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Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia
                       Viale Sarca 336, palazzina 15 - 20126 Milano
                           tel. 02.641106.1 fax 02.66101600
                             www.insmli.it   segreteria@insmli.it




                            Programma delle attività
                                        -
                               triennio 2003-2005




      Il triennio 2003-2005 vedrà lo sviluppo simultaneo di diversi programmi
di grande impegno che riguardano l'intero assetto dell'Istituto nazionale, che
sta avviando una nuova fase, dopo la sua privatizzazione e il trasferimento
della sede in locali più idonei ad offrire servizi al pubblico e allo svolgimento
in generale dei suoi compiti istituzionali. Si prevede su questa base il
potenziamento della biblioteca e dell'archivio, il rilancio dell'attività di ricerca
scientifica e di divulgazione (e in particolare della didattica rivolta alle scuole).


La riorganizzazione strutturale nella nuova sede

       Il trasferimento dell'Istituto da Piazza Duomo a viale Sarca 336 ha
lasciato, oltre ai prevedibili strascichi finanziari, alcune incombenze relative
alla risistemazione dei materiali, soprattutto per la documentazione più fragile
che richiede maggiori accorgimenti di conservazione.
       Nonostante le grandi e talvolta eccezionali e impreviste difficoltà
logistiche, tra le quali quelle conseguenti a un allagamento, l'Istituto è riuscito
a riavviare, nella nuova sistemazione, la propria attività, proseguendo anche
nell'espletamento del suo ruolo di coordinamento della rete degli Istituti
associati e collegati.
       Ha potuto così programmare per il prossimo triennio, all'interno di
ciascuno dei suoi settori, le attività di seguito descritte.


1. Archivio

      Nel triennio l’Archivio porterà a compimento il progetto di riordinamento,
descrizione analitica e informatizzazione dell’intero patrimonio archivistico,
sia cartaceo che fotografico, della sede nazionale e, nell’ambito del progetto
Guida avviato con i sessantasette Istituti associati e collegati all’Insmli,

                                             1
procederà alla descrizione sommaria e all’informatizzazione di tutti i fondi
cartacei della rete. Questo impegno, che viene realizzato con il sostegno e la
collaborazione del Ministero per i Beni e le attività culturali, permetterà la
consultazione a distanza dell’intero patrimonio documentario degli Istituti
storici della Resistenza e dell’età contemporanea, che rappresenta la raccolta
documentaria per la storia del XX secolo più completa e consistente, al di
fuori degli Archivi di Stato. E’ inoltre prevista, per il 2004, la realizzazione di
un numero monografico dei Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato
con la pubblicazione di tutte le schede fondo degli archivi degli Istituti.
L’Archivio continuerà nell’opera di formazione e di aggiornamento degli
archivisti degli Istituti associati prevedendo periodici stages di formazione per
il personale con attenzione rivolta sia alla formazione archivistica che
all’acquisizione di competenze informatiche. Nel corso del 2003 si procederà
alla creazione di un nuovo Opac grafico per l’interrogazione on line della
banca dati archivistica dell’Insmli e della sua rete.
       La valorizzazione del patrimonio documentario dell’Insmli sarà
perseguita in particolare con l’esposizione di una propria mostra fotografica
alla mostra “Myths of Nations. Arena of Memory” organizzata, per il mese di
dicembre 2003, dal Deutscheshistorisches Museum di Berlino e alle iniziative
culturali legate all’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto regionale
piemontese.
       Infine è previsto un significativo aumento della documentazione
fotografica con l’acquisizione delle serie complete di immagini sulla
deportazione e sul manifesto politico nel secondo dopoguerra conservate
presso l’Associazione Albe Steiner per la comunicazione visiva di Milano.
       Il servizio di consulenza in sede è stato potenziato e si è dilatato l’orario
di apertura al pubblico, in modo da favorire al massimo i ricercatori.


2. Biblioteca

      La Biblioteca dell’Istituto prevede, oltre all’attività corrente di
catalogazione e servizio e consulenza al pubblico e di presentazione di
pubblicazioni:
      - l’attivazione del centro catalografico di storia contemporanea
        secondo il progetto finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività
        Culturali ai sensi della l. 513/99, che contempla la creazione di una
        bibliografia sistematica di storia contemporanea attraverso spogli e
        catalogazione di periodici, monografie e miscellanee italiane e
        straniere, nonché la formazione di una banca dati di storia
        contemporanea in rete, consultabile attraverso chiavi di accesso
        semantico, onomasticon e toponomasticon, integrata con la banca
        dati archivistica Guida Archivi.
      - la prosecuzione del progetto di restauro conservativo e trasferimento
                                        2
in microforme del materiale raro e di pregio (periodici, opuscoli,
          volumi) dell’epoca fascista, del periodo bellico e delle origini della
          Repubblica, appartenente alla sezione dei cosiddetti fondi storici
          della biblioteca “Parri”, che si trova a volte in precario stato
          conservativo a causa dell’acidità delle carte e delle cattive condizioni
          di conservazione presso i possessori d’origine.


3. Didattica e formazione

      Il quadro generale secondo cui la Commissione ha operato, e secondo
cui intende operare nell’arco del triennio 2003 - 2005, discende da una
rilevazione dell’attività degli Istituti, da una riflessione attenta su di essa e dal
progetto generale sulla cui base si è ottenuto il riconoscimento di Ente
accreditato (e per il Landis di Ente qualificato) da parte del MIUR.
      Per quanto riguarda il Protocollo d’intesa firmato il 17 luglio 2002 con il
MIUR, non si è ancora giunti alla costituzione di un Comitato paritetico, non
avendo il Ministero, a differenza dell’Insmli, indicati i membri di sua
pertinenza.

Formazione a distanza

Portale
        Comunicare storia è per gli Istituti di storia della Resistenza un
problema aperto, se si considerano le trasformazioni in atto negli strumenti,
nelle forme, negli stili della comunicazione e un sempre più diffuso uso
pubblico della storia. Molti Istituti si sono dotati di vari strumenti di
comunicazione, tra i quali le riviste e, negli ultimi anni, i siti Web. Occorre
adesso approfondire la riflessione e il confronto su questi strumenti, in
particolar modo sui siti Web, al fine di verificarne limiti e potenzialità. Né si
può disconoscere il ruolo che ha svolto e può continuare a svolgere la rete
telematica per promuovere il rapporto tra gli Istituti. Non si tratta qui soltanto
della funzione svolta da forme di comunicazione in tempo reale come la posta
elettronica; sta maturando la possibilità di pensare e operare per far sì che la
rete dei siti Web degli Istituti di storia della Resistenza ne "rispecchi" e
potenzi la rete fisica. Tutto questo richiede che siano investiti in questo
ambito strategico, risorse ed energie, allo scopo di promuovere la riflessione
sui temi indicati e il potenziamento della presenza degli Istituti su e attraverso
Internet. È in progetto la costruzione di un “portale degli Istituti”, sito avente
come tema la Resistenza italiana, la storia contemporanea e l'attività degli
Istituti di storia della Resistenza, di cui si è già costruito un prototipo che
andrà rivisto, completato, definito (in rete: <http://callistobauer.supereva.it>).

Rivista

                                        3
L'esperienza del sito "Storie contemporanee. Didattica in cantiere"
http://www.novecento.org, avviato dalla Commissione didattica dell'Insmli nel
1999 e che ha avuto negli ultimi tre anni circa 45.000 accessi, ha portato la
Commissione per la Formazione a ritenere fondata la necessità di un suo
potenziamento. L'aumento consistente di siti Web di storia, con particolare
riferimento ai temi del fascismo, della RSI, dell'antifascismo, pone in modo
evidente la questione di una presenza qualificata degli Istituti in questa arena
della comunicazione.
       Si ritiene necessario ripensare complessivamente la struttura della
rivista on line negli aspetti sia contenutistici sia organizzativi:
       - ridiscussione dei contenuti e delle loro modalità di presentazione;
       - individuazione di nuclei tematici da sviluppare monograficamente nei
          diversi numeri;
       - apertura ai contributi degli istituti associati in modo da rendere visibili
          le proposte che gli stessi elaborano e propongono nel territorio; in
          questo modo l'Insmli effettuerebbe realmente la funzione di
          coordinamento e rilancio delle proposte della rete;
       - sviluppo degli apparati bibliografici (collegati ai temi prescelti) e
          destinati in particolare alla scuola;
       - recensioni sia delle novità in campo didattico-storiografico sia dei
          testi strettamente collegati ai temi proposti monograficamente.
       - costituzione di una redazione che renda il lavoro efficiente ed
          efficace.

Collaborazione
     L’Istituto Nazionale ed il Landis hanno stabilito una collaborazione con il
MIUR e l’INDIRE moderando Forum per la formazione dei neo-assunti e per
la diffusione fra i docenti delle Tecnologie per l’informazione e la
comunicazione (TIC) nei loro riflessi sulla didattica disciplinare della storia: si
prevede che la collaborazione continui negli anni futuri.

Ricerca e formazione in presenza

       Conclusa la ricerca “Memoria e insegnamento della storia” (MPI-Insmli-
Landis anni 1999-2002), è in itinere la pubblicazione dei materiali prodotti. Si
prevede, a seguito di ciò, la valutazione dell’attività, e la sua ripresa nelle sedi
locali.
       È pratica costante di molti Istituti coniugare l’attività di ricerca con quella
formativa per la preparazione di insegnanti-ricercatori, la cui necessità è stata
da tempo teorizzata ed argomentata nel circuito della rete: tale impegno
costituirà un obiettivo anche nel futuro.
       Quanto ai corsi per la “formazione in presenza”, le modalità privilegiate
sono state, in genere, quelle della lezione frontale a cui sono seguite attività
di laboratorio, oppure veri e propri laboratori su temi specifici, in cui gli
                                         4
insegnanti e in alcuni casi anche gli studenti hanno lavorato a diretto contatto
con una pluralità di fonti documentarie, archivistiche, filmiche. Tale modalità,
che ha permesso una valutazione positiva, continuerà a caratterizzare i corsi
rivolti agli insegnanti.
        Gli assi tematici prevalenti, su cui si intende continuare, sono:
        - l’insegnamento della storia contemporanea nelle scuole di ogni
           ordine e grado secondo il progressivo sviluppo di un curricolo
           verticale delle competenze e delle conoscenze, mettendo a frutto le
           esperienze già avviate ed affrontando i temi di riflessione aperti dalle
           nuove determinazioni di politica della scuola; in questa prospettiva si
           affronteranno anche tematiche diverse legate al metodo
           laboratoriale;
        - gli snodi storiografici del Novecento; temi ormai tradizionali e
           consolidati, ma sempre molto richiesti dagli insegnanti, i totalitarismi
           del Novecento, la Shoah e le politiche di sterminio, la seconda
           Guerra mondiale e i temi strettamente legati ad essa.
        - Molti Istituti, tra cui anche la sede nazionale, proseguono una
           riflessione su temi della nostra storia più recente. In questo ambito i
           filoni di ricerca e riflessione didattica hanno riguardato temi come il
           Medio Oriente e le sue guerre, la questione balcanica, la mafia, gli
           anni di piombo, gli anni Sessanta, la Costituzione, la globalizzazione
           ed altri, in una prospettiva di studio di tutto il Novecento, e non solo
           di alcuni pur importanti segmenti di esso, secondo diverse chiavi di
           lettura offerte dal rapporto con le scienze sociali. Gli Istituti sono
           pronti ad affrontare temi che le domande storiografiche imposte dal
           presente impongono.
        - ricerca sugli archivi scolastici: problemi di tipo archivistico, pratica
           laboratoriale delle fonti, obiettivi formativi nel raccordo fra ricerca ed
           apprendimento. Alcuni Istituti e tra essi anche l’Istituto Nazionale,
           stanno provvedendo, in collaborazione con altri enti come le Regioni
           e gli Archivi di Stato, ad un censimento e ad una risistemazione del
           materiale archivistico contenuto nelle scuole, patrimonio prezioso per
           ricostruire la storia recente d’ Italia. In tali attività anche gli studenti
           possono ricoprire ruoli non secondari e si crea così un ambiente che
           si può, a buon diritto, definire un autentico laboratorio di storia, in un
           fecondo intreccio tra storia locale e nazionale.
        - le identità complesse: locale, nazionale, europea, mondiale;
           soggettività, genere, generazioni e le appartenenze multiple; i
           rapporti fra memorie e culture diverse.
        - Uno dei nodi posti all’attenzione degli insegnanti concerne lo studio
           di casi locali. Infatti come viene sostenuto da più parti, se affrontate
           in modo corretto, le ricerche e le analisi di realtà locali e circoscritte,
           rendono gli studenti più partecipi e maggiormente consapevoli
           rispetto alla storia del Novecento. Si apre, a questo proposito, il
                                         5
problema di una diffusione del localismo acriticamente identitario,
        con cui bisognerà confrontarsi. Il progetto si colloca, anche
        considerando ciò, in una riflessione che, sulla linea del consolidato
        rapporto storia locale/storia nazionale, si amplia nella prospettiva
        europea, all’educazione interculturale ed ai temi della cittadinanza e
        dei diritti umani. Queste tematiche costituiscono tratti essenziali per
        la formazione di un cittadino europeo libero e consapevole dei suoi
        diritti e dei suoi doveri, rispettoso delle minoranze e delle civiltà con
        cui, necessariamente, in questi anni di forte immigrazione, dovrà
        confrontarsi.
    - il rapporto storia – memoria.
    Il “Giorno della memoria” (27 gennaio) rappresenta un momento di
grande coinvolgimento degli Istituti, che sono divenuti partner privilegiati di
altri enti, come le Direzioni Scolastiche Regionali, le Amministrazioni
Regionali, Provinciali e Comunali nonché le singole scuole; si avverte
l’esigenza di aprire una riflessione comune sulle varie attività, sulla loro
efficacia formativa, sugli stimoli che ne provengono, sui risvolti storiografici
della loro elaborazione. A tale scopo andranno sfruttate tutte le possibilità
di comunicazione, online ed in presenza, attraverso le riviste cartacee e
telematiche.
    Proseguirà la formazione attraverso i “luoghi della memoria”: musei,
parchi storici, siti privilegiati; la creazione di una rete di tali luoghi, già
teorizzata dal Landis e da diversi Istituti, dovrà entrare nella fase
operativa, con la costruzione di un progetto nazionale storiografico,
didattico ed organizzativo, nella cui realizzazione potranno essere
coinvolti, in posizione di partnership o di supporto economico-
organizzativo, Enti pubblici e privati. Se approvato dall’intera rete, il
progetto potrà essere sottoposto all’attenzione del Ministero dei Beni
culturali, con cui si potrà stilare un’apposita convenzione.
    Sarà, ancora, all’attenzione di molti Istituti e del Nazionale la
trasmissione delle memorie e l’uso storiografico, didattico e mediatico di
esse. Su questo, come sugli altri punti, sarà necessario intensificare il
rapporto fra la ricerca storiografica, e coloro che negli Istituti si occupano
di essa, e la struttura per la formazione;
    - va intensificata l’attenzione verso i nuovi linguaggi e la
        multimedialità. Molti Istituti, tra cui il Nazionale, hanno costruito,
        soprattutto nella “Giornata della memoria”, percorsi che prevedono
        nuovi canali comunicativi per la storia recente, il cinema, la
        fotografia, la televisione, la rappresentazione teatrale ed, in misura
        minore, la musica. Accanto a queste esperienze, comincia ad avere
        una certa diffusione l’uso del web nella ricerca storico-didattica, al
        quale occorre un maggiore approfondimento ed una maggiore
        consapevolezza del mezzo, delle sue implicazioni, delle sue
        opportunità, dei suoi limiti.
                                     6
In questa prospettiva si tratta di compiere ulteriori passi, definendo la
   qualità di fonte di tali strumenti di comunicazione, di approfondirne,
   nell’ambito di una riflessione sul laboratorio di storia, la loro valenza
   didattica anche sulla scorta di nuove ricerche che la storiografia e la
   pedagogia hanno messo in campo sul tema.
      - non può essere estranea all’interesse della rete la riflessione sulla
         formazione dei docenti. Alcuni Istituti hanno stipulato convenzioni
         con le SISS e si sono così affiancati alle Università nell’elaborazione
         di percorsi specifici rivolti ai giovani laureati che frequentano le
         scuole di specializzazione mettendo a disposizione il cospicuo
         bagaglio di esperienze e di riflessioni, maturato in lunghi anni di
         lavoro su questi temi e in particolare sull’insegnamento della storia
         del Novecento. Tale strategia dovrà continuare, trovando nella rete
         risorse e momenti di elaborazione comune per proseguire in questo
         impegno;

Insmli – Europa

      A livello europeo l'Insmli e alcuni Istituti della rete hanno elaborato
ambiziosi progetti; si ricorda il a questo proposito il progetto presentato alla
Comunità europea “The roots of European Democracy” con cui si intende
avviare uno studio della democrazia europea partendo dalle lettere scritte da
coloro che per le loro idee politiche erano stati incarcerati e condannanti.
Questo progetto, se adeguatamente finanziato, permetterà agli Istituti di
confrontarsi con studiosi di altri paesi europei: la Romania, l’Austria, la
Spagna.
      Alcuni Istituti si stanno attivando per organizzare tre progetti finanziati
dalla Comunità Europea (Comenius 2.2) attraverso l’INDIRE, rivolti a docenti
di storia delle altre nazioni, sui temi della cittadinanza e dei diritti umani, sui
passaggi di frontiera, sui rapporti di genere nel mondo mediterraneo.
      Il Landis, infine, è entrato come socio nella rete EUROCLIO,
associazione europea delle associazioni di insegnanti di storia.

Rapporti di rete

        Un Forum interno dedicato alle Sezioni didattiche della rete Insmli, che
intendeva costituire un ponte fra le varie realtà territoriali, creato nel giungo
scorso, non è stato utilizzato. Anche i seminari nazionali organizzati dalla
Commissione hanno visto la partecipazione di un numero minoritario di
Istituti. Ciò denuncia un problema, che nei prossimi anni avrà carattere
prioritario, di costruzione dei rapporti di rete, su cui si dovranno impegnare
risorse umane e materiali. La Commissione per la Formazione intende
operare in questo senso, rilevando i segnali positivi, che pure ci sono stati, e
coinvolgendo nel problema il maggior numero d’Istituti, al fine di individuare
                                       7
nuove e più efficaci forme strutturali della rete sul piano della la formazione
      Il rapporto privilegiato con il Landis, istituto che si pone al servizio della
rete ma che ha anche referenti e soci esterni ad essa, sarà proseguito con
incontri di programmazione per una migliore convergenza fra ricerche,
esperienze, analisi ed iniziative diverse.


4. Rivista Italia contemporanea

      Il trimestrale di studi storici dell'Istituto, Italia contemporanea
rappresenta una delle maggiori riviste nazionali di studi storici oltre che la più
antica in Italia nel suo campo. Le pubblicazioni proseguiranno regolarmente,
con un interesse ormai ampliatosi a tutta la storia del Novecento dell'Italia e
dell'Europa. La riflessione sugli ultimi cinquant'anni rappresenta ormai un
elemento consolidato, insieme alla pubblicazione di documenti di particolare
valore. alla recensione sistematica delle novità editoriali, al dibattito
storiografico e alla presentazione di testi utili all'aggiornamento degli
insegnanti.


5. Programmi editoriali

      L'Insmli ha attualmente diverse iniziative editoriali. Il primo progetto, con
la Nuova Italia editrice, è la pubblicazione di una storia del Novecento in una
dozzina di volumi. Attualmente ne sono usciti tre e nel prossimo anno sono
previsti i volumi su L'Italia repubblicana, vista da fuori; La crisi dello Stato
liberale e l'avvento del fascismo; La Repubblica sociale italiana. Altri volumi
sono previsti per il 2004 e il 2005.
      E' in corso la raccolta degli atti del convegno "L'antifascismo nella
costruzione dell'identità europea" (30-31 maggio-1° giugno 2002), che ha
suscitato un ampio dibattito ampiamente ripreso anche dai mass media. Il
volume verrà pubblicato nel 2003.
      In collaborazione con l'Archivio centrale dello Stato, è in corso la
pubblicazione di tre volumi curati da Claudio Pavone su Le fonti della storia
contemporanea, per complessivamente oltre 1.500 pagine, che costituirà un
esame complessivo a livello nazionale delle fonti archivistiche, bibliografiche,
filmiche e fotografiche per lo studio della storia contemporanea.
      Infine, l'Istituto pubblica presso Carocci editore monografie originali
nella collana "Italia contemporanea".


6. Iniziative scientifiche

1. L'Insmli, in collaborazione con il Centro Ecumenico Europeo per la Pace

                                        8
(Ceep - Milano), organizza il 9 e 10 aprile 2003, presso l'Archivio di Stato
     di Milano, un Convegno sul tema Chiesa e guerra. Dalla "benedizione
     delle armi" alla Pacem in terris in occasione del 40° anniversario della
     pubblicazione dell'enciclica di Giovanni XXIII. Il convegno sarà affiancato
     da una mostra che presenterà il complesso itinerario del rapporto tra la
     Chiesa e la guerra nel secolo scorso.
2.   E' in corso di svolgimento la ricerca sugli Archivi scolastici: la prima fase
     del progetto (a.s. 2003-2004) riguarda il censimento degli archivi e delle
     biblioteche delle scuole secondarie di Milano; in prospettiva si pensa di
     coinvolgere poi le scuole medie inferiori ed elementari. Dopo il censimento
     si passerà alla catalogazione dei materiali, nonché all'elaborazione di
     percorsi di didattica della storia e della letteratura in archivio e in
     biblioteca, per rendere operanti i cosiddetti laboratori di storia. Il progetto
     coinvolge la Direzione scolastica regionale della Lombardia e la
     Sovrintendenza archivistica Regionale.
3.   Per il 5 aprile 2003 si sta organizzando a Genova, insieme alla
     Fondazione “Giuseppe Di Vittorio” e alla CGIL, un Convegno sugli scioperi
     operai nella primavera 1943, concepito come prima parte dell’iniziativa che
     fra un anno si occuperà delle agitazioni di fabbrica del marzo 1944 con un
     grande appuntamento suddiviso in due sezioni: sulla situazione italiana e
     su quella europea.
4.   E' stato impostato il progetto “The roots of European Democracy (1930-
     45)” (I germogli della democrazia europea, 1930-45), presentato per un
     finanziamento comunitario congiuntamente ad Istituti storici della
     Germania, della Spagna, dell’Austria e della Romania; se approvato,
     svilupperà l’analisi comparata degli epistolari di dissidenti politici e
     partigiani, in riferimento ai valori poi parzialmente accolti nelle democrazie
     postbelliche.
5.   Con il progetto “Scritti di condannati a morte della Resistenza italiana” si
     intende realizzare il censimento e la trascrizione, su base regionale
     (annoverando pure la Resistenza italiana all’estero e l’internamento), di
     nuovo materiale epistolare in aggiunta a quanto Malvezzi e Pirelli
     raccolsero in tempi oramai lontani per il volume Lettere di condannati a
     morte della Resistenza italiana. La raccolta e lo studio della nuova
     documentazione potrebbe avvenire all'interno di tutta la rete ed è prevista
     la pubblicazione in una collana apposita.
6.   E' in corso di studio il progetto di digitalizzazione dei fascicoli degli
     Internati militari italiani (Imi) conservati a Berlino.
7.   Si intende riavviare la ricerca sul partigianato autonomo, con l’edizione di
     documentazione relativa ad alcune significative realtà geografiche.
8.   Si sta studiando la realizzazione del censimento e della successiva
     edizione di una guida relativamente ai “Luoghi della memoria” (località
     teatro di violenze o stragi), nella prospettiva, anche, di creare un
     coordinamento tra le istituzioni che li gestiscono. Si prevede un Seminario

                                         9
su questa iniziativa in collaborazione con l’Istituto di Modena.
9. Per l’11 marzo 2003 è in programma ad Alessandria (organizzato
   dall’Istituto provinciale di quella città e dalla Commissione didattica
   dell'INSMLI) un Seminario sul controllo politico dei libri di testo.
10.Il 15 maggio 2003 si svolgerà presso l’Università Cattolica di Brescia un
   Convegno (promosso congiuntamente da quell’Università e dall’INSMLI)
   su Pedagogia e Resistenza.




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  • 1. Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia Viale Sarca 336, palazzina 15 - 20126 Milano tel. 02.641106.1 fax 02.66101600 www.insmli.it segreteria@insmli.it Programma delle attività - triennio 2003-2005 Il triennio 2003-2005 vedrà lo sviluppo simultaneo di diversi programmi di grande impegno che riguardano l'intero assetto dell'Istituto nazionale, che sta avviando una nuova fase, dopo la sua privatizzazione e il trasferimento della sede in locali più idonei ad offrire servizi al pubblico e allo svolgimento in generale dei suoi compiti istituzionali. Si prevede su questa base il potenziamento della biblioteca e dell'archivio, il rilancio dell'attività di ricerca scientifica e di divulgazione (e in particolare della didattica rivolta alle scuole). La riorganizzazione strutturale nella nuova sede Il trasferimento dell'Istituto da Piazza Duomo a viale Sarca 336 ha lasciato, oltre ai prevedibili strascichi finanziari, alcune incombenze relative alla risistemazione dei materiali, soprattutto per la documentazione più fragile che richiede maggiori accorgimenti di conservazione. Nonostante le grandi e talvolta eccezionali e impreviste difficoltà logistiche, tra le quali quelle conseguenti a un allagamento, l'Istituto è riuscito a riavviare, nella nuova sistemazione, la propria attività, proseguendo anche nell'espletamento del suo ruolo di coordinamento della rete degli Istituti associati e collegati. Ha potuto così programmare per il prossimo triennio, all'interno di ciascuno dei suoi settori, le attività di seguito descritte. 1. Archivio Nel triennio l’Archivio porterà a compimento il progetto di riordinamento, descrizione analitica e informatizzazione dell’intero patrimonio archivistico, sia cartaceo che fotografico, della sede nazionale e, nell’ambito del progetto Guida avviato con i sessantasette Istituti associati e collegati all’Insmli, 1
  • 2. procederà alla descrizione sommaria e all’informatizzazione di tutti i fondi cartacei della rete. Questo impegno, che viene realizzato con il sostegno e la collaborazione del Ministero per i Beni e le attività culturali, permetterà la consultazione a distanza dell’intero patrimonio documentario degli Istituti storici della Resistenza e dell’età contemporanea, che rappresenta la raccolta documentaria per la storia del XX secolo più completa e consistente, al di fuori degli Archivi di Stato. E’ inoltre prevista, per il 2004, la realizzazione di un numero monografico dei Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato con la pubblicazione di tutte le schede fondo degli archivi degli Istituti. L’Archivio continuerà nell’opera di formazione e di aggiornamento degli archivisti degli Istituti associati prevedendo periodici stages di formazione per il personale con attenzione rivolta sia alla formazione archivistica che all’acquisizione di competenze informatiche. Nel corso del 2003 si procederà alla creazione di un nuovo Opac grafico per l’interrogazione on line della banca dati archivistica dell’Insmli e della sua rete. La valorizzazione del patrimonio documentario dell’Insmli sarà perseguita in particolare con l’esposizione di una propria mostra fotografica alla mostra “Myths of Nations. Arena of Memory” organizzata, per il mese di dicembre 2003, dal Deutscheshistorisches Museum di Berlino e alle iniziative culturali legate all’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto regionale piemontese. Infine è previsto un significativo aumento della documentazione fotografica con l’acquisizione delle serie complete di immagini sulla deportazione e sul manifesto politico nel secondo dopoguerra conservate presso l’Associazione Albe Steiner per la comunicazione visiva di Milano. Il servizio di consulenza in sede è stato potenziato e si è dilatato l’orario di apertura al pubblico, in modo da favorire al massimo i ricercatori. 2. Biblioteca La Biblioteca dell’Istituto prevede, oltre all’attività corrente di catalogazione e servizio e consulenza al pubblico e di presentazione di pubblicazioni: - l’attivazione del centro catalografico di storia contemporanea secondo il progetto finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ai sensi della l. 513/99, che contempla la creazione di una bibliografia sistematica di storia contemporanea attraverso spogli e catalogazione di periodici, monografie e miscellanee italiane e straniere, nonché la formazione di una banca dati di storia contemporanea in rete, consultabile attraverso chiavi di accesso semantico, onomasticon e toponomasticon, integrata con la banca dati archivistica Guida Archivi. - la prosecuzione del progetto di restauro conservativo e trasferimento 2
  • 3. in microforme del materiale raro e di pregio (periodici, opuscoli, volumi) dell’epoca fascista, del periodo bellico e delle origini della Repubblica, appartenente alla sezione dei cosiddetti fondi storici della biblioteca “Parri”, che si trova a volte in precario stato conservativo a causa dell’acidità delle carte e delle cattive condizioni di conservazione presso i possessori d’origine. 3. Didattica e formazione Il quadro generale secondo cui la Commissione ha operato, e secondo cui intende operare nell’arco del triennio 2003 - 2005, discende da una rilevazione dell’attività degli Istituti, da una riflessione attenta su di essa e dal progetto generale sulla cui base si è ottenuto il riconoscimento di Ente accreditato (e per il Landis di Ente qualificato) da parte del MIUR. Per quanto riguarda il Protocollo d’intesa firmato il 17 luglio 2002 con il MIUR, non si è ancora giunti alla costituzione di un Comitato paritetico, non avendo il Ministero, a differenza dell’Insmli, indicati i membri di sua pertinenza. Formazione a distanza Portale Comunicare storia è per gli Istituti di storia della Resistenza un problema aperto, se si considerano le trasformazioni in atto negli strumenti, nelle forme, negli stili della comunicazione e un sempre più diffuso uso pubblico della storia. Molti Istituti si sono dotati di vari strumenti di comunicazione, tra i quali le riviste e, negli ultimi anni, i siti Web. Occorre adesso approfondire la riflessione e il confronto su questi strumenti, in particolar modo sui siti Web, al fine di verificarne limiti e potenzialità. Né si può disconoscere il ruolo che ha svolto e può continuare a svolgere la rete telematica per promuovere il rapporto tra gli Istituti. Non si tratta qui soltanto della funzione svolta da forme di comunicazione in tempo reale come la posta elettronica; sta maturando la possibilità di pensare e operare per far sì che la rete dei siti Web degli Istituti di storia della Resistenza ne "rispecchi" e potenzi la rete fisica. Tutto questo richiede che siano investiti in questo ambito strategico, risorse ed energie, allo scopo di promuovere la riflessione sui temi indicati e il potenziamento della presenza degli Istituti su e attraverso Internet. È in progetto la costruzione di un “portale degli Istituti”, sito avente come tema la Resistenza italiana, la storia contemporanea e l'attività degli Istituti di storia della Resistenza, di cui si è già costruito un prototipo che andrà rivisto, completato, definito (in rete: <http://callistobauer.supereva.it>). Rivista 3
  • 4. L'esperienza del sito "Storie contemporanee. Didattica in cantiere" http://www.novecento.org, avviato dalla Commissione didattica dell'Insmli nel 1999 e che ha avuto negli ultimi tre anni circa 45.000 accessi, ha portato la Commissione per la Formazione a ritenere fondata la necessità di un suo potenziamento. L'aumento consistente di siti Web di storia, con particolare riferimento ai temi del fascismo, della RSI, dell'antifascismo, pone in modo evidente la questione di una presenza qualificata degli Istituti in questa arena della comunicazione. Si ritiene necessario ripensare complessivamente la struttura della rivista on line negli aspetti sia contenutistici sia organizzativi: - ridiscussione dei contenuti e delle loro modalità di presentazione; - individuazione di nuclei tematici da sviluppare monograficamente nei diversi numeri; - apertura ai contributi degli istituti associati in modo da rendere visibili le proposte che gli stessi elaborano e propongono nel territorio; in questo modo l'Insmli effettuerebbe realmente la funzione di coordinamento e rilancio delle proposte della rete; - sviluppo degli apparati bibliografici (collegati ai temi prescelti) e destinati in particolare alla scuola; - recensioni sia delle novità in campo didattico-storiografico sia dei testi strettamente collegati ai temi proposti monograficamente. - costituzione di una redazione che renda il lavoro efficiente ed efficace. Collaborazione L’Istituto Nazionale ed il Landis hanno stabilito una collaborazione con il MIUR e l’INDIRE moderando Forum per la formazione dei neo-assunti e per la diffusione fra i docenti delle Tecnologie per l’informazione e la comunicazione (TIC) nei loro riflessi sulla didattica disciplinare della storia: si prevede che la collaborazione continui negli anni futuri. Ricerca e formazione in presenza Conclusa la ricerca “Memoria e insegnamento della storia” (MPI-Insmli- Landis anni 1999-2002), è in itinere la pubblicazione dei materiali prodotti. Si prevede, a seguito di ciò, la valutazione dell’attività, e la sua ripresa nelle sedi locali. È pratica costante di molti Istituti coniugare l’attività di ricerca con quella formativa per la preparazione di insegnanti-ricercatori, la cui necessità è stata da tempo teorizzata ed argomentata nel circuito della rete: tale impegno costituirà un obiettivo anche nel futuro. Quanto ai corsi per la “formazione in presenza”, le modalità privilegiate sono state, in genere, quelle della lezione frontale a cui sono seguite attività di laboratorio, oppure veri e propri laboratori su temi specifici, in cui gli 4
  • 5. insegnanti e in alcuni casi anche gli studenti hanno lavorato a diretto contatto con una pluralità di fonti documentarie, archivistiche, filmiche. Tale modalità, che ha permesso una valutazione positiva, continuerà a caratterizzare i corsi rivolti agli insegnanti. Gli assi tematici prevalenti, su cui si intende continuare, sono: - l’insegnamento della storia contemporanea nelle scuole di ogni ordine e grado secondo il progressivo sviluppo di un curricolo verticale delle competenze e delle conoscenze, mettendo a frutto le esperienze già avviate ed affrontando i temi di riflessione aperti dalle nuove determinazioni di politica della scuola; in questa prospettiva si affronteranno anche tematiche diverse legate al metodo laboratoriale; - gli snodi storiografici del Novecento; temi ormai tradizionali e consolidati, ma sempre molto richiesti dagli insegnanti, i totalitarismi del Novecento, la Shoah e le politiche di sterminio, la seconda Guerra mondiale e i temi strettamente legati ad essa. - Molti Istituti, tra cui anche la sede nazionale, proseguono una riflessione su temi della nostra storia più recente. In questo ambito i filoni di ricerca e riflessione didattica hanno riguardato temi come il Medio Oriente e le sue guerre, la questione balcanica, la mafia, gli anni di piombo, gli anni Sessanta, la Costituzione, la globalizzazione ed altri, in una prospettiva di studio di tutto il Novecento, e non solo di alcuni pur importanti segmenti di esso, secondo diverse chiavi di lettura offerte dal rapporto con le scienze sociali. Gli Istituti sono pronti ad affrontare temi che le domande storiografiche imposte dal presente impongono. - ricerca sugli archivi scolastici: problemi di tipo archivistico, pratica laboratoriale delle fonti, obiettivi formativi nel raccordo fra ricerca ed apprendimento. Alcuni Istituti e tra essi anche l’Istituto Nazionale, stanno provvedendo, in collaborazione con altri enti come le Regioni e gli Archivi di Stato, ad un censimento e ad una risistemazione del materiale archivistico contenuto nelle scuole, patrimonio prezioso per ricostruire la storia recente d’ Italia. In tali attività anche gli studenti possono ricoprire ruoli non secondari e si crea così un ambiente che si può, a buon diritto, definire un autentico laboratorio di storia, in un fecondo intreccio tra storia locale e nazionale. - le identità complesse: locale, nazionale, europea, mondiale; soggettività, genere, generazioni e le appartenenze multiple; i rapporti fra memorie e culture diverse. - Uno dei nodi posti all’attenzione degli insegnanti concerne lo studio di casi locali. Infatti come viene sostenuto da più parti, se affrontate in modo corretto, le ricerche e le analisi di realtà locali e circoscritte, rendono gli studenti più partecipi e maggiormente consapevoli rispetto alla storia del Novecento. Si apre, a questo proposito, il 5
  • 6. problema di una diffusione del localismo acriticamente identitario, con cui bisognerà confrontarsi. Il progetto si colloca, anche considerando ciò, in una riflessione che, sulla linea del consolidato rapporto storia locale/storia nazionale, si amplia nella prospettiva europea, all’educazione interculturale ed ai temi della cittadinanza e dei diritti umani. Queste tematiche costituiscono tratti essenziali per la formazione di un cittadino europeo libero e consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri, rispettoso delle minoranze e delle civiltà con cui, necessariamente, in questi anni di forte immigrazione, dovrà confrontarsi. - il rapporto storia – memoria. Il “Giorno della memoria” (27 gennaio) rappresenta un momento di grande coinvolgimento degli Istituti, che sono divenuti partner privilegiati di altri enti, come le Direzioni Scolastiche Regionali, le Amministrazioni Regionali, Provinciali e Comunali nonché le singole scuole; si avverte l’esigenza di aprire una riflessione comune sulle varie attività, sulla loro efficacia formativa, sugli stimoli che ne provengono, sui risvolti storiografici della loro elaborazione. A tale scopo andranno sfruttate tutte le possibilità di comunicazione, online ed in presenza, attraverso le riviste cartacee e telematiche. Proseguirà la formazione attraverso i “luoghi della memoria”: musei, parchi storici, siti privilegiati; la creazione di una rete di tali luoghi, già teorizzata dal Landis e da diversi Istituti, dovrà entrare nella fase operativa, con la costruzione di un progetto nazionale storiografico, didattico ed organizzativo, nella cui realizzazione potranno essere coinvolti, in posizione di partnership o di supporto economico- organizzativo, Enti pubblici e privati. Se approvato dall’intera rete, il progetto potrà essere sottoposto all’attenzione del Ministero dei Beni culturali, con cui si potrà stilare un’apposita convenzione. Sarà, ancora, all’attenzione di molti Istituti e del Nazionale la trasmissione delle memorie e l’uso storiografico, didattico e mediatico di esse. Su questo, come sugli altri punti, sarà necessario intensificare il rapporto fra la ricerca storiografica, e coloro che negli Istituti si occupano di essa, e la struttura per la formazione; - va intensificata l’attenzione verso i nuovi linguaggi e la multimedialità. Molti Istituti, tra cui il Nazionale, hanno costruito, soprattutto nella “Giornata della memoria”, percorsi che prevedono nuovi canali comunicativi per la storia recente, il cinema, la fotografia, la televisione, la rappresentazione teatrale ed, in misura minore, la musica. Accanto a queste esperienze, comincia ad avere una certa diffusione l’uso del web nella ricerca storico-didattica, al quale occorre un maggiore approfondimento ed una maggiore consapevolezza del mezzo, delle sue implicazioni, delle sue opportunità, dei suoi limiti. 6
  • 7. In questa prospettiva si tratta di compiere ulteriori passi, definendo la qualità di fonte di tali strumenti di comunicazione, di approfondirne, nell’ambito di una riflessione sul laboratorio di storia, la loro valenza didattica anche sulla scorta di nuove ricerche che la storiografia e la pedagogia hanno messo in campo sul tema. - non può essere estranea all’interesse della rete la riflessione sulla formazione dei docenti. Alcuni Istituti hanno stipulato convenzioni con le SISS e si sono così affiancati alle Università nell’elaborazione di percorsi specifici rivolti ai giovani laureati che frequentano le scuole di specializzazione mettendo a disposizione il cospicuo bagaglio di esperienze e di riflessioni, maturato in lunghi anni di lavoro su questi temi e in particolare sull’insegnamento della storia del Novecento. Tale strategia dovrà continuare, trovando nella rete risorse e momenti di elaborazione comune per proseguire in questo impegno; Insmli – Europa A livello europeo l'Insmli e alcuni Istituti della rete hanno elaborato ambiziosi progetti; si ricorda il a questo proposito il progetto presentato alla Comunità europea “The roots of European Democracy” con cui si intende avviare uno studio della democrazia europea partendo dalle lettere scritte da coloro che per le loro idee politiche erano stati incarcerati e condannanti. Questo progetto, se adeguatamente finanziato, permetterà agli Istituti di confrontarsi con studiosi di altri paesi europei: la Romania, l’Austria, la Spagna. Alcuni Istituti si stanno attivando per organizzare tre progetti finanziati dalla Comunità Europea (Comenius 2.2) attraverso l’INDIRE, rivolti a docenti di storia delle altre nazioni, sui temi della cittadinanza e dei diritti umani, sui passaggi di frontiera, sui rapporti di genere nel mondo mediterraneo. Il Landis, infine, è entrato come socio nella rete EUROCLIO, associazione europea delle associazioni di insegnanti di storia. Rapporti di rete Un Forum interno dedicato alle Sezioni didattiche della rete Insmli, che intendeva costituire un ponte fra le varie realtà territoriali, creato nel giungo scorso, non è stato utilizzato. Anche i seminari nazionali organizzati dalla Commissione hanno visto la partecipazione di un numero minoritario di Istituti. Ciò denuncia un problema, che nei prossimi anni avrà carattere prioritario, di costruzione dei rapporti di rete, su cui si dovranno impegnare risorse umane e materiali. La Commissione per la Formazione intende operare in questo senso, rilevando i segnali positivi, che pure ci sono stati, e coinvolgendo nel problema il maggior numero d’Istituti, al fine di individuare 7
  • 8. nuove e più efficaci forme strutturali della rete sul piano della la formazione Il rapporto privilegiato con il Landis, istituto che si pone al servizio della rete ma che ha anche referenti e soci esterni ad essa, sarà proseguito con incontri di programmazione per una migliore convergenza fra ricerche, esperienze, analisi ed iniziative diverse. 4. Rivista Italia contemporanea Il trimestrale di studi storici dell'Istituto, Italia contemporanea rappresenta una delle maggiori riviste nazionali di studi storici oltre che la più antica in Italia nel suo campo. Le pubblicazioni proseguiranno regolarmente, con un interesse ormai ampliatosi a tutta la storia del Novecento dell'Italia e dell'Europa. La riflessione sugli ultimi cinquant'anni rappresenta ormai un elemento consolidato, insieme alla pubblicazione di documenti di particolare valore. alla recensione sistematica delle novità editoriali, al dibattito storiografico e alla presentazione di testi utili all'aggiornamento degli insegnanti. 5. Programmi editoriali L'Insmli ha attualmente diverse iniziative editoriali. Il primo progetto, con la Nuova Italia editrice, è la pubblicazione di una storia del Novecento in una dozzina di volumi. Attualmente ne sono usciti tre e nel prossimo anno sono previsti i volumi su L'Italia repubblicana, vista da fuori; La crisi dello Stato liberale e l'avvento del fascismo; La Repubblica sociale italiana. Altri volumi sono previsti per il 2004 e il 2005. E' in corso la raccolta degli atti del convegno "L'antifascismo nella costruzione dell'identità europea" (30-31 maggio-1° giugno 2002), che ha suscitato un ampio dibattito ampiamente ripreso anche dai mass media. Il volume verrà pubblicato nel 2003. In collaborazione con l'Archivio centrale dello Stato, è in corso la pubblicazione di tre volumi curati da Claudio Pavone su Le fonti della storia contemporanea, per complessivamente oltre 1.500 pagine, che costituirà un esame complessivo a livello nazionale delle fonti archivistiche, bibliografiche, filmiche e fotografiche per lo studio della storia contemporanea. Infine, l'Istituto pubblica presso Carocci editore monografie originali nella collana "Italia contemporanea". 6. Iniziative scientifiche 1. L'Insmli, in collaborazione con il Centro Ecumenico Europeo per la Pace 8
  • 9. (Ceep - Milano), organizza il 9 e 10 aprile 2003, presso l'Archivio di Stato di Milano, un Convegno sul tema Chiesa e guerra. Dalla "benedizione delle armi" alla Pacem in terris in occasione del 40° anniversario della pubblicazione dell'enciclica di Giovanni XXIII. Il convegno sarà affiancato da una mostra che presenterà il complesso itinerario del rapporto tra la Chiesa e la guerra nel secolo scorso. 2. E' in corso di svolgimento la ricerca sugli Archivi scolastici: la prima fase del progetto (a.s. 2003-2004) riguarda il censimento degli archivi e delle biblioteche delle scuole secondarie di Milano; in prospettiva si pensa di coinvolgere poi le scuole medie inferiori ed elementari. Dopo il censimento si passerà alla catalogazione dei materiali, nonché all'elaborazione di percorsi di didattica della storia e della letteratura in archivio e in biblioteca, per rendere operanti i cosiddetti laboratori di storia. Il progetto coinvolge la Direzione scolastica regionale della Lombardia e la Sovrintendenza archivistica Regionale. 3. Per il 5 aprile 2003 si sta organizzando a Genova, insieme alla Fondazione “Giuseppe Di Vittorio” e alla CGIL, un Convegno sugli scioperi operai nella primavera 1943, concepito come prima parte dell’iniziativa che fra un anno si occuperà delle agitazioni di fabbrica del marzo 1944 con un grande appuntamento suddiviso in due sezioni: sulla situazione italiana e su quella europea. 4. E' stato impostato il progetto “The roots of European Democracy (1930- 45)” (I germogli della democrazia europea, 1930-45), presentato per un finanziamento comunitario congiuntamente ad Istituti storici della Germania, della Spagna, dell’Austria e della Romania; se approvato, svilupperà l’analisi comparata degli epistolari di dissidenti politici e partigiani, in riferimento ai valori poi parzialmente accolti nelle democrazie postbelliche. 5. Con il progetto “Scritti di condannati a morte della Resistenza italiana” si intende realizzare il censimento e la trascrizione, su base regionale (annoverando pure la Resistenza italiana all’estero e l’internamento), di nuovo materiale epistolare in aggiunta a quanto Malvezzi e Pirelli raccolsero in tempi oramai lontani per il volume Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana. La raccolta e lo studio della nuova documentazione potrebbe avvenire all'interno di tutta la rete ed è prevista la pubblicazione in una collana apposita. 6. E' in corso di studio il progetto di digitalizzazione dei fascicoli degli Internati militari italiani (Imi) conservati a Berlino. 7. Si intende riavviare la ricerca sul partigianato autonomo, con l’edizione di documentazione relativa ad alcune significative realtà geografiche. 8. Si sta studiando la realizzazione del censimento e della successiva edizione di una guida relativamente ai “Luoghi della memoria” (località teatro di violenze o stragi), nella prospettiva, anche, di creare un coordinamento tra le istituzioni che li gestiscono. Si prevede un Seminario 9
  • 10. su questa iniziativa in collaborazione con l’Istituto di Modena. 9. Per l’11 marzo 2003 è in programma ad Alessandria (organizzato dall’Istituto provinciale di quella città e dalla Commissione didattica dell'INSMLI) un Seminario sul controllo politico dei libri di testo. 10.Il 15 maggio 2003 si svolgerà presso l’Università Cattolica di Brescia un Convegno (promosso congiuntamente da quell’Università e dall’INSMLI) su Pedagogia e Resistenza. 10