Riflessione sull'importanza del racconto all'interno dei percorsi di animazione per la terza e quarta età, mirando al miglioramento della qualità della vita degli ospiti delle strutture.
2. Chi è l’animatore
Supporto
Aiuto
Tempo libero
Svago
Riferimento
Relazioni
…
3. Chi è l’animatore
L’animatore sociale è la figura professionale
che si occupa della promozione della
qualità della vita e della partecipazione
della popolazione anziana ricoverata in
una struttura residenziale
5. «Animare»
non è occupare il tempo
L’animatore sociale non occupa
semplicemente il tempo libero della
persona anziana, ma si fa riferimento alla
Sfera sociale Sfera educativa Sfera culturale
6. Il rapporto tra «ospiti» ed
«operatori
Gli animatori, insieme a tutti gli altri operatori della
struttura, diventano una parte importante nella vita
del paziente
Parte del «suo»
mondo
Forte
componente
emotiva
Punto di
riferimento
Ruolo importante
per il suo
benessere
7. Globalità
Per il benessere dell’anziano, non è possibile
separare
Condizione fisica
Stato psichico
Contesto sociale
e relazionale
Animatore sociale
8. Target
Negli ultimi cinquant’anni è avvenuta una
vera e propria «rivoluzione sociale»
Aumento dell’aspettativa di vita
Aumento del livello culturale
Aumento degli interessi anche negli anziani
Necessità di mediare fra i bisogni
sanitari/assistenziali e quelli personali
9. Chi è l’anziano
Fascia d’età dai 65-70 fino oltre i 90 anni
Impossibilità di livellare i bisogni di fasce d’età
così diverse
Persona che ha subito modificazioni sostanziali
nella propria vita
Perdita dei ruoli sociali
Riduzione delle autonomie
motorie
Possibili patologie
Cambiamenti nell’ambito
dei processi cognitivi
Modifiche della personalità
10. Chi è l’anziano
L’anziano ha la necessità di accettarsi e
trovare un nuovo equilibrio
Convivere con le proprie eventuali limitazioni
Saper affrontare le proprie patologie
Non sentirsi inutile ma ritrovare la propria identità
Dare valore alla propria storia personale invece di
rimpiangerla
11. Necessità, bisogni, ostacoli
Fisico
Riduzione dell’autonomia
Deficit sensoriali
Riduzione del grado di efficenza
Emotivo
Perdite affettive
Senso di mancata appartenenza
Sociale
Perdita di interesse in attività piacevoli
Senso di dipendenza dagli altri
Chiusura in sé stessi
Equilibrio non subìto ma
attivamente ricercato
12. Ciclo della vita
L’anzianità è un periodo della vita naturale e
comune a tutti. A volte però si segue uno stereotipo
sbagliato, evocando pensieri come:
Perdita
Sconfitta
Sofferenza
Decadimento
Disagio
L’invecchiamento diviene quindi non una fase
naturale ma una malattia da curare
13. Ciclo della vita nella cultura
comune
Crescita
Vita adulta
Decadimento
14. Ciclo della vita secondo
Erikson
Secondo lo psicologo Erikson la vita delle
persone non affronta soltanto una crescita
verso l’età adulta per poi affrontare il
declino verso l’anzianità, ma affronta una
serie di fasi (otto) ognuna con una sua
specifica «crisi» da risolvere.
Le qualità personali di ognuno servono per superare
correttamente ciascuna di queste fasi ed «evolvere» alla fase
successiva
15. Ciclo della vita «continuo»
Infanzia
Adolescenza
Giovinezza
Prima età
adulta
Età adulta
Tarda età
adulta
Terza età
Quarta età
16. Invecchiamento di successo
Secondo questa teoria, è possibile invecchiare nella
maniera migliore, vivendo al meglio questo periodo
come proseguimento naturale della propria
esistenza, risolvendo la crisi di questa specifica fase
che viene definito come lo scontro tra
DisperazioneIntegrità
17. Integrità e disperazione
Integrità
Ripensare ed accettare
la propria vita così come
la si è vissuta
Integrare la propria
esperienza e le proprie
qualità positive acquisite
Accettare il
cambiamento della
propria posizione e il
futuro distacco
Disperazione
Necessità urgente di
cercare un senso alla
propria vita
Paura della morte e
mancanza di tempo
Dare continuità tra
presente e passato
Penosa consapevolezza
di non aver raggiunto i
propri obbiettivi
18. Obbiettivi
La crisi che l’anziano si trova ad affrontare porta a
cercare una risposta ad una domanda
fondamentale
Così come un attore che capisce il film che ha
interpretato soltanto quando lo guarda, così le
persone possono capire la loro vita solo ripensando
ad essa e raccontandola
Chi sono io?
19. La narrazione
L’anziano, raccontando la propria vita, ha la
possibilità di riflettere, pensando e dando il giusto
valore a quanto ha vissuto. La propria storia non
diventa più qualcosa di perduto ma un valore
acquisito
Raccontare
La persona
racconta la propria
storia personale
Riflettere
Mentre racconta rivive
le proprie esperienze in
un ottica complessiva
Accettare
Infine la persona ha la
possibilità di
concentrarsi non su
quanto non è riuscito a
fare ma su quanto ha
fatto
20. La narrazione
Attraverso la propria attività e nella cornice
relazionale che ha costruito quotidianamente,
l’animatore sociale può portare la persona anziana
a raccontare la propria storia
Aprirsi agli altri
Dare valore al proprio vissuto
Sentirsi apprezzati
Capire sé stessi
Apprezzare le proprie qualità
Capire il senso della propria esistenza
21. Attività
Il ciclo della vita
Obbiettivi
Recuperare la memoria storica, favorire la conoscenza
reciproca, la cooperazione, lo scambio di informazioni;
incentivare la comunicazione e la socializzazione.
22. Attività
Il ciclo della vita
Preparazione
Predisporre una serie di domande stimolo semplici e
chiare riguardanti le fasi chiave della vita: «nascita»,
«giovinezza» e «età adulta». Disporre il gruppo in cerchio,
spiegando la modalità e lo scopo dell’attività.
23. Attività
Il ciclo della vita
Feedback
Una volta terminata l’attività, rileggere e commentare i
dati emersi durante lo scambio di opinioni, valorizzando
tutti gli interventi e facendo riflettere su quanto detto.
24. Attività
Domande stimolo
Nascita
Come nascono i bambini?
Chi li fa nascere?
Dove si partoriva una volta?
Chi aiutava a farli nascere?
Avete avuto dei figli?
Quanti?
A quanti anni si avevano?
Giovinezza
A quanti anni si cominciava ad
andare a scuola?
A quanti anni si smetteva di
andare a scuola?
A quanti anni si iniziava a
lavorare?
Quando eravate giovani
avevate degli amici?
Uscivate con loro?
Con cosa uscivate?
In quali giornate si usciva con gli
amici?
A quanti anni ci si fidanzava?
A quanti anni ci si sposava?
Avete preso la patente?
Le ragazze prendevano la
patente?
Le ragazze andavano a
lavorare?
25. Attività
Domande stimolo
Età adulta
Il lavoro che si iniziava a fare da
molto giovani si manteneva per
tutta la vita?
Quali erano i lavori più diffusi per
gli uomini?
Quali erano i lavori più diffusi per
le donne?
A quanti anni ci si sposava?
Come si festeggiavano i
matrimoni?
Una volta sposati, dove si andava
a vivere?
Si riusciva a comprare casa?
Esistevano i mutui?
Quante ore al giorno si lavorava?
Dopo l’orario di lavoro cosa si
faceva?
Per quanti anni si lavorava?
A quanti anni si andava in
pensione?
Come vi siete sentiti il primo
giorno dopo la pensione?
E nei mesi successivi?
Cosa avete iniziato a fare una
volta in pensione?
Avete dei nipoti?
Una volta in pensione vi siete
occupati di loro?