1. Federazione regionale ligure dei Verdi
Federazione provinciale della Spezia dei Verdi
La Città del sole
E p.c. Partiti dell’Unione
Nonostante il disagio che mi procura con il suo tono intimativo, rispondo alla vostra
lettera del 9 marzo u.s.
Scusatemi, tuttavia, se non riesco a sorvolare del tutto rispetto a quella sorta di
ribaltamento delle parti che nella stessa lettera viene proposto con una certa disinvoltura.
Difatti è apparso a tutti evidente come in realtà sia il sottoscritto ad essere stato oggetto di
ingiustificati attacchi pubblici da parte di Ferdinando Giorgieri. Sinceramente non ho
ancora compreso il motivo di tanto astio nei miei confronti, avendo sempre avuto con lo
stesso Giorgieri buone relazioni sotto il profilo personale e politico, improntate
(pensavo) a una reciproca stima. Tra l’altro riscontro, con amarezza, che giudizi e toni
non propriamente amicali sono stati ulteriormente riproposti sulla stampa ancora
recentissimamente, quasi a voler rinfocolare gratuitamente una polemica che pensavo si
volesse sopire. Vogliate perdonarmi la franchezza, ma per tutte queste ragioni, trovo
risibile imputare ad altri ( a me) “..il tentativo di allentare Verdi e Città del Sole
dall’Unione..”.
Ciò detto, so bene qual’è il mio compito e so bene che tocca in gran parte proprio a me la
fatica di garantire le migliori condizioni per la coesione di tutte le anime politiche che
hanno aderito alla coalizione del centrosinistra. E poiché sono convinto che le culture
politiche ambientaliste debbano poter arricchire il prossimo governo della città con il loro
apporto, non voglio ancora rinunciare a tutta la pazienza e a tutta la fatica necessarie a
favorire questo obiettivo.
Per quanto riguarda il merito delle questioni programmatiche, come concordato con le
forze politiche da me convocate dopo le primarie, in questo scorcio di fine mese mi sto
accingendo alla definizione del programma, dopo aver attivato una fase di “ascolto e di
interazioni” in città. Relativamente ai punti sui quali Verdi e Città del Sole richiedono
chiarimenti e specificazioni vi trasmetto nella nota allegata le anticipazioni del caso.
Massimo Federici
Candidato sindaco dell’Unione
La Spezia 19 marzo ’07
2. Nota programmatica
CENTRALE ENEL
La questione della Convenzione relativa al risarcimento dei danni ambientali dovrà essere ripresa
tenendo in considerazione i criteri di definizione del danno ambientale stabiliti dalla recente
normativa europea in materia.
Comunque la questione della Convenzione dovrà essere parte integrante del processo di valutazione
per il rilascio della autorizzazione integrata ambientale alla centrale termoelettrica della Spezia.
In tal senso questa autorizzazione non dovrà essere vissuta come una semplice scadenza formale ma
come l’occasione per rimettere in discussione l’impianto nelle attuale funzioni e caratteristiche. Ciò
attraverso due fasi temporalmente distinte:
1 nell’immediato: ridiscussione della potenza, della tipologia dei combustibili, delle tecniche
di disinquinamento nonché della possibilità di investimenti in politiche energetiche
territoriali a favore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico
2 nel futuro prossimo (quanto meno al momento del rinnovo della autorizzazione integrata: 7
anni dal primo rilascio, quindi non oltre il 2014) rimessa in discussione della presenza della
centrale nell’attuale sito
PRP
Il PRP come affermato in sede di approvazione ( nel giudizio di VIA e nella delibera di
approvazione del Consiglio Regionale) ha natura di piano quadro di pianificazione non direttamente
attuativo e quindi necessiterà, a livello di attuazione degli ambiti operativi previsti, di ulteriori
momenti di valutazione e di coinvolgimento della comunità locale. Ciò comporta la necessità di
dare al più presto attuazione all’odg del Consiglio Regionale che ha accompagnato l’approvazione
del PRP, costituendo un tavolo locale di confronto con la partecipazione anche delle associazioni
ambientaliste e dei comitati dei cittadini oltre che delle istituzioni e rappresentanze sociali
interessate. Tale tavolo dovrà definire, attraverso un protocollo tecnico condiviso recepito con
apposita procedura a rilevanza amministrativa:
1. le regole e le modalità di attuazione dei diversi ambiti operativi del PRP
2. i criteri e i metodi di valutazione ambientale/ economica e sociale di detti ambiti
3. il ruolo della comunità locale nel suddetto processo decisionale anche individuando apposite
figure di garanzia del processo concordato
3. AREA EX IP
Su questa area si tratta di mantenere un equilibrio tra esigenze di bonifica e tutela della salute dei
cittadini. Ciò potrà avvenire attraverso:
1. la costituzione di un apposito Osservatorio tecnico istituzionale formato da tutti gli enti
competenti in materia, aperto alla presenza di tecnici esplicitamente nominati dalle
associazioni ambientaliste e dai comitati dei cittadini
2. la definizione concordata all’interno del predetto Osservatorio di un protocollo di bonifica
che escluda rilasci impropri in atmosfera di odori e sostanze pericolose per la salute dei
cittadini, redatto anche alla luce delle risultanze dell'indagine dell'Istituto Superiore di
Sanità, commissionata dall'amministrazione ed attualmente in corso: in questo quadro si
dovrà prevedere anche un preliminare confronto pubblico sulle migliori pratiche di bonifica
presenti in relazione ad aree con le tipologie e le modalità di dispersione degli inquinanti
simili a quella in discussione
2. la definizione, sempre concordata all’interno del predetto Osservatorio, di un sistema
adeguato di monitoraggio della attività di bonifica realizzata sulla base del protocollo di cui
al punto 2, prevedendo anche in tale fase la prosecuzione del supporto attualmente fornito
dall'Istituto Superiore di Sanità
LE POLITICHE AMBIENTALI: STRUTTURE, PROCEDURE,
PARTECIPAZIONE
1. organizzare l’integrazione delle procedure autorizzatorie tra i diversi settori creando
strutture di coordinamento secondo principi che vedano l’ambiente non solo in termini di
tutela, ma di parte centrale per lo sviluppo economico di un territorio: al tal fine sarà
necessario riordinare le procedure e gli strumenti di controllo strategico dell’ente locale
opportunamente integrati con strumenti di contabilità ambientale e di valutazione strategica
delle scelte, secondo le migliori indicazioni che emergono dalle esperienze internazionali/
nazionali e dai documenti ufficiali della UE; anche tenendo conto degli impatti cumulativi e
della specificità ambientale e sanitaria di un dato territorio
2. formalizzare la partecipazione del pubblico nei principali processi decisionali sia di livello
puntuale che di programmazione su area vasta, secondo gli indirizzi della recente normativa
comunitaria e delle buone pratiche a livello nazionale e internazionale
3. potenziare, coneguentemente ai suddetti obiettivi, l'ufficio Ambiente Comunale e gli altri
organismi di controllo, con particolare riferimento alla piena integrazione della prevenzione
sanitaria nelle politiche ambientali attraverso una sempre più stretta collaborazione e
sinergia con le competenti strutture della ASL, anch'esse da rafforzare nella loro azione e
presenza sul territorio
4. “MACCHINA COMUNALE”
Sarà realizzata una articolata e profonda riforma della struttura puntando molto alla crescita e allo
sviluppo professionale del personale da perseguirsi attraverso programmi di aggiornamento e
formazione, affermando rigorosi principi “meritocratici”.
Particolare attenzione sarà dedicata alla dirigenza che costituisce una risorsa cruciale per il
rinnovamento del funzionamento dell’amministrazione. E’ necessario l’accrescimento e lo sviluppo
di competenze di programmazione e di controllo, di relazione e di gestione di tutti i tipi di risorse, di
lettura dei bisogni del territorio e del contesto socio-economico.
Sarà promossa a tutto campo l’investimento nelle nuove tecnologie a supporto dell’innovazione
delle attività amministrative.
La centralità del cittadino deve ispirare la logica di fondo dell’operato della macchina comunale. La
partecipazione dei cittadini, il coinvolgimento e l’interazione, costituiscono uno degli indirizzi
prioritari del programma.
Pur confermando la moderna impostazione (ormai seguita da tutte le amministrazioni comunali
maggiormente innovatrici) del Comune come “holding”, del Comune che da erogatore si trasforma
sempre più in regolatore di servizi, occorre intervenire con una razionalizzazione delle società
partecipate e garantire più alti livelli di qualità, efficienza ed economicità a beneficio della
comunità. La riduzione dei membri dei consigli di amministrazione è un obiettivo del programma.
Tra le prime iniziative della nuova Amministrazione è prevista la promozione della verifica di tutti i
contratti di servizio in essere.
MUSEI
E’ prevista una complessiva riorganizzazione del settore Cultura a partire dall’assetto istituzionale
dei musei. L’orientamento in proposito guarda alla Fondazione di partecipazione come modello
maggiormente capace di garantire
- un’effettiva integrazione della gestione, riducendo ad un unico ente di riferimento i
cinque musei cittadini;
- la diretta partecipazione di soggetti pubblici e privati nella gestione del sistema
museale;
- una maggiore efficacia nella gestione complessiva;
Oltre al Comune della Spezia dovranno avere un ruolo di rilievo altri fondatori quali la Regione
Liguria e la Fondazione Carispe.