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A cura di
Sergio
rappini
COME SCEGLIERE
IL GIUSTO CONTO
DEPOSITO PER LE
PROPRIE
ESIGENZE
I conti deposito rappresentano senza dubbio uno dei
principali prodotti finanziari utilizzati dai risparmiatori
italiani, per ottenere un certo rendimento sulle somme
di denaro messe da parte nel corso della propria vita.
Sul mercato esiste un’offerta piuttosto ampia di conti
deposito, per cui non è semplicissimo riuscire a capire
quale sia quello più adatto rispetto ai propri bisogni
ed alle proprie necessità. Tuttavia vi sono degli aspetti
da prendere in considerazione che possono aiutare il
consumatore a scegliere il miglior conto deposito
adatto alle proprie esigenze. Ovviamente è quanto mai
opportuno effettuare una scelta non in base ad un
singolo aspetto, ma tenendo presente il quadro
generale di tutta l’offerta. La prima caratteristica da
vagliare è quella relativa ai vincoli che possono essere
di varia natura e che soprattutto incidono in maniera
decisiva sulla bontà di un determinato prodotto. I
conti deposito, sotto questo punto di vista, possono
essere suddivisi in due categorie ben distinte: conti
deposito vincolati e conti deposito liberi (non
vincolati).
INTRODUZIONE
La prima tipologia prevede che la somma investita non sia a
disposizione del cliente per un determinato lasso di tempo che
solitamente varia da un periodo minimo di 30 giorni fino ad uno
massimo di 24 mesi. In pratica è come se non si disponesse di
una determinata cifra. Tuttavia, vi sono alcuni prodotti siffatti
che consentono di prendere la somma anticipatamente rispetto
alla scadenza del vincolo, dovendo però corrispondere un
importo all’istituto di credito che solitamente viene indicato in
termini percentuali rispetto alla somma investita. L’altra
tipologia, ed ossia il conto deposito non vincolato, prevede che
il denaro investito possa essere prelevato in qualsiasi momento
senza dover corrispondere alcuna penale all’istituto di credito.
Chiaramente il vantaggio dei conti vincolati è quello di
consentire al risparmiatore, di accedere ad un tasso di
rendimento decisamente superiore rispetto a quello offerto dai
conti non vincolati. Gioca invece a favore di questi ultimi, il non
trascurabile vantaggio di poter predisporre del denaro investito
in qualsiasi momento giovandosi anche della maturazione di
interessi comunque buoni. Come sempre la soluzione ottimale
dipende molto dalla situazione del contraente. Chi per esempio
può essere certo di non avere bisogno di una determinata
somma per un certo lasso di tempo, opportunamente dovrà
vincolarla. Per chi invece ha necessità di tenere sempre a
disposizione i propri risparmi allora è consigliabile optare per il
conto deposito non vincolato. Una volta capito quale fra queste
due tipologie sia quella su cui puntare, ecco che entrano in
giocano altre caratteristiche tra le quali la più importante è
senza dubbio quella inerente al rendimento. Probabilmente
quanto si guadagna con un determinato conto deposito, è la
prima domanda che il cliente si pone nel valutare la bontà di
un’offerta.
LE DUE TIPOLOGIE
Tuttavia capirne gli effettivi benefici in termini economici
di un prodotto è più complicato di quanto si possa
pensare. Il tasso di rendimento che solitamente viene
propinato durante spot pubblicitari e più in generale in
contenuti pubblicitari di ogni sorta, è nel 99,9% dei casi
il tasso lordo a cui va poi sottratta la tassazione e quindi
le cosiddette spese accessorie. Spesso, si viene
ammaliati da tassi molto appetibili che poi si rivelano
molto più esili al netto dei vari costi. Tra questi vanno
tenuti in considerazione oltre alla tassazione che è
standard per tutti gli istituti di credito in quanto fissata
dal Governo, l’imposta di bollo ed eventuali spese di
gestione. Il bollo è pari a 34,20 euro ed alcuni istituti se
ne fanno carico rendendo così più vantaggiosa l’offerta.
Per quanto concerne i costi di gestione, dipende da
banca a banca anche se quasi tutte li hanno azzerati.
Altro aspetto da tenere in considerazione per la scelta
del conto deposito è quello inerente alla sua gestione.
Infatti, ne esistono alcuni che possono essere aperti e
gestiti soltanto per mezzo del web, altri esclusivamente
in filiale ed altri ancora per mezzo di una semplice
telefonata. In questo caso, la scelta è piuttosto
soggettiva in quanto c’è chi preferisce avere un contatto
diretto con il personale della banca e chi invece ha più
interesse nel gestire comodamente davanti al proprio
computer tutte le operazioni inerenti al conto deposito.
Infine, vi sono anche conti deposito che presentano una
soluzione mista ed ossia apertura in filiale e gestione da
remoto oppure in entrambe le modalità.
CONCLUSIONI

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Come scegliere il giusto conto deposito per le

  • 1. A cura di Sergio rappini COME SCEGLIERE IL GIUSTO CONTO DEPOSITO PER LE PROPRIE ESIGENZE
  • 2. I conti deposito rappresentano senza dubbio uno dei principali prodotti finanziari utilizzati dai risparmiatori italiani, per ottenere un certo rendimento sulle somme di denaro messe da parte nel corso della propria vita. Sul mercato esiste un’offerta piuttosto ampia di conti deposito, per cui non è semplicissimo riuscire a capire quale sia quello più adatto rispetto ai propri bisogni ed alle proprie necessità. Tuttavia vi sono degli aspetti da prendere in considerazione che possono aiutare il consumatore a scegliere il miglior conto deposito adatto alle proprie esigenze. Ovviamente è quanto mai opportuno effettuare una scelta non in base ad un singolo aspetto, ma tenendo presente il quadro generale di tutta l’offerta. La prima caratteristica da vagliare è quella relativa ai vincoli che possono essere di varia natura e che soprattutto incidono in maniera decisiva sulla bontà di un determinato prodotto. I conti deposito, sotto questo punto di vista, possono essere suddivisi in due categorie ben distinte: conti deposito vincolati e conti deposito liberi (non vincolati). INTRODUZIONE
  • 3. La prima tipologia prevede che la somma investita non sia a disposizione del cliente per un determinato lasso di tempo che solitamente varia da un periodo minimo di 30 giorni fino ad uno massimo di 24 mesi. In pratica è come se non si disponesse di una determinata cifra. Tuttavia, vi sono alcuni prodotti siffatti che consentono di prendere la somma anticipatamente rispetto alla scadenza del vincolo, dovendo però corrispondere un importo all’istituto di credito che solitamente viene indicato in termini percentuali rispetto alla somma investita. L’altra tipologia, ed ossia il conto deposito non vincolato, prevede che il denaro investito possa essere prelevato in qualsiasi momento senza dover corrispondere alcuna penale all’istituto di credito. Chiaramente il vantaggio dei conti vincolati è quello di consentire al risparmiatore, di accedere ad un tasso di rendimento decisamente superiore rispetto a quello offerto dai conti non vincolati. Gioca invece a favore di questi ultimi, il non trascurabile vantaggio di poter predisporre del denaro investito in qualsiasi momento giovandosi anche della maturazione di interessi comunque buoni. Come sempre la soluzione ottimale dipende molto dalla situazione del contraente. Chi per esempio può essere certo di non avere bisogno di una determinata somma per un certo lasso di tempo, opportunamente dovrà vincolarla. Per chi invece ha necessità di tenere sempre a disposizione i propri risparmi allora è consigliabile optare per il conto deposito non vincolato. Una volta capito quale fra queste due tipologie sia quella su cui puntare, ecco che entrano in giocano altre caratteristiche tra le quali la più importante è senza dubbio quella inerente al rendimento. Probabilmente quanto si guadagna con un determinato conto deposito, è la prima domanda che il cliente si pone nel valutare la bontà di un’offerta. LE DUE TIPOLOGIE
  • 4. Tuttavia capirne gli effettivi benefici in termini economici di un prodotto è più complicato di quanto si possa pensare. Il tasso di rendimento che solitamente viene propinato durante spot pubblicitari e più in generale in contenuti pubblicitari di ogni sorta, è nel 99,9% dei casi il tasso lordo a cui va poi sottratta la tassazione e quindi le cosiddette spese accessorie. Spesso, si viene ammaliati da tassi molto appetibili che poi si rivelano molto più esili al netto dei vari costi. Tra questi vanno tenuti in considerazione oltre alla tassazione che è standard per tutti gli istituti di credito in quanto fissata dal Governo, l’imposta di bollo ed eventuali spese di gestione. Il bollo è pari a 34,20 euro ed alcuni istituti se ne fanno carico rendendo così più vantaggiosa l’offerta. Per quanto concerne i costi di gestione, dipende da banca a banca anche se quasi tutte li hanno azzerati. Altro aspetto da tenere in considerazione per la scelta del conto deposito è quello inerente alla sua gestione. Infatti, ne esistono alcuni che possono essere aperti e gestiti soltanto per mezzo del web, altri esclusivamente in filiale ed altri ancora per mezzo di una semplice telefonata. In questo caso, la scelta è piuttosto soggettiva in quanto c’è chi preferisce avere un contatto diretto con il personale della banca e chi invece ha più interesse nel gestire comodamente davanti al proprio computer tutte le operazioni inerenti al conto deposito. Infine, vi sono anche conti deposito che presentano una soluzione mista ed ossia apertura in filiale e gestione da remoto oppure in entrambe le modalità. CONCLUSIONI