According to Basel 3, all banks will have to estimate their own liquidity risk for preventing possible financial crisis such as one of 2007.
So, the objective of this work has been the evaluation of liquidity risk of Banca Promos in three different periods (30-06-2010, 31-12-2010, 31-05-2011), through the measurement of two quantitative ratios, the Liquidity Coverage Ratio (in the short-term) and the Net Stable Funding Ratio (in a period of one year).
The results of this analysis have been excellent for the bank, confirming the correct management of liquidity risk.
Secondo Basilea 3, le banche dovranno stimare il proprio rischio di liquidità per prevenire possibili crisi finanziarie come quella del 2007.
Pertanto, l’obiettivo di tale lavoro è stato la valutazione del rischio di liquidità di Banca Promos in tre differenti periodi (30 giugno 2010, 31dicembre 2010, 31 maggio 2011), mediante la misurazione di due indici quantitativi, il Liquidity Coverage Ratio (nel breve termine) e il Net Stable Funding Ratio (in un periodo di un anno).
I risultati di tale analisi sono stati eccellenti per la banca, confermando la corretta gestione del rischio di liquidità.
La sostenibilità come leva strategica nel marketing e comunicazione – eFarma.com
Project work IPE - Banca Promos
1. Rischio di liquidità:
novità, implicazioni ed applicazioni
- Il caso Banca Promos -
Matilde Di Giacomo
Francesco Napolitano
Master in Finanza Avanzata 2011
2. 2/16
Novità introdotte da Basilea 3
Si modifica la composizione dell’indice di solvibilità in quanto:
• ilTier 1 passerà dall’attuale 4% al 4,5% nel 2013 raggiungendo la
soglia massima del 6% nel 2015
Ratio
patrimoniali • il Core Tier 1 passerà dall’attuale 2% al 3,5% nel 2013 fino a giungere
al 4,5% nel 2015
È prevista la creazione del Capital Conservation Buffer fino a un massimo
degli impieghi del 2,5%.
Sono stati introdotti due indicatori quantitativi per la misurazione del
rischio di liquidità:
Ratio di
liquidità • il Liquidity Coverage Ratio
• il Net Stable Funding Ratio
Per evitare un eccessivo ricorso alla leva finanziaria, il regolatore ha
introdotto un indice di leva, tale che
Leverage Ratio
• ilrapporto tra il Tier 1 e la somma delle attività totali e delle
esposizioni fuori bilancio debba essere superiore al 3%
3. 3/16
Crisi del mercato della liquidità
Eonia swap - Euribor 2005-2007 Eonia swap - Euribor 2008-2010
Andamento
tassi
Spread
tra i due
tassi
I due grafici mostrano l’andamento del tasso Eonia swap a 3 mesi e del tasso Euribor a 3 mesi
• nel primo grafico, le due curve sono sovrapponibili, eccetto nell’ultimo periodo che corrisponde con l’inizio
della crisi
• nel secondo grafico, l’Euribor è costantemente superiore all’Eonia con un picco di 207 bps alla fine del 2008
Mancanza di fiducia tra gli
intermediari finanziari
4. 4/16
Crisi del mercato della liquidità
e-MID 2006-2007 - confronto bid e ask e-MID 2008-2010 - confronto bid e ask
• nel primo grafico, si evidenzia un andamento crescente nel periodo ma con spread tra bid e ask ridotti le
differenze risultano essere costanti con rari picchi di lieve entità
• nel secondo grafico, si rileva un andamento decrescente dei tassi ma con un forte allargamento tra bid e
ask, testimoniato dalle numerose variazioni di spread e dalla forte volatilità dei medesimi con elevati picchi
fino a raggiungere i 100 bps
Elevata illiquidità dell’e-Mid
5. 5/16
Il Liquidity Coverage Ratio
• OBIETTIVO: assicurare che una banca mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata
qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di
liquidità nell’arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente
acuto.
• Scenario di stress:
a. il prelievo di una quota di depositi al dettaglio;
b. una parziale perdita della capacità di raccolta all’ingrosso non garantita;
c. una parziale perdita della provvista garantita a breve termine relativamente a determinate
garanzie e controparti;
d. deflussi contrattuali aggiuntivi che discenderebbero da un declassamento fino a tre gradi
(notch) del rating creditizio pubblico della banca, tra cui la costituzione obbligatoria di
garanzie;
e. utilizzi imprevisti di linee di liquidità e di credito irrevocabili non ancora utilizzate che la
banca ha messo a disposizione dei clienti;
f. la potenziale necessità per la banca di riacquistare titoli di debito o di onorare obblighi
extracontrattuali allo scopo di attenuare il rischio di reputazione.
Stock di attività liquide di elevata qualità > 100%
Totale dei deflussi di cassa netti nei
30 giorni di calendario successivi
6. 6/16
Stock di attività liquide di elevata qualità
Attività di primo livello
• Le attività di primo livello sono attività di elevata qualità alle quali non si applicano haircut ed inoltre sono
trattate in un mercato liquido e attivo;
• i titoli di stato emessi da soggetti sovrani diversi da quelli in cui la banca è attiva devono avere un rating
superiore ad AA-
30/06/2010 31/12/2010 31/05/2011
7. 7/16
Stock di attività liquide di elevata qualità
Attività di secondo livello
• Le attività di secondo livello non possono essere superiori al 40% dell’intero stock di attività
di elevata qualità.
30/06/2010 31/12/2010 31/05/2011
8. 8/16
Deflussi di cassa
I depositi al dettaglio sono i depositi della clientela retail
I depositi al dettaglio stabili sono depositi che presentano le seguenti caratteristiche:
• hanno un saldo inferiore a 103 mila Euro(limite FITD);
• sono attivi da più di un anno;
• hanno altri rapporti operativi con la banca (es. dipendenti, accredito stipendio, mutuo);
• non posseggono un patrimonio superiore ad 1 milione di euro. 30/06/2010 31/12/2010 31/05/2011
Parte del deposito a vista di
grandi imprese (cash flow >4
mln) eccedente i 103 mila euro
Deposito a vista altro
istituto di credito
9. 9/16
Requisiti aggiuntivi
• Il regolatore ha previsto ulteriori deflussi da computare nel caso in cui si posseggano particolari
tipologie di strumenti o siano stati sottoscritti contratti che obbligano a erogare liquidità (es. linee
non revocabili) 30/06/2010 31/12/2010 31/05/2011
Fidi non revocabili
clientela retail e piccole
imprese
Quota di obbligazioni Promos detenute
da imprese (impegno al riacquisto) e
parte dei Time deposit in scadenza
10. 10/16
Afflussi di cassa
• Gli afflussi di cassa sono posti a detrazione dei deflussi fino ad un limite del 75% dei deflussi per evitare di
fare eccessivo affidamento su di questi e non invece su sufficienti attività di elevata qualità
30/06/2010 31/12/2010 31/05/2011
Depositi presso le banche
depositarie (es. Euroclear, ICBPI).
Flusso derivante dall’incasso delle
rate di mutui concessi alla clientela
retail e alle piccole imprese
Abbiamo stabilito degli haircut molto
prudenziali per la ponderazione dei titoli
in scadenza e dei flussi cedolari
Ottimo Risultato per
Banca Promos con un
LCR sempre superiore al
100%
11. 11/16
Il Net Stable Funding Ratio
OBIETTIVO: garantire che gli impieghi di medio-lungo termine siano coperti da un ammontare minimo di
funding stabile su un orizzonte temporale di un anno e limitare il ricorso eccessivo a fonti di breve periodo,
in particolar modo nei periodi maggiore espansione dei mercati
Ammontare di provvista stabile disponibile
> 100%
Ammontare di provvista stabile richiesta
Provvista stabile disponibile di Banca Promos
È formata da tutti gli strumenti di capitale di rischio e di debito della banca, aventi ognuno un diverso
coefficiente di ponderazione ASF (Available Stable Funding):
• il Tier 1 rimane particolarmente elevato nel corso del periodo analizzato, in linea con le disposizioni del
Pillar 1 di Basilea che impone il rispetto di adeguati livelli patrimoniali;
• i prestiti obbligazionari a medio-lungo termine contribuiscono ad incrementare il valore dell’indicatore e a
garantire la stabilità finanziaria della banca;
• i depositi “stabili” e “meno stabili” forniti dalla clientela retail e da piccole imprese vengono ponderati
rispettivamente per il 90% e 80% e tendono ad essere costanti nel corso del tempo;
• la presenza di provvista all’ingrosso non garantita e i depositi liberi forniti da società finanziarie è
marginale in Banca Promos e ciò non ha un impatto particolarmente rilevante sul grado di stabilità della
provvista disponibile.
12. 12/16
Analisi della provvista stabile disponibile di Banca Promos
30/06/2010 31/12/2010 31/05/2011
Depositi clientela retail con saldo
< 103.000 €
Depositi piccole imprese con cash
flow < 4 mln €
La classificazione tra
imprese “stabili” e “meno
stabili” è determinata
dall’esistenza o meno di un L’ammontare di provvista
mutuo stabile disponibile rimane
elevato nei periodi considerati
13. 13/16
Provvista stabile richiesta di Banca Promos
È data dalla somma degli impieghi della banca, aventi come peso il fattore RSF (Required Stable Funding)
che rappresenta l’ammontare di provvista stabile obbligatoria per le differenti tipologie di attività, tenendo
conto dell’esposizione al rischio di liquidità della singola banca, nonché delle esposizioni fuori bilancio .
Pertanto, le principali caratteristiche della provvista stabile richiesta in Banca Promos sono le seguenti:
• il portafoglio obbligazionario della Banca è estremamente ampio ma concentrato in particolar modo sulle
obbligazioni emesse da banche e/o entità finanziarie che, secondo Basilea 3, sono meno liquidabili e
richiedono maggiori finanziamenti;
• la presenza di obbligazioni corporate con rating compreso tra AAA e AA- viene considerata
positivamente, poiché la banca dovrà garantire un ammontare minimo di provvista stabile obbligatoria;
• i titoli di Stato detenuti da Banca Promos hanno un rating compreso tra A+ e A-;
• i crediti concessi alla clientela sono prevalentemente mutui residenziali e prestiti a clienti retail e piccole
imprese sui quali la normativa è stringente, poiché prevede che vengano destinati importi particolarmente
elevati al loro finanziamento;
• la mancanza di alcune poste (oro, azioni, covered bond) permette alla banca un minor ricorso
all’approvvigionamento di risorse liquide e, in particolar modo, a migliorare la propria stabilità finanziaria.
14. 14/16
Analisi della provvista stabile richiesta di Banca Promos
30/06/2010 31/12/2010 31/05/2011
Rientrano titoli di Stato
a breve, obbligazioni
corporate e Riserva
presso Banca centrale
L’importo della provvista stabile
disponibile di Banca Promos è circa
Si è deciso di 4 volte (in media 37 mln €)
ponderarle per lo 0% superiore a quella richiesta da
per evitare l’effetto Basilea 3
“contagio” in caso di
crisi sistemica
Eccellente risultato del NSFR
che supera abbondantemente la
soglia del 100%
15. 15/16
Possibili scenari alternativi
LCR = 114% (31-05-2011)
Scenario di recessione (Ipotesi): Scenario di crescita (Ipotesi):
• Un calo del 40% dei titoli obbligazionari presente nelle • Aumento del 30% dei titoli di Stato in possesso della Banca;
attività di secondo livello; • Aumento del 35% delle obbligazioni societarie incluse nelle
• Un calo del 20% dei titoli di Stato in possesso della Banca; attività di secondo livello;
• Decremento dei depositi al dettaglio del 10%; • Aumento dei depositi al dettaglio non stabili del 15%;
• Decremento dei depositi delle piccole imprese del 25%; • Aumento dei depositi delle piccole imprese non stabili del
• Riduzione del flusso derivante dal pagamento delle rate 20%;
mutuo del 12%; • Crescita dei flussi derivante dall’erogazione di nuovi mutui
• Richiesta di riacquisto titoli Promos in possesso delle per il 10%;
imprese per il 30%. • Pagamento del dividendo agli azionisti (circa 580 mila euro).
LCR = 108% LCR = 120%
NSFR = 382% (31-05-2011)
Scenario di recessione (Ipotesi): Scenario di crescita (Ipotesi):
• Un calo dei depositi meno stabili del 15%; • Aumento dei depositi meno stabili del 15%;
• Un aumento dei prestiti del 15%; • Riduzione delle obbligazioni societarie e bancarie con rating
• Un downgrade dei titoli corporate presenti in portafoglio minore a AA- del 10%;
con un rating almeno pari ad AA- • Aumento dei titoli di Stato del 15% e delle obbligazioni
NSFR = 339% corporate con rating maggiore a AA- del 20%;
• Incremento dei prestiti retail del 15%
NSFR = 431%
16. 16/16
Conclusioni
Consigli operativi
• acquisto di titoli di Stato con rating superiore a AA- ;
• portafoglio obbligazionario maggiormente concentrato su titoli corporate con rating elevato;
• riduzione degli investimenti in titoli emessi da istituzioni finanziarie;
• riduzione delle linee di credito non revocabili;
• favorire i depositi delle piccole imprese;
• accrescere le relazioni operative con i propri clienti (es. accredito stipendio, pagamento fatture clienti,
pagamento utenze domestiche)
Per il Liquidity Coverage Ratio:
• eccessiva penalizzazione per le clausole di rimborso anticipato o di impegno al riacquisto per le obbligazioni
emesse;
• incremento dei depositi vincolati con vita residua superiore ai 30 giorni;
• ridurre depositi a vista di entità finanziarie
Per il Net Stable Funding Ratio:
• preservare un livello accettabile di patrimonializzazione;
Si ringrazia tutto il personale di Banca Promos per la disponibilità e
• riduzione dei mutui e prestiti concessi ai clienti;
• preferenza per la raccolta vincolata a medio-lungo termine (es. prestiti obbligazionari)
la gentilezza mostrateci, in particolar modo l’ing. Buonanno, l’A.D.
Punti di criticità della norma
dott.ssa Carano e il Presidente Malasomma
• entrambi gli indicatori non favoriscono l’acquisto di titoli bancari ma spingono per l’emissione di prestiti
obbligazionari a medio-lungo termine;
• eccessiva focalizzazione sui titoli di Stato;
• difficoltà per la determinazione dei depositi stabili, soprattutto per le piccole istituzioni finanziarie;
• eccessiva complessità per la verifica delle caratteristiche di liquidità dei titoli corporate
17. I.P.E.
Scuola di Alta Formazione
Riviera di Chiaia, 264
80121 Napoli
Tel: +39 081.245.70.74
www.ipeistituto.it
Seguici su: