SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 3
Descargar para leer sin conexión
Alcune informazioni che difficilmente i media dicono


    TERRA CONTESA E COLONIE ISRAELIANE NEI TERRITORI PALESTINESI

Nella cartina qui sotto, la parte in NERO è la PALESTINA, quella in BIANCO è ISRAELE.
Della Palestina originaria rimane ben poco.
Lo stato di Israele, nato nel 1948, ha continuato, con il tempo, la sua occupazione di gran parte della
Palestina, costruendo insediamenti, ovvero colonie.
Ogni anno l’esercito distrugge case e villaggi palestinesi per costruire colonie, ovvero agglomerati di case
grandi come paesi in cui possono risiedere anche 2.000 coloni. Lo stato di Israele fornisce incentivi e
facilitazioni agli ebrei residenti in varie parti del mondo per persuaderli ad andare a vivere in queste
colonie. Sono nati così tanti insediamenti all’interno della Palestina che hanno creato una situazione di
vera apartheid, ricordando quella del Sudafrica, con tanto di autostrade che collegano tra loro le
colonie che possono essere utilizzate solo dagli israeliani (anche se percorrono in lungo e largo la terra di
Palestina).
La Palestina, riconosciuta dall’ONU, sarebbe quella all’interno dei confini della terza figura. Oggi, è
diventata un vero e proprio gruviera.
Di fatto, con la costruzione delle colonie, Israele rende palese il suo progetto di occupare l’INTERA
PALESTINA, non accontentandosi della parte del territorio occupato nel 1948 e definito con la nascita del
relativo stato. Così, ogni anno centinaia di famiglie palestinesi vengono cacciate dalle proprie case con
l’uso delle armi e la terra palestinese si riduce sempre più.
Con le guerre e la politica coloniale la Palestina è stata addirittura divisa in due territori separati:
la West bank/Cisgiordania e la Striscia di Gaza.
 COSA È LA STRISCIA DI GAZA?
E’ una striscia di terra che si affaccia sul mediterraneo, lunga 45 km e larga circa 10 Km.
Ci vivono 1 milione e 600 mila palestinesi ed è considerato il posto sulla terra a più alta densità di
popolazione.
La STRISCIA confina quindi con Israele, con l’Egitto e con il mare.
Il confine con Israele è delimitato da un MURO. Israele controlla il confine decidendo quali merci fare
entrare e decide anche chi può entrare e chi può uscire. I palestinesi della West bank non possono entrare
nella Striscia di Gaza ed ai palestinesi di Gaza non viene permesso di uscire dalla Striscia.
Il confine con l’Egitto è stato chiuso fino allo scorso anno. In seguito alla rivoluzione egiziana questo valico
è saltuariamente aperto. Può restare chiuso per settimane e comunque si può entrare e uscire solo dietro
autorizzazione, per niente facile da ottenere.
Il confine con il mare è delimitato da un muro di navi da guerra israeliane che non permettono a nessuno
di raggiungere Gaza via mare (da qui i tentativi delle diverse Freedom Flotilla), a nessuna abitante di Gaza
di uscire per questa via e neanche ai pescatori di pescare oltre le 3 miglia dalla costa (secondo Accordi
internazionali dovrebbero essere 20 miglia).
GAZA e’ una gabbia, una prigione a cielo aperto.

    CHI VIVE NELLA STRISCIA DI GAZA?
L’80% dei suoi abitanti sono profughi (per creare lo stato israeliano i palestinesi sono stati costretti ad
abbandonare le loro case) e vivono all’interno di campi profughi in situazioni di grave povertà dove i
bambini vanno nelle scuole delle Nazioni Unite e il cibo viene distribuito dalle organizzazioni internazionali.

    COS’È LA RESISTENZA PALESTINESE?
La Palestina e Gaza non hanno un esercito, in quanto non sono uno Stato e non hanno neanche il
sostegno dei paesi arabi, che preferiscono difendere i loro interessi economici. Se avessero il loro
appoggio la risposta ai bombardamenti israeliani non sarebbe fatta da RAZZI fabbricati in casa ma da un
arsenale ben più fornito.
La Palestina è sola nella sua Resistenza e lo dimostra il fatto che ogni anno perde pezzi del proprio
territorio senza avere alcuna forza per reagire.
Il termine GUERRA pare dunque usato a sproposito in quanto non sono due potenze con condizioni simili
a fronteggiarsi, da una parte abbiamo uno STATO che possiede uno degli armamenti più grandi al mondo
(compresi arsenali atomici) e dall’altro SOLO UN POPOLO, quello palestinese che risponde lanciando razzi
prodotti artigianalmente.
Dobbiamo credere che l’elefante abbia paura del topolino?

      PERCHÉ ISRAELE STA BOMBARDANDO GAZA (OPERAZIONE PILLAR OF DEFENSE)?
Questi bombardamenti sulla popolazione della striscia di Gaza non sono iniziati a causa dei razzi di Hamas
ma per altri motivi:
29 novembre 2012 l'Autorità palestinese chiederà all’ONU di riconoscere la Palestina come Stato e
l'attacco contro Gaza è un tentativo di spostare l'attenzione e di far apparire inaffidabili e “terroristi” i
palestinesi (Israele, a cominciare dall’omicidio politico del rappresentante di Hamas del 14 novembre,
sembra fare di tutto per scatenare reazioni da parte palestinese).
22 gennaio 2013 ci saranno le elezioni in Israele e punire i “terroristi palestinesi” crea consenso tra gli
elettori israeliani. Netanyahu sta mostrando al suo popolo qual è il nemico, sta diffondendo odio verso il
nemico e sta facendo sentire agli israeliani quanto lui è forte nel difendere i suoi cittadini, lui
Padre/Protettore Signor Netanyahu. L’84% degli israeliani si dichiara a favore dell’operazione (secondo il
sondaggio del giornale israeliano Haaretz).


    PERCHÉ LA RESISTENZA PALESTINESE TIRA I RAZZI SU ISRAELE?
I palestinesi vivono da 60 anni nella provocazione quotidianamente delle azioni israeliane. Alcuni esempi:
Nella striscia di Gaza:
    - i pescatori non possono pescare perché, al posto di branchi di acciughe, si trovano di fronte le navi
        da guerra israeliane;
    - i contadini vengono uccisi mentre coltivano i loro campi per mano dei soldati in servizio sulle
        torrette al confine;
     quotidianamente gli aerei israeliani volano sulla striscia causando terrore e sganciando bombe
        sulla popolazione.

Nella West Bank/Cisgiordania:
   - i bambini vengono attaccati dai coloni quando vanno a scuola;
-   le donne partoriscono ai check point perché i soldati israeliani non gli permettono di raggiungere gli
       ospedali;
   -   i pastori vengono attaccati dai coloni quando portano al pascolo il gregge e i contadini si trovano i
       loro secolari ulivi bruciato per mano dei coloni;
   -   le case dei palestinesi vengono demolite per occuparle e costruire nuove colonie;

    COSA SUCCEDEVA OGNI GIORNO A GAZA PRIMA DEL 14 NOVEMBRE?
Siamo precisi nel dire che la provocazione non è il razzo lanciato da Hamas la scorsa settimana ma quello
che succede ogni giorno a Gaza e di cui nessuno parla mai:
13 novembre 2012: l’esercito israeliano fa un incursione via terra nel campo di Khan Yunis e in strada
viene colpito ed ucciso da un proiettile un ragazzino di 13 anni mentre giocava a calcio;
8-11 novembre 2012: bombardamenti dal cielo e dai carri armati al confine, 7 persone uccise tra cui 3
ragazzi dai 16 ai 19 anni e 50 i feriti tra cui due bambini in terapia intensiva;
22 ottobre 2012: 4 pescatori arrestati mentre pescavano e le loro barche sequestrate (e mai restituite
ovviamente) dalla marina militare israeliana;
22 ottobre 2012: mentre i contadini cercavano di raccogliere le olive a Beit Hanoun sono partite dal
confine raffiche di spari e un drone ha ucciso un ragazzo di 26 anni e ferito 4 persone;
7 e 8 ottobre 2012: lancio di missili ad est di Rafah, decine di feriti, molti bambini, ucciso un uomo
molto grave un bambino che ha il corpo pieno di schegge di missile;
28 settembre 2012: un pescatore di 22 anni ucciso con due proiettili mentre era in mare con la sua
barca e viene anche ferito gravemente il fratello che era con lui
… possiamo andare avanti ricordando Mohammed, 17 anni, ferito ad agosto con i proiettili “dum-dum”
vietati dalle convenzioni internazionali, colpevole di coltivare un campo troppo vicino al confine - Ali di 5
anni e una bambina di un anno e mezzo uccisi da una raffica di bombardamenti a fine giugno che ha
ammazzato in tutto 16 persone e ferite 60 - Ayoub, 12 anni, ucciso da un proiettile mentre andava a
scuola ecc. e così potremmo ripercorre giorni e giorni di provocazioni.


    COSA È L’OPERAZIONE PIOMBO FUSO (CAST LEAD)?
In 3 settimane, tra dicembre 2008 e gennaio 2009, Israele ha bombardato Gaza e sono morti 1400
palestinesi. Adulti e bambini di Gaza hanno ustioni sulla pelle perché in quelle 3 settimane Israele lanciò
bombe al fosforo bianco, che si infiamma al contatto con l’ossigeno e la sua combustione può continuare
per giorni. L’acqua non lo spenge ma contribuisce a riattivare la combustione. Le ustioni sulla pelle dei
bambini fanno spezzare l’epidermide durante la crescita. Devono quindi sottoporsi ogni anno ad operazioni
per permettere al loro corpo di crescere. Durante Piombo fuso, ed anche in questi giorni, Israele utilizza
sulla popolazione di Gaza le bombe DIME. Sono bombe non potenti nell’impatto ma che scatenano una
nuvola di micro-schegge che aggredisce la pelle penetrandola, anche in profondità. La polvere trasmette il
suo calore agli organi provocando ustioni e migliaia di microferite. Il fosforo bianco e le bombe Dime sono
armi proibite dalle convenzioni internazionali. L’utilizzo di queste bombe che possono “uccide meno”
nasconde un intento forse peggiore e sadico in quanto il loro utilizzo porta spesso ad amputazioni e
menomazioni costringendo i feriti a continui interventi chirurgici e la popolazione e le strutture ospedaliere
ad un lungo calvario di assistenza e impegno nelle cure dei malati.

    ISRAELE HA DIRITTO ALL’AUTODIFESA DEL SUO POPOLO.
    QUANDO A DIFENDERSI E’ LA RESISTENZA PALESTINESE, SI PARLA DI “TERRORISTI”
Come si può definire autodifesa l’uccisione di bambini che giocano a palla per strada, di neonati, donne e
uomini a cui cade addosso un intero palazzo, di giornalisti che hanno la sola colpa di raccontare quello che
succede a Gaza… questi sono per voi terroristi?
Tutta la popolazione Resiste quotidianamente alle aggressioni israeliane, alla vita sotto assedio. Non tutta
la popolazione di Gaza sceglie di impugnare le armi. Tutti gli israeliani (uomini e donne) sono obbligati a
prestare 3 anni di servizio militare. In Palestina non esiste il servizio militare.
In questi giorni i media hanno riportato che “per la prima volta dopo 21 anni sono risuonate le sirene
d’allarme a Tel aviv”. Non passa settimana in cui Israele non uccida almeno un palestinese. Dal 2000 ad
oggi Israele ha ucciso più di 4.500 palestinesi.
Questo c’è sul piatto della bilancia di questo quotidiano massacro del popolo palestinese. Gaza ha tenuto
in prigione 1 militare israeliano, sono 10.000 i palestinesi nelle carceri israeliani, e sono civili ed anche
bambini.
                     Oggi 20 novembre 2012, a 6 giorni dall’inizio del massacro,
                          Israele ha ucciso 116 palestinesi, di cui 28 bambini.

Más contenido relacionado

Similar a In solidarietà con Gaza Firenze 20novembre 2012

Similar a In solidarietà con Gaza Firenze 20novembre 2012 (19)

Pinkwashing presentazione
Pinkwashing presentazionePinkwashing presentazione
Pinkwashing presentazione
 
Newsletter 38
Newsletter 38Newsletter 38
Newsletter 38
 
Newsletter 50
Newsletter 50Newsletter 50
Newsletter 50
 
Newsletter 6
Newsletter 6 Newsletter 6
Newsletter 6
 
Newsletter 4
Newsletter 4Newsletter 4
Newsletter 4
 
La questione Palestinese
La questione Palestinese La questione Palestinese
La questione Palestinese
 
(E) La Questione Palestinese
(E) La Questione Palestinese(E) La Questione Palestinese
(E) La Questione Palestinese
 
L'attacco a Gaza
L'attacco a Gaza L'attacco a Gaza
L'attacco a Gaza
 
News of the_world_12_03_12
News of the_world_12_03_12News of the_world_12_03_12
News of the_world_12_03_12
 
Dossier prigionieri politici palestinesi 2016
Dossier prigionieri politici palestinesi 2016 Dossier prigionieri politici palestinesi 2016
Dossier prigionieri politici palestinesi 2016
 
Contro info
Contro infoContro info
Contro info
 
Newsletter 39
Newsletter 39Newsletter 39
Newsletter 39
 
Newsletter 5
Newsletter 5Newsletter 5
Newsletter 5
 
Israele e Palestina: cause e sviluppo del conflitto
Israele e Palestina: cause e sviluppo del conflittoIsraele e Palestina: cause e sviluppo del conflitto
Israele e Palestina: cause e sviluppo del conflitto
 
Newsletter 35
Newsletter 35Newsletter 35
Newsletter 35
 
Newsletter 48
Newsletter 48Newsletter 48
Newsletter 48
 
Storia della questione israelo palestinese
Storia della questione israelo palestineseStoria della questione israelo palestinese
Storia della questione israelo palestinese
 
Missione Umanitaria a Gaza:gennaio 2009
Missione Umanitaria a Gaza:gennaio 2009Missione Umanitaria a Gaza:gennaio 2009
Missione Umanitaria a Gaza:gennaio 2009
 
Dossier prigionieri 2014
Dossier prigionieri 2014Dossier prigionieri 2014
Dossier prigionieri 2014
 

Más de LeMafalde

Diritti umani
Diritti umaniDiritti umani
Diritti umaniLeMafalde
 
Depliant sportelli comuni
Depliant sportelli comuniDepliant sportelli comuni
Depliant sportelli comuniLeMafalde
 
Mediazione dei conflitti interculturali W4I
Mediazione dei conflitti interculturali W4IMediazione dei conflitti interculturali W4I
Mediazione dei conflitti interculturali W4ILeMafalde
 
Bibliografia Faso Chiappelli w4i 2012
Bibliografia Faso Chiappelli w4i 2012Bibliografia Faso Chiappelli w4i 2012
Bibliografia Faso Chiappelli w4i 2012LeMafalde
 
Elaborazione questionario iniziale W4I 2
Elaborazione questionario iniziale W4I 2Elaborazione questionario iniziale W4I 2
Elaborazione questionario iniziale W4I 2LeMafalde
 
Teorie e tecniche della mediazione linguistico-culturale per l’ente pubblico ...
Teorie e tecniche della mediazione linguistico-culturale per l’ente pubblico ...Teorie e tecniche della mediazione linguistico-culturale per l’ente pubblico ...
Teorie e tecniche della mediazione linguistico-culturale per l’ente pubblico ...LeMafalde
 
Calendario w4i 2 edizione
Calendario w4i 2 edizione Calendario w4i 2 edizione
Calendario w4i 2 edizione LeMafalde
 
Volantino w4I 2
Volantino w4I 2 Volantino w4I 2
Volantino w4I 2 LeMafalde
 
Tu quoque Nichi
Tu quoque NichiTu quoque Nichi
Tu quoque NichiLeMafalde
 
Cs tavolo nazionale asilo evacuazione umanitaria dalla libia 10 marzo 2011
Cs tavolo nazionale asilo evacuazione umanitaria dalla libia 10 marzo 2011Cs tavolo nazionale asilo evacuazione umanitaria dalla libia 10 marzo 2011
Cs tavolo nazionale asilo evacuazione umanitaria dalla libia 10 marzo 2011LeMafalde
 
UNHCR, Intervistare i richiedenti asilo
UNHCR, Intervistare i richiedenti asilo UNHCR, Intervistare i richiedenti asilo
UNHCR, Intervistare i richiedenti asilo LeMafalde
 
Elaborazione questionario iniziale corso w4i
Elaborazione questionario iniziale corso w4iElaborazione questionario iniziale corso w4i
Elaborazione questionario iniziale corso w4iLeMafalde
 
Bibliografia lezione faso chiappelli w4I 2011
Bibliografia lezione faso chiappelli w4I 2011Bibliografia lezione faso chiappelli w4I 2011
Bibliografia lezione faso chiappelli w4I 2011LeMafalde
 
Elaborato questionario finale Gener-Azioni contro Razzismo e Sesssimo
Elaborato questionario finale Gener-Azioni contro Razzismo e SesssimoElaborato questionario finale Gener-Azioni contro Razzismo e Sesssimo
Elaborato questionario finale Gener-Azioni contro Razzismo e SesssimoLeMafalde
 
Calendario w4i
 Calendario w4i Calendario w4i
Calendario w4iLeMafalde
 
Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi
Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi
Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi LeMafalde
 
Fleyer le mafalde
Fleyer le mafaldeFleyer le mafalde
Fleyer le mafaldeLeMafalde
 
Enrica Capussotti Analisi del razzismo e del sessismo in Italia
Enrica Capussotti Analisi del razzismo e del sessismo in ItaliaEnrica Capussotti Analisi del razzismo e del sessismo in Italia
Enrica Capussotti Analisi del razzismo e del sessismo in ItaliaLeMafalde
 
Axel Rutten - Arteterapia e interculturalità
Axel Rutten - Arteterapia e interculturalitàAxel Rutten - Arteterapia e interculturalità
Axel Rutten - Arteterapia e interculturalitàLeMafalde
 
Giuseppe Faso - Decostruire il linguaggio della discriminazione - Bibliografia
Giuseppe Faso - Decostruire il linguaggio della discriminazione - Bibliografia Giuseppe Faso - Decostruire il linguaggio della discriminazione - Bibliografia
Giuseppe Faso - Decostruire il linguaggio della discriminazione - Bibliografia LeMafalde
 

Más de LeMafalde (20)

Diritti umani
Diritti umaniDiritti umani
Diritti umani
 
Depliant sportelli comuni
Depliant sportelli comuniDepliant sportelli comuni
Depliant sportelli comuni
 
Mediazione dei conflitti interculturali W4I
Mediazione dei conflitti interculturali W4IMediazione dei conflitti interculturali W4I
Mediazione dei conflitti interculturali W4I
 
Bibliografia Faso Chiappelli w4i 2012
Bibliografia Faso Chiappelli w4i 2012Bibliografia Faso Chiappelli w4i 2012
Bibliografia Faso Chiappelli w4i 2012
 
Elaborazione questionario iniziale W4I 2
Elaborazione questionario iniziale W4I 2Elaborazione questionario iniziale W4I 2
Elaborazione questionario iniziale W4I 2
 
Teorie e tecniche della mediazione linguistico-culturale per l’ente pubblico ...
Teorie e tecniche della mediazione linguistico-culturale per l’ente pubblico ...Teorie e tecniche della mediazione linguistico-culturale per l’ente pubblico ...
Teorie e tecniche della mediazione linguistico-culturale per l’ente pubblico ...
 
Calendario w4i 2 edizione
Calendario w4i 2 edizione Calendario w4i 2 edizione
Calendario w4i 2 edizione
 
Volantino w4I 2
Volantino w4I 2 Volantino w4I 2
Volantino w4I 2
 
Tu quoque Nichi
Tu quoque NichiTu quoque Nichi
Tu quoque Nichi
 
Cs tavolo nazionale asilo evacuazione umanitaria dalla libia 10 marzo 2011
Cs tavolo nazionale asilo evacuazione umanitaria dalla libia 10 marzo 2011Cs tavolo nazionale asilo evacuazione umanitaria dalla libia 10 marzo 2011
Cs tavolo nazionale asilo evacuazione umanitaria dalla libia 10 marzo 2011
 
UNHCR, Intervistare i richiedenti asilo
UNHCR, Intervistare i richiedenti asilo UNHCR, Intervistare i richiedenti asilo
UNHCR, Intervistare i richiedenti asilo
 
Elaborazione questionario iniziale corso w4i
Elaborazione questionario iniziale corso w4iElaborazione questionario iniziale corso w4i
Elaborazione questionario iniziale corso w4i
 
Bibliografia lezione faso chiappelli w4I 2011
Bibliografia lezione faso chiappelli w4I 2011Bibliografia lezione faso chiappelli w4I 2011
Bibliografia lezione faso chiappelli w4I 2011
 
Elaborato questionario finale Gener-Azioni contro Razzismo e Sesssimo
Elaborato questionario finale Gener-Azioni contro Razzismo e SesssimoElaborato questionario finale Gener-Azioni contro Razzismo e Sesssimo
Elaborato questionario finale Gener-Azioni contro Razzismo e Sesssimo
 
Calendario w4i
 Calendario w4i Calendario w4i
Calendario w4i
 
Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi
Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi
Lo strumento della mediazione nei conflitti interculturali - Sandro Mazzi
 
Fleyer le mafalde
Fleyer le mafaldeFleyer le mafalde
Fleyer le mafalde
 
Enrica Capussotti Analisi del razzismo e del sessismo in Italia
Enrica Capussotti Analisi del razzismo e del sessismo in ItaliaEnrica Capussotti Analisi del razzismo e del sessismo in Italia
Enrica Capussotti Analisi del razzismo e del sessismo in Italia
 
Axel Rutten - Arteterapia e interculturalità
Axel Rutten - Arteterapia e interculturalitàAxel Rutten - Arteterapia e interculturalità
Axel Rutten - Arteterapia e interculturalità
 
Giuseppe Faso - Decostruire il linguaggio della discriminazione - Bibliografia
Giuseppe Faso - Decostruire il linguaggio della discriminazione - Bibliografia Giuseppe Faso - Decostruire il linguaggio della discriminazione - Bibliografia
Giuseppe Faso - Decostruire il linguaggio della discriminazione - Bibliografia
 

In solidarietà con Gaza Firenze 20novembre 2012

  • 1. Alcune informazioni che difficilmente i media dicono  TERRA CONTESA E COLONIE ISRAELIANE NEI TERRITORI PALESTINESI Nella cartina qui sotto, la parte in NERO è la PALESTINA, quella in BIANCO è ISRAELE. Della Palestina originaria rimane ben poco. Lo stato di Israele, nato nel 1948, ha continuato, con il tempo, la sua occupazione di gran parte della Palestina, costruendo insediamenti, ovvero colonie. Ogni anno l’esercito distrugge case e villaggi palestinesi per costruire colonie, ovvero agglomerati di case grandi come paesi in cui possono risiedere anche 2.000 coloni. Lo stato di Israele fornisce incentivi e facilitazioni agli ebrei residenti in varie parti del mondo per persuaderli ad andare a vivere in queste colonie. Sono nati così tanti insediamenti all’interno della Palestina che hanno creato una situazione di vera apartheid, ricordando quella del Sudafrica, con tanto di autostrade che collegano tra loro le colonie che possono essere utilizzate solo dagli israeliani (anche se percorrono in lungo e largo la terra di Palestina). La Palestina, riconosciuta dall’ONU, sarebbe quella all’interno dei confini della terza figura. Oggi, è diventata un vero e proprio gruviera. Di fatto, con la costruzione delle colonie, Israele rende palese il suo progetto di occupare l’INTERA PALESTINA, non accontentandosi della parte del territorio occupato nel 1948 e definito con la nascita del relativo stato. Così, ogni anno centinaia di famiglie palestinesi vengono cacciate dalle proprie case con l’uso delle armi e la terra palestinese si riduce sempre più. Con le guerre e la politica coloniale la Palestina è stata addirittura divisa in due territori separati: la West bank/Cisgiordania e la Striscia di Gaza.
  • 2.  COSA È LA STRISCIA DI GAZA? E’ una striscia di terra che si affaccia sul mediterraneo, lunga 45 km e larga circa 10 Km. Ci vivono 1 milione e 600 mila palestinesi ed è considerato il posto sulla terra a più alta densità di popolazione. La STRISCIA confina quindi con Israele, con l’Egitto e con il mare. Il confine con Israele è delimitato da un MURO. Israele controlla il confine decidendo quali merci fare entrare e decide anche chi può entrare e chi può uscire. I palestinesi della West bank non possono entrare nella Striscia di Gaza ed ai palestinesi di Gaza non viene permesso di uscire dalla Striscia. Il confine con l’Egitto è stato chiuso fino allo scorso anno. In seguito alla rivoluzione egiziana questo valico è saltuariamente aperto. Può restare chiuso per settimane e comunque si può entrare e uscire solo dietro autorizzazione, per niente facile da ottenere. Il confine con il mare è delimitato da un muro di navi da guerra israeliane che non permettono a nessuno di raggiungere Gaza via mare (da qui i tentativi delle diverse Freedom Flotilla), a nessuna abitante di Gaza di uscire per questa via e neanche ai pescatori di pescare oltre le 3 miglia dalla costa (secondo Accordi internazionali dovrebbero essere 20 miglia). GAZA e’ una gabbia, una prigione a cielo aperto.  CHI VIVE NELLA STRISCIA DI GAZA? L’80% dei suoi abitanti sono profughi (per creare lo stato israeliano i palestinesi sono stati costretti ad abbandonare le loro case) e vivono all’interno di campi profughi in situazioni di grave povertà dove i bambini vanno nelle scuole delle Nazioni Unite e il cibo viene distribuito dalle organizzazioni internazionali.  COS’È LA RESISTENZA PALESTINESE? La Palestina e Gaza non hanno un esercito, in quanto non sono uno Stato e non hanno neanche il sostegno dei paesi arabi, che preferiscono difendere i loro interessi economici. Se avessero il loro appoggio la risposta ai bombardamenti israeliani non sarebbe fatta da RAZZI fabbricati in casa ma da un arsenale ben più fornito. La Palestina è sola nella sua Resistenza e lo dimostra il fatto che ogni anno perde pezzi del proprio territorio senza avere alcuna forza per reagire. Il termine GUERRA pare dunque usato a sproposito in quanto non sono due potenze con condizioni simili a fronteggiarsi, da una parte abbiamo uno STATO che possiede uno degli armamenti più grandi al mondo (compresi arsenali atomici) e dall’altro SOLO UN POPOLO, quello palestinese che risponde lanciando razzi prodotti artigianalmente. Dobbiamo credere che l’elefante abbia paura del topolino?  PERCHÉ ISRAELE STA BOMBARDANDO GAZA (OPERAZIONE PILLAR OF DEFENSE)? Questi bombardamenti sulla popolazione della striscia di Gaza non sono iniziati a causa dei razzi di Hamas ma per altri motivi: 29 novembre 2012 l'Autorità palestinese chiederà all’ONU di riconoscere la Palestina come Stato e l'attacco contro Gaza è un tentativo di spostare l'attenzione e di far apparire inaffidabili e “terroristi” i palestinesi (Israele, a cominciare dall’omicidio politico del rappresentante di Hamas del 14 novembre, sembra fare di tutto per scatenare reazioni da parte palestinese). 22 gennaio 2013 ci saranno le elezioni in Israele e punire i “terroristi palestinesi” crea consenso tra gli elettori israeliani. Netanyahu sta mostrando al suo popolo qual è il nemico, sta diffondendo odio verso il nemico e sta facendo sentire agli israeliani quanto lui è forte nel difendere i suoi cittadini, lui Padre/Protettore Signor Netanyahu. L’84% degli israeliani si dichiara a favore dell’operazione (secondo il sondaggio del giornale israeliano Haaretz).  PERCHÉ LA RESISTENZA PALESTINESE TIRA I RAZZI SU ISRAELE? I palestinesi vivono da 60 anni nella provocazione quotidianamente delle azioni israeliane. Alcuni esempi: Nella striscia di Gaza: - i pescatori non possono pescare perché, al posto di branchi di acciughe, si trovano di fronte le navi da guerra israeliane; - i contadini vengono uccisi mentre coltivano i loro campi per mano dei soldati in servizio sulle torrette al confine;  quotidianamente gli aerei israeliani volano sulla striscia causando terrore e sganciando bombe sulla popolazione. Nella West Bank/Cisgiordania: - i bambini vengono attaccati dai coloni quando vanno a scuola;
  • 3. - le donne partoriscono ai check point perché i soldati israeliani non gli permettono di raggiungere gli ospedali; - i pastori vengono attaccati dai coloni quando portano al pascolo il gregge e i contadini si trovano i loro secolari ulivi bruciato per mano dei coloni; - le case dei palestinesi vengono demolite per occuparle e costruire nuove colonie;  COSA SUCCEDEVA OGNI GIORNO A GAZA PRIMA DEL 14 NOVEMBRE? Siamo precisi nel dire che la provocazione non è il razzo lanciato da Hamas la scorsa settimana ma quello che succede ogni giorno a Gaza e di cui nessuno parla mai: 13 novembre 2012: l’esercito israeliano fa un incursione via terra nel campo di Khan Yunis e in strada viene colpito ed ucciso da un proiettile un ragazzino di 13 anni mentre giocava a calcio; 8-11 novembre 2012: bombardamenti dal cielo e dai carri armati al confine, 7 persone uccise tra cui 3 ragazzi dai 16 ai 19 anni e 50 i feriti tra cui due bambini in terapia intensiva; 22 ottobre 2012: 4 pescatori arrestati mentre pescavano e le loro barche sequestrate (e mai restituite ovviamente) dalla marina militare israeliana; 22 ottobre 2012: mentre i contadini cercavano di raccogliere le olive a Beit Hanoun sono partite dal confine raffiche di spari e un drone ha ucciso un ragazzo di 26 anni e ferito 4 persone; 7 e 8 ottobre 2012: lancio di missili ad est di Rafah, decine di feriti, molti bambini, ucciso un uomo molto grave un bambino che ha il corpo pieno di schegge di missile; 28 settembre 2012: un pescatore di 22 anni ucciso con due proiettili mentre era in mare con la sua barca e viene anche ferito gravemente il fratello che era con lui … possiamo andare avanti ricordando Mohammed, 17 anni, ferito ad agosto con i proiettili “dum-dum” vietati dalle convenzioni internazionali, colpevole di coltivare un campo troppo vicino al confine - Ali di 5 anni e una bambina di un anno e mezzo uccisi da una raffica di bombardamenti a fine giugno che ha ammazzato in tutto 16 persone e ferite 60 - Ayoub, 12 anni, ucciso da un proiettile mentre andava a scuola ecc. e così potremmo ripercorre giorni e giorni di provocazioni.  COSA È L’OPERAZIONE PIOMBO FUSO (CAST LEAD)? In 3 settimane, tra dicembre 2008 e gennaio 2009, Israele ha bombardato Gaza e sono morti 1400 palestinesi. Adulti e bambini di Gaza hanno ustioni sulla pelle perché in quelle 3 settimane Israele lanciò bombe al fosforo bianco, che si infiamma al contatto con l’ossigeno e la sua combustione può continuare per giorni. L’acqua non lo spenge ma contribuisce a riattivare la combustione. Le ustioni sulla pelle dei bambini fanno spezzare l’epidermide durante la crescita. Devono quindi sottoporsi ogni anno ad operazioni per permettere al loro corpo di crescere. Durante Piombo fuso, ed anche in questi giorni, Israele utilizza sulla popolazione di Gaza le bombe DIME. Sono bombe non potenti nell’impatto ma che scatenano una nuvola di micro-schegge che aggredisce la pelle penetrandola, anche in profondità. La polvere trasmette il suo calore agli organi provocando ustioni e migliaia di microferite. Il fosforo bianco e le bombe Dime sono armi proibite dalle convenzioni internazionali. L’utilizzo di queste bombe che possono “uccide meno” nasconde un intento forse peggiore e sadico in quanto il loro utilizzo porta spesso ad amputazioni e menomazioni costringendo i feriti a continui interventi chirurgici e la popolazione e le strutture ospedaliere ad un lungo calvario di assistenza e impegno nelle cure dei malati.  ISRAELE HA DIRITTO ALL’AUTODIFESA DEL SUO POPOLO.  QUANDO A DIFENDERSI E’ LA RESISTENZA PALESTINESE, SI PARLA DI “TERRORISTI” Come si può definire autodifesa l’uccisione di bambini che giocano a palla per strada, di neonati, donne e uomini a cui cade addosso un intero palazzo, di giornalisti che hanno la sola colpa di raccontare quello che succede a Gaza… questi sono per voi terroristi? Tutta la popolazione Resiste quotidianamente alle aggressioni israeliane, alla vita sotto assedio. Non tutta la popolazione di Gaza sceglie di impugnare le armi. Tutti gli israeliani (uomini e donne) sono obbligati a prestare 3 anni di servizio militare. In Palestina non esiste il servizio militare. In questi giorni i media hanno riportato che “per la prima volta dopo 21 anni sono risuonate le sirene d’allarme a Tel aviv”. Non passa settimana in cui Israele non uccida almeno un palestinese. Dal 2000 ad oggi Israele ha ucciso più di 4.500 palestinesi. Questo c’è sul piatto della bilancia di questo quotidiano massacro del popolo palestinese. Gaza ha tenuto in prigione 1 militare israeliano, sono 10.000 i palestinesi nelle carceri israeliani, e sono civili ed anche bambini. Oggi 20 novembre 2012, a 6 giorni dall’inizio del massacro, Israele ha ucciso 116 palestinesi, di cui 28 bambini.