1. La chimica in salotto
Lavoro realizzato da:
Camilla Z. Christian M. Elif A. e Malina S.
Pubblicato in occasione del Carnevale della Chimica del mese di ottobre 2011 sul blog www.scienceforpassion.com
2. La chimica in salotto
Chi l’avrebbe mai immaginato che
eravamo circondati da così tanti oggetti
che hanno a che fare con la chimica?
3. Promemoria:
cosa studia la chimica?
La chimica studia la composizione, la
struttura e le proprietà della materia. La
parola “materia indica tutto ciò che ci
materia”
materia
circonda e che è caratterizzato da una massa
e da un volume.
4. Il salotto è un luogo in cui tutta la famiglia si
riunisce a guardare film, giocare a giochi di
società e tante altre cose.
Il nostro gruppo ha deciso di parlare degli
oggetti che comunemente troviamo dentro il
salotto; molti di essi hanno all’interno
salotto all’
sostanze chimiche In particolare, abbiamo
chimiche.
deciso di approfondire la chimica nascosta
dentro: le lampadine la televisione e i CD.
lampadine,
5. La chimica dentro
una lampadina …
La lampadina è un dispositivo elettrico
specificamente progettato per produrre luce; a
questo scopo può utilizzare differenti tecnologie!
7. Il vetro di una comune lampadina a
incandescenza non è molto più spesso di un
normale foglio di carta.
I bulbi vengono modellati partendo da un nastro
di vetro fuso, che viene soffiato in appositi
stampi che hanno la forma della lampadina.
La parte più importante è il filamento: è una
piccola molla costituita da tungsteno, un
metallo estremamente resistente alle alte
temperature.
8. Il piccolo filamento, quando viene
attraversato dall’energia elettrica, diventa
incandescente fino a illuminarsi.
Quasi la totalità dell’energia è perduta sotto
forma di calore, mentre quella che resta serve
a produrre la luce.
Il filamento di tungsteno è alloggiato su un fusto
di vetro, percorso al suo interno da due fili di
metallo, che portano l’energia elettrica.
Il bulbo della lampadina viene poi riempito
con un gas, generalmente una miscela di argon
e azoto, che rallenta il consumo del filamento
dovuto al calore.
10. Le lampadine a risparmio energetico stanno
sostituendo le lampadine ad incandescenza.
Quelle che si utilizzano in casa si chiamano
lampadine fluorescenti compatte ed hanno
spesso una forma a spirale.
Sono formate da un tubo di vetro, al cui interno
è stato messo un gas e anche una piccola
quantità di mercurio. La superficie interna del
tubo è rivestita di un materiale fluorescente.
Ai due estremi del tubo sono presenti due
elettrodi.
11. Quando accendiamo la luce, gli elettroni in
movimento tra i due elettrodi “convincono” gli
atomi di mercurio a emettere radiazione
ultravioletta.
ll materiale fluorescente di cui è ricoperto il
tubo, colpito da queste radiazioni, emette a
sua volta luce visibile.
Le lampadine a risparmio energetico
consumano molto meno di una lampadina a
incandescenza e si può risparmiare fino all'80%.
12. ATTENZIONE!
Quando si rompono, non possono essere
buttate nella spazzatura! Vanno portate in
appositi punti per il riciclaggio.
Se una lampadina fluorescente compatta si
rompe e il contenuto fuoriesce, bisogna aerare
bene la stanza e poi pulire con uno straccio
bagnato. È meglio evitare che la pelle venga a
contatto coi frammenti, e non bisogna usare
l'aspirapolvere.
14. Un televisore è un mondo di materiali, che sia di
tipo classico, al plasma o a cristalli liquidi: vetro,
metalli, materie plastiche, materiali luminescenti.
Noi vorremmo concentrarci sul tipo di monitor:
cosa vuol dire monitor a cristalli liquidi? E al
plasma?
15. Il funzionamento di uno schermo al plasma si
basa sulla fluorescenza, cioè sull’emissione
della luce da parte di sostanze chiamate fosfori.
Ci sono moltissime piccole celle, posizionate in
mezzo a due pannelli di vetro. Queste servono a
mantenere all’interno un miscuglio di gas (neon
e xeno).
Il gas nelle celle viene elettricamente
trasformato in un plasma che “convince” i
fosfori ad emettere luce.
16. Il funzionamento di uno schermo a cristalli liquidi
si basa, invece, sulle proprietà di particolari
sostanze chiamate appunto cristalli liquidi.
I cristalli liquidi, in particolari condizioni, presentano
caratteristiche sia dello stato liquido che di quello
solido. Per questo motivo si chiamano così!
I cristalli liquidi sono intrappolati fra due
superfici di vetro provviste di numerosi contatti
elettrici. Attraverso questi contatti si può applicare
corrente ai cristalli liquidi: la corrente condiziona il
comportamento della luce che passa nel televisore
e ci permette di vedere le immagini!
18. La sigla CD significa Compact Disc… In
Disc…
questo semplice oggetto è racchiusa un
sacco di chimica!
Infatti, è composto da un disco di
policarbonato trasparente generalmente di
trasparente,
12 cm di diametro. Nella parte centrale
troviamo un sottile foglio di materiale
metallico sul quale vengono memorizzale
informazioni. Tali informazioni
successivamente vengono lette per mezzo
di un laser.
19. Questa è la nostra chimica
in salotto: non avremmo
mai immaginato che in una
lampadina, una televisione
o un CD ci fossero tante
sostanze chimiche “al
lavoro”!