2. Ricostruzione di un buco nero che ‘’ruba’’ materiale ad una stella adiacente.
3. rS si intende il Raggio di Schwarzschild
G si intende la costante di Gravitazione Universale (6,67 × 10-11 N m²/ kg²)
M si intende la Massa del corpo esaminato
c2 si intende la velocità della luce al quadrato
4. Il nostro Sole con un raggio di 700.000
km può diventare un Buco Nero: il
trucco consiste nel comprimerlo in una
sfera con un raggio critico di poco
meno di 3 km.
Per ottenere lo stesso risultato con il
nostro pianeta, la Terra, bisogna
addirittura comprimerlo in una sfera di
circa 9 mm di raggio.
La geometria dello Spazio Tempo
descritta dalla soluzione di
Schwarzchild è equivalente ad un
solido ottenuto facendo ruotare una
parabola sull’asse di rotazione
formando una superficie leggermente
curva ed un’ampia gola che si restringe
in una strozzatura detta singolarità.
5. Per singolarità si intende un punto nel quale una legge fisica perde alcune
delle sue proprietà.
La singolarità gravitazionale è una degenerazione della teoria della relatività.
In questi punti l’attrazione gravitazionale tende all’infinito rendendo
impossibile studiarli con la teoria della relatività, mentre occorrerebbe una
teoria quantistica della gravitazione.
6.
7. • Buco nero di Schwarzschild
Si tratta di un buco nero non in rotazione e elettricamente neutro.
• Buco nero di Kerr
Modello probabilmente più vicino alla realtà, descrive un buco nero in
rotazione ma elettricamente neutro.
• Buco nero di Kerr-Newman
Descrive un buco nero elettricamente carico e in rotazione.
• Buco nero di Reissner-Nordström
Descrive un buco nero non in rotazione ma carico elettricamente.
8. È caratterizzato dalla rotazione della singolarità.
Questo provoca una rotazione della spazio tempo a una velocità maggiore di
quella della luce nell’ergosfera.
Un’altra caratteristica del buco nero di Kerr è
l’orizzonte degli eventi interno dovuto alla
rotazione.
All’interno dell’orizzonte esterno lo spazio e il
tempo si scambiano e oltrepassando l’orizzonte
interno si scambieranno di nuovo, permettendo di
muoversi nello spazio come lo conosciamo.
10. Fuori dall'orizzonte degli eventi si
creano e si distruggono coppie di
particelle - antiparticelle virtuali.
Se una particella venisse assorbita
dal buco nero, mentre la sua
opposta fugge dall’orizzonte degli
eventi ciò provocherebbe perdita
di energia-massa.
Per questo motivo i buchi neri in
lunghissimi intervalli di tempo
possono ‘’evaporare’’.
11. I buchi neri supermassicci hanno una massa milioni o miliardi di volte
superiore a quella del Sole e si ipotizza abbiano densità molto bassa.
Si ritiene che al centro di ogni galassia vi sia un buco nero supermassivo;
quello della Via Lattea è Sagittarius A* e si trova a 26000 anni luce dal
Sole. Il periodo di rivoluzione del Sole attorno a questo buco nero è di
225 000 000 anni, ossia un anno galattico.
12. Ad energie così elevate, come quelle che si realizzano presso
l'LHC, si pensa che le particelle possono collidere in maniera da
poter interagire gravitazionalmente con una intensità simile a
quella delle altre tre forze della natura, l'interazione
elettromagnetica e le interazioni forte e debole.
Le particelle che collidono potrebbero quindi formare un buco
nero microscopico.
13. La forza gravitazionale del buco nero
aumenta sempre più avvicinandosi alla
singolarità centrale e la parte dell‘oggetto
più vicina al centro verrebbe attratta più
di quella lontana col risultato che l'oggetto
inizierebbe ad allungarsi in forme sempre
più lunghe e sottili.