5. Share of voice Quali associazioni tra Facebook e il lavoro scattano più facilmente tra gli internauti? Le discussioni si distribuiscono su due macro-aree connotate in maniera diametralmente opposta: Chiusura e rifiuto: dall’accesso bloccato al licenziamento 59% Apertura e supporto: dal recruiting all’aiuto sul lavoro 38% Una percentuale molto bassa, ma comunque Interessante come dato da leggere in modo trasversale è legata ai discorsi sui rischi per la privacy che coprono il 3% delle discussioni In generale l’atteggiamento degli internauti sembra assumere carattere prudenziale. Infatti un 38% di conversazioni dai toni favorevoli e propositivi mostra come non siamo in presenza di una demonizzazione dello strumento Facebook, nonostante i numerosi casi di licenziamento connessi al suo incauto utilizzo. Al contrario sono i soggetti responsabili di queste azioni così come gli autori delle relative disposizioni a subire qualche critica per comportamenti eccessivamente superficiali e ingenui così come troppo rigidi e intolleranti.
9. I datori di lavoro giudicano e pre-giudicano i propri dipendenti come user immaturi e irresponsabili o non sufficientemente consapevoli dei rischiNella relazione tra datori di lavoro e dipendenti Facebook rappresenta un tabù
10. Apertura e supporto: trovare lavoro con Facebook La situazione cambia radicalmente se il contesto diventa quello della ricerca di un lavoro. In questo caso Facebook sembra rilevarsi un utile strumento a supporto delle agency nell’attività di recruiting e dei candidati nell’opportunità di accedere a molte offerte di lavoro, con il vantaggio di feedback più immediati rispetto ai tradizionali portali lavoro. Nei casi, molto rari, in cui i profili dei candidati consetano un accesso pubblico, i contenuti pubblicati possono diventare un utile strumento di valutazione del candidato da parte dei datori di lavoro. In questo caso il proprio profilo su Facebook potrebbe rappresentare una chiave di successo per il candidato che riesca a colpire positivamente il suo selezionatore.
11. Apertura e supporto: sharing recruiting All’interno del portale sono presenti più di 500 pagine simili a questa, create da user generici che raccolgono diversi tipi di offerte di lavoro. Questi gruppi sono frequentati da operatori di agenzie e potenziali candidati. Ciascuno può proporre la sua offerta così come la sua candidatura, e allo stesso modo iscriversi alle offerte già presenti. Solitamente gli annunci riguardano attività a breve durata dal guadagno contenuto e che non richiedono competenze specifiche. In particolare sono molto diffuse le offerte di lavoro online o lavoro da casa legate al web marketing e alle ricerche di mercato (es. rispondere a sondaggi elettronici) Al contrario se si tratta di offerte più articolate vengono solitamente postati dei link che ridirezionano l’utente alla fonte dell’annuncio o lo invitano a un contatto privato via mail.
12. Apertura e supporto: job tools Oltre ai gruppi di discussione, un’altra opportunità di coinvolgimento di potenziali candidati è costituita dalle Applicazioni, dei tools come test e giochi che ogni utente può sottoscrivere, caricare sulla sua pagina personale, utilizzarla e suggerirla agli amici. Le agency sembra non abbiano ancora colto a pieno la potenzialità di questo strumento, mentre al contrario molti job tools sono stati creati da UGC riscuotendo grandissimo successo. I numeri parlano da soli:
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14. Apertura e supporto: job tools I tools sviluppati da UGC vengono utilizzati moltissimo, mentre quelli sviluppati da agency sono soltanto graditi, e meno degli altri Nella relazione User/agency Facebook rappresenta sia un fattore aggregante sia un elemento di competizione sul quale misurare la capacità di coinvolgimento
15. Apertura e supporto: Facebook aiuto sul lavoro Le 5 migliori applicazioni di Facebook per aiutare chi lavora Promemoria Ricerche Calendario Contatti Documenti
16. Identificazione: Facebook è diventato un lavoro 16.438 iscritti Nella relazione User/User il profilo di Facebook più condiviso è quello lo fa somigliare a un lavoro