Servizi in Toscana
- Tutela della salute e servizi: Normativa, Diagnosi, Cura, Riabilitazione, Altro
- I servizi dell'Area disabilità nel territorio toscano: Sanitario e sociale
- Percorsi di cura e riabilitazione in Toscana: cassificazione dei servizi di riabilitazione, tipologia dei servizi e modalità di accesso (Dr.ssa Ensabella)
Misericordia di Firenze - 10th European Congress of Mental Health in Intelle...
Progetto Sportello Unico Disabilità - 4 - Servizi in Toscana (Ensabella)
1. SPORTELLO UNICO DISABILITA’ (SUD)
-3–
AREA SANITARIA
TUTELA DELLA SALUTE E SERVIZI
Avv. Filippa Maria Ensabella
2. L’art. 32 della Costituzione recita
“La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e
interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di
legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti
imposti dal rispetto della persona umana”.
3. L’art. 38 della Costituzione recita
“ Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per
vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano provveduti ed assicurati mezzi
adeguati alle loro esigenze di vita in caso di
infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento
professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti
predisposti o integrati dallo Stato.
L’assistenza privata è libera”
4. DOPO LA COSTITUZIONE
1968 riforma ospedaliera nasce l’Ente Ospedaliero pubblico
preordinato al ricovero e alla cura degli infermi (prima Assistenza
e beneficenza)
1970 Istituzioni delle Regioni (art. 114-115-116-117 Cost.)
1972 D.P.R. n. 4 del 14/1/72
Competenze sanitarie trasferite alle Regioni
1974 L. 386 sancì la fine del sistema mutualistico e mette le basi per la
riforma del Sistema Sanitario
1977 L.349 che norma il trasferimento alle Regioni delle competenze
degli enti mutualistici
5. 1978 Riforma sanitaria Legge 833
- Nascita del servizio sanitario nazionale 1992 riforma della riforma decreto legislativo 502
(governo Amato) modificato dal decreto
Legislativo 517/93 (governo Ciampi)
1999 riforma ter decreto legislativo 229
(governo d’Alema)
6. IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Il S.S.N., è stato istituito con la legge n. 833 del 23.12.78
(ministro sanità Tina Anselmi - governo Andreotti).
E’ lo strumento operativo per garantire la tutela della salute.
L’art. 1 L.833/78 recita “ La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
collettività mediante il Servizio Sanitario Nazionale”
7. Da cosa è costituito? (art.1 833/78)
“Il SSN è costituito dal complesso delle funzioni, delle
strutture, dei servizi e delle attività destinate alla
promozione, mantenimento ed al recupero della
salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza
distinzione di condizioni individuali o sociali e
secondo le modalità che assicurano l’uguaglianza dei
cittadini nei confronti del servizio”.
8. DALLA LEGGE 833 SCATURISCONO I PRINCIPI E GLI OBIETIVI DEL SSN
PRINCIPI
1)
GLOBALITÀ- Universalità
2)
UGUAGLIANZA
3)
SOCIALITÀ
4)
TERRITORIALITÀ
dei cittadini.
degli interventi.
Al cittadino deve essere garantito:
- sia il diritto di essere curato in caso di
malattie
- sia l’interesse e il diritto a non ammalarsi
attraverso adeguati interventi di
PREVENZIONE- CURA E RIABILITAZIONE
Ogni cittadino ha diritto alla prestazione
sanitaria indipendentemente dalle sue
condizioni individuali e sociali
della tutela sanitaria.
La salute è un bene sociale ed è tesa a
privilegiare il momento della prevenzione
rispetto a quello della cura della medesima.
In ogni zona socio-sanitaria svolge la sua
attività una sola istituzione, cioè l’U.S.L. alla
quale spetta sia la direzione che
l’organizzazione dei vari servizi sanitari
9. GL I OBIETTIVI DEL S.S.N.
-
La FORMAZIONE ad una moderna coscienza sanitaria (ed. sanitaria)
-
La PREVENZIONE delle malattie e degli infortuni in ogni ambito di vita e
-
La DIAGNOSI E LA CURA quali che ne siano le cause, la fenomenologia e
-
La RIABILITAZIONE degli stati di invalidità e di inabilità somatica e
psichica
-
La SALUBRITÀ E IGIENE nell’ambiente naturali di vita e di lavoro
-
L’IGIENE degli alimenti
-
La SPERIMENTAZIONE dei farmaci- efficacia terapeutica, non nocività ed
-
La FORMAZIONE PROF.LE di base e permanente e l’aggiornamento
di lavoro
la durata
economicità
scientifico culturale
10.
Il Servizio Sanitario Nazionale è un’organizzazione complessa e unitaria.
A CHI COMPETE L’ATTUAZIONE DEL SSN?
Nella legge 833 ci sono tre livelli di intervento.
Le competenze sono ripartite tra lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni, garantendo la
partecipazione dei cittadini.
Lo Stato:
Programma
Indirizza
Coordina
Finanza
Le Regioni:
Programmano
Coordinano
Finanziano
Istituiscono le U.S.L.
Le Province:
Approvano:
i P.S.R.,
la localizzazione dei servizi sanitari
la delimitazione territoriale delle U.S.L.
Ai Comuni sono riservate le funzioni amministrative residue che la legge
non assegna alle Regioni o alle Provincie
11.
Lo strumento operativo del SSN nella 833 è rappresentato dalle USL
Le UU.SS.LL.- sono “Strutture operative dei Comuni singoli o associati e delle
Comunità montane”.
Gestiscono: a) le strutture ospedaliere del territorio
b) la medicina di base
c) il servizio farmaceutico
d) l’igiene pubblica
e) l’igiene mentale
f) il servizio veterinario
g) l’igiene del lavoro
13. PREVENZIONE
Tutela preventiva per evitare malattie ed infortuni in ogni
ambito di vita e di lavoro, Viene espletata attraverso i servizi:
Igiene degli alimenti;
Igiene della produzione (trasformazione,
commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti);
Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro;
Igiene degli allevamenti
Screening vari
15. Riabilitazione
Ex art. 25 – ambulatoriale
Ex art. 26 – fase intensiva: breve e definita
- fase estensiva: medio o prolungato
periodo definito
- fase di lunga assistenza
16. DALLA 833 SI PASSA ALLA 502
PER PROBLEMI GESTIONALI
PER PROBLEMI ECONOMICI
PER INEFFICIENZA E POCA EFFICACIA
17. D.LGS. 502/92
ART. 3 - L’unità sanitaria locale è azienda dotata di
personalità giuridica pubblica, di autonomia
organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile
gestionale e tecnica fermo restando il diritto-dovere degli
organi rappresentativi di esprimere il bisogno sociosanitario delle comunità locali.
I principi, gli obiettivi e le prestazioni rimangono quelle
previste con la Legge 833/78, anzi trovano più forza e
maggiore sviluppo nel nuovo assetto organizzativo
gestionale dettato da questo nuovo decreto legislativo.
18. IL Decreto Legislativo 502 DEL 30.12.92
Questo decreto ha cambiato notevolmente il settore sanitario.
La Regione, acquista maggiore autonomia e viene investita di un nuovo ruolo
di
responsabilità.
I principi, gli obiettivi e le prestazioni rimangono quelle previste
con la Legge 833/78.
Gli organi si riducano a due:
Il Direttore Generale
Il Collegio dei Revisori
Le USL vengono trasformate in Aziende sanitarie locali, sono dotate di
personalità giuridica pubblica e si riducono come numero.
L’assistenza sanitaria sarà erogata da due organismi:
dall’Azienda Sanitaria Locale e dell’Azienda ospedaliera
19. AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE
Le AZIENDE USL:
assicurano i Livelli Essenziali di assistenza (LEA)
sono aziende di diritto pubblico con personalità giuridica
Il loro fine è quello di dotare l’organizzazione sanitaria di
efficienza, efficacia ed economicità
hanno dimensione infraregionali
Le funzioni vengono svolte con
atto aziendale
20. LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA (LEA)
I livelli sono definiti essenziali perché necessari e appropriati
per rispondere ai bisogni fondamentali di tutela della salute
I LEA devono essere uniformi su tutto il territorio naz.le
L’individuazione dei LEA è effettuata, per il periodo di
validità del piano contestualmente alla individuazione delle
risorse finanziarie destinate al SSN
Le prestazioni comprese nei LEA sono garantite dal SSN
gratuitamente o con quota a carico del
cittadino
21. Lista negativa dei LEA
-
Prestazioni completamente escluse dai LEA
-
Prestazioni parzialmente escluse dai LEA
-
Prestazioni incluse nei LEA, ma con profilo organizzativo
inappropriato da modificare
22. Le Regioni possono erogare prestazioni superiori a quelli previsti dal
P.S.N. , ovvero dai LEA, ma devono provvedere al loro finanziamento
con entrate proprie:
a) introdurre o ridurre per gli esenti i limiti massimi di spesa
b) aumentare i ticket sulle prestazioni
c) aumentare la quota fissa ricetta (salvo farmaci
salvavita)
d) aumentare, entro il 6%, l’aliquota dei contributi
assistenziali a carico dei datori di lavoro
e) aumentare entro il 75% l’aliquota dei contributi
regionali vigenti
f) prevedere nuove forme di partecipazione alla spesa,
escludendo i soggetti esenti
23. DECRETO LEGISLATIVO 229/1999
Il decreto legislativo 229/99, chiamato anche riforma TER
, delinea in modo più preciso la tutela del diritto alla salute
Questa legge porta una grossa evoluzione al processo di
aziendalizzazione già avviato con la riforma bis (decreto
legislativo 502/92)
24. Con il D. Lgs 229/99 il D. Lgs 502/92 è stato totalmente
rivisitato e in alcune parti riscritto.
Gli elementi di novità più importanti sono:
- Il processo di aziendalizzazione risulta confermato ma dotato di ulteriori elementi di
razionalità economica;
Prevale il ruolo forte della programmazione;
- È maggiore il coinvolgimento delle autonomie locali nella programmazione;
- Le risorse sono definite in funzione dei livelli essenziali e uniformi di assistenza da
erogare;
- Esclusività del rapporto di lavoro dei medici;
- Accreditamento delle strutture sia pubbliche che privati;
- Integrazione socio-sanitaria con la valorizzazione del ruolo del distretto
sanitario;
- Responsabilizzazione finanziaria piena delle Regioni;
- Piena applicazione del sistema tariffario, secondo tariffe regionali
-
25. ORGANIZZAZIONI A CONTRONTO
L. 833/78
D.lgs 502/92-517/93
U.L.S
Burocrazia
Capo
Direttiva
Efficienza
Utente (oggetto)
Fare le cose corrette
Aziende U.S.L.
Management
Manager
Obiettivo
Efficacia
Cliente (soggetto)
Fare le cose corrette e
giuste
D.Lgs 229/99
Fare bene le cose corrette e giuste
Qualità
Cliente soddisfatto (soggetto attivo)
26. INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA
Con l’integrazione socio-sanitaria si vuole dare risposta
all’assistenza territoriale rafforzando la zona
distretto, attraverso un’organizzazione tecnica e gestionale
integrata.
Per dare più spessore all’integrazione socio-sanitaria sono stati
istituiti, a livello sperimentale, dal PSR del 2002-2004 due
nuovi organismi:
a) la Società della salute
b) Gli ESTAV
27. Società della Salute
Sono consorzi pubblici senza scopo di lucro, costituite tra:
a) Aziende sanitarie locali
b) Comuni della zona interessata
con lo scopo di favorire il coinvolgimento delle:
- comunità locali
- delle parti sociali
- del terzo settore
- del volontariato
nella individuazione dei
bisogni di salute
nel processo di programmazione.
Nel territorio di Firenze sono state costituite 4 Società
della salute, una per ogni zona.
28. ESTAV
(Enti Tecnici-Amministrativi di Area Vasta)
Gli ESTAV sono enti del servizio sanitario nazionale
dotate di personalità giuridica pubblica e di autonomia
amministrativa, contabile,gestionale e tecnica.
Gli ESTAV attualmente sono tre:
Estav dell’area Vasta NORD-OVEST (che comprende
le Azienda USL di Lucca, Massa è Carrara, Versilia,
Pisa, Livorno e L’azienda Ospedaliera di Pisa);
- Estav dell’area Vasta Centro (comprende le
Aziende USL
di Firenze, Prato, Pistoia, Empoli e le aziende Ospedaliere
di Careggi e del Mayer);
Estav dell’area Vasta Sud-Est (comprende le Azienda USL
di Siena, Arezzo, Grosseto e Azienda Ospedaliera –
Universitaria di Siena).
29.
La figura centrale del servizio sanitario è
LA PERSONA UMANA
La persona è un sistema complesso che possiamo definire
un’unità
BIO-PSICO-SOCIALE
Perché interagiscono elementi:
BIOLOGICI
PSICOLOGI
SOCIALI
30.
Se la salute e il benessere è un diritto per ogni persona umana
il benessere e la salute della persona
con disabilità
e dei loro familiari
è
un interesse che le istituzioni pubbliche devono perseguire
attraverso una grossa integrazione
tra loro e tra i soggetti attivi del territorio
31.
Nel campo della disabilità i bisogni
sono assai vari e sempre più numerosi
si differenziano secondo la fascia di
età:
evolutiva ed adulta
32.
La tutela della salute di un disabile
è
uguale
alla tutela della salute di ogni persona:
- Prevenzione
- Diagnosi
- Cura
- Riabilitazione
33. Il bisogno di salute della persona disabile, però,
è
diverso del bisogno di salute di ogni altra persona
perché
deve essere soddisfatto globalmente
– non può essere parcellizzato -
34. La tutela della salute di un disabile
passa attraverso un percorso globale e personalizzato di:
cura, assistenza e riabilitazione
Utile e necessario
a:
individuare le strategie per il superamento di disabilità;
migliorare le capacità residue;
potenziare le abilità;
migliorare la qualità di vita
dunque
interventi che consentono di valorizzare abilità e potenzialità residue del disabile
35.
I servizi presenti sul territorio si classificano in servizi
sanitari, sociali e socio-sanitari
I servizi sanitari hanno come fine la promozione, la
prevenzione, il mantenimento ed il recupero della salute
fisica e psichica della popolazione e il raggiungimento degli
obiettivi del S.S.N.
I servizi sociali hanno la funzione di rimuovere e superare le
situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana
incontra nel corso della vita
36.
i servizi socio-sanitario hanno la funzione di garantire
contemporaneamente:
a) prestazioni sanitarie finalizzate alla promozione
della salute, alla prevenzione
alla individuazione, rimozione e contenimento
di esiti degenerativi o invalidanti di patologie
congenite e acquisite;
b) azioni di protezioni sociale per supportare la
persona in stato di bisogno, con problemi di
disabilità o di emarginazione condizionanti lo
stato di salute;
37. DUNQUE
Per il godimento di una piena titolarità del diritto alla salute e
di status di cittadinanza il percorso assistenziale studiato per
ogni persona disabile, nei limiti del possibile, deve implicare le
seguenti fasi:
Assistenza
Cura
Riabilitazione
I servizi territoriali
Inserimento scolastico
Inserimento formativo
Inserimento lavorativo
PRESSO
o/e
Le Strutture
38. Come per il servizio sanitario anche per il servizio sociale sono
previsti dei livelli di assistenza chiamati LIVEAS
I livelli essenziale di assistenza sociale
sono i LEA dal punto di vista dei servizi sociali. Previste dalla
legge 328/00 sono ancora in attesa del regolamento di
attuazione. La regione Toscana ha supplito a questa mancanza
con l’istituzione di fondi specifici tipo il fondo per la non
autosufficienza (L.R.T. 66/2008)
39. I bisogni di salute della persona disabile
richiedono unitariamente
prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale
integrati
ed in grado di garantire la continuità
tra azioni di cura - azioni di riabilitazione –
e azioni di protezione sociale
e dunque?
40. Prestazioni sanitarie a rilevanza sociale
– di competenza del S.S.N. –
rimuove e contiene gli esiti degenerativi e invalidanti di patologie
congenite e acquisite
Prestazioni sociali a rilevanza sanitaria
– a carico dei Comuni –
attività del servizio sociale per supportare la persona in stato di
bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione che
condizionano lo stato di salute
Prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione
sanitaria- di competenza della ASL- intensità sanitaria
integrata con quella sociale
41. L’Assistenza è classificata in fasi
- secondo l’intensità necessaria -
Fase intensiva –forte impegno riabilitativo e specialistico
Fase estensiva – intensità terapeutica minore
Fase di lunga assistenza
– mantenimento dell’autonomia funzionale della persona -
42. L’assistenza territoriale viene espletata da:
gestione diretta
strutture pubbliche
a carico S.S.R.
convenzionate
Strutture private
non convenzionate
43. Le strutture convenzionate
Operano per conto del S.S.R
Devono essere autorizzate
Devono essere accreditate
Devono rispettare ed applicare le tariffe regionali
44. La rete dei servizi pubblici
La prima figura in assoluto che può aiutare un
disabile e la propria famiglia
è
Il Medico di Medicina Generale o il Pediatra di base
come
Può
Può
Può
Può
dare consigli utili
dare indicazioni corrette
dare informazioni sul S.S.N. e sui servizi
indicare lo specialistica pubblico o privato
45. Servizio Sanitario Nazionale
Dipartimento di salute
mentale
Componenti
organizzative
Centro di salute mentale
Servizio psichiatrico diagnosi e cura
Day Hospital
Centro Diurno
Strutture residenziali:
Casa famiglia, gruppi appartamento,
Comunità terapeutiche residenziali
Cosa
fanno
46. Centro salute mentale
Consulenze psicologiche, psichiatriche e di
assistenza sociale
Attività diagnostiche
Interventi di medici ed infermieri –ambulatoriale
e domiciliari –
50. Strutture
residenziali
Case famiglia – Gruppi appartamento – Comunità terapeutiche residenziali
Accoglienza residenziale per programmi:
a) Terapeutici
b) Riabilitativi
c) Socio riabilitativi
51. Processo di presa in carica
Richiesta diretta cittadino
MMG/SPDC/Ospedale
Altro Modulo Operativo
Multiprofessionale/ SMA
Servizio sociale
Familiari/Vicinato
Segnalazione
Filtro infermieristico
52. Filtro infermieristico
Caso di
competenza
territoriale ?
no
Invio servizio
competente
si
Caso
urgente ?
Colloquio e raccolta dati –
valutazione infermieristica
no
si
Prima visita psichiatra (15 gg.)
no
Preso n
carico?
si
MMG
Visita
psichiatrica
urgente
53. Informazione MMG
e coinvolgimento
dei parenti e/o
persone di
riferimento
Attività
ambulato
riale
Accoglien
za DayTherapy
no
Preso in carico?
MMG
si
Definizione del programma
terapeutico e sua attuazione
Intervento
domiciliar
e
Servizio
sociale
Inserime
nto
Centro
diurno
Verifica programma
Risoluzione
programma ?
si
Dimissioni
Inserimento
in altre
strutture
pubbliche
RSA
no
Inseriment
o in altre
strutture
residenzia
li
convenzio
nate
54. Il programma terapeutico definito dal gruppo multidisciplinare
in accordo con gli interessati prevede interventi diversificati di:
Attività ambulatoriali – Visite specialistiche, psicoterapia individuale
e familiare, attività ambulatoriale infermieristica
Accoglienza- day therapy – Spazio di ascolto in fase pre e post critica con
l’obiettivo di un approfondimento diagnostico o
somministrazione delle terapie
Intervento domiciliare- Visite per somministrazione farmaci, sostegno, valutazione delle condizioni psicofisiche dell’ambiente
Intervento servizio sociale – Attivazione di progetti individuali con
erogazione di contributi economici e inserimento
terapeutico- riabilitativo in ambiente lavorativo
Inserimento Centro diurno – Inserimento in strutture residenziali o
intermedie pubbliche o convenzionate
55. CENTRI DIURNI
Sono una prima risposta alla de istituzionalizzazione
Offrono un sostegno diurno a quei pazienti cronici che
necessitano di assistenza continua attraverso:
supporti sociali e azioni di tipo riabilitativo
Secondo il grado di intensità riabilitativa e assistenziale:
a) Centro diurno ad alta intensità terapeutico- riabilitativa
(per problematiche di tipo psicotico)
b) Centro diurno semplici (opera una semplice aggregazione di tipo
sociale per pazienti con importanti disabilità
e necessità di tipo assistenziale)
56. STRUTTURE RESIDENZIALI
Le persone ospitate nelle S.R. sono caratterizzate da bisogni
assistenziali intensivi.
La copertura assistenziali nel 70% delle strutture è di h24
Gli utenti hanno storie di malattia lunga rappresentata in larga
maggioranza di disturbi psicotici
Le S.R. ospitano prevalentemente persone con più di 40 anni di
età e nella maggior parte non sono mai stati ricoverati in
precedenza in ospedali psichiatrici
Per le persone inserite non è facile offrire soluzioni
assistenziali alternative e il 37% delle strutture regionali non
hanno dimesso nessuno nell’arco di un anno.
57. Verifica programma
Il team degli operatori di riferimento discute il caso ( anche in più
incontri) e viene verificato il raggiungimento degli obiettivi
stabiliti dal programma terapeutico.
Obiettivi raggiunti = Dimissioni
Obiettivi non raggiunti = Nuovo programma terapeutico
58. Infanzia/ adolescenza
Il processo di presa in carica di un disabile minore è uguale alla presa
in carica del disabile adulto.
Cambiano:
Pediatra
le figure professionali di riferimento Neuropsichiatra infantile
Foniatra e Logopedista
Troviamo:
Il servizio di assistenza educativa: consiste in interventi riabilitativi a
Il progetto individuale:
scanso di ricovero su progetti individuali
favorisce il permanere del minore nel proprio
ambiente di vita per evitare lo sradicamento e favorire
una piena integrazione:
Familiare
Sociale
Scolastica
Sportiva
59. Servizio di Neuropsichiatria infantile
Il servizio svolge attività di:
Prevenzione
Diagnosi
Cura
Per problemi legati
allo sviluppo
al comportamento
al disagio relazionale
alla scuola
alla disabilità
In questo servizio troviamo:
Neuropsichiatra infantile
Psicologo
60. Foniatria e Logopedia
Il servizio svolge attività di:
Prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei disturbi del
linguaggio e dell’apprendimento per la fascia di età da 0-18
61. SMIA
Il servizio salute mentale infanzia e adolescenza
realizza attività ambulatoriali, semiresidenziali e residenziali per
bambini, preadolescenti e adolescenti con turbe neuropsichiche e
psichiche e alterazioni comportamentali importanti e assicura anche
la riabilitazione neuromotoria dell’età evolutiva
Figure professionali presenti: Neuropsichiatra infantile
Psicologo
Pedagogista
Psicomotricista
Fisiatra e fisioterapista
Logopedista
Assistente sociale
Educatore
62. Il minore che si trovi in condizioni di salute da non garantire la
piena integrazione sociale ed educativo scolastica ha diritto
comunque a ricevere una educazione consona alla sua età
ed alle sue condizioni capace di garantire uno sviluppo
armonico del minore
attraverso azioni congiunte ed integrate
63.
Localizzazione servizi pubblici territoriali idonei per l’accesso
ai servizi ed eventuale presa in carico:
In ogni zona distretto
S.M.I.A. (Salute mentale infanzia adolescenza)
S.M.A. (Salute mentale adulti)
M.O.M. (Modulo operativo multidisciplinare)
Per la SMIA a Firenze è stato istituito un numero dedicato che
raccoglie tutte le richieste – 055-6934438 – Lunedì-Mercoledì
e Venerdì dalle ore 8,30-11,00
64. RIABILITAZIONE
La riabilitazione è garantita da una rete di servizi
Ospedali:
reparti per acuti Posti letto di riabilitazione intensiva (cod. 56 e 75)
Unità spinale (cod. 28)
Reparti di lunga degenza (cod.60)
Territorio:
Strutture di degenza residenziale o diurna intensivo ad estensivo
Centri ambulatoriali
Strutture socio-assistenziali residenziali o diurni (RSA-RSD-Centri
diurni- strutture appartamenti ecc.)
Tutte le strutture devono essere autorizzate ed accreditate
65. La riabilitazione viene erogata sulla base di un progetto
riabilitativo individuale che definisce il livello tecnologico
appropriato alle caratteristiche della persona, dei suoi bisogni
e gli obiettivi dell’utilizzo degli ausili necessari
Il ricorso agli inserimenti residenziali deve essere limitato a quei
pazienti con gravità stabilizzate sul piano della limitazione
delle competenze funzionali per i quali non è possibile attuare
un inserimento abitativo o lavorativo
69. Percorso assistenziale disabilità neuropsichiche perinatali e/o congenite
Soggetto con disabilità
Presa in carico
Servizi sanitari territoriali
Zona/distretto
Centro
riferimento
per acuzie
AOU-USL
Progetto riabilitativo individuale (PRI)
Attuazione programmi previsti nel PRI
Monitoraggio criticità cliniche
si
Crisi
Ri-abilitazione
Formazione di base
preformazione
70. Crisi
no
no
Residenza
in famiglia
Autonomie funzionali
acquisite al termine
dell’obbligo
scolastico
si
si
- Formazione
collettiva
- Orientamento
lavorativo
- Inserimenti
lavorativi
- Cooperative
sociali tipo B
Residenza
in famiglia
no
Strutture socioassistenziali
RSD
Comunità alloggio
Propria
abitazione
Monitoraggio
servizi
territoriali
no
Residenzialità protetta
Inserimenti lavorativi
Appartamenti assistiti
Case famiglie
71. I servizi offerti sono complicati
Le informazioni insufficienti
Le sigle incomprensibili
Le persone disorientati
MA IL PERSORSO SARA’ FACILITATO DAGLI OPERATORI DELLO SPORTELLO
SUD