IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
Marina bertolotti parma_oct_2011-1
1. Il Profilo Integrato di cura: un
approccio attuale alla complessità
del bambino/adolescente e della
famiglia in oncoematologia
pediatrica
Parma, 7 ottobre 2011
Marina Bertolotti
3. In ambito sanitario, il trattamento di un
problema di salute richiede quasi sempre il
coinvolgimento di più attori.
Si creano perciò problematiche di:
- VARIABILITA’
- CONTINUITA’
- INTEGRAZIONE
Psiconcologia
AO OIRM – S.Anna
4. PROFILI E PERCORSI di cura
COSTITUISCONO POTENTI STRUMENTI
PER IL MIGLIORAMENTO DELLA
QUALITA’
Psiconcologia
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5. Il percorso diagnostico terapeutico
assistenziale (PDTA)
PDTA: modelli che, sulla base di linee guida e in
relazione alle risposte disponibili, consentono
un’analisi degli scostamenti tra la situazione attesa e
quella osservata in funzione del miglioramento della
qualità. I PDTA rappresentano strumenti che
permettono di delineare, a un’Azienda sanitaria ,
rispetto ad una patologia o a un problema clinico, il
miglior percorso praticabile all’interno della propria
organizzazione.
Psiconcologia
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6. Il Profilo Integrato di Cura (PIC)
Quando un PDTA descrive un processo relativo a un
problema di salute nella sua gestione sia territoriale
sia ospedaliera ,è possibile parlare di PIC, percorso
orientato alla continuità, all’integrazione e alla
completezza della presa in carico.
Psiconcologia
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7. La costruzione di un percorso/profilo di cura
- Definisce gli obiettivi, i ruoli e gli ambiti di intervento
- Garantisce chiarezza delle informazioni al paziente
-Chiarisce i compiti dei vari attori
Psiconcologia
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8. PDTA e PIC
PAZIENTE AL CENTRO INTEGRAZIONE
MULTIPROFESSIONALE
PRATICA BASATA MIGLIORAMENTO
SU EBM/EBN/EBP CONTINUO
Psiconcologia
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9. In ambito pediatrico , la presenza di
Centri di Riferimento qualificati
(AIEOP) dislocati nelle varie
Regioni Italiane ,rende
particolarmente importante il lavoro
in rete
Psiconcologia
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10. Anche il lavoro Psiconcologico trae
grandi vantaggi dall’organizzazione in
rete e quindi anche dall’ integrazione
ospedale–territorio e i PIC
rappresentano sicuramente una grande
opportunità di ottimizzazione delle
risorse e miglioramento dell’assistenza
Psiconcologia
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11. PERCORSO Diagnostico Terapeutico Assistenziale
In Psiconcologia
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA COMPLESSITA’
-paziente in età evolutiva-
13. AREA BIOLOGICA - Indicatori S,No Impatto sulla vita
N.V.
A. Grave/invalidante deficit o mutamento corporeo (in 0. Nessuna
atto/potenziale) disfunzione
B. Dolore o sintomi non controllati ,nonostante terapia
Karnofsky=
di supporto adeguata
100
C. Importanti effetti collaterali della terapia (livello di 1. Disfunzione con
tossicità inatteso) effetti funzionali
lievi
D. Rapida progressione di malattia, aspettativa di vita <
12 mesi
Karnofsky 90-80
E. Importanti difficoltà nutrizionali 2. Disfunzione con
effetti nella
F. Lesioni Cerebrali Sintomatiche
quotidianità
Karnofsky 70-50
G. Comorbilità medica o genetica 3. Effetti permanenti
H. Familiarità per neoplasia e invalidanti
Karnofsky 40-10
14. AREA PSICOLOGICA/PSICHIATRICA – Indicatori Si/N Impatto sulla vita
bambino (B)/ adoles (A)/genitore(G) NV
A. Disturbo psichico e/o cognitivo in anamnesi o in atto 0. Nessun rischio
B/A/G
B. Persona già in carico ai Servizi di Salute Mentale o
NPI (P, ancheA)***B/A/G
C. Disturbi somatici non correlati alla patologia organica 1. Lieve rischio
di base o alla terapia B/A/ psicosociale: bisogno
monitoraggio,
D. Alterazioni del comportamento non correlate alla
prevenzione
patologia organica di base o alla terapia terapia B/A
E Stato di ansia/depressione/negazione eccessiva e 2. Medio rischio
protratta B/A/G psicosociale: bisogno
intervento
F Dipendenze/abuso di sostanze attuale o pregresso A/G
(P, anche A)***
G. Esplicita richiesta di aiuto da parte del paziente o dei 3. Alto rischio
familiari psicosociale: bisogno
H. Recenti lutti familiari o significativi B/A/G intervento
immediato/ intensivo
15. AREA SOCIALE – Indicatori Si/N Impatto sulla vita
NV
A Famiglia ristretta o allargata B A G (A anche P)*** 0. Vulnerabilità
sociale assente
B. Stato di gravidanza/ Puerperio A/G (A anche P)***
C. Figli minori o presenza di fratelli minori A/B/G (A 1. Vulnerabilità
anche P)*** sociale lieve: bisogno
di monitoraggio,
prevenzione
D. Disabili psichici/ fisici in famiglia B/A/G (A anche 2 Vulnerabilità
P)*** sociale rilevante:
bisogno di
E. Persona in carico al servizio sociale territoriale B/A/G
intervento
(A)
F. Situazione abitativa critica (A) B/A/G 3. Vulnerabilità
G. Provenienti da fuori Regione (A) sociale grave:
bisogno di intervento
immediato/intensivo
H. Cittadino straniero senza tessera sanitaria o con
codice CSTP (UE,extra UE, clandestino)(A)
16. AREA ASSISTENZIALE – Indicatori (M medico I Si/N Impatto sulla vita
infermiera) NV
A. Comprensione delle comunicazioni ricevute B/A/G ( 0. Nessuna criticità
M,I,P)
B. Scarsa aderenza alle cure B/A/G (M,I)
C. Collaborazione familiare fragile o inesistente G (M,I) 1. Lieve criticità:
bisogno
D. Consapevolezza/aspettative inadeguate B/A/G (M,I)
monitoraggio,
prevenzione
E. Difficoltà di relazione con l’équipe curante B/A/G 2. Rilevante criticità:
(M,I,P) bisogno di intervento
F. Difficoltà nell’organizzazione dell’assistenza medico- 3. Grave criticità:
infermieristica (M/I) bisogno di intervento
immediato/ intensivo
17. CRITERI COMPLESSITA’ GLOBALE: SI’ NO
Punteggio = 3 in almeno una delle tre aree psicologica/psichiatrica, sociale o
A assistenziale
B Punteggio ≥ 2 in almeno due delle quattro aree biologica, psicologica/psichiatrica,
sociale o assistenziale
Note:
__________________________________________Firma del professionista che ha eseguito la valutazione
18. Nelle righe sottostanti indicare eventuali specifiche e la data di attivazione del singolo intervento.
NPI ______________________________________________________________________________
CSM _____________________________________________________________________________
Ser.T ____________________________________________________________________________
Servizi Sociali _____________________________________________________________________
Scuola ____________________________________________________________________________
Associazioni di Volontariato _________________________________________________________
Altro ____________________________________________________________________________
Segnalazione Servizio Sociale Aziendale (SSA) SI’ NO
19. Team di cura e altre figure assistenziali a supporto
Nelle righe sottostanti indicare quali operatori sono coinvolti e riportare nome e cognome
Psicologo _______________________________________________________________________
Psichiatra_______________________________________________________________________
Assistente Sociale ________________________________________________________________
Assistente Tutelare Protezione Famiglia______________________________________________
Educatore ______________________________________________________________________
Volontari ______________________________________________________________________
Altro __________________________________________________________________________
20. Scheda della presa in carico psicologica (compilazione a cura dello psicologo del team di cura)
Nelle righe sottostanti indicare eventuali specifiche e la data di attivazione del singolo intervento.
A comunicazione diagnosi/recidiva_______________________________________________
B intervento su compliance/gestione sintomi_______________________________________
C supporto psicologico al paziente________________________________________________
D supporto psicologico alla famiglia ______________________________________________
E consulenza Progetto Protezione Famiglia (comunicazione con i minori)_______________
__________________________________________________________________________
G psicoterapia breve___________________________________________________________
Sì No
H supporto al lutto____________________________________________________________
individuale di gruppo
I intervento di gruppo ________________________________________________________
21. L’adozione della scheda di complessità
consente:
-La promozione della comunicazione
interdisciplinare
- L’acquisizione di un linguaggio comune e di una
valutazione , anche quantitativa, del disagio
complessivo e delle aree maggiormente
compromesse
-Lo scambio di informazioni tra i vari Centri
- L’acquisizione di dati psicosociali per eventuali
studi
Psiconcologia
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