4. Stereotipi di genere
Nei rapporti di genere, il predominio
maschile si traduce in stereotipi che
sanciscono la superiorità degli uomini
sui tratti legati alla dimensione della
competenza e rilevanti per lo status,
mentre alle donne viene riconosciuta
una superiorità sulle dimensioni legate
alla capacità di costruire e mantenere
soddisfacenti relazioni interpersonali.
4
5. Unger & Crawford (1996): vi è la
tendenza a ritenere le differenze di
genere più rilevanti di quanto in effetti
non siano.
Es.: le differenze di genere, molto piccole
e di origine culturale, che si manifestano
nei test di matematica, vengono
amplificate fino ad affermare che gli
uomini sono più dotati delle donne in
matematica.
5
6. Le rassegne sulla letteratura sulle
differenze di genere, condotte con
tecniche di meta-analisi, dimostrano
che esistono pochi attributi sui quali i
sessi differiscono in maniera costante.
In quei pochi casi, la misura di tale
differenza è trascurabile.
6
7. Stereotipi maschili e
femminili
Eagly e collaboratori hanno collegato il
contenuto degli stereotipi sessuali alla
divisione sociale del lavoro. Hanno, ad
esempio, mostrato come gli stereotipi di
genere derivino dall'assunzione che uomini e
donne ricoprono ruoli diversi: le donne sono
communal poiché tale attributo è coerente
con il loro ruolo domestico e di cura, gli
uomini agentic poiché tale caratteristica è
coerente con il loro ruolo di lavoratori (Eagly
e Steffen, 1984). 7
8. Stereotipi maschili e
femminili
La ricerca sperimentale ha accertato che le
donne che hanno successo in settori
tradizionalmente maschili tendono a essere
giudicate negativamente; tale giudizio si
attenua solo se esse esprimono chiaramente
attributi che sono tradizionalmente percepiti
come tratti femminili.
La disapprovazione per la violazione delle
norme di genere è sperimentata anche dagli
uomini, come mostra il giudizio che pesa su
coloro che, anziché avere una professione
riconosciuta, si occupano della casa e dei figli.
8
9. Perché gli stereotipi di
genere persistono?
Perché sono funzionali, servono al
mantenimento dello status quo.
Due aspetti, in particolare, sono
importanti:
Differenziazione
Legittimazione
9
10. Susan Fiske ha approfondito la funzione di
giustificazione degli stereotipi di genere,
descrivendo come la stereotipizzazione
“operi al servizio del controllo”.
Attraverso gli stereotipi, ma non solo,
coloro che detengono il potere arrivano ad
esercitare controllo su coloro che ne hanno
meno:
Funzione descrittiva degli stereotipi
(credenze condivise concernenti un
gruppo di persone)
Funzione prescrittiva degli
stereotipi (linee guida su come
dovrebbero essere i membri di
particolari gruppi)
10
11. Il sessismo, un tipo
particolare di pregiudizio
DEFINIZIONE CLASSICA:
Il pregiudizio è la tendenza a reagire nei
confronti di una persona prontamente e
in modo chiaramente sfavorevole sulla
base dell’appartenenza ad una classe o
categoria (Gergen e Gergen, 1981)
11
12. IL SESSISMO
AMBIVALENTE
(Glick & Fiske, 1996)
Gli uomini, di status superiore, hanno
bisogno delle donne per gratificazione
sessuale, per la riproduzione e la crescita
della prole.
La relazione tra uomini e donne, in quanto
gruppi sociali, è infatti unica: non esistono
altri gruppi la cui interdipendenza sia
caratterizzata da storiche differenze di
potere unite a uno stretto grado di intimità
fisica e psicologica.
12
13. Il fatto che gli uomini controllino
in misura prevalente le strutture
sociali, politiche ed economiche,
ma le donne godano di un
potere rilevante all'interno delle
relazioni interpersonali, rende
pervasiva l'ambivalenza nei
rapporti di genere.
13
14. Il bastone e la carota
HS (Sessismo ostile): “punizioni”, denota
un’antipatia verso le donne, soprattutto quando
sfidano i ruoli tradizionali, che giustifica la
supremazia maschile
BS (Sessimo benevolo):”ricompense”, invita le
donne ad accettare le differenze di potere,
adeguandosi ai ruoli, invece che sfidarle
“The irony is that, in highly sexist cultures, men
create both the problem (sexist hostility) and the
solution (sexist benevolence) so that women are
forced to seek protection from members of the
very group that oppresses them” (Fiske e Glick,
1996) 14
15. The Ambivalent Sexism
Inventory
La scala di sessismo ambivalente è composta da
22 item:
11 compongono la subscala di sessismo ostile (HS)
11 quella di sessismo benevolo (BS).
In entrambe le subscale sono rappresentati i tre
ambiti di espressione del sessismo:
paternalismo,
differenziazione di genere,
eterosessualità.
15
16. Sessismo Benevolo (BS): invita le
donne ad accettare le differenze di potere,
adeguandosi ai ruoli, invece che sfidarle
ricompense
“Per quanto realizzato sia, un uomo non è
mai veramente completo come persona se
non ha l'amore di una donna.”
“Molte donne hanno una qualità di purezza
che pochi uomini posseggono.”
“Le donne tendono ad avere una maggior
sensibilità morale rispetto agli uomini.”
16
17. Sessismo Ostile (HS): è
un’antipatia verso le donne, soprattutto
se sfidano i ruoli tradizionali, che
giustifica la supremazia maschile
punizioni
“Molte donne interpretano osservazioni
o atti innocui come maschilisti.”
“Quello che le femministe vogliono
veramente è che le donne abbiano più
potere degli uomini.”
“Ci sono molte donne che provano
piacere a provocare gli uomini
mostrandosi sessualmente disponibili e
rifiutando poi i loro approcci.” 17
18. Validazione cross-culturale
dell’ASI
Hanno risposto all’ASI 15.000 persone in 19
paesi:
America del Nord (Stati Uniti),
America centrale e meridionale (Brasile, Cile,
Colombia, Cuba),
Europa (Belgio, Germania, Inghilterra, Italia,
Olanda, Portogallo, Spagna),
Africa (Botswana, Nigeria, Sud-Africa),
Medio Oriente (Turchia),
Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud),
18
Oceania (Australia).
19. Hostile Sexism Averages Across 19 Nations.
Reprinted from Glick et al. (2000).
4
Men
3,5 Women
3
2,5
Hostile Sexism
2
1,5
1
0,5
0
Cuba Botswana S. Korea Italy Belgium USA Netherlands
19
20. Benevolent Sexism
0
1
2
3
4
0,5
1,5
2,5
3,5
Cuba
Nigeria
S. Africa
Botswana
Chile
Colombia
S. Korea
Brazil
Turkey
Spain
Portugal
Japan
Germany
USA
Italy
Netherlands
20
Australia
Men
England
Women
Benevolent Sexism Averages Across 19
Nations. Reprinted from Glick et al. (2000).
Belgium
21. Risultati
I confronti tra i punteggi medi di donne e
uomini, all'interno di ciascun paese, rivelano
che per il sessismo ostile gli uomini
esprimono punteggi più alti di quelli delle
donne, risultato che non viene replicato per
il sessismo benevolo.
La tendenza generale, per le donne, è infatti
quella di rifiutare il sessismo ostile, ma di
accettare, soprattutto nelle situazioni
caratterizzate da maggior disparità tra i
21
generi, un certo livello di sessismo benevolo.
22. Le due forme di sessismo sono costrutti coerenti
e rilevabili in molte culture; esse compongono un
sistema ideologico che concorre al
mantenimento dell'ineguaglianza di genere.
Coerentemente con la teoria della giustificazione
del sistema (System-Justification Theory) (Jost e
Banaji, 1994), le donne sembrano adeguarsi al
sistema in cui sono inserite.
Infatti, i punteggi di sessismo ostile espressi
dalle donne risultano più alti nelle culture più
sessiste; però è proprio in queste culture che è
maggiore la differenza tra le medie dei punteggi
di sessismo espressi da donne e uomini, il che
suggerisce l'esistenza di una resistenza
femminile al sistema ideologico dominante.
22
23. Per il sessismo benevolo, più sono inserite
in una situazione sessista, più le donne
accettano l'atteggiamento benevolo, sia
rispetto alle donne inserite in situazioni
meno sessiste sia rispetto agli uomini
della loro cultura.
Il sessismo benevolo si rivela così uno
strumento di mantenimento delle disparità
sociali per più motivi: presenta uno stretto
legame con il sessismo ostile, contribuisce
a sostenere le ideologie che relegano le
donne nei tradizionali ruoli femminili,
diventa uno strumento di indebolimento
delle resistenze delle donne.
23
24. Implicazioni del
Sessismo Benevolo
Maggiormente E’ disarmante
diffuso in società e scoraggia la
sessiste (sostiene il protesta
sistema)
Le valutazioni
positive sono Ha effetti insidiosi:
rivolte solo alle anche le donne lo
donne in ruoli accettano
tradizionali
24
25. Sessismo ostile
Nelle società occidentali si
riscontra un aumento del
sessismo ostile e della violenza
verso le donne che non
accettano i ruoli tradizionali.
25
26. Dati italiani: Interazione fra
genere e forme di sessismo
HS
3
BS
2,5 2,46
2,23 2,25
2
1,90
1,5
1
0,5
0
Maschi Femmine 26
27. Glick e Fiske (2001) hanno sottolineato il
rapporto di complementarietà tra sessismo
ostile e benevolo: chi nutre sessismo benevolo
nei confronti delle donne che rispettano le
tradizionali norme di genere, nutre sessismo
ostile nei confronti delle donne che non le
rispettano. Questo rapporto di
complementarietà serve a mantenerlo status
quo: il sessismo ambivalente sostiene la
gerarchia tra i sessi concependo le donne come
bisognose di protezione e idealizzandole o
screditandole a seconda che si conformino alla
gerarchia di genere (Fowers & Fowers,27 2009).
28. La suddivisione delle donne in sottotipi
permette di credere di non avere pregiudizi
sessisti, dal momento che si provano
sentimenti negativi solo verso le donne che
sfidano le gerarchie di genere (sessismo
ostile).
Quindi i sottotipi femminili sostengono il
mantenimento della gerarchia di genere e
consentono agli individui di mantenere
opinioni sessiste senza considerarsi sessisti.
In uno studio di Glick et al. (1997), il
sessismo ostile è associato a valutazioni più
ostili verso le donne in carriera da parte di
uomini e, in misura minore, di donne.
Il benevolo è invece associato a giudizi più
positivi verso le casalinghe in uomini, ma
non in donne. 28
29. La scala di ambivalenza verso gli
uomini (The Ambivalence toward Men
Inventory, AMI)
La scala di ambivalenza verso gli uomini
è costituita da venti item, dieci dei quali
mirano a rilevare la componente ostile,
dieci la componente benevola.
Ciascuna metà contiene item atti a
coprire i tre domini delle differenze di
potere, della differenziazione di genere
e dell'eterosessualità.
29
30. Item di ambivalenza ostile
2. E' tipico di un uomo che è sessualmente attratto da una donna non
avere remore nel fare qualsiasi cosa per portarla a letto.
4. Quando gli uomini si danno da fare per "aiutare" le donne, spesso
tentano di dimostrare che sono migliori di loro.
6. Gli uomini si perderebbero in questo mondo se non ci fossero le
donne a guidarli.
8. Quando sono ammalati, gli uomini agiscono come bambini.
9. Gli uomini si batteranno sempre per avere, nella società, un maggior
controllo rispetto alle donne.
11. Anche gli uomini che dichiarano di essere sensibili ai diritti delle
donne in realtà vogliono a casa una relazione di tipo tradizionale, in cui
la donna assolva alla maggior parte delle cure della casa e dei figli.
14. Di solito gli uomini cercano di dominare la conversazione quando
parlano alle donne.
15. Molti uomini sostengono a parole l'uguaglianza delle donne, ma
non riescono a trattare una donna come uguale.
17. Quando le cose non vanno bene, molti uomini sono in realtà come
bambini.
19. Molti uomini molestano sessualmente le donne, anche se solo in
30
modo sottile, quando si trovano in posizione di potere rispetto ad esse.
31. Item di ambivalenza
benevola
1. Anche se entrambi i membri di una coppia lavorano, la donna
dovrebbe essere attenta a prendersi cura del proprio uomo a casa.
3. Nelle emergenze, rispetto alle donne, è meno probabile che gli uomini
crollino.
5. Ogni donna ha bisogno di un compagno che si prenda cura di lei.
7. Una donna non sarà mai veramente appagata nella vita se non avrà
una relazione impegnativa e a lungo termine con un uomo.
10. Gli uomini sono utili soprattutto per dare sicurezza finanziaria alle
donne.
12. Ogni donna dovrebbe avere un uomo da adorare.
13. Gli uomini sono più disposti a mettere se stessi in pericolo per
proteggere gli altri.
16. Le donne sono incomplete senza gli uomini.
18. Rispetto alle donne, gli uomini sono più disposti a rischiare.
20. Le donne dovrebbero prendersi cura dei loro uomini a casa, perché
questi crollerebbero se dovessero badare a se stessi.
31
34. Risultati
Si è trovato che, nell’atteggiamento
ostile, le donne esprimono punteggi più
alti degli uomini, mentre, in quello
benevolo, sono i punteggi maschili a
superare quelli femminili.
In genere, comunque, i punteggi relativi
alla componente benevola sono
decisamente bassi, anche per i
rispondenti maschi.
34
35. Sessismo e ambivalenza
verso gli uomini
Per Glick et al. (2004), sessismo benevolo e
benevolenza verso gli uomini, che si basano
entrambi su credenze circa la
complementarietà dei ruoli di genere, sono
fortemente correlati.
Vi è inoltre una correlazione fortemente
significativa tra sessismo ostile e benevolenza
verso il genere maschile, basata sul fatto che
coloro che considerano le donne inferiori agli
uomini (vale a dire i sessisti ostili) mostrano
atteggiamenti benevoli verso questi ultimi.
35
36. Nel contesto italiano, si è osservato che
coloro che manifestano atteggiamenti
sessisti verso le donne si mostrano benevoli
verso gli uomini (Manganelli, Volpato e
Canova, 2008).
Inoltre, si è trovato che l’ostilità verso il
genere maschile, nel campione di uomini,
non correla con il sessismo, mentre nel
campione femminile non correla con il
sessismo ostile, ma con il sessismo
benevolo. Questo risultato indica che
l’ostilità verso gli uomini non si accompagna
necessariamente al rifiuto delle forme più
36
sottili di sessismo benevolo.
37. Bibliografia
Glick, P., Fiske, S. T. (1996). The ambivalent sexism inventory: Differentiating hostile
and benevolent sexism. Journal of Personality and Social Psychology, 70, 491-512.
Glick, P., Fiske, S. T. (1997). Hostile and benevolent sexism: Measuring ambivalent
sexist attitudes toward women. Psychology of Women Quarterly, 21, 119-135.
Glick, P., Fiske, S. T. (1999). The ambivalence toward men inventory: Differentiating
hostile and benevolent beliefs about men. Psychology of Women Quarterly, 23, 519-
536.
Glick, P., Fiske, S. T. (2001a). Ambivalent sexism. In M. P. Zanna (Ed.) Advances in
Experimental Social Psychology (Vol. 33, pp. 115-188). San Diego: Academic Press.
Glick, P., Fiske, S. T. (2001b). An ambivalent alliance: Hostile and benevolent sexism
as complementary justifications for gender inequality. American Psychologist, 56,
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Glick, P., Fiske, S. T., Mladinic, A., Saiz, J., Abrams, D., Masser, B., Adetoun, B.,
Akande, A., Alao, A., Brunner, A., Willemsen, T. M., Chipeta, K., Dardenne, B.,
Dijksterhuis, A., Wigboldus, D., Eckes, T., Six-Materna, I., Expòsito, F., Moya, M.,
Foddy, M., Kim, H-J., Lameiras, M., Sotelo, M. J., Mucchi Faina, A., Romani, M., Sakalli,
N., Udegbe, B., Yamamoto, M., Ui, M., Ferreira, M. C., Lòpez, W. L. (2000). Beyond
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Glick, P., Lameiras, M., Fiske, S. T., Eckes, T., Masser, B., Volpato, C., Manganellli, A.
M., Pek, J., Huang, L., Sakalli-Ugurlu, N., Rodriguez Castro, Y., D'Avila Pereira, M. L.,
Willemsen, T. M., Brunner, A., Six-Materna, I., Wells, R. (2004). Bad but bold:
Ambivalent attitudes toward men predict gender inequality in 16 nations. Journal of
37
Personality and Social Psychology, 86, 713-728.
38. Bibliografia
Manganelli Rattazzi, A. M., Volpato, C.,
& Canova, L. (2008). L'atteggiamento
ambivalente verso donne e uomini. Un
contributo alla validazione delle scale
ASI e AMI. Giornale Italiano di
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39. Bibliografia recente
Marzano M. (2010). Sii bella e stai zitta.
Milano: Mondadori.
Orbach S. (2010). Corpi. Torino: Codice.
Rumiati R. (2010). Donne e uomini. Si
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Soffici C. (2010). Ma le donne no. Come
si vive nel paese più maschilista
d’Europa. Milano:Feltrinelli.
Zanardo L. (2010). Il corpo delle donne.
Milano: Feltrinelli.
39