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Approccio motivazionale e
      motivazione
Approccio motivazionale e promozione
               della salute:

L’operatore dovrebbe affrontare ogni tema di
salute in una prospettiva di “prendersi cura”,
cioè inserimento dell’azione in un quadro di
cambiamento (obiettivo dell’intervento) e
comportamentale (approccio metodologico
dell’intervento)
L’approccio motivazionale


E’ una modalità specifica di declinazione del
  colloquio motivazionale
Caratteristiche del colloquio motivazionale (1):

• E’ un colloquio di aiuto.
• Richiede la conoscenza di una strategia comunicativa
  specifica.
• Il ruolo del conduttore è importante.
• Lo stile comunicativo dell’operatore è lo stile assertivo/
  motivazionale che sostiene senza contrapporsi.
Gli stili comunicativi

• STILE ANASSERTIVO/EMPATICO
Vantaggi:
Manifesta empatia e simpatia
E’ attento all’altro e indirizzato dall’altro.
Dà molta importanza alla componente affettiva della relazione.

Svantaggi:
Perde di vista l’obiettivo
Spesso non ha un obiettivo (è poco finalizzato)
E’ molto legato al tono umorale
Gli stili comunicativi

• STILE PRESCRITTIVO/DIRETTIVO
Vantaggi:
Manifesta autorevolezza
Non perde di vista l’obiettivo
Raggiunge quasi sempre il risultato o il focus di attenzione. E’
  molto diretto.

Svantaggi:
Scatena le resistenze del paziente
E’ governato da parte dell’emittente della comunicazione
E’ poco empatico.
Gli stili comunicativi
• STILE ASSERTIVO/ MOTIVAZIONALE
Vantaggi:
Manifesta di ascolto e autorevolezza
Non perde di vista l’obiettivo
Dà importanza alla relazione
Non scatena particolari resistenze

Svantaggi:
richiede tempo e attenzione per l’altro
richiede consapevolezza di sé
è poco “emotivo”

              VAI ALL’ESERCIZIO: IL MIO STILE COMUNICATIVO
               VAI ALL’ESERCIZIO: GLI STILI COMUNICATIVI
Caratteristiche del colloquio motivazionale (2):

• Spinge sistematicamente l’utente a trovare le
  motivazioni per il cambiamento.
• L’operatore dà feedback e consigli.
• La riflessione empatica è usata per rinforzare i
  processi di automotivazione al cambiamento.
• Cerca di creare fratture nell’utente (o amplificare
  quelle che già esistono per rafforzare la motivazione
  al cambiamento)
• Ci saranno da inserire tutti gli esercizi
Caratteristiche del colloquio motivazionale (3):


• Utilizza strategie e principi specifici per creare
  nell’utente la motivazione al cambiamento.
• Analizza le percezioni dell’utente senza
  etichettarle.
• Fa sì che l’utente scopra in sè possibili strategie
  per il cambiamento e strategie naturali di
  problem solving.
Elementi di un processo di cambiamento:
  Elementi di un processo di cambiamento



   • Disponibilità
   • Importanza
   • fiducia
Metodologia del colloquio motivazionale

• Esprimere empatia (manifestare ascolto attivo utilizzando
  tecniche specifiche)
• Amplificare le fratture interiori (sottolineare l’ambiguità
  fra “voglio smettere e voglio continuare”).
• Evitare dispute o discussioni (mai contrapporsi al
  paziente).
• Rotolarsi con le resistenze
• Sostenere il senso di autoefficacia (dare rinforzi
  motivazionali)
Importanza (Perché?)

•   Ne vale la pena?
•   Perché dovrei?
•   Che benefici ne avrò
•   Cosa cambierà
•   A quale costo
•   Lo voglio veramente
•   Poi sarò diverso
Approcci efficaci alla motivazione

•   Praticare empatia
•   Dare avvisi chiari e personalizzati
•   Rimuovere resistenze
•   Assicurare opzioni
•   Diminuire la desiderabilità
•   Dare feedback
•   Chiarire gli obiettivi
Fiducia (come?)

• Sono in grado
• Come ci riuscirò
• Ce la farò se...
Disponibilità (quando?)


• E le altre priorità?
• Devo farlo adesso?
Ascolto attivo:

•   Interlocutore: ciò che penso o provo
•   1: ciò che dico
•   2: operatore: ciò che sento
•   3: operatore: ciò che comprendo
•   4: operatore: ciò che restituisco
•   5: interlocutore ciò che penso
Dare avvisi chiari e personalizzati

• Se modificasse il suo rapporto con l’alcol il clima
  famigliare se ne avvantaggerebbe. (avviso da
  utilizzare con persone che hanno problemi di
  litigiosità in famiglia a causa dell’alcol)
• I risultati della dieta che sta facendo sarebbero
  molto più rapidi se lei riducesse il consumo di
  alcol. (avviso da trasmettere ad una persona che
  tiene all’aspetto fisico).
Rimuovere resistenze

• La persona che ha un rapporto problematico con
  l’alcol protegge la propria abitudine con delle
  manifestazioni di difesa (“resistenze”). E’ importante
  aiutarlo a superare le resistenze personali al
  cambiamento.

• Quanti tipi di resistenze ci sono?
Le resistenze

• Riluttanza

• Ribellione

• Rassegnazione

• Razionalizzazione
Modalità per rispondere alle resistenze
•   Riluttanza: si risponde con una riformulazione effettuata attraverso una
    domanda aperta
    Es: non adesso, ma fra un mese
          Perché fra un mese?
•   Ribellione: Si risponde con un contributo di informazioni, fornendo una
    spiegazione
    Es: Ci sono problemi più gravi per la salute
           Per fortuna non tutti coloro che fanno un uso improprio di alcol ne
    subiscono le conseguenze più gravi, ma ogni eccesso provoca dei
    problemi all’interessato e alla sua famiglia
•   Rassegnazione: Si risponde alla rassegnazione con un rinforzo positivo
    Es: Ho già provato: io non ci riesco
         Proprio avere già provato può essere un vantaggio
•   Razionalizzazione: Si risponde utilizzando una riformulazione
    Es: lei ha ragione. L’alcol fa male ed è importante smettere
         Dunque lei è d’accordo che smettere sarebbe importante anche per
    lei?
Assicurare opzioni

Garantire alla persona delle alternative

Es: “se vuole, possiamo fare un tentativo per
ridurre il suo consumo di alcol. Io posso
aiutarla”;

      “esistono centri a cui è possibile rivolgersi per
      ricevere un sostegno. Vuole che le prenda un
      appuntamento?”
Diminuire la desiderabilità:
      Diminuire la desiderabilità


Somministrare la bilancia motivazionale per
evidenziare vantaggi e svantaggi personali
legati alla modificazione del consumo.
Dare feedback

E’ importante attirare l’attenzione sui rischi. Es:
“Non so fino a quando riuscirai a studiare con
successo continuando a consumare alcol in questo
modo”.

E’ importante attirare l’attenzione sui vantaggi che
si ottengono smettendo di bere. Es: “le tue
prestazioni aumenteranno moltissimo se
modificherai il rapporto con l’alcol”.
Chiarire obiettivi


E’ importante trasmettere la desiderabilità e il
   realismo di un obiettivo. Es: “ puoi trovare molti
   vantaggi modificando il tuo rapporto con l’alcol e
   puoi riuscirci senza troppe difficoltà”.
Errori nell’approccio motivazionale

•   Trappola della domanda/risposta
•   Trappola del confronto negazione
•   Trappola dell’esperto
•   Rischio dell’etichettatura
•   Trappola della attenzione prematura
•   Trappola del biasimo
Trappola della domanda/risposta

• Evitare lo stile “anamnesi” in cui l’operatore
  controlla il dialogo ponendo domande e
  l’interlocutore o il gruppo si limita a rispondere in
  modo breve e appropriato
• Preferire le domande aperte alle domande chiuse
  e reagire alla risposta con una riformulazione,
  anziché con un’altra domanda
• Come regola generale evitare di porre più di tre
  domande di fila
Trappola del confronto/negazione:
      Trappola del confronto/negazione

• Occorre evitare di evidenziare la presenza di un
  problema, comunicandone la gravità e
  suggerendo una serie di azioni da intraprendere.

• Il destinatario di solito reagisce così: “non sto
  bevendo molto in questo periodo”; “se voglio
  posso smettere quando voglio”.
Cosa fare per evitare la trappola del
            confronto/negazione?

• Utilizzare ascolto riflessivo
• Utilizzare la capacità di indurre le persone ad
  affermare le proprie motivazioni.
Trappola dell’esperto

• Evitare di prendersi troppo in carico i problemi .
  Es: seguite i miei consigli e cambierete
  comportamento

• Primo obiettivo è costruire la motivazione del
  singolo o del gruppo
Rischio dell’etichettatura

• Dire “voi bevete troppo, oppure voi avete una
  chiara dipendenza da nicotina”, suscita le
  resistenze del singolo o del gruppo

• Se è un ragazzo a suscitare il problema “lei pensa
  che io sia un alcolista?”, utilizzare le tecniche di
  riformulazione e ristrutturazione
Trappola della attenzione prematura

Cominciare l’incontro analizzando le preoccupazioni
del gruppo e non le proprie rispetto all’esistenza di un
problema e alla sua gravità.
La trappola del biasimo

• Fare attenzione a non fare sentire in colpa
  rispetto alle abitudini personali .

• Non bisogna dimenticare, infatti, che le persone
  che hanno una dipendenza o un comportamento
  a rischio tendono a colpevolizzarsi e sentirsi
  colpevolizzati rispetto alla loro abitudine
Strategie comunicative da utilizzare nel
            colloquio motivazionale
•   Domande aperte
•   Ascolto riflessivo
•   Stile assertivo
•   Riassunti/ ristrutturazioni
•   Affermazioni automotivanti
•   Domande indotte
Quando so che procedo bene

• Parlo lentamente
• Gli altri o l’altro parla più di me
• Parla o parlano attivamente di cambiamento di
  comportamenti
• Fanno domande e osservazioni
• Sorreggo e sostengo più che pilotare
Pregiudizi dell’operatore
•   Deve o devono cambiare
•   Vuole o vogliono cambiare
•   La salute è un fattore motivante
•   Se non produco cambiamento l’intervento non è
    servito
•   O si è motivati o no
•   Questa è l’occasione giusta per prendere in
    considerazione un cambiamento
•   L’approccio duro è sempre il migliore
•   Io sono l’esperto
•   L’approccio negoziale è sempre il migliore
Abilità comunicative


Dopo aver evidenziato le tecniche da utilizzare
  cerchiamo di evidenziare quali aree devono
  riguardare le abilità comunicative
Abilità

• Esplorazione del problema (Rispondere, riformulare)

• Comprensione degli obiettivi (Personalizzare)

• Azione secondo i programmi (Favorire l’inizio)
Rispondere

• Rispondere al significato del messaggio (restituire
  con esattezza quanto il singolo o il gruppo dice
  assicurandosi di avere capito)
• Rispondere al sentimento espresso nella
  comunicazione (quali emozioni accompagnano il
  cambiamento)
• Rispondere ai contenuti del messaggio (di quali
  elementi è composto il messaggio : paure,dubbi,
  domande, resistenze, risorse etc…)
Personalizzare

• Personalizzare gli obiettivi del cambiamento
  (perché è importante modificare quello specifico
  comportamento per me)
• Personalizzare i problemi relativi al cambiamento
  (che paure e dubbi ho riguardo all’astinenza)
• Personalizzare il significato del cambiamento (il
  risultato è significativo per questi motivi)
Iniziare

• Preparare la realizzazione dei passi del percorso
  di cambiamento
• Fissare scadenze e rinforzi
• Sviluppare programmi
• Definire gli obiettivi
In modo per iniziare il training di regolazione
             del cambiamento



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L'approccio motivazionale nella promozione della salute

  • 2. Approccio motivazionale e promozione della salute: L’operatore dovrebbe affrontare ogni tema di salute in una prospettiva di “prendersi cura”, cioè inserimento dell’azione in un quadro di cambiamento (obiettivo dell’intervento) e comportamentale (approccio metodologico dell’intervento)
  • 3. L’approccio motivazionale E’ una modalità specifica di declinazione del colloquio motivazionale
  • 4. Caratteristiche del colloquio motivazionale (1): • E’ un colloquio di aiuto. • Richiede la conoscenza di una strategia comunicativa specifica. • Il ruolo del conduttore è importante. • Lo stile comunicativo dell’operatore è lo stile assertivo/ motivazionale che sostiene senza contrapporsi.
  • 5. Gli stili comunicativi • STILE ANASSERTIVO/EMPATICO Vantaggi: Manifesta empatia e simpatia E’ attento all’altro e indirizzato dall’altro. Dà molta importanza alla componente affettiva della relazione. Svantaggi: Perde di vista l’obiettivo Spesso non ha un obiettivo (è poco finalizzato) E’ molto legato al tono umorale
  • 6. Gli stili comunicativi • STILE PRESCRITTIVO/DIRETTIVO Vantaggi: Manifesta autorevolezza Non perde di vista l’obiettivo Raggiunge quasi sempre il risultato o il focus di attenzione. E’ molto diretto. Svantaggi: Scatena le resistenze del paziente E’ governato da parte dell’emittente della comunicazione E’ poco empatico.
  • 7. Gli stili comunicativi • STILE ASSERTIVO/ MOTIVAZIONALE Vantaggi: Manifesta di ascolto e autorevolezza Non perde di vista l’obiettivo Dà importanza alla relazione Non scatena particolari resistenze Svantaggi: richiede tempo e attenzione per l’altro richiede consapevolezza di sé è poco “emotivo” VAI ALL’ESERCIZIO: IL MIO STILE COMUNICATIVO VAI ALL’ESERCIZIO: GLI STILI COMUNICATIVI
  • 8. Caratteristiche del colloquio motivazionale (2): • Spinge sistematicamente l’utente a trovare le motivazioni per il cambiamento. • L’operatore dà feedback e consigli. • La riflessione empatica è usata per rinforzare i processi di automotivazione al cambiamento. • Cerca di creare fratture nell’utente (o amplificare quelle che già esistono per rafforzare la motivazione al cambiamento) • Ci saranno da inserire tutti gli esercizi
  • 9. Caratteristiche del colloquio motivazionale (3): • Utilizza strategie e principi specifici per creare nell’utente la motivazione al cambiamento. • Analizza le percezioni dell’utente senza etichettarle. • Fa sì che l’utente scopra in sè possibili strategie per il cambiamento e strategie naturali di problem solving.
  • 10. Elementi di un processo di cambiamento: Elementi di un processo di cambiamento • Disponibilità • Importanza • fiducia
  • 11. Metodologia del colloquio motivazionale • Esprimere empatia (manifestare ascolto attivo utilizzando tecniche specifiche) • Amplificare le fratture interiori (sottolineare l’ambiguità fra “voglio smettere e voglio continuare”). • Evitare dispute o discussioni (mai contrapporsi al paziente). • Rotolarsi con le resistenze • Sostenere il senso di autoefficacia (dare rinforzi motivazionali)
  • 12. Importanza (Perché?) • Ne vale la pena? • Perché dovrei? • Che benefici ne avrò • Cosa cambierà • A quale costo • Lo voglio veramente • Poi sarò diverso
  • 13. Approcci efficaci alla motivazione • Praticare empatia • Dare avvisi chiari e personalizzati • Rimuovere resistenze • Assicurare opzioni • Diminuire la desiderabilità • Dare feedback • Chiarire gli obiettivi
  • 14. Fiducia (come?) • Sono in grado • Come ci riuscirò • Ce la farò se...
  • 15. Disponibilità (quando?) • E le altre priorità? • Devo farlo adesso?
  • 16. Ascolto attivo: • Interlocutore: ciò che penso o provo • 1: ciò che dico • 2: operatore: ciò che sento • 3: operatore: ciò che comprendo • 4: operatore: ciò che restituisco • 5: interlocutore ciò che penso
  • 17. Dare avvisi chiari e personalizzati • Se modificasse il suo rapporto con l’alcol il clima famigliare se ne avvantaggerebbe. (avviso da utilizzare con persone che hanno problemi di litigiosità in famiglia a causa dell’alcol) • I risultati della dieta che sta facendo sarebbero molto più rapidi se lei riducesse il consumo di alcol. (avviso da trasmettere ad una persona che tiene all’aspetto fisico).
  • 18. Rimuovere resistenze • La persona che ha un rapporto problematico con l’alcol protegge la propria abitudine con delle manifestazioni di difesa (“resistenze”). E’ importante aiutarlo a superare le resistenze personali al cambiamento. • Quanti tipi di resistenze ci sono?
  • 19. Le resistenze • Riluttanza • Ribellione • Rassegnazione • Razionalizzazione
  • 20. Modalità per rispondere alle resistenze • Riluttanza: si risponde con una riformulazione effettuata attraverso una domanda aperta Es: non adesso, ma fra un mese Perché fra un mese? • Ribellione: Si risponde con un contributo di informazioni, fornendo una spiegazione Es: Ci sono problemi più gravi per la salute Per fortuna non tutti coloro che fanno un uso improprio di alcol ne subiscono le conseguenze più gravi, ma ogni eccesso provoca dei problemi all’interessato e alla sua famiglia • Rassegnazione: Si risponde alla rassegnazione con un rinforzo positivo Es: Ho già provato: io non ci riesco Proprio avere già provato può essere un vantaggio • Razionalizzazione: Si risponde utilizzando una riformulazione Es: lei ha ragione. L’alcol fa male ed è importante smettere Dunque lei è d’accordo che smettere sarebbe importante anche per lei?
  • 21. Assicurare opzioni Garantire alla persona delle alternative Es: “se vuole, possiamo fare un tentativo per ridurre il suo consumo di alcol. Io posso aiutarla”; “esistono centri a cui è possibile rivolgersi per ricevere un sostegno. Vuole che le prenda un appuntamento?”
  • 22. Diminuire la desiderabilità: Diminuire la desiderabilità Somministrare la bilancia motivazionale per evidenziare vantaggi e svantaggi personali legati alla modificazione del consumo.
  • 23. Dare feedback E’ importante attirare l’attenzione sui rischi. Es: “Non so fino a quando riuscirai a studiare con successo continuando a consumare alcol in questo modo”. E’ importante attirare l’attenzione sui vantaggi che si ottengono smettendo di bere. Es: “le tue prestazioni aumenteranno moltissimo se modificherai il rapporto con l’alcol”.
  • 24. Chiarire obiettivi E’ importante trasmettere la desiderabilità e il realismo di un obiettivo. Es: “ puoi trovare molti vantaggi modificando il tuo rapporto con l’alcol e puoi riuscirci senza troppe difficoltà”.
  • 25. Errori nell’approccio motivazionale • Trappola della domanda/risposta • Trappola del confronto negazione • Trappola dell’esperto • Rischio dell’etichettatura • Trappola della attenzione prematura • Trappola del biasimo
  • 26. Trappola della domanda/risposta • Evitare lo stile “anamnesi” in cui l’operatore controlla il dialogo ponendo domande e l’interlocutore o il gruppo si limita a rispondere in modo breve e appropriato • Preferire le domande aperte alle domande chiuse e reagire alla risposta con una riformulazione, anziché con un’altra domanda • Come regola generale evitare di porre più di tre domande di fila
  • 27. Trappola del confronto/negazione: Trappola del confronto/negazione • Occorre evitare di evidenziare la presenza di un problema, comunicandone la gravità e suggerendo una serie di azioni da intraprendere. • Il destinatario di solito reagisce così: “non sto bevendo molto in questo periodo”; “se voglio posso smettere quando voglio”.
  • 28. Cosa fare per evitare la trappola del confronto/negazione? • Utilizzare ascolto riflessivo • Utilizzare la capacità di indurre le persone ad affermare le proprie motivazioni.
  • 29. Trappola dell’esperto • Evitare di prendersi troppo in carico i problemi . Es: seguite i miei consigli e cambierete comportamento • Primo obiettivo è costruire la motivazione del singolo o del gruppo
  • 30. Rischio dell’etichettatura • Dire “voi bevete troppo, oppure voi avete una chiara dipendenza da nicotina”, suscita le resistenze del singolo o del gruppo • Se è un ragazzo a suscitare il problema “lei pensa che io sia un alcolista?”, utilizzare le tecniche di riformulazione e ristrutturazione
  • 31. Trappola della attenzione prematura Cominciare l’incontro analizzando le preoccupazioni del gruppo e non le proprie rispetto all’esistenza di un problema e alla sua gravità.
  • 32. La trappola del biasimo • Fare attenzione a non fare sentire in colpa rispetto alle abitudini personali . • Non bisogna dimenticare, infatti, che le persone che hanno una dipendenza o un comportamento a rischio tendono a colpevolizzarsi e sentirsi colpevolizzati rispetto alla loro abitudine
  • 33. Strategie comunicative da utilizzare nel colloquio motivazionale • Domande aperte • Ascolto riflessivo • Stile assertivo • Riassunti/ ristrutturazioni • Affermazioni automotivanti • Domande indotte
  • 34. Quando so che procedo bene • Parlo lentamente • Gli altri o l’altro parla più di me • Parla o parlano attivamente di cambiamento di comportamenti • Fanno domande e osservazioni • Sorreggo e sostengo più che pilotare
  • 35. Pregiudizi dell’operatore • Deve o devono cambiare • Vuole o vogliono cambiare • La salute è un fattore motivante • Se non produco cambiamento l’intervento non è servito • O si è motivati o no • Questa è l’occasione giusta per prendere in considerazione un cambiamento • L’approccio duro è sempre il migliore • Io sono l’esperto • L’approccio negoziale è sempre il migliore
  • 36. Abilità comunicative Dopo aver evidenziato le tecniche da utilizzare cerchiamo di evidenziare quali aree devono riguardare le abilità comunicative
  • 37. Abilità • Esplorazione del problema (Rispondere, riformulare) • Comprensione degli obiettivi (Personalizzare) • Azione secondo i programmi (Favorire l’inizio)
  • 38. Rispondere • Rispondere al significato del messaggio (restituire con esattezza quanto il singolo o il gruppo dice assicurandosi di avere capito) • Rispondere al sentimento espresso nella comunicazione (quali emozioni accompagnano il cambiamento) • Rispondere ai contenuti del messaggio (di quali elementi è composto il messaggio : paure,dubbi, domande, resistenze, risorse etc…)
  • 39. Personalizzare • Personalizzare gli obiettivi del cambiamento (perché è importante modificare quello specifico comportamento per me) • Personalizzare i problemi relativi al cambiamento (che paure e dubbi ho riguardo all’astinenza) • Personalizzare il significato del cambiamento (il risultato è significativo per questi motivi)
  • 40. Iniziare • Preparare la realizzazione dei passi del percorso di cambiamento • Fissare scadenze e rinforzi • Sviluppare programmi • Definire gli obiettivi
  • 41. In modo per iniziare il training di regolazione del cambiamento VAI AL TRAINING www.luoghidiprevenzione.it