2. Questa preparazione è suddivisa
in due fasi: una per fare il risotto al
pomodoro e l’altra per formare i
supplì.
3. INGREDIENTI:
300 g. circa, riso (del tipo da risotto o
parboiled); 4 o 5 uova piccole;
1 vasetto passata di pomodoro;
1 mozzarella o 2 ovoline; pangrattato;
parmigiano o grana padano, sale,
olio per friggere.
Passiamo alla prima fase e prepariamo
subito il risotto al pomodoro, come da
sequenze.
4. Far bollire la passata
di pomodoro, salare
leggermente e tenere
in caldo, da parte. in un tegame abbastanza
largo da contenere il risotto,
mettiamo un filo d’olio d’oliva
e lasciamo scaldare;
vi versiamo il riso e Ora versiamo la salsa di
lasciamo tostare pomodoro, fino a coprire il
pochissimo, soprattutto riso a filo e continuiamo a
se avete scelto un riso mescolare lasciando
parboiled; assorbire.
5. Aggiungiamo un
l’avrete riconosciuta: è la
mestolo di salsa alla
preparazione classica
volta, man mano che
dei risotti.
si consuma,
continuando a
mescolare;
Terminata la cottura,
lasciata bene “al dente”, Il risotto è pronto, lasciamo
spegniamo il fuoco e raffreddare, poi
spolverizziamo di aggiungiamo un uovo
parmigiano o grana, sbattuto e lo amalgamiamo
secondo preferenza; (il composto deve rimanere
sodo ma “legato”, se occorre
uniamo un altro uovo
sbattuto).
6. Questo è il risotto pronto: come
vedete, il composto è ben sodo.
Ora passiamo alla fase successiva:
tagliamo la mozzarella a listarelle;
7. rompiamo altre tre uova in un piatto
(serviranno per l’impanatura), aggiungiamo un
pizzico di sale e sbattiamo con una forchetta;
8. Infine predisponiamo il piatto-vassoio
cospargendolo con del pangrattato, ad
evitare che il composto attacchi.
9. Preleviamo delle cucchiaiate di risotto e le
poggiamo sul vassoio ponendovi al centro una
listarella di mozzarella;
10. è una cucchiaiata scarsa, perché sopra
copriremo ancora con un po’ di riso
per chiudere la mozzarella all’interno.
11. Ora, con le mani leggermente cosparse
di pangrattato, formiamo i suppli’:
13. poi li passiamo velocemente nelle uova
sbattute e, nuovamente, nel pangrattato;
14. Ed ecco i suppli’
pronti da cuocere.
Se ne avrete
preparati in
abbondanza potete
anche congelare
(ovviamente, in
questo caso, per
utilizzarli dovrete
farli scongelare
perfettamente e poi
friggere
normalmente).
15. Friggiamo in abbondante olio già caldo,
a fuoco medio; basterà che si colorino
leggermente perché il composto è già cotto;
poi li passiamo sulla carta assorbente a
togliere l’eccesso di unto.
16. Ed eccoli caldi, pronti da gustare!
Manca solo una noticina curiosa sul
nome fantasioso: a Roma li chiamiamo
“suppli’ al telefono”
per il filo che forma la mozzarella calda
al loro interno e che ricorda, appunto,
quello del telefono!
Testo, realizzazione e foto: zafulla1@yahoo.it