2. 5 febbraio 2015
Ore 9.00 del mattino, due giovani con volto
travisato da passamontagna e muniti di
guanti fanno irruzione in una villetta a
schiera del quartiere Barbanella di Grosseto
costringendo la proprietaria, dopo averla
bloccata sull’uscio dell’abitazione, sotto la
minaccia di un coltello puntatole alla gola, a
consegnare loro tutti i preziosi custoditi
nella cassaforte.
Il maltolto viene poi quantificato in circa
100.000 euro
Al personale della Squadra Mobile della
Questura di Grosseto (diretta dal dott.
Buccini) intervenuto sul posto ed in sede di
denuncia la parte offesa forniva particolari
indicazioni in ordine alle fattezze fisiche dei
rapinatori ed una accurata ricostruzione dei
fatti: uno aveva gli occhi azzurri e in una
circostanza veniva accidentalmente chiamato
Mario dall’altro correo, entrambi con
inflessione dialettale calabrese o siciliana.
3. 7 febbraio 2015
Immediatamente la macchina
investigativa della Sezione Furti e
Rapine della Squadra Mobile avviava
una serrata attività di indagine
attraverso la giusta integrazione tra le
tradizionali logiche investigative e gli
attuali sistemi tecnici grazie ai quali
venivano sfruttate al massimo le
informazioni assunte nel corso
dell’intervento, nonché quelle fornite
dalla persona offesa e il significativo
modus operandi dei malfattori.
Si individuava un soggetto palermitano
che da una prima valutazione poteva
verosimilmente essere uno dei
rapinatori che, peraltro, risultava essere
in procinto di lasciare Grosseto per
raggiungere Palermo proprio per
monetizzare il provento della rapina
attraverso canali di ricettazione siciliani.
4. 8 febbraio 2015
Grazie all’ausilio dei vari uffici di
Polizia dislocati sul territorio lungo
la dorsale italiana, opportunamente
allertati in merito, gli inquirenti di
Grosseto monitoravano tutte le vie
di percorrenza che garantivano la
tratta Grosseto – Palermo.
Alle ore 18:30 circa la persona
ricercata veniva individuata presso
lo scalo ferroviario di Villa San
Giovanni dove, sottoposto a
controllo, veniva effettivamente
trovato in possesso di monili
rapinati a Grosseto.
Per una scelta investigativa il
soggetto veniva completamente
identificato e denunciato in stato di
libertà per il reato di ricettazione.
5. 11 febbraio 2015
La Procura della Repubblica di Grosseto
condivide l’assunto investigativo della
Squadra Mobile ed emette apposito
decreto di fermo di indiziato di delitto
nei confronti del soggetto individuato
M.Z. classe 1991 per la rapina perpetrata
a Grosseto il giorno 5 febbraio 2015.
Nello stesso giorno personale della
Sezione Furti e Rapine della Squadra
Mobile di Grosseto si recava a Palermo
dove unitamente alla Squadra Mobile
locale rintracciava e sottoponeva a
fermo il predetto rapinatore,
attualmente detenuto presso la casa
circondariale “Pagliarelli” di Palermo. A
seguito dell’udienza di convalida il
Giudice per le Indagini Preliminari,
riscontrando la bontà del materiale
probatorio raccolto ed il formidabile
riscontro del materiale sequestrato,
ravvedeva la necessità della custodia
cautelare in carcere.
6. 11 febbraio 2015
La Procura della Repubblica di Grosseto
condivide l’assunto investigativo della
Squadra Mobile ed emette apposito
decreto di fermo di indiziato di delitto
nei confronti del soggetto individuato
M.Z. classe 1991 per la rapina perpetrata
a Grosseto il giorno 5 febbraio 2015.
Nello stesso giorno personale della
Sezione Furti e Rapine della Squadra
Mobile di Grosseto si recava a Palermo
dove unitamente alla Squadra Mobile
locale rintracciava e sottoponeva a
fermo il predetto rapinatore,
attualmente detenuto presso la casa
circondariale “Pagliarelli” di Palermo. A
seguito dell’udienza di convalida il
Giudice per le Indagini Preliminari,
riscontrando la bontà del materiale
probatorio raccolto ed il formidabile
riscontro del materiale sequestrato,
ravvedeva la necessità della custodia
cautelare in carcere.