Mercoledì 8 ottobre 2014 si è svolto a Milano presso l’Università Bocconi, Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, il più importante incontro nazionale dedicato all’evoluzione della Responsabilità Sociale d’Impresa verso scenari sempre più sostenibili.
Tra i protagonisti del seminario Ferrovie dello Stato Italiane ha rilanciato l’impegno del Gruppo FS Italiane nella responsabilità sociale d’impresa facendo conoscere i numerosi progetti realizzati a livello nazionale ed europeo in tema di CSR.
AV/AC Palermo - Catania - Messina - Michele Mario Elia
Il salone della CSR e dell'Innovazione sociale: dalla responsabilità sociale d’impresa allo sviluppo di una rete europea di solidarietà
1. Dalla responsabilità sociale d’impresa allo
sviluppo di una rete europea di solidarietà
Fabrizio TORELLA, Ferrovie dello Stato Italiane, Direzione Centrale Comunicazione Esterna e Media,
Responsabile Attività Sociali d’Impresa e Rapporti con le Associazioni
Milano, 8 ottobre 2014
SALONE DELLA CSR E
DELL’INNOVAZIONE SOCIALE
Università Bocconi
2. Impegnarsi per la sostenibilità
«Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del
presente senza compromettere la possibilità delle generazioni
future di soddisfare i propri bisogni »
Conferenza Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo, 1987
Sociale
EconomicoAmbientale
Vivibile Equo
Realizzabile
Sostenibile
“Il concetto di responsabilità sociale delle imprese significa essenzialmente
che esse decidono di propria iniziativa di contribuire a migliorare la società
e rendere più pulito l’ambiente …”
(Dal Libro Verde della Commissione europea per Promuovere un quadro
europeo per la responsabilità sociale delle imprese, Bruxelles, luglio 2001)
3. CSR e i comportamenti di acquisto
q Il 55% dei consumatori è disposto a pagare di più per prodotti e servizi di
aziende impegnate nella CSR
q Il 52% ha affermato di aver acquistato prodotti o servizi da imprese
impegnate nella CSR
q I due terzi dei consumatori “sostenibili” sono anche “fedeli”
q Aumento del 5% del fatturato per prodotti lanciati con campagne di
marketing sui temi della sostenibilità
Fonte: indagine della Nielsen su un campione di 30.000 consumatori in 60 Paesi, condotta tra il 17 febbraio e il 7 marzo 2014
“In tutto il mondo i consumatori ci stanno dicendo forte e chiaro che
lo scopo sociale di un brand è uno dei fattori influenti in termini di
decisioni di acquisto … questo comportamento va diffondendosi e
offre alle aziende l’opportunità di avere un impatto significativo nelle
nostre comunità, oltre ad aiutarle a incrementare la loro quota di
mercato”
Amy Fenton, responsabile globale sostenibilità e sviluppo pubblico di Nielsen
4. Le imprese e la CSR durante la crisi
q Il 73% delle imprese italiane medio/grandi attua una strategia di CSR. Il
dato è in crescita rispetto a quello del 2011 (64%)
q Risorse ridotte sulla CSR del 25%, anche se nel 2014 il budget medio sta
tornando a crescere (+ 7% in media € 169.000)
q Con la crisi economica si evolve il concetto di CSR: dalle donazioni
umanitarie cresce nelle imprese l’attenzione all’ambiente (54%), alla lotta
agli sprechi, al risparmio energetico
q Il vantaggio principale è nel miglioramento del clima interno (46%)
q Manca ancora un responsabile CSR (48%)
q Non è stato attivato un sistema interno di comunicazione sulla CSR (58%)
q Le imprese impegnate nella CSR si aspettano norme istituzionali premianti
(75%)
Fonte: L’impegno sociale delle aziende in Italia, VI ° Rapporto di indagine (2014), Osservatorio Socialis di ERREPI Comunicazione
5. Le aree di intervento di FS nella CSR
Aree Progetti
Disagio sociale nelle stazioni
Gli Help Center e centri d’accoglienza
L’Osservatorio ONDS
Il Centro di accoglienza per rifugiati “Padre Pedro Arrupe”
Il Polo sociale di Roma Termini
I progetti FS/Enel Cuore: “un Cuore in Stazione”, “Pietro
non abita più qui”
I Progetti Europei: la rete Gare Européenne et Solidarité,
progetti Hope in Stations e Work in Stations
La stazione luogo di comunicazione sociale
Clientela a mobilità ridotta Il circuito di assistenza e i servizi
Impegno sul territorio Il riuso sociale del patrimonio inutilizzato:
• Le stazioni impresenziate
• Le linee dismesse
6. q ATTIVITÀ 2013
ü 25.000 PERSONE PRESE IN CARICO
ü 216.000 INTERVENTI DI ORIENTAMENTO
q 20 ASSOCIAZIONI COIVOLTE
q 400 OPERATORI IMPEGNATI
giornalmente nel disagio sociale di
stazione
Gli Help Center: attività
7. Impegno sociale in termini immobiliari
ü In 345 stazioni sono stati attivati 540 comodati d’uso gratuito con i
Comuni e/o Associazioni per una superficie di 63.700 mq di locali
non utilizzati ora destinati ad attività di carattere sociale e di pubblica
utilità (protezione civile, Croce Rossa, Vigili Urbani, Misericordie,
informazioni turistiche, centri culturali, ecc.), garantendo così servizi
per il territorio ma anche sicurezza, pulizia, accessibilità e
manutenzione degli impianti
ü In alcune stazioni queste attività sono state finanziate con fondi
europei
ü In totale, considerando anche i locali concessi nelle medie/grandi
stazioni, il Gruppo FS ha destinato al sociale più di 81.300 mq per un
valore immobiliare di oltre 120 MILIONI di euro
8. La stazione dismessa di Ronciglione
La stazione è dedicata a centro di accoglienza per famiglie con bambini affetti da malattie
oncologiche. La struttura è gestita dall’ associazione “Cuore di Mamma”.
9. Le stazioni impresenziate: Rionero e Castiglion del Lago
Rionero: il magazzino merci è diventato un teatro
Castiglion del Lago: la stazione è oggi sede di una Misericordia
10. Il Ponente Ligure
Greenway da Ospedaletti e San
Lorenzo a Mare:
Km 24 gestiti da “Area 24” società
mista a maggioranza pubblica
11. La Rete Europea della Solidarietà
La rete Gare Européenne et Solidarité è formata da 12 reti ferroviarie europee
impegnate per sviluppare iniziative sociali comuni nelle stazioni (Italia, Francia, Belgio,
Lussemburgo, Polonia, Bulgaria, Romania, Slovenia, Repubblica Ceca, Portogallo,
Norvegia e Danimarca)
www.garesolidaire.net
Il disagio sociale nelle stazioni
12. La Carta Europea di Solidarietà
Tappe della Carta Europea per lo sviluppo di iniziative sociali nelle stazioni
Ø 2002 progetto europeo “Locomotiva”
Ø 2005 nasce l’idea del gemellaggio tra le strutture sociali di FS e SNCF
Ø 2008 firmano a Roma la Carta Europea di Solidarietà le compagnie ferroviarie FS per l'Italia, SNCF
per la Francia, SNCB per il Belgio, CFL per il Lussemburgo
Ø 2009 aderisce PKP per la Polonia. Viene lanciato il sito internet www.garesolidaire.net alla presenza
del Vice Presidente del Parlamento Europeo.
Ø 2010 aderiscono l’UIC, il Comune di Parigi, il Comune di Roma, la Fondazione delle Ferrovie
Spagnole e FEANTSA, la più grande associazione europea che si occupa delle persone senza
fissa
dimora e due importanti associazioni francesi
Ø 2012 si uniscono alla sottoscrizione della Carta Europea di Solidarietà le compagnie ferroviarie
ceche ČD, rumene CFR, danesi DSB, bulgare NRIC, norvegesi NSB e slovene SZ; CP per il
Portogallo
Ø 2013 aderiscono a Roma l’ANCI, la Comunità di Sant’Egidio, la Fondazione Centro Astalli
Tema della Carta europea per lo sviluppo di iniziative sociali nelle stazioni
Ø Riconoscimento, da parte delle imprese ferroviarie europee aderenti, di
alcuni principi fondamentali dichiarati nel Trattato di Lisbona (2009)
in tema di sviluppo sostenibile, inclusione sociale, solidarietà, cooperazione
tra gli Stati membri.
Ø Adesione concreta ai principi esposti nel Libro Verde sulla responsabilità
sociale d’impresa della Commissione Europea (2001) e successive comuni
cazioni.
13. La rete Europea della Solidarietà
Aux Captifs La Libération
Associazione per i senza dimora
UIC
Comune di Roma
Comune di Parigi
FEANTSA
ANCI
Comunità di
Sant’Egidio
Fondazione delle Ferrovie Spagnole
FNARS
Fondazione Centro Astalli
14. Il dispositivo di pilotaggio
LA COPRESIDENZA
2 COPRESIDENTI IN CARICA FINO A NOVEMBRE 2014
IL COMITATO DI DIREZIONE
1 RAPPRESENTANTE PER OGNI RETE FIRMATARIA
15. La metodologia condivisa
a) fornire risposte specifiche per ogni tipologia
di disagio sociale
b) avviare percorsi di reinserimento sociale ed
economico delle persone disagiate
c) orientare il disagio verso le strutture
pubbliche specializzate
Sviluppare iniziative sociali nelle stazioni significa:
q coniugare le politiche di security con la solidarietà
sociale
q superare la modalità di intervento caritatevole
del volontariato utilizzando figure professionali specializzate
q far parte di una rete di politiche sociali integrate con
le istituzioni, gli enti locali e l’associazionismo per:
RETI FERROVIARIE
ADERENTI
COMUNI
ORGANIZZAZIONI NO PROFIT
ASSOCIAZIONI
FONDAZIONI
IMPRESE FERROVIARIE
16. strutturare un apposito sito web che
permetta la conoscenza, diffusione e
valorizzazione delle iniziative sociali
delle singole reti firmatarie
Gli impegni condivisi
Programmare interventi sociali
nelle aree urbane e ferroviarie
coinvolgendo le istituzioni pubbliche,
l’associazionismo, il volontariato, la
società civile, le forze di pubblica
sicurezza
s t u d i a r e e m o n i t o r a r e
l’evoluzione del disagio
sociale attraverso analisi e
ricerche condividendone i
risultati tra le reti firmatarie
sensibilizzare e progettare percorsi
formativi per il personale ferroviario,
in particolare per chi opera nelle
stazioni, per la gestione del disagio
sociale
sviluppare gli strumenti di
indirizzo e di gestione del
fenomeno del disagio sociale
nelle stazioni
incontrarsi periodicamente per
c o n d i v i d e r e l e b u o n e
pratiche
INSIEME PER …..
17. Definizione di una strategia di lobbying
Essere conosciuti e riconosciuti dalle
istituzioni europee come interlocutori
importanti sui temi sociali
Creare reti allargate sui temi della CSR con
le altre imprese ferroviarie, col mondo
imprenditoriale e con le principali realtà no
profit europee
Aver accesso ai fondi europei per
realizzare progetti transnazionali orientati
alla social innovation
OBIETTIVI
18. I progetti europei
Obiettivi del progetto:
a) Sperimentare nuove forme di solidarietà nelle stazioni
b) Conoscere il fenomeno del disagio sociale nelle stazioni a livello
europeo
c) Costruire una rete tra i tutti i soggetti interessati (istituzioni, imprese,
associazioni)
d) Sviluppare la formazione sociale tra tutti gli operatori di stazione
coinvolti
e) Conoscere e diffondere le buone pratiche: l’Help Center come
modello europeo
1) HOPE IN STATIONS
2) WORK IN STATIONS
Obiettivi del progetto:
a) Costruire partnership efficaci e presentare progetti concreti
per l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate in ciascuna
città attraverso la sottoscrizione di accordi locali, o piani d’azione
Partnership e cooperazione tra:
Imprese (SNCF, SNCB, Ferrovie dello Stato Italiane, subcontraenti
e gestori delle stazioni, ANIMA in rappresentanza degli imprenditori);
Strutture dell’economia sociale (ENSIE, FEBISP,Europe
Consulting, FNARS, Île de France)
Enti locali (City of Paris, City of Brussels, Roma Capitale, Provincia
di Roma Regione Lazio, etc.)
3) TRAINS IN STATIONS
Obiettivi del progetto:
a) costruire un programma comune di formazione sociale
e sensibilizzazione per i ferrovieri europei sui temi del
disagio sociale nelle grandi stazioni
b) favorire lo scambio di esperienze e buone pratiche tra
le varie reti ferroviarie
Partnership e cooperazione tra:
Imprese ferroviarie ( Ferrovie dello Stato Italiane, Ferrovie
Francesi, Ferrovie Lussemburghesi e Ferrovie Bulgare
Terzo Settore (Europe Consulting, Agence Nouvelles de
Solidarités Actives)