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I consorzi di filiera

  Che cos’è il CONAI
A cosa serve l’imballaggio?
Imballaggi
• Gli imballaggi rappresentano il “cuore del
  recupero” enunciato nel Dlgs 22/97.
• I rifiuti derivanti da imballaggi, infatti,
  rappresentano il 50% in volume ed il 30%
  in peso di quanto recapitato in discarica.
Imballaggi
• Il Decreto Ronchi ha delegato a appositi
  consorzi il compito di garantire il passaggio da
  un sistema di gestione basato sulla discarica a
  un sistema integrato di gestione basato sul
  recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio.
• Il legislatore assegna ai soggetti operanti nella
  filiera degli imballaggi l'onere di farsi carico,
  sotto l'aspetto organizzativo ed economico, del
  raggiungimento degli obiettivi, riservandosene
  il controllo
Responsabilità delle parti
       coinvolte
Compliance
Imballaggio primario
• O “Imballaggio per la vendita“

• Imballaggio concepito in modo da
  costituire, nel punto di vendita, un’unità
  di vendita per l’utente finale o per il
  consumatore
Imballaggio secondario
• O “imballaggio multiplo”

• Imballaggio concepito in modo da costituire
  nel punto di vendita, il raggruppamento di un
  certo numero di unità di vendita per l’utente
  finale o il consumatore, o che serva soltanto a
  facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto
  di vendita. Può essere rimosso dal prodotto
  senza alterarne le caratteristiche.
Imballaggio terziario
• O “imballaggio per il trasporto”

• Imballaggio concepito in modo da facilitare la
  manipolazione e il trasporto di un certo
  numero di unità di vendita oppure di
  imballaggi multipli per evitare la loro
  manipolazione ed i danni connessi al trasporto,
  esclusi i container per i trasporti stradali,
  ferroviari marittimi e aerei.
CONAI
• CONAI – Consorzio Nazionale
  Imballaggi – è il consorzio privato
  senza fini di lucro costituito dai
  produttori e utilizzatori di imballaggi con
  la finalità di perseguire gli obiettivi di
  recupero e riciclo dei materiali di
  imballaggio
CONAI – Dati 2002
• Nel 2002 sono stati raggiunti e superati gli
  obiettivi previsti dalla legge, che alla
  promulgazione del Decreto Ronchi sembravano
  molto ambiziosi.
• Sono state infatti recuperate 6.300.000
  tonnellate di rifiuti di imballaggi, pari al 56%
  dell'immesso al consumo a fronte di un
  obiettivo del 50%. Sono stati avviati a riciclo
  5.700.000 di tonnellate , pari al 50,5%
  dell'immesso al consumo, percentuale
  superiore a quella prevista dalla Direttiva
  Europea (45%).
Il modello CONAI
• Il modello di gestione ha permesso di
  realizzare un sistema con una larghissima
  base associativa - 1.390.000 imprese - che
  garantisce l'obbligatorietà dei doveri
  (contribuzione ai costi e responsabilità degli
  obiettivi), un basso tasso di evasione, una
  gestione efficiente delle risorse basata sul
  principio di sussidiarietà rispetto al mercato.
Risultati
Risultati
Quanto si raccoglie
Quanto si raccoglie
CONAI – i consorzi
• Il sistema CONAI si basa sull’attività di
  sei Consorzi rappresentativi dei
  materiali: Acciaio, Alluminio, Carta,
  Legno, Plastica e Vetro.
• I Consorzi, cui aderiscono i produttori e
  gli importatori, associano tutte le
  principali imprese che determinano il
  ciclo di vita dei rispettivi materiali.
CONAI – i consorzi
Compito di ciascun Consorzio è quello di
  coordinare, organizzare e incrementare:
• il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al
  servizio pubblico;
• la raccolta dei rifiuti di imballaggi delle
  imprese industriali e commerciali;
• il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di
  imballaggio;
• la promozione della ricerca e dell’innovazione
  tecnologica finalizzata al recupero e riciclaggio
CONAI e Comuni
• Come indica il Decreto Ronchi “è fatto carico ai
  produttori e utilizzatori (di imballaggi) di
  conseguire il raggiungimento degli obiettivi di
  recupero e riciclaggio” mentre spetta ai
  Comuni, tramite i gestori dei servizi,
  organizzare sistemi adeguati per la raccolta
  differenziata dei rifiuti di imballaggio su
  superficie pubblica.
• I Comuni, tramite i gestori dei servizi, devono
  assicurare la raccolta differenziata dei rifiuti di
  imballaggio “secondo criteri che privilegino
  l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del
  servizio”.
L’Accordo ANCI – CONAI
L’Accordo ANCI – CONAI

• Sono circa 5.000 i comuni
  convenzionati con almeno uno dei
  Consorzi di Filiera;
• Sono 44.000.000 i cittadini italiani serviti
Adesione al CONAI
• L'adesione al CONAI è obbligatoria per le
  imprese che producono, vendono o utilizzano
  imballaggi.
• Le due categorie fondamentali sono
  rappresentate dai produttori, coloro che
  fabbricano imballaggi, e dagli utilizzatori,
  coloro che utilizzano gli imballaggi per
  confezionare le merci prodotte, individuati
  all'art. 35, lettere q, e, r del Decreto Ronchi.
Contributo ambientale CONAI

• Il Contributo ambientale CONAI, stabilito per
  ciascuna tipologia di materiale di imballaggio,
  rappresenta la forma di finanziamento
  attraverso la quale CONAI ripartisce tra
  Produttori e Utilizzatori i costi della raccolta
  differenziata, del riciclaggio e del recupero dei
  rifiuti di imballaggio primari, secondarie
  terziari. Questi costi vengono determinati sulla
  base del Programma Generale per la
  prevenzione e la gestione.
Contributo ambientale CONAI

• Le entità del Contributo Ambientale sono
  fissate nel modo seguente:
•   ACCIAIO      15,49 Euro/ton
•   ALLUMINIO    25,82 Euro/ton
•   CARTA        15,49 Euro/ton
•   LEGNO        2,58 Euro/ton
•   PLASTICA     72,30 Euro/ton
•   VETRO        5,16 Euro/ton
Imballaggi secondari e terziari
• L'articolo 38 del D. Lgs 22/97 prevede
  un sistema per la raccolta e il recupero
  dei rifiuti da imballaggio che non
  vengono conferiti al servizio di pubblica
  raccolta: le imprese utilizzatrici di
  imballaggio sono tenute a ritirare
  gratuitamente i rifiuti da imballaggio
  secondari e terziari e a consegnarli in
  un luogo di raccolta organizzato dal
  produttore.
Imballaggi secondari e terziari
• Poiché il sistema sarebbe stato costoso e
  soggetto a forte evasione Conai e i Consorzi di
  Filiera hanno individuato un sistema che
  permettesse di assolvere gli obblighi sopra
  esposti, organizzando una rete di piattaforme
  sul territorio italiano, convenzionate con gli
  stessi Consorzi di Filiera, presso le quali tutte
  le aziende possono conferire gratuitamente i
  rifiuti da imballaggi secondari e terziari in
  legno, carta e plastica.
Imballaggi secondari e terziari
• Il conferimento dei rifiuti da imballaggio
  presso le piattaforme convenzionate ai
  Consorzi di Filiera è volontario.
• In questo modo i produttori di imballaggi, che
  sono obbligatoriamente iscritti ai relativi
  Consorzi di Filiera, si fanno carico dei costi di
  ricevimento e valorizzazione dei rifiuti, mentre
  gli utilizzatori si assumono i costi di raccolta e
  trasporto dei rifiuti
Sanzioni
• Produttori
• mancata adesione al CONAI da parte dei
   produttori (se non hanno neanche optato per
   l’organizzazione in proprio di un sistema
   cauzionale o di raccolta di imballaggi)
 • sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni
• + sei volte la somma dovuta per l’adesione
            al CONAI (più contributi pregressi)
•  
Sanzioni
• Utilizzatori
• mancata adesione al CONAI da parte
  degli utilizzatori
     • sei volte la somma dovuta per l’adesione al
                   CONAI (più contributi pregressi)
• mancato ritiro, a titolo gratuito, di
  imballaggi usati (secondari e terziari)
     • sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni
Sanzioni
Discariche
• smaltimento in discarica di imballaggi
  (ad eccezione degli scarti da operazioni
  di selezione)
• sanzione amministrativa da 10 a 60 milioni
RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
         IMBALLAGGIO PRIMARIO DA
            PUNTI VENDITA GDO
                          Soluzione:
              Vendita prodotti sfusi a peso
(aliment ari e non - caffè, past a, riso, caramelle, cioccolat ini,
merendine, legumi, frut t a secca, spezie, surgelat i, det ersivi e
                     det ergent i liquidi )

                    Vantaggi:
  Riduzione produzione rifiuti, convenienza per il
    consumatore, ritorno di immagine per GDO

  Esper ienze : SMA,“PESARISPARMIO” - CRAI, “Ecopoint”
RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
             IMBALLAGGIO DA
           PUNTI VENDITA GDO
Consum o shopper s in It alia: 7,3 kg/ ab*a (Novam ont )

                     Soluz ioni:
• Sostituzione shoppers monouso in plast ica
   con borse riutilizzabili in cot one, canapa,
    jut a, a ret e o scat ole cartone riut ilizzat e
                     (pr evenzione)
• Utilizzo shoppers e vaschet te per alim ent i in
   mat eriali biodegradabili (m inim izzazione)
RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
              IMBALLAGGIO DA
            PUNTI VENDITA GDO
                Vantaggi:
   Riduzione rifiuti, convenienza per il
consumat ore, rit orno di imm agine per GDO
                Strumenti:
  Accordi ent e locale/ GDO/ produt tori e
    utilizzatori di im ballaggi - Possibile
sostegno pubblico per ex t ra cost o m at eriali
     Esper ienze: Novam ont - Finiper
RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
            IMBALLAGGIO DA
          PUNTI VENDITA GDO

  Stime rifiuti da imballaggio prodotti in un anno:
             • negozio al dettaglio: 1 t;
        • ipermercato da 2.500 mq : 51 t
              (dati Conai; Finiper; Raem)

                      Soluz ione:
Sostit uzione di det ersivi e detergenti liquidi in
        cont enit ori m onouso in plast ica con
   erogatori alla spina e flaconi riut ilizzabili
        (anche in soluzioni più concentrate)
RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
                    IMBALLAGGIO DA
                  PUNTI VENDITA GDO
               Soggetti interessati/ vantaggi:
       • Produt t ori e imbot t igliat ori di det ergent i /
             minor cont ribut o ambient ale Conai
                 • GDO/ fidelizzazione client e
     • Cit t adini/ minor cost o prodot to e meno rifiut i
                 • Ent e pubblico/ meno rifiut i
                       Strumenti:
Accordi ente pubblico/ GDO - Event uali incentivi dell’ent e
  pubblico nei confront i dei dist ribut ori consist ent e in
            sgravi amministrat ivi e/ o fiscali

                    Esper ienze: FINIPER
RIDUZIONE DI RIFIUTI DA
              CASSETTE PER PRODOTTI
                 ORTOFRUTTICOLI
Parco casset t e circolant e: olt re mezzo m ilione di
                            t/ a

                  Soluzioni:
   • Sostituzione cassette m onouso con
        cassette riutilizzabili in plastica,
  riutilizzabili 100/ 150 volte (prevenzione)
     • Raccolta differenziata e avvio a
       riciclaggio di cassette m onouso
               (m inim izzazione)
RIDUZIONE DI RIFIUTI DA
          CASSETTE PER PRODOTTI
             ORTOFRUTTICOLI

                   Strumenti:
Accordi GDO con circuiti di gest ione casset t e,
 m ercati ort ofrut ticoli e gestori igiene urbana

                    Vantaggi:
Minori cost i am bient ali e possibili convenienze
      economiche e fiscali (t assa / t ariffa)

    Esper ienze: CPR System, IFCO, CHEP
RECUPERO E DISTRIBUZIONE
            ALIMENTI NON COMMERCIABILI
                     MA INTEGRI
In Italia 1,5 milioni di t all’anno (4.000 t/ g) di prodotti
   alimentari ancora commestibili finiscono nei rifiuti
   (circa il 5% del totale RU). Si tratta al 15% di pane e
  pasta, al 18% della carne e al 12% di frutta e verdura
     che acquistiamo (Dati Banco Alimentare 2006)

                      Soluz ione:
    Raccogliere e dest inare, in tempi brevi,
     a circuit i di m ense per non abbient i gli
   alimenti non più com merciabili ma integri
RECUPERO E DISTRIBUZIONE
         ALIMENTI NON COMMERCIABILI
                 MA INTEGRI
                   Strumenti:
• Legge n. 155/ 03 del Buon Samaritano – Raccolta
      e consegna a circuiti a mense sociali
  • Accordo volontario tra GDO, Onlus, aziende
   igiene urbana, ASL per raccolta e distribuzione
               alimenti in eccedenza
  • Campagne d’informazione e comunicazione
   (Prevenzione dei rifiuti e recupero di alimenti e
         arricchimento diete mense sociali)
           Esper ienze: Coop - Auchan
EVITARE LA PUBBLICITA’
           CARTACEA GRATUITA

Carta e cartone im m essi al consumo in It alia,
  pari a circa 150 kg pro capit e (Comieco)

                    Soluz ione:
Lim it are la produzione di pubblicità su cart a
               (volant ini, depliant )

  Solo con l’int r oduzione del diviet o di pubblicit à
   anonim a in casset t a post a può por t ar e alla
       pr evenzione di 30-40 kg/ f am iglia*a
                   (cit t à di Br uxelles)
EVITARE LA PUBBLICITA’
         CARTACEA GRATUITA
                  Strumenti:
   Accordi t ra ist it uzioni/ ent i pubblici e
      sogget t i che usano questo tipo di
    pubblicità (ad es. GDO) finalizzat i alla
  prevenzione dei rifiuti e alla creazione di
   un codice deontologico sulla pubblicit à
                 Vantaggi:
Si previene il consum o di cart a e nonché il
    consumism o indott o dalla pubblicit à
Esper ienze : Accor do nazionale fr ancese,
              città di Br uxelles
  Pr ogetto “GDO PER LO SVILUPPO
            SOSTENIBILE DELLA CITTA’ ”
         Comune Sesto San Giovanni (Agenda2 1 L) – Min.Amb.


  INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DELLA
        PRODUZIONE DEI RIFIUTI:
 • Conteniment o dell’ut ilizzo di shopper in
    poliet ilene at traverso l’int roduzione di
   shopper riut ilizzabili, biodegradabili o di
      cest elli asport abili e riut ilizzabili;
    • Vendita di prodot ti sfusi m ediant e
                  dispenser;
• Sost it uzione di vaschett e e cont enitori per
   alim ent i in m at eriale plast ico,polist irolo,
     allum inio, con vaschet t e in m ateriale
          biodegradabile (Mat er-bi,PLA).
  Pr ogetto“GDO PER LO SVILUPPO
              SOSTENIBILE DELLA CITTA’ ”
           Comune Sesto San Giovanni (Agenda2 1 L) – Min.Amb.




INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA
            DI GESTIONE DEI RIFIUTI:

• Introduzione della raccolta differenziata rivolta gli
         utenti della struttura commerciale;
       • Sistema di gestione dei rifiuti delle
   apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)

Par tner del pr ogetto: Coop Lombar dia e Piemme
CONCLUSIONI

 Intervenire sul conteniment o della produzione
           dei rifiuti nel sistema GDO

                   Vantaggi:
     • economici per GDO e consumatore
    • ritorno d’immagine (green marketing)
          • fidelizzazione dei clienti

               Benefici ambientali:
riduzione rifiuti e attività di sensibilizzazione dei
       consumatori in materia di sostenibilità
CONCLUSIONI
           Le azioni a livello di filier a:
Sulla base degli evidenti vantaggi e benefici ed alla
 luce delle esperienze positive, è auspicabile una
  presa di coscienza del sistema GDO che renda
 possibile interventi di prevenzione oltre alle già
     spesso consolidate attività di RD dei rifiuti

  Cr ear e la cor nice politica a livello nazionale:
 Sarebbe auspicabile che le istituzioni ambientali
 preposte si facciano promotori di dette politiche
       coinvolgendo gli operatori interessati
    (es Tavolo della Dist r ibuzione Com pat ibile)

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Corso resp 14b lezione - conai

  • 1. I consorzi di filiera Che cos’è il CONAI
  • 2. A cosa serve l’imballaggio?
  • 3. Imballaggi • Gli imballaggi rappresentano il “cuore del recupero” enunciato nel Dlgs 22/97. • I rifiuti derivanti da imballaggi, infatti, rappresentano il 50% in volume ed il 30% in peso di quanto recapitato in discarica.
  • 4. Imballaggi • Il Decreto Ronchi ha delegato a appositi consorzi il compito di garantire il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica a un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio. • Il legislatore assegna ai soggetti operanti nella filiera degli imballaggi l'onere di farsi carico, sotto l'aspetto organizzativo ed economico, del raggiungimento degli obiettivi, riservandosene il controllo
  • 7. Imballaggio primario • O “Imballaggio per la vendita“ • Imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un’unità di vendita per l’utente finale o per il consumatore
  • 8. Imballaggio secondario • O “imballaggio multiplo” • Imballaggio concepito in modo da costituire nel punto di vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita per l’utente finale o il consumatore, o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto di vendita. Può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche.
  • 9. Imballaggio terziario • O “imballaggio per il trasporto” • Imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione e il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione ed i danni connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari marittimi e aerei.
  • 10. CONAI • CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi – è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio
  • 11. CONAI – Dati 2002 • Nel 2002 sono stati raggiunti e superati gli obiettivi previsti dalla legge, che alla promulgazione del Decreto Ronchi sembravano molto ambiziosi. • Sono state infatti recuperate 6.300.000 tonnellate di rifiuti di imballaggi, pari al 56% dell'immesso al consumo a fronte di un obiettivo del 50%. Sono stati avviati a riciclo 5.700.000 di tonnellate , pari al 50,5% dell'immesso al consumo, percentuale superiore a quella prevista dalla Direttiva Europea (45%).
  • 12. Il modello CONAI • Il modello di gestione ha permesso di realizzare un sistema con una larghissima base associativa - 1.390.000 imprese - che garantisce l'obbligatorietà dei doveri (contribuzione ai costi e responsabilità degli obiettivi), un basso tasso di evasione, una gestione efficiente delle risorse basata sul principio di sussidiarietà rispetto al mercato.
  • 17. CONAI – i consorzi • Il sistema CONAI si basa sull’attività di sei Consorzi rappresentativi dei materiali: Acciaio, Alluminio, Carta, Legno, Plastica e Vetro. • I Consorzi, cui aderiscono i produttori e gli importatori, associano tutte le principali imprese che determinano il ciclo di vita dei rispettivi materiali.
  • 18. CONAI – i consorzi Compito di ciascun Consorzio è quello di coordinare, organizzare e incrementare: • il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al servizio pubblico; • la raccolta dei rifiuti di imballaggi delle imprese industriali e commerciali; • il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio; • la promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica finalizzata al recupero e riciclaggio
  • 19. CONAI e Comuni • Come indica il Decreto Ronchi “è fatto carico ai produttori e utilizzatori (di imballaggi) di conseguire il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclaggio” mentre spetta ai Comuni, tramite i gestori dei servizi, organizzare sistemi adeguati per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio su superficie pubblica. • I Comuni, tramite i gestori dei servizi, devono assicurare la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio “secondo criteri che privilegino l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del servizio”.
  • 21. L’Accordo ANCI – CONAI • Sono circa 5.000 i comuni convenzionati con almeno uno dei Consorzi di Filiera; • Sono 44.000.000 i cittadini italiani serviti
  • 22. Adesione al CONAI • L'adesione al CONAI è obbligatoria per le imprese che producono, vendono o utilizzano imballaggi. • Le due categorie fondamentali sono rappresentate dai produttori, coloro che fabbricano imballaggi, e dagli utilizzatori, coloro che utilizzano gli imballaggi per confezionare le merci prodotte, individuati all'art. 35, lettere q, e, r del Decreto Ronchi.
  • 23. Contributo ambientale CONAI • Il Contributo ambientale CONAI, stabilito per ciascuna tipologia di materiale di imballaggio, rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra Produttori e Utilizzatori i costi della raccolta differenziata, del riciclaggio e del recupero dei rifiuti di imballaggio primari, secondarie terziari. Questi costi vengono determinati sulla base del Programma Generale per la prevenzione e la gestione.
  • 24. Contributo ambientale CONAI • Le entità del Contributo Ambientale sono fissate nel modo seguente: • ACCIAIO 15,49 Euro/ton • ALLUMINIO 25,82 Euro/ton • CARTA 15,49 Euro/ton • LEGNO 2,58 Euro/ton • PLASTICA 72,30 Euro/ton • VETRO 5,16 Euro/ton
  • 25. Imballaggi secondari e terziari • L'articolo 38 del D. Lgs 22/97 prevede un sistema per la raccolta e il recupero dei rifiuti da imballaggio che non vengono conferiti al servizio di pubblica raccolta: le imprese utilizzatrici di imballaggio sono tenute a ritirare gratuitamente i rifiuti da imballaggio secondari e terziari e a consegnarli in un luogo di raccolta organizzato dal produttore.
  • 26. Imballaggi secondari e terziari • Poiché il sistema sarebbe stato costoso e soggetto a forte evasione Conai e i Consorzi di Filiera hanno individuato un sistema che permettesse di assolvere gli obblighi sopra esposti, organizzando una rete di piattaforme sul territorio italiano, convenzionate con gli stessi Consorzi di Filiera, presso le quali tutte le aziende possono conferire gratuitamente i rifiuti da imballaggi secondari e terziari in legno, carta e plastica.
  • 27. Imballaggi secondari e terziari • Il conferimento dei rifiuti da imballaggio presso le piattaforme convenzionate ai Consorzi di Filiera è volontario. • In questo modo i produttori di imballaggi, che sono obbligatoriamente iscritti ai relativi Consorzi di Filiera, si fanno carico dei costi di ricevimento e valorizzazione dei rifiuti, mentre gli utilizzatori si assumono i costi di raccolta e trasporto dei rifiuti
  • 28. Sanzioni • Produttori • mancata adesione al CONAI da parte dei produttori (se non hanno neanche optato per l’organizzazione in proprio di un sistema cauzionale o di raccolta di imballaggi) • sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni • + sei volte la somma dovuta per l’adesione al CONAI (più contributi pregressi) •  
  • 29. Sanzioni • Utilizzatori • mancata adesione al CONAI da parte degli utilizzatori • sei volte la somma dovuta per l’adesione al CONAI (più contributi pregressi) • mancato ritiro, a titolo gratuito, di imballaggi usati (secondari e terziari) • sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni
  • 30. Sanzioni Discariche • smaltimento in discarica di imballaggi (ad eccezione degli scarti da operazioni di selezione) • sanzione amministrativa da 10 a 60 milioni
  • 31. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO PRIMARIO DA PUNTI VENDITA GDO Soluzione: Vendita prodotti sfusi a peso (aliment ari e non - caffè, past a, riso, caramelle, cioccolat ini, merendine, legumi, frut t a secca, spezie, surgelat i, det ersivi e det ergent i liquidi ) Vantaggi: Riduzione produzione rifiuti, convenienza per il consumatore, ritorno di immagine per GDO Esper ienze : SMA,“PESARISPARMIO” - CRAI, “Ecopoint”
  • 32. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO DA PUNTI VENDITA GDO Consum o shopper s in It alia: 7,3 kg/ ab*a (Novam ont ) Soluz ioni: • Sostituzione shoppers monouso in plast ica con borse riutilizzabili in cot one, canapa, jut a, a ret e o scat ole cartone riut ilizzat e (pr evenzione) • Utilizzo shoppers e vaschet te per alim ent i in mat eriali biodegradabili (m inim izzazione)
  • 33. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO DA PUNTI VENDITA GDO Vantaggi: Riduzione rifiuti, convenienza per il consumat ore, rit orno di imm agine per GDO Strumenti: Accordi ent e locale/ GDO/ produt tori e utilizzatori di im ballaggi - Possibile sostegno pubblico per ex t ra cost o m at eriali Esper ienze: Novam ont - Finiper
  • 34. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO DA PUNTI VENDITA GDO Stime rifiuti da imballaggio prodotti in un anno: • negozio al dettaglio: 1 t; • ipermercato da 2.500 mq : 51 t (dati Conai; Finiper; Raem) Soluz ione: Sostit uzione di det ersivi e detergenti liquidi in cont enit ori m onouso in plast ica con erogatori alla spina e flaconi riut ilizzabili (anche in soluzioni più concentrate)
  • 35. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO DA PUNTI VENDITA GDO Soggetti interessati/ vantaggi: • Produt t ori e imbot t igliat ori di det ergent i / minor cont ribut o ambient ale Conai • GDO/ fidelizzazione client e • Cit t adini/ minor cost o prodot to e meno rifiut i • Ent e pubblico/ meno rifiut i Strumenti: Accordi ente pubblico/ GDO - Event uali incentivi dell’ent e pubblico nei confront i dei dist ribut ori consist ent e in sgravi amministrat ivi e/ o fiscali Esper ienze: FINIPER
  • 36. RIDUZIONE DI RIFIUTI DA CASSETTE PER PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI Parco casset t e circolant e: olt re mezzo m ilione di t/ a Soluzioni: • Sostituzione cassette m onouso con cassette riutilizzabili in plastica, riutilizzabili 100/ 150 volte (prevenzione) • Raccolta differenziata e avvio a riciclaggio di cassette m onouso (m inim izzazione)
  • 37. RIDUZIONE DI RIFIUTI DA CASSETTE PER PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI Strumenti: Accordi GDO con circuiti di gest ione casset t e, m ercati ort ofrut ticoli e gestori igiene urbana Vantaggi: Minori cost i am bient ali e possibili convenienze economiche e fiscali (t assa / t ariffa) Esper ienze: CPR System, IFCO, CHEP
  • 38. RECUPERO E DISTRIBUZIONE ALIMENTI NON COMMERCIABILI MA INTEGRI In Italia 1,5 milioni di t all’anno (4.000 t/ g) di prodotti alimentari ancora commestibili finiscono nei rifiuti (circa il 5% del totale RU). Si tratta al 15% di pane e pasta, al 18% della carne e al 12% di frutta e verdura che acquistiamo (Dati Banco Alimentare 2006) Soluz ione: Raccogliere e dest inare, in tempi brevi, a circuit i di m ense per non abbient i gli alimenti non più com merciabili ma integri
  • 39. RECUPERO E DISTRIBUZIONE ALIMENTI NON COMMERCIABILI MA INTEGRI Strumenti: • Legge n. 155/ 03 del Buon Samaritano – Raccolta e consegna a circuiti a mense sociali • Accordo volontario tra GDO, Onlus, aziende igiene urbana, ASL per raccolta e distribuzione alimenti in eccedenza • Campagne d’informazione e comunicazione (Prevenzione dei rifiuti e recupero di alimenti e arricchimento diete mense sociali) Esper ienze: Coop - Auchan
  • 40. EVITARE LA PUBBLICITA’ CARTACEA GRATUITA Carta e cartone im m essi al consumo in It alia, pari a circa 150 kg pro capit e (Comieco) Soluz ione: Lim it are la produzione di pubblicità su cart a (volant ini, depliant ) Solo con l’int r oduzione del diviet o di pubblicit à anonim a in casset t a post a può por t ar e alla pr evenzione di 30-40 kg/ f am iglia*a (cit t à di Br uxelles)
  • 41. EVITARE LA PUBBLICITA’ CARTACEA GRATUITA Strumenti: Accordi t ra ist it uzioni/ ent i pubblici e sogget t i che usano questo tipo di pubblicità (ad es. GDO) finalizzat i alla prevenzione dei rifiuti e alla creazione di un codice deontologico sulla pubblicit à Vantaggi: Si previene il consum o di cart a e nonché il consumism o indott o dalla pubblicit à Esper ienze : Accor do nazionale fr ancese, città di Br uxelles
  • 42.   Pr ogetto “GDO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA CITTA’ ” Comune Sesto San Giovanni (Agenda2 1 L) – Min.Amb. INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI: • Conteniment o dell’ut ilizzo di shopper in poliet ilene at traverso l’int roduzione di shopper riut ilizzabili, biodegradabili o di cest elli asport abili e riut ilizzabili; • Vendita di prodot ti sfusi m ediant e dispenser; • Sost it uzione di vaschett e e cont enitori per alim ent i in m at eriale plast ico,polist irolo, allum inio, con vaschet t e in m ateriale biodegradabile (Mat er-bi,PLA).
  • 43.   Pr ogetto“GDO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA CITTA’ ” Comune Sesto San Giovanni (Agenda2 1 L) – Min.Amb. INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI: • Introduzione della raccolta differenziata rivolta gli utenti della struttura commerciale; • Sistema di gestione dei rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) Par tner del pr ogetto: Coop Lombar dia e Piemme
  • 44. CONCLUSIONI Intervenire sul conteniment o della produzione dei rifiuti nel sistema GDO Vantaggi: • economici per GDO e consumatore • ritorno d’immagine (green marketing) • fidelizzazione dei clienti Benefici ambientali: riduzione rifiuti e attività di sensibilizzazione dei consumatori in materia di sostenibilità
  • 45. CONCLUSIONI Le azioni a livello di filier a: Sulla base degli evidenti vantaggi e benefici ed alla luce delle esperienze positive, è auspicabile una presa di coscienza del sistema GDO che renda possibile interventi di prevenzione oltre alle già spesso consolidate attività di RD dei rifiuti Cr ear e la cor nice politica a livello nazionale: Sarebbe auspicabile che le istituzioni ambientali preposte si facciano promotori di dette politiche coinvolgendo gli operatori interessati (es Tavolo della Dist r ibuzione Com pat ibile)