3. Imballaggi
• Gli imballaggi rappresentano il “cuore del
recupero” enunciato nel Dlgs 22/97.
• I rifiuti derivanti da imballaggi, infatti,
rappresentano il 50% in volume ed il 30%
in peso di quanto recapitato in discarica.
4. Imballaggi
• Il Decreto Ronchi ha delegato a appositi
consorzi il compito di garantire il passaggio da
un sistema di gestione basato sulla discarica a
un sistema integrato di gestione basato sul
recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio.
• Il legislatore assegna ai soggetti operanti nella
filiera degli imballaggi l'onere di farsi carico,
sotto l'aspetto organizzativo ed economico, del
raggiungimento degli obiettivi, riservandosene
il controllo
7. Imballaggio primario
• O “Imballaggio per la vendita“
• Imballaggio concepito in modo da
costituire, nel punto di vendita, un’unità
di vendita per l’utente finale o per il
consumatore
8. Imballaggio secondario
• O “imballaggio multiplo”
• Imballaggio concepito in modo da costituire
nel punto di vendita, il raggruppamento di un
certo numero di unità di vendita per l’utente
finale o il consumatore, o che serva soltanto a
facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto
di vendita. Può essere rimosso dal prodotto
senza alterarne le caratteristiche.
9. Imballaggio terziario
• O “imballaggio per il trasporto”
• Imballaggio concepito in modo da facilitare la
manipolazione e il trasporto di un certo
numero di unità di vendita oppure di
imballaggi multipli per evitare la loro
manipolazione ed i danni connessi al trasporto,
esclusi i container per i trasporti stradali,
ferroviari marittimi e aerei.
10. CONAI
• CONAI – Consorzio Nazionale
Imballaggi – è il consorzio privato
senza fini di lucro costituito dai
produttori e utilizzatori di imballaggi con
la finalità di perseguire gli obiettivi di
recupero e riciclo dei materiali di
imballaggio
11. CONAI – Dati 2002
• Nel 2002 sono stati raggiunti e superati gli
obiettivi previsti dalla legge, che alla
promulgazione del Decreto Ronchi sembravano
molto ambiziosi.
• Sono state infatti recuperate 6.300.000
tonnellate di rifiuti di imballaggi, pari al 56%
dell'immesso al consumo a fronte di un
obiettivo del 50%. Sono stati avviati a riciclo
5.700.000 di tonnellate , pari al 50,5%
dell'immesso al consumo, percentuale
superiore a quella prevista dalla Direttiva
Europea (45%).
12. Il modello CONAI
• Il modello di gestione ha permesso di
realizzare un sistema con una larghissima
base associativa - 1.390.000 imprese - che
garantisce l'obbligatorietà dei doveri
(contribuzione ai costi e responsabilità degli
obiettivi), un basso tasso di evasione, una
gestione efficiente delle risorse basata sul
principio di sussidiarietà rispetto al mercato.
17. CONAI – i consorzi
• Il sistema CONAI si basa sull’attività di
sei Consorzi rappresentativi dei
materiali: Acciaio, Alluminio, Carta,
Legno, Plastica e Vetro.
• I Consorzi, cui aderiscono i produttori e
gli importatori, associano tutte le
principali imprese che determinano il
ciclo di vita dei rispettivi materiali.
18. CONAI – i consorzi
Compito di ciascun Consorzio è quello di
coordinare, organizzare e incrementare:
• il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al
servizio pubblico;
• la raccolta dei rifiuti di imballaggi delle
imprese industriali e commerciali;
• il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di
imballaggio;
• la promozione della ricerca e dell’innovazione
tecnologica finalizzata al recupero e riciclaggio
19. CONAI e Comuni
• Come indica il Decreto Ronchi “è fatto carico ai
produttori e utilizzatori (di imballaggi) di
conseguire il raggiungimento degli obiettivi di
recupero e riciclaggio” mentre spetta ai
Comuni, tramite i gestori dei servizi,
organizzare sistemi adeguati per la raccolta
differenziata dei rifiuti di imballaggio su
superficie pubblica.
• I Comuni, tramite i gestori dei servizi, devono
assicurare la raccolta differenziata dei rifiuti di
imballaggio “secondo criteri che privilegino
l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del
servizio”.
21. L’Accordo ANCI – CONAI
• Sono circa 5.000 i comuni
convenzionati con almeno uno dei
Consorzi di Filiera;
• Sono 44.000.000 i cittadini italiani serviti
22. Adesione al CONAI
• L'adesione al CONAI è obbligatoria per le
imprese che producono, vendono o utilizzano
imballaggi.
• Le due categorie fondamentali sono
rappresentate dai produttori, coloro che
fabbricano imballaggi, e dagli utilizzatori,
coloro che utilizzano gli imballaggi per
confezionare le merci prodotte, individuati
all'art. 35, lettere q, e, r del Decreto Ronchi.
23. Contributo ambientale CONAI
• Il Contributo ambientale CONAI, stabilito per
ciascuna tipologia di materiale di imballaggio,
rappresenta la forma di finanziamento
attraverso la quale CONAI ripartisce tra
Produttori e Utilizzatori i costi della raccolta
differenziata, del riciclaggio e del recupero dei
rifiuti di imballaggio primari, secondarie
terziari. Questi costi vengono determinati sulla
base del Programma Generale per la
prevenzione e la gestione.
24. Contributo ambientale CONAI
• Le entità del Contributo Ambientale sono
fissate nel modo seguente:
• ACCIAIO 15,49 Euro/ton
• ALLUMINIO 25,82 Euro/ton
• CARTA 15,49 Euro/ton
• LEGNO 2,58 Euro/ton
• PLASTICA 72,30 Euro/ton
• VETRO 5,16 Euro/ton
25. Imballaggi secondari e terziari
• L'articolo 38 del D. Lgs 22/97 prevede
un sistema per la raccolta e il recupero
dei rifiuti da imballaggio che non
vengono conferiti al servizio di pubblica
raccolta: le imprese utilizzatrici di
imballaggio sono tenute a ritirare
gratuitamente i rifiuti da imballaggio
secondari e terziari e a consegnarli in
un luogo di raccolta organizzato dal
produttore.
26. Imballaggi secondari e terziari
• Poiché il sistema sarebbe stato costoso e
soggetto a forte evasione Conai e i Consorzi di
Filiera hanno individuato un sistema che
permettesse di assolvere gli obblighi sopra
esposti, organizzando una rete di piattaforme
sul territorio italiano, convenzionate con gli
stessi Consorzi di Filiera, presso le quali tutte
le aziende possono conferire gratuitamente i
rifiuti da imballaggi secondari e terziari in
legno, carta e plastica.
27. Imballaggi secondari e terziari
• Il conferimento dei rifiuti da imballaggio
presso le piattaforme convenzionate ai
Consorzi di Filiera è volontario.
• In questo modo i produttori di imballaggi, che
sono obbligatoriamente iscritti ai relativi
Consorzi di Filiera, si fanno carico dei costi di
ricevimento e valorizzazione dei rifiuti, mentre
gli utilizzatori si assumono i costi di raccolta e
trasporto dei rifiuti
28. Sanzioni
• Produttori
• mancata adesione al CONAI da parte dei
produttori (se non hanno neanche optato per
l’organizzazione in proprio di un sistema
cauzionale o di raccolta di imballaggi)
• sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni
• + sei volte la somma dovuta per l’adesione
al CONAI (più contributi pregressi)
•
29. Sanzioni
• Utilizzatori
• mancata adesione al CONAI da parte
degli utilizzatori
• sei volte la somma dovuta per l’adesione al
CONAI (più contributi pregressi)
• mancato ritiro, a titolo gratuito, di
imballaggi usati (secondari e terziari)
• sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni
30. Sanzioni
Discariche
• smaltimento in discarica di imballaggi
(ad eccezione degli scarti da operazioni
di selezione)
• sanzione amministrativa da 10 a 60 milioni
31. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
IMBALLAGGIO PRIMARIO DA
PUNTI VENDITA GDO
Soluzione:
Vendita prodotti sfusi a peso
(aliment ari e non - caffè, past a, riso, caramelle, cioccolat ini,
merendine, legumi, frut t a secca, spezie, surgelat i, det ersivi e
det ergent i liquidi )
Vantaggi:
Riduzione produzione rifiuti, convenienza per il
consumatore, ritorno di immagine per GDO
Esper ienze : SMA,“PESARISPARMIO” - CRAI, “Ecopoint”
32. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
IMBALLAGGIO DA
PUNTI VENDITA GDO
Consum o shopper s in It alia: 7,3 kg/ ab*a (Novam ont )
Soluz ioni:
• Sostituzione shoppers monouso in plast ica
con borse riutilizzabili in cot one, canapa,
jut a, a ret e o scat ole cartone riut ilizzat e
(pr evenzione)
• Utilizzo shoppers e vaschet te per alim ent i in
mat eriali biodegradabili (m inim izzazione)
33. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
IMBALLAGGIO DA
PUNTI VENDITA GDO
Vantaggi:
Riduzione rifiuti, convenienza per il
consumat ore, rit orno di imm agine per GDO
Strumenti:
Accordi ent e locale/ GDO/ produt tori e
utilizzatori di im ballaggi - Possibile
sostegno pubblico per ex t ra cost o m at eriali
Esper ienze: Novam ont - Finiper
34. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
IMBALLAGGIO DA
PUNTI VENDITA GDO
Stime rifiuti da imballaggio prodotti in un anno:
• negozio al dettaglio: 1 t;
• ipermercato da 2.500 mq : 51 t
(dati Conai; Finiper; Raem)
Soluz ione:
Sostit uzione di det ersivi e detergenti liquidi in
cont enit ori m onouso in plast ica con
erogatori alla spina e flaconi riut ilizzabili
(anche in soluzioni più concentrate)
35. RIDUZIONE DEI RIFIUTI DI
IMBALLAGGIO DA
PUNTI VENDITA GDO
Soggetti interessati/ vantaggi:
• Produt t ori e imbot t igliat ori di det ergent i /
minor cont ribut o ambient ale Conai
• GDO/ fidelizzazione client e
• Cit t adini/ minor cost o prodot to e meno rifiut i
• Ent e pubblico/ meno rifiut i
Strumenti:
Accordi ente pubblico/ GDO - Event uali incentivi dell’ent e
pubblico nei confront i dei dist ribut ori consist ent e in
sgravi amministrat ivi e/ o fiscali
Esper ienze: FINIPER
36. RIDUZIONE DI RIFIUTI DA
CASSETTE PER PRODOTTI
ORTOFRUTTICOLI
Parco casset t e circolant e: olt re mezzo m ilione di
t/ a
Soluzioni:
• Sostituzione cassette m onouso con
cassette riutilizzabili in plastica,
riutilizzabili 100/ 150 volte (prevenzione)
• Raccolta differenziata e avvio a
riciclaggio di cassette m onouso
(m inim izzazione)
37. RIDUZIONE DI RIFIUTI DA
CASSETTE PER PRODOTTI
ORTOFRUTTICOLI
Strumenti:
Accordi GDO con circuiti di gest ione casset t e,
m ercati ort ofrut ticoli e gestori igiene urbana
Vantaggi:
Minori cost i am bient ali e possibili convenienze
economiche e fiscali (t assa / t ariffa)
Esper ienze: CPR System, IFCO, CHEP
38. RECUPERO E DISTRIBUZIONE
ALIMENTI NON COMMERCIABILI
MA INTEGRI
In Italia 1,5 milioni di t all’anno (4.000 t/ g) di prodotti
alimentari ancora commestibili finiscono nei rifiuti
(circa il 5% del totale RU). Si tratta al 15% di pane e
pasta, al 18% della carne e al 12% di frutta e verdura
che acquistiamo (Dati Banco Alimentare 2006)
Soluz ione:
Raccogliere e dest inare, in tempi brevi,
a circuit i di m ense per non abbient i gli
alimenti non più com merciabili ma integri
39. RECUPERO E DISTRIBUZIONE
ALIMENTI NON COMMERCIABILI
MA INTEGRI
Strumenti:
• Legge n. 155/ 03 del Buon Samaritano – Raccolta
e consegna a circuiti a mense sociali
• Accordo volontario tra GDO, Onlus, aziende
igiene urbana, ASL per raccolta e distribuzione
alimenti in eccedenza
• Campagne d’informazione e comunicazione
(Prevenzione dei rifiuti e recupero di alimenti e
arricchimento diete mense sociali)
Esper ienze: Coop - Auchan
40. EVITARE LA PUBBLICITA’
CARTACEA GRATUITA
Carta e cartone im m essi al consumo in It alia,
pari a circa 150 kg pro capit e (Comieco)
Soluz ione:
Lim it are la produzione di pubblicità su cart a
(volant ini, depliant )
Solo con l’int r oduzione del diviet o di pubblicit à
anonim a in casset t a post a può por t ar e alla
pr evenzione di 30-40 kg/ f am iglia*a
(cit t à di Br uxelles)
41. EVITARE LA PUBBLICITA’
CARTACEA GRATUITA
Strumenti:
Accordi t ra ist it uzioni/ ent i pubblici e
sogget t i che usano questo tipo di
pubblicità (ad es. GDO) finalizzat i alla
prevenzione dei rifiuti e alla creazione di
un codice deontologico sulla pubblicit à
Vantaggi:
Si previene il consum o di cart a e nonché il
consumism o indott o dalla pubblicit à
Esper ienze : Accor do nazionale fr ancese,
città di Br uxelles
42. Pr ogetto “GDO PER LO SVILUPPO
SOSTENIBILE DELLA CITTA’ ”
Comune Sesto San Giovanni (Agenda2 1 L) – Min.Amb.
INTERVENTI PER LA RIDUZIONE DELLA
PRODUZIONE DEI RIFIUTI:
• Conteniment o dell’ut ilizzo di shopper in
poliet ilene at traverso l’int roduzione di
shopper riut ilizzabili, biodegradabili o di
cest elli asport abili e riut ilizzabili;
• Vendita di prodot ti sfusi m ediant e
dispenser;
• Sost it uzione di vaschett e e cont enitori per
alim ent i in m at eriale plast ico,polist irolo,
allum inio, con vaschet t e in m ateriale
biodegradabile (Mat er-bi,PLA).
43. Pr ogetto“GDO PER LO SVILUPPO
SOSTENIBILE DELLA CITTA’ ”
Comune Sesto San Giovanni (Agenda2 1 L) – Min.Amb.
INTERVENTI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA
DI GESTIONE DEI RIFIUTI:
• Introduzione della raccolta differenziata rivolta gli
utenti della struttura commerciale;
• Sistema di gestione dei rifiuti delle
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
Par tner del pr ogetto: Coop Lombar dia e Piemme
44. CONCLUSIONI
Intervenire sul conteniment o della produzione
dei rifiuti nel sistema GDO
Vantaggi:
• economici per GDO e consumatore
• ritorno d’immagine (green marketing)
• fidelizzazione dei clienti
Benefici ambientali:
riduzione rifiuti e attività di sensibilizzazione dei
consumatori in materia di sostenibilità
45. CONCLUSIONI
Le azioni a livello di filier a:
Sulla base degli evidenti vantaggi e benefici ed alla
luce delle esperienze positive, è auspicabile una
presa di coscienza del sistema GDO che renda
possibile interventi di prevenzione oltre alle già
spesso consolidate attività di RD dei rifiuti
Cr ear e la cor nice politica a livello nazionale:
Sarebbe auspicabile che le istituzioni ambientali
preposte si facciano promotori di dette politiche
coinvolgendo gli operatori interessati
(es Tavolo della Dist r ibuzione Com pat ibile)