rischio CV in IRC Dr. Ferraa un nostro amico delal nostra scuola nefrologica
Nao afib guidelines
1. LINEE GUIDA PER ILLINEE GUIDA PER IL
TRATTAMENTO DELLATRATTAMENTO DELLA
FIBRILLAZIONE ATRIALEFIBRILLAZIONE ATRIALE
Luigi LandolfiLuigi Landolfi U.O. Medicina InternaU.O. Medicina Interna
Azienda Ospedaliera Universitaria di SalernoAzienda Ospedaliera Universitaria di Salerno
NAO Fibrillazione Atriale e Oltre …NAO Fibrillazione Atriale e Oltre …
31 Marzo 2015 Salerno - Novotel
2. NAO Fibrillazione Atriale e Oltre …NAO Fibrillazione Atriale e Oltre …
31 Marzo 2015 Salerno - Novotel
3. Fattori di rischio per fibrillazione atriale
(Indice di rischio aggiustato per età)
4. Fattori di rischio per fibrillazione atriale
(Indice di rischio aggiustato per età)
5. La frequente associazione fra diabete e
fibrillazione atriale non è spiegabile solo
con l’elevata prevalenza di entrambe le
condizioni nella popolazione generale, ma
anche con la presenza di comuni
meccanismi fisiopatologici
Diabete e fibrillazione atriale:
un’associazione casuale?
17. STROKE FROM FA IN RELATION TOSTROKE FROM FA IN RELATION TO
AGEAGE
Wolf PA et al. Stroke 1991;22:983–8
Follow-up 34 yrs of 5070 Framingham participants
0
5
10
15
25
50–59
%STROKEDUETOAF
Age, years
60–69 70–79 80–89
20
18. Stroke riskStroke risk
intermittent vs sustained AFintermittent vs sustained AF
Intermittent AF
Sustained AF
Annualriskofstroke(%)
Low risk Moderate risk High risk
0
2
4
6
8
10
12
14
Hart RG et al. J Am Coll Cardiol 2000;35:183–7
Flaker GC et al. Am Heart J 2005;149:657–63
35. FA CONDIZIONE PRO-TROMBOTICA
La FORMAZIONE di
CIRCUITI
di MACRO-RIENTRO
Avviene prima
INTORNO allo
SBOCCO delle VENE
POLMONARI
poi in TUTTO
l’ATRIO SX
36. Everett, Circulation 2000;102:1454-1460Everett, Circulation 2000;102:1454-1460
Electro-Anatomic Atrial Remodeling in AFibElectro-Anatomic Atrial Remodeling in AFib
► Effective refractory period shorteningEffective refractory period shortening
► Increases in spontaneous premature firingIncreases in spontaneous premature firing
► Increases in left atrial sizeIncreases in left atrial size
► Loss of contractilityLoss of contractility
► Multiple ultrastructural abnormalitiesMultiple ultrastructural abnormalities
controlcontrol
chronicchronic
14 days14 days
37. 1. PERDITA POMPA
ATRIALE
2. FREQUENZA VENTRICOLARE
IRREGOLARE e spesso ELEVATA
In presenza di
VIE ACCESSORIE
CONDUZIONE 1:1
39. < RIEMPIMENTO VS
DISPNEA
< SFORZO
TACHIMIOPATIA
< GITTATA
< FLUSSO
CORONARIE
ANGINA
ALTERAZIONI
EMOSTASI
TROMBO-
EMBOLIE
2.CONSEGUENZE
della FC ELEVATA
ed IRREGOLARE
CONGESTIONE POLM.
Disfunzione sistolica
cad
Disfunzione
diastolica
> MVO2
40.
41.
42. ParossisticaParossistica
A spontaneaA spontanea
risoluzionerisoluzione
PersistentePersistente
Durata > 7 giorniDurata > 7 giorni
PermanentePermanente
CardioversioneCardioversione
inutile o noninutile o non
proponibileproponibile
RITMO SINUSALERITMO SINUSALE
FIBRILLAZIONE ATRIALEFIBRILLAZIONE ATRIALE
STORIA NATURALE DELLA FASTORIA NATURALE DELLA FA
Paroxysmal AF is as likely
to cause stroke as
persistent or permanent AF
43. Progressione della FA
► La FA è una malattia progressiva:La FA è una malattia progressiva:
* nel 14-24% la FA parossistica evolve in FA* nel 14-24% la FA parossistica evolve in FA
persistentepersistente Schoonderwoerd BA et al Prog Cardiovasc DisSchoonderwoerd BA et al Prog Cardiovasc Dis
20052005
* nel 30% la FA “lone” evolve in Fa permanente* nel 30% la FA “lone” evolve in Fa permanente
Jahangir A et al Circulation 2007Jahangir A et al Circulation 2007
► Se non viene gestita adeguatamente la FA puo’Se non viene gestita adeguatamente la FA puo’
determinare conseguenze temibili: dannodeterminare conseguenze temibili: danno
emodinamico, ictus, scompenso cardiaco, morteemodinamico, ictus, scompenso cardiaco, morte
Fuster V et al Eur Heart J 2006Fuster V et al Eur Heart J 2006
47. ► Eventi tromboemboliciEventi tromboembolici
► Mortalità cardiovascolareMortalità cardiovascolare
► Riduzione della qualità della vitaRiduzione della qualità della vita
FA CONDIZIONE PRO-TROMBOTICA
48. La Fibrillazione Atriale,La Fibrillazione Atriale,
aritmia potenzialmente molto malignaaritmia potenzialmente molto maligna
-1 Aumento del rischio di ictus-1 Aumento del rischio di ictus
49. La Fibrillazione Atriale,La Fibrillazione Atriale,
aritmia potenzialmente molto malignaaritmia potenzialmente molto maligna
50. FIBRILLAZIONE ATRIALE: DIMENSIONE
ATTUALE DEL PROBLEMA
• 1 % PREVALENZA NELLA POPOLAZIONE GENERALE
• 10% PREVALENZA DOPO 80 ANNI
• 4,5%/anno RISCHIO MEDIO DI STROKE ( 0.2 - 1.4 % NEI CONTROLLI)
• 12%/anno RISCHIO DI RECIDIVA DI STROKE
• 15% PERCENTUALE DI STROKE SECONDARI A FA
• 23% PERCENTUALE DI STROKE SECONDARI A FA DOPO 80 aa
Antithrombotic and thrombolytic therapy 8th ed:
ACCP Guidelines, CHEST 2008
51. FIBRILLAZIONE ATRIALE: DIMENSIONE
ATTUALE DEL PROBLEMA
• 4,5%/anno Rischio Medio Di Stroke ( 0.2 - 1.4 % NEI CONTROLLI)
• 7 % Stroke + TIA
• >7 % Stroke, + TIA + Stroke Silenti
SPAF INVESTIGATORS 1992
54. Gladstone DJ et al. Stroke. 2009; 40:235
240
Effetti del primo evento ischemico in patienti con FA (n=597)
GRAVITÀ DELL’ICTUS IN PAZIENTI CON FAGRAVITÀ DELL’ICTUS IN PAZIENTI CON FA
%patienti
Invalidante Fatale
60%
40%
0%
50%
30%
20%
10%
55. PERCHÈ LA TERAPIA ANTITROMBOTICAPERCHÈ LA TERAPIA ANTITROMBOTICA
► La FA comporta una condizione pro-tromboticaLa FA comporta una condizione pro-trombotica
► IlIl rischio di ictusrischio di ictus è lo stesso , indipendentementeè lo stesso , indipendentemente
dal fatto che il paziente sia affetto da formadal fatto che il paziente sia affetto da forma
parossistica o persistenteparossistica o persistente
► Lo stroke cardioembolico presenta unaLo stroke cardioembolico presenta una mortalitàmortalità
a 30 giorni del 25%a 30 giorni del 25%
► L’ictus correlato alla FA comporta unaL’ictus correlato alla FA comporta una mortalitàmortalità
didi ~50% a 1 anno~50% a 1 anno
► Gli ictus in pazienti con fibrillazione atriale sonoGli ictus in pazienti con fibrillazione atriale sono
più disabilitanti e determinano più elevati tassipiù disabilitanti e determinano più elevati tassi
di mortalitàdi mortalità
1. Wolf PA, et al. Stroke 1991;22:983-988; 2. Rosamond W et al. Circulation. 2008;117:e25–146; 3.Hart RG, et al. J Am Coll Cardiol 2000;35:183-187;
4. Lin H-J, et al. Stroke 1996; 27:1760-1764; 5. Marini C, et al. Stroke 2005;36:1115-1119.
61. La Fibrillazione Atriale,
aritmia potenzialmente molto maligna
Risk of dementia in stroke-free patients diagnosed with
atrial fibrillation: data from a community-based cohort
Yoko Miyasaka1,4, Marion E. Barnes1, Ronald C. Petersen2, Stephen S. Cha3, Kent R. Bailey3,
Bernard J. Gersh1, Grace Casaclang-Verzosa1, Walter P. Abhayaratna1, James B. Seward1,
Toshiji Iwasaka4, and Teresa S.M. Tsang1*
Demenza e deficit
cognitivo sono
frequenti dopo la
diagnosi di FA
63. La Fibrillazione Atriale,
aritmia potenzialmente molto maligna
parità di potere d'acquisto : rapporto tra i prezzi degli stessi servizi in paesi diversi.
64. La Fibrillazione Atriale,
aritmia : not a benign condition
► AF is associated with:AF is associated with:
- mortality- mortality 2 fold2 fold
- hospitalization- hospitalization 10% per year10% per year
- stroke- stroke 4,5 fold4,5 fold
- heart failure- heart failure 2-3 fold2-3 fold
- tachycardiomyopaty- tachycardiomyopaty (underrecognized)(underrecognized)
- substantial costs- substantial costs approx 1-2% health careapprox 1-2% health care
budgetbudget (excluding any(excluding any
costs for stroke)costs for stroke)
Framingham Study,
Euro Heart Survey on AF
67. Atrial FibrillationAtrial Fibrillation
therapeutic Approachtherapeutic Approach
Terapia :
OBIETTIVI Ripristino del ritmo sinusale
Rallentamento della frequenza
ventricolare
Riduzione del rischio trombo
embolico
68. Atrial FibrillationAtrial Fibrillation
therapeutic Approachtherapeutic Approach
Terapia :
Cardioversione elettrica o farmacologica
Entro 24 h o dopo anticoagulazione
Riduzione della frequenza ventricolare
(mantenimento della FA)
PACE MAKER
TERAPIA ANTICOAGULANTE (temporanea o
permanente)
70. TERAPIA ANTITROMBOTICA DELLA FA
► Inibitori della Vitamina KInibitori della Vitamina K
► AspirinaAspirina
► Aspirina + ClopidogrelAspirina + Clopidogrel
► Nuovi Anticoagulanti OraliNuovi Anticoagulanti Orali
71. THE GOAL of OAC therapy
NECESSITA’ DI CALCOLARE RISCHIO TROMBO EMBOLICO E ILNECESSITA’ DI CALCOLARE RISCHIO TROMBO EMBOLICO E IL
RISCHIO EMORRAGICO NEL SINGOLO PAZIENTERISCHIO EMORRAGICO NEL SINGOLO PAZIENTE
72. THE GOAL of OAC therapy
IN MODO DA STABILIRE IL BENEFICIO CLINICO NETTOIN MODO DA STABILIRE IL BENEFICIO CLINICO NETTO PRIMAPRIMA
DI DECIDERE SE E QUALE TERAPIA ANTITROMBOTICADI DECIDERE SE E QUALE TERAPIA ANTITROMBOTICA
INIZIAREINIZIARE
74. Molti pazienti con AF non ricevono la TAOMolti pazienti con AF non ricevono la TAO
(Registro ATA-AF)(Registro ATA-AF)
Di Pasquale G. et al. International Journal of Cardiology 2012
7148 pts (Totale)
4845 pts (67.8%) NVAF
75. Ragioni di non prescrizione di warfarin
• Sanguinamenti, cadute e rifuto del paziente o storia di non compliance costituiscono
circa l’80% delle ragioni1
Patients <80 years (n=76) Patients ≥80 years (n=123)
Hylek EM et al. Stroke 2006;37:1075–1080
Emorragie
Cadute
Rifiuto del pz/
non-compliance
Deficit cognitivo
Abuso di alcol attuale
Patologia in stato avanzato
Altro
BMS/Pfizer Confidential. For internal Use Only. Not for Further Distribution.
76. De Caterina R, Husted S, Wallentin L et al.
RRR
34%
RRR
34%
RRR
10% (NI)
RRR
10% (NI)
RRR
21% (NI)
RRR
21% (NI)
RRR
21%
P: <0.001 for NI
P: 0.01 for Sup
RRR
21%
P: <0.001 for NI
P: 0.01 for Sup
NOACs Vs VKA in AFNOACs Vs VKA in AF
77. CHADSCHADS22 Score Defined and Validated toScore Defined and Validated to
Predict Stroke in Atrial Fibrillation PatientsPredict Stroke in Atrial Fibrillation Patients
pointspoints
CCongestive HFongestive HF 11
HHypertensionypertension 11
AAge > 75 yrge > 75 yr 11
DDiabetesiabetes 11
SStroketroke 22
Gage BF, JAMA 2001;285(22):2864-2870
Gage BF, Circulation 2004;110;2287-2292
CHADS2 1-y Stroke rate1-y Stroke rate
66 13.7%13.7%
55 12.3%12.3%
44 10.9%10.9%
33 8.6%8.6%
22 4.5%4.5%
11 2.2%2.2%
00 0.8%0.8%
SumSum
78. Limiti del CHADS2 score
► Modesto valore predittivoModesto valore predittivo
► Fino al 60 % dei Pazienti sonoFino al 60 % dei Pazienti sono
classificati a rischio intermedio e siclassificati a rischio intermedio e si
collocano nella finestra grigiacollocano nella finestra grigia
81. Vantaggi del CHA2DS2-VASc score
► In questo score solo il 15 % deiIn questo score solo il 15 % dei
pazienti è a rischio “intermedio”pazienti è a rischio “intermedio”
mentre il 75 % è ad alto rischiomentre il 75 % è ad alto rischio
► Quelli a basso rischio non hannoQuelli a basso rischio non hanno
eventi tromboembolici nel follow upeventi tromboembolici nel follow up
82. The CHAThe CHA22DSDS22-VASc Score-VASc Score
Stroke Risk Score for Atrial FibrillationStroke Risk Score for Atrial Fibrillation
CCongestive heart failure or LVEFongestive heart failure or LVEF << 35%35% 11
HHypertensionypertension 11
AAge > 75 yearsge > 75 years 22
DDiabetes mellitusiabetes mellitus 11
SStroke/TIA/systemic embolismtroke/TIA/systemic embolism 22
VVascularascular Disease (MI/PAD/Aortic plaque)Disease (MI/PAD/Aortic plaque) 11
AAge 65-74 yearsge 65-74 years 11
SSexex ccategory (female)ategory (female) 11
Lip GYH, Halperin JL. Am J Med 2010; 123: 484.
Weight (points)Weight (points)
83. CHACHA22DSDS22-VASc versus CHADS-VASc versus CHADS22 ScoreScore
► CHACHA22DSDS22-VASc Score-VASc Score has thehas the
advantage of identifyingadvantage of identifying
extremely low-risk patients withextremely low-risk patients with
AF.AF.
► Among patients with aAmong patients with a CHADSCHADS22
Score =1Score =1, approximately 70-75%, approximately 70-75%
have ahave a CHACHA22DSDS22-VASc Score ≥2-VASc Score ≥2,,
while 25-30% have awhile 25-30% have a CHACHA22DSDS22--
VASc Score =1VASc Score =1..
► In patients with aIn patients with a CHACHA22DSDS22-VASc-VASc
Score =1Score =1 the incidence of strokethe incidence of stroke
is significantly lower.is significantly lower.
Eur Heart J. 2013 Jan;34(3):170-6
84. ARISTOTLE: TheARISTOTLE: The risk of stroke, SE or death, and majorrisk of stroke, SE or death, and major
bleeding increased with decreasing renal functionbleeding increased with decreasing renal function
Adapted from Honhloser et al. Presented at the ESC congress 2012
http://spo.escardio.org/eslides/view.aspx?eevtid=54&fp=5172
Stroke, SE, Death
Cumulativehazard
Months
0 6 12 18 24 30
0.15
0.10
0.05
0.00
0.25
0.20
Major bleeding
Cumulativehazard
Months
0.06
0.04
0.02
0.00
0.10
0.08
0.12
0 6 12 18 24 30
Quartile of cystatin C (mg/mL) Group 1: <0.86 Group 2: 0.86-1.02 Group 3: 1.03-1.23 Group 4: >1.23
85. Hijazi et al for ARISTOTLE Inv. JACC 2014: 63: 52-61
Continuous and strong relationship between NT-proBNP concentration and stroke, mortality and major bleeding.
This prognostic information independent of and additive to the CHADS2 score and other biomarkers.
Apixaban consistently reduced stroke, mortality and bleeding, regardless of NT-proBNP level.
Wallentin, L. et al. EHJ ( 2012 ) 33
86. Hijazi et al for RELY Inv. Circulation 2012: 125: 1605-16
91. TERAPIA ANTITROMBOTICA DELLA FA
WARFARIN : RISCHIO TROMBOEMBOLICO DELWARFARIN : RISCHIO TROMBOEMBOLICO DEL
1.7 % ANNO GIUSTIFICA IL TRATTAMENTO1.7 % ANNO GIUSTIFICA IL TRATTAMENTO
NAO: TALE LIMITE SCENDE ALLO 0.9 % ANNONAO: TALE LIMITE SCENDE ALLO 0.9 % ANNO
(RISPETTO AL WARFARIN IL RISCHIO DI(RISPETTO AL WARFARIN IL RISCHIO DI
EMORRAGIE INTRACRANICHE SI RIDUCEEMORRAGIE INTRACRANICHE SI RIDUCE
DEL 30 – 70 %)DEL 30 – 70 %)
92.
93.
94.
95.
96. Linee guida per la prevenzione di stroke in
pazienti che hanno avuto già uno stroke o un
attacco ischemico transitorio (TIA)
(PREVENZIONE SECONDARIA)
Kernan WN et al Stroke 2014
97. Classe Livello di
evidenza
Indicazione
VKA I A
Prevenzione dello stroke ricorrente
in pazienti con NVAF sia
parossistica, sia permanente.
APIXABAN I A
Prevenzione dello stroke ricorrente
in pazienti con NVAF sia
parossistica, sia permanente
DABIGATRAN I B
Prevenzione dello stroke ricorrente
in pazienti con NVAF sia
parossistica, sia permanente
La scelta dell’ agente antitrombotico deve essere individualizzata sulla base dei fattori di rischio,
costi, tollerabilità, preferenza del paziente, potenziali interazioni farmacologiche e altre
caratteristiche cliniche incluse la funzione renale e il TTR se il paziente era già in terapia con
AVK
Kernan WN et al Stroke 2014
Raccomandazioni FA e STROKE
98.
99. THE GOAL of OAC therapy
NECESSITA’ BILANCIARENECESSITA’ BILANCIARE LA RIDUZIONE DEL RISCHIOLA RIDUZIONE DEL RISCHIO
TROMBOEMBOLICO VS AUMENTO DELTROMBOEMBOLICO VS AUMENTO DEL RISCHIO EMORRAGICORISCHIO EMORRAGICO ININ
PARTICOLARE DEL RISCHIO DI EMORRAGIE INTRACRANICHEPARTICOLARE DEL RISCHIO DI EMORRAGIE INTRACRANICHE
102. HAS-BLED score – Criteri diHAS-BLED score – Criteri di
valutazionevalutazione
Gregory Y. H. Lip, MD The American Journal of Medicine (2011) 124, 111-114
- Ipertensione: pressione sistolica >160mm Hg
- Funzionalità renale anomala: dialisi, trapianto renale, creatinina sierica ≥200μmol/L
- Funzionalità epatica anomala: epatopatia (es. cirrosi) o evidenza biochimica di significativa
disfunzione epatica (es. bilirubina >2X ULN in associazione a valori di ALT/AST/Fosfatasi alcalina
>3X ULN)
- Sanguinamento: storia di sanguinamento o predisposizione al sanguinamento (es. diatesi
emorragica, anemia)
- INR labile: INR instabile o TTR<60%
- Età: >65 anni
- Farmaci/alcool: utilizzo concomitante di farmaci come antiaggreganti o anti-infiammatori.
103. ► Molti dei fattori di rischio perMolti dei fattori di rischio per
sanguinamento sono fattori di rischiosanguinamento sono fattori di rischio
per strokeper stroke
► Nella maggioranza dei pazienti ilNella maggioranza dei pazienti il
rischio cardioembolico è nettamenterischio cardioembolico è nettamente
superiore a quello emorragico per cuisuperiore a quello emorragico per cui
questi soggetti beneficiano dellaquesti soggetti beneficiano della
terapia antitrombotica anche quandoterapia antitrombotica anche quando
HAS BLEDHAS BLED ≥ 3≥ 3
Rischio emorragico – HAS-BLED
104. 0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
RE-LY ROCKET-AF ARISTOTLE ENGAGE-AF
Warfarin
Dabigatran 150 mg
Dabigatran 110 mg ApixabanRivaroxaban Edoxaban 30 mg
Edoxaban 60 mg
Fatal Bleedings
in RE-LY, ROCKET AF, ARISTOTLE, ENGAGE AF
0.33
0.23
0.19
0.50
0.20
0.24
0.06
0.38
0.21
0.13
Rate
HR 0.70
p=0.15
HR 0.25
p<0.001
HR 0.35
p<0.001
HR 0.55
P=0.006
HR 0.58
P=0.039
HR 0.50
P=0.003
(x100patientsperyear)
W W WW
Sanguinamenti Fatali
sono minori con tutti i NAO
eccetto Dabigatran 150 mg BID
Sanguinamenti Fatali
sono minori con tutti i NAO
eccetto Dabigatran 150 mg BID
106. ADJUSTED ODDS RATIOS FOR ASSOCIATION BETWEEN USE OF
ANTITHROMBOTIC DRUG AND SERIOUS UPPER
GASTROINTESTINAL BLEEDING
FARMACO OR
ASPIRINA 1.8.
CLOPIDOGREL 1.2
COUMADIN 1.8
DIPIRIMAOLO 1.9
ASPIRINA E CLOPIDOGREL 7.4
ASPIRINA E TAO 5.3
107.
108.
109.
110.
111. TERAPIA ANTITROMBOTICA DELLA FA
Tutti i farmaci utilizzati per ridurreTutti i farmaci utilizzati per ridurre
il rischio tromboembolico nella FAil rischio tromboembolico nella FA
comportano ilcomportano il
RISCHIORISCHIO
didi EMORRAGIE MAGGIORIEMORRAGIE MAGGIORI
116. Camm AJCamm AJ et al.et al. European Heart JournalEuropean Heart Journal (2012) 33, 2719–2747(2012) 33, 2719–2747
Raccomandazioni
Class
e
Livell
o
La terapia antitrombotica per la prevenzione del tromboembolismo è
raccomandata per tutti i pazienti con FA, eccetto quelli (maschi e
femmine) a basso rischio (età <65 anni e FA isolata), o che presentano
controindicazioni
I A
La scelta della terapia antitrombotica deve essere basata sulla
valutazione del rischio assoluto di ictus/tromboembolismo,
sanguinamento e beneficio clinico netto per ogni singolo paziente
I A
Il CHA2DS2-VASc score è raccomandato come mezzo di valutazione
del rischio di ictus per la FA non valvolare
I A
Nei pazienti con CHA2DS2-VASc score di 0 (cioè età <65 anni con FA
isolata) a basso rischio, con nessun fattore di rischio, nessuna terapia
antitrombotica è raccomandata
I B
Linee Guida 2014 AHA/ACC/HRS
117. INR = international normalized ratio; AVK = antagonista della vitamina KINR = international normalized ratio; AVK = antagonista della vitamina K
Raccomandazioni
Class
e
Livell
o
In pazienti con CHA2DS2-VASc score ≥2, una terapia
anticoagulante orale con:
•AVK ben controllato (INR 2–3); o
•Un inibitore diretto della trombina (dabigatran); o
•Un inibitore orale del Fattore Xa (es. rivaroxaban, apixaban)
… è raccomandata salvo controindicazione
I A
In pazienti con CHA2DS2-VASc score 1, una terapia
anticoagulante orale con:
•AVK ben controllato (INR 2–3); o
•Un inibitore diretto della trombina (dabigatran); o
•Un inibitore orale del Fattore Xa (es. rivaroxaban, apixaban)
… dovrebbe essere considerata, sulla base di una valutazione del
rischio di complicanze emorragiche e delle preferenze del paziente
IIa A
Camm AJ et al. European Heart Journal (2012) 33, 2719–2747
Linee Guida 2014 AHA/ACC/HRSLinee Guida 2014 AHA/ACC/HRS
118. Linea continua = opzione migliore Linea tratteggiata = opzione alternativa
AVK = antagonisti della vitamina K
* Include la valvulopatia reumatica e le valvole protesiche
Camm AJ et al. European Heart Journal (2012) 33, 2719–2747
Linee Guida 2014 AHA/ACC/HRSLinee Guida 2014 AHA/ACC/HRS
119. HAS-BLED –HAS-BLED –
RaccomandazioniRaccomandazioni
ASA = acido acetilsalicico; NAO: nuovi anticoagulanti orali; FANS: farmaci antiinfiammatori non steroidei; AVK= antagonistiASA = acido acetilsalicico; NAO: nuovi anticoagulanti orali; FANS: farmaci antiinfiammatori non steroidei; AVK= antagonisti
della vitamina Kdella vitamina K
Raccomandazioni
Class
e
Livell
o
La valutazione del rischio di sanguinamento è raccomandata nel caso si prescriva
una terapia antitrombotica (con AVK, NAO, ASA/Clopidogrel oppure ASA)
I A
Il calcolo del punteggio HAS-BLED dovrebbe essere considerato per valutare il
rischio di sanguinamento, laddove un punteggio ≥3 indica “alto rischio” e alcune
cautele e rivalutazioni regolari sono necessarie, a seguito dell’inizio della terapia
antitrombotica con AVK o antiaggreganti.
Fattori di rischio emorragico modificabili dovrebbero essere aggiustati (es.
pressione arteriosa non controllata, labile INR se il paziente è trattato con AVK,
uso concomitante di farmaci (ASA, FANS, ecc.), uso di alcool, ecc)
Il punteggio HAS-BLED dovrebbe essere utilizzato per individuare i fattori di
rischio emorragico modificabili che richiedono un aggiustamento, ma non
dovrebbe essere utlizzato di per se’ per escludere i pazienti dal trattamento
anticoagulante orale
IIa
A
B
B
Il rischio di sanguinamento maggiore con terapia antiaggregante (combinazione
ASA+Clopidogrel e – specialmente negli anziani – ASA in monoterapia) dovrebbe
essere considerato al pari del trattamento anticoagulante orale
IIa B
Camm AJ et al. Eur Heart J doi:10.1093/eurheartj/ehs253
120. Raccomandazioni Classe
Livell
o
E’ raccomandata la valutazione della funzionalità renale basale e
periodica (per mezzo della ClCr) per i pazienti in trattamento con NAO;
la valutazione dovrebbe essere effettuata annualmente eccetto che
per i pazienti con insufficienza renale moderata, per i quali la ClCr
dovrebbe esssere valutata 2-3 volte all’anno
IIa A
I nuovi anticoagulanti orali (dabigatran, rivaroxaban e apixaban) non
sono raccomandati nei pazienti con insufficienza renale cronica (ClCr
<30 mL/min)
III A
Camm AJ et al. European Heart Journal (2012) 33, 2719–2747
Linee Guida 2014 AHA/ACC/HRSLinee Guida 2014 AHA/ACC/HRS
121. • Alto rischio tromboembolico
• Alto rischio emorragico
• Pregressa emorragia intracranica
• Difficoltà monitoraggio INR
• TTR < 70 %
• Interazioni farmacologiche alimentari
• Desiderio del Paziente
FA NON VALVOLARE in terapia con AVK
Quali pazienti deviare ai NAO
122. ● INR stabile e TTR > 70 %
● Insufficienza renale severa (CR Cl < 30 ml/min)
● Scarsa affidabilità nell’aderenza al trattamento
FA NON VALVOLARE in terapia con AVK
Quali pazienti mantenere in AVK?
123. DABIGATRAN
• 110 mg BID se CrCl 30 – 49 ml / min
RIVAROXABAN
• 15 mg OD se CrCl 15 – 49 ml / min
APIXABAN
• 2.5 mg BID se CrCl 15 – 29 ml /min
• almeno 2 fattori :
• Creatinina > 1.5 mg / dl
• Età > 80 anni
• Peso < 60 Kg
NAO ed Insufficienza Renale
EHRA Practical GL. Europace 2013; 15: 625-651
124. ► Migliore stratificazione prognostica con capacità diMigliore stratificazione prognostica con capacità di
individuare soggetti a “vero basso rischio” che nonindividuare soggetti a “vero basso rischio” che non
necessitano di TAOnecessitano di TAO
► Redifinizione del ruolo dell’aspirina, assaiRedifinizione del ruolo dell’aspirina, assai
scarsamente efficace e con rischio emorragicoscarsamente efficace e con rischio emorragico
elevato e che pertanto non dovrebbe essere piùelevato e che pertanto non dovrebbe essere più
utilizzatautilizzata
Linee Guida 2014 AHA/ACC/HRSLinee Guida 2014 AHA/ACC/HRS
125. ► Introduzione dei NAO con ottimo profilo rischio /Introduzione dei NAO con ottimo profilo rischio /
beneficio che sostituiranno il Warfarin in unbeneficio che sostituiranno il Warfarin in un
numero sempre maggiore di pazientinumero sempre maggiore di pazienti
► Valutazione del rischio emorragico per definire conValutazione del rischio emorragico per definire con
più precisione il beneficio clinico netto nel singolopiù precisione il beneficio clinico netto nel singolo
paziente della terapia anticoagulantepaziente della terapia anticoagulante
Linee Guida 2014 AHA/ACC/HRSLinee Guida 2014 AHA/ACC/HRS
Notas del editor
Fig 2 Rates of atrial fibrillation in general population and patients with rheumatoid arthritis
Il legame esistente tra valori pressori e patologia cerebrovascolare interessa anche la fase acuta della malattia essendo riportata una frequenza di ipertensione in oltre il 75-80% dei casi di ictus. Ancora controverse sono però le possibili interazioni con le successiva prognosi e anche le modalità e i tempi di un eventuale intervento terapeutico
Risk of stroke recurrence after a previous stroke is 18.3% during 5 years (M. Dhamoon. Neurology 2006; 66: 641-646)
The incidence of anticoagulant-associated intracerebral hemorrhage increased 5 times during the 1990s. (M. Flaherty. Neurology 2007; 68: 116-121)
Risk of stroke recurrence after a previous stroke is 18.3% during 5 years (M. Dhamoon. Neurology 2006; 66: 641-646)
The incidence of anticoagulant-associated intracerebral hemorrhage increased 5 times during the 1990s. (M. Flaherty. Neurology 2007; 68: 116-121)
Il rischio di comparsa della fibrillazione atriale, in base ai dati dello studio Framingham negli Stati Uniti e dello studio Rotterdam in Europa, è di circa il 25% sia in uomini che donne che hanno superato l’età di 40-55 anni. Questo vuol dire che, a partire da questa età, un soggetto su 4 andrà incontro a fibrillazione atriale nel corso della restante esistenza.
Loss of coordinated atrial activation
Loss of atrial mechanical function
EKG-replacement of P waves with fibrillatory waves
Irregular and frequently rapid ventricular response
Loss of coordinated atrial activation
Loss of atrial mechanical function
EKG-replacement of P waves with fibrillatory waves
Irregular and frequently rapid ventricular response
Inexorable progression:
Paroxysmal – terminates spontaneously
Persistent – sustained beyond 7 days
Permanent – CV failed or has been forgone
Results AF was associated with increased stroke severity (P=.048). Thirty-day mortality was greater in AF strokes than in non-AF strokes (25% versus 14%). The multivariate-adjusted odds ratio for 30-day mortality for AF subjects was 1.84 (95% confidence interval, 1.04 to 3.27). Since 1981, follow-up was available for 150 initial ischemic strokes, including 30 with AF. Compared with the non-AF group, the AF group had poorer survival and more recurrences during 1 year of follow-up. The AF subjects had lower mean Barthel index scores acutely (29.6 versus 58.6, P&lt;.001) and at 3 months (P=.005), 6 months (P=.003), and 12 months (P=.130) after stroke among survivors.
Conclusions Ischemic stroke associated with AF was nearly twice as likely to be fatal as non-AF stroke. Recurrence was more frequent, and functional deficits were more likely to be severe among survivors. Since stroke is usually the initial manifestation of embolism in AF, prevention is critical to reducing disability and mortality.
In a recent study by Gladstone and colleagues of nearly 600 patients who were admitted to the hospital with a first ischemic stroke from AF, 60% were disabling and 20% were fatal.
Allora se guardate quest prima diapositiva vedet equalera lo stato dell arte della prevenzione 2.3 del tromboembolismo nel mondo e purtroppo fino a 2 mesi fa in italia. Voi vedete che il W è stato e continua ad essere un grande farmaco meno 64 % del rischio di eventi tromboembolici qauando testato verso placebo, netta superirità verso glia ntiaggreganti sia in mono ch duplice terapia laddove antiaggreganti hanno esercitato un beneficio molto marginale e per aspirina in particolare beneficio spesso soverchiato dal rischio emorragico. Allora la prima domanda che sorge spontanea è questa cera veramente bisogno di nuovi farmaca anticoagulanti quando abbiamo a disposiziopne un presidio terapeutico così importante, capace di determianre una riduzione del 64 % del rischio di eventiTE ?w
Viene invece utilizzata in modo superiore al dovuto la terapia con aspirina, per la quale è molto debole l’evidenza di una effettiva prevenzione dell’ictus (13) e con rischio di sanguinamenti e di emorragia intracranica non significativamente differente dalla TAO, specialmente negli anziani
Stroke risk reductions from randomized trials of antithrombotic agents in atrial fibrillation. Relative risk reduction on a scale with 10 strokes for no antithrombotic therapy (placebo) is shown. The 22% relative risk reduction of antiplatelet therapy vs placebo and the 64% relative risk reduction of warfarin vs placebo are from Hart et al (Ann Intern Med. 2007;146:857–867). The 28% relative risk reduction of clopidogrel vs aspirin is from Atrial Fibrillation Clopidogrel Trial With Irbesartan for Prevention of Vascular Events (ACTIVE-A) (N Engl J Med. 2009;360:2066–2078), the 43% relative risk reduction of warfarin vs clopidogrel (Clop) plus aspirin is from the Atrial Fibrillation Clopidogrel Trial With Irbesartan for Prevention of Vascular Events (ACTIVE-W) (Lancet. 2006;367:1903–1912), and the warfarin rate is reset to the 64% relative risk reduction compared with control from the overview (Ann Intern Med. 2007;146:857–867). The 36% relative risk reduction of dabigatran 150 mg (Dabi) vs warfarin is from Randomized Evaluation of Long-Term Anticoagulant Therapy (RE-LY) (N Engl J Med. 2009;361:1139–1151), the 12% relative risk reduction of rivaroxaban (Riva) vs warfarin is from the Rivaroxaban Once Daily Oral Direct Factor Xa Inhibition Compared With Vitamin K Antagonism for Prevention of Stroke and Embolism Trial in Atrial Fibrillation (ROCKET-AF) (for stroke or systemic embolism) (N Engl J Med. 2011;365:883–891), and the 21% relative risk reduction of apixaban (Apix) vs warfarin is from Apixaban for Reduction in Stroke and Other Thromboembolic Events in Atrial Fibrillation (ARISTOTLE) (N Engl J Med. 2011;365:981–992).
, un numero consistentemente maggiore di pazienti ( circa il 75% vs il 10% riportato in altri algoritmi ) risulta avere uno score di rischio tromboembolico elevato ( maggiore o uguale a 2 ) ed è quindi da candidare alla TAO. Al contrario i pazienti effettivamente a basso rischio tromboembolico costituiscono soltanto circa il 9%.
This slide shows an increasing risk of stroke, systemic embolism or death, and an increasing risk of major bleeding with decreasing renal function according to quartiles of cystatin C among AF patients randomised in the ARISTOTLE trial.
Abbreviations
AF: Atrial fibrillation
eGFR: estimated glomerular filtration rate
SE: Systemic embolism
References
Hohnloser SH, et al. Efficacy of apixaban when compared with warfarin in relation to renal function in patients with atrial fibrillation: insights from the ARISTOTLE trial. Eur Heart J 2012; e-published August 29, doi:10.1093/eurheartj/ehs274.
Allora gli ACO che possiedono queste carateristiche appartengono a 2 famiglie. La I è quella dei gatrani, di cui il rappresentatnte è il dabigatran, inibitori diretti della trombina attivata, cioè del fattore Iia, l’altra famiglia è quella degli Xabani, inibitori diretti del fattore X attivato. Adifferenza antagonisti della vitamina K e dell’eparina che agiscono su diversi fattori cascata coagulativa
Questi nuovi NOAC sono statistudiati estesamente; in una metanalisi di studi di fase 2 e fase 3 che hanno confrontato questi agenti verso il Warfarin nella FANV, sono state dimostrate essenzialmente 2 cose.
La prima che questi farmaci sono più efficaci del warfarin nella prevenzione dell’endpoint oprimario, costituito dallo stroke e dall’embolia sistemica, la seconda
Stroke or systemic embolism (A) and ischemic stroke (B) during oral anticoagulant treatment. NOAC indicates novel oral anticoagulant; VKA, vitamin K antagonists; M-H, Mantel-Haenszel; CI, confidence interval; RE-LY, Randomized Evaluation of Long-Term Anticoagulant Therapy; ARISTOTLE, Apixaban for the Prevention of Stroke in Subjects With Atrial Fibrillation; J-ARISTOTLE, Japanese Apixaban for the Prevention of Stroke in Subjects With Atrial Fibrillation; ROCKET-AF, An Efficacy and Safety Study of Rivaroxaban With Warfarin for the Prevention of Stroke and Non-Central Nervous System Systemic Embolism in Patients With Non-Valvular Atrial Fibrillation; and J-ROCKET-AF, An Efficacy and Safety Study of Rivaroxaban With Warfarin for the Prevention of Stroke and Non-Central Nervous System Systemic Embolism in Patients With Non-Valvular Atrial Fibrillation in Japan.
Stroke risk reductions from randomized trials of antithrombotic agents in atrial fibrillation. Relative risk reduction on a scale with 10 strokes for no antithrombotic therapy (placebo) is shown. The 22% relative risk reduction of antiplatelet therapy vs placebo and the 64% relative risk reduction of warfarin vs placebo are from Hart et al (Ann Intern Med. 2007;146:857–867). The 28% relative risk reduction of clopidogrel vs aspirin is from Atrial Fibrillation Clopidogrel Trial With Irbesartan for Prevention of Vascular Events (ACTIVE-A) (N Engl J Med. 2009;360:2066–2078), the 43% relative risk reduction of warfarin vs clopidogrel (Clop) plus aspirin is from the Atrial Fibrillation Clopidogrel Trial With Irbesartan for Prevention of Vascular Events (ACTIVE-W) (Lancet. 2006;367:1903–1912), and the warfarin rate is reset to the 64% relative risk reduction compared with control from the overview (Ann Intern Med. 2007;146:857–867). The 36% relative risk reduction of dabigatran 150 mg (Dabi) vs warfarin is from Randomized Evaluation of Long-Term Anticoagulant Therapy (RE-LY) (N Engl J Med. 2009;361:1139–1151), the 12% relative risk reduction of rivaroxaban (Riva) vs warfarin is from the Rivaroxaban Once Daily Oral Direct Factor Xa Inhibition Compared With Vitamin K Antagonism for Prevention of Stroke and Embolism Trial in Atrial Fibrillation (ROCKET-AF) (for stroke or systemic embolism) (N Engl J Med. 2011;365:883–891), and the 21% relative risk reduction of apixaban (Apix) vs warfarin is from Apixaban for Reduction in Stroke and Other Thromboembolic Events in Atrial Fibrillation (ARISTOTLE) (N Engl J Med. 2011;365:981–992).
Figure 11. Annual rates of major hemorrhage during anticoagulation in primary prevention trials involving patients with nonvalvular atrial fibrillation. The mean age of participants was 69 years. Major hemorrhage was variously defined but typically involved bleeding severe enough to require hospitalization, transfusion or surgical intervention, involved a critical anatomical site, or was permanently disabling or fatal. Data adapted from Hart RG, Benavente O, McBride R, et al. Antithrombotic therapy to prevent stroke in patients with atrial fibrillation: a meta-analysis. Ann Intern Med 1999;131:492–501.420 AFASAK indicates Copenhagen Atrial Fibrillation, Aspirin, Anticoagulation; BAATAF, Boston Area Anticoagulation Trial for Atrial Fibrillation; CAFA, Canadian Atrial Fibrillation Anticoagulation; SPAF, Stroke Prevention in Atrial Fibrillation; and SPINAF, Stroke Prevention in Nonrheumatic Atrial Fibrillation.
Major (A) and intracranial (B) bleeding during oral anticoagulant treatment. NOAC indicates novel oral anticoagulant; VKA, vitamin K antagonists; M-H, Mantel-Haenszel; CI, confidence interval; RE-LY, Randomized Evaluation of Long-Term Anticoagulant Therapy; ARISTOTLE, Apixaban for the Prevention of Stroke in Subjects With Atrial Fibrillation; J-ARISTOTLE, Japanese Apixaban for the Prevention of Stroke in Subjects With Atrial Fibrillation; ROCKET-AF, An Efficacy and Safety Study of Rivaroxaban With Warfarin for the Prevention of Stroke and Non-Central Nervous System Systemic Embolism in Patients With Non-Valvular Atrial Fibrillation; and J-ROCKET-AF, An Efficacy and Safety Study of Rivaroxaban With Warfarin for the Prevention of Stroke and Non-Central Nervous System Systemic Embolism in Patients With Non-Valvular Atrial Fibrillation in Japan.
Il rischio di emorragie intracraniche viene ridotto del 30 – 70 %. Rispetto al Warfarin
Per i pazienti con fibrillazione atriale non valvolare la valutazione del rischio di ictus deve essere effettuata utilizzando il punteggio CHA2DS2-Vasc (raccomandazione I A)
Per i pazienti con fibrillazione atriale non valvolare e punteggio CHA2DS2-Vasc ≥1 è raccomandato il trattamento anticoagulante orale con AVK (INR=2-3) oppure con i nuovi anticoagulanti orali
Le LG ESC 2012 raccomandano i nuovi anticoagulanti orali come migliore opzione terapeutica per i pazienti con fibrillazione atriale non valvolare
Il punteggio HAS-BLED non dovrebbe essere utilizzato di per sè per escludere i pazienti dal trattamento anticoagulante orale (raccomandazione IIa B)
La valutazione della funzionalità renale del paziente è estesa a tutti i nuovi anticoagulanti orali dalle Linee Guida ESC
Esiste invece un signiocativo numero di pazienti in TAO nei quali la qualita del trattamento
non e soddisfacente (TTR &lt; 60%) oppure esistono difocolta logistiche per la gestione
della TAO o inone si sono veriocati eventi tromboembolici o emorragici eventualmente
correlati ad ampie puttuazioni dell’INR. In questi pazienti, che complessivamente costituiscono
circa un terzo dei pazienti in TAO, e ragionevole lo switch dal warfarin ai nuovi
anticoagulanti orali. Esiste inone un’ampia categoria di pazienti con FA gia nota che sono
esclusi dalla TAO, oppure sono trattati con aspirina pur in presenza di un proolo di rischio
tromboembolico non basso. Sicuramente una quota di questi pazienti e candidabile ai
nuovi farmaci previo accertamento della compliance alla terapia, se l’esclusione dalla TAO
e stata condizionata da problemi di tipo logistico di gestione del warfarin. Se invece la non
eleggibilita per la TAO e stata condizionata dalla stima di un elevato proolo di rischio emorragico,
probabilmente molti di questi pazienti non saranno candidati neppure per i nuovi
anticoagulanti orali.
Possono essere mantenuti in W i pazienti con buona qualità dell’anticoagulazione, IR severa e scarsa affidabilità nell aderenza al trattamento.
Tenete ben presente che i NAO hanno breve durata d’azione, non c’è il conforto del dato di laboratorio per cui dobbiamo essere sicursi sull’affidabilità alla terapia perché basta una omettere una singola assunzione di terapia per essere scoperti dall’anticoagulazione