XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Storytelling, arte del narrare e strumento di comunità
1. Storytelling, arte
del narrare
e strumento di
comunità
(Laboratorio di Pedagogia della
comunicazione sociale
M-Ped 2013-2014)
Ma#eo
Adamoli
–
adama#eo@gmail.com
1
2. Matteo Adamoli
Accompagnatore
Progettista di strategie per la ricerca,la formazione e la
cooperazione utilizzando il metodo e gli strumenti della
ricerca-azione. Ideatore del progetto Bookasface,
docente universitario di tecnologie dell’educazione e di
pedagogia della comunicazione presso lo IUSVE e
consulente per attività volte allo storytelling individuale,
di gruppo, organizzativo e didattico.
Conta&
m.adamoli@iusve.it
www.facebook.com/ma#eoadamoli
twi#er.com/ma#eoadamoli
h#p://www.bookasface.com
Cell:
3487368857
3. Ma#eo
Adamoli
3
Le riflessioni
riportati nelle
prossime pagine
sono estrapolati da
Ed da
ArFcolo
di
Gino
Mazzoli
“Valorizzare
l’intelligenza
colleMva”
(Animazione
Sociale
–
Gennaio
2014)
4. Obiettivi
Al
termine
del
percorso
sarete
in
grado
di:
• Interpretare
criFcamente
da
un
punto
di
vista
pedagogico
i
principali
paradigmi
e
modelli
della
comunicazione
sociale
• Rifle#ere
sulla
funzione
sociale
dei
media
e
sulle
prospeMve
di
evoluzione
aperte
dalla
rivoluzione
digitale
e
dalla
rete,
approfondendone
le
ricadute
in
ambito
pedagogico
ed
organizzaFvo
• Proge#are
e
realizzare
un
video
basato
sulla
metodologia
del
Digital
Storytelling
(Corporate
Storytelling)
6. Novità epocali
POVERI
NOI
• Consapevolezza
unicità
del
desFno
dell’umanità
•
Connessione
comunicaFva
permanente
•
Concentrazione
della
ricchezza
in
pochi
luoghi
e
poche
mani
(
Cultura
bulimica
dominante)
•
Diffusione
della
vulnerabilità
(Proletarizzazione
dei
ceF
medi)
Ma#eo
Adamoli
6
7. CRISI – MUTAMENTI (Yi)
1. Sbriciolamento
e
allentamento
dei
legami
sociali
2. Evaporazione
delle
reF
sociali
,
di
condivisione
dello
stesso
territorio.
1. Diffusione
delle
fragilità
2. Dominio
della
razionalità
strumentale
(
vincoli
giuridici
normaFvi
e
rouFne
operaFve)
Ma#eo
Adamoli
7
•
Yi,
“ciò
che
me7e
in
moto
le
cose,
momento
infimo
intermedio
fra
quiete
e
movimento,
fra
potenza
virtuale
e
a7o
reale”
8. TECNOLOGIA, RISCHI ED OPPORTUNITA’
Ma#eo
Adamoli
8
•
Rischio
di
illusione
semplificatoria
(
codici
semplificanF
dei
social
networks)
•
Falsa
rete
virtuale
possa
sosFtuire
la
comunità
reale
fa#a
di
corporeità,
relazioni,
contesF,
oggeM
concreF,
tempo
e
fiducia
reciproca.
•
Social
street
9. RI-ALLESTIRE IL SOCIALE
• RE-‐INVENTARE
IL
QUOTIDIANO
• RI-‐GENERARE
FIDUCIA
• Favorire
il
re-‐innesco
dei
circoli
virtuosi
disaMvaF
Adamoli
Ma#eo
9
10. VALORIZZARE INTELLIGENZA COLLETTIVA
“
Intuizioni,
invenzioni,
costruC
operaDvi
che
si
generano
nel
fare
quoDdiano,
nell’aCvità
relazionale
della
vita
della
gente,
nella
vita
quoDdiana
della
comunità”.
(Gino
Mazzoli,
Animazione
Sociale
-‐
Gennaio
2014)
Adamoli
Ma#eo
10
11. INTELLIGENZA COLLETTIVA
Adamoli
Ma#eo
11
“In
primo
luogo
bisogna
riconoscere
che
l'intelligenza
è
distribuita
dovunque
c'è
umanità,
e
che
questa
intelligenza,
distribuita
dappertu7o,
può
essere
valorizzata
al
massimo
mediante
le
nuove
tecniche,
sopra7u7o
me7endola
in
sinergia.
Oggi,
se
due
persone
distanD
sanno
due
cose
complementari,
per
il
tramite
delle
nuove
tecnologie,
possono
davvero
entrare
in
comunicazione
l'una
con
l'altra,
scambiare
il
loro
sapere,
cooperare.
De7o
in
modo
assai
generale,
per
grandi
linee,
è
questa
in
fondo
l'intelligenza
colle,va
”
(Pierre
Levy)
13. Indicazioni
1. FruFo
dell’intelligenza
colle&va
Ma#eo
Adamoli
13
2. Prassi
quoLdiana
3. Nascono
in
zone
periferiche
e
marginali
4. Nuove
forme
di
vita
sociale
5. ImpliciL,
struFuraL
nel
fare,
inconsapevoli
ed
emozionali
NUOVI SAPERI
14. “Colui
che
per
professione
può
definire
e
costruire
nuove
archite7ure
della
co-‐
municazione
basate
sui
processi
relazionali,
educaDvi,
eDci
ed
autenDci
al
di
là
di
ogni
proposta
tecno-‐culturale
in
a7o"
Adamoli
Ma#eo
14
• ProgeMsta
ed
esecutore
• Facilitatore
e
accompagnatore
di
un
contesto
che
ha
una
propria
energia
endogena.
• Consapevole
delle
condizioni
di
vulnerabilità
(asimmetria)
SOCIAL DESIGNER
15. ARTIGIANO DEL SOCIALE
“il
buon
lavoro,
il
lavoro
fa7o
ad
arte,
con
sapienza
ed
intelligenza,
il
lavoro
che
impone
tempo
per
fermarsi,
per
apprendere,
non
solo
per
“fare”,
è
importante.
È
importante
per
vivere
bene
e
per
questo
l’uomo
arDgiano
è,
oggi
più
che
mai,
un
modello
cui
ispirarsi”.
(R.
SENNET)
Adamoli
Ma#eo
15
16. LAVORO DI COMUNITA’
Comunità
come
sogge#o
aMvo
il
cui
sviluppo
dipende
da
tre
processi
sociali:
il
coin-‐
volgimento,
la
partecipazione
e
la
connessione
emoLva.
• Facilitare
il
funzionamento
dell’energia
colleMva
Ma#eo
Adamoli
16
• Proporre
piste
e
ipotesi
di
lavoro
• Sostenere,
riformulare,
far
memoria
• Valorizzare
le
persone
e
le
loro
capabiliFes
18. Dispositivo : Laboratori partecipati
Ma#eo
Adamoli
18
•
DisposiFvo
di
lavoro
che
visualizza
gli
esiF
e
infonde
a
tuM
fiducia
sulla
possibilità
di
sviluppare
modalità
diverse
di
funzionare
•
Gli
oggeM
di
lavoro
decisi
con
la
gente
• Laboratori
aperF
in
cui
bisogna
favorire
le
connessioni
tra
la
gente
• Approccio
Ricerca–Azione:
Pensare/Rifle#ere
dentro
al
fare
• Proge#are,
fare
e
successivamente
rielaborare
gli
apprendimenL
che
questo
fare
produce
• Orizzonte
di
cambiamento
partecipato
20. Alla scoperta…
"Oggi
è
primavera...ed
io
non
la
posso
vedere.”
“Il
racconto
è
una
delle
grandi
categorie
della
conoscenza
che
uDlizziamo
per
comprendere
e
ordinare
il
mondo
”
(R.
Barthes)
“
Il
racconto
è
presente
in
tuC
i
tempi,
in
tuC
i
luoghi,
in
tu7e
le
società;
il
racconto
comincia
con
la
stessa
storia
dell’umanità;
non
esiste,
non
è
mai
esisDto
in
alcun
luogo
un
popolo
senza
racconD”
(R.
Barthes)
Ma#eo
Adamoli
20
21. dello storytelling
“
I
buoni
racconD
ci
fanno
senDre
di
aver
avuto
un’esperienza
soddisfacente
e
completa:
abbiamo
pianto,
riso
o
fa7o
entrambe
le
cose.
Alla
fine
della
storia
sia
ha
la
sensazione
di
aver
imparato
qualcosa
sulla
vita
o
su
noi
stessi”
(
Vogler
C.)
Adamoli
MA#eo
21
22. Narrazione come…
Adamoli
Ma#eo
22
“…
forma
di
organizzazione
dell’esperienza.
Serve
a
costruire
il
mondo,
per
cara7erizzarne
il
flusso,
per
suddividere
gli
evenD
al
suo
interno…
Se
non
fossimo
in
grado
di
operare
tale
stru7urazione
ci
perderemmo
nel
buio
di
esperienze
caoDche…
Questa
stru7urazione
è
sociale,
finalizzata
alla
condivisione
del
ricordo
nell’ambito
di
una
cultura,
piu7osto
che
semplicemente
ad
assicurare
un
immagazzinamento
individuale”
(Bruner,
1992)
23. Storytelling nell’advertising
La
forma
del
racconto
perme#e
di
scendere
da
quel
piedistallo
su
cui
abitualmente
si
tessono
le
proprie
lodi
e
F
trasforma
da
brand
a
friend,
da
un
marchio
a
un
amico.
Ma#eo
Adamoli
23
24. Storytelling nella comunicazione politica
Se
la
storia
è
coinvolgente,
capace
di
risuonare
nella
vita
degli
ele#ori,
di
aprire
a
loro
prospeMve
differenF,
e
far
senFre
possibile
un
futuro
migliore,
essa
sarà
il
campo
su
cui
si
innesca
una
relazione
tra
candidato
ed
ele#ore.
Ma#eo
Adamoli
24
25. Storytelling sociale (Corporate Storytelling)
Un
proge#o
realizzato
con
il
consenso
dei
volontari
dell'Associazione
ONLUS
Ronda
della
Carità
|
Amici
di
Bernardo,
i
quali
operano
tu#e
le
sere
per
portare
sollievo
e
aiuF
a
quelle
persone
meno
fortunate.
Ma#eo
Adamoli
25
26. Storytelling educativo
Streetside
Stories
is
an
arts
educaFon
nonprofit
dedicated
to
helping
kids
in
the
San
Francisco
Bay
Area
tell
the
true
stories
of
their
lives
through
the
arts,
wriFng,
and
technology.
Ma#eo
Adamoli
26
31. Storytelling nella didattica
Un
esempio
di
narrazione
legata
a
forF
contenuF
disciplinari
Un
buon
insegnante
di
solito
è
anche
una
persona
capace
di
raccontare
delle
buone
“storie”
Ma#eo
Adamoli
31
32. Lo storytelling è ovunque
Adamoli
Ma#eo
32
.
• Lo
storytelling
è
l'arte
di
saper
raccontare
in
maniera
efficace
ad
altri
qualsiasi
cosa,
coinvolgendoli
in
una
storia
vera
fa#a
di
persone,
emozioni,
sconfi#e
e
successi
con
la
finalità
di
umanizzare
e
rendere
nuovamente
"personali"
le
relazioni.
• “
Se
le
storie
hanno
un
cara7ere
universale,
il
modo
di
raccontarle
cambia
a
seconda
della
tecnologia
che
si
ha
a
disposizione.
Ogni
nuovo
mezzo
di
comunicazione
ha
sempre
dato
vita
a
una
nuova
forma
di
narrazione”
(
Rose
F.
)
36. Media e storytelling
Ma#eo
Adamoli
36
Oralità
•
Racconto
a
voce
• Feuille#on
–
Romanzi
popolari
a
puntate
pubblicaF
sui
giornali
Scri#ura
Fotografia
• Visual
Storytelling
• Guerra
dei
mondi;
“
La
sorFe
des
usines”;
“Voyage
dans
la
lune”
Cinema/Radio/
Televisione
• Web
Storytelling;
Transmedia
Web
Storytelling;
Dove,
Real
Beauty.
• Social
Media
Storytelling;
Twi#er
Social
Network
FicFon
37. Potere dello storytelling
Indicazioni
1. Le
storie
e
la
narrazione
fanno
parte
della
nostra
vita
Ma#eo
Adamoli
37
quoLdiana
2. La
nostra
modalità
cogniLva
funziona
in
modo
narraLvo
(pensiero
narraLvo)
3. La
narrazione
s’instaura
nella
nostra
memoria
autobiografica
4. Determina
la
nostra
percezione
del
mondo
5. Favorisce
l’idenLficazione
nei
valori
espressi
38. Punti di forza dello storytelling
Indicazioni
1. Non
convince,
ma
coinvolge
2. PermeFe
di
immedesimarsi
con
il
protagonista
Ma#eo
Adamoli
38
3. E'
memorabile
4. Rende
semplice
ciò
che
è
difficile
5. Coinvolge
i
sensi,
non
la
ragione
6. Veicola
un
messaggio
39. Pixar's
22
Rules
of
Storytelling
Presented
with
Film
SLlls
from
Pixar
Films
Ma#eo
Adamoli
39
41. Per raccontare una storia
1. Definire
gli
obieMvi
2. Capire
il
messaggio
che
vuoi
comunicare
3.
Sapere
a
chi
F
rivolgi
Ma#eo
Adamoli
41
42. Narrazione come costruzione di senso
“Il
narrare
è
una
praDca
sociale
e
culturale
potente
che
stabilizza
e
rinnova
la
vita
sociale
perché
perme7e
la
conDnua
negoziazione
dei
significaD”.
(Bruner)
Ma#eo
Adamoli
42
44. • Gruppi
Laboratorio
di
Corporate
Storytelling
di
lavoro
(max
5
persone)
•
OggeFo
di
lavoro
in
comune
• Accompagnamento
a
distanza
in
PiaFaforma
Sirius
45. Narrazione
Condivisione
Ma#eo
Adamoli
45
• Ascolto
delle
storie
• Che
storia
racconto
della
mia
organizzazione?
• Compilazione
della
Sinossi
(Fine
Aprile)
Ideazione
• Narrazione
della
storia
• Creazione
dello
Storyboard
(
Metà
Maggio)
• Riprese
• Montaggio
del
video
(Fine
Maggio)
Costruzione
del
VIDEO-‐
Digital
Storytelling
• Condivisione
della
storia
sul
canale
Vimeo
• Ascolto
e
raccolta
dei
feedback
(Metà
Giugno)
46. Laboratorio
di
Corporate
Storytelling
sul
vostro
Servizio
e/o
Organizzazione
Sinnosi – Storyboard – Video
www.francescoarleo.com
46
47. Esempio di Sinossi
Intervista
a
Bruno
Ceccobelli
:
"Avvicinare
i
giovani
all'Arte
Contemporanea”
Nasce
a
Montecastello
di
Vibio,
ma
la
famiglia
subito
si
trasferisce
a
Todi,
ci#à
che
diventa
il
suo
genius
loci.
Finita
la
scuola,
si
reca
a
Roma
per
intraprendere
studi
arFsFci.
A
Roma
Frequenta
l'Accademia
di
Belle
ArF
dove
è
allievo
di
ToF
Scialoja,
dal
quale
apprende
la
teoria
e
la
praFca
dell'astraMsmo.
La
sua
arte,
che
per
alcuni
aspeM
è
erede
del
conterraneo
Alberto
Burri
e
che
condivide
cerF
cara#eri
dell'Arte
Povera,
si
inserisce
nel
contesto
del
più
generale
"ritorno
alla
pi#ura"
che
contraddisFngue
la
sua
generazione
di
arFsF
(si
pensi,
in
questo
senso,
al
movimento
della
Transavanguardia)".
Tu#avia,
a#raverso
lo
studio
della
teosofia,
dell'alchimia
e
delle
filosofie
orientali,
Ceccobelli
perviene
a
un
vero
e
proprio
simbolismo
spirituale
e
sacrale,
che
lo
differenzia
dalle
correnF
sopra
richiamate.
Ma#eo
Adamoli
47
52. Percorsi di approfondimento
Marshall
Mc
Luhan
Il
mezzo
è
il
messaggio
Clay
Shirky
Surplus
CogniLvo
Kevin
Kelly
What
Technology
Wants
Sherry
Turkle:
Connessi,
ma
soli?
Evgeny
Morozov
–
“L’ingenuità
della
rete
-‐
Il
lato
oscuro
della
libertà
di
internet”
Chris
Anderson
-‐
Makers:
il
ritorno
dei
produ8ori.
Per
una
nuova
rivoluzione
industriale
Ivan
Illich
–
La
convivialità
Trame
dell’apprendimento
(learning
webs)
53. Orario di riIcnedviicmazeinotnoi e contatti
Il
docente
riceve
su
richiesta
degli
studenL,
generalmente
al
termine
della
lezione,
previa
conferma
via
E-‐Mail.
Prof.
MaFeo
Adamoli
m.adamoli@iusve.it