2. Il piano può essere uno strumento di
comunicazione:
nei confronti dei livelli superiori
nei confronti dei livelli inferiori (perché possano
capire meglio i propri compiti)
nei confronti di altre unità orizzontali (perché
possano meglio capire le connessioni tra azioni)
2
3. Il piano come strumento di conoscenza
per valutare le azioni intraprese e
individuare possibili sinergie
per valutare il personale
3
4. Il piano come strumento di coesione
organizzativa
il piano aiuta le persone giuste a dare le
giuste risposte
il piano consente di raccogliere il contributo
di più persone
il piano incoraggia un dibattito costruttivo
intorno alle opzioni
4
5. Il piano come strumento per evitare
che l’urgente spiazzi l’importante
il piano serve a fissare le priorità
il piano consente di rendere più efficiente
l’uso delle risorse
5
6. Il piano come strumento per la
valutazione esterna
le banche
gli azionisti
i consulenti
6
7. Incapacità di adattarsi alle caratteristiche
dell’azienda
Eccessiva enfasi sulla forma rispetto al
contenuto
Rigidità e mancanza di creatività
7
8. Partecipazione: chi fa cosa? Chi è responsabile?
Chi esegue? Ecc..
Tempistica: Quale frequenza? Deve essere fatto
a cadenza regolare o a seconda delle esigenze?
Orizzonte temporale: Qual è la previsione di
realizzazione degli obiettivi?
Approvazione: chi valuta e approva il piano?
Monitoraggio: qual è il migliore meccanismo per
assicurare che il piano sia eseguito e i risultati
desiderati siano raggiunti?
8
9. Chi siamo?
Come stiamo?
Dove ci troviamo?
Dove vogliamo andare?
Come vogliamo andarci?
9
11. Descrizione dell’azienda: storia, proprietà,
struttura
La missione aziendale, che il piano dovrà
contribuire a perseguire;
Le risorse disponibili, sia in termini finanziari
che di risorse umane;
Le competenze chiave dell'azienda
11
13. le variabili macro
Le tendenze della domanda
L’analisi del mercato
13
14. Quesiti
Quali sono le tendenze
della domanda globale?
In che modo le variabili
“macro” influenzano la
domanda?
Quali sono i
comportamenti degli
acquirenti all’interno di
ciascun segmento?
Fonti di informazione
Statistiche ufficiali, stampa di
settore
Statistiche ufficiali, stampa
di settore
Statistiche ufficiali, stampa
di settore, indagini ad hoc
14
15. Domanda potenziale
il livello di domanda massimo che ci si può attendere
per un prodotto
Domanda effettiva
livello di domanda che ci si può attendere date
specifiche condizioni di mercato
15
16. Unità di consumo
potenziali
Tutte le persone
oltre 5 anni
49 milioni circa
Occasioni di
impiego per anno
2 volte al giorno x
365 gg.
730 occasioni
Consumo per
occasione di
impiego
2 grammi per
volta
4 grammi
Domanda
potenziale in
quantità
49 milioni x 730
occasioni x 4
grammi
143.080.000
Domanda in
numero di
confezioni
143.080.000 : 0,1 1.430.800.000
consumatori da
100 grammi
16
25. Chi sono i principali concorrenti?
qual è la quota di mercato dei principali concorrenti?
qual'è il target dei principali concorrenti?
qual è il loro posizionamento?
in che modo è formulato il loro marketing mix?
di quali risorse finanziarie dispongono?
qual è il loro andamento?
quali sono le loro competenze chiave?
25
26. Punti di forza
Punti di debolezza
Minacce
Opportunità
26
27. Minacce
Eventi, situazioni, decisioni che potrebbero
mettere in difficoltà l’impresa
Opportunità
Eventi, situazioni, decisioni che opportunamente
sfruttate potrebbero favorire l’impresa
27
31. Analisi SWOT
Cattivo posizionamento
Immagine debole
Distribuzione inefficiente
Tendenza al declino del
prodotto
Obiettivi
Riposizionare il prodotto
Rafforzare l’immagine
Migliorare la distribuzione
Restyling, introduzione di
un nuovo prodotto
31
32. Obiettivo
Riposizionare il prodotto
Rafforzare l’immagine
Migliorare la distribuzione
Restyling, introduzione di
un nuovo prodotto
Grado di importanza
5
3
7
8
32
33. Diventare il leader di
mercato per i vini novelli
nel segmento dei
"professionisti" tra i
venticinque e i quaranta
anni
Migliorare la conoscenza
del marchio nel target di
riferimento.
Raggiungere una quota di
mercato del 20%;
Ottenere un grado di
conoscenza del marchio in
almeno il 50% dei
consumatori afferenti al
target prescelto;
33