1. Donatello
Norberti Giulia
III E Maggio 2006
Donatello
2. INTRODUZIONE
Donatello è il soprannome di Donato di
Betto Bardi, scultore italiano del primo
Rinascimento, figura di fondamentale
importanza nella storia dell’arte italiana.
Nacque a Firenze nel 1386 ca. da Niccolò
di Betto Bardi, e lì vi morì intorno al 1466.
LE OPERE
GIOVANILI
LA COLLABORAZIONE CON
MICHELOZZO
LAVORI DELLA MATURITA’
IL SOGGIORNO A PADOVA
Statua di Donatello, presso la GLI ULTIMI ANNI
Galleria degli Uffizi, Firenze
Donatello
3. LE OPERE GIOVANILI
Cominciò la sua formazione
artistica a diciassette anni
nella bottega di Lorenzo
Ghiberti, che assistette nella
realizzazione della prima
porta del Battistero di
Firenze.
Tra il 1404 e il 1408 si recò
più volte a Roma con
l'amico Filippo Brunelleschi,
per studiare le opere
dell'antichità. Lorenzo Ghiberti, Porta nord del
Battistero di Firenze, 1401-24
Donatello
4. LE OPERE GIOVANILI
Dal 1407 iniziò a lavorare per l'Opera del Duomo,
compiendo i primi tentativi di superare lo stile gotico:
DAVID MARMOREO
SAN GIOVANNI EVANGELISTA
SAN MARCO e SAN PIETRO
SAN GIORGIO
ALTRE OPERE
mostrano chiare tendenze realistiche e una nuova
concezione dello spazio, pur nell’impostazione
classica.
Donatello
5. LA COLLABORAZIONE CON MICHELOZZO
Nel periodo dal 1425 al 1443 Donatello rimase fedele ai
modelli e ai principi della scultura classica.
Fino al 1435 tenne bottega
insieme con l'architetto e
scultore Michelozzo.
Realizzò con lui il fonte
battesimale del Battistero
di Siena (1423-1427):
la formella in bronzo con il
Banchetto di Erode è uno
degli esempi meglio riusciti
della sua tecnica dello
"stiacciato“, vista
precedentemente.
Donatello
6. LA COLLABORAZIONE CON MICHELOZZO
Il Sepolcro dell'antipapa Giovanni XXIII
Altri frutti della collaborazione fra i due furono parti del
Sepolcro dell'antipapa nel Battistero di Firenze (1425-1427).
Donatello
7. LA COLLABORAZIONE CON MICHELOZZO
Sepolcro del cardinale Brancacci
Particolare del monumento funebre del cardinale Brancacci,
Assunzione della Vergine. 1427, Sant’Angelo a Nilo, Napoli.
Donatello
8. LA COLLABORAZIONE CON MICHELOZZO
Monumento a Bartolomeo Aragazzi
Particolare.
Monumento a
Bartolomeo
Aragazzi
1437 ca.
Duomo di
Montepulciano.
Donatello
9. GRANDI COMMISSIONI NELLA FIRENZE MEDICEA
Al suo ritorno a Firenze, nel 1430,
Donatello esegue il
DAVID BRONZEO
realizzato per il cortile di palazzo
Medici su commissione di Cosimo
de' Medici.
La statua, che evidenzia
un'interpretazione
intellettualistica e raffinata della
figura umana, può rappresentare
sia l'eroe biblico simbolo delle
virtù civiche, sia il Dio Mercurio
che contempla la testa recisa di
Argo.
Donatello
10. LAVORI DELLA MATURITA’
Sempre di quegli stessi anni e dello stesso clima
culturale è la statuetta con l'ambiguo e inquietante
Amore-Atys ora conservata al Bargello.
Donatello
11. LAVORI DELLA MATURITA’
Dal 1431 al 1433 è a
Roma dove realizza il
Tabernacolo del
Sacramento per San
Pietro e lastra
tombale del Crivelli
all’Aracoeli.
Donatello
12. LAVORI DELLA MATURITA’
Tornato a Firenze
realizza tra il 1433 e
il 1438 la
CANTORIA
per il Duomo, cioè la
balconata per
l'organo che si
trovava sopra la
porta della Sagrestia
dei Canonici.
Donatello
13. LAVORI DELLA MATURITA’
Al ‘435 risale l'Annunciazione,
che si ricollega a
un'iconografia trecentesca,
dove alla composizione
pacata fa da centro il vuoto in
cui si iscrivono gli sguardi
della Vergine e dell'angelo.
Particolare
Donatello
14. LAVORI DELLA MATURITA’
San Lorenzo, Firenze
Tra il 1437 e il 1443
lavora nella Sagrestia
Vecchia in San Lorenzo
realizzando la porta
con Apostoli, Dottori
della Chiesa e santi e la
porta dei Martiri.
Donatello
15. LAVORI DELLA MATURITA’
San Lorenzo, Firenze
Lunettoni sormontano le porte: i santi Cosma e Damiano,
patroni dei Medici e i protomartiri Stefano e Lorenzo.
Donatello
16. LAVORI DELLA MATURITA’
San Lorenzo, Firenze
Nella cupola, otto tondi in stucco a rilevo policromo, quattro con
scene della vita di san Giovanni ed altri quattro con gli Evangelisti.
San Giovanni
immerso nell'olio
bollente
Morte e ascensione
di San Giovanni
San Giovanni
resuscita Drusiana
San Giovanni
evangelista a Patmos
Donatello
18. LAVORI DELLA MATURITA’
Nel 1438 realizza la statua lignea
di San Giovanni Battista per la
chiesa di Santa Maria Gloriosa
dei Frari a Venezia.
Donatello
19. IL SOGGIORNO A PADOVA
Nel 1443 è a Padova
chiamato dagli eredi
di Erasmo da Narni,
detto il Gattamelata,
per realizzare il
monumento equestre
del condottiero, morto
in quell’anno.
Venne completato nel 1450.
Donatello probabilmente si ispira ai modelli classici, da
cui riprende le particolarità del cavallo.
Donatello
20. IL SOGGIORNO A PADOVA
IL GATTAMELATA
La figura dell'uomo è idealizzata,
una ricostruzione non dal vivo
basata su ritratti romani, con le
gambe tese sulle staffe mentre
fissa un punto lontano, tiene in
mano il bastone del comando in
posizione obliqua accentuandone
il movimento in avanti.
Il monumento fece da prototipo
per tutti i successivi monumenti
equestri eretti in Italia, in Europa
occidentale e in tutto il mondo,
sino al Novecento.
Donatello
21. IL SOGGIORNO A PADOVA
LA BASILICA DI SANT’ANTONIO
Per la Basilica del Santo
realizza la recinzione del
Coro e un Crocifisso
bronzeo.
Donatello
22. IL SOGGIORNO A PADOVA
LA BASILICA DI SANT’ANTONIO
Tra il 1446 e il 1450 realizza l'altare
maggiore della Basilica con sette statue
a tuttotondo: Madonna col Bambino,
i santi Francesco, Antonio, Giustina,
Daniele, Ludovico e Posdocimo,
Donatello
23. IL SOGGIORNO A PADOVA
LA BASILICA DI SANT’ANTONIO
All’interno della basilica troviamo anche quattro rilievi con
episodi della vita di Sant'Antonio.
Miracolo della presentazione
dell'ostia alla mula
Miracolo della guarigione del
giovane colpito dall’ira
Donatello
24. IL SOGGIORNO A PADOVA
LA BASILICA DI SANT’ANTONIO
Miracolo della
guarigione del cuore
dell’avaro
Miracolo del
figlio pentito
Donatello
25. GLI ULTIMI ANNI
Nel 1453 rientra a Firenze.
Tra il 1453 e il 1455 realizza la Maddalena
lignea del Museo dell'Opera del Duomo, in
cui la bellezza fisica è
negata, privilegiando
i valori espressionistici;
il corpo scheletrico è
reso informe dalla massa
di capelli; traspare dal
volto inciso la fatica, il
dolore, l'animo stanco.
Lascia ogni modello
precostituito per
rappresentare i
sentimenti più profondi
dell'animo umano.
Donatello
26. GLI ULTIMI ANNI
Del 1455 circa è Giuditta e Oloferne.
Il gruppo bronzeo rappresenta Giuditta
velata, che dopo aver fatto ubriacare
Oloferne, si appresta a decapitarlo.
Donatello
27. GLI ULTIMI ANNI
Donatello lavora a Siena fino
al 1461, dove realizza il
San Giovanni Battista per
il Duomo e i modelli
(perduti) delle porte, mai
eseguite.
Donatello
28. GLI ULTIMI ANNI
Ultima commessa fiorentina sono i due pulpiti bronzei per la
chiesa di San Lorenzo, opera realizzata con la
partecipazione di aiuti, ma da lui progettata in tutte le
sue parti, in quest’opera si accentuata la carica religiosa
che spinge le figure verso un'estrema drammaticità,
realizzata attraverso la tecnica del non finito, in cui
alcune parti delle figure sono appena sbozzate.
Donatello
29. GLI ULTIMI ANNI
Nel Pulpito della Resurrezione, con episodi della vita di
Cristo e santi, vi sono cinque formelle a rilievo: il Martirio
di san Lorenzo, situato al centro, ha un punto di vista
ribassato, per drammatizzare maggiormente l'evento.
Donatello
30. GLI ULTIMI ANNI
Il Pulpito della
Passione, con
episodi della passione
di Cristo, presenta la
scena della
Deposizione dalla
croce, sicuramente
autografa, dove
Maria dolente è un
richiamo alle pleurant
francesi.
Particolare della
Deposizione
Donatello
31. Donatello muore a Firenze nel 1466.
Viene sepolto nella basilica di San Lorenzo.
Donatello
33. IL DAVID MARMOREO
Il David marmoreo è stato creato per
uno dei contrafforti esterni del
Duomo di Firenze.
Il volto inespressivo, con la corona di
amaranto e le membra allungate,
sono di origine tardo gotica ma la
posa di contrapposto, con il punto di
appoggio su una sola gamba, a cui
corrisponde un'opposta torsione del
busto, e le mani, realisticamente
atteggiate, indicano un attento studio
dal vero dell'anatomia umana.
Donatello
34. IL DAVID MARMOREO
Nel 1416 venne trasportato
a Palazzo Vecchio e
assunto come emblema
della città, ora conservato
al Bargello.
Donatello INDIETRO
35. IL SAN GIOVANNI EVANGELISTA
Tra il 1409 e il 1411 esegue il
San Giovanni Evangelista
per una nicchia collocata a
lato del portale centrale
del Duomo. Donatello si
riallaccia alla compostezza
della statuaria antica ma
ricerca umanità e verità.
Donatello
36. IL SAN GIOVANNI EVANGELISTA
Il volto del santo con la fronte
corrucciata è basato ancora su un
principio dell'idealizzazione, le
spalle e il busto sono semplificate
geometricamente secondo una
calotta semicircolare, nelle parti
inferiore della figura la
stilizzazione recede a vantaggio
di una maggiore naturalezza: le
mani sono realistiche e i panneggi
che avvolgono le gambe esaltano
le membra, senza nasconderle.
Donatello INDIETRO
37. IL SAN MARCO ED IL SAN PIETRO
Dal 1411 lavora per il
cantiere della chiesa di
Orsanmichele: tra il 1411
e il 1412 realizza San
Marco e San Pietro.
San Marco San Pietro
Donatello INDIETRO
38. IL SAN GIORGIO
Nel 1417 Donatello completa il
San Giorgio, commissionato
dall'Arte dei Corazzai.
La scelta iconografica dipese
dal fatto che i committenti
volessero una figura in cui
fossero presenti le armi e la
corazza.
Donatello
39. IL SAN GIORGIO
La figura, leggermente
ruotata intorno all'asse
centrale, che fa perno
sulle gambe a
compasso, è costruita
su tre ovali
sovrapposti: il volto
con le sopracciglia
aggrottate, il busto e lo
scudo, lo scatto della
testa in direzione
opposto al corpo serve
all'artista ad animare
maggiormente la
statua.
Donatello
40. il bassorilievo
Il bassorilievo in pietra della base, forse di due anni
posteriore,è costruito con una particolare tecnica, detta
dello stiacciato, tecnica scultorea che permette di
realizzare un rilievo con variazioni di pochi millimetri
di spessore rispetto al fondo. E’ uno dei primi esempi di
prospettiva centrale a punto unico di fuga.
Alcuni particolari sono ancora di gusto tardo-gotico.
Da notare è la nuova concezione dello spazio, che sembra
espandersi oltre la cornice del bassorilievo, pur
rimanendo definito entro sicuri punti di riferimento.
Nuova è anche la funzione della luce che sbalza il punto
focale dell'azione.
Donatello
41. il bassorilievo
Nella scena centrale troviamo la rappresentazione
di San Giorgio che lotta con il drago.
A destra la grotta e la principessa, desunta dai
sarcofagi romani, e a sinistra il porticato costruito
in prospettiva.
Donatello INDIETRO
43. ALTRE OPERE
Il sacrificio di Isacco, risalente al 1421. Come
i precedenti, si trova nel Museo
dell’Opera del Duomo, a Firenze.
Particolare del
viso di Isacco
Donatello
44. ALTRE OPERE
Il Profeta Abacuc detto lo
“Zuccone” per il cranio
calvo e il Profeta Geremia
detto “Francesco Soderini”,
entrambi compresi tra il
1423 ed il 1426.
Donatello
45. ALTRE OPERE
Del 1422 è
Madonna Pazi,
ora esposta nello
Staatliche
Museen di
Berlino.
Donatello
46. ALTRE OPERE
Nel 1425 circa realizza il Crocifisso
ligneo di Santa Croce a Firenze.
In questo il Cristo è colto nel
momento dell'agonia: occhi
semiaperti, bocca dischiusa,
corpo sgraziato.
Donatello INDIETRO
47. IL DAVID BRONZEO
La statua del David fu progettata per poter essere vista
da più punti; si ispira all'arte ellenistica: corpo nudo,
con sbandamento dell'asse, daga come terzo
appoggio, piede sulla testa di Golia; volto molto
pensoso, corpo morbido e vivace, come ritratto dal
vivo.
Donatello
49. La CANTORIA
La vasca è sorretta da
cinque mensole a cui
corrisponde una coppia
di colonnine che
sorreggono un architrave.
L’architettura è staccata
dal fondo, creando così
una specie di
palcoscenico occupato
da una danza di putti,
raffigurati nelle posizioni
più varie.
Donatello INDIETRO
50. BIBLIOGRAFIA
Microsoft Encarta Enciclopedia Plus
http://it.wikipedia.org/wiki/Donatello
http://www.italica.rai.it/argomenti/storia_arte/donatello/bio
http://www.wga.hu/frames-e.html?/html/d/donatell/1_early
http://kidslink.bo.cnr.it/correggio/firenze/
bio-donatello.html
Donatello