Con un livello di accesso a internet ancora fra i più bassi in Europa, la "rivoluzione digitale" in Italia stenta a realizzarsi. In un panorama animato da timidi tentativi di innovazione e repliche di vecchie logiche, la rete sta cambiando il modo in cui i cittadini si informano e, allo stesso tempo, il modo di lavorare dei giornalisti. Mentre le nuove realtà di informazione online faticano a decollare, il web italiano non ha ancora sfruttato il potenziale della rete di fornire ai cittadini nuovi strumenti di controllo della politica e dell'informazione stessa.
La presentazione conclude il progetto "I media in Italia e le sfide del digitale", realizzato da quattrogatti.info con il supporto della Open Society Foundation. Dopo l'anteprima sulla riforma della Rai, le due puntate precedenti si sono soffermate sull'uso dei media e sul digitale terrestre.
1. 25 luglio 2012
I media in Italia e la sfida del digitale
Parte 3:
Internet e il giornalismo online
di Iginio Gagliardone
e Davide Morisi
Con il supporto di
2. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Il progetto Mapping Digital Media
All’inizio del 2011 la Open Society Foundation (OSF)
lancia il progetto Mapping Digital Media per studiare le
opportunità e i rischi legati alla transizione dai media
tradizionali a quelli digitali.
Fra i 60 paesi oggetto di ricerca, viene analizzata anche
la situazione dei mezzi di informazione in Italia in un
report dettagliato pubblicato nell’ottobre 2011.
Grazie a un finanziamento della OSF, quattrogatti.info
ha realizzato una serie di presentazioni e di video in cui
vengono ripresi gli aspetti chiave di questo report, oltre
a fornire nuovi dati e ulteriori prospettive di analisi.
In questa ultima presentazione ci soffermiamo sulla diffusione
della rete in Italia e sugli effetti di internet sul giornalismo.
www.quattrogatti.info
3. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Accesso a internet: Italia ancora in coda
L‟Italia è ancora agli ultimi posti in Europa per accessi alla rete e solamente
una famiglia su due ha una connessione a internet veloce, contro il 68%
della media europea.
Peggio di noi rispetto alla banda larga fanno solamente Grecia, Bulgaria e Romania.
100
Nuclei famigliari con accesso a internet (2011)
90
Media europea Italia
80
70
60
% di nuclei famigliari
50
40
30
Banda
20
larga
10
0
Fonte: Eurostat, Internet use in households and by individuals in 2011 www.quattrogatti.info
4. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Ancora poche persone online…
La scarsa diffusione della rete si riflette in una bassa frequenza d’uso:
• solo una persona su due naviga in internet almeno una volta a
settimana, contro una media europea di due su tre;
• in più, ben il 39% degli italiani non ha mai usato internet, una
percentuale fra le più alte in Europa1.
100%
Individui che hanno utilizzato internet almeno una volta a settimana nel 2011
90% Fonte: Eurostat, Internet use in households and by individuals in 2011
% di individui sul totale della popolazione
80%
Media europea Italia
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
www.quattrogatti.info
1. Dati 2011, Digital Agenda for Europe
5. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
…ma crescono gli accessi a internet mobile
Segnali positivi tuttavia arrivano dalla penetrazione della telefonia 3G.
La diffusione di questa tecnologia, che permette di navigare in rete ad alta
velocità tramite il cellulare, sta in parte contribuendo a compensare le
lacune nella diffusione della banda larga.
60
Abbonamenti a internet e telefonia mobile 3G sull’intera popolazione
50
% dell'intera popolazione
40
30
20
10
0
2005 2005 2006 2006 2007 2007 2008 2008 2009 2009 2010
Internet non banda larga Internet banda larga Telefonia mobile 3G
Fonte: Open Society Foundations, “Mapping Digital Media – Italy” www.quattrogatti.info
6. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Nuovi modi di ricerca delle informazioni
Secondo il Censis, nel 2011 circa metà degli italiani hanno utilizzato internet
per acquisire informazioni2.
Le percentuali cambiano però radicalmente a seconda dell’età:
• l‟83% dei giovani dai 14 ai 29 anni ricerca informazioni in rete,
• contro il 51% degli adulti fra i 30 e i 64 anni e il 19% degli over 65.
La ricerca di informazioni online è
Immagine di Peter Brough
sempre più mediata da aggregatori di
notizie, portali di informazione e in
particolare dai social media, utilizzati
da un terzo degli italiani almeno una
volta a settimana3.
2. Da notare che secondo il Censis sostanzialmente tutti gli italiani che navigano in internet (53%)
utilizzano la rete per cercare informazioni (52%). Fonte: Censis, Nono rapporto sulla comunicazione, 2011.
www.quattrogatti.info
3. Fonte: Eurobarometro, n. 76 (autunno 2011). Il dato dell'Italia è in linea con la media europea (35%).
7. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
I siti web più visitati
I primi 10 siti internet in Italia - Utenti unici al mese (x 1000) L‟elenco dei siti più cliccati in Italia
0 5000 10000 15000 20000 25000
mostra il dominio di:
Google 24039
Facebook 20836 • motori di ricerca (con Google
saldamente in testa),
YouTube 16742
• Facebook, con oltre 20 milioni di
MSN / Bing / WindowsLive 16446 visitatori al mese,
• portali di posta elettronica,
Virgilio 14680
• Youtube (sempre di proprietà di
Yahoo! 14092 Google).
Microsoft 13992
Nessun sito di informazione legato a
Libero 13187
media tradizionali come quotidiani
Wikipedia 12363
e TV rientra nella top ten dei più
Fonte: Audiweb, giugno 2011
cliccati.
Blogger 10153 Bruno e Nielsen, 2012)
(da
www.quattrogatti.info
8. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
I siti di informazione più visitati
I primi 10 siti di informazione in Italia
Utenti unici al mese (x 1000)
0 5000 10000 15000
La20000 25000
Repubblica e il Corriere della Sera sono
i due siti “tradizionali” di informazione più visitati
La Repubblica 8607
sul web. I due quotidiani sono riusciti a
Corriere della
Sera
7895 colonizzare lo spazio dell’informazione
online, a discapito dei colossi della televisione
TGCOM 6029
(con la sola eccezione del Tgcom del gruppo
Libero News 5022 Mediaset).
La Stampa.it 4010
Tuttavia, il fatto che i due quotidiani più letti
ANSA 3715 sul web e in edicola coincidono, mostra come
Quotidiano.n
internet per ora non ha rivoluzionato i rapporti di
3354
et
forza preesistenti nella stampa.
Virgilio 2383
Notizie
La vera novità online sono invece i portali di
Google News 2000
notizie (come Libero News e Virgilio) e gli
Il Fatto
2119
aggregatori come Google News.
Quotidiano
www.quattrogatti.info
Fonte: Audiweb, giugno 2011 (da Bruno e Nielsen, 2012)
9. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
I siti di informazione su Facebook
Primi 5 siti di informazione su Facebook4 Le classifiche cambiano se
(24 luglio 2012)
1100000 si guarda alla popolarità
1000000
dei siti su Facebook in
1.013.106
900000
base al numero
800000
di fan.
788.322
700000
Numero di fan
711.526
600000 In questo caso risalta
500000 la posizione de Il Fatto
400000 Quotidiano, esempio di
come un uso innovativo
141.430
140.311
300000
200000
dei social media possa
moltiplicare i lettori.
100000
0
La Il Fatto Corriere Il Sole 24 Tgcom24
Repubblica Quotidiano della Sera Ore
4. L‟elenco dei siti su Facebook comprende solo gli operatori “tradizionali” dell‟informazione. www.quattrogatti.info
Non sono inclusi quindi quotidiani sportivi, riviste e blog.
10. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Internet e giornalismo: novità e paradossi
La crescente importanza di Internet ha avuto
effetti contrastanti sul giornalismo:
• Ha aperto nuove possibilità di sperimentazione,
trasformando alcuni giornali online in vere e proprie
„comunità‟ e creando nuovi spazi di informazione, dove
il rapporto tra giornalista, audience e fonti è diventato
più organico;
• Non ha però (almeno per ora) intaccato il dominio dei
grandi gruppi sull‟informazione e il forte legame tra
giornalismo e politica.
Questa lotta tra vecchio e nuovo ha creato tensioni
e paradossi che si sono espressi in diversi modi…
www.quattrogatti.info
11. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Giornalismo online: il vecchio che avanza?
I grandi conglomerati con le maggiori risorse per
innovare hanno dimostrato poca creatività e abilità
di offrire nuovi prodotti. Nonostante l‟ampia offerta
editoriale, né la RAI né Mediaset hanno saputo
„re-inventarsi‟ online.
La Repubblica e il Corriere della Sera dominano il
mercato del giornalismo su internet, ma mentre sono
riusciti a offrire contenuti su piattaforme diverse (come
Foto di itBox24
smartphone e tablet) sono stati molto più timidi nello
sperimentare nuove forme di giornalismo.
In più, le misure prese finora dal legislatore hanno
favorito i grandi gruppi, mentre sono mancati gli
incentivi per chi fa giornalismo esclusivamente online.
www.quattrogatti.info
12. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Giornalismo online: sopravvivere è il successo
Nonostante internet abbia abbassato le barriere
all‟ingresso per chi vuole lanciare siti informativi, le
nuove realtà che puntano soltanto sulla rete faticano a
emergere e, soprattutto, a sopravvivere.
Siti che rilanciano il giornalismo investigativo come
Linkiesta o che cercano di innovare stili e creare
comunità come Il Post hanno ottenuto capitali per
partire ma non è chiaro quanto possano essere
„sostenibili‟ nel lungo periodo, visto che la pubblicità
da sola non basta5.
Gran parte della pubblicità online, inoltre, è catturata
da pochissimi operatori dominanti, fra cui Google
Italia che si aggiudica quasi interamente gli annunci
legati alla ricerca online6.
5. Nicola Bruno e Rasmus Nielsen, „Survival is Success: Journalistic Online Start-Ups in Western Europe‟
www.quattrogatti.info
6. Open Society Foundations, “Mapping Digital Media – Italia”, p. 75
13. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Internet, giornalismo e politica
Immagine di OpenSourceWay
Le barriere all‟innovazione del modo di
fare giornalismo non sono solo
proprietarie. Sono anche culturali e
dipendono dal modello che ha
caratterizzato il rapporto tra giornalismo
e libertà di espressione in Italia.
Nel nostro paese, la libertà di espressione si è affermata storicamente come
garanzia della pluralità delle voci, espressa da leggi come la par
condicio, dai tanti quotidiani che appoggiano partiti o correnti politiche e
dalla lottizzazione del servizio pubblico.
Questo sistema nel tempo ha costretto molti giornalisti a schierarsi
politicamente o ad agire solo da moderatori tra le molte voci della politica.
A parte rari casi, è mancato in Italia un tipo di giornalismo che riesca a
prevalere sulla politica, come avviene in Inghilterra o in Germania.
www.quattrogatti.info
14. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Internet, giornalismo e paradossi
Insieme, fattori economici e culturali hanno avuto conseguenze,
a volte paradossali, anche sul giornalismo online:
• Nuove idee e talenti che sono cresciuti con la rete faticano a
trovare risorse per esprimersi, mentre gli attori tradizionali,
che cercano di riproporre vecchie logiche sui nuovi media,
continuano a dominare il mercato.
• È aumentata l’offerta di voci online, molte delle quali
sostengono di dire quello che gli altri non dicono. Mancano però
punti di riferimento autorevoli che controllino sia la politica
che l‟informazione, come avviene in altre realtà straniere.
www.quattrogatti.info
15. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Ciò che potrebbe servire, ma non c’è (ancora?)
Oltre i confini italiani, la capacità dei nuovi media di mettere intelligenze in
rete ha portato alla nascita di iniziative che possono aumentare la capacità dei
cittadini di controllare meglio la politica e l’informazione stessa.
• Factcheck e Bildblog verificano le notizie sui
principali media, rispettivamente negli Stati Uniti e in
Germania;
• Politifact verifica le affermazioni dei politici e se
mantengono le promesse della campagna elettorale;
• il Datablog del Guardian sperimenta nuove
forme di giornalismo basate sui dati;
• Spot.us raccoglie risorse in rete per finanziare report investigativi;
• Propublica e The Bureau of Investigative Journalism promuovono
nuovi modelli di giornalismo d‟inchiesta sostenuti da fondazioni.
Tranne alcuni timidi tentativi,
nessuno di questi progetti è ancora decollato in Italia.
www.quattrogatti.info
16. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Redazioni online: come cambia la notizia
La rete ha comunque posto vecchie e
nuove testate del giornalismo italiano di
fronte a nuove sfide:
• Nuovo ciclo della notizia
Non c‟è più una deadline (quando il
Foto di SourceFabric
giornale deve andare in stampa) e le
notizie vengono date “in tempo reale”.
• Giornalisti ‘tuttofare’
Le redazioni online sono
prevalentemente composte da uno
staff ridotto e non specializzato6.
• Nuove ‘comunità’
Il giornalismo online costruisce le sue dinamiche su una rigida
selezione degli argomenti, sui quali poi si discute, si commenta e
si apre al contributo dei lettori.
www.quattrogatti.info
6. Come scrive il direttore del Post, Luca Sofri, “al Post tutti fanno tutto” – Linkiesta, 7 maggio 2010
17. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Redazioni online: pro e contro
Queste nuove routine giornalistiche comportano vantaggi e svantaggi:
Vantaggi:
• Una notizia può crescere poco alla volta, mentre la redazione aggiunge
dettagli e collega materiale multimediale.
• I lettori possono diventare fonti di informazione (come nel caso di eventi
catastrofici) e contribuiscono a controllare le notizie attraverso i commenti.
• Si crea un senso di comunità più forte.
Svantaggi:
• Si riduce la possibilità di verifica delle fonti e cresce la dipendenza da fonti
istituzionali, agenzie ed eventi “previsti” come le conferenze stampa.
• Il filtraggio dei commenti crea un sovraccarico tra i giornalisti (al punto che
spesso il servizio è appaltato a esterni), oltre a trasmettere un senso di censura
tra i lettori.
• È sempre più difficile sviluppare il giornalismo investigativo, che richiede
risorse economiche e umane non sostenibili dalle redazioni online.
www.quattrogatti.info
18. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Conclusioni: tecnologia e cultura
Per sfruttare appieno le possibilità di
Foto di Uwe Hermann
cambiamento offerte dai nuovi media servono
due grandi passi in avanti.
Il primo è strutturale. Si deve completare la
digitalizzazione del paese, investendo nella
banda larga. L‟Italia sta pagando caro il suo
ritardo in questo settore, sia a livello sociale che
economico7.
Il secondo passo è culturale: bisogna superare l‟idea che la libertà di
espressione sia solo pluralità di opinioni in conflitto fra loro, e rafforzare invece
l‟indipendenza dell‟informazione. Ciò che manca oggi in Italia sono voci
autorevoli, che siano capaci di andare oltre gli interessi di parte e diventare
„cani da guardia‟ non solo della politica, ma anche dell‟informazione.
7. Secondo la Commissaria europea Neelie Kroes, questo gap ci costa una perdita tra l‟1 e l‟1,5% del Pil
(Neelie Kroes, forum Confindustria digitale, 11 aprile 2012). www.quattrogatti.info
Vedi anche Open Society Foundations, “Mapping Digital Media – Italy”.
19. Internet e il giornalismo online – 25 luglio 2012
Link utili
Open Society Foundation, Mapping Digital Media – Italy
Report in inglese / Report in italiano (versione non aggiornata)
Su internet e giornalismo online
• Nicola Bruno e Rasmus Nielsen (2012)
Survival is Success: Journalistic Online Start-Ups in Western Europe
• William H. Dutton (2008)
The Fifth Estate Emerging Through the Network of Networks
• Jonathan Gray, Liliana Bounegru, Lucy Chambers
Data Journalism Handbook
• Online journalism blog
Datasets
• Digital Agenda for Europe, Country profile – Italy
• Eurostat, Internet use in households and by individuals in 2011
• Eurobarometro, Standard Eurobarometer 76, Autumn 2011
• Censis, Nono rapporto sulla comunicazione, 2011
• Agcom, Relazione annuale 2011
www.quattrogatti.info
20. Grazie!
Se hai apprezzato la presentazione,
inoltra il link ai tuoi amici e sostieni il nostro progetto!
www.quattrogatti.info
Ringraziamo per i commenti
Nicola Bruno e Cristian Vaccari
Per contattare gli autori o la redazione: info@quattrogatti.info
Per partecipare: partecipa@quattrogatti.info