cultura;
laprotezioneambientale;
direndereoperativele Agende 21localisul turismo e la partecipazionealle azionidapartedellecomunitàlocali;
lo sviluppo di una solida collaborazione tra l'UE e gli stati membri, tra pubblico e privato in virtù del principio della
sussidiarietà.
L'Europa deve assumere un duplice impegno per ciò che riguarda il turismo entro i suoi confini per quello rivolto al
resto del mondo. Deve cioè garantire la sostenibilità economica, sociale e ambientale del turismo sia in Europa che
all'estero come contributo allo sviluppo sostenibile globale e per offrire vitalità, crescita continua, competitività e
successocommerciale aquestosettore importantissimodalpuntodi vista economico.
Le sfide per un turismo europeo sostenibile sono legate sia ai modelli di consumo, in particolare la distribuzione
stagionale del turismo e i viaggi a fini turistici, sia ai suoi modelli di produzione, ossia la catena dell'offerta e le
destinazioni turistiche. Un atteggiamento sostenibile del turista e una buona governance pubblica e privata sono
fattori chiave permodificare imodellidi turismo nonsostenibili.
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Sostenibile
Turismo
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Sostenibile
Turismo
Per “ ”, ha definito la rivista ambientale del Consiglio d'Europa, “s'intende ogni forma di attività
turistica che rispetta e preserva a lungo termine le risorse naturali, culturali e sociali e che contribuisce in modo
positivo ed equo allo sviluppo economico e al benessere degli individui che vivono e lavorano in questi spazi”. Ecco
allorache ilturismo sostenibilenon solo si preoccupadi nondistruggerele risorsedeiluoghiche vaa toccare, masi fa
caricodiportare uncontributo attivo alla loro salvaguardia.
Compatibilmente con il fatto che l'industria turistica oltre ad esperienze vende sogni sta avanzando tra gli studiosi
una definizione di seconda generazione del turismo sostenibile. Per evitare che un'economia turistica, per così dire
monoculturale, stravolga i valori e gli equilibri locali, troncando il passaggio dell'eredità culturale dai nonni ai nipoti, il
concetto di sostenibilità deve evolversi ulteriormente. Per esempio, aprendosi a strategie di mantenimento o di
recupero della solidarietà tra le diverse generazioni all'interno delle comunità ospitanti. Rimane logica e
inoppugnabile, la linea guida europea: 'tutto il turismo, un giorno, dovrà essere (o diventare) sostenibile.'
L'Europa conta il maggior numero di associazioni per la sostenibilità turistica riconosciute dall'OMT. Fra queste
VISIT (Voluntary Initiatives for Sustainability in Tourism) riunisce le associazioni non governative di Austria, Belgio,
Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Groenlandia, Islanda, Italia, Lettonia,
Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera, che promuovono unloro 'marchio' per la sostenibilità turistica.In
Europa, 1.700 sono le strutture turistico-ricettive che hanno ottenuto questi marchi: dai piccoli agriturismi a grandi
alberghi, compresi ristoranti, campeggi, impianti per il tempo libro e parchi vacanza. Tra gli obiettivi del VISIT la
definizione di criteri uniformi per la validazione dei 'marchi' per il settore turistico (circa 40 in Europa) e la
promozione ed il coordinamento delle iniziative che si muovono ancora in maniera spontanea nel settore del
turismo ecosostenibile.
turismo sostenibile
(Duccio
Canestrini)
LASITUAZIONEITALIANA E REGIONALE
In Italia, la Legge Quadro sul Turismo (L. 135/2001) definisce i principi fondamentali e gli strumenti della politica del
turismo.
L'art. 1 della legge richiama, tra i principi, la “tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali, dei beni culturali e
delle tradizionilocalianche aifinidiuno sviluppo turisticosostenibile”.
L'art. 5 ne promuove i principi di fondo attraverso la previsione di misure di sostegno per la riqualificazione delle
imprese turistiche,conpriorità pergliadeguamentirispettoa:
normativa disicurezza;
classificazionee standardizzazione deiservizituristici;
sviluppo di marchidiqualità;
certificazioneecologica;
certificazionedi sistemidi qualità;
tuteladell'immagine del prodottoturistico locale.
Questalegge, inoltre, istituisce laConferenzaNazionale del Turismo allo scopodi “esprimere gli orientamenti perla
definizione e gli aggiornamenti del documento contenente le linee guida; di verificare l'attuazione delle linee guida,
con particolare riferimento alle politiche turistiche e a quelle intersettoriali riferite al turismo; di favorire il
confrontotra le istituzionie lerappresentanze delsettore”.
Nel 1993 viene approvato il “Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell'Agenda 21”, ma solo nel
1998, conl'approvazionedel“Nuovo programmaperlaProtezione dell'Ambiente”,l' Agenda 21riceve impulso.
La Conferenza Internazionale sul Turismo Sostenibile, dedicata alle tematiche dello sviluppo turistico sostenibile,
(Rimini 28-30 giugno 2001)raccoglie e porta a confronto le molteplici esperienze di gestione ambientale realizzate
in località turistiche per arrivare alla definizione dei modelli e delle strategie più innovative, rivolgendo particolare
attenzione al bacino mediterraneo ed alle aree ad alta densità turistica. In questa occasione infatti, si considerano le
destinazioni del turismo di massa e si affrontano le priorità sucuiindirizzare e promuovere glisforzi e gli impegni nei
annisuccessivi.
Curata dalla Provincia di Rimini, dalla Regione Emilia Romagna ed in collaborazione con i ministeri dell'Ambiente e
dell'Industria - Direzione del Turismo, la conferenza ha inteso potenziare il dialogo tra le amministrazioni, gli
operatori di settore e gli esperti in materia,sul complesso rapporto tra ambiente e industria dell'ospitalità, avviando
unariflessionesulla domandadi qualità ambientalerispettoalle struttureedaiservizituristiciconloscopo didefinire
azioni politiche e strategiche volte all'incentivazione di comportamenti maggiormente responsabili da parte dei
turisti, nonché sviluppare un'azione virtuosa tra domanda e offerta (progetti educativi, attivazione di premi ed
incentivi economici, ecolabel). Gli esiti della conferenza sono confluiti nella ‘Carta di Rimini’, uno dei principali
documentidiriferimento nazionaleperunturismo sostenibile.
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Il panorama italiano
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Sostenibile
Turismo
A fianco del settore pubblico, che ha il compito di stabilire le politiche e gli obiettivi dello sviluppo, nonché
individuare strumenti finalizzati, anche il mondo del no-profit, delle associazioni e dei privati vede in Italia un
notevole sviluppo.
Nel 1997 a Verona, undici associazioni, impegnate nel settore se pur in forme diverse, hanno sottoscritto la ‘Carta
d'identitàperiviaggi sostenibili’,dando vitaall'Associazione ItalianaTurismoSostenibile (AITR).
L'obiettivo è quello di “promuovere un modo di fare turismo che sia equo nella distribuzione dei proventi,
rispettoso delle comunità localie a basso impatto ambientale.” Attualmente le associazionino profit che aderiscono
ad AITR sono 40. Sebbene il loro interesse sia volto principalmente all'approfondimento del turismo out-going,
nell'ultimo Forum nazionale a Penne (Pescara, 27-28 settembre 2006),l'intento è quello di faremergere le iniziative
italiane di turismo comunitario, di reti formali e informali, del turismo associativo e cooperativo impegnato nel
tenere insieme lo sviluppo sostenibile del territorio e l'incontro con un turista preparato e attento agli impatti
derivanti dalla sua presenza. È importante segnalare le organizzazioni partecipanti: AGCI Pesca, ANCST, ARCI
Turismo, Associazione alberghi Diffusi, Associazione Borghi autentici d'Italia, Associazione Città Slow, Associazione
Le Mat, Bureau International du Turisme Social, Club Alpino Italiano, Centro turistico Giovanile, CTS Ambiente,
FAI, Federcultura turismo sport, Legacoop turismo, Legambiente, Slow food, UNPLI, WWF. In questa occasione,
AITR presenta un nuovo manifesto rivolto al turismo italiano da portare alla III Conferenza nazionale sul Turismo
promossa dal Governo italiano a Montesilvano (30 settembre - 1ottobre). Lelinee guida delManifesto evidenziano
la necessità di coinvolgere nella definizione delle politiche del turismo sia gli enti pubblici competenti che le
rappresentanze dell'industria, le associazioni e le organizzazioni che da anni operano per la qualificazione del
turismo in Italia, valorizzandone la bellezza, isaperi e lacultura, sottolineano inoltre la necessità di favorire iprocessi
di aggregazione locale su territori omogenei, inparticolare nelsuddelPaese e nellearee a rischiospopolamento. Un
occhio di riguardo viene posto anche per la scuola come promotrice della tutela e della valorizzazione
dell'ambiente.
Durante la 'III Conferenza Italiana per il Turismo' di Montesilvano, a fianco delle osservazioni per interpretare al
meglio la qualità dell'offerta turistica italiana, emergono linee guida sulla qualità aziendale, ma anche su quella
territoriale/ambientale, collegata al risparmio energetico, alla valorizzazione delle identità locali, all'impegno nella
riduzione deirifiuti,edinfine alla qualitàpercepita edemozionale, in relazionealvaloredelleesperienze generate.
Le Regioni assumono competenza in materia di turismo con la Legge 217 del 17 maggio 1983, nella quale il governo
demanda aquestienti le materie disviluppo, programmazione e promozioneturistica.
Nell'ambito della Conferenza del Turismo Italiano (Genova nel 2004), il documento finale elaborato dal tavolo di
lavoro “Una nuova domanda legata al turismo sostenibile”, individua come esigenza prioritaria delle Regioni - la
Liguria è capofila del Coordinamento nazionale per il turismo - la sensibilizzazione delle amministrazioni pubbliche
per l'armonizzazione di programmi attuativi finalizzati alla diffusione dei parametri del turismo sostenibile e al loro
Il panorama regionale
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Sostenibile
Turismo
28
rispetto, delle imprese turistiche con l'adozione di sistemi di certificazione ambientale e delle stesse Regioni con
l’istituzione di un tavolo permanente per il turismo sostenibile nell'ambito del Coordinamento. Inoltre prevede la
promozione di criteri di premialità per le imprese certificate o che intendono farlo, ma anche per gli enti locali che
perseguono gli stessi scopi adottando, per esempio, il concetto di “capacità di carico” nella pianificazione e
programmazione delterritorio.
Con i fondi statali, stanziati dalla legge 135/2001 “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, a partire dal
2004 Regione Liguria co-finanzia numerosi progetti interregionali nella maggior parte dei quali sono inseriti, fra le
azioni di promozione, interventi di sensibilizzazione alla cultura del mare e al rispetto dell'ambiente e delle sue
risorse.
In Liguria, nell'ottica della valorizzazione del prodotto turistico in una logica di sistema integrato, emergono
inequivocabilmente la necessità di sviluppare la cultura della qualità e della sostenibilità ambientale. Non è possibile
oggi parlare di politiche turistiche senza mettere questi due aspetti in primo piano. Inoltre la qualità e la sostenibilità
ambientaledevono essere trattatiinmodo il piùpossibile congiuntoe abbinato.
Il 4 ottobre 2006 viene approvata la Legge Regionale n. 28 ‘Organizzazione turistica regionale’ che sostituisce la
precedente n.14/04 e che, oltre a ridefinire i ruoli e le competenze degli enti pubblici, delinea un quadro di
riferimento profondamente innovato che ruota intorno ai Sistemi Turistici Locali, e vede la partecipazione degli
operatori privati quali soggetti aggregatori e capaci di costruire la rete dell'offerta, di fare sistema; un nuovo ruolo,
quindi, pergli operatori privati nonpiù solo fornitori di servizima qualisoggettiattivi nella definizione delle strategie
turistiche territoriali. La formazione degli STL non è imposta dall'alto in modo gerarchico ma avviene dal basso sulla
base della effettiva condivisione di un progetto da parte dei proponenti. Questi dovranno presentare un piano di
sviluppo turistico che precisi le strategie turistiche individuate per il territorio di riferimento, con i relativi tempi di
realizzazione e che evidenzi il tessuto imprenditoriale, i valori ambientali e paesaggistici, la storia della comunità
locale, le emergenze culturali ed artistiche, l'enogastronomia, imodellisociali di vita e le tradizionidellapopolazione
residente e le attività economiche tipiche e tradizionali. Il Sistema Turistico Locale deve puntare alla sinergia tra i
diversi tipi di offerta e di servizi turistici presenti nel territorio al fine di migliorare, valorizzare e promuovere
l'ambiente complessivoe le produzionituristiche.
LaRegione, nel riconosceregliSTL,ha ilcompito di guidare questo processo inmodo noninvasivo masostenendo la
loro formazione e i progetti presentati, che naturalmente dovranno essere compatibili con la programmazione
regionale.
Dall'altro lato il Testo Unico sull'offerta ricettiva e balneare (la nuova normativa in avanzata fase di predisposizione),
creerà la cornice all'interno della quale delineare, attraverso i regolamenti di attuazione, il quadro delle strategie di
riqualificazionedi questoimportante comparto dell'offerta.
Sostenibile
Turismo
ATTIVITÀ E MARCHI PROMOSSI DAI PARCHI LIGURI
L’AltaViadeiMontiliguri:infrastruttura ambientaletra Alpie Appennino
Una via di collegamento percorribile tutto l’anno che apre la strada tra l’entroterra ed il mare, tra
Appennini e Alpi. Una grande strada verde dove crinali soleggiati si alternano a boschi ombrosi e,
talvolta, nebbie orografiche creano atmosfere e forme surreali; un percorso unico, da cui è possibile
ammirare, allo stesso tempo, la Corsica e le vette innevate delle Alpi Cozie e Pennine,dove creste ventose lasciano
ilposto a tranquillipendii dai sottoboschi ricchidi profumie colori. L’itinerario ideale perchi, rifuggendo il turismo di
massa, voglia conoscere l'entroterra della Liguria: regione che comprende nel suo piccolo territorio ambienti molto
diversi, con situazioni naturali di altre latitudini e testimonianze storiche di diverse epoche. Il percorso collega le
estremità della riviera ligure, interessando prevalentemente il crinale montuoso che si distende da Est ad Ovest.
L’Alta Via deiMontiLiguri rappresentaun “ponte naturale”che mette inconnessione due macro-sistemi: Appennini
e Alpi; unagrande “stradaverde”che collega ilMediterraneo all’Europacentrale,lareteecologica nazionale aquella
europea. Le sue caratteristiche intrinseche, la posizione geografica ed un progetto regionale di rilancio dell’intera
rete di fruizione turistico-escursionistica della Liguria, con le previsioni del sistema di ecomusei e di rete ecologica
regionale, ne fanno di fatto un “corridoio di connessione” per eccellenza, che può contribuire alla valorizzazione
turistica delle aree interne degli Appennini settentrionali e delle Alpi meridionali e alla riduzione della
frammentazione degli ambienti naturali. Il progetto di iniziativa regionale tiene conto soprattutto di queste
peculiarità e mira a promuovere azioni volte allo sviluppo sociale ed economico delle aree interne mediante la
valorizzazione delle potenzialità del territorio e favorendo una struttura unitaria alle diverse azioni locali. I prodotti
"di punta" del progetto sono il portale internet, la rete dei Centri Servizi Territoriali (CST) e i nodi tematici del
percorso (ecomusei e simili). La lista non è comunque chiusa ma, in coerenza con la filosofia gestionale che il
progetto havolutodarsi, aperta,attraverso l'Associazione AltaVia, alcontributodi tuttiisoggetticoinvolti.
Maurizio Robello
Perinformazioni:
-ServizioParchieAreeProtette di RegioneLiguria
www.altaviadeimontiliguri.it
Le azioni promosse dal Servizio Parchi e Aree Protette di Regione Liguria
Sostenibile
Turismo
Capitolo 3 – Lo stato dell’arte delle buone pratiche sul turismo sostenibile in Liguria
29
Sostenibile
Turismo
Le azioni di promozione del turismo sostenibile delle Aree Protette della Liguria
Parco Naturale Regionale dell’Antola
Il Sistema regionale delle aree protette della Liguria è attualmente
costituito da 1 parco nazionale (Cinque Terre), 8 parchi naturali
regionali, di cui 5 gestiti da Enti Parco (Antola, Aveto, Beigua,
Montemarcello-Magra, Portofino) e 3 dai singoli Comuni interessati (Bric Tana, Piana Crixia, Portovenere), 3
riserve naturali regionali (Bergeggi, Gallinara, Rio Torsero), un giardino botanico regionale (Hanbury) e un giardino
botanico provinciale (Pratorondanino, Provincia di Genova). Il Sistema è integrato da due aree marine protette
statali (Cinque Terre e Portofino), due previste (Bergeggi, in corso di istituzione, e Gallinara), e dalle estensioni a
mare di due aree protette regionali (Giardini Botanici Hanbury e Portovenere). L’Alta Via dei Monti Liguri
rappresenta inoltre l’asse portante del sistema di infrastrutturazione ambientale e di fruizione escursionistica della
Regione. E’ recente l’istituzionedelSistemadi areeprotette provincialiSavonesi.
Prof. Dario Franchello
Nel corso del 2005 l’Ente Parco dell’Antola e la Fondazione ENI Enrico Mattei hanno intrapreso un
percorso di conoscenza sulla domanda turistica nel territorio dell’Area Protetta attraverso
un’indagine condotta in collaborazione con l’Osservatorio sul Turismo Sostenibile. La ricerca nata
dall’impegno della Fondazione Eni Enrico Mattei e della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di
Genova, oltre ad aver individuato il profilo del visitatore tipo, si è posta anche l’obiettivo di fornire indicazioni utili
per mettere a punto strategie di promozione e comunicazione rispondenti alle esigenze di coloro che fruiscono
dell’area protetta e di diffondere la cultura del turismo sostenibile attraverso servizi orientati alla crescente
domanda di “ecoturismo”. Le indagini svolte sono state presentate nel corso del seminario: “Parchi ed entroterra:
risorse da valorizzare - Turismo alle pendici dell’Antola”, tenutosi mercoledì 17 maggio 2006 presso la sede del
Parco dell’Antola a Torriglia. Il seminario, con la presentazione di buone pratiche realizzate in contesti territoriali
simili, in particolare nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e nel Parco Regionale delle Alpi Marittime, ha
riaffermato il ruolo delle aree protette come luoghi ideali dove sperimentare pratiche di turismo sostenibile, dove
tutela e fruizione del territorio rappresentano un obiettivo primario di gestione. In tale ottica le politiche di sviluppo
del Parco Naturale Regionale dell’Antola mirano al rafforzamento dei sistemi locali legati ad un turismo sostenibile,
conazionivolte a favorireuna qualificazione e certificazione dellestrutture ricettive edal potenziamento dei sistemi
di mobilità edeiservizilocaliconnessi allasalvaguardia evalorizzazionedellerisorse naturali.
Dott. AntonioFederici -
Perinformazioni:
CoordinatoreRegionaledelleAree Protettedella Liguria
Direttoredel Parco
Via N. S. della Provvidenza 3,1Torriglia (GE) tel. 010944175 e-mail: info@parcoantola.it
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Parco Naturale Regionale dell’Aveto
Da diverso tempo ilParco dell’Aveto ha avviato numerosi interventi volti a migliorare la fruibilità del
territorio, sia perituristi, sia periresidenti:
Gli interventi di riqualificazione del Rifugio “Monte Aiona” a Pratomollo hanno reso autonomo
l’edificio sotto il profilo energetico con l’utilizzo di fonti rinnovabili (energia solare) e il contenimento
degli sprechi (opere di coibentazione). Grazie al sostegno diretto del Parco si è realizzata la nuova
strada di accesso alla vecchia Malga Zanoni, abbandonata da anni e che, grazie anche all’intesa raggiunta con il
Consorzio locale, potrà riprendere l’attività zootecnica affiancata a quella di rifugio, secondo l’esperienza già avviata
per la Malga Perlezzi. Aspetto non secondario dell’intervento, nello spirito di favorire l’economia del territorio, i
lavori affidati dal Consorzio di Zanoni sono stati realizzati da un’impresa locale. Il capitolo relativo alle Foreste
Demaniali Regionali, complessivamente 1000 ha di patrimonio boschivo pubblico da mantenere e valorizzare,
affidate al Parco, è particolarmente ricco: un’azione pilota finanziata dalla Regione è già stata conclusa per quanto
riguarda i primi interventi di miglioramento alla foresta del Penna e delle Lame: l’obiettivo è di favorire la faggeta
d’alto fusto, a discapito delle conifere di impianto artificiale. Il legname ricavato – in gran parte di scarso interesse –
viene riutilizzato “ecologicamente”, trasformato in fonte energetica per riscaldamento o restituito al bosco, previa
sminuzzatura, perarricchirne ilsuolo.
Nel frattempo il Parco ha acquistato alcuni macchinari agricoli (una scortecciatrice e una segheria mobile) per
consentire la lavorazione del legname in opera direttamente nel bosco, aumentando ulteriormente la possibilità di
autofinanziarei lavori inforesta.
Per quanto riguarda il “ricco” patrimonio immobiliare delle Foreste, sono state affidate, in gran parte a
professionisti locali, le progettazioni per la ristrutturazione delle diverse Casermette. Anche in questo caso un
cospicuo finanziamento pubblico, che il Parco ha saputo recuperare, permetterà di riavviare punti di appoggio e di
ristoro perl’escursionismo e ilturismod’ambiente, vero motoredellanostraeconomia.
Afianco di questiinterventi sisono avviate le procedure perla Certificazione Forestale (FSC)deiboschinel Parco,
un“marchio” riconosciuto a livello mondiale, il cui conseguimento darà unnotevole valore aggiunto alpatrimonio in
gestione. Il Parco, grazie adun progetto europeo denominato “Robinwood”, sta elaborando unmodello di gestione
forestale sostenibile e avvierà processi locali di filiera, mentre grazie ai finanziamenti di un altro progetto europeo,
denominato “Mediterritage”, si potranno finanziare alcuni progetti pilota per realizzare impianti di riscaldamento e
teleriscaldamento abiomasse vegetali.
Nella frazione di Ventarola (Rezzoaglio) si sono quasi conclusi i lavori di restauro di un edificio antico, in pietra,
risalente almeno al XVII secolo. L’Università di Genova ha effettuato studi archeologici al suo interno, indirizzati a
studiare alcuni aspetti d’uso dell’edificio, un’abitazione tradizionale con stalle al pian terreno, ricavando molto
materiale utile anche a un’esposizione locale. Si tratta di un tentativo di avvio del risanamento edilizio dell’intero
borgo, a partire da una proprietà pubblica (che verrà destinata a “casa vacanze” e punto di appoggio per
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Sostenibile
Turismo
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escursionisti e ippoturisti in transito), che segue metodiche di recupero molto rigorose per non snaturare
l’organismo(eilvalore) edilizio dell’intero borgo.
Il nuovo rifugio “Antonio Devoto” del Passo del Bocco (capacità: 45 posti letto), unico “presidio” del valico in
un’area molto frequentata, svolge il ruolo di posto tappa dell’Alta Via dei Monti Liguri e di foresteria del Parco per
attività residenziali di Educazione Ambientale e di avvicinamento alla natura e alla montagna. A breve il Rifugio,
classificato come Centro Servizi Territoriali dell’Alta Via dei Monti Liguri, verrà dotato di un pullmino 9 posti a
trazione integrale perservizia chiamatae accompagnamentovisiteguidate neidintorni.
Sono ultimati anche i lavori dell’edificio multiservizi di Rezzoaglio, realizzato attraverso un’intesa tra ASL,
Comune e Parco: alcuni locali di proprietà del Parco potranno presto svolgere il ruolo di sede distaccata (per
favorire i contatti dell’Ente con i residenti della Val d’Aveto) e di centro visita e punto informazioni del Parco. In
particolare, grazie ad uno specifico finanziamento ottenuto per la valorizzazione di Rete Natura 2000, è in corso
l’allestimento diunecomuseodel bosco.
Il Parco ha coordinato e supportato, anche finanziariamente, una delle più significative operazioni di
rinconversione industriale del nostro entroterra: la trasformazione della Miniera di Gambatesa, da semplice
distrettominerarioa grande attrazione turistico-scientifica.
Il Parco ha realizzato alcuni Sentieri Natura autoguidati (Laghetto del Bocco, Sentiero Ofiolitico, Percorsi
Naturalistici nella Foresta delle Lame, Sentiero Carsologico e Sentiero del Monte Bossea), itinerari di facili
percorrenzalungo iqualisono posizionatiappositirichiami(stop)cherinvianoa specifici opuscoliacquistabilipresso
ilPunto Info delParco oleggiiesplicativi.
Il Parco ha avviato un programma di riqualificazione di aree strategiche dove creare poli attrezzati per il picnic e la
sosta(Giacopiane, Farfanosa,PassodelBiscia).
Ogni anno il Parco attua un programma di manutenzione della fitta rete sentieristica (oltre 500 km) grazie alla
collaborazione delle cooperative locali.
Il Centro di Educazione Ambientale del Parco organizza visite guidate durante tutto l’anno e altri eventi (mostre,
serate con gruppi di Astrofili). Gli eventi sono pubblicizzati nel giornalino del Parco che esce ogni tre mesi e che
viene distribuito gratuitamente negliufficituristici dellaProvincia diGenovae pressotuttigliesercizilocali.
Il parco realizza pubblicazionituristico-escursionistiche e ha messo in opera lanuova cartellonistica permigliorare
laconoscenza turisticadelcomprensorio.
GiuseppinoMaschio
Dott. Paolo Cresta
Perinformazioni:
- PresidentedelParcodell’Aveto
Direttoredel Parco
, Via Marrè75A, Borzonasca(GE)tel. 01085340311 e-mail: parcoaveto@libero.it
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Sostenibile
Turismo
Parco Naturale Regionale del Beigua
Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra
Fin dalla sua istituzione l’Ente Parco del Beigua ha posto il tema del turismo sostenibile al centro della
propria programmazione ed azione gestionale ritenendo opportuno individuare e conseguire gli
obiettivi di tutela attiva delle risorse naturali compatibilmente con l’attuazione di un modello di
sviluppo e di valorizzazione delle realtà locali, sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed
economico. Ed è pertanto in questa direzione – supportata dagli strumenti operativi volontariamente
adottati, quali il processo di Agenda 21 Locale, la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, il
Bilancio di Sostenibilità, ecc. – che l’Ente Parco ha realizzato diversi interventi connessi alla fruizione turistica del
comprensorio interessato dall’area naturale protetta. Tra le azioni più significative si segnalano la realizzazione di
ben cinque strutture informativo-divulgative gestite direttamente dal Parco (Centro Visite di Villa Bagnara a
Masone, Centro Ornitologico e di Educazione Ambientale in loc. Vaccà sulle alture di Arenzano, Centro Visite di
Palazzo Gervino a Sassello, Punto Informativo in loc. Prariondo sulle alture di Cogoleto, Punto Informativo in loc.
Banilla a Tiglieto), gli interventi per il potenziamento della fruizione turistica dell’Alta Via dei Monti Liguri con
l’apertura del Centro Servizi Territoriali a Sassello, i lavori di periodica manutenzione e miglioramento della rete
sentieristica e delle aree verdi attrezzate, nonché l’allestimento di infrastrutture sportive (mountain-bike,
ippotrekking, canyoning, orienteering, ecc.) nell’ambito del progetto “Parco palestra a cielo aperto”. Il Parco – che
nel Marzo 2005 ha conseguito il riconoscimento di Geoparco Europeo e Mondiale sotto l’egida dell’UNESCO – ha
lavorato alla riqualificazione e potenziamento dell'ospitalità diffusa (aziende agrituristiche, rifugi, locande,
bed&breakfast, alberghi, ecc.) attraverso la concessione alle strutture ricettive di un marchio finalizzato a garantire
unasempre più vasta e qualificata offertadi accoglienza orientata nell'ambito della strategia del "turismo sostenibile"
ed ha completato uno studio di fattibilità per l’attuazione di una strategia di valorizzazione turistica che intende
traguardare l’adesione alla“Carta Europea delTurismo Sostenibile nelle Aree Protette”, secondo icriteri individuati
alivello europeodallaFederazione EUROPARC.
Dott. Maurizio Burlando
Perinformazioni:
Oltre alle diverse attività nel campo della conservazione, tutela e valorizzazione ambientale, il
Parco si occupa di iniziative volte alla promozione del turismo sostenibile. Tra queste citiamo
l’Orto botanico di Montemarcello, con percorso guidato tra le specie presenti nelle cinque
sezioni, una saletta multimediale e un centro visite, tutto alimentato da un pannello fotovoltaico.
Direttoredel Parco
EnteParcodelBeigua,Via G. Marconi165,16011 Arenzano(GE) Tel. 0108590300
e-mail: info@parcobeigua.it
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Sostenibile
Turismo
Di grande rilevanza il progetto "Valorizzazione della fauna minore e della vegetazione degli ambienti umidi d'acqua
dolce nei SIC Liguri" svolto nell’ambito di Rete Natura 2000 che ha portato alla realizzazione del “Centro Regionale
Fauna Minore” di Sarzana, con acquari e terracquari contenenti specie di importanza conservazionistica, stagni
didattici per l’osservazione e la conservazione di anfibi e uccelli, un laboratorio perla ricerca e la didattica sulla fauna
delle grotte a Quaratica, alcuni sentieri attrezzati per la visita delle grotte e dei fenomeni carsici a Pignone, una
foresteriadi servizio alle visite ealle ricercheattinentiai SICa CalicealCornoviglio,materiale didattico-divulgativoe
programmi di visite guidate e di educazione ambientale nelle scuole. Altre due foresterie sono state realizzate con il
progetto APE-Appennino Parco d’Europa che ha permesso al Parco di riqualificare un antico mulino a Pignone e un
ex fienile a Beverino. Attualmente è in fase di ultimazione il progetto di collegamento dell’Alta Via dei Monti Liguri
attraverso un pulmino ecologico a bioetanolo. Sono stati portati avanti anche diversi progetti volti alla funzionalità
della rete sentieristica e dei punti panoramici del Parco, al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio storico-
culturale, ed all’incremento della fruizione naturalistica e sportiva in area protetta, come la realizzazione di piste
ciclabili nel comune di Ameglia e, in progetto, la creazione di un percorso dedicato all’escursionismo equestre
“Ippovia dei Parchi liguri” e la sistemazione delle sponde fluviali per attività sportive con tecniche di ingegneria
naturalistica.Infine, è in elaborazione un progetto sul “Marchio del Parco” da associare a disciplinari diversificati per
levarie attività presentisul territorio (prodottiagricoli, ricettività,ristorazione, attività produttive, nautica).
Ing. Patrizio Scarpellini
Perinformazioni:
Il Parco di Portofino incentra la sua politica turistica a partire dal recupero e la manutenzione della
viabilità escursionistica e forestale del Parco, dello sviluppo di oltre 70 Km., mantenuti in sicurezza e
con regole di visita che ne garantiscano la tutela e, per quanto possibile, la sicurezza di percorrenza.
Un’attività che si sviluppa secondo una pianificazione pluriennale, che comprende, tra l’altro, la
manutenzione e il potenziamento delle aree attrezzate, la vigilanza ed uno studio dei flussi di persone,
ancorché limitato ad un solo nodo escursionistico. Sulla scorta di queste azioni basilari si stanno sviluppando
progetti informativi destinati prevalentemente ai turisti, di informazione sui valori del Parco, sostanziati in azione di
diffusione di materiali cartografici, cartacei ed informatici, nonché processi educativi destinati alle scuole del
comprensorio.
Particolarmente significativa è lascelta delpartnerCosta Edutainment (gestore, tra l’altro dell’Acquario di Genova),
capofila di un ATI comprendente Dafne e Coserco, quale soggetto preposto alla valorizzazione, promozione
turistica e gestione dei servizi turistici del Parco. L’attenzione dell’Ente si sta focalizzando sulla qualificazione
DirettoredelParco
EnteParcodi Montemarcello-Magra, Via A. Paci2, Sarzana (SP)
tel.0187691071- e-mail: info@parcomagra.it
Parco Naturale Regionale di Portofino
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Sostenibile
Turismo
dell’offerta al turista con la diffusione, in accordo con l’Area Marina Protetta di Portofino e i comuni del Parco e del
comprensorio di punti informativi e, di prossima apertura, di un Centro visita in località San Rocco di Camogli
assiemeallacomunitàlocale e alComune.
Lastrategia dell’Enteprevede oggi l’attivazionedi strutturedestinate alturismo sostenibile in particolare:
• del Mulino del Gassetta comprendente il recupero dell’edificio come museo della cultura materiale e punto di
ristoro e di appoggio per la fruizione del parco, il ripristino del sentiero lungo la valle dei Mulini, attrezzato come
percorso auto guidato, conrecupero deirestideimuliniesistenti;
• dell’ “Eremo di S. Antonio di Niasca” per la realizzazione di un centro per attività culturali, didattiche, espositive,
di incontroe ospitalitàdelParco;
• dei manufattibellici(Batterie) perunloro utilizzoa fini escursionistici, didatticiedi fruizione;
• dicentri visite presso lacasa dell’Arcoa S.Fruttuosoe “Casettogrande”a Portofino Vetta;
• del Semaforo Vecchiodaadibirea centro dirilevamento parametriambientalie attività didattiche.
Roberto Cavagnaro -
Perinformazioni:
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre sta seguendo un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità
per favorire la riconversione del sistema socio-economico e la tutela dell’ambiente. Il principio di
sostenibilità prevede la riqualificazione del territorio costiero e dell’entroterra e la protezione
dell’ambiente in tutte le sue forme (es. Mobilità Sostenibile, Area Marina Protetta,Marchio di Qualità
Ambientale). L’obiettivo di questo tipo di sviluppo è quello di attirare un targetturistico colto, preparato e attento
alle problematiche ambientali a cui proporre un’offerta adeguata ai principi di sostenibilità. La prima applicazione
del principio di sviluppo sostenibile si è realizzata con l’applicazione di Agenda 21 che rappresenta un processo
volontario finalizzato a definire in modo partecipato un piano strategico di medio-lungo periodo tale da favorire lo
sviluppo socio-economico di una società; parallelamente salvaguarda la qualità dell’ambiente, la salute dei cittadini,
la vivibilità e la disponibilità delle risorse presenti e delle future generazioni. Gli attori interessati e coinvolti sono i
cittadini, gestori di strutture turistiche, Cooperative di servizi e di prodotto, Associazioni volontarie e non e la
Pubblica Amministrazione.
Filippo Bordoni
Perinformazioni:
Referente delle politiche di valorizzazione, promozione turistica e gestione dei servizi turistici del
Parco
EnteParcodi Portofino, VialeRainusso1,Santamargherita Ligure(Ge)
tel.0185289479- 0185285706
EnteParcoNazionaledelleCinqueTerre,Via TelemacoSignorini 402, Riomaggiore(SP)
tel.0187760099 - e-mail: info@parconazionale5terre.it
Parco Nazionale delle Cinque Terre
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Sostenibile
Turismo
MARCHI E CARTE DEI SERVIZI DI QUALITÀ ASSEGNATI A STRUTTURE TURISTICHE
L'Ecolabel è il marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi a
minor impatto ambientale. E’ nato nel 1992 con l'adozione del Regolamento europeo n.
880/92, aggiornato successivamente dal nuovo Regolamento n. 1980 del 17 luglio 2000.
Inizialmente l’Ecolabel si applicava solo ad alcune categorie di beni di consumo (quali
detersivi, lampadine, calzature). Progressivamente sono state ampliate le categorie
merceologiche per le quali sono stati definiti i criteri (attualmente esistono anche quelle per tessili, materassi,
frigoriferi, lavastoviglie e lavatrici, carta per copie, ammendanti, personal computer, carta per uso domestico,
pitture e vernici, piastrelle, lubrificanti). Con le decisioni della Commissione europea 2003/287/CE e 2005/338/CE
ilmarchio Ecolabelè stato esteso anche ai servizi turistici (strutture ricettive che offrono pernottamentiin camere e
campeggi).
L’Ecolabel è uno strumento ad adesione volontaria, riconosciuto a livello dell’Unione Europea, che si basa su criteri
sia prestazionali, sia ecologici. I criteri sono definiti a livello europeo per gruppi di prodotto/servizio, usando
l'approccio "dalla culla alla tomba" (LCA - valutazione del ciclo di vita) che rileva gli impatti dei prodotti sull'ambiente
durante tutte le fasi del loro ciclo di vita (estrazione delle materie prime, lavorazione e produzione, distribuzione,
utilizzo finale e smaltimento del prodotto a fine vita), per i servizi vengono considerati soprattutto gli aspetti legati
alle caratteristiche delle strutture ricettive e la loro modalità di gestione. Vengono analizzati, in particolare, il
consumo di energia, l'inquinamento delle acque e dell'aria, la produzione di rifiuti, il risparmio di risorse naturali, la
sicurezza ambientale e la protezione dei suoli. L’uso di sostanze chimiche pericolose sia per la salute umana che per
l’ambiente, deve avvenire solodovenecessarioperconformarsi alledisposizione dileggeinmateria diigiene.
I criteri sono periodicamente sottoposti a revisione e resi più restrittivi, in modo da favorire il miglioramento
continuo della qualità ambientale dei prodotti e servizi. I criteri Ecolabel, una volta individuati, sono sottoposti ad
un’ampiaconsultazioneinsenoalComitato dell’Unione Europea perilMarchio di qualità Ecologica (CUEME), che è
composto dagli Organismi competenti degli Stati membri, da rappresentanti delle ONG ambientaliste, da
associazioni dei consumatori e dell'industria, da sindacati nonché da rappresentanti delle PMI e del mondo del
commercio. Infine, i criteri devono essere sottoposti per l'approvazione alla Commissione della Comunità
Europea. Una volta adottati come regolamento della Commissione Europea, restano validi fino alla successiva
revisione, che, sulla base dell’evoluzione del mercato e dei progressi scientifici e tecnologici, potrebbe renderli più
restrittivi, in modo da promuovere il raggiungimento di standard sempre più elevati. Nel caso dei servizi turistici, il
marchio Ecolabel può essere concesso a strutture ricettive, quali alberghi, pensioni, B&B, ostelli, rifugi,
affittacamere e ai campeggi. I criteri per le strutture ricettive riguardano gli aspetti ambientali legati all’energia,
all’utilizzo dell’acqua,alla gestione e produzione deirifiuti, all’uso di sostanze pericolose, alla gestione generale della
Il marchio europeo Ecolabel per i servizi turistici e le attività di ARPAL
36
Sostenibile
Turismo
strutturae alle attività diinformazione,formazionee comunicazionesiaverso idipendenti, siaverso iclienti.
I criteri si dividono inoltre in:
• obbligatori: devono essere rispettati “se applicabili” (a meno che la legislazione non stabilisca diversamente) e
comunquesempreinconsiderazionedellaspecificasituazione della struttura ricettiva;
• facoltativi: scelti dal richiedente. Ad ogni criterio facoltativo è stato assegnato un punteggio, l’ottenimento del
marchioè subordinatoalraggiungimentodi unvalore,stabilitodalle decisioni europee.
Il gestore della struttura ricettiva che desidera ottenere il marchio Ecolabel deve presentare una domanda al
Comitato italiano Ecolabel – Ecoaudit – Sezione Ecolabel, che provvede ad inoltrarla ad APAT per l'esecuzione
dell'istruttoria tecnico-amministrativa. APAT ha 60 giorni di tempo per verificare la conformità del
prodotto/servizio ai criteri Ecolabel di riferimento e per comunicare il risultato al Comitato. Se l'istruttoria ha esito
positivo il Comitato, entro 30 giorni, concede l'etichetta, informa la Commissione Europea, e sottoscrive con il
richiedenteuncontrattorelativoalle condizionidiusodelmarchio stesso.
APAT ha avviato da tempo una collaborazione con le Agenzie per la Protezione dell’Ambiente delle diverse Regioni
italiane, tra cui ARPAL, finalizzata alla realizzazione di progettimirati allapromozione sul territorio dell’Ecolabel per
ilservizio diricettivitàturistica.
Apartire dal2004, ARPAL haquindisvolto quattrodifferentiazionichehannocoinvoltoilterritorio ligure:
• Informare e formare gli operatori del settore sulle opportunità offerte dall’ottenimento del marchio per
promuoverne la diffusione in Regione Liguria e organizzare tavoli di confronto per verificare l’effettiva applicabilità
dei criteri ECOLABEL europeo e del manuale operativo predisposto da APAT rispetto al contesto legislativo
regionale (progetto “Promozione e diffusione del marchio Ecolabel per il servizio di ricettività turistica e di
campeggi in Liguria”);
• Supportare alcune strutture selezionate nell’ottenimento del marchio, anche al fine di valutare punti di forza e di
attenzione del percorso. L’Hotel Villa Argentina di Riomaggiore ha così ottenuto il marchio Ecolabel nel 2006
nell’ambito del progetto “Applicazione del marchio ECOLABEL a strutture alberghiere in aree protette”.
Attualmente è in corso un altro progetto, “Applicazione del marchio ECOLABEL a campeggi in Liguria” che
dovrebbe portareall’ottenimento delmarchiodapartedi unastrutturadellaProvinciadi Imperia;
• Realizzareprogettieducativi nelle scuolerivolti:
>allescuole primarie (2004-2005) perfarconoscere e farri-conoscereilmarchio Ecolabeldiprodotto
> alle scuole secondarie di secondo grado (2006-2007), con l’obiettivo di inserire nel curriculum formativo degli
allievidi alcuniistitutialberghieri glielementi sullagestionesostenibiledellestrutture ricettivepropri delmarchio.
Entrambi i progetti sono stati realizzati insieme ad alcuni Centri di Educazione Ambientale del Sistema Ligure di
EducazioneAmbientale (si vedaanche ilparagrafodedicato);
I progetti di ARPALper la promozione dell’Ecolabel per i servizi turistici
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Sostenibile
Turismo
• Sviluppare azioni di ricerca e di definizione di criteri per nuove tipologie di strutture. L’Agenzia si è fatta
promotrice della definizione di una proposta di criteri Ecolabel per gli stabilimentibalneari, alla luce delle numerose
esperienze sulla sostenibilità di tali servizi che sono già state realizzate in Liguria. Il progetto coinvolge Regione
Liguria,la Provinciadi Genovae laProvincia di Savona (che hannoavviatola carta deiservizidellaRivieradel Beigua),
l’UNIGE con il Dip.Te.Ris, la SIGE srl e le associazioni dei balneari. Il progetto prevede la definizione della bozza dei
criteri, anche mediante la compilazione di un questionario sui consumi/impatti da parte di alcune strutture
campione (rappresentative delle diverse tipologie di stabilimenti balneari presenti sul territorio) e il confronto con
le associazioni di categoria e gli operatori per valutarne l’effettiva applicabilità. Infine ARPAL, all’interno della
tematica del turismo sostenibile, parteciperà al progetto “Analisi del comparto produttivo attività alberghiera” della
rete delle Agenzie per l’Ambiente. L’azione avrà come scopo quello di produrre un manuale di ecogestione per
agevolare l'applicazione dei sistemi di gestione ambientale ai servizi legati al turismo (con la definizione di pratiche
gestionali, tecnologie di depurazione e smaltimento rifiuti, indicatori di pressione, metodi per il monitoraggio e
controllo delle performance ambientali). Il contributo di ARPAL sarà quello di analizzare l’attività alberghiera con la
metodologia dell’analisi ambientale dei cicli produttivi e di individuarne gli impatti ambientali (diretti ed indiretti),
con particolare riguardo al territorio ligure dal punto di vista delle risposte delle amministrazioni locali, delle
autorità competentie deisoggettiinteressati.
Il marchio di qualità ambientale del Parco nazionale delle Cinque Terre
Il marchio del Parco regionale del Beigua
Il marchio di qualità ambientale è uno strumento di certificazione volontario basato sul
criterio di adeguamento graduale e concordato delle strutture ai parametri di
sostenibilità ambientale. A partire dal gennaio 2001 il Parco Nazionale delle Cinque
Terre ha avviato un processo di certificazione ambientale delle strutture ricettive
presenti sul territorio. L'adesione al progetto è volontaria e si identifica con l'ottenimento di un Marchio di Qualità
Ambientale. Lafilosofiache sottendeall'iniziativaè quelladi crearele condizioniaffinchéle strutturedell'accoglienza
turistica forniscano un servizio di buona qualità ma soprattutto compatibile con la salvaguardia dell'ambiente e delle
risorse naturali; la riduzione dell'impatto ambientale è il prerequisito essenziale al mantenimento delle attività su un
territorio fragile come quello delle Cinqueterre. Gli obiettivi obbligatori e di miglioramento che il marchio si
prefigge vengono realizzati attraverso azioni concrete degli aderenti e riguardano gli aspetti ambientali e funzionali
deiserviziofferti.
Viene rilasciato alle strutture ricettive ed alle aziende agrituristiche, l'obiettivo
dell'iniziativapropostadall'Ente Parco econdiviso dallestrutture aderentiè quello
eco­quality
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Sostenibile
Turismo
di creare una rete dell'ospitalità diffusa, costruita attorno all’individuazione di un marchio territoriale di qualità, in
grado di fare risaltare le specificità del comprensorio del Parco, nonché di favorire un miglioramento dell'offerta
turistica coerente con i temi della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico e dello sviluppo socio-
economico compatibilea livellolocale. Il marchio di “Esercizio consigliato”viene concessoalle strutture ricettive ed
agrituristiche con sede nei Comuni del Parco, in ambito rurale o nei centri urbani dell'interno, che fanno domanda e
rispettano i requisiti richiesti da uno specifico disciplinare messo a punto dall'Ente di gestione. La durata della
concessione del marchio è fissata in tre anni, rinnovabile. Oltre ai requisiti obbligatori, il disciplinare contiene alcuni
requisiti facoltativi; gli esercizi e le aziende che si impegnano a rispettare i requisiti facoltativi riferibili ad almeno tre
aree di intervento diverso, vengono denominate “Strutture di eccellenza”.L'adesione ai requisitifacoltativi assicura
alle “Strutture di eccellenza” alcuni benefici quali, ad esempio, diverse forme di promozione che permettano di
distinguerle dagli altri “Esercizi consigliati”, attribuzione di criteri di priorità in bandi emessi dall'Ente Parco,
definizionedi specifiche convenzionirelative aserviziparticolari garantitidall'Ente Parco.
Le modalità di verifica della corretta applicazione del disciplinare sono costituite essenzialmente da
autodichiarazioni, trasmissione di documenti e verifiche dirette presso la struttura effettuate da parte di personale
specializzato, appositamente incaricato dall'Ente Parco. La verifica viene effettuata all'adesione, con cadenza
annuale e inoccasione del rinnovo.
Carta dei Servizi Qualità-Ambiente delle attività turistico-alberghiere del Comune di Celle
Inlinea con lo spirito dettato con la sottoscrizione del primo PattoTerritoriale siglato nel 2001
tra il Comune di Celle Ligure e le Associazioni locali degli albergatori, dei bagni marini e del
commercio, sono state intraprese alcune attività innovative in campo ambientale. Infatti con
la loro adesione, le organizzazioni di categoria si sono impegnate a promuovere presso le
proprie aziende associate l’attuazione di una carta dei servizi che indichi misure concrete da adottare allo scopo di
contribuire alprogressivo miglioramentodellaqualità ambientale.
È con la deliberazione della Giunta Comunale n. 35 del 31/03/2004 che sono state approvate le norme tecniche per
l’elaborazione, il rilascioedilrinnovo della“Carta deiServiziQualitàAmbiente delle attività turistico –alberghiere”.
La carta consiste in un’autodichiarazione dell’azienda rivolta ai propri clienti, dove vengono descritti i servizi offerti
per i quali ci si impegna a garantire la qualità nel tempo, dando indicazione delle iniziative a favore dell’ambiente in
essere,degliobiettividi miglioramentoe degliimpegniassuntiafavoredell’ambientee della sicurezza.
Gli obiettivi di miglioramento riguardano vari aspetti, quali: raccolta differenziata dei rifiuti, accessibilità ai disabili,
informazione ambientale, riduzione dei consumi, promozione del trasporto pubblico, pulizia dei fondali e delle
acque di balneazione, arredo urbano. Al momento (dicembre 2006) hanno aderito sei alberghi, dieci bagni marini,
due bar, due ristoranti edil porticcioloturistico.
39
Sostenibile
Turismo
Carta dei Servizi del Turismo Sostenibile pergli stabilimenti balneari della Riviera del Beigua
Carta dei Servizi Ambientali e di qualità degli stabilimenti balneari di Sestri Levante
Nata dalla volontà dei Comuni del Comprensorio della Riviera del Beigua, con la
collaborazione di Provincia di Genova, Provincia di Savona e Regione Liguria, arricchisce un
percorso di sostenibilità iniziato con la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale dei
Comuni. Per garantire un effettivo miglioramento ambientale sul territorio i Comuni hanno
riconosciuto l’importanza della partecipazione e della corresponsabilizzazione di tutti i
soggetti ed inparticolare hanno individuato, come aspetto centrale dal punto di vista ecologico ed economico per la
Riviera del Beigua, la fascia costiera e l’arenile su cui operano gli Stabilimenti balneari. Lo Stabilimento aderisce
formalmente a tale percorso e ne condivide le finalità, impegnandosi ad effettuare le proprie attività nell’ottica della
valorizzazione e tutela dell’ambiente, con l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza, considerando non solo gli aspetti
ambientali, ma anche le connessioni con gli aspetti sociali ed economici. Lo Stabilimento promuove, inoltre, la
partecipazione del Cliente alle prestazioni dei Servizi garantendogli tutte le informazioni richieste e la facoltà di
avanzare proposte, suggerimentie di inoltrare reclami, mentre gliEnti locali si fanno garanti nei confronti del cliente
e del cittadino, dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati. La Carta dei Servizi del Turismo sostenibile,
comestrumentodi sostenibilità deglistabilimentibalneari, si basasui principi del marchio ECOLABELedè unprimo
passo per stimolare percorsi di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale. Nel Comune di Celle Ligure è stata
adottata anche La“Carta deiservizi delle strutture ricettive”, chesi rivolge a tutte le strutture ricettive delterritorio
comunale. Questo marchio è stato elaborato semplificando le linee guida per la Certificazione ambientale ISO
14001.
A testimonianza del successo e della diffusione di tali marchi, anche il Comune di Sestri Levante ha adottato luna
propria “CartadeiServiziambientaliedi qualitàdeglistabilimentibalneari”.
Per informazioni: Dario Miroglio, ; Paolo Genta, ;
Gianfranco Schirinzi,
Nel corso del 2006, il Comune di Sestri Levante, all’interno di una strategia complessiva di
promozione del turismo sostenibile, ha voluto un percorso di elaborazione partecipata della
Carta dei Servizi Ambientali e di Qualità per gli stabilimenti balneari, che ha visto la
collaborazione degli Assessorati alle Attività Economiche e al Demanio Marittimo,
all’Ambiente, alla Cultura, affiancati da Assobalneari Tigullio, dalla Provincia di Genova e da APT Tigullio.
Nell’ambito del progetto “Un Mare di Qualità – Carta deiServizi Ambientali e di qualità degli stabilimenti balneari di
Sestri Levante”, un gruppo di lavoro formato da rappresentanti dei gestori di stabilimenti balneari, coordinato dal
Provincia di Genova - 0105499888 Provincia di Savona - 0198313316
SIGESrl:(+39)335 5826569
40
Sostenibile
Turismo
Laboratorio Territoriale Tigullio, ha ragionato sulle buone pratiche applicabili nella gestione sostenibile delle
aziende, ed ha individuato una serie di indicatori minimi, relativi alla gestione dei rifiuti, ai consumi di acqua ed
energia e alla promozione del territorio e delle produzioni locali, richiesti come requisiti d’ingresso alle aziende che
hannopoiaderito all’iniziativa;edhapoievidenziato unaseriedi obiettividi miglioramento, daapplicare apartire dal
2007. Hanno aderito all’iniziativa 10 aziende, fra stabilimenti balneari e spiagge libere attrezzate, che sono state
promosse sul territorio attraverso una pubblicazione di presentazione del progetto e di ogni azienda aderente. Il
progetto proseguiràanchenell’anno 2007.
Il progetto PHAROS - Playgrounds, Harbours and Research of Sustainability (Porti, Campi da
Golf e Ricerca di Sostenibilità), finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del
Programma Life Ambiente 2004, ha individuato una metodologia per la registrazione EMAS
(Eco-Management and Audit Scheme) delle strutture turistiche in modo integrato con i
processi di sviluppo sostenibile attivati da Enti Locali. Hanno partecipato al progetto 21
partner: quattro partner scientifici (ARPAL, Università di Genova – Dip.Te.Ris. e Università di Torino – Agroinnova,
ServiziIndustrialidi GenovaSIGE srl),6campi da golf(Filanda GC AlbisolaSuperiore, Golf Club Garlenda,GolfClub
Ulivi Sanremo, Circolo Golf e Tennis di Rapallo, Golf Club La Pineta di Arenzano, quattro porticcioli turistici
(Portosele Sanremo, Marina degli Aregai di Santo Stefano al Mare, Cala Cravieu di Celle Ligure e Marina di Varazze)
e 7Comuni(AlbissolaMarina, AlbisolaSuperiore,Celle Ligure,Varazze, Cogoleto,Arenzano,Garlenda)
Con questo progetto si è cercato di dare una risposta al fenomeno emergente dei nuovi usi molteplici e conflittuali
della fascia costiera, connessi con la diffusione di porticcioli turistici e impianti da golf. Porticcioli e golf sono
strutture di eccellenza turistica che hanno però un sensibile impatto ambientale, soprattutto in un territorio fragile
comequelloligure.
• Sperimentare l'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale - SGA registrati EMAS II presso strutture turistiche ad
elevato impattoambientale, qualiigolfedi porticciolituristiciinambitomediterraneo;
• Definire le linee guida per l'adozione di SGA e per l'implementazione delle politiche di sostenibilità di queste
tipologiedi impiantisiainfasedi realizzazionecheinfasedi gestione;
• Integrare, in un contesto più ampio di governance della fascia costiera mediterranea, i Sistemi di Gestione
Ambientale SGA delle strutture turistiche tra loro e con le politiche territoriali e di gestione ambientale degli Enti
PROGETTI EUROPEI SUL TURISMOSOSTENIBILE
Le finalità
Gli obiettivi principali
Il progetto LIFE “PHAROS”
P.H.A.R.O.S.LIFE
Life 
Life
REGIONE LIGURIA
41
Sostenibile
Turismo
Locali, Agenda 21Locale;
• Diffondere metodologie e tecniche innovative di gestione ambientale delle strutture turistiche a livello nazionale
edeuropeo;
• Integrare l'attività di pianificazione, progettazione e attuazione delle politiche regionali a tutela dell'ambiente con
indicazioni riguardanti le metodologie di gestione ambientale degli impianti, in fase di progettazione e
realizzazionee aregime.
Il modello gestionale frutto del progetto PHAROS è riportato nelle Linee Guida “Qualità ambientale e sviluppo
turistico locale: nuovi percorsi di governance”. Alla scadenza temporale del progetto (dicembre 2006) 2 strutture
turistiche hanno ottenuto la convalida della Dichiarazione Ambientale EMAS (Marina degli Aregai e Filanda Golf
Club), tre strutture certificate in ISO 14001 (Portosole, Marina degli Aregai e Filanda Golf Club), le rimanenti
strutturehannoavviatol’iterdi certificazione eregistrazione.
Inoltre, l’innovazione del progetto ha consistito anche nella metodologia implementata, che ha previsto l’utilizzo
della certificazioneambientale per:
a) Aumentare la qualità ambientale del territorio, diminuendo gli impatti dei porticcioli (qualità delle acque portuali,
gestione dei rifiuti, risparmio di energia) e dei golf (gestione del tappeto erboso, risparmio idrico ed energetico,
gestione dei rifiutie tutela della biodiversità).
b) Sviluppare percorsi di governance tra strutture turistiche ed Enti Locali, in modo da costruire un nuovo modello
di sviluppo territorialesostenibile basatosulle peculiarità regionalie locali. Ilmetodoconsiste indue fasi:
1. Integrazione dei SGA dei Comuni. I sei Comuni confinanti della Riviera del Beigua, tutti certificati ISO 14001 o
registrati EMAS, hanno sviluppato tavoli di lavoro tra politici e tecnici, per definire un Piano di Sostenibilità locale di
comprensorio, con gli obiettivi di miglioramento ambientale da raggiungere a livello territoriale. Le problematiche
ambientali vanno infatti risolte alla giusta scala territoriale, che spesso non è segnata dai confini amministrativi
comunali.
2. Integrazione dei SGAdei Comunicon quelli delle strutture turistiche. E’stato elaborato unprotocollo di intesa in
cui si prevede il confronto tra strutture e Comuni in fase di Riesame del Sistema di Gestione Ambientale, per
individuare obiettivi di miglioramento ambientale comuni, su cui avviare azioni condivise. Ciò permette a Comuni e
strutturedi raggiungererisultaticonfacilitàedottimizzarele risorse.
Finora sono stati firmati gli accordi tra Comune di Albisola Superiore e Golf Club Filanda, Comune di Celle Ligure e
porticciolo CalaCravieue,infine,trailComunedi VarazzeeMarinadi Varazze.
Sul sito web www.lifepharos.it sono disponibili i report degli eventi di comunicazione e i testi delle linee guida finali
delprogetto “Qualitàambientale esviluppo turistico locale”.
Perinformazioni: Daniela Minetti, - LauraMuraglia -
Gianfranco Schirinzi,
I risultati
RegioneLiguria 0105485352, , RegioneLiguria 0105488983
SIGESrl-335 5826569
42
Sostenibile
Turismo
Il progetto INTERREG III C “SuVoT”
‘SuVoT’ (SUstainable and VOcational Tourism) è un progetto di tre anni co-
finanziato dal programma europeo Interreg IIIC. Nasce dai risultati del
"Network delle Città per il Turismo Sostenibile", creato all’interno del Progetto
LIFE “Strategie e Strumenti per il turismo sostenibile nelle aree costiere mediterranee”. Il Network ha visto
inizialmente la partecipazione di 16 autorità locali, che hanno firmato una carta comune per dimostrare il proprio
impegno nelpromuovere attivamenteiltemadellasostenibilità.
SuVoT si propone di portare avanti il Network, aumentando le sue attività e includendo il turismo vocazionale in
quanto veicolo fortemente strategico a promuovere la sostenibilità. Il Turismo Vocazionale si basa su valori
personali e specifici interessi, sulla condivisione di obiettivi comuni, tendenze, passioni, gusti (es. cultura, natura,
gastronomia regionale, sport, salute, attività all’aria aperta). L’offerta di una destinazione turistica ne determina la
tipologiadi visitatori. SuVoTsi propone di rafforzarel’offertadi unadestinazione turisticain base alle proprierisorse
sociali, culturali, naturali.
Ridefinire, sviluppare e diffondere gli strumenti e le pratiche sperimentate dai membri del Network, fra i quali
alcunedestinazionituristiche emergenti, contribuendo alla loro promozione;
Ringiovanire destinazionia turismo maturo,elaborando e progettando le vocazioni deiterritori, creando prodotti
innovativiingradodi mettere inattole proprie potenzialità commerciali, indirezione della sostenibilità;
Analizzare nuove tipologie di consumo, offerteturistiche e aspettiambientali delle destinazioni coinvolte, nonché
le loro politiche per la sostenibilità, allo scopo di fornire raccomandazioni agli stakeholder del settore turistico e di
ottenere unmodellocompetitivointegrato diturismosostenibilee vocazionale;
Realizzare e condividere nuovi concetti di turismo sostenibile indirizzandosi ai segmenti identificati di Turismo
Vocazionale;
Formulare e preparare strumenti adeguati per promuovere efficacemente il turismo sostenibile e vocazionale in
Europa.
Sviluppo di una “Knowledge Resources Guide” per trasferire gli strumenti utilizzati nel Network delle Città per il
Turismo Sostenibile. La guida si focalizza sui benefici dell’Eco-label e dell’Environmental Management System, su
applicazionidi tecniche pervalutarelacapacitàdelledestinazionituristiche esualtreforme di buone pratiche.
Creare un modello facilmente trasferibile di analisi ed intervento sul turismo vocazionale. Questo per fornire agli
stakeholder del settore turistico strumenti metodologici per supportarli nel cambiamento dal turismo di massa a
forme turistiche piùsostenibili. Il modello di analisiclassificherà:
Obiettivi
Fasi & Attività
!
!
!
!
!
Scambio diinformazioniedesperienze
Creazione della metodologia 
Life 
Life
RE GION E LIGURIA
43
Sostenibile
Turismo
44
a)i turistiindifferentisegmentivocazionali,secondo ilorointeressi edinclinazioni;
b)l’offerta diunadestinazione turistica inbase alle proprie risorsesociali, culturali, naturali.
Applicazione del modello citato per analizzare l’offerta delle aree coinvolte e la loro attuale o potenziale capacità di
incontrare i fabbisogni e gli interessi delle varie comunità vocazionali. Saranno inoltre individuati prodotti e concetti
turisticiinnovativi.
Rafforzare e allargare il Network delle Città per il Turismo Sostenibile, diffondendo i risultati del progetto.
Aumentare la sensibilità nei confronti del territorio presso le comunità turistiche per diminuire il loro impatto
sull’ambiente circostante, attraverso l’organizzazione di eventi e la distribuzione di materiale informativo e
didattico.
La Bandiera Blu, promossa dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale (FEE) è un
riconoscimento di qualità ambientale perlo sviluppo sostenibile della costa e dei portituristici.
E’ stato istituito nel 1987 e la sua gestione è curata dalla FEE (Foundation for Environmental
Education – Fondazione per l’Educazione Ambientale), un’organizzazione non governativa
no-profit, internazionale.
La campagna di assegnazione delle bandiere blu coinvolge al 2006, 36 paesi in Europa, Sud
Africa,Marocco, NuovaZelanda,Canadae Carabi.La BandieraBluè di due tipologie:
• che viene richiesta dai Comuni. Questi si possono candidare per l’intero litorale,
solo per alcune spiagge (massimo 2) oppure perlocalità costiere separate dal territorio comunale. Nel questionario
del 2007 è stata introdotta la possibilità di segnalare anche un massimo di 3 stabilimenti balneari per Comune, che
otterranno unriconoscimento seilComune riceverà la BandieraBlu.
• , che viene richiesta daiportituristiciinteressati.
La Bandiera Blu delle spiagge si assegna sulla base di criteri che riguardano la gestione del territorio nel suo
complessodalpuntodi vista dellasicurezzae dell’ambiente, quali:
•presenzadi pianidiemergenzae di areedi pregionaturalistico;
Ricercae sviluppo
Disseminazione
RICONOSCIMENTI ASSEGNATI ATERRITORI
Bandiera blu delle Spiagge
Bandiera blu degli Approdi turistici
Bandiera blu
Sostenibile
Turismo
•processidi Agenda 21e sistemidigestione ambientale(certificazione ambientale, registrazione EMAS, ecc);
•qualità delle acque di balneazione;
•depurazione delle acque e gestionedeirifiuti;
•iniziative dimiglioramento edi educazione ambientale;
•attività turistiche,interminidi infrastrutture eservizipresentie di loro accessibilità;
•servizie sicurezza;
•coinvolgimentodeipescatoriprofessionistinelle politicheambientali.
La Bandiera Blu degli approdi turistici si assegna invece per la qualità complessiva dell'approdo, politica ambientale
di gestione, servizioffertiemisure di sicurezza, educazione ambientaleedinformazioniofferteaidiportisti.
La Commissione Tecnica Giudicante (composta da rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, del Ministero del Turismo, delle organizzazioni ambientaliste, di associazioni degli EE.LL.,
delle società nazionali di Salvamento, esperti di educazione, esperti di porticcioli) valuta i questionari presentati e
invia l’elenco delle bandiere blu proposte al Coordinamento internazionale FEE (composto da rappresentanti
dell’UNEP, dell’UNWTO, dell’International Lifesaving Federation, dell’IUCN, da esperti educazione), che dà il
definitivo benestare. Parallelamente possono essere effettuati controlli presso i Comuni o iporticcioli richiedenti da
parte di personale incaricato dalla FEE. La Bandiera Blu viene conferita per un anno. Nel 2006 in Liguria, hanno
ottenuto laBandiera Bluspiagge 10Comunie 2spiagge.Gliapprodi BandieraBlusono stati, invece, 10.
La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale per i piccoli Comuni
dell’entroterra promosso e assegnato dal Touring Club Italiano. Il TCI da sempre opera per lo
sviluppo del turismo di qualità e per la valorizzazione delle risorse e del patrimonio culturale e
ambientale italiano. La Bandiera arancione è uno degli strumenti con il quale il Touring offre ai
turistiunagaranziadi qualitàe allelocalitàunostrumento di valorizzazione.
L’idea di Bandiere arancioni è nata nel 1998 in Liguria, dietro l’esigenza della Regione di valorizzare l’entroterra e
con l’obiettivo di sviluppare la cultura dell’accoglienza, stimolare l’imprenditorialità, l’artigianato e le produzioni
tipiche, rafforzare l’identità locale. Il Touring sviluppò quindi un modello di analisi (Modello di Analisi Territoriale,
M.A.T.) che portò all’individuazione delle prime località “arancioni” e alla volontà di promuovere il marchio in tutta
Italia. In otto anni di attività il Touring ha collaborato con oltre venti enti territoriali e ha assegnato la Bandiera
arancione a117 Comuni, distribuitiin15Regioniitaliane. Si trattacomunquedi unpercorsodinamico edincontinuo
divenire.L’obiettivo ècompletarel’Italia,individuando piccole localitàd’eccellenza inogniregione.
continuo divenire.L’obiettivo ècompletarel’Italia,individuando piccolelocalitàd’eccellenzainogniregione.
Inoltre, nasce in Liguria l’idea di creare una rete di scambio e confronto tra le località certificate. Nel 2002 a
Dolceacqua (IM)vienecosì costituital’AssociazionePaesi Bandieraarancione.
Bandiera arancione
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Sostenibile
Turismo
46
La Bandiera arancione viene attribuita ai Comuni dell’entroterra (con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti) che
soddisfano requisitilegatia:
• Accoglienza (presenza e completezza dei servizi di informazione turistica e della segnaletica, accessibilità alla
località,mezzi ditrasportoe mobilitàinterna)
• Ricettività e servizi (completezza, varietà e livello del sistema ricettivo alberghiero, extra - alberghiero e
ristorativo, nonché di eventualiservizicomplementari)
•Fattori di attrazione turistica(grado di conservazione e fruibilità delle risorse storico-culturali e ambientali, offerta
di produzioni agroalimentari e artigianali tipiche, valorizzazione della cultura locale attraverso manifestazioni e
eventi)
• Qualità ambientale (azioni intraprese nell’ambito della gestione e dell’educazione ambientale e della tutela del
paesaggio)
• Valutazione qualitativa (valutazione delle componenti, anche immateriali, quali il grado di conservazione,
manutenzione, omogeneità e armonia del centro storico, l’arredo urbano, la vivibilità e l’atmosfera, decisive per
determinarel'esperienza del visitatore ecreare un'immagine positivadelladestinazione).
La procedura d’analisi per l’eventuale assegnazione del marchio prevede la compilazione di una scheda di
candidatura da parte del Comune interessato e una successiva preselezione da parte del Touring Club Italiano, con
cui vengono individuati i Comuni presso i quali effettuare i sopralluoghi per la verifica della sussistenza delle
informazioni indicate nella compilazione. I sopralluoghi avvengono in forma anonima da un gruppo di minimo tre
esperti del TCI, la composizione dello staff che opera sul campo rimane costante e invariata nel tempo a garanzia di
unconfronto nazionale eunostandardomogeneo.
Ai Comuni che soddisfano i requisiti viene assegnata la Bandiera arancione perdue anni. I Comuni che non risultano
essere ancora in linea con i parametri dell’iniziativa ricevono invece un Piano di miglioramento che evidenzia gli
elementi di criticità individuati e suggerisce le azioni da attivare per adeguarsi agli standard richiesti e in generale per
migliorarel’offertaturisticadellalocalità inun’otticadi svilupposostenibile.
In Liguria le località che hanno ricevuto laBandiera arancionenel2006 sono10.
Per informazioni:
Dei 483 comuni italiani definiti "centri balneari" dal Touring Club, Legambiente
insieme ai suoi circoli locali ne ha selezionati 267. Sono quelli che presentano
un'offerta turistica di qualità ed un buono stato di conservazione dell'ambiente
marino e costiero. Il giudizio attribuito a ciascuna località viene “tradotto”
Bandiere arancioni – Touring Club Italiano, tel. 02.8526828 - bandiere.arancioni@touringclub.it,
www.touringclub.it/bandierearancioni.
Classifica delle Vele di Legambiente e Touring ClubItaliano
LEGAMBIENTE
Sostenibile
Turismo
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assegnandole “Vele” e irisultati vengonoraccolti e pubblicatinellaGuida Bludi Legambiente edita incollaborazione
con il Touring Club Italiano. Alle prime dieci località classificate vengono assegnate le 5 vele arrivando gradualmente
sino ad 1 vela per tutte le altre. I parametri presi in esame per stilare la classifica della Guida Blu possono essere
suddivisi grosso modo in due categorie: la qualità dei servizi ricettivi e la qualità ambientale del territorio. Così, vi
saranno certamente località naturalisticamente più significative delle dieci premiate con le 5 vele, ma che non
offrono servizi turistici di eccellenza. Come ve ne sono altre con strutture ricettive impeccabili dove, però, il
territorio marino e costiero è stato più o meno gravemente compromesso. Complessivamente gli indicatori (128),
provenienti da numerose banche dati tra cui Istat, Ancitel, Sist, Cerved, Ministero della Salute, Enit, Touring Club
Italiano, Enel, Istituto Ambiente Italia e naturalmente da Legambiente, sono raggruppati in macroaree secondo i
requisiti chiave definiti in ambito europeo anche con il contributo della Associazione VISIT. In particolare le
macroareesonole seguenti:
Usodelsuolo, degradodelpaesaggio, biodiversità,attivitàturistiche.
Statodelle areecostiere
Accessibilità alle destinazioniemobilitàlocale.
Consumo e produzionedi energia.
Consumiidriciesistemidi trattamento delleacque reflue.
Produzione egestione deirifiuti.
Iniziativaperilmiglioramento della sostenibilità.
Sicurezzaalimentaree produzionitipiche diqualità.
Opportunità equalitàdellavacanza.
Strutturasanitariae sociale.
Tra le azioni di sviluppo turistico organizzate in Liguria da Legambiente rientrano le attività svolte nei
campi di volontariato. I volontari infatti vivono immersi nella cultura locale, non solo durante l'attività
operativa(circa6ore algiorno),ma soprattutto durante ilrestodellagiornata:durantele escursioni, i
dibattiti e gli incontri con la popolazione locale organizzati dai gruppi locali. Il contatto con le
popolazioni locali è fondamentale e costituisce la base per l'organizzazione e lo sviluppo di tutti i
progetti di volontariato promossi da Legambiente, creando una forte opportunità di scambio interculturale in
particolare tra i giovani locali ed i volontari provenienti dalle diverse regioni italiane e dall’estero, portatori di altre
culture. Nei campi viene promossa un’alimentazione basata sui prodotti locali e biologici, favorendo così
microeconomie indirizzate allo sviluppo turistico eco-compatibile, ma vengono anche promosse le azioni che
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AZIONI DI SVILUPPO TURISTICO LOCALEPROMOSSE DALLE ASSOCIAZIONI
Le attività di Legambiente in Liguria
LEGAMBIENTE
LIGURIA
Sostenibile
Turismo
rendono l’esperienza sostenibile sul territorio, tra cui il risparmio idrico e la raccoltadifferenziata. In Liguria, il locale
Comitato regionale dell’associazione ambientalista organizza in modo strutturato dal 1998 i campi di volontariato,
collaborando anche con enti locali del basso Piemonte. In 8 anni di attività sono stati 67 i campi organizzati che
hanno coinvolto più di 800 volontari, tra italiani ed internazionali, impegnati in attività di ripristino della sentieristica,
ricerca naturalistica e di manutenzione del territorio. La realizzazione dei campi in questi territori è stata possibile
grazie alla collaborazione con diversienti locali e associazioni di volontariato, tra cui: Celivo - Centro ligure servizi al
volontariato, Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, Ente Parco Regionale di Montemarcello Magra, Ente Parco
Regionale dell’Antola, Ente Parco Regionale dell’Aveto, Ente Parco Regionale di Portofino, Ente Parco Regionale
delle Capanne di Marcarolo, Ufficio parchi della regione Liguria, Provincia di Genova Assessorato alle Politiche
Sociali e per la Solidarietà, Provincia di Genova Assessorato ai Parchi e alla Montagna, Comuni di Genova, Lerici,
Ameglia, Arcola, Deiva Marina, Valbrevenna, Riomaggiore, Montebruno, Seborga, Finale Ligure, Ceriale, Cervo,
Badalucco, Noli, Associazione Meglio Insieme, Associazione Sprofondo, Associazione Torri Superiore, Circoli di
Legambiente “Amici della Bicicletta”; “Nuova Ecologia Genova”; “Val Lemme”; “Chico Mendes”, Volontari
antincendioboschivo diDeivaMarina,Manarola,Amegliae S. Olcese.
Perinformazioni:
Il WWF è presente in Liguria dai primi anni '70 con una crescita impetuosa nel periodo tra il 1980 e il
1997 in cui si è registrata una grande espansione dell'Associazione: gli iscritti in Liguria passano dai
1.000 ai 9.000. Oggi in Liguria si contano 4 sezioni (La Spezia, Tigullio, Imperia, Sanremo) e 6 gruppi
attivi(Albenga,Arenzano, Camogli, Bogliasco,Genova,Finale Ligure).
In particolare il WWF Liguria opera in settori quali: educazione, formazione, conservazione, tutela
delterritorio, campi naturalistici, mantenendo rapporticonsolidati perprogetti e iniziative con la Regione Liguria, le
Province liguri, e con alcuni Comuni. Per ciò che riguarda il turismo, l’attività dei campi naturalistici, fa parte del
Settore Educazione, e consente di sviluppare un'intensa e continuativa opera di conservazione nella nostra regione.
Dal 1991 la Sezione Liguria propone campi avventura per i ragazzi, campi natura per famiglie ed adulti, campi
nautici, edilseawatching.
Per l'organizzazione dei propri Campi Avventura, il WWF si affida ad Agenzie di Viaggi e Turismo. Esse poi si
avvalgono della collaborazione degli stessi organizzatori che negli anni hanno dimostrato competenza e affidabilità.
Il WWF garantisce inoltre la qualità attraverso attività di coordinamento e di controllo ed assicura la continuità del
progetto educativo divenuto negli anni patrimonio dell'Associazione. Tutti i campi del WWF devono garantire gli
standard della “Carta di qualità dei servizi di turismo responsabile del WWF”, e vengono identificati dal logo
‘Vacanze Natura WWF’. Le aree tematiche di valutazione nella carta, riguardano: programma e attività proposta,
http://www.legambiente.com/volontariato/campi/index.php - 010319168
Le attività del WWFin Liguria
48
Sostenibile
Turismo
educazione ambientale, organizzazione, assistenza organizzativa ai partecipanti, pregio della località, varietà del
catalogo, strutture ricettive (per es. ‘strutture idonee alla gestione delle emergenze’), alimentazione, criteri di
sostenibilità, tra i quali: 1’utilizzo razionale delle risorse naturali, la minimizzazione degli impatti delle attività
turistiche, della produzione di rifiuti, l’ottimizzazione nell’utilizzo dei materiali, la promozione e la pratica del
riutilizzo degli stessi, del riciclaggio e della raccolta differenziata, la valorizzazione risorse locali. Per ogni punto
appartenente ad una determinata area tematica sono stati identificati il valore aggiunto ed un indicatore che lo
definisce.
Il WWF Liguria inoltre, da 9 anni collabora con la Cooperativa Battellieri del Porto di Genova per effettuare
escursioni di Whale-watching, un tipo di turismo naturalistico che consiste nell’andare in mare ad osservare i
mammiferi marini nel loro ambiente, molto interessante ma che potrebbe diventare poco sostenibile se non fatto
con le adeguate competenze. Per questa ragione i biologi del WWF sono sempre presenti a bordo delle motonavi
perdare un forte contributoallasostenibilità delle escursioni.
Perinformazioni: -
Torri Superiore è un piccolo borgo medievale nell'entroterra di Ventimiglia, a pochi
chilometri dal mare e dal confine con la Francia. Dal 1989 l'Associazione Culturale "Torri
Superiore" ha acquistato e promosso il restauro del villaggio abbandonato per trasformarlo
in un eco-villaggio, con un centro culturale e una struttura ricettiva aperta all'eco-turismo, e
per favorire il radicamento di una comunità residente (composta attualmente da circa 20
persone, adulti e bambini). Sono state completate 15 abitazioni private sulle 20 in progetto, ed una gran parte del
centro culturale. La struttura ricettiva è una Casa per Ferie gestita da una cooperativa di residenti; offre camere
doppie e multiple (fino a 4 posti letto); un punto ristoro con serate a tema e prodotti in gran parte biologici e locali;
ampie terrazze per pranzare e prendere il sole; una piccola biblioteca, un punto internet. Lo spirito che anima
l'esperienza di Torri Superiore è di costante collaborazione sia con il territorio locale (dal Comitato di Quartiere di
Torri, alLaboratorio diCittadinanza Attiva diVentimiglia, agli Entilocali), sia alivello nazionale e internazionale. Torri
Superiore è socia della rete GEN - Global Ecovillage Network, della RIVE - Rete Italiana Villaggi Ecologici, e
dell'Accademia Italiana di Permacultura. Dal 1992 ha ospitato 26 campi di volontariato internazionale in
collaborazione con Legambiente e molti corsie seminari su tematiche legate alla cura della persona e dell'ambiente.
L'eco-villaggio di Torri Superiore è una realtà piccola per dimensioni, ma significativa per il suo spirito di apertura e
dialogo conilmondo,unito allacapacitàdi gestire unprogetto complessoe articolato alivello economico e sociale.
Perinformazioni:
http://www.wwf.it/Liguria 010 267312
http://www.torri-superiore.org/it/il_villaggio.html
Le attività dell’eco-villaggio di Torri Superiore
49
Sostenibile
Turismo
Agriturist
Laboratorio Territoriale "Rinaldo Sanna"del Comune di Genova
Agriturist è l'Associazione Nazionale per l'Agriturismo, l'Ambiente e il Territorio, prima
associazione agrituristica in Italia, costituita dalla Confagricolturanel1965, per promuovere e
tutelare l'agriturismo, i prodotti nazionali dell'enogastronomia regionale, l'ambiente (ha
ottenuto per questo, nel 1987, il riconoscimento ministeriale di 'Associazione ambientalista'),
ilpaesaggio, laculturarurale.In Liguria rappresenta 35aziende nelle quattroprovince.
L’attivitàdell’associazione è particolarmenteindirizzata alsupporto tecnico-amministrativo edi rappresentanza per
gli imprenditori agricoliimpegnati nell’ospitalitàrurale nonché alla presenza nelle sedi decisionali delle politiche per
il territorio ed il turismo. Nell’ultimo decennio l’Associazione si è impegnata soprattutto sulla promozione delle
attività didattiche connesse al territorio rurale in particolare per le scuole primarie e secondarie grazie al progetto
nazionale sulle fattorie-scuola e, in Liguria, con l’adesione al progetto della Scuola del Gusto della Provincia di
Genova. Agriturist mantiene rapporti continuativicon gli EntiParco, i Laboratoridi Educazione Ambientale, gli STL,
le Associazioni di categorie del settore turistico, le Associazioni ambientaliste. Attualmente Confagricoltura Liguria
è impegnata nella proposta della nuova Legge Regionale sull’Agriturismo, nella revisione della Legge Regionale sulle
Strade di Prodotto, nella promozione del turismo ambientale scolastico e nella definizione di parametri di qualità
dell’ospitalitàe delturismo rurale.
Perinformazioni:
Nell’ambito del primo anno di attività del Centro di Educazione al Consumo Sostenibile, con un finanziamento
DocupOb. 2,i CEA “R. Sanna” delComune di Genova,edilCEA di Varese Ligure eValdi Vara incollaborazione con
il Laboratorio Territoriale della Spezia, hanno realizzato 2 progetti rivolti alle scuole superiori del proprio territorio
di riferimento, sultemadelturismosostenibile.
Nell'ambito del progetto Docup "Realizzazione e avvio del Centro di Educazione al Consumo
Sostenibile" il Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale "Rinaldo Sanna" ha realizzato un
progetto per attività di animazione in alcune scuole superiori del Comune di Genova finalizzate alla
promozione del tema del Turismo Sostenibile. Il progetto ha investito il Ponente Genovese, un caso
studio ricco di peculiarità storico-culturali e di specificità naturalistiche in una realtà fortemente
antropizzata: dalnucleo monastico di Vesima,conla sua piccola spiaggia circondata dallavegetazione mediterranea,
http://www.agriturist.it
INTERVENTI DI EDUCAZIONE AL TURISMO SOSTENIBILE PROMOSSI DAI CEA DEL SISTEMA
LIGURE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
50
Sostenibile
Turismo
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  • 15.
  • 16. La riflessione sul turismo a livello mondiale nasce da un nuovo modo di pensare l'ambiente, lo sviluppo economico, masoprattutto da unnuovoconcetto di progresso edaunanuova idea difuturo. Pur lasciando un margine a riflessioni e valutazioni personali, le linee guida del pensiero e dell'azione mondiale legano sempre più ogni singolo intervento locale alle conseguenze che esso ha a livello globale, così come ogni istanzasulle prospettive future delpianetaprevede azioniconcrete e locali. E' arduo tracciare un percorso cronologicamente preciso delle numerose dichiarazioni di intenti e dei documenti che descrivono i principi sui quali può basarsi un turismo migliore. Sicuramente il terreno iniziò ad essere fertile trenta anni fa grazie ad una nuova consapevolezza sui temi ambientali, sullo stato del pianeta e sulla necessità di un nuovo concetto di “sviluppo sostenibile”.I soggettiche promossero questo cammino sono fra ipiù diversie, spesso, non in relazione fra loro: organizzazioni internazionali, associazioni, gruppi ambientalisti, istituti nazionali, gruppi di opinione locali… Queste pagine nascono dall'esigenza di proseguire il lavoro di riflessione nell'ambito della nostra regione e trovare percorsi dicondivisionee di realizzazione concreta. Gli interventi dei relatori partecipanti al seminario introduttivo del workshop “Open Space Technology®: la sostenibilità del turismo in Liguria” del 22 novembre 2006, sono la base di questa “mappa” della storia del Turismo Sostenibile, per coloro che vogliono tentare di orientarsi in questo percorso e proporre il proprio contributo in un' ottica dicontinuità. L'intento è quello di dare l'idea di uno “spirito deitempi” che stacambiando, cercando dinon tediare nella letturachi per lavoro ha competenze teoriche più approfondite o chi ogni giorno gestisce attività economiche apparentemente lontane da queste “teorie”. L'industria del turismo è cresciuta negli ultimi venti anni tanto da diventare la più importante attività economica mondiale. L'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT/WTO) ne attesta il valore al 12% del Prodotto Interno Lordo(PIL) mentre il6% della popolazione mondiale operanelsettore turistico. Nonostante un breve periodo di rallentamento sul trend di crescita previsto, dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, lo sviluppo economico delturismoè incontinuo aumento. Ciò che è cambiato è il mododi pensare lostile divitapersonale e questo hadato maggiorspazioalle riflessionisulla sostenibilità. Qui di seguito il percorso verso la definizione di Turismo in un’ottica di “sostenibilità” maturata parallelamente a quella di “sviluppo sostenibile”, attraverso un excursus dei principali documenti internazionali ed italiani che hanno IL QUADRO INTERNAZIONALEDI RIFERIMENTO Il panorama mondiale Capitolo 2 - Turismo sostenibile: percorso e prospettive 19 Sostenibile Turismo
  • 17. segnato le tappedell'evoluzione di questanuovaconcezione di turismo, non piùvisto solocome attività economica, machepone enfasisull'equilibrio trai3aspettiambientali,socialiedeconomiciinsieme. l'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) crea un comitato ambientale e riunisce a Madrid nel espertiprovenientidall'industriaturisticae dalle organizzazioniinternazionali. la Commissione Mondiale sull'Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite, con il 'Rapporto Brundtland', definisce “ ” quello che soddisfa le necessità delle generazioni presenti senza compromettere lecapacitàdellegenerazionifuture disoddisfarele loro proprie necessità. l'OMT su questi indirizzi definisce il principio che il “ “ deve essere il principio guida per una gestione delle risorse tale che i bisogni economici, sociali ed estetici possano essere soddisfatti e contemporaneamente possano essere preservati l'integrità culturale, gli equilibri fondamentali della natura, la biodiversità eilsostegno almiglioramento della qualitàdellavita. Per la prima volta viene riconosciuto il concetto di un turismo sostenibile che deve reggere dal punto di vista economico e socialesenzadepauperare l'ambiente e laculturalocale, che consideriquindi successo imprenditoriale ed economico, tutela dell'ambiente, conservazione e sviluppo, responsabilità nei confronti della società e dei valori culturali, qualiaspettitraloro interdipendenti. Nel percorso in cui l'attenzione all'ambiente và a spronare il settore del turismo, citiamo alcuni passaggi fondamentali che hanno prodotto documenti tuttora di riferimento per chiunque, sia nel settore pubblico o in quello privato,evoglia deiriferimentiperl'indirizzodelle proprie azioni: a il concetto di sostenibilità viene ribadito durante la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo, il ' ' dal quale scaturisce 'Agenda 21', un programma per un'azione globale in tutte le aree dello sviluppo sostenibile, e che include anche il ruolo del turismo nella salvaguardia delle risorse naturali eambientali. nasce la ' ', prodotta dalla conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile, tenutasi a , nelle Canarie. Questa definisce le priorità, gli obiettivi ed i mezzi necessari a promuovere il turismo futuro. In appendice propone un Piano d'Azione del Turismo Sostenibile che stabilisce concrete linee di azione e raccomanda l'adozione di specifiche misure per promuovere l'integrazione del turismo nella strategia complessivadi svilupposostenibile. l'OMT, il World Tourism and Travel Council (WTTC) ed il Consiglio della Terra applicano le direttive di Agenda 21anche ai progettisul turismo conildocumento: 'Agenda21 perl'industriadelturismo: verso uno sviluppo sostenibile'. ' ' per una visione umanistica e sociale del turismo. Vengono definiti i vantaggi del 1978 1981 1987 sviluppo sostenibile 1988 turismo sostenibile 1992 1995 1996 Rio de Janeiro Vertice della Terra Carta per un turismo sostenibile Lanzarote Dichiarazione di Montreal Le principali tappe verso il Turismo Sostenibile 20 Sostenibile Turismo
  • 18. TurismoSocialeperildomaniedicriteriche loidentificano. nella Dichiarazione di Berlino, i ministri dell'ambiente convenuti alla Conferenza Internazionale sulla Biodiversità e il Turismo, evidenziano la responsabilità a livello locale dello sviluppo durevole del turismo e la necessità diuncontrolloe diunagestione accortadellostesso. Viene inoltre assunto che la conservazione della natura e della biodiversità costituisca la maggior risorsa per le attività turistiche e che debbano essere prese tutte le misure necessarie ad assicurare il rispetto dell'integrità degli ecosistemie deglihabitat, ispirateal principiodi precauzione. le NazioniUniteproclamanoil 'AnnoInternazionaledell'Ecoturismo'. a Santiago del Cile, i membri dell'OMT (rappresentanti dell'industria turistica mondiale, delegati di Stati, di territori, diimprese, diistituzionie di organismi) adottano iprincipi del 'CodiceMondiale di EticadelTurismo'. al Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburgh, l'OMT dà corso ad un’iniziativa globale riguardo alla riduzione della povertà attraverso il turismo, lanciando il concetto del "Turismo Sostenibile come strumento efficace per Eliminare la Povertà" e avviando il processo per la messa in atto di un programma ad hoc. Questa iniziativa crea un collegamento tra il Turismo Sostenibile, che l'OMT persegue da molto tempo, e la leadership delle Nazioni Unite sulla Riduzione della Povertà che è stata al centro del summit di Johannesburg e degli Obiettividi Sviluppo delMillennio. l'OMT presenta una visione d'insieme del concetto di “ ” riferito all'ottenimento del giusto equilibrio tra obiettivi sociali, economici e ambientali: “Linee-guida e prassi di gestione per lo sviluppo sostenibile del turismo sono applicabili a tutte le forme di turismo in tuttii tipi di destinazioni, compreso il turismo di massa ei varisegmentidelturismo di nicchia”. I principi della sostenibilità riguardano gli aspetti ambientali, economici e socioculturali dello sviluppo del turismo e unidoneoequilibrio deve essere instauratotra queste tre dimensionipergarantirelasostenibilitànellungo termine. Diconseguenza,ilturismo sostenibile deve: 1) Utilizzare al meglio le risorse ambientali che rappresentano un elemento chiave dello sviluppo del turismo, preservando iprocessi ecologiciessenzialie facilitando ilmantenimentodellerisorse naturalie della biodiversità. 2) Rispettare l'autenticità socioculturale delle comunità ospitanti, conservare il loro patrimonio architettonico, di vitae diculturae favorire la comprensione e la tolleranzainterculturale. 3) Assicurare operazioni economiche proficue di lungo periodo, offrendo benefici socioeconomici equamente distribuiti tra tutti gli interlocutori sociali, tra cui occupazione stabile, possibilità di conseguire un reddito e servizi socialiperlecomunitàospitanti, nonchécontribuendoallariduzione della povertà. Lo sviluppo sostenibile del turismo richiede la partecipazione informata di tutti gli interlocutori sociali interessati, nonché una leadershippolitica forte, alfine di assicurare una partecipazione di vaste proporzioni e laformazione del consenso. Rendere il turismo sostenibile una realtà è un processo costante che richiede il monitoraggio continuo deglieffetti,adottandoall'occorrenza le misure preventive e/o correttive necessarie. Il turismosostenibiledevealtresìmantenereunalto livello disoddisfazione del turista,garantendogliun'esperienza significativae rendendoloconsapevole deiproblemidella sostenibilità”. 1997 1998 2002 1999 2002 2004 turismo sostenibile 21 Sostenibile Turismo
  • 19. 2005 l'OMT e l'UNEP stabiliscono 12 obiettiviper un turismo sostenibile : 1) VITALITÀ ECONOMICA: assicurare la vitalità e la competitività delle destinazioni e delle imprese turistiche in modo chepossano continuare aprosperare ea produrrebeneficinellungotermine. 2) PROSPERITÀ LOCALE: massimizzare il contributo del turismo alla prosperità della destinazione ospitante, compresalaquota della spesadeituristisia trattenutalocalmente. 3) QUALITÀ DEL LAVORO: rafforzare il numero e la qualità dei posti di lavoro creati localmente e sostenuti dal turismo, compreso il livello delle paghe, condizioni di servizio e la disponibilità verso tutti senza discriminazione di genere,razza, disabilità oaltro. 4) EQUITÀ SOCIALE: ricercare un'ampia distribuzione dei benefici economici e sociali dal turismo in tutta la comunitàospite, compresele opportunitàdi miglioramento, reddito eservizidisponibiliperipoveri. 5) SODDISFAZIONE DEI VISITATORI: offrire una sicura, soddisfacente ed appagante esperienza per i visitatori, disponibilea tuttisenzadiscriminazione digenere,razza,disabilitào altro. 6) CONTROLLO LOCALE: coinvolgere e dare potere alle comunità locali inmateria di pianificazione e di decisione politicasulla gestionee sulfuturo sviluppo della loro area,nellaconsultazione conaltri stakeholder. 7) BENESSERE DELLA COMUNITÀ: mantenere e rafforzare la qualità della vita nelle comunità locali, comprese le strutture sociali e l'accesso alle risorse, ai servizi e ai sistemi di sostegno alla vita, evitando ogni forma di degrado o di sfruttamentosociale. 8) RICCHEZZA CULTURALE: rispettare e includere tutto ilpatrimonio storico, l'autentica cultura, le tradizionie la diversitàdelle comunitàospitanti. 9) INTEGRITÀ FISICA: mantenere e rinforzare la qualità dei paesaggi, urbani e rurali, ed evitare il degrado fisico e visualedell’ambiente. 10) DIVERSITÀ BIOLOGICA: sostenere la conservazione delle aree naturali, degli habitat e della vita selvaggia e minimizzarneidanni sofferti. 11) EFFICIENZA DELLE RISORSE: minimizzare l'uso delle risorse scarse e non rinnovabili nello sviluppo e nella gestione dei serviziedegliimpiantituristici. 12) PUREZZA AMBIENTALE: minimizzare l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del terreno e la produzione di rifiuti daparte delle impreseturistiche edeivisitatori. A queste linee guida, già adottate da numerosi paesi come componentidella relativa legislazione sul turismo, è utile aggiungere una definizione di massima di “ecoturismo”, che all'interno del turismo sostenibile rappresenta un segmento di mercato che non è da sovrapporre e confondere: “Viaggiare in maniera responsabile nell'ambiente e visitare aree naturali relativamente indisturbate al fine di godere, studiare ed apprezzare la natura ed ogni caratteristica culturale ad essa associata, in modo da promuoverne la tutela, da minimizzare l'impatto sull'ambiente e da fornire sostanziali benefici socioeconomici alle popolazioni locali.” ( ('MakingTourism More Sustainable, A guide forpolicy makers') Galli-Notarianni, 'La sfida dell'ecoturismo', I.G.De Agostini2002) 22 Sostenibile Turismo
  • 20. Occorre segnalare che da tempo lavorano nell'ambito del turismo sostenibile anche agenzie di viaggio e tour operator e che molte Organizzazioni Non Governative (ONG) stanno rivolgendosi al turismo per la sostenibilità economica dei Paesi inVia diSviluppo. Nella Costituzione della Comunità europea si riconosce per la prima volta al turismo la stessa visibilità prevista per le altre competenze europee, specificando in due articoli il ruolo dell'Unione: il primo si riferisce alla competenza dell'UE a condurre azioni di sostegno, di coordinamento e di complemento rispetto a quelle degli Stati membri; il secondo al suo ruolo di integrazione delle azioni degli Stati membri nel settore del turismo, in particolare promuovendola competitività delle impreseturistiche. Tale compito si attua attraverso due assi: da una parte, incoraggiare la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle imprese, dall’altra, favorire la cooperazione tra gli Stati membri, segnatamente attraverso lo scambio delle buonepratiche. Il turismo è tematica orizzontale che trova spazio in politiche e programmi che spaziano dai fondi strutturali all'educazione e formazione, dall'ambiente ed i trasporti alla ricerca. Si tratta infatti di attività e finanziamenti che hannosignificativiimpattisulle attivitàconnesse alturismo. Questo approccio di carattere orizzontale necessita di un elevato livello di coordinamento tra gli Stati membri che renda compatibiliitreelementiprioritaridi una politicaeuropeadelturismo: migliorare laqualitàdeiservizituristici, diversificare le attività ediprodottiedintegrareilconcetto disviluppo sostenibile. La Commissione agisce in questo senso, ponendo al centro della propria strategia, in materia di turismo, tre poli di interesse: sviluppare le imprese e aiutare la loro competitività, proteggere e soddisfare le necessità del turista- consumatore, tutelare il patrimonio naturale e culturale. Nulla di tutto ciò può essere realizzato se manca un vero, solido partenariato fraistituzionipubbliche, impreseprivate, societàciviledeiluoghidi destinazione. Dalla metà degli anni '90, lo sviluppo sostenibile del turismo diventa una priorità per le istituzioni comunitarie. Infatti,già nel quinto Programma Ambiente (1993-1997) dellaComunità Europea si legge: “La futura espansionedel turismo dovrà necessariamente inserirsi nell'ottica della sostenibilità”. Si ribadisce che il turismo è un settore trasversale e come regola generale, che la politica turistica europea dovrebbe essere complementare alle politiche attuate dagli statimembri. Nel 1999 alcuni Enti Parco in Europa, riconoscendo la loro peculiarità rispetto ai “territori politici” sui quali insistono, sottoscrivono una “Carta Europea del Turismo durevole nelle Aree Protette” dove si manifesta la volontà delle istituzioni che gestiscono le aree protette e dei professionisti del turismo, di favorire un turismo conforme ai principi dello sviluppo sostenibile. Oltre ai principi di base comuni a quelli internazionali, viene prevista una valutazione dei piani d'intervento ed un protocollo di valutazione, offrendo così uno strumento per misurare l'efficaciadelleazioniintrapresee ponendo lebasiperunconfronto, nelmantenimento delle diversità territoriali. Il panorama europeo 23 Sostenibile Turismo
  • 21. 24 Nella UE, nella sua accezione più ristretta, il turismo crea oltre il 4% del PIL. Se si considerano i legami con gli altri settori, il contributo del turismo al PIL è stimato all'11% con oltre 24 milioni di occupati (12% della forza lavoro totale). Sebbene alcune grandi compagnie internazionali abbiano un ruolo importante nel settore, esso rimane principalmente dominato dalle PMI. Nella comunicazione “Un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo” del novembre 2001 la Commissione propone la “promozione di uno sviluppo sostenibile delle attività turistiche in Europa attraverso la definizione e l'attuazione di un'Agenda 21” ricevendo un forte sostegno da parte del Parlamento Europeo, del Consiglio, delComitatoeconomicoe socialeeuropeo edelComitato delle regioni. Nel 2004, infatti, si costituisce in seno alla Commissione Europea, con il compito di formulare una proposta per l'Agenda 21 europea sul turismo, il Tourism Sustainability Group (TSG), composto dagli operatori del settore: membri dei vari governi, autorità regionali e locali, rappresentanti dell'industria turistica, organizzazioni ambientali e sindacati, rappresentanti della ricerca e dell'educazione esperti nel turismo sostenibile. Sulla base delle prossime conclusioni del gruppo, si attende una conferenza europea in materia, ed entro il 2007 la Commissione dovrebbe presentare unaproposta relativa adun'Agenda21, basatasulle opinioniformulate dalgruppo. Il percorso di Agenda 21 dà così vita a veri e propri piani di azione strategica, come nel caso del Comune di Calvià. Dal processo di interventi per il superamento della situazione di declino e di sovrasfruttamento delle risorse che il turismo di massaha causato nelle isole Baleari, nasce infattila ‘Cartadi Calvià’. Lemisure proposte perla protezione delle risorse sul territorio e per il rispetto delle tradizioni diventano riferimento per molti documenti successivi e perleazionidivari entilocali. AllaConferenzadei Ministri delTurismo degli stati membri dell'UE, tenutasi aViennail 21marzo 2006 le conclusioni evidenziano il ruolo fondamentale del turismo all'interno dell'economia dell'UE ed il bisogno di incrementarne la competitivitàevidenziandole seguentiesigenze: lapromozione dellastraordinariavarietàche l'Europaha come patrimonio innaturae cultura; laprotezioneambientale; direndereoperativele Agende 21localisul turismo e la partecipazionealle azionidapartedellecomunitàlocali; lo sviluppo di una solida collaborazione tra l'UE e gli stati membri, tra pubblico e privato in virtù del principio della sussidiarietà. L'Europa deve assumere un duplice impegno per ciò che riguarda il turismo entro i suoi confini per quello rivolto al resto del mondo. Deve cioè garantire la sostenibilità economica, sociale e ambientale del turismo sia in Europa che all'estero come contributo allo sviluppo sostenibile globale e per offrire vitalità, crescita continua, competitività e successocommerciale aquestosettore importantissimodalpuntodi vista economico. Le sfide per un turismo europeo sostenibile sono legate sia ai modelli di consumo, in particolare la distribuzione stagionale del turismo e i viaggi a fini turistici, sia ai suoi modelli di produzione, ossia la catena dell'offerta e le destinazioni turistiche. Un atteggiamento sostenibile del turista e una buona governance pubblica e privata sono fattori chiave permodificare imodellidi turismo nonsostenibili. ! ! ! ! Sostenibile Turismo
  • 22. 25 Sostenibile Turismo Per “ ”, ha definito la rivista ambientale del Consiglio d'Europa, “s'intende ogni forma di attività turistica che rispetta e preserva a lungo termine le risorse naturali, culturali e sociali e che contribuisce in modo positivo ed equo allo sviluppo economico e al benessere degli individui che vivono e lavorano in questi spazi”. Ecco allorache ilturismo sostenibilenon solo si preoccupadi nondistruggerele risorsedeiluoghiche vaa toccare, masi fa caricodiportare uncontributo attivo alla loro salvaguardia. Compatibilmente con il fatto che l'industria turistica oltre ad esperienze vende sogni sta avanzando tra gli studiosi una definizione di seconda generazione del turismo sostenibile. Per evitare che un'economia turistica, per così dire monoculturale, stravolga i valori e gli equilibri locali, troncando il passaggio dell'eredità culturale dai nonni ai nipoti, il concetto di sostenibilità deve evolversi ulteriormente. Per esempio, aprendosi a strategie di mantenimento o di recupero della solidarietà tra le diverse generazioni all'interno delle comunità ospitanti. Rimane logica e inoppugnabile, la linea guida europea: 'tutto il turismo, un giorno, dovrà essere (o diventare) sostenibile.' L'Europa conta il maggior numero di associazioni per la sostenibilità turistica riconosciute dall'OMT. Fra queste VISIT (Voluntary Initiatives for Sustainability in Tourism) riunisce le associazioni non governative di Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Groenlandia, Islanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera, che promuovono unloro 'marchio' per la sostenibilità turistica.In Europa, 1.700 sono le strutture turistico-ricettive che hanno ottenuto questi marchi: dai piccoli agriturismi a grandi alberghi, compresi ristoranti, campeggi, impianti per il tempo libro e parchi vacanza. Tra gli obiettivi del VISIT la definizione di criteri uniformi per la validazione dei 'marchi' per il settore turistico (circa 40 in Europa) e la promozione ed il coordinamento delle iniziative che si muovono ancora in maniera spontanea nel settore del turismo ecosostenibile. turismo sostenibile (Duccio Canestrini)
  • 23. LASITUAZIONEITALIANA E REGIONALE In Italia, la Legge Quadro sul Turismo (L. 135/2001) definisce i principi fondamentali e gli strumenti della politica del turismo. L'art. 1 della legge richiama, tra i principi, la “tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali, dei beni culturali e delle tradizionilocalianche aifinidiuno sviluppo turisticosostenibile”. L'art. 5 ne promuove i principi di fondo attraverso la previsione di misure di sostegno per la riqualificazione delle imprese turistiche,conpriorità pergliadeguamentirispettoa: normativa disicurezza; classificazionee standardizzazione deiservizituristici; sviluppo di marchidiqualità; certificazioneecologica; certificazionedi sistemidi qualità; tuteladell'immagine del prodottoturistico locale. Questalegge, inoltre, istituisce laConferenzaNazionale del Turismo allo scopodi “esprimere gli orientamenti perla definizione e gli aggiornamenti del documento contenente le linee guida; di verificare l'attuazione delle linee guida, con particolare riferimento alle politiche turistiche e a quelle intersettoriali riferite al turismo; di favorire il confrontotra le istituzionie lerappresentanze delsettore”. Nel 1993 viene approvato il “Piano Nazionale per lo sviluppo sostenibile in attuazione dell'Agenda 21”, ma solo nel 1998, conl'approvazionedel“Nuovo programmaperlaProtezione dell'Ambiente”,l' Agenda 21riceve impulso. La Conferenza Internazionale sul Turismo Sostenibile, dedicata alle tematiche dello sviluppo turistico sostenibile, (Rimini 28-30 giugno 2001)raccoglie e porta a confronto le molteplici esperienze di gestione ambientale realizzate in località turistiche per arrivare alla definizione dei modelli e delle strategie più innovative, rivolgendo particolare attenzione al bacino mediterraneo ed alle aree ad alta densità turistica. In questa occasione infatti, si considerano le destinazioni del turismo di massa e si affrontano le priorità sucuiindirizzare e promuovere glisforzi e gli impegni nei annisuccessivi. Curata dalla Provincia di Rimini, dalla Regione Emilia Romagna ed in collaborazione con i ministeri dell'Ambiente e dell'Industria - Direzione del Turismo, la conferenza ha inteso potenziare il dialogo tra le amministrazioni, gli operatori di settore e gli esperti in materia,sul complesso rapporto tra ambiente e industria dell'ospitalità, avviando unariflessionesulla domandadi qualità ambientalerispettoalle struttureedaiservizituristiciconloscopo didefinire azioni politiche e strategiche volte all'incentivazione di comportamenti maggiormente responsabili da parte dei turisti, nonché sviluppare un'azione virtuosa tra domanda e offerta (progetti educativi, attivazione di premi ed incentivi economici, ecolabel). Gli esiti della conferenza sono confluiti nella ‘Carta di Rimini’, uno dei principali documentidiriferimento nazionaleperunturismo sostenibile. ! ! ! ! ! ! Il panorama italiano 26 Sostenibile Turismo
  • 24. A fianco del settore pubblico, che ha il compito di stabilire le politiche e gli obiettivi dello sviluppo, nonché individuare strumenti finalizzati, anche il mondo del no-profit, delle associazioni e dei privati vede in Italia un notevole sviluppo. Nel 1997 a Verona, undici associazioni, impegnate nel settore se pur in forme diverse, hanno sottoscritto la ‘Carta d'identitàperiviaggi sostenibili’,dando vitaall'Associazione ItalianaTurismoSostenibile (AITR). L'obiettivo è quello di “promuovere un modo di fare turismo che sia equo nella distribuzione dei proventi, rispettoso delle comunità localie a basso impatto ambientale.” Attualmente le associazionino profit che aderiscono ad AITR sono 40. Sebbene il loro interesse sia volto principalmente all'approfondimento del turismo out-going, nell'ultimo Forum nazionale a Penne (Pescara, 27-28 settembre 2006),l'intento è quello di faremergere le iniziative italiane di turismo comunitario, di reti formali e informali, del turismo associativo e cooperativo impegnato nel tenere insieme lo sviluppo sostenibile del territorio e l'incontro con un turista preparato e attento agli impatti derivanti dalla sua presenza. È importante segnalare le organizzazioni partecipanti: AGCI Pesca, ANCST, ARCI Turismo, Associazione alberghi Diffusi, Associazione Borghi autentici d'Italia, Associazione Città Slow, Associazione Le Mat, Bureau International du Turisme Social, Club Alpino Italiano, Centro turistico Giovanile, CTS Ambiente, FAI, Federcultura turismo sport, Legacoop turismo, Legambiente, Slow food, UNPLI, WWF. In questa occasione, AITR presenta un nuovo manifesto rivolto al turismo italiano da portare alla III Conferenza nazionale sul Turismo promossa dal Governo italiano a Montesilvano (30 settembre - 1ottobre). Lelinee guida delManifesto evidenziano la necessità di coinvolgere nella definizione delle politiche del turismo sia gli enti pubblici competenti che le rappresentanze dell'industria, le associazioni e le organizzazioni che da anni operano per la qualificazione del turismo in Italia, valorizzandone la bellezza, isaperi e lacultura, sottolineano inoltre la necessità di favorire iprocessi di aggregazione locale su territori omogenei, inparticolare nelsuddelPaese e nellearee a rischiospopolamento. Un occhio di riguardo viene posto anche per la scuola come promotrice della tutela e della valorizzazione dell'ambiente. Durante la 'III Conferenza Italiana per il Turismo' di Montesilvano, a fianco delle osservazioni per interpretare al meglio la qualità dell'offerta turistica italiana, emergono linee guida sulla qualità aziendale, ma anche su quella territoriale/ambientale, collegata al risparmio energetico, alla valorizzazione delle identità locali, all'impegno nella riduzione deirifiuti,edinfine alla qualitàpercepita edemozionale, in relazionealvaloredelleesperienze generate. Le Regioni assumono competenza in materia di turismo con la Legge 217 del 17 maggio 1983, nella quale il governo demanda aquestienti le materie disviluppo, programmazione e promozioneturistica. Nell'ambito della Conferenza del Turismo Italiano (Genova nel 2004), il documento finale elaborato dal tavolo di lavoro “Una nuova domanda legata al turismo sostenibile”, individua come esigenza prioritaria delle Regioni - la Liguria è capofila del Coordinamento nazionale per il turismo - la sensibilizzazione delle amministrazioni pubbliche per l'armonizzazione di programmi attuativi finalizzati alla diffusione dei parametri del turismo sostenibile e al loro Il panorama regionale 27 Sostenibile Turismo
  • 25. 28 rispetto, delle imprese turistiche con l'adozione di sistemi di certificazione ambientale e delle stesse Regioni con l’istituzione di un tavolo permanente per il turismo sostenibile nell'ambito del Coordinamento. Inoltre prevede la promozione di criteri di premialità per le imprese certificate o che intendono farlo, ma anche per gli enti locali che perseguono gli stessi scopi adottando, per esempio, il concetto di “capacità di carico” nella pianificazione e programmazione delterritorio. Con i fondi statali, stanziati dalla legge 135/2001 “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, a partire dal 2004 Regione Liguria co-finanzia numerosi progetti interregionali nella maggior parte dei quali sono inseriti, fra le azioni di promozione, interventi di sensibilizzazione alla cultura del mare e al rispetto dell'ambiente e delle sue risorse. In Liguria, nell'ottica della valorizzazione del prodotto turistico in una logica di sistema integrato, emergono inequivocabilmente la necessità di sviluppare la cultura della qualità e della sostenibilità ambientale. Non è possibile oggi parlare di politiche turistiche senza mettere questi due aspetti in primo piano. Inoltre la qualità e la sostenibilità ambientaledevono essere trattatiinmodo il piùpossibile congiuntoe abbinato. Il 4 ottobre 2006 viene approvata la Legge Regionale n. 28 ‘Organizzazione turistica regionale’ che sostituisce la precedente n.14/04 e che, oltre a ridefinire i ruoli e le competenze degli enti pubblici, delinea un quadro di riferimento profondamente innovato che ruota intorno ai Sistemi Turistici Locali, e vede la partecipazione degli operatori privati quali soggetti aggregatori e capaci di costruire la rete dell'offerta, di fare sistema; un nuovo ruolo, quindi, pergli operatori privati nonpiù solo fornitori di servizima qualisoggettiattivi nella definizione delle strategie turistiche territoriali. La formazione degli STL non è imposta dall'alto in modo gerarchico ma avviene dal basso sulla base della effettiva condivisione di un progetto da parte dei proponenti. Questi dovranno presentare un piano di sviluppo turistico che precisi le strategie turistiche individuate per il territorio di riferimento, con i relativi tempi di realizzazione e che evidenzi il tessuto imprenditoriale, i valori ambientali e paesaggistici, la storia della comunità locale, le emergenze culturali ed artistiche, l'enogastronomia, imodellisociali di vita e le tradizionidellapopolazione residente e le attività economiche tipiche e tradizionali. Il Sistema Turistico Locale deve puntare alla sinergia tra i diversi tipi di offerta e di servizi turistici presenti nel territorio al fine di migliorare, valorizzare e promuovere l'ambiente complessivoe le produzionituristiche. LaRegione, nel riconosceregliSTL,ha ilcompito di guidare questo processo inmodo noninvasivo masostenendo la loro formazione e i progetti presentati, che naturalmente dovranno essere compatibili con la programmazione regionale. Dall'altro lato il Testo Unico sull'offerta ricettiva e balneare (la nuova normativa in avanzata fase di predisposizione), creerà la cornice all'interno della quale delineare, attraverso i regolamenti di attuazione, il quadro delle strategie di riqualificazionedi questoimportante comparto dell'offerta. Sostenibile Turismo
  • 26. ATTIVITÀ E MARCHI PROMOSSI DAI PARCHI LIGURI L’AltaViadeiMontiliguri:infrastruttura ambientaletra Alpie Appennino Una via di collegamento percorribile tutto l’anno che apre la strada tra l’entroterra ed il mare, tra Appennini e Alpi. Una grande strada verde dove crinali soleggiati si alternano a boschi ombrosi e, talvolta, nebbie orografiche creano atmosfere e forme surreali; un percorso unico, da cui è possibile ammirare, allo stesso tempo, la Corsica e le vette innevate delle Alpi Cozie e Pennine,dove creste ventose lasciano ilposto a tranquillipendii dai sottoboschi ricchidi profumie colori. L’itinerario ideale perchi, rifuggendo il turismo di massa, voglia conoscere l'entroterra della Liguria: regione che comprende nel suo piccolo territorio ambienti molto diversi, con situazioni naturali di altre latitudini e testimonianze storiche di diverse epoche. Il percorso collega le estremità della riviera ligure, interessando prevalentemente il crinale montuoso che si distende da Est ad Ovest. L’Alta Via deiMontiLiguri rappresentaun “ponte naturale”che mette inconnessione due macro-sistemi: Appennini e Alpi; unagrande “stradaverde”che collega ilMediterraneo all’Europacentrale,lareteecologica nazionale aquella europea. Le sue caratteristiche intrinseche, la posizione geografica ed un progetto regionale di rilancio dell’intera rete di fruizione turistico-escursionistica della Liguria, con le previsioni del sistema di ecomusei e di rete ecologica regionale, ne fanno di fatto un “corridoio di connessione” per eccellenza, che può contribuire alla valorizzazione turistica delle aree interne degli Appennini settentrionali e delle Alpi meridionali e alla riduzione della frammentazione degli ambienti naturali. Il progetto di iniziativa regionale tiene conto soprattutto di queste peculiarità e mira a promuovere azioni volte allo sviluppo sociale ed economico delle aree interne mediante la valorizzazione delle potenzialità del territorio e favorendo una struttura unitaria alle diverse azioni locali. I prodotti "di punta" del progetto sono il portale internet, la rete dei Centri Servizi Territoriali (CST) e i nodi tematici del percorso (ecomusei e simili). La lista non è comunque chiusa ma, in coerenza con la filosofia gestionale che il progetto havolutodarsi, aperta,attraverso l'Associazione AltaVia, alcontributodi tuttiisoggetticoinvolti. Maurizio Robello Perinformazioni: -ServizioParchieAreeProtette di RegioneLiguria www.altaviadeimontiliguri.it Le azioni promosse dal Servizio Parchi e Aree Protette di Regione Liguria Sostenibile Turismo Capitolo 3 – Lo stato dell’arte delle buone pratiche sul turismo sostenibile in Liguria 29
  • 27. Sostenibile Turismo Le azioni di promozione del turismo sostenibile delle Aree Protette della Liguria Parco Naturale Regionale dell’Antola Il Sistema regionale delle aree protette della Liguria è attualmente costituito da 1 parco nazionale (Cinque Terre), 8 parchi naturali regionali, di cui 5 gestiti da Enti Parco (Antola, Aveto, Beigua, Montemarcello-Magra, Portofino) e 3 dai singoli Comuni interessati (Bric Tana, Piana Crixia, Portovenere), 3 riserve naturali regionali (Bergeggi, Gallinara, Rio Torsero), un giardino botanico regionale (Hanbury) e un giardino botanico provinciale (Pratorondanino, Provincia di Genova). Il Sistema è integrato da due aree marine protette statali (Cinque Terre e Portofino), due previste (Bergeggi, in corso di istituzione, e Gallinara), e dalle estensioni a mare di due aree protette regionali (Giardini Botanici Hanbury e Portovenere). L’Alta Via dei Monti Liguri rappresenta inoltre l’asse portante del sistema di infrastrutturazione ambientale e di fruizione escursionistica della Regione. E’ recente l’istituzionedelSistemadi areeprotette provincialiSavonesi. Prof. Dario Franchello Nel corso del 2005 l’Ente Parco dell’Antola e la Fondazione ENI Enrico Mattei hanno intrapreso un percorso di conoscenza sulla domanda turistica nel territorio dell’Area Protetta attraverso un’indagine condotta in collaborazione con l’Osservatorio sul Turismo Sostenibile. La ricerca nata dall’impegno della Fondazione Eni Enrico Mattei e della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova, oltre ad aver individuato il profilo del visitatore tipo, si è posta anche l’obiettivo di fornire indicazioni utili per mettere a punto strategie di promozione e comunicazione rispondenti alle esigenze di coloro che fruiscono dell’area protetta e di diffondere la cultura del turismo sostenibile attraverso servizi orientati alla crescente domanda di “ecoturismo”. Le indagini svolte sono state presentate nel corso del seminario: “Parchi ed entroterra: risorse da valorizzare - Turismo alle pendici dell’Antola”, tenutosi mercoledì 17 maggio 2006 presso la sede del Parco dell’Antola a Torriglia. Il seminario, con la presentazione di buone pratiche realizzate in contesti territoriali simili, in particolare nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e nel Parco Regionale delle Alpi Marittime, ha riaffermato il ruolo delle aree protette come luoghi ideali dove sperimentare pratiche di turismo sostenibile, dove tutela e fruizione del territorio rappresentano un obiettivo primario di gestione. In tale ottica le politiche di sviluppo del Parco Naturale Regionale dell’Antola mirano al rafforzamento dei sistemi locali legati ad un turismo sostenibile, conazionivolte a favorireuna qualificazione e certificazione dellestrutture ricettive edal potenziamento dei sistemi di mobilità edeiservizilocaliconnessi allasalvaguardia evalorizzazionedellerisorse naturali. Dott. AntonioFederici - Perinformazioni: CoordinatoreRegionaledelleAree Protettedella Liguria Direttoredel Parco Via N. S. della Provvidenza 3,1Torriglia (GE) tel. 010944175 e-mail: info@parcoantola.it 30
  • 28. Parco Naturale Regionale dell’Aveto Da diverso tempo ilParco dell’Aveto ha avviato numerosi interventi volti a migliorare la fruibilità del territorio, sia perituristi, sia periresidenti: Gli interventi di riqualificazione del Rifugio “Monte Aiona” a Pratomollo hanno reso autonomo l’edificio sotto il profilo energetico con l’utilizzo di fonti rinnovabili (energia solare) e il contenimento degli sprechi (opere di coibentazione). Grazie al sostegno diretto del Parco si è realizzata la nuova strada di accesso alla vecchia Malga Zanoni, abbandonata da anni e che, grazie anche all’intesa raggiunta con il Consorzio locale, potrà riprendere l’attività zootecnica affiancata a quella di rifugio, secondo l’esperienza già avviata per la Malga Perlezzi. Aspetto non secondario dell’intervento, nello spirito di favorire l’economia del territorio, i lavori affidati dal Consorzio di Zanoni sono stati realizzati da un’impresa locale. Il capitolo relativo alle Foreste Demaniali Regionali, complessivamente 1000 ha di patrimonio boschivo pubblico da mantenere e valorizzare, affidate al Parco, è particolarmente ricco: un’azione pilota finanziata dalla Regione è già stata conclusa per quanto riguarda i primi interventi di miglioramento alla foresta del Penna e delle Lame: l’obiettivo è di favorire la faggeta d’alto fusto, a discapito delle conifere di impianto artificiale. Il legname ricavato – in gran parte di scarso interesse – viene riutilizzato “ecologicamente”, trasformato in fonte energetica per riscaldamento o restituito al bosco, previa sminuzzatura, perarricchirne ilsuolo. Nel frattempo il Parco ha acquistato alcuni macchinari agricoli (una scortecciatrice e una segheria mobile) per consentire la lavorazione del legname in opera direttamente nel bosco, aumentando ulteriormente la possibilità di autofinanziarei lavori inforesta. Per quanto riguarda il “ricco” patrimonio immobiliare delle Foreste, sono state affidate, in gran parte a professionisti locali, le progettazioni per la ristrutturazione delle diverse Casermette. Anche in questo caso un cospicuo finanziamento pubblico, che il Parco ha saputo recuperare, permetterà di riavviare punti di appoggio e di ristoro perl’escursionismo e ilturismod’ambiente, vero motoredellanostraeconomia. Afianco di questiinterventi sisono avviate le procedure perla Certificazione Forestale (FSC)deiboschinel Parco, un“marchio” riconosciuto a livello mondiale, il cui conseguimento darà unnotevole valore aggiunto alpatrimonio in gestione. Il Parco, grazie adun progetto europeo denominato “Robinwood”, sta elaborando unmodello di gestione forestale sostenibile e avvierà processi locali di filiera, mentre grazie ai finanziamenti di un altro progetto europeo, denominato “Mediterritage”, si potranno finanziare alcuni progetti pilota per realizzare impianti di riscaldamento e teleriscaldamento abiomasse vegetali. Nella frazione di Ventarola (Rezzoaglio) si sono quasi conclusi i lavori di restauro di un edificio antico, in pietra, risalente almeno al XVII secolo. L’Università di Genova ha effettuato studi archeologici al suo interno, indirizzati a studiare alcuni aspetti d’uso dell’edificio, un’abitazione tradizionale con stalle al pian terreno, ricavando molto materiale utile anche a un’esposizione locale. Si tratta di un tentativo di avvio del risanamento edilizio dell’intero borgo, a partire da una proprietà pubblica (che verrà destinata a “casa vacanze” e punto di appoggio per ! ! ! ! ! ! 31 Sostenibile Turismo
  • 29. ! ! ! ! ! ! ! ! ! escursionisti e ippoturisti in transito), che segue metodiche di recupero molto rigorose per non snaturare l’organismo(eilvalore) edilizio dell’intero borgo. Il nuovo rifugio “Antonio Devoto” del Passo del Bocco (capacità: 45 posti letto), unico “presidio” del valico in un’area molto frequentata, svolge il ruolo di posto tappa dell’Alta Via dei Monti Liguri e di foresteria del Parco per attività residenziali di Educazione Ambientale e di avvicinamento alla natura e alla montagna. A breve il Rifugio, classificato come Centro Servizi Territoriali dell’Alta Via dei Monti Liguri, verrà dotato di un pullmino 9 posti a trazione integrale perservizia chiamatae accompagnamentovisiteguidate neidintorni. Sono ultimati anche i lavori dell’edificio multiservizi di Rezzoaglio, realizzato attraverso un’intesa tra ASL, Comune e Parco: alcuni locali di proprietà del Parco potranno presto svolgere il ruolo di sede distaccata (per favorire i contatti dell’Ente con i residenti della Val d’Aveto) e di centro visita e punto informazioni del Parco. In particolare, grazie ad uno specifico finanziamento ottenuto per la valorizzazione di Rete Natura 2000, è in corso l’allestimento diunecomuseodel bosco. Il Parco ha coordinato e supportato, anche finanziariamente, una delle più significative operazioni di rinconversione industriale del nostro entroterra: la trasformazione della Miniera di Gambatesa, da semplice distrettominerarioa grande attrazione turistico-scientifica. Il Parco ha realizzato alcuni Sentieri Natura autoguidati (Laghetto del Bocco, Sentiero Ofiolitico, Percorsi Naturalistici nella Foresta delle Lame, Sentiero Carsologico e Sentiero del Monte Bossea), itinerari di facili percorrenzalungo iqualisono posizionatiappositirichiami(stop)cherinvianoa specifici opuscoliacquistabilipresso ilPunto Info delParco oleggiiesplicativi. Il Parco ha avviato un programma di riqualificazione di aree strategiche dove creare poli attrezzati per il picnic e la sosta(Giacopiane, Farfanosa,PassodelBiscia). Ogni anno il Parco attua un programma di manutenzione della fitta rete sentieristica (oltre 500 km) grazie alla collaborazione delle cooperative locali. Il Centro di Educazione Ambientale del Parco organizza visite guidate durante tutto l’anno e altri eventi (mostre, serate con gruppi di Astrofili). Gli eventi sono pubblicizzati nel giornalino del Parco che esce ogni tre mesi e che viene distribuito gratuitamente negliufficituristici dellaProvincia diGenovae pressotuttigliesercizilocali. Il parco realizza pubblicazionituristico-escursionistiche e ha messo in opera lanuova cartellonistica permigliorare laconoscenza turisticadelcomprensorio. GiuseppinoMaschio Dott. Paolo Cresta Perinformazioni: - PresidentedelParcodell’Aveto Direttoredel Parco , Via Marrè75A, Borzonasca(GE)tel. 01085340311 e-mail: parcoaveto@libero.it 32 Sostenibile Turismo
  • 30. Parco Naturale Regionale del Beigua Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra Fin dalla sua istituzione l’Ente Parco del Beigua ha posto il tema del turismo sostenibile al centro della propria programmazione ed azione gestionale ritenendo opportuno individuare e conseguire gli obiettivi di tutela attiva delle risorse naturali compatibilmente con l’attuazione di un modello di sviluppo e di valorizzazione delle realtà locali, sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Ed è pertanto in questa direzione – supportata dagli strumenti operativi volontariamente adottati, quali il processo di Agenda 21 Locale, la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001, il Bilancio di Sostenibilità, ecc. – che l’Ente Parco ha realizzato diversi interventi connessi alla fruizione turistica del comprensorio interessato dall’area naturale protetta. Tra le azioni più significative si segnalano la realizzazione di ben cinque strutture informativo-divulgative gestite direttamente dal Parco (Centro Visite di Villa Bagnara a Masone, Centro Ornitologico e di Educazione Ambientale in loc. Vaccà sulle alture di Arenzano, Centro Visite di Palazzo Gervino a Sassello, Punto Informativo in loc. Prariondo sulle alture di Cogoleto, Punto Informativo in loc. Banilla a Tiglieto), gli interventi per il potenziamento della fruizione turistica dell’Alta Via dei Monti Liguri con l’apertura del Centro Servizi Territoriali a Sassello, i lavori di periodica manutenzione e miglioramento della rete sentieristica e delle aree verdi attrezzate, nonché l’allestimento di infrastrutture sportive (mountain-bike, ippotrekking, canyoning, orienteering, ecc.) nell’ambito del progetto “Parco palestra a cielo aperto”. Il Parco – che nel Marzo 2005 ha conseguito il riconoscimento di Geoparco Europeo e Mondiale sotto l’egida dell’UNESCO – ha lavorato alla riqualificazione e potenziamento dell'ospitalità diffusa (aziende agrituristiche, rifugi, locande, bed&breakfast, alberghi, ecc.) attraverso la concessione alle strutture ricettive di un marchio finalizzato a garantire unasempre più vasta e qualificata offertadi accoglienza orientata nell'ambito della strategia del "turismo sostenibile" ed ha completato uno studio di fattibilità per l’attuazione di una strategia di valorizzazione turistica che intende traguardare l’adesione alla“Carta Europea delTurismo Sostenibile nelle Aree Protette”, secondo icriteri individuati alivello europeodallaFederazione EUROPARC. Dott. Maurizio Burlando Perinformazioni: Oltre alle diverse attività nel campo della conservazione, tutela e valorizzazione ambientale, il Parco si occupa di iniziative volte alla promozione del turismo sostenibile. Tra queste citiamo l’Orto botanico di Montemarcello, con percorso guidato tra le specie presenti nelle cinque sezioni, una saletta multimediale e un centro visite, tutto alimentato da un pannello fotovoltaico. Direttoredel Parco EnteParcodelBeigua,Via G. Marconi165,16011 Arenzano(GE) Tel. 0108590300 e-mail: info@parcobeigua.it 33 Sostenibile Turismo
  • 31. Di grande rilevanza il progetto "Valorizzazione della fauna minore e della vegetazione degli ambienti umidi d'acqua dolce nei SIC Liguri" svolto nell’ambito di Rete Natura 2000 che ha portato alla realizzazione del “Centro Regionale Fauna Minore” di Sarzana, con acquari e terracquari contenenti specie di importanza conservazionistica, stagni didattici per l’osservazione e la conservazione di anfibi e uccelli, un laboratorio perla ricerca e la didattica sulla fauna delle grotte a Quaratica, alcuni sentieri attrezzati per la visita delle grotte e dei fenomeni carsici a Pignone, una foresteriadi servizio alle visite ealle ricercheattinentiai SICa CalicealCornoviglio,materiale didattico-divulgativoe programmi di visite guidate e di educazione ambientale nelle scuole. Altre due foresterie sono state realizzate con il progetto APE-Appennino Parco d’Europa che ha permesso al Parco di riqualificare un antico mulino a Pignone e un ex fienile a Beverino. Attualmente è in fase di ultimazione il progetto di collegamento dell’Alta Via dei Monti Liguri attraverso un pulmino ecologico a bioetanolo. Sono stati portati avanti anche diversi progetti volti alla funzionalità della rete sentieristica e dei punti panoramici del Parco, al recupero ed alla valorizzazione del patrimonio storico- culturale, ed all’incremento della fruizione naturalistica e sportiva in area protetta, come la realizzazione di piste ciclabili nel comune di Ameglia e, in progetto, la creazione di un percorso dedicato all’escursionismo equestre “Ippovia dei Parchi liguri” e la sistemazione delle sponde fluviali per attività sportive con tecniche di ingegneria naturalistica.Infine, è in elaborazione un progetto sul “Marchio del Parco” da associare a disciplinari diversificati per levarie attività presentisul territorio (prodottiagricoli, ricettività,ristorazione, attività produttive, nautica). Ing. Patrizio Scarpellini Perinformazioni: Il Parco di Portofino incentra la sua politica turistica a partire dal recupero e la manutenzione della viabilità escursionistica e forestale del Parco, dello sviluppo di oltre 70 Km., mantenuti in sicurezza e con regole di visita che ne garantiscano la tutela e, per quanto possibile, la sicurezza di percorrenza. Un’attività che si sviluppa secondo una pianificazione pluriennale, che comprende, tra l’altro, la manutenzione e il potenziamento delle aree attrezzate, la vigilanza ed uno studio dei flussi di persone, ancorché limitato ad un solo nodo escursionistico. Sulla scorta di queste azioni basilari si stanno sviluppando progetti informativi destinati prevalentemente ai turisti, di informazione sui valori del Parco, sostanziati in azione di diffusione di materiali cartografici, cartacei ed informatici, nonché processi educativi destinati alle scuole del comprensorio. Particolarmente significativa è lascelta delpartnerCosta Edutainment (gestore, tra l’altro dell’Acquario di Genova), capofila di un ATI comprendente Dafne e Coserco, quale soggetto preposto alla valorizzazione, promozione turistica e gestione dei servizi turistici del Parco. L’attenzione dell’Ente si sta focalizzando sulla qualificazione DirettoredelParco EnteParcodi Montemarcello-Magra, Via A. Paci2, Sarzana (SP) tel.0187691071- e-mail: info@parcomagra.it Parco Naturale Regionale di Portofino 34 Sostenibile Turismo
  • 32. dell’offerta al turista con la diffusione, in accordo con l’Area Marina Protetta di Portofino e i comuni del Parco e del comprensorio di punti informativi e, di prossima apertura, di un Centro visita in località San Rocco di Camogli assiemeallacomunitàlocale e alComune. Lastrategia dell’Enteprevede oggi l’attivazionedi strutturedestinate alturismo sostenibile in particolare: • del Mulino del Gassetta comprendente il recupero dell’edificio come museo della cultura materiale e punto di ristoro e di appoggio per la fruizione del parco, il ripristino del sentiero lungo la valle dei Mulini, attrezzato come percorso auto guidato, conrecupero deirestideimuliniesistenti; • dell’ “Eremo di S. Antonio di Niasca” per la realizzazione di un centro per attività culturali, didattiche, espositive, di incontroe ospitalitàdelParco; • dei manufattibellici(Batterie) perunloro utilizzoa fini escursionistici, didatticiedi fruizione; • dicentri visite presso lacasa dell’Arcoa S.Fruttuosoe “Casettogrande”a Portofino Vetta; • del Semaforo Vecchiodaadibirea centro dirilevamento parametriambientalie attività didattiche. Roberto Cavagnaro - Perinformazioni: Il Parco Nazionale delle Cinque Terre sta seguendo un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità per favorire la riconversione del sistema socio-economico e la tutela dell’ambiente. Il principio di sostenibilità prevede la riqualificazione del territorio costiero e dell’entroterra e la protezione dell’ambiente in tutte le sue forme (es. Mobilità Sostenibile, Area Marina Protetta,Marchio di Qualità Ambientale). L’obiettivo di questo tipo di sviluppo è quello di attirare un targetturistico colto, preparato e attento alle problematiche ambientali a cui proporre un’offerta adeguata ai principi di sostenibilità. La prima applicazione del principio di sviluppo sostenibile si è realizzata con l’applicazione di Agenda 21 che rappresenta un processo volontario finalizzato a definire in modo partecipato un piano strategico di medio-lungo periodo tale da favorire lo sviluppo socio-economico di una società; parallelamente salvaguarda la qualità dell’ambiente, la salute dei cittadini, la vivibilità e la disponibilità delle risorse presenti e delle future generazioni. Gli attori interessati e coinvolti sono i cittadini, gestori di strutture turistiche, Cooperative di servizi e di prodotto, Associazioni volontarie e non e la Pubblica Amministrazione. Filippo Bordoni Perinformazioni: Referente delle politiche di valorizzazione, promozione turistica e gestione dei servizi turistici del Parco EnteParcodi Portofino, VialeRainusso1,Santamargherita Ligure(Ge) tel.0185289479- 0185285706 EnteParcoNazionaledelleCinqueTerre,Via TelemacoSignorini 402, Riomaggiore(SP) tel.0187760099 - e-mail: info@parconazionale5terre.it Parco Nazionale delle Cinque Terre 35 Sostenibile Turismo
  • 33. MARCHI E CARTE DEI SERVIZI DI QUALITÀ ASSEGNATI A STRUTTURE TURISTICHE L'Ecolabel è il marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi a minor impatto ambientale. E’ nato nel 1992 con l'adozione del Regolamento europeo n. 880/92, aggiornato successivamente dal nuovo Regolamento n. 1980 del 17 luglio 2000. Inizialmente l’Ecolabel si applicava solo ad alcune categorie di beni di consumo (quali detersivi, lampadine, calzature). Progressivamente sono state ampliate le categorie merceologiche per le quali sono stati definiti i criteri (attualmente esistono anche quelle per tessili, materassi, frigoriferi, lavastoviglie e lavatrici, carta per copie, ammendanti, personal computer, carta per uso domestico, pitture e vernici, piastrelle, lubrificanti). Con le decisioni della Commissione europea 2003/287/CE e 2005/338/CE ilmarchio Ecolabelè stato esteso anche ai servizi turistici (strutture ricettive che offrono pernottamentiin camere e campeggi). L’Ecolabel è uno strumento ad adesione volontaria, riconosciuto a livello dell’Unione Europea, che si basa su criteri sia prestazionali, sia ecologici. I criteri sono definiti a livello europeo per gruppi di prodotto/servizio, usando l'approccio "dalla culla alla tomba" (LCA - valutazione del ciclo di vita) che rileva gli impatti dei prodotti sull'ambiente durante tutte le fasi del loro ciclo di vita (estrazione delle materie prime, lavorazione e produzione, distribuzione, utilizzo finale e smaltimento del prodotto a fine vita), per i servizi vengono considerati soprattutto gli aspetti legati alle caratteristiche delle strutture ricettive e la loro modalità di gestione. Vengono analizzati, in particolare, il consumo di energia, l'inquinamento delle acque e dell'aria, la produzione di rifiuti, il risparmio di risorse naturali, la sicurezza ambientale e la protezione dei suoli. L’uso di sostanze chimiche pericolose sia per la salute umana che per l’ambiente, deve avvenire solodovenecessarioperconformarsi alledisposizione dileggeinmateria diigiene. I criteri sono periodicamente sottoposti a revisione e resi più restrittivi, in modo da favorire il miglioramento continuo della qualità ambientale dei prodotti e servizi. I criteri Ecolabel, una volta individuati, sono sottoposti ad un’ampiaconsultazioneinsenoalComitato dell’Unione Europea perilMarchio di qualità Ecologica (CUEME), che è composto dagli Organismi competenti degli Stati membri, da rappresentanti delle ONG ambientaliste, da associazioni dei consumatori e dell'industria, da sindacati nonché da rappresentanti delle PMI e del mondo del commercio. Infine, i criteri devono essere sottoposti per l'approvazione alla Commissione della Comunità Europea. Una volta adottati come regolamento della Commissione Europea, restano validi fino alla successiva revisione, che, sulla base dell’evoluzione del mercato e dei progressi scientifici e tecnologici, potrebbe renderli più restrittivi, in modo da promuovere il raggiungimento di standard sempre più elevati. Nel caso dei servizi turistici, il marchio Ecolabel può essere concesso a strutture ricettive, quali alberghi, pensioni, B&B, ostelli, rifugi, affittacamere e ai campeggi. I criteri per le strutture ricettive riguardano gli aspetti ambientali legati all’energia, all’utilizzo dell’acqua,alla gestione e produzione deirifiuti, all’uso di sostanze pericolose, alla gestione generale della Il marchio europeo Ecolabel per i servizi turistici e le attività di ARPAL 36 Sostenibile Turismo
  • 34. strutturae alle attività diinformazione,formazionee comunicazionesiaverso idipendenti, siaverso iclienti. I criteri si dividono inoltre in: • obbligatori: devono essere rispettati “se applicabili” (a meno che la legislazione non stabilisca diversamente) e comunquesempreinconsiderazionedellaspecificasituazione della struttura ricettiva; • facoltativi: scelti dal richiedente. Ad ogni criterio facoltativo è stato assegnato un punteggio, l’ottenimento del marchioè subordinatoalraggiungimentodi unvalore,stabilitodalle decisioni europee. Il gestore della struttura ricettiva che desidera ottenere il marchio Ecolabel deve presentare una domanda al Comitato italiano Ecolabel – Ecoaudit – Sezione Ecolabel, che provvede ad inoltrarla ad APAT per l'esecuzione dell'istruttoria tecnico-amministrativa. APAT ha 60 giorni di tempo per verificare la conformità del prodotto/servizio ai criteri Ecolabel di riferimento e per comunicare il risultato al Comitato. Se l'istruttoria ha esito positivo il Comitato, entro 30 giorni, concede l'etichetta, informa la Commissione Europea, e sottoscrive con il richiedenteuncontrattorelativoalle condizionidiusodelmarchio stesso. APAT ha avviato da tempo una collaborazione con le Agenzie per la Protezione dell’Ambiente delle diverse Regioni italiane, tra cui ARPAL, finalizzata alla realizzazione di progettimirati allapromozione sul territorio dell’Ecolabel per ilservizio diricettivitàturistica. Apartire dal2004, ARPAL haquindisvolto quattrodifferentiazionichehannocoinvoltoilterritorio ligure: • Informare e formare gli operatori del settore sulle opportunità offerte dall’ottenimento del marchio per promuoverne la diffusione in Regione Liguria e organizzare tavoli di confronto per verificare l’effettiva applicabilità dei criteri ECOLABEL europeo e del manuale operativo predisposto da APAT rispetto al contesto legislativo regionale (progetto “Promozione e diffusione del marchio Ecolabel per il servizio di ricettività turistica e di campeggi in Liguria”); • Supportare alcune strutture selezionate nell’ottenimento del marchio, anche al fine di valutare punti di forza e di attenzione del percorso. L’Hotel Villa Argentina di Riomaggiore ha così ottenuto il marchio Ecolabel nel 2006 nell’ambito del progetto “Applicazione del marchio ECOLABEL a strutture alberghiere in aree protette”. Attualmente è in corso un altro progetto, “Applicazione del marchio ECOLABEL a campeggi in Liguria” che dovrebbe portareall’ottenimento delmarchiodapartedi unastrutturadellaProvinciadi Imperia; • Realizzareprogettieducativi nelle scuolerivolti: >allescuole primarie (2004-2005) perfarconoscere e farri-conoscereilmarchio Ecolabeldiprodotto > alle scuole secondarie di secondo grado (2006-2007), con l’obiettivo di inserire nel curriculum formativo degli allievidi alcuniistitutialberghieri glielementi sullagestionesostenibiledellestrutture ricettivepropri delmarchio. Entrambi i progetti sono stati realizzati insieme ad alcuni Centri di Educazione Ambientale del Sistema Ligure di EducazioneAmbientale (si vedaanche ilparagrafodedicato); I progetti di ARPALper la promozione dell’Ecolabel per i servizi turistici 37 Sostenibile Turismo
  • 35. • Sviluppare azioni di ricerca e di definizione di criteri per nuove tipologie di strutture. L’Agenzia si è fatta promotrice della definizione di una proposta di criteri Ecolabel per gli stabilimentibalneari, alla luce delle numerose esperienze sulla sostenibilità di tali servizi che sono già state realizzate in Liguria. Il progetto coinvolge Regione Liguria,la Provinciadi Genovae laProvincia di Savona (che hannoavviatola carta deiservizidellaRivieradel Beigua), l’UNIGE con il Dip.Te.Ris, la SIGE srl e le associazioni dei balneari. Il progetto prevede la definizione della bozza dei criteri, anche mediante la compilazione di un questionario sui consumi/impatti da parte di alcune strutture campione (rappresentative delle diverse tipologie di stabilimenti balneari presenti sul territorio) e il confronto con le associazioni di categoria e gli operatori per valutarne l’effettiva applicabilità. Infine ARPAL, all’interno della tematica del turismo sostenibile, parteciperà al progetto “Analisi del comparto produttivo attività alberghiera” della rete delle Agenzie per l’Ambiente. L’azione avrà come scopo quello di produrre un manuale di ecogestione per agevolare l'applicazione dei sistemi di gestione ambientale ai servizi legati al turismo (con la definizione di pratiche gestionali, tecnologie di depurazione e smaltimento rifiuti, indicatori di pressione, metodi per il monitoraggio e controllo delle performance ambientali). Il contributo di ARPAL sarà quello di analizzare l’attività alberghiera con la metodologia dell’analisi ambientale dei cicli produttivi e di individuarne gli impatti ambientali (diretti ed indiretti), con particolare riguardo al territorio ligure dal punto di vista delle risposte delle amministrazioni locali, delle autorità competentie deisoggettiinteressati. Il marchio di qualità ambientale del Parco nazionale delle Cinque Terre Il marchio del Parco regionale del Beigua Il marchio di qualità ambientale è uno strumento di certificazione volontario basato sul criterio di adeguamento graduale e concordato delle strutture ai parametri di sostenibilità ambientale. A partire dal gennaio 2001 il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha avviato un processo di certificazione ambientale delle strutture ricettive presenti sul territorio. L'adesione al progetto è volontaria e si identifica con l'ottenimento di un Marchio di Qualità Ambientale. Lafilosofiache sottendeall'iniziativaè quelladi crearele condizioniaffinchéle strutturedell'accoglienza turistica forniscano un servizio di buona qualità ma soprattutto compatibile con la salvaguardia dell'ambiente e delle risorse naturali; la riduzione dell'impatto ambientale è il prerequisito essenziale al mantenimento delle attività su un territorio fragile come quello delle Cinqueterre. Gli obiettivi obbligatori e di miglioramento che il marchio si prefigge vengono realizzati attraverso azioni concrete degli aderenti e riguardano gli aspetti ambientali e funzionali deiserviziofferti. Viene rilasciato alle strutture ricettive ed alle aziende agrituristiche, l'obiettivo dell'iniziativapropostadall'Ente Parco econdiviso dallestrutture aderentiè quello eco­quality 38 Sostenibile Turismo
  • 36. di creare una rete dell'ospitalità diffusa, costruita attorno all’individuazione di un marchio territoriale di qualità, in grado di fare risaltare le specificità del comprensorio del Parco, nonché di favorire un miglioramento dell'offerta turistica coerente con i temi della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico e dello sviluppo socio- economico compatibilea livellolocale. Il marchio di “Esercizio consigliato”viene concessoalle strutture ricettive ed agrituristiche con sede nei Comuni del Parco, in ambito rurale o nei centri urbani dell'interno, che fanno domanda e rispettano i requisiti richiesti da uno specifico disciplinare messo a punto dall'Ente di gestione. La durata della concessione del marchio è fissata in tre anni, rinnovabile. Oltre ai requisiti obbligatori, il disciplinare contiene alcuni requisiti facoltativi; gli esercizi e le aziende che si impegnano a rispettare i requisiti facoltativi riferibili ad almeno tre aree di intervento diverso, vengono denominate “Strutture di eccellenza”.L'adesione ai requisitifacoltativi assicura alle “Strutture di eccellenza” alcuni benefici quali, ad esempio, diverse forme di promozione che permettano di distinguerle dagli altri “Esercizi consigliati”, attribuzione di criteri di priorità in bandi emessi dall'Ente Parco, definizionedi specifiche convenzionirelative aserviziparticolari garantitidall'Ente Parco. Le modalità di verifica della corretta applicazione del disciplinare sono costituite essenzialmente da autodichiarazioni, trasmissione di documenti e verifiche dirette presso la struttura effettuate da parte di personale specializzato, appositamente incaricato dall'Ente Parco. La verifica viene effettuata all'adesione, con cadenza annuale e inoccasione del rinnovo. Carta dei Servizi Qualità-Ambiente delle attività turistico-alberghiere del Comune di Celle Inlinea con lo spirito dettato con la sottoscrizione del primo PattoTerritoriale siglato nel 2001 tra il Comune di Celle Ligure e le Associazioni locali degli albergatori, dei bagni marini e del commercio, sono state intraprese alcune attività innovative in campo ambientale. Infatti con la loro adesione, le organizzazioni di categoria si sono impegnate a promuovere presso le proprie aziende associate l’attuazione di una carta dei servizi che indichi misure concrete da adottare allo scopo di contribuire alprogressivo miglioramentodellaqualità ambientale. È con la deliberazione della Giunta Comunale n. 35 del 31/03/2004 che sono state approvate le norme tecniche per l’elaborazione, il rilascioedilrinnovo della“Carta deiServiziQualitàAmbiente delle attività turistico –alberghiere”. La carta consiste in un’autodichiarazione dell’azienda rivolta ai propri clienti, dove vengono descritti i servizi offerti per i quali ci si impegna a garantire la qualità nel tempo, dando indicazione delle iniziative a favore dell’ambiente in essere,degliobiettividi miglioramentoe degliimpegniassuntiafavoredell’ambientee della sicurezza. Gli obiettivi di miglioramento riguardano vari aspetti, quali: raccolta differenziata dei rifiuti, accessibilità ai disabili, informazione ambientale, riduzione dei consumi, promozione del trasporto pubblico, pulizia dei fondali e delle acque di balneazione, arredo urbano. Al momento (dicembre 2006) hanno aderito sei alberghi, dieci bagni marini, due bar, due ristoranti edil porticcioloturistico. 39 Sostenibile Turismo
  • 37. Carta dei Servizi del Turismo Sostenibile pergli stabilimenti balneari della Riviera del Beigua Carta dei Servizi Ambientali e di qualità degli stabilimenti balneari di Sestri Levante Nata dalla volontà dei Comuni del Comprensorio della Riviera del Beigua, con la collaborazione di Provincia di Genova, Provincia di Savona e Regione Liguria, arricchisce un percorso di sostenibilità iniziato con la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale dei Comuni. Per garantire un effettivo miglioramento ambientale sul territorio i Comuni hanno riconosciuto l’importanza della partecipazione e della corresponsabilizzazione di tutti i soggetti ed inparticolare hanno individuato, come aspetto centrale dal punto di vista ecologico ed economico per la Riviera del Beigua, la fascia costiera e l’arenile su cui operano gli Stabilimenti balneari. Lo Stabilimento aderisce formalmente a tale percorso e ne condivide le finalità, impegnandosi ad effettuare le proprie attività nell’ottica della valorizzazione e tutela dell’ambiente, con l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza, considerando non solo gli aspetti ambientali, ma anche le connessioni con gli aspetti sociali ed economici. Lo Stabilimento promuove, inoltre, la partecipazione del Cliente alle prestazioni dei Servizi garantendogli tutte le informazioni richieste e la facoltà di avanzare proposte, suggerimentie di inoltrare reclami, mentre gliEnti locali si fanno garanti nei confronti del cliente e del cittadino, dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati. La Carta dei Servizi del Turismo sostenibile, comestrumentodi sostenibilità deglistabilimentibalneari, si basasui principi del marchio ECOLABELedè unprimo passo per stimolare percorsi di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale. Nel Comune di Celle Ligure è stata adottata anche La“Carta deiservizi delle strutture ricettive”, chesi rivolge a tutte le strutture ricettive delterritorio comunale. Questo marchio è stato elaborato semplificando le linee guida per la Certificazione ambientale ISO 14001. A testimonianza del successo e della diffusione di tali marchi, anche il Comune di Sestri Levante ha adottato luna propria “CartadeiServiziambientaliedi qualitàdeglistabilimentibalneari”. Per informazioni: Dario Miroglio, ; Paolo Genta, ; Gianfranco Schirinzi, Nel corso del 2006, il Comune di Sestri Levante, all’interno di una strategia complessiva di promozione del turismo sostenibile, ha voluto un percorso di elaborazione partecipata della Carta dei Servizi Ambientali e di Qualità per gli stabilimenti balneari, che ha visto la collaborazione degli Assessorati alle Attività Economiche e al Demanio Marittimo, all’Ambiente, alla Cultura, affiancati da Assobalneari Tigullio, dalla Provincia di Genova e da APT Tigullio. Nell’ambito del progetto “Un Mare di Qualità – Carta deiServizi Ambientali e di qualità degli stabilimenti balneari di Sestri Levante”, un gruppo di lavoro formato da rappresentanti dei gestori di stabilimenti balneari, coordinato dal Provincia di Genova - 0105499888 Provincia di Savona - 0198313316 SIGESrl:(+39)335 5826569 40 Sostenibile Turismo
  • 38. Laboratorio Territoriale Tigullio, ha ragionato sulle buone pratiche applicabili nella gestione sostenibile delle aziende, ed ha individuato una serie di indicatori minimi, relativi alla gestione dei rifiuti, ai consumi di acqua ed energia e alla promozione del territorio e delle produzioni locali, richiesti come requisiti d’ingresso alle aziende che hannopoiaderito all’iniziativa;edhapoievidenziato unaseriedi obiettividi miglioramento, daapplicare apartire dal 2007. Hanno aderito all’iniziativa 10 aziende, fra stabilimenti balneari e spiagge libere attrezzate, che sono state promosse sul territorio attraverso una pubblicazione di presentazione del progetto e di ogni azienda aderente. Il progetto proseguiràanchenell’anno 2007. Il progetto PHAROS - Playgrounds, Harbours and Research of Sustainability (Porti, Campi da Golf e Ricerca di Sostenibilità), finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Programma Life Ambiente 2004, ha individuato una metodologia per la registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) delle strutture turistiche in modo integrato con i processi di sviluppo sostenibile attivati da Enti Locali. Hanno partecipato al progetto 21 partner: quattro partner scientifici (ARPAL, Università di Genova – Dip.Te.Ris. e Università di Torino – Agroinnova, ServiziIndustrialidi GenovaSIGE srl),6campi da golf(Filanda GC AlbisolaSuperiore, Golf Club Garlenda,GolfClub Ulivi Sanremo, Circolo Golf e Tennis di Rapallo, Golf Club La Pineta di Arenzano, quattro porticcioli turistici (Portosele Sanremo, Marina degli Aregai di Santo Stefano al Mare, Cala Cravieu di Celle Ligure e Marina di Varazze) e 7Comuni(AlbissolaMarina, AlbisolaSuperiore,Celle Ligure,Varazze, Cogoleto,Arenzano,Garlenda) Con questo progetto si è cercato di dare una risposta al fenomeno emergente dei nuovi usi molteplici e conflittuali della fascia costiera, connessi con la diffusione di porticcioli turistici e impianti da golf. Porticcioli e golf sono strutture di eccellenza turistica che hanno però un sensibile impatto ambientale, soprattutto in un territorio fragile comequelloligure. • Sperimentare l'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale - SGA registrati EMAS II presso strutture turistiche ad elevato impattoambientale, qualiigolfedi porticciolituristiciinambitomediterraneo; • Definire le linee guida per l'adozione di SGA e per l'implementazione delle politiche di sostenibilità di queste tipologiedi impiantisiainfasedi realizzazionecheinfasedi gestione; • Integrare, in un contesto più ampio di governance della fascia costiera mediterranea, i Sistemi di Gestione Ambientale SGA delle strutture turistiche tra loro e con le politiche territoriali e di gestione ambientale degli Enti PROGETTI EUROPEI SUL TURISMOSOSTENIBILE Le finalità Gli obiettivi principali Il progetto LIFE “PHAROS” P.H.A.R.O.S.LIFE Life  Life REGIONE LIGURIA 41 Sostenibile Turismo
  • 39. Locali, Agenda 21Locale; • Diffondere metodologie e tecniche innovative di gestione ambientale delle strutture turistiche a livello nazionale edeuropeo; • Integrare l'attività di pianificazione, progettazione e attuazione delle politiche regionali a tutela dell'ambiente con indicazioni riguardanti le metodologie di gestione ambientale degli impianti, in fase di progettazione e realizzazionee aregime. Il modello gestionale frutto del progetto PHAROS è riportato nelle Linee Guida “Qualità ambientale e sviluppo turistico locale: nuovi percorsi di governance”. Alla scadenza temporale del progetto (dicembre 2006) 2 strutture turistiche hanno ottenuto la convalida della Dichiarazione Ambientale EMAS (Marina degli Aregai e Filanda Golf Club), tre strutture certificate in ISO 14001 (Portosole, Marina degli Aregai e Filanda Golf Club), le rimanenti strutturehannoavviatol’iterdi certificazione eregistrazione. Inoltre, l’innovazione del progetto ha consistito anche nella metodologia implementata, che ha previsto l’utilizzo della certificazioneambientale per: a) Aumentare la qualità ambientale del territorio, diminuendo gli impatti dei porticcioli (qualità delle acque portuali, gestione dei rifiuti, risparmio di energia) e dei golf (gestione del tappeto erboso, risparmio idrico ed energetico, gestione dei rifiutie tutela della biodiversità). b) Sviluppare percorsi di governance tra strutture turistiche ed Enti Locali, in modo da costruire un nuovo modello di sviluppo territorialesostenibile basatosulle peculiarità regionalie locali. Ilmetodoconsiste indue fasi: 1. Integrazione dei SGA dei Comuni. I sei Comuni confinanti della Riviera del Beigua, tutti certificati ISO 14001 o registrati EMAS, hanno sviluppato tavoli di lavoro tra politici e tecnici, per definire un Piano di Sostenibilità locale di comprensorio, con gli obiettivi di miglioramento ambientale da raggiungere a livello territoriale. Le problematiche ambientali vanno infatti risolte alla giusta scala territoriale, che spesso non è segnata dai confini amministrativi comunali. 2. Integrazione dei SGAdei Comunicon quelli delle strutture turistiche. E’stato elaborato unprotocollo di intesa in cui si prevede il confronto tra strutture e Comuni in fase di Riesame del Sistema di Gestione Ambientale, per individuare obiettivi di miglioramento ambientale comuni, su cui avviare azioni condivise. Ciò permette a Comuni e strutturedi raggiungererisultaticonfacilitàedottimizzarele risorse. Finora sono stati firmati gli accordi tra Comune di Albisola Superiore e Golf Club Filanda, Comune di Celle Ligure e porticciolo CalaCravieue,infine,trailComunedi VarazzeeMarinadi Varazze. Sul sito web www.lifepharos.it sono disponibili i report degli eventi di comunicazione e i testi delle linee guida finali delprogetto “Qualitàambientale esviluppo turistico locale”. Perinformazioni: Daniela Minetti, - LauraMuraglia - Gianfranco Schirinzi, I risultati RegioneLiguria 0105485352, , RegioneLiguria 0105488983 SIGESrl-335 5826569 42 Sostenibile Turismo
  • 40. Il progetto INTERREG III C “SuVoT” ‘SuVoT’ (SUstainable and VOcational Tourism) è un progetto di tre anni co- finanziato dal programma europeo Interreg IIIC. Nasce dai risultati del "Network delle Città per il Turismo Sostenibile", creato all’interno del Progetto LIFE “Strategie e Strumenti per il turismo sostenibile nelle aree costiere mediterranee”. Il Network ha visto inizialmente la partecipazione di 16 autorità locali, che hanno firmato una carta comune per dimostrare il proprio impegno nelpromuovere attivamenteiltemadellasostenibilità. SuVoT si propone di portare avanti il Network, aumentando le sue attività e includendo il turismo vocazionale in quanto veicolo fortemente strategico a promuovere la sostenibilità. Il Turismo Vocazionale si basa su valori personali e specifici interessi, sulla condivisione di obiettivi comuni, tendenze, passioni, gusti (es. cultura, natura, gastronomia regionale, sport, salute, attività all’aria aperta). L’offerta di una destinazione turistica ne determina la tipologiadi visitatori. SuVoTsi propone di rafforzarel’offertadi unadestinazione turisticain base alle proprierisorse sociali, culturali, naturali. Ridefinire, sviluppare e diffondere gli strumenti e le pratiche sperimentate dai membri del Network, fra i quali alcunedestinazionituristiche emergenti, contribuendo alla loro promozione; Ringiovanire destinazionia turismo maturo,elaborando e progettando le vocazioni deiterritori, creando prodotti innovativiingradodi mettere inattole proprie potenzialità commerciali, indirezione della sostenibilità; Analizzare nuove tipologie di consumo, offerteturistiche e aspettiambientali delle destinazioni coinvolte, nonché le loro politiche per la sostenibilità, allo scopo di fornire raccomandazioni agli stakeholder del settore turistico e di ottenere unmodellocompetitivointegrato diturismosostenibilee vocazionale; Realizzare e condividere nuovi concetti di turismo sostenibile indirizzandosi ai segmenti identificati di Turismo Vocazionale; Formulare e preparare strumenti adeguati per promuovere efficacemente il turismo sostenibile e vocazionale in Europa. Sviluppo di una “Knowledge Resources Guide” per trasferire gli strumenti utilizzati nel Network delle Città per il Turismo Sostenibile. La guida si focalizza sui benefici dell’Eco-label e dell’Environmental Management System, su applicazionidi tecniche pervalutarelacapacitàdelledestinazionituristiche esualtreforme di buone pratiche. Creare un modello facilmente trasferibile di analisi ed intervento sul turismo vocazionale. Questo per fornire agli stakeholder del settore turistico strumenti metodologici per supportarli nel cambiamento dal turismo di massa a forme turistiche piùsostenibili. Il modello di analisiclassificherà: Obiettivi Fasi & Attività ! ! ! ! ! Scambio diinformazioniedesperienze Creazione della metodologia  Life  Life RE GION E LIGURIA 43 Sostenibile Turismo
  • 41. 44 a)i turistiindifferentisegmentivocazionali,secondo ilorointeressi edinclinazioni; b)l’offerta diunadestinazione turistica inbase alle proprie risorsesociali, culturali, naturali. Applicazione del modello citato per analizzare l’offerta delle aree coinvolte e la loro attuale o potenziale capacità di incontrare i fabbisogni e gli interessi delle varie comunità vocazionali. Saranno inoltre individuati prodotti e concetti turisticiinnovativi. Rafforzare e allargare il Network delle Città per il Turismo Sostenibile, diffondendo i risultati del progetto. Aumentare la sensibilità nei confronti del territorio presso le comunità turistiche per diminuire il loro impatto sull’ambiente circostante, attraverso l’organizzazione di eventi e la distribuzione di materiale informativo e didattico. La Bandiera Blu, promossa dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale (FEE) è un riconoscimento di qualità ambientale perlo sviluppo sostenibile della costa e dei portituristici. E’ stato istituito nel 1987 e la sua gestione è curata dalla FEE (Foundation for Environmental Education – Fondazione per l’Educazione Ambientale), un’organizzazione non governativa no-profit, internazionale. La campagna di assegnazione delle bandiere blu coinvolge al 2006, 36 paesi in Europa, Sud Africa,Marocco, NuovaZelanda,Canadae Carabi.La BandieraBluè di due tipologie: • che viene richiesta dai Comuni. Questi si possono candidare per l’intero litorale, solo per alcune spiagge (massimo 2) oppure perlocalità costiere separate dal territorio comunale. Nel questionario del 2007 è stata introdotta la possibilità di segnalare anche un massimo di 3 stabilimenti balneari per Comune, che otterranno unriconoscimento seilComune riceverà la BandieraBlu. • , che viene richiesta daiportituristiciinteressati. La Bandiera Blu delle spiagge si assegna sulla base di criteri che riguardano la gestione del territorio nel suo complessodalpuntodi vista dellasicurezzae dell’ambiente, quali: •presenzadi pianidiemergenzae di areedi pregionaturalistico; Ricercae sviluppo Disseminazione RICONOSCIMENTI ASSEGNATI ATERRITORI Bandiera blu delle Spiagge Bandiera blu degli Approdi turistici Bandiera blu Sostenibile Turismo
  • 42. •processidi Agenda 21e sistemidigestione ambientale(certificazione ambientale, registrazione EMAS, ecc); •qualità delle acque di balneazione; •depurazione delle acque e gestionedeirifiuti; •iniziative dimiglioramento edi educazione ambientale; •attività turistiche,interminidi infrastrutture eservizipresentie di loro accessibilità; •servizie sicurezza; •coinvolgimentodeipescatoriprofessionistinelle politicheambientali. La Bandiera Blu degli approdi turistici si assegna invece per la qualità complessiva dell'approdo, politica ambientale di gestione, servizioffertiemisure di sicurezza, educazione ambientaleedinformazioniofferteaidiportisti. La Commissione Tecnica Giudicante (composta da rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero del Turismo, delle organizzazioni ambientaliste, di associazioni degli EE.LL., delle società nazionali di Salvamento, esperti di educazione, esperti di porticcioli) valuta i questionari presentati e invia l’elenco delle bandiere blu proposte al Coordinamento internazionale FEE (composto da rappresentanti dell’UNEP, dell’UNWTO, dell’International Lifesaving Federation, dell’IUCN, da esperti educazione), che dà il definitivo benestare. Parallelamente possono essere effettuati controlli presso i Comuni o iporticcioli richiedenti da parte di personale incaricato dalla FEE. La Bandiera Blu viene conferita per un anno. Nel 2006 in Liguria, hanno ottenuto laBandiera Bluspiagge 10Comunie 2spiagge.Gliapprodi BandieraBlusono stati, invece, 10. La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale per i piccoli Comuni dell’entroterra promosso e assegnato dal Touring Club Italiano. Il TCI da sempre opera per lo sviluppo del turismo di qualità e per la valorizzazione delle risorse e del patrimonio culturale e ambientale italiano. La Bandiera arancione è uno degli strumenti con il quale il Touring offre ai turistiunagaranziadi qualitàe allelocalitàunostrumento di valorizzazione. L’idea di Bandiere arancioni è nata nel 1998 in Liguria, dietro l’esigenza della Regione di valorizzare l’entroterra e con l’obiettivo di sviluppare la cultura dell’accoglienza, stimolare l’imprenditorialità, l’artigianato e le produzioni tipiche, rafforzare l’identità locale. Il Touring sviluppò quindi un modello di analisi (Modello di Analisi Territoriale, M.A.T.) che portò all’individuazione delle prime località “arancioni” e alla volontà di promuovere il marchio in tutta Italia. In otto anni di attività il Touring ha collaborato con oltre venti enti territoriali e ha assegnato la Bandiera arancione a117 Comuni, distribuitiin15Regioniitaliane. Si trattacomunquedi unpercorsodinamico edincontinuo divenire.L’obiettivo ècompletarel’Italia,individuando piccole localitàd’eccellenza inogniregione. continuo divenire.L’obiettivo ècompletarel’Italia,individuando piccolelocalitàd’eccellenzainogniregione. Inoltre, nasce in Liguria l’idea di creare una rete di scambio e confronto tra le località certificate. Nel 2002 a Dolceacqua (IM)vienecosì costituital’AssociazionePaesi Bandieraarancione. Bandiera arancione 45 Sostenibile Turismo
  • 43. 46 La Bandiera arancione viene attribuita ai Comuni dell’entroterra (con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti) che soddisfano requisitilegatia: • Accoglienza (presenza e completezza dei servizi di informazione turistica e della segnaletica, accessibilità alla località,mezzi ditrasportoe mobilitàinterna) • Ricettività e servizi (completezza, varietà e livello del sistema ricettivo alberghiero, extra - alberghiero e ristorativo, nonché di eventualiservizicomplementari) •Fattori di attrazione turistica(grado di conservazione e fruibilità delle risorse storico-culturali e ambientali, offerta di produzioni agroalimentari e artigianali tipiche, valorizzazione della cultura locale attraverso manifestazioni e eventi) • Qualità ambientale (azioni intraprese nell’ambito della gestione e dell’educazione ambientale e della tutela del paesaggio) • Valutazione qualitativa (valutazione delle componenti, anche immateriali, quali il grado di conservazione, manutenzione, omogeneità e armonia del centro storico, l’arredo urbano, la vivibilità e l’atmosfera, decisive per determinarel'esperienza del visitatore ecreare un'immagine positivadelladestinazione). La procedura d’analisi per l’eventuale assegnazione del marchio prevede la compilazione di una scheda di candidatura da parte del Comune interessato e una successiva preselezione da parte del Touring Club Italiano, con cui vengono individuati i Comuni presso i quali effettuare i sopralluoghi per la verifica della sussistenza delle informazioni indicate nella compilazione. I sopralluoghi avvengono in forma anonima da un gruppo di minimo tre esperti del TCI, la composizione dello staff che opera sul campo rimane costante e invariata nel tempo a garanzia di unconfronto nazionale eunostandardomogeneo. Ai Comuni che soddisfano i requisiti viene assegnata la Bandiera arancione perdue anni. I Comuni che non risultano essere ancora in linea con i parametri dell’iniziativa ricevono invece un Piano di miglioramento che evidenzia gli elementi di criticità individuati e suggerisce le azioni da attivare per adeguarsi agli standard richiesti e in generale per migliorarel’offertaturisticadellalocalità inun’otticadi svilupposostenibile. In Liguria le località che hanno ricevuto laBandiera arancionenel2006 sono10. Per informazioni: Dei 483 comuni italiani definiti "centri balneari" dal Touring Club, Legambiente insieme ai suoi circoli locali ne ha selezionati 267. Sono quelli che presentano un'offerta turistica di qualità ed un buono stato di conservazione dell'ambiente marino e costiero. Il giudizio attribuito a ciascuna località viene “tradotto” Bandiere arancioni – Touring Club Italiano, tel. 02.8526828 - bandiere.arancioni@touringclub.it, www.touringclub.it/bandierearancioni. Classifica delle Vele di Legambiente e Touring ClubItaliano LEGAMBIENTE Sostenibile Turismo
  • 44. 47 assegnandole “Vele” e irisultati vengonoraccolti e pubblicatinellaGuida Bludi Legambiente edita incollaborazione con il Touring Club Italiano. Alle prime dieci località classificate vengono assegnate le 5 vele arrivando gradualmente sino ad 1 vela per tutte le altre. I parametri presi in esame per stilare la classifica della Guida Blu possono essere suddivisi grosso modo in due categorie: la qualità dei servizi ricettivi e la qualità ambientale del territorio. Così, vi saranno certamente località naturalisticamente più significative delle dieci premiate con le 5 vele, ma che non offrono servizi turistici di eccellenza. Come ve ne sono altre con strutture ricettive impeccabili dove, però, il territorio marino e costiero è stato più o meno gravemente compromesso. Complessivamente gli indicatori (128), provenienti da numerose banche dati tra cui Istat, Ancitel, Sist, Cerved, Ministero della Salute, Enit, Touring Club Italiano, Enel, Istituto Ambiente Italia e naturalmente da Legambiente, sono raggruppati in macroaree secondo i requisiti chiave definiti in ambito europeo anche con il contributo della Associazione VISIT. In particolare le macroareesonole seguenti: Usodelsuolo, degradodelpaesaggio, biodiversità,attivitàturistiche. Statodelle areecostiere Accessibilità alle destinazioniemobilitàlocale. Consumo e produzionedi energia. Consumiidriciesistemidi trattamento delleacque reflue. Produzione egestione deirifiuti. Iniziativaperilmiglioramento della sostenibilità. Sicurezzaalimentaree produzionitipiche diqualità. Opportunità equalitàdellavacanza. Strutturasanitariae sociale. Tra le azioni di sviluppo turistico organizzate in Liguria da Legambiente rientrano le attività svolte nei campi di volontariato. I volontari infatti vivono immersi nella cultura locale, non solo durante l'attività operativa(circa6ore algiorno),ma soprattutto durante ilrestodellagiornata:durantele escursioni, i dibattiti e gli incontri con la popolazione locale organizzati dai gruppi locali. Il contatto con le popolazioni locali è fondamentale e costituisce la base per l'organizzazione e lo sviluppo di tutti i progetti di volontariato promossi da Legambiente, creando una forte opportunità di scambio interculturale in particolare tra i giovani locali ed i volontari provenienti dalle diverse regioni italiane e dall’estero, portatori di altre culture. Nei campi viene promossa un’alimentazione basata sui prodotti locali e biologici, favorendo così microeconomie indirizzate allo sviluppo turistico eco-compatibile, ma vengono anche promosse le azioni che ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! AZIONI DI SVILUPPO TURISTICO LOCALEPROMOSSE DALLE ASSOCIAZIONI Le attività di Legambiente in Liguria LEGAMBIENTE LIGURIA Sostenibile Turismo
  • 45. rendono l’esperienza sostenibile sul territorio, tra cui il risparmio idrico e la raccoltadifferenziata. In Liguria, il locale Comitato regionale dell’associazione ambientalista organizza in modo strutturato dal 1998 i campi di volontariato, collaborando anche con enti locali del basso Piemonte. In 8 anni di attività sono stati 67 i campi organizzati che hanno coinvolto più di 800 volontari, tra italiani ed internazionali, impegnati in attività di ripristino della sentieristica, ricerca naturalistica e di manutenzione del territorio. La realizzazione dei campi in questi territori è stata possibile grazie alla collaborazione con diversienti locali e associazioni di volontariato, tra cui: Celivo - Centro ligure servizi al volontariato, Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, Ente Parco Regionale di Montemarcello Magra, Ente Parco Regionale dell’Antola, Ente Parco Regionale dell’Aveto, Ente Parco Regionale di Portofino, Ente Parco Regionale delle Capanne di Marcarolo, Ufficio parchi della regione Liguria, Provincia di Genova Assessorato alle Politiche Sociali e per la Solidarietà, Provincia di Genova Assessorato ai Parchi e alla Montagna, Comuni di Genova, Lerici, Ameglia, Arcola, Deiva Marina, Valbrevenna, Riomaggiore, Montebruno, Seborga, Finale Ligure, Ceriale, Cervo, Badalucco, Noli, Associazione Meglio Insieme, Associazione Sprofondo, Associazione Torri Superiore, Circoli di Legambiente “Amici della Bicicletta”; “Nuova Ecologia Genova”; “Val Lemme”; “Chico Mendes”, Volontari antincendioboschivo diDeivaMarina,Manarola,Amegliae S. Olcese. Perinformazioni: Il WWF è presente in Liguria dai primi anni '70 con una crescita impetuosa nel periodo tra il 1980 e il 1997 in cui si è registrata una grande espansione dell'Associazione: gli iscritti in Liguria passano dai 1.000 ai 9.000. Oggi in Liguria si contano 4 sezioni (La Spezia, Tigullio, Imperia, Sanremo) e 6 gruppi attivi(Albenga,Arenzano, Camogli, Bogliasco,Genova,Finale Ligure). In particolare il WWF Liguria opera in settori quali: educazione, formazione, conservazione, tutela delterritorio, campi naturalistici, mantenendo rapporticonsolidati perprogetti e iniziative con la Regione Liguria, le Province liguri, e con alcuni Comuni. Per ciò che riguarda il turismo, l’attività dei campi naturalistici, fa parte del Settore Educazione, e consente di sviluppare un'intensa e continuativa opera di conservazione nella nostra regione. Dal 1991 la Sezione Liguria propone campi avventura per i ragazzi, campi natura per famiglie ed adulti, campi nautici, edilseawatching. Per l'organizzazione dei propri Campi Avventura, il WWF si affida ad Agenzie di Viaggi e Turismo. Esse poi si avvalgono della collaborazione degli stessi organizzatori che negli anni hanno dimostrato competenza e affidabilità. Il WWF garantisce inoltre la qualità attraverso attività di coordinamento e di controllo ed assicura la continuità del progetto educativo divenuto negli anni patrimonio dell'Associazione. Tutti i campi del WWF devono garantire gli standard della “Carta di qualità dei servizi di turismo responsabile del WWF”, e vengono identificati dal logo ‘Vacanze Natura WWF’. Le aree tematiche di valutazione nella carta, riguardano: programma e attività proposta, http://www.legambiente.com/volontariato/campi/index.php - 010319168 Le attività del WWFin Liguria 48 Sostenibile Turismo
  • 46. educazione ambientale, organizzazione, assistenza organizzativa ai partecipanti, pregio della località, varietà del catalogo, strutture ricettive (per es. ‘strutture idonee alla gestione delle emergenze’), alimentazione, criteri di sostenibilità, tra i quali: 1’utilizzo razionale delle risorse naturali, la minimizzazione degli impatti delle attività turistiche, della produzione di rifiuti, l’ottimizzazione nell’utilizzo dei materiali, la promozione e la pratica del riutilizzo degli stessi, del riciclaggio e della raccolta differenziata, la valorizzazione risorse locali. Per ogni punto appartenente ad una determinata area tematica sono stati identificati il valore aggiunto ed un indicatore che lo definisce. Il WWF Liguria inoltre, da 9 anni collabora con la Cooperativa Battellieri del Porto di Genova per effettuare escursioni di Whale-watching, un tipo di turismo naturalistico che consiste nell’andare in mare ad osservare i mammiferi marini nel loro ambiente, molto interessante ma che potrebbe diventare poco sostenibile se non fatto con le adeguate competenze. Per questa ragione i biologi del WWF sono sempre presenti a bordo delle motonavi perdare un forte contributoallasostenibilità delle escursioni. Perinformazioni: - Torri Superiore è un piccolo borgo medievale nell'entroterra di Ventimiglia, a pochi chilometri dal mare e dal confine con la Francia. Dal 1989 l'Associazione Culturale "Torri Superiore" ha acquistato e promosso il restauro del villaggio abbandonato per trasformarlo in un eco-villaggio, con un centro culturale e una struttura ricettiva aperta all'eco-turismo, e per favorire il radicamento di una comunità residente (composta attualmente da circa 20 persone, adulti e bambini). Sono state completate 15 abitazioni private sulle 20 in progetto, ed una gran parte del centro culturale. La struttura ricettiva è una Casa per Ferie gestita da una cooperativa di residenti; offre camere doppie e multiple (fino a 4 posti letto); un punto ristoro con serate a tema e prodotti in gran parte biologici e locali; ampie terrazze per pranzare e prendere il sole; una piccola biblioteca, un punto internet. Lo spirito che anima l'esperienza di Torri Superiore è di costante collaborazione sia con il territorio locale (dal Comitato di Quartiere di Torri, alLaboratorio diCittadinanza Attiva diVentimiglia, agli Entilocali), sia alivello nazionale e internazionale. Torri Superiore è socia della rete GEN - Global Ecovillage Network, della RIVE - Rete Italiana Villaggi Ecologici, e dell'Accademia Italiana di Permacultura. Dal 1992 ha ospitato 26 campi di volontariato internazionale in collaborazione con Legambiente e molti corsie seminari su tematiche legate alla cura della persona e dell'ambiente. L'eco-villaggio di Torri Superiore è una realtà piccola per dimensioni, ma significativa per il suo spirito di apertura e dialogo conilmondo,unito allacapacitàdi gestire unprogetto complessoe articolato alivello economico e sociale. Perinformazioni: http://www.wwf.it/Liguria 010 267312 http://www.torri-superiore.org/it/il_villaggio.html Le attività dell’eco-villaggio di Torri Superiore 49 Sostenibile Turismo
  • 47. Agriturist Laboratorio Territoriale "Rinaldo Sanna"del Comune di Genova Agriturist è l'Associazione Nazionale per l'Agriturismo, l'Ambiente e il Territorio, prima associazione agrituristica in Italia, costituita dalla Confagricolturanel1965, per promuovere e tutelare l'agriturismo, i prodotti nazionali dell'enogastronomia regionale, l'ambiente (ha ottenuto per questo, nel 1987, il riconoscimento ministeriale di 'Associazione ambientalista'), ilpaesaggio, laculturarurale.In Liguria rappresenta 35aziende nelle quattroprovince. L’attivitàdell’associazione è particolarmenteindirizzata alsupporto tecnico-amministrativo edi rappresentanza per gli imprenditori agricoliimpegnati nell’ospitalitàrurale nonché alla presenza nelle sedi decisionali delle politiche per il territorio ed il turismo. Nell’ultimo decennio l’Associazione si è impegnata soprattutto sulla promozione delle attività didattiche connesse al territorio rurale in particolare per le scuole primarie e secondarie grazie al progetto nazionale sulle fattorie-scuola e, in Liguria, con l’adesione al progetto della Scuola del Gusto della Provincia di Genova. Agriturist mantiene rapporti continuativicon gli EntiParco, i Laboratoridi Educazione Ambientale, gli STL, le Associazioni di categorie del settore turistico, le Associazioni ambientaliste. Attualmente Confagricoltura Liguria è impegnata nella proposta della nuova Legge Regionale sull’Agriturismo, nella revisione della Legge Regionale sulle Strade di Prodotto, nella promozione del turismo ambientale scolastico e nella definizione di parametri di qualità dell’ospitalitàe delturismo rurale. Perinformazioni: Nell’ambito del primo anno di attività del Centro di Educazione al Consumo Sostenibile, con un finanziamento DocupOb. 2,i CEA “R. Sanna” delComune di Genova,edilCEA di Varese Ligure eValdi Vara incollaborazione con il Laboratorio Territoriale della Spezia, hanno realizzato 2 progetti rivolti alle scuole superiori del proprio territorio di riferimento, sultemadelturismosostenibile. Nell'ambito del progetto Docup "Realizzazione e avvio del Centro di Educazione al Consumo Sostenibile" il Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale "Rinaldo Sanna" ha realizzato un progetto per attività di animazione in alcune scuole superiori del Comune di Genova finalizzate alla promozione del tema del Turismo Sostenibile. Il progetto ha investito il Ponente Genovese, un caso studio ricco di peculiarità storico-culturali e di specificità naturalistiche in una realtà fortemente antropizzata: dalnucleo monastico di Vesima,conla sua piccola spiaggia circondata dallavegetazione mediterranea, http://www.agriturist.it INTERVENTI DI EDUCAZIONE AL TURISMO SOSTENIBILE PROMOSSI DAI CEA DEL SISTEMA LIGURE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE 50 Sostenibile Turismo