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La Rete d’Impresa formalizzata: opportunità per le PMI - 1
Il contributo dell’Information Technology alle Reti di
imprese del Tessile
Piero De Sabbata – ENEA (CROSS-TEC)
piero.desabbata@enea.it
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete
ENEA, Centro Ricerche Clementel,
Bologna, 10 maggio 2012
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 2
Sommario
Introduzione
1 – Le promesse dell’ICT per le reti di imprese
2 – Uno sguardo più analitico
3 – L’esperienza di eBIZ-TCF
4 - Le lezioni apprese
XLAB in breve
Un centro di competenze costituito nel 2001 da ENEA ed FTI (Forum Tecnologie
dell’Informazione), ora nel Laboratorio CROSS-TEC del Tecnopolo ENEA di Bologna
dedicato alle TECNOLOGIE e STANDARD per l’INTEROPERABILITA’
Azioni di trasferimento tecnologico ed innovazione verso le reti di imprese,
soprattutto di PMI, distretti e PA
Attenzione su problemi di adozione e creazione di linguaggi di filiera e standard
applicativi, tecnologie Internet a supporto dell’eBusiness e dell’interoperabilità
Nuovo tema: applicazione metodi eBusiness nelle smart energy grids
Collaborazioni con le associazioni industriali e con enti di standardizzazione
italiani, europei ed internazionali
Approccio problem driven
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 3
1 – Le promesse dell’ICT per
le reti di imprese
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 4
ICT e contratto di rete
Le ICT per il contratto di rete
Incorporano e rendono attuabili metodologie sofisticate di
collaborazione (eProcurement, collaborative tendering,
brokeraggio, …)
Ottimizzano la condivisione informazioni (velocità, errori,..)
Incorporano le nuove procedure aziendali
Il Contratto di rete per le ICT
Fornisce un supporto giuridico e contrattuale a modelli
organizzativi per le reti di imprese ipotizzati dalla ricerca ICT
(Enterprise Interoperability e Collaboration), risultati sinora di
difficile attuazione
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 5
Evoluzione dei concetti
ICT a supporto della
collaborazione tra
aziende
Scambio dati diretto 1 a 1
EDI (tramite HUB)
Applicazioni ASP (market
place, eBidding, ISP…)
SOA (infrastrutture di
servizi: ISU, SaaS)
e … service park e
constellation, cloud,
sky (!)
Paradigmi funzionali
scambio ordini
gestione dei fornitori
supply chain management
community e servizi di
integrazione
organizzazioni virtuali
e… business ecosystems,
Enterprise 2.0, social
networks…
Modello di impresa
!
!
singola
estesa
virtuale (rete)
MERCATOMERCATOMERCATO
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 6
ICT nelle reti di imprese, esempi
CRM/Business
intelligence
Customer relationship management, market analysis, customers
feedback, …
Servizi vendita estesi Cataloghi e Listini, disponibilità magazzino, configurazione
prodotto (customer services, e-Catalogues)
SCM Supplier discovering, e-procurement, basic order cycle management,
order monitoring and tracking, e-Invoicing, logistics, trackability,
planning and optimisation
Financing e banking Operazioni finanziarie, pagamento tasse, gestione servizi bancari,…
Co-Design
(CAD, PDM, PLM)
…stylistic design – industrial design – virtual prototyping –
simulation – product data management, product life cycle
management … etc
Social software … etc Wiki, documentation repository, innovation and creativeness team
support …
CIM/MES Machinery setup and optimisation, Pipeline control, materials and
goods characterisation, etc
eBusiness
1) La propagazione di informazioni: lungo la filiera consente di anticipare scelte di
produzione in base ad andamenti del mercato (da valle a monte) o in base all’effettivo
avanzamento degli ordini (da monte a valle) e quindi migliorare la pianificazione e
ridurre gli sprechi (lancio in produzione di articoli non richiesti, sottostima del bisogno di
scorte di magazzino, ritardo nella consegna al cliente, impianti fermi in attesa dei
semilavorati o delle materie prime)
2) Nuovi servizi al cliente possono essere attivati, come la tracciabilità del proprio ordine, la
vista sulle disponibilità di magazzino, l’emissione di certificati di qualità/difettosità, la
personalizzazione del prodotto, aiutano a fidelizzare il cliente
3) Una più stretta collaborazione con il partner industriale (p.es. visibilità sugli avanzamenti
e giacenze, pianificazione commesse, definizione di procedure e standard qualitativi
comuni) aiuta a ridurre l’incertezza e gli imprevisti nella pianificazione e ad elevare i livelli
qualitativi garantiti per il prodotto finale
4) cresce la trasparenza nelle relazioni: diviene possibile monitorare e stimare i
comportamenti virtuosi o meno dei vari attori della rete
Esempi di vantaggi attesi da
cooperazione nella filiera
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 8
1) La propagazione di informazioni: lungo la filiera consente di anticipare scelte di
produzione in base ad andamenti del mercato (da valle a monte) o in base all’effettivo
avanzamento degli ordini (da monte a valle) e quindi migliorare la pianificazione e
ridurre gli sprechi (lancio in produzione di articoli non richiesti, sottostima del bisogno di
scorte di magazzino, ritardo nella consegna al cliente, impianti fermi in attesa dei
semilavorati o delle materie prime)
2) Nuovi servizi al cliente possono essere attivati, come la tracciabilità del proprio ordine, la
vista sulle disponibilità di magazzino, l’emissione di certificati di qualità/difettosità, la
personalizzazione del prodotto, aiutano a fidelizzare il cliente
3) Una più stretta collaborazione con il partner industriale (p.es. visibilità sugli avanzamenti
e giacenze, pianificazione commesse, definizione di procedure e standard qualitativi
comuni) aiuta a ridurre l’incertezza e gli imprevisti nella pianificazione e ad elevare i livelli
qualitativi garantiti per il prodotto finale
4) cresce la trasparenza nelle relazioni: diviene possibile monitorare e stimare i
comportamenti virtuosi o meno dei vari attori della rete
Esempi di vantaggi attesi da
cooperazione nella filiera
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 9
12 maggio 2008 - 10
Progetto Leapfrog: nuovi metodi
progettazione capi abbigliamento
www.leapfrog-eu.org
Fabric design
Fabric production
Virtual Fabric
library
Fabric behaviour
prediction
Outsourcing e Virtualizzazione nelle fasi di progettazione…
Garment
designer
2D CAD
Virtual try on
and
animation
services
Target
population
3D virtual body
provider
Catalogo
Co-design
Production
Management &
planning
Planning,
SCM
Riduzione campionari
Riduzione prototipi
Riduzione lead-time
Vestibilità/personalizzazione del capo
servizi
Servizi/partnership
partnership
Tutto molto bello ….
Ma allora perchè sta
funzionando poco?
“Vorrei avere gli avanzamenti dei miei
ordini ma il mio fornitore non me li da…”
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 11
2 – Uno sguardo più
analitico
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 12
Tra il dire ed il fare…
“Vorrei avere gli avanzamenti dei miei ordini ma il mio fornitore
non me li da…”
- Problemi di riservatezza (mantenersi margini di manovra e… di
costo)
- Difficoltà organizzative (riorganizzarsi internamente) e
competenze interne su tecnologie
- Mancanza di interoperabilità dei sistemi ICT
- Costo in termini di risorse/infrastrutture
- Ritorno investimento dipende da adesione/partecipazione
dei partner
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 13
1) I limiti della collaborazione
Know-How su prodotto (progettazione, processo, prestazioni,..): rischio di
perdere proprio know-how (essere ‘copiati’ o sostituiti, p.es.)
Strategie e relazioni contrattuali: informazioni su mercato, informazioni per
la pianificazione (migliori condizioni acquisto, concorrenza,
R.M.
Yarns Fabrics
Clothing
Trade org.
Accessories
Q.Check
Feed-back
SubcontractorsSubcontractorsSubcontractors
Aree di condivisione della conoscenza
Vincoli e limitazioni alla collaborazione da :
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 14
Evoluzione dello scenario ICT
OGGI Fabric Suppl. Garm.designer
Catalogues
…Fabrics
Selection
Fabric Suppl. Garm.designer
Requirements
Selection
Co-desIgn
3D design &
3D/2D flattening tools
Fabric engineering supports
(Library, manufacturability prediction)
Customised Catalogues
…Fabrics
Fabric Library.
and predictionDomani?
Virtual try on
Reference 3D
virtual bodies
2D design
Vi è una crescente complessità dei componenti SW coinvolti a supporto
della progettazione e un crescente flusso di informazioni da scambiare
Collaborative fabric design tools
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 15
2) Mancanza di interoperabilità
dei sistemi ICT
Una pluralità di
modelli
• Company portal
• Peer to Peer (P2P)
• ASP
• P2P con Hub di
comunicazione
• Framework basato
su
standard
Trade
Trade
Trade
ASP
Trade
HUB
Trade
HUB
Trade
HUB
Trade
HUB
Trade
ASP
Trade
HUB
ATTENZIONE alla scelta del
modello appropriato!!Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 16
Criticità verso i sistemi ICT
Una breve checklist puramente indicativa …
Quali funzioni e conoscenze condivido
Chi governa? Se manca leader serve broker? (relazioni m x n)
Come gestire dinamicità rete (ingresso ed uscita membri,
apertura a partner esterni)
Delimitare e modellare la collaborazione, quali ricadute su
procedure interne
Salvaguardare investimenti pre-esistenti, pluralismo
soluzioni ed architetture
Evitare duplicazioni
Costo di avvio, basso valore in assenza di massa critica
Come verificare il rispetto delle procedure di collaborazione
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 17
2 – Il contributo della ricerca
ICT
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 18
La ricerca ICT
Alcuni temi di ricerca che impattano sulle future
reti di impresa
Future Internet (infrastruttura ‘smart’ per una internet di
oggetti, servizi, persone, conoscenza): ubiquità, mobilità,
trust, sicurezza, adattività, ecc ecc
Tecnologie per l’interoperabilità
Paradigmi del software orientato ai servizi (applicazioni
come servizio, servizi come commodity)
Strumenti per produrre/gestire innovazione
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 19
Interoperabilità vs Integrazione
Integrazione: uniformarsi a principi comuni
- tendere a comportarsi come oggetto unico
- p.es. uniformare rappresentazione delle informazioni
Interoperabilità: concordare regole tra diversi
- ‘accoppiamento lasco’ tra oggetti autonomi
- p.es. mantenere proprie rappresentazioni interne
delle informazioni
Si vedano le ottime definizioni nei risultati pubblici della NoE ‘Interop’: D 6.1 Practices,
principles and patterns for interoperability
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 20
ICT per l’interoperabilità
Sistemi interoperabili: richiedono accordo su
processi, rappresentazione delle informazioni, canali
di trasporto
Modello centralizzato:
• leader definisce regole generali e
specifiche,
• fornitore tecnologia predispone
strumenti e tecnologie
• ogni partecipante si adatta
Modello a rete di pari (P2P):
• linguaggio base e interfacce
standardizzate
• ogni partecipante pubblica le proprie
capacità,
• negoziazione diretta di un accordo
con il partner potenziale
• riconfigurazione automatica
interfaccia in base all’accordo
raggiunto
• riuso in più reti
Esempi: ebXML, BPEL, e WSDL
Soluzioni proprietarie
Standard +
Soluzioni proprietarie
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 21
Standard applicativi
standard tecnologici ---> standard applicativi
(html, http, xml, sql, ..) (UBL, GS1, rosetta.net, step…)
sviluppo sw, comunicazione, interoperabilità, collaborazione
Per l’azienda il grosso dello sforzo è concentrato in due aree:
• Allineare i processi organizzativi con i partner
• Mappare le informazioni interne verso rappresentazioni esterne
Grazie a standard applicativi riconosciuti internazionalmente può
• adattare i sistemi interni una volta sola usando modelli ‘noti e condivisi’, allo stato
dell’arte, quindi meno ambigui
• riusare le interfacce, ovvero svilupparle una volta sola per parlare con partner in
tutto il mondo
• Evitare inerzie… (effetto “guida a destra“ degli inglesi!)
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 22
?
oppure…
ASP
Trade
Vantaggio degli Standard
applicativi
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 23
3 - L’esperienza di eBIZ-TCF
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 24
La nostra esperienza
Settore tessile abbigliamento, situazione di partenza:
assenza di leader, moltissime aziende piccole medie
esperienze piccole e spesso in difficoltà
piccole comunità chiuse (lock-in dei fornitori servizi)
molteplicità di modelli
sistemi ERP (non sempre) e ruolo SW. House
scarsa propensione a EDI anche verso vendita
timore a condividere dati
grandi progetti innovativi di filiera senza seguito
(“quick-response”)
assenza di massa critica (e benefici)
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 25
Evoluzione
• All’inizio c’era EDITEX (anni 90, tecnologia EDIFACT)...
• Moda-ML, www.moda-ml.org, progetto europeo (IST Take up Action),
2001-2003; paralleli: eTexML (Francia), eVisit (Germania); basati su XML
• TexSpin, un workshop CEN/ISSS (comitato europeo di standardizzazione,
2002-2003), raccoglie Moda-ML ed eTexML
• Moda-ML cresce e diviene gruppo permanente di iniziativa (2004)
• Sviluppo e adozione in progetti locali ed EU (TQR, Cross, Trame,
Penelope, 2003-…)
• TexWeave, nuova iniziativa CEN/ISSS (2005-2006) nuovi processi
• Leapfrog Integrated project (FP&, NMP, 2005-2009), smart garment
organisation : tools e ontologia settoriale (Onto-Moda)
• Progetti nazionali (DDTA, IPSA) ed Europei usano specifiche TexWeave
• Progetto eBIZ-TCF (DG Ent, 2008-2010), architettura per armonizzare
l’eBusiness nei settori tessile abbigliamento e calzatura
Risorse e Ciclo di vita
degli standard
Strumenti ad hoc
Intreccio tra ricerca,
standardizzazione e
dimostrazione sul
campo
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 26
Bulgaria
Czeck
Croatia
France
Germany
Italy
Netherland
Portugal
Romania
Spain
eBIZ-TCF: armonizzare
l’eBusiness
 A public Call for ‘Expression of Interest’
 17 pilots, from 20 countries, grouped in transnational small clusters
 More than 150 organisations directly involved,
 16 IT suppliers
 37 fashion producers and suppliers
 13 Facilitators supporting industries
 89 retail companies
Austria
Belgium
Denmark
Estonia
Finland
Greece
Slovenia
Hungary
Latvia
Sweden
Slovakia
www.ebiz-tcf.eu, www.moda-ml.org
Problemi-soluzioni
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 28
- COMPRENSIBILITA’: una architettura di
riferimento, documentazione e risorse online
(esempi, schemi, guida all’eBusiness)
- VELOCITA’ REAZIONE: Document factory per
manutenzione delle versioni
- COMPLESSITA’ DEGLI ACCORDI: suite di strumenti
online
- LENTEZZA START-UP: strumenti di addestramento
e validazione, corsi online
- TIMORI STAKEHOLDERS: approccio aperto,
community e partecipazione a standardizzazione
29 – Napoli 19th of October, 2011
English version: http://www.youtube.com/watch?
v=DePJTVrQfpA
Italian version:
http://www.youtube.com/watch?v=LM-ZGLSM6u8
I video di eBIZ
English version: http://www.youtube.com/watch?
v=DePJTVrQfpA
Italian version:
http://www.youtube.com/watch?v=LM-ZGLSM6u8
4 - Le lezioni apprese
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 30
Requisiti per RETI di PMI
Esistenza attori super-partes garanti
Azioni di standardizzazione e creazione consenso
Specifiche molto focalizzate su settore per ridurre ambiguità
ed errori e facilitare comprensione
Usabilità e documentazione
Adottabilità incrementale (architetture scalabili)
Tutti debbono poter diventare Fornitori tecnologia (apertura)
Disponibilità componenti SW dimostrativi
Facilità e controllo sulle potenziali estensioni (da Dizionari
comuni)
Attività di ricerca e innovazione a supporto dell’adozione
Coinvolgimento delle associazioni industriali e dei fornitori di
tecnologia e servizi
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 31
Conclusioni
Le reti di PMI chiedono alla ricerca :
credibilità e ‘persistenza’ degli operatori, linguaggio di settore,
risorse pubblicamente accessibili, nessun lock-in, basse soglie di
ingresso per ‘iniziare il gioco’, pianificazione con ritorni a breve
termine, risultati tangibili
Le attività di standardizzazione a livello applicativo in un
settore basato su PMI sono un processo ciclico sempre aperto, e
richiedono sinergie tra moltissimi attori, XLAB è presente.
La promozione dell’adozione di metodi di collaborazione
interaziendale richiede un mix di attività di standardizzazione,
ricerca/innovazione e dimostrazione e promozione.
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 32
Riferimenti
piero.desabbata@enea.it
www.xml-lab.it ma anche
www.moda-ml.org
www.ubl-italia.org
www.lisealab.it
www.ebiz-tcf.eu
www.texweave.org
Grazie per l’attenzione
e ricordate che come Paese abbiamo un ritardo sugli
standard applicativi e settoriali, mettiamoci al lavoro !!
Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 33

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Il contributo dell’Information Technology alle Reti di imprese del Tessile - CROSS-TEC ( abbigliamento, case history, ebiz,ebusiness,edi, filiera,filiera fashion,filiera moda, integrazione fornitori,interoperabilità, standard,supply chain, xml )

  • 1. La Rete d’Impresa formalizzata: opportunità per le PMI - 1 Il contributo dell’Information Technology alle Reti di imprese del Tessile Piero De Sabbata – ENEA (CROSS-TEC) piero.desabbata@enea.it Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete ENEA, Centro Ricerche Clementel, Bologna, 10 maggio 2012
  • 2. Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 2 Sommario Introduzione 1 – Le promesse dell’ICT per le reti di imprese 2 – Uno sguardo più analitico 3 – L’esperienza di eBIZ-TCF 4 - Le lezioni apprese
  • 3. XLAB in breve Un centro di competenze costituito nel 2001 da ENEA ed FTI (Forum Tecnologie dell’Informazione), ora nel Laboratorio CROSS-TEC del Tecnopolo ENEA di Bologna dedicato alle TECNOLOGIE e STANDARD per l’INTEROPERABILITA’ Azioni di trasferimento tecnologico ed innovazione verso le reti di imprese, soprattutto di PMI, distretti e PA Attenzione su problemi di adozione e creazione di linguaggi di filiera e standard applicativi, tecnologie Internet a supporto dell’eBusiness e dell’interoperabilità Nuovo tema: applicazione metodi eBusiness nelle smart energy grids Collaborazioni con le associazioni industriali e con enti di standardizzazione italiani, europei ed internazionali Approccio problem driven Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 3
  • 4. 1 – Le promesse dell’ICT per le reti di imprese Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 4
  • 5. ICT e contratto di rete Le ICT per il contratto di rete Incorporano e rendono attuabili metodologie sofisticate di collaborazione (eProcurement, collaborative tendering, brokeraggio, …) Ottimizzano la condivisione informazioni (velocità, errori,..) Incorporano le nuove procedure aziendali Il Contratto di rete per le ICT Fornisce un supporto giuridico e contrattuale a modelli organizzativi per le reti di imprese ipotizzati dalla ricerca ICT (Enterprise Interoperability e Collaboration), risultati sinora di difficile attuazione Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 5
  • 6. Evoluzione dei concetti ICT a supporto della collaborazione tra aziende Scambio dati diretto 1 a 1 EDI (tramite HUB) Applicazioni ASP (market place, eBidding, ISP…) SOA (infrastrutture di servizi: ISU, SaaS) e … service park e constellation, cloud, sky (!) Paradigmi funzionali scambio ordini gestione dei fornitori supply chain management community e servizi di integrazione organizzazioni virtuali e… business ecosystems, Enterprise 2.0, social networks… Modello di impresa ! ! singola estesa virtuale (rete) MERCATOMERCATOMERCATO Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 6
  • 7. ICT nelle reti di imprese, esempi CRM/Business intelligence Customer relationship management, market analysis, customers feedback, … Servizi vendita estesi Cataloghi e Listini, disponibilità magazzino, configurazione prodotto (customer services, e-Catalogues) SCM Supplier discovering, e-procurement, basic order cycle management, order monitoring and tracking, e-Invoicing, logistics, trackability, planning and optimisation Financing e banking Operazioni finanziarie, pagamento tasse, gestione servizi bancari,… Co-Design (CAD, PDM, PLM) …stylistic design – industrial design – virtual prototyping – simulation – product data management, product life cycle management … etc Social software … etc Wiki, documentation repository, innovation and creativeness team support … CIM/MES Machinery setup and optimisation, Pipeline control, materials and goods characterisation, etc eBusiness
  • 8. 1) La propagazione di informazioni: lungo la filiera consente di anticipare scelte di produzione in base ad andamenti del mercato (da valle a monte) o in base all’effettivo avanzamento degli ordini (da monte a valle) e quindi migliorare la pianificazione e ridurre gli sprechi (lancio in produzione di articoli non richiesti, sottostima del bisogno di scorte di magazzino, ritardo nella consegna al cliente, impianti fermi in attesa dei semilavorati o delle materie prime) 2) Nuovi servizi al cliente possono essere attivati, come la tracciabilità del proprio ordine, la vista sulle disponibilità di magazzino, l’emissione di certificati di qualità/difettosità, la personalizzazione del prodotto, aiutano a fidelizzare il cliente 3) Una più stretta collaborazione con il partner industriale (p.es. visibilità sugli avanzamenti e giacenze, pianificazione commesse, definizione di procedure e standard qualitativi comuni) aiuta a ridurre l’incertezza e gli imprevisti nella pianificazione e ad elevare i livelli qualitativi garantiti per il prodotto finale 4) cresce la trasparenza nelle relazioni: diviene possibile monitorare e stimare i comportamenti virtuosi o meno dei vari attori della rete Esempi di vantaggi attesi da cooperazione nella filiera Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 8
  • 9. 1) La propagazione di informazioni: lungo la filiera consente di anticipare scelte di produzione in base ad andamenti del mercato (da valle a monte) o in base all’effettivo avanzamento degli ordini (da monte a valle) e quindi migliorare la pianificazione e ridurre gli sprechi (lancio in produzione di articoli non richiesti, sottostima del bisogno di scorte di magazzino, ritardo nella consegna al cliente, impianti fermi in attesa dei semilavorati o delle materie prime) 2) Nuovi servizi al cliente possono essere attivati, come la tracciabilità del proprio ordine, la vista sulle disponibilità di magazzino, l’emissione di certificati di qualità/difettosità, la personalizzazione del prodotto, aiutano a fidelizzare il cliente 3) Una più stretta collaborazione con il partner industriale (p.es. visibilità sugli avanzamenti e giacenze, pianificazione commesse, definizione di procedure e standard qualitativi comuni) aiuta a ridurre l’incertezza e gli imprevisti nella pianificazione e ad elevare i livelli qualitativi garantiti per il prodotto finale 4) cresce la trasparenza nelle relazioni: diviene possibile monitorare e stimare i comportamenti virtuosi o meno dei vari attori della rete Esempi di vantaggi attesi da cooperazione nella filiera Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 9
  • 10. 12 maggio 2008 - 10 Progetto Leapfrog: nuovi metodi progettazione capi abbigliamento www.leapfrog-eu.org Fabric design Fabric production Virtual Fabric library Fabric behaviour prediction Outsourcing e Virtualizzazione nelle fasi di progettazione… Garment designer 2D CAD Virtual try on and animation services Target population 3D virtual body provider Catalogo Co-design Production Management & planning Planning, SCM Riduzione campionari Riduzione prototipi Riduzione lead-time Vestibilità/personalizzazione del capo servizi Servizi/partnership partnership
  • 11. Tutto molto bello …. Ma allora perchè sta funzionando poco? “Vorrei avere gli avanzamenti dei miei ordini ma il mio fornitore non me li da…” Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 11
  • 12. 2 – Uno sguardo più analitico Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 12
  • 13. Tra il dire ed il fare… “Vorrei avere gli avanzamenti dei miei ordini ma il mio fornitore non me li da…” - Problemi di riservatezza (mantenersi margini di manovra e… di costo) - Difficoltà organizzative (riorganizzarsi internamente) e competenze interne su tecnologie - Mancanza di interoperabilità dei sistemi ICT - Costo in termini di risorse/infrastrutture - Ritorno investimento dipende da adesione/partecipazione dei partner Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 13
  • 14. 1) I limiti della collaborazione Know-How su prodotto (progettazione, processo, prestazioni,..): rischio di perdere proprio know-how (essere ‘copiati’ o sostituiti, p.es.) Strategie e relazioni contrattuali: informazioni su mercato, informazioni per la pianificazione (migliori condizioni acquisto, concorrenza, R.M. Yarns Fabrics Clothing Trade org. Accessories Q.Check Feed-back SubcontractorsSubcontractorsSubcontractors Aree di condivisione della conoscenza Vincoli e limitazioni alla collaborazione da : Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 14
  • 15. Evoluzione dello scenario ICT OGGI Fabric Suppl. Garm.designer Catalogues …Fabrics Selection Fabric Suppl. Garm.designer Requirements Selection Co-desIgn 3D design & 3D/2D flattening tools Fabric engineering supports (Library, manufacturability prediction) Customised Catalogues …Fabrics Fabric Library. and predictionDomani? Virtual try on Reference 3D virtual bodies 2D design Vi è una crescente complessità dei componenti SW coinvolti a supporto della progettazione e un crescente flusso di informazioni da scambiare Collaborative fabric design tools Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 15
  • 16. 2) Mancanza di interoperabilità dei sistemi ICT Una pluralità di modelli • Company portal • Peer to Peer (P2P) • ASP • P2P con Hub di comunicazione • Framework basato su standard Trade Trade Trade ASP Trade HUB Trade HUB Trade HUB Trade HUB Trade ASP Trade HUB ATTENZIONE alla scelta del modello appropriato!!Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 16
  • 17. Criticità verso i sistemi ICT Una breve checklist puramente indicativa … Quali funzioni e conoscenze condivido Chi governa? Se manca leader serve broker? (relazioni m x n) Come gestire dinamicità rete (ingresso ed uscita membri, apertura a partner esterni) Delimitare e modellare la collaborazione, quali ricadute su procedure interne Salvaguardare investimenti pre-esistenti, pluralismo soluzioni ed architetture Evitare duplicazioni Costo di avvio, basso valore in assenza di massa critica Come verificare il rispetto delle procedure di collaborazione Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 17
  • 18. 2 – Il contributo della ricerca ICT Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 18
  • 19. La ricerca ICT Alcuni temi di ricerca che impattano sulle future reti di impresa Future Internet (infrastruttura ‘smart’ per una internet di oggetti, servizi, persone, conoscenza): ubiquità, mobilità, trust, sicurezza, adattività, ecc ecc Tecnologie per l’interoperabilità Paradigmi del software orientato ai servizi (applicazioni come servizio, servizi come commodity) Strumenti per produrre/gestire innovazione Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 19
  • 20. Interoperabilità vs Integrazione Integrazione: uniformarsi a principi comuni - tendere a comportarsi come oggetto unico - p.es. uniformare rappresentazione delle informazioni Interoperabilità: concordare regole tra diversi - ‘accoppiamento lasco’ tra oggetti autonomi - p.es. mantenere proprie rappresentazioni interne delle informazioni Si vedano le ottime definizioni nei risultati pubblici della NoE ‘Interop’: D 6.1 Practices, principles and patterns for interoperability Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 20
  • 21. ICT per l’interoperabilità Sistemi interoperabili: richiedono accordo su processi, rappresentazione delle informazioni, canali di trasporto Modello centralizzato: • leader definisce regole generali e specifiche, • fornitore tecnologia predispone strumenti e tecnologie • ogni partecipante si adatta Modello a rete di pari (P2P): • linguaggio base e interfacce standardizzate • ogni partecipante pubblica le proprie capacità, • negoziazione diretta di un accordo con il partner potenziale • riconfigurazione automatica interfaccia in base all’accordo raggiunto • riuso in più reti Esempi: ebXML, BPEL, e WSDL Soluzioni proprietarie Standard + Soluzioni proprietarie Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 21
  • 22. Standard applicativi standard tecnologici ---> standard applicativi (html, http, xml, sql, ..) (UBL, GS1, rosetta.net, step…) sviluppo sw, comunicazione, interoperabilità, collaborazione Per l’azienda il grosso dello sforzo è concentrato in due aree: • Allineare i processi organizzativi con i partner • Mappare le informazioni interne verso rappresentazioni esterne Grazie a standard applicativi riconosciuti internazionalmente può • adattare i sistemi interni una volta sola usando modelli ‘noti e condivisi’, allo stato dell’arte, quindi meno ambigui • riusare le interfacce, ovvero svilupparle una volta sola per parlare con partner in tutto il mondo • Evitare inerzie… (effetto “guida a destra“ degli inglesi!) Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 22
  • 23. ? oppure… ASP Trade Vantaggio degli Standard applicativi Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 23
  • 24. 3 - L’esperienza di eBIZ-TCF Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 24
  • 25. La nostra esperienza Settore tessile abbigliamento, situazione di partenza: assenza di leader, moltissime aziende piccole medie esperienze piccole e spesso in difficoltà piccole comunità chiuse (lock-in dei fornitori servizi) molteplicità di modelli sistemi ERP (non sempre) e ruolo SW. House scarsa propensione a EDI anche verso vendita timore a condividere dati grandi progetti innovativi di filiera senza seguito (“quick-response”) assenza di massa critica (e benefici) Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 25
  • 26. Evoluzione • All’inizio c’era EDITEX (anni 90, tecnologia EDIFACT)... • Moda-ML, www.moda-ml.org, progetto europeo (IST Take up Action), 2001-2003; paralleli: eTexML (Francia), eVisit (Germania); basati su XML • TexSpin, un workshop CEN/ISSS (comitato europeo di standardizzazione, 2002-2003), raccoglie Moda-ML ed eTexML • Moda-ML cresce e diviene gruppo permanente di iniziativa (2004) • Sviluppo e adozione in progetti locali ed EU (TQR, Cross, Trame, Penelope, 2003-…) • TexWeave, nuova iniziativa CEN/ISSS (2005-2006) nuovi processi • Leapfrog Integrated project (FP&, NMP, 2005-2009), smart garment organisation : tools e ontologia settoriale (Onto-Moda) • Progetti nazionali (DDTA, IPSA) ed Europei usano specifiche TexWeave • Progetto eBIZ-TCF (DG Ent, 2008-2010), architettura per armonizzare l’eBusiness nei settori tessile abbigliamento e calzatura Risorse e Ciclo di vita degli standard Strumenti ad hoc Intreccio tra ricerca, standardizzazione e dimostrazione sul campo Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 26
  • 27. Bulgaria Czeck Croatia France Germany Italy Netherland Portugal Romania Spain eBIZ-TCF: armonizzare l’eBusiness  A public Call for ‘Expression of Interest’  17 pilots, from 20 countries, grouped in transnational small clusters  More than 150 organisations directly involved,  16 IT suppliers  37 fashion producers and suppliers  13 Facilitators supporting industries  89 retail companies Austria Belgium Denmark Estonia Finland Greece Slovenia Hungary Latvia Sweden Slovakia www.ebiz-tcf.eu, www.moda-ml.org
  • 28. Problemi-soluzioni Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 28 - COMPRENSIBILITA’: una architettura di riferimento, documentazione e risorse online (esempi, schemi, guida all’eBusiness) - VELOCITA’ REAZIONE: Document factory per manutenzione delle versioni - COMPLESSITA’ DEGLI ACCORDI: suite di strumenti online - LENTEZZA START-UP: strumenti di addestramento e validazione, corsi online - TIMORI STAKEHOLDERS: approccio aperto, community e partecipazione a standardizzazione
  • 29. 29 – Napoli 19th of October, 2011 English version: http://www.youtube.com/watch? v=DePJTVrQfpA Italian version: http://www.youtube.com/watch?v=LM-ZGLSM6u8 I video di eBIZ English version: http://www.youtube.com/watch? v=DePJTVrQfpA Italian version: http://www.youtube.com/watch?v=LM-ZGLSM6u8
  • 30. 4 - Le lezioni apprese Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 30
  • 31. Requisiti per RETI di PMI Esistenza attori super-partes garanti Azioni di standardizzazione e creazione consenso Specifiche molto focalizzate su settore per ridurre ambiguità ed errori e facilitare comprensione Usabilità e documentazione Adottabilità incrementale (architetture scalabili) Tutti debbono poter diventare Fornitori tecnologia (apertura) Disponibilità componenti SW dimostrativi Facilità e controllo sulle potenziali estensioni (da Dizionari comuni) Attività di ricerca e innovazione a supporto dell’adozione Coinvolgimento delle associazioni industriali e dei fornitori di tecnologia e servizi Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 31
  • 32. Conclusioni Le reti di PMI chiedono alla ricerca : credibilità e ‘persistenza’ degli operatori, linguaggio di settore, risorse pubblicamente accessibili, nessun lock-in, basse soglie di ingresso per ‘iniziare il gioco’, pianificazione con ritorni a breve termine, risultati tangibili Le attività di standardizzazione a livello applicativo in un settore basato su PMI sono un processo ciclico sempre aperto, e richiedono sinergie tra moltissimi attori, XLAB è presente. La promozione dell’adozione di metodi di collaborazione interaziendale richiede un mix di attività di standardizzazione, ricerca/innovazione e dimostrazione e promozione. Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 32
  • 33. Riferimenti piero.desabbata@enea.it www.xml-lab.it ma anche www.moda-ml.org www.ubl-italia.org www.lisealab.it www.ebiz-tcf.eu www.texweave.org Grazie per l’attenzione e ricordate che come Paese abbiamo un ritardo sugli standard applicativi e settoriali, mettiamoci al lavoro !! Workshop sulle attese delle PMI dal Contratto di Rete - 33

Editor's Notes

  1. Interoperability Integration Autonomy Assimilation Loosely-coupled Brittle Sharing Conforming Local Vocabulary Standard Vocabulary Model-based Maps Scripts, Functions, Code Concrete and Conceptual Concrete The ability for different systems to work together may be characterised at various levels of co-operation (e.g. physical systems, application, business and networked organisation). Clearly, interoperability has the meaning of co-existence and co-operation, while integration relates to the notions of co-ordination and unification. Vernadat11 defines interoperability as the ability to communicate with pier systems and access the functionality of the pier systems, while integration is a broader concept embracing communication, co-operation and coordination capabilities. Thus, interoperability must be achieved to attain real integration. The difference between integration and interoperability has been further clarified in ISO 1425812. This standard considers that there are three ways to relate models (entities) to one another: (1) Integration: there is a standard format for all constituent systems. Diverse models are interpreted in the standard format. This format must be as rich as the constituent system models. (2) Unification: there is a common meta-level structure across constituent models, providing a means for establishing semantic equivalence. The meta-model is not in an executable entity as it is in the integrated situation but a model mapping mechanism. (3) Federation: the federated model scenario may exist if no agent successfully or globally can impose requirements for semantic equivalence across all models of an enterprise. According to ISO 14258, the federated situation is the most probable scenario for full interoperability wherein most models will not be in a standardised or common form because it is not economically feasible to put them in such a form. The advantage of the federated situation is that it not only allows to collectively provide a (complex) service, but also to preserve the independence and autonomy of its components, to be open to dynamic change in composition and distribution. In such a situation, interoperability requires co-operating entities being dynamically accommodated rather than having a predetermined meta-model. This assumes that the concept mapping (or semantic unification) is done at an ontology level, i.e. a semantic level.
  2. Upstream pilots – linking producers with the network of suppliers – separate pilots for TC and Footwear – exchange of orders, order responses, order tracking, despatch advices and invoices.   _ Downstream pilots – linking producers to retailers – TC and footwear will use common specifications, processes and data models – exchange of catalogues, sales data, orders, order responses, despatch advices and invoices.   In some cases, downstream pilots will be linked to one or more corresponding manufacturing cluster (upstream). The manufacturer will act as hub so that inter-operability will be demonstrated   Details about implementation: Phase 1 1. Portuguese Footwear. Upstream/downstream. 5 companies 2. Spanish Footwear. Upstream/downstream. 5 companies 3. Italian TC. Downstream. 1 producer and 4 retailers 4. Italian TC. Upstream. 5 companies   _ Phase 2 – Extension to Pilot 2 of Phase 1 – Extension to Pilot 4 of Phase 1 (cross border) 5. Cross border Spain, Italy. TC. Upstream 6. Cross border Italy, Romania. TC. Upstream 7. Cross border. Italy, France, Germany. TC. Upstream 8. Cross border. Germany, France, Bulgaria, Romania. TC. Upstream/downstream 9. Germany. TC. Downstream 10.Cross border. Germany, Czech Rep. Footwear. Downstream 11.Germany. Footwear. Downstream The role of facilitators.   Each pilot will have a facilitator, his role is to: – Facilitate the implementation of the pilot with every user – Monitor the implementation – Report to the WP leader   _ From Ph.1 (Month 7 to 10) to Ph.2 (Month 13 to 20) – At the end of Ph.1 the WP leader and the project team will review the success of the pilots against KPI and the architecture – The final reference architecture will be released – Extended and new pilots will widen the number of linked companies and the scope of exchanged documents, will test interoperability and cross border linkages.