3. Nel caso l’azienda rientri tra quelle indicate al punto
precedente (ricorrono i presupposti previsti
dall'Art.2 comma 1 e Art.3 comma 1 del Dlgs. 4
febbraio 2000. n.40) si presenta la necessità di
nominare un Consulente per la sicurezza dei
trasporti merci pericolose, per ovviare alle
problematiche di sicurezza e alle relative sanzioni
previste dalla Legge per gli inadempienti.
4. Relazione annuale
Nella circostanza in cui l'azienda debba nominare il
Consulente ADR, quest'ultimo provvederà alla redazione
della relazione annuale (sarà in aggiunta consegnata una
check list che delinea le problematiche da risolvere
nell'azienda) atta a descrivere la prassi dell'impresa stessa
(ai sensi dell'Art.4 comma 1 Dlgs. 4 febbraio 2000. n. 40)
nonché, le eventuali modifiche procedurali ovvero strutturali
necessarie per l'osservanza delle norme in materia di
trasporto, di carico e scarico di merci pericolose ed anche
per lo svolgimento dell'attività dell'impresa in condizioni
ottimali di sicurezza. Il Consulente redigerà tale relazione
annualmente e la aggiornerà qualora intervengano eventi
modificativi delle prassi e delle procedure poste alla base
della relazione stessa.
5. Relazione annuale
Il Consulente per la sicurezza del trasporto delle
merci pericolose, deve consegnare al Capo
dell'impresa la Relazione annuale e, quest'ultimo,
su richiesta, la mette a disposizione dell'ufficio
provinciale della Motorizzazione Civile e dei
Trasporti in concessione competente per territorio.
6. Relazione annuale
La relazione comprende:
· Dati aziendali
· Identificazione delle merci pericolose
· Classificazioni delle merci/rifiuti pericolosi
· Sommario delle attività annuali dell'impresa
· Identificazione dei mezzi di trasporto delle merci
pericolose
· Modalità di trasporto, di spedizione es.: ADR, RID, IMDG
Code
· Formazione del personale aziendale
· Incidenti verificatisi durante il carico/scarico o trasporto
· Conclusioni
7. Relazione d’incidente
Qualora si verificasse un incidente nel corso di un
trasporto o di una operazione di carico o scarico
che abbia recato danno alle persone, ai beni o
all'ambiente, il Consulente, dopo aver raccolto tutte
le informazioni utili, provvede alla redazione di una
relazione d'incidente (ai sensi della sezione 1.8.5
dell'Accordo ADR nonchè della circolare ministeriale
prot. n. 174-MOT2/C),
8. Relazione d’incidente
La relazione indicherà in modo particolareggiato:
· La descrizione dello scenario dell'incidente
· La rilevazione dei danni a cose, persone ed
ambiente
· Le procedure di intervento attuate
· L'analisi critica delle cause dell'incidente
· Le proposizioni per le eventuali modifiche delle
procedure operative e/o gestionali contenute nel
Manuale delle Procedure.
9. Relazione d’incidente
Se l'impresa che rientra nei presupposti di nomina del
Consulente ADR, non lo ha ancora nominato, nel
caso in cui dovesse verificarsi un incidente,
l'assicurazione potrebbe non coprire i danni causati,
vista l'assenza della relazione annuale che
dovrebbe essere sempre presente nella Ditta che
ha subito il sinistro.
10. Esempio di contenuto di manuale ADR
· Classificazione merci/rifiuti pericolosi
· Documento di trasporto
· Istruzioni di sicurezza o Tremcards (Esempio)
· Confezionamento merci pericolose in colli
· Iscrizioni sui colli
· Etichette di pericolo sui colli
· Operazioni di carico e scarico (colli) e spedizioni ADR/RID/
IMDG Code
· Idoneità ed equipaggiamento dei veicoli
· Idoneità degli autisti per il trasporto ADR
· Formazione ed addestramento
· Visite ispettive
11. Esempio di contenuto di manuale ADR
· Procedure di emergenza in caso di incidente
all'interno del deposito
· Procedure di emergenza in caso di incidente su
strada
· Pannellatura dei veicoli e containers
· Etichettatura dei veicoli e dei containers
· Norme di comportamento durante il trasporto
delle merci pericolose
· Operazioni di carico e scarico (rinfusa)
· Operazioni di carico e scarico (cisterna)