1. Non dite al mio capo che mi occupo di
social/collaboration. Lui crede che io sia il
responsabile dell’IT
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Prima parte
“G” ha 65 anni, fino all’inizio dell’anno scorso usava poco la posta elettronica.
Coinvolta in un progetto aziendale supportato da Lotus Connections, dopo mezz’ora ha pubblicato
questo post:
E alcuni giorni dopo ha pubblicato questo post in risposta ad una richiesta d’aiuto di una collega:
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Ma questo è solo la punta dell’iceberg:
Nel corso di 3 mesi ha fornito aiuto a diversi colleghi ed è diventata un punto di riferimento.
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“S” deve realizzare un Manuale su una procedura interna utilizzata da diverse aree aziendali dove si
sono create diverse abitudini legate a specificità difficilmente modificabili.
Ha creato una comunità che gestisce come un vero gruppo di lavoro dove la leadership è esercitata da
chi è competente:
Ha agganciato altre persone in un gruppo d’interesse più ampio per ottenere il massimo consenso:
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In 4 settimane ha ottenuto un wiki che copre tutte le aree d’interesse, che integra ogni singola
differenza presente nelle diverse aree e che ha avviato un processo di razionalizzazione spontaneo
basato sulle best practices condivise:
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“R” è stato recentemente inserito nell’ufficio Formazione. Ritiene di avere delle capacità particolari, di
essere un talento, ma per ora è stato incaricato di gestire e aggiornare i supporti didattici
Ha aperto un blog dove ha iniziato a suggerire delle letture prese dai materiali della biblioteca.
Subito ha fatto la figura del “piccolo professore” ed è stato attaccato da altri colleghi:
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Poi ha trovato una sua misura, un comportamento corretto e oggi è il blog più seguito in azienda. Il
responsabile delle Risorse Umane lo ha notato:
E anche gli altri colleghi:
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“S” è una neo laureata assunta per sviluppare un nuovo progetto sulla rete commerciale. Conosce bene
le teorie e i modelli da applicare ma non sa nulla delle persone e delle abitudini aziendali.
Ha aperto un “diario di bordo” che racconta giorno per giorno cosa sta progettando e quali risultati
produce.
Alcuni colleghi più esperti la seguono e le forniscono suggerimenti sulle persone e sull’approccio per
ottenere i risultati attesi:
Il progetto è stato un successo e adesso è in fase di estensione a tutta la rete
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“C” è il responsabile della nuova procedura aziendale da introdurre in tutte le aree aziendali.
Ha preparato manuali e materiali di supporto ma nelle prime settimane la sua struttura è stata
sommersa di richieste di chiarimenti.
Ha aperto una comunità con un blog di aggiornamento sullo stato di avanzamento della migrazione, un
forum da utilizzare come help desk, un wiki dove strutturare le risposte e un archivio dove avere
sempre aggiornati i materiali:
Oggi alcuni utenti sono diventati esperti aziendali riconosciuti e risolvono problemi per lui, aiutandolo a
sviluppare anche nuove soluzioni per migliorare la procedura
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“F” è il responsabile HR e Sviluppo Organizzativo di un gruppo di 11 aziende
La parte di piano industriale che deve realizzare è molto articolata e complessa e richiede un continuo
allineamento tra le diverse aziende.
Ha organizzato una comunità riservata dove mantiene tutti i suoi colleghi aggiornati sull’avanzamento
dei progetti, prepara i materiali da utilizzare nelle riunioni e raccoglie opinioni e valutazioni:
Le videoconferenze integrate con lo spazio collaborativo sono diventate una modalità concreta di
riunirsi e prendere decisioni, limitando la presenza ad un paio di riunioni all’anno
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Primi Indicatori di risultato
Perimetro:
Partecipazione al progetto
• tutte le aziende del gruppo hanno partecipato alla
11/11 realizzazione del progetto
• tutte le risorse coinvolte hanno contribuito alla
158/158 realizzazione del progetto
Comunità
• oltre 40 comunità attive che vedono la
>40 partecipazione di una media di 30 membri al giorno
Attività1:
Wiki
pagine wiki scritte, di cui successivamente 265 consultate e 235
349 aggiornate
consultazioni totali degli utenti
6.182
2
pagine wiki consultate nell’ultima settimana
120
persone che hanno successivamente aggiornato i wiki; sono stati
92 aggiunti anche 147 commenti
Blog
post inseriti nei blog delle comunità, con 240 commenti
520
persone che hanno scritto almeno un post
154/158
File
file e documenti condivisi tra le banche
357
download effettuati
1.985
Numero di membri loggati Wiki - Numero di consultazioni
30 4.000
28/09 27/10 28/09 27/10
* *
Nel periodo di riferimento una media Nel periodo di riferimento le pagine wiki
giornaliera di 30 persone si è loggata a sono state consultate 2.219 volte.
Connections (19% dei membri), con
punte di 42 membri.
n.b. i valori minimi coincidono con i fine
settimana.
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Dati aggiornati al 27 ottobre 2010.
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Dal 21 al 27 ottobre 2010.
*
Dal 28 settembre al 27 ottobre 2010.
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Seconda parte
È evidente che tutte queste persone hanno recuperato risorse aziendali che prima erano parzialmente
disperse.
In una situazione economica in cui la carenza di risorse economico/finanziarie è ancora forte alcune realtà
hanno sostituito queste risorse con altre, disponibili e accessibili: le risorse e le competenze delle persone.
E chi rende fruibili oggi queste risorse è solo la tecnologia.
Ma attenzione! Per far fare questa esperienza alle persone non si deve partire dagli strumenti ma da un
NUOVO risultato da raggiungere; ma oggi non sono questi che ci mancano. Il rischio è di cercare di
raggiungere nuovi risultati con il solito modo di lavorare. Viene da domandarsi come mai non li abbiamo già
raggiunti questi nuovi risultati se bastava semplicemente fare come si era sempre fatto…
Punto numero 1: bisogna partire da un obiettivo specifico, avere un'occasione che faccia da catalizzatore.
Non deve essere "cambiare la cultura aziendale ed il modo di lavorare delle persone"!
Un’occasione specifica è necessaria per creare l'esperienza, e solo attraverso una prima esperienza, che
abbia tutta l'attenzione che merita un "chiaro nuovo risultato da raggiungere", possiamo aprire un mondo
completamente nuovo che apparirà rapidamente in tutta la sua potenzialità.
Punto numero 2: da soli i nuovi risultati non possono produrre questo cambiamento nell’esperienza
lavorativa; bisogna riuscire a mettere insieme le due sfide del manager degli anni ’10: Atlante e Archimede.
Effetto leva di Archimede se liberiamo il potenziale dell’aiuto reciproco, come nel caso dell’help desk
diffuso o della scrittura del manuale.
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Ma anche effetto altruismo, come nel caso del progetto sulla rete commerciale o della Biblioteca di Babele.
Per ottenere un effetto Atlante, capace di dare una visione condivisa del mondo e del mercato da
affrontare, per “sollevarlo”.
Quindi:
1. avere un chiaro risultato NUOVO da raggiungere
2. valorizzando il contributo della reciprocità
3. che faciliti comportamenti altruistici
4. arrivando a delineare un’interpretazione condivisa
per questo si chiama approccio Social/Collaboration (e non solo collaboration o social: è la work
experience)
• Lo sta applicando un consorzio bancario per gestire l’Help Desk a seguito del cambio di una
importante procedura
• Lo sta sviluppando il vicepresidente di una grande cooperativa per mantenere allineata la base
sociale in un momento di forte incertezza sugli sviluppi del business
• Lo sta utilizzando una realtà industriale per consolidare la visione e la strategia di tutte le forze
commerciali
• Lo sta utilizzando una piccola BCC per consolidare i propri valori e il proprio approccio di servizio al
cliente
• Lo sta utilizzando una società di servizi per migliorare i risultati dei propri SLA insieme ai referenti
delle aziende appaltanti
Sono tutti casi in cui l’IT è fortemente di supporto per la realizzazione delle strategie aziendali di sviluppo:
Oggi l'IT può acquisire una nuova consapevolezza ed essere propositiva nel dare risposta ad un bisogno (a
volte latente) della Direzione: ingaggiare le persone affinchè mettano le loro energie e competenze (oggi
risorse sottoutilizzate) a disposizione dell'azienda.
Alla Direzione non passa proprio per la testa che l'IT possa essere propositiva in tal senso... non se lo
aspetta!
All'IT si prospetta una rara occasione: diventare un partner della Direzione nell'innovazione delle strategie
di sviluppo organizzativo e di cambiamento culturale.
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Chiusura
“T” sta sviluppando un nuovo prodotto innovativo
Deve presentarlo alla Direzione e vuole verificare se alcuni aspetti della sua soluzione sono efficaci e
rispondono alle aspettative dei clienti.
Ha aperto uno spazio riservato con alcuni clienti “amici” dove confrontarsi e ottenere ulteriori
suggerimenti.
Ma questa è un’altra storia.
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