2. Una definizione
Gli aggettivi sono parole che si accompagnano ai nomi e
aggiungono informazioni sugli esseri o le cose
designati dai nomi. Sono di due tipi: qualificativi e
determinativi.
Gli aggettivi qualificativi, che sono in numero aperto,
indicano una qualità relativa al nome a cui si
riferiscono.
Gli aggettivi determinativi, che sono in numero
chiuso, danno informazioni circa
l’appartenenza (aggettivi possessivi)
la posizione (aggettivi dimostrativi)
la quantità (aggettivi numerali e indefiniti) dell’essere
o della cosa designata dal nome a cui si riferiscono.
3. Gli aggettivi determinativi
Possessivi: il mio libro, la propria scelta
Dimostrativi: quella gonna, la stessa casa
Numerali: con quattro amici, la prima
volta
Indefiniti: ogni volta, non ho nessuna
voglia
Interrogativi: quali amici? quanti libri?
Esclamativi: che mangiata! quanti
compiti!
5. Classi morfologiche
SingolareSingolare PluralePlurale
I CLASSE MaschileMaschile bell-o bell-i
FemminileFemminile bell-a bell-e
II CLASSE MaschileMaschile gentil-e gentil-i
FemminileFemminile
III CLASSE MaschileMaschile comunist-a comunist-i
FemminileFemminile comunist-e
6. Aggettivi di I classe: a 4 uscite
Aggettivi di II classe: a 2 uscite
Aggettivi di III classe: a 3 uscite
7. Posizione
Postnominale o canonica funzione
necessaria
Prenominale funzione accessoria
Es:
un gatto nero valore restrittivo
un lungo dibattito valore descrittivo
8. Se gli aggettivi accessori sono più di uno,
occupano generalmente una posizione
postnominale:
un dibattito lungo e interessante
Se l’aggettivo è accompagnato da un
avverbio, occupa in ogni caso una posizione
postnominale
un ragazzo veramente simpatico// *un
veramente simpatico ragazzo //* un
simpatico ragazzo veramente
9. Aggettivi di relazione
Gli aggettivi istituiscono una relazione con il
sostantivo cui si riferiscono e non ne
descrivono una qualità. Sono denominali:
ripropongono i contenuti semantici del nome
da cui derivano in una categoria grammaticale
diversa
la volontà popolare (= del popolo); il viaggio
papale (= del papa), la circolazione sanguigna
(= del sangue), macchina fotografica,
spettacolo teatrale
10. Aggettivi deittici
Deissi di tipo temporale indica il
momento in cui si svolge un’azione
scorso, prossimo, passato, attuale…
La loro posizione è indifferente dal punto
di vista del significato (non stilistico!)
l’estate scorsa // la scorsa estate
Il governo attuale //l’attuale governo
11. Aggettivi anaforici
Chiamano in causa un contesto linguistico
precedente
seguente, successivo, precedente,
diverso, simile
Il mattino seguente …(rispetto a qualcosa
espresso prima)
Una situazione diversa (rispetto a quella
descritta prima)
ma anche avverbi in funzione aggettivale
dopo, prima
Il mattino dopo …
12. Uso
Attributivo
un maglione rosso, una margherita gialla, un grande
amico
Predicativo (predicato nominale):
Il maglione sembra caldo
La margherita è gialla
Molti aggettivi di relazione non possono avere un uso
predicativo
* l’incidente è stato stradale;
* il viaggio è stato papale
ma: quel politico è comunista
13. Aggettivi usati come …
Sostantivi:
Il giallo è il mio colore preferito
Il bello e il brutto
Avverbi:
La macchina va forte
Veste elegante
14. Tipologie
1. Primitivo: l’aggettivo non deriva da
nessun altra parola verde, felice,
dolce
2. Derivato: l’aggettivo deriva da un
sostantivo, da un verbo, da un aggettivo
tramite l’inserzione di un morfema
(suffisso o prefisso) vitale,
governativo, automobilistico, superabile
15. 3. Alterato: modificato da morfemi cha
aggiungono un significato diminutivo
(giallino), accrescitivo (bellona),
vezzeggiativo (caruccio), dispregiativo
(mollaccione)
4. Composto: risulta dall’unione di diverse
parole: audioleso, multicolore
16. I gradi dell’aggettivo
Tipo
Grado positivo
Grado comparativo comparazione fra due
termini
Grado superlativo una proprietà è
posseduta al massimo grado
Modo di espressione
Sintetico
Analitico
17. Il grado comparativo
Comparativo di maggioranza
La mia macchina è più veloce della tua
Quella cantante è più bella che brava
Comparativo di minoranza
Il mio computer è meno efficiente del tuo
Pedalare è meno faticoso che correre
Comparativo di uguaglianza
Luca è (così) fuori come un terrazzo
Lui è (tanto) simpatico quanto te
18. Schematizzando
Comparativo di maggioranza
più + aggettivo + di qualcosa/qualcuno | che
aggettivo/avverbio
Comparativo di minoranza
meno + aggettivo + di qualcosa/qualcuno | che
aggettivo/avverbio
Comparativo di uguaglianza
(così) aggettivo + come | (tanto) aggettivo + quanto
+ qualcosa/qualcuno e aggettivo
19. Superlativi
Superlativo assoluto una proprietà è
posseduta in massimo grado
Una macchina velocissima
Un bambino molto vivace
Superlativo relativo una proprietà è
posseduta in massimo (o al minimo) grado
all’interno di un determinato gruppo
La più veloce macchina del suo segmento
Il meno caro fra i prodotti
21. Comparativi e Superlativi organici
gradogrado
positivopositivo
comparativocomparativo superlativosuperlativo
relativorelativo
superlativosuperlativo
assolutoassoluto
buono migliore (più
buono)
il migliore (il più
buono)
ottimo (buonissimo)
cattivo peggiore (più
cattivo)
il peggiore (il
peggiore)
pessimo
(cattivissimo)
grande maggiore (più
grande)
il maggiore (il
maggiore)
massimo
(grandissimo)
piccolo minore (più
piccolo)
il minore (il
minore)
minimo
(piccolissimo)
22. Comparativi e superlativi da
preposizioni latine
Preposizioni latinePreposizioni latine Comparativi italianiComparativi italiani Superlativi italianiSuperlativi italiani
ANTE ‘davanti,
prima’
anteriore --------
POST ‘dietro, dopo’ posteriore postremo e postumo (=
‘posteriore alla morte
della persona’)
INFRA ‘sotto’ inferiore infimo
SUPRA ‘sopra’ superiore supremo
INTRA ‘dentro’ interiore intimo
EXTRA ‘fuori’ esteriore estremo
CITRA ‘di qua’ (citeriore) --------
ULTRA ‘di là, oltre’ ulteriore ultimo
(priore) primo
23. Aggettivi e Pronomi Dimostrativi
I dimostrativi indicano la posizione
dell’essere o della cosa a cui si
riferiscono: posizione vicina a chi parla
(questo), posizione lontana da chi parla
(quello); e, nella varietà toscana,
posizione lontana da chi parla e vicina a
chi ascolta (codesto).
25. Aggettivi e pronomi
singolaresingolare pluraleplurale
maschilemaschile femminilefemminile maschilemaschile femminilefemminile
DeitticiDeittici
questo questa questi queste
quello, quel quella quei, quegli,
quelli
quelle
codesto codesta codesti codeste
IdentificativiIdentificativi stesso stessa stessi stesse
medesimo medesima medesimi medesime
26. Aggettivo o pronome?
Questa faccenda mi preoccupa
aggettivo
E quelli che cosa combinano?
pronome
Quelle azioni di cui ti ho parlato, è ora di
venderle aggettivo
Fra tutte le gonne che ho visto mi
piacciono queste corte pronome
27. Aggettivo o pronome?
Stiamo dicendo la stessa cosa
aggettivo
Quella donna era la stessa del giorno
prima pronome
Nel medesimo momento si sentì un
rumore aggettivo
29. costui, costei, costoro e colui, colei, coloro si
riferiscono solo a persone
costui equivale a questo ( vicinanza), colui a quello
( lontananza)
costui, costei e costoro si usano da soli, hanno
spesso una connotazione negativa
Costui venne e si mise a sedere
colui, colei e coloro, invece, si usano ormai
esclusivamente in unione con il pronome relativo (che
o il quale)
Coloro i quali devono sostenere l’esame si accomodino nella
stanza accanto
Registro alto al parlato si direbbe “Quelli che …”
30. Questi e quegli sono singolari. Questi indica persona maschile
vicina a chi parla, quegli lontana da chi parla. Si usano
esclusivamente in funzione di soggetto e sono di uso alto:
Il Comune avrà facoltà di espropriare gli immobili e assegnarli al
richiedente, purché questi si obblighi ad eseguire le migliorie
necessarie.
Ciò è invariabile e si riferisce solo a cose, senza distinzioni di
genere e di numero è un pronome “neutro”. Ha il valore
generico di ‘questa cosa, quella cosa, queste cose, quelle cose’:
Ciò mi sorprese.
Cercavano un indizio di ciò che era accaduto.
Rimasi ferita da ciò che riuscirono a dire.
Ciò ha concorrenti molto forti: i pronomi questo e quello con
valore neutro possono sostituirlo in qualunque contesto.
31. Tipi di dimostrativi
Deittici: i dimostrativi ci “mostrano” la persona o la
cosa di cui si parla come se la indicassero con un
gesto. La vicinanza o lontananza, fanno riferimento
alla situazione comunicativa, allo spazio o al tempo
nei quali sono immersi chi parla e chi ascolta.
Identificativi: diversamente dagli altri dimostrativi,
stesso e medesimo esprimo la distanza spaziale
minima e cioè l’identità. Medesimo registro alto.
Sono sempre preceduti dall’articolo e, quando sono
aggettivi, normalmente precedono il sostantivo.
32. Uso dei deittici
Deittico vero e proprio
«Questa poltrona è favolosa», disse sprofondandovi. spaziale,
vicinanza
Passami quel libro per favore. spaziale
Ci andrò questa sera. temporale
Quella interminabile estate, la ricordo come se fosse oggi! temporale
Anaforico: riferimento a un oggetto già presente nel contesto
linguistico
Non sapeva scegliere fra il calcio e la pallacanestro: questa indecisione lo
paralizzava.
Cataforico: riferimento a un oggetto che verrà
successivamente introdotto nel contesto linguistico
Ricordati sempre questa verità: nella vita nessuno regala niente.