As indicated in the 2009/28/EC Directive of the European Parliament and Council, ambitious energy and climate change objectives for 2020 have been stated: greenhouse gas emissions reduction for 20%, renewable energy increase for 20%, improvement in energy efficiency for 20%.
Types and "forms" of intervention on the territory, to produce energy from renewables, appear to be multiple and certainly comparable to infrastructure "linear and areal" of anthropogenic nature. It follows that, also for this purpose, the "environment consumption” is one of the main phenomena found at different levels, which add to the already growing soil consumption in our country.
Starting from this consciousness, research of potential and actual impacts, due to the installation for energy production from renewable sources, in a modern land management, must focus on assessing the landscape ecology. A significant problem for some types of plants, mainly those solar and wind power, is the need to install the devices in the environment, with possible negative effects in terms of visual impact and soil consuming. Careful planning to individuate the less invasive and less “visible” plants integration" could reduce the problem, but certainly not eliminate it. It is therefore extremely important to define what weight can have different impacts on the environment, however, considering all possible options.
Osservazioni aerospaziali: Applicazioni territoriali ed ambientali
Geomatics: soil consuming risk in renewable energy plants installation
1. Geomatica: rischio di consumo del
suolo degli impianti di energia da
rinnovabili
Flavio Borfecchia , Emanuela Caiaffa & Maurizio Pollino
Ricercatori ENEA
Alessandro Marucci
PhD Dipartimento di scienze naturali-Università dell’Aquila
6°Workshop Tematico
Telerilevamento nell’analisi dei rischi naturali ed antropici
Bologna, 14-15 Giugno 2012
2. Introduzione
L’uso delle fonti rinnovabili per la produzione di energia ha assunto un
ruolo significante anche in virtù della
DIRETTIVA 2009/28/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO sulla
promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili,
allo scopo di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Sono stati individuati i seguenti obbiettivi da raggiungere entro il 2020:
•riduzione del 20% delle emissioni di gas serra
•incremento del 20% dell’uso delle energie rinnovabili
•incremento del 20% dell’efficienza energetica
3. Obbiettivi
In una moderna governance del territorio è diventato indispensabile
condurre accurate valutazioni sugli impatti causati dalla istallazione di
impianti di produzione di energia.
Obiettivo del presente studio è stato quello di creare una metodologia,
basata sul GIS, a supporto dei processi decisionali per:
1) individuare le potenzialità di una determinata area rispetto alla sua capacità di sostenere
fonti di energia rinnovabile;
2) valutare il grado di sostenibilità di un area alle modificazioni lineari ed areali
delle infrastrutture energetiche;
3) valutare la percentuale di consumo del suolo provocata da installazioni
di impianti da rinnovabili.
5. METODO PER IL CALCOLO DELL’INDICE
DI CRITICITA’ PROPOSTO
Indice di Criticità
6. MEZZI E METODI
Raccolta e controllo dei dati digitali relativi alle
informazioni territoriali e ambientali di base su
scala regionale e locale
• DEM: Modello digitale del terreno per le analisi morfologiche
• Basi territoriali ISTAT-2011
• Copertura Corine Land Cover 2006 (http://www.eea.europa.eu/)
• Base dati vettoriali: aree urbanizzate, viabilità, rete idrografica,
confini comunali, confini regionali, aree protette, SIC, ZPS, IBA
(Regione Abruzzo)
• Foto aeree
8. Raccolta e analisi dei dati di uso del suolo
(Corine Land Cover 2006) e casi di studio
Le categorie del CLC sono state classificate secondo un
gradiente di naturalità crescente, da sistemi a forte grado
di trasformazione a sistemi a elevata naturalità
9. Risultati casi di studio e confronto Carta della Qualità Ecologica
Qualità Ecologica Complessità strutturale
Confronto con Carta della Qualità Ecologica
Si denota una forte convergenza tra i risultati ottenuti con i casi di studio e la
Carta della QE in relazione alla struttura dell’ecomosaico.
10. PROCESSI CONOSCITIVI
La determinazione del valore di qualità ecologica deriva da un duplice processo conoscitivo:
1.Uno relativo allo stato di fatto sulle relazioni ecologiche tra le classi del CLC e la scala
funzionale alla quale poter riconoscere tali relazioni.
2.Uno connesso alla realtà territoriale attraverso una campagna di rilevamento dei caratteri
ambientali salienti (flora, vegetazione e paesaggio) e in particolar modo della loro
“sensibilità” alle trasformazioni, causate dall’inserimento di infrastrutture “energetiche”.
11. INDICE DI CRITICITA’
IC=D+QE+ILC+FQ+IP
I fattori che intervengono nella definizione dell’indice di criticità sono:
•Struttura dell’ecomosaico: la presenza di più habitat in uno spazio
definito determina la formazione di maggiori zone ecotonali (Densità)
•Uso del suolo: Carta della Qualità Ecologica (QE)
•Naturalità: l’indice di conservazione paesaggistica (ILC)
•Fattore di quota: (FQ)
•Interferenza positiva: il grado di qualità delle classi CLC, in rapporto
alla superficie, come fattore di espressione della continuità ambientale (IP)
13. Particolare: Provincia di Chieti, area Frentana. Valutazione
qualitativa del consumo di suolo lineare da infrastrutture
Aree urbanizzate:
incremento del consumo di suolo
Linee di possibile sviluppo:
Intercettano aree critiche
per l’inserimento di infrastrutture
lineari
Asta fluviale: alta sensibilità ecologica
14. Particolare: Provincia di L’Aquila – Valutazione qualitativa del
consumo di suolo da infrastrutture energetiche (eolico)
Tracciato 5 Classe CLC
T5.1 324 *6210 Formazioni
Possibili criticità:
erbose secche
T5.2 321
seminaturali e facies
T5.3 321 •Consumo di suolo in aree
coperte da cespugli su ad alta
T5.4 324 substrato calcareo Bosco misto a
naturalità (Festuco-Brometea) dominanza di carpino
T5.5 321 A
nero
T5.6 321 5130 Formazioni di
•Interferenze con sistemi naturali complessi
Mantelli ed arbusteti
Juniperus cmmunis L. su
T5.7 321
lande alpine e prati
T5.8 324 •Microframmentazione ambientale
calcarei
T5.9 324
Tracciato 6 Classe CLC •Incremento della polverizzazione delle
T6.1 324 strutture antropiche
T6.2 321
T6.3 321
T6.4 Valutazione qualitativa a scala di dettaglio a
321 Mantelli ed arbusteti
Bosco misto
B dominanza di carpino
T6.5 321 del “CONSUMO”
Pascoli secondari
nero
T6.6 322
T6.7 321
T6.8 322
15. CONCLUSIONI
1. le aree interne, data la compresenza di più fattori, presentano valori di criticità più
alti rispetto alle aree costiere;
2. nelle aree costiere è facile distinguere il sistema principale delle aste fluviali che
nella fattispecie sono tra le più importanti connessioni ecologiche;
3. i livelli di dettaglio dell’indicatore sono tali da poter permettere delle analisi sia a
scala ampia sia a quella locale;
4. il valore intrinseco di criticità dei sistemi biologici nei confronti di un processo di
trasformazione è slegato dalla produzione di energia da FER, dunque l’indice ha
valore per tutte le azioni che intervengono sul territorio e lo modificano;
5. la polverizzazione degli interventi sul territorio, anche se ritenuti virtuosi dato che
servono alla produzione di energia pulita, è un fenomeno da evitare o comunque da
controllare;
6. l’effetto cumulo, unito alla polverizzazione, potrebbe rappresentare un fattore di
rischio per gli habitat naturali poiché, non controllando il fenomeno, potrebbero
intaccare le aree ad alta naturalità o la aree residuali rimaste ancora integre o
parzialmente integre.
16. CONCLUSIONI
ULTERIORI APPLICAZIONI
DESERTIFICAZIONE: tra le cause del processo di desertificazione si annoverano i
fenomeni di erosione meccanica e fisica, degrado chimico e biologico (FAO), dai
cambiamenti climatici. Il clima influenza la desertificazione tramite tre fattori – piogge,
radiazione solare e vento.
AGRICOLTURA: studio e distribuzione dei parametri climatici per la produzione delle
culture e per la loro localizzazione nel territorio.
PIANIFICAZIONE ENERGETICA: politiche di sviluppo e promozione delle e FER sul
territorio.
17. 6°Workshop Tematico
Telerilevamento nell’analisi dei rischi naturali ed antropici
Bologna, 14-15 Giugno 2012
Geomatica: rischio di consumo del suolo degli impianti di
energia da rinnovabili
Grazie per l’attenzione
Flavio Borfecchia , Emanuela Caiaffa & Maurizio Pollino
Ricercatori ENEA
Alessandro Marucci
PhD Dipartimento di scienze naturali-Università dell’Aquila