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MURI DI SOSTEGNO SECONDO NTC 2008
                                         Teoria, applicazioni e software




                                           Ing. Stefano Ciaramella, Phd
                                             Technical Consultant R&D
Soft.Lab srl - Via Borgo - 82030 Ponte (BN) - Italy - P.IVA 00893670620 Tel. +39 0824 874 392 (pbx) – info@soft.lab.it
Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio – salesdirector@soft.lab.it – Tel: +39 – 3318559813
GENERALITA’
 MURI DI SOSTEGNO: OPERE CHE VENGONO REALIZZATE OVUNQUE SI RENDA
 NECESSARIO CONTRASTARE I MOVIMENTI DEL TERRENO, SIA ESSO DI RIPORTO CHE
 RISULTANTE DA UNO SCAVO.
  Terreni privi di coesione (sabbia, ghiaia, etc..)
                                                            j = angolo di natural declivio
                                                            (angolo di attrito interno)



                                                               SPINTA DELLA TERRA




  Terreni coesivi (argilla, limi, etc..) esercitano una spinta sulle pareti di sostegno di
   entità inferiore a quella esercitata dai terreni incoerenti.
                                                                                        2
TIPOLOGIE

   RIGIDE        muri a gravità, a mensola, a gabbioni, etc..

                      paratie, palancole metalliche, diaframmi in
   FLESSIBILI        cls (eventualmente con ancoraggi)…
                               terra armata, terra
   STRUTTURE MISTE            rinforzata, muri cellulari…..




                                                                    3
OPERE DI SOSTEGNO RIGIDE




      muro a gravità              muro a mensola




  muro a mensola con tacco   muro con fondazione inclinata   muro su pali   4
AZIONI ESTERNE E CONDIZIONI AL CONTORNO
 NELLA PROGETTAZIONE DEI MURI DI SOSTEGNO E’ INDISPENSABILE UNA CORRETTA E
 ACCURATA DEFINIZIONE DELLE AZIONI ESTERNE E DELLE CONDIZIONI AL CONTORNO




                                                                       SPINTA APPLICATA
                                                                      A TERGO DEL MURO


      Effetti derivanti dalla forma
      e stratificazione del terreno   Effetti derivanti dalla
                                        presenza di acqua




                                                     Effetti derivanti dalla presenza
                                                        di eventuali sovraccarichi      5
               Effetti inerziali
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI




                                                         vo   z
                                                         ho  K0  vo  K0  z
   Coefficiente di Spinta a Riposo      ( K0  0.4  0.6)

                                  Grado di Sovraconsolidazione
                              Terreni non coesivi (≈0.46±0.06) – Jaky (1944)

                     Terreni coesivi – Terzaghi
                                                                                  6
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Stato Limite Attivo




                      P                                                                      P’
                                                                                             a


                                                                                  
                                                                             
                                                                           4       2

     tensione verticale       vo   z                        P 'a   Spinta Attiva

     tensione orizzontale     ho  K a  vo  K a  z   Coefficiente di Spinta Attiva
     (terreni non coesivi)

                                                                           
     tensione orizzontale     ho  K a  vo  2c K a          Ka  tg 2   
     (terreni coesivi)                                                    4 2
                                                                                         7
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Stato Limite Passivo




                  P                                                                       P’’p

                                                                               
                                                                          
                                                                        4       2
     tensione verticale       vo   z
                                                         P '' p   Spinta Passiva
     tensione orizzontale     ho  K p  vo  K p  z
     (terreni non coesivi)                               Coefficiente di Spinta Passiva

                                                                               
     tensione orizzontale     ho  K p  vo  2c K p             K p  tg 2   
     (terreni coesivi)                                                        4 2
                                                                                      8
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Influenza dell’entità degli spostamenti




          Muro           Pressione laterale di spinta
  infinitamente rigido            a riposo


  Muro abbastanza        Pressione laterale di spinta
   deformabile                      attiva


Muro poco deformabile     Spinta laterale compresa
                         fra quella a riposo e attiva




                                                        9
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
   Calcolo Della Spinta: Metodi



                                                                  Teoria di Rankine
                 Superfici di
                                                                  Metodo di Coulomb
              scorrimento piane
                                                                  Mononobe - Okabe


                                                                  Mistilinea (cerchio + retta)
                Superfici di                                      Spirale logaritmica
             scorrimento curve                                    (Caquot e Kerisel - Kerisel e Absi)




                                                                                                           10
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I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Teoria di Rankine
Ipotesi:
 terreno isotropo e omogeneo;
 superficie di rottura piana inclinata;
 superficie del terrapieno di riempimento piana;
 resistenza per attrito uniformemente distribuita lungo la superficie di rottura;
 superficie del paramento interno del muro piana e verticale;
 assenza di attrito muro-terreno.


                                                        𝜋   𝜑
                                          𝐾𝑎 =   tan2     −       coeff. di spinta attiva
                                                        4 2
                                                        𝜋   𝜑
                                          𝐾 𝑝 = tan2      +       coeff. di spinta attiva
                                                        4 2

                                          𝜎 𝑎 = 𝐾 𝑎  𝛾 𝑧   pressione orizzontale attiva
                                          𝜎 𝑝 = 𝐾 𝑝  𝛾 𝑧   pressione orizzontale passiva

                                                                                            11
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Teoria di Coulomb
Ipotesi:
 terreno isotropo e omogeneo;
 superficie di rottura piana inclinata;
 superficie del terrapieno di riempimento piana;
 resistenza per attrito uniformemente distribuita lungo la superficie di rottura;
 la superficie del paramento interno del muro piana e inclinata di un angolo ;
 la presenza dell' attrito fra muro e terreno .

                                           𝛽


    𝜎 𝑎 = 𝐾 𝑎  𝛾 𝑧
    𝜎 𝑝 = 𝐾 𝑝  𝛾 𝑧
                           𝜗
                                               𝛿



                                                                                     12
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Presenza della coesione




                                   Per la presenza di lesioni superficiali più o meno profonde nel
                                   terreno, si introduce un termine correttivo sulla spinta complessiva
                                   che annulla l’effetto della coesione nello strato fessurato:




                                 1
                          St      K a H 2  2cH K a  St
                                 2
                                                                                             13
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Presenza della falda

                                                 Bisogna considerare il peso di volume
                                                 sommerso del terreno:
                                   a  Ka  z
               𝑧𝑤                                           '   sat   w
                                                 ed aggiungere la pressione dell’acqua.




                                                    pw   w  z  z w 




      a  K a  zw  K a  '  z  zw                                               14
EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA
Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe

§7.11.6 – NTC 2008 (Norme Tecniche delle Costruzioni)
È ammesso l’uso dei metodi pseudostatici, come specificato nei § 7.11.6.2.1 e §7.11.6.3.1.

                                                          FORZE DI GRAVITÀ (W)
AZIONE SISMICA                FORZA STATICA EQUIVALENTE =           X
                                                          COEFFICIENTE SISMICO
Ipotesi alla base del Metodo di Mononobe-Okabe (metodo pseudostatico):
 muro abbastanza lungo da poter trascurare gli effetti locali alle estremità;
 muro libero di traslare orizzontalmente o ruotare attorno al piede in modo tale da mobilitare le
  condizioni di spinta attiva;
 terrapieno omogeneo e privo coesione;
 superficie del terrapieno piana (non spezzata o irregolare);
 eventuale sovraccarico applicato al terrapieno uniforme ed esteso oltre il cuneo di rottura;
 superficie di rottura del terreno piana e passante per il piede del muro;
 effetti inerziali del muro trascurabili;
 nessun rischio di liquefazione.
                                                                                            15
EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA
Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe

       𝜎 𝑎 = 𝐾 𝑎𝑒  𝛾 𝑧
       𝜎 𝑝 = 𝐾 𝑝𝑒  𝛾 𝑧
                                                                       cos 2 j    
                                      K ae                                                                       2

                             𝛽                                                  sin   j  sin j     
                                               cos cos 2  cos      1                               
                                                                            
                                                                                cos      cos     
                                                                                                              

                                                                       cos 2 j    
                                      K pe                                                                       2
                                                                                sin   j  sin j     
                                               cos cos 2  cos      1                               
                                                                            
                                                                                cos      cos     
                                                                                                              
                 𝜗
                                 𝛿
                                                           kh 
                                                 tg 1        
                                                           1 kv 

                                        kv = coefficiente di accelerazione sismica verticale;
                                        kh = coefficiente di accelerazione sismica orizzontale;

                                                                                                16
EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA
Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe

§7.11.6 – NTC 2008 (Norme Tecniche delle Costruzioni)
I valori dei coefficienti sismici vengono valutati mediante le espressioni fornite al
§7.11.6.2.1 NTC 2008.
                                                          a
                                                  kh   m max
             Coeff. sismici orizz. e verticale              g
           (§7.11.6.2.1 – NTC 2008)                   kv  0.5  kh

                               amax  SS  ST  a g

         Ss è il coeffciente che tiene conto dell’effetto dell’amplificazione stratigrafica
         ST è il coeffciente che tiene conto dell’effetto dell’amplificazione topografica
         ag è l’accelerazione orizzontale massima attesa sul sito di riferimento rigido.

          m coeff. riduzione acceleraz. max (Tab. 7.11.II, §7.11.6.2.1 – NTC 2008)
                                                                                           17
EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA
Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe

§7.11.6 – NTC 2008 (Norme Tecniche delle Costruzioni)
I valori dei coefficienti sismici vengono valutati mediante le espressioni fornite al
§7.11.6.2.1 NTC 2008.
                                                          a
                                                  kh   m max
             Coeff. sismici orizz. e verticale              g
           (§7.11.6.2.1 – NTC 2008)                  kv  0.5  kh

                              amax  SS  ST  a g




                                                                                      18
EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA
Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe
Limiti dell’approccio pseudo-statico:
La valutazione del coefficiente di spinta attiva Kae, fallisce se:


ovvero l’equilibrio non è soddisfatto se la pendenza del terrapieno  supera il valore
limite:

ovvero se il coefficiente di accelerazione sismica orizzontale supera il valore limite:



Alternativa (Eurocodice 8, punto 4, appendice E):
                                                                     coefficiente Kae valutato
                                                                     trascurando il termine
                                                                     sotto radice.
                                                                                        19
EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA
   Spinta del terreno in condizioni dinamiche sui muri rigidi

   Muri di sostegno non liberi di traslare                        Le spinte in condizioni sismiche
   o di ruotare intorno al piede (muri                            maggiori di quelle valutate nel caso di
   tirantati o fondati su pali)                                   muri liberi (Mononobe-Okabe)
   Studi e metodi semplificati: Wood (1973), Seed e Withman…

    In alternativa: Mononobe-Okabe con coeff. sismici maggiorati…



   A tal proposito, al §7.11.6.2.1 delle NTC 2008 viene indicato solo il punto di applicazione
   dell’incremento di spinta, fissato a metà altezza del muro, ed il valore di kh che viene
   posto, senza alcun fattore riduttivo, pari a:

                                                          amax
                                                   kh                  m  1
                                                           g
                                                                                                           20
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EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA
Spinta inerziale


                              La forza inerziale si ottiene moltiplicando la
                              massa W, per il coefficiente di accelerazione
                              sismica:




                              da applicarsi al baricentro delle masse.


                              Muro di sostegno a mensola:
                              va considerato anche l’incremento delle forze
                              inerziali del terrapieno gravante sulla suola di
                              fondazione.


                                                                         21
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Carico uniforme
                                                                  q
                                                                            coefficiente di spinta attiva
                                                  𝛽

                                                                                          in assenza di sisma
                                                                                          in presenza di sisma


                                                                coefficiente di spinta attiva in condizioni
                                                                     sismiche Mononobe-Okabe


  Nel caso in cui il terrapieno sia inclinato dell’angolo β rispetto all’orizzontale e il paramento virtuale
  inclinato dell’angolo ϑ rispetto alla verticale, la pressione laterale dovuta ai carichi viene corretta mediante il
  termine:


                                                                                                              22
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Carico nastriforme
La pressione laterale alla generica profondità z può essere ricavata dalla teoria dell’elasticità di
Boussinesq in base ad una equazione proposta da Terzaghi:
                                               B

                               x                            q




                       z
                                              H




                                                                                                 23
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Carico lineare
La pressione laterale alla generica profondità z può essere ricavata dalla teoria dell’elasticità di
Boussinesq :
                                               q
                                      x




                           z
                                                        H




                                                                                                 24
I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI
Carico puntiforme
Anche per il carico puntiforme la pressione laterale alla generica profondità z può essere ricavata
dalla teoria dell’elasticità di Boussinesq:

                                    P
                            x
                                                                                   P

                                                                           


                   z
                                          H




                                                                                              25
SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO

Metodi di Coulomb, di Rankine di Mononobe-Okabe:
 estradosso del terrapieno con superficie piana, non spezzata;
 spinta applicata alla superficie del paramento interno del muro considerata piana;
 terreno omogeneo, non stratificato
ipotesi che spesso non trovano conferma nella pratica progettuale!!!




                                                                                       26
SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO
Estradosso del terreno spezzato
o Calcolo della pressione laterale per ciascun tratto:

o A partire dal diagramma corrispondente al primo tratto, si esegue l’inviluppo con il
  diagramma corrispondente al tratto successivo.

o L’inviluppo sarà del massimo e del minimo a seconda che la variazione di inclinazione dei
  due tratti considerati, rispetto all’orizzontale, è rispettivamente positiva o negativa

                           0




                                                                      0




                                                                                      27
SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO
Estradosso del terreno spezzato
o Calcolo della pressione laterale per ciascun tratto:

o A partire dal diagramma corrispondente al primo tratto, si esegue l’inviluppo con il
  diagramma corrispondente al tratto successivo.

o L’inviluppo sarà del massimo e del minimo a seconda che la variazione di inclinazione dei
  due tratti considerati, rispetto all’orizzontale, è rispettivamente positiva o negativa




                                                                                      28
SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO
Sezione di spinta
L’ipotesi che la superficie del paramento interno del muro sia piana (inclinata per la teoria di
Coulomb, verticale per quella di Rankine) nella pratica è poco frequente!!!


Si può ricondurre il problema ad uno schema semplificato definendo la cosiddetta sezione di
spinta, sulla quale si immaginano agenti le pressioni del terrapieno.




                                                                                           29
SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO
   Sezione di spinta
   L’ipotesi che la superficie del paramento interno del muro sia piana (inclinata per la teoria di
   Coulomb, verticale per quella di Rankine) nella pratica è poco frequente!!!


    Si può ricondurre il problema ad uno schema semplificato definendo la cosiddetta sezione di
    spinta, sulla quale si immaginano agenti le pressioni del terrapieno.




                                                                                                           30
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SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO
Terreno stratificato
                                                p A,i  pB ,i 1   i 1  heq ,i 1  hi 1  pressione verticale al tetto dello strato i-mo


                                                             s A , i  p A ,i K a ,i               spinta unitaria al tetto dello strato i-mo

                                                              i 1w
                                                  heq ,i 
                                                               i
                                                                      heq,i1  hi1             altezza di terra equivalente

                                strato i  mo
                       i                            pB ,i   i  heq ,i  hi                    pressione verticale alla base dello strato i-mo
                hi     K a ,i
                                                             s B , i  pB , i K a , i              spinta unitaria alla base dello strato i-mo


                                                        Si 
                                                                   s   A ,i    sB ,i  hi
                                                                                                   spinta complessiva dello strato i-mo
                                                                                2


                                                                                                sin  / 2   
                                                                                        w
                                                                                              sin  / 2    i 

                                                    i angolo di inclinazione dello strato rispetto all'orizzontale
                                                    angolo di inclinazione del paramento rispetto alla veritcale


                                                                                                                                    31
SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO
Terreno stratificato
                             p A,i  pB ,i 1   i 1  heq ,i 1  hi 1  pressione verticale al tetto dello strato i-mo


                                          s A , i  p A ,i K a ,i               spinta unitaria al tetto dello strato i-mo

                                           i 1w
                               heq ,i 
                                            i
                                                   heq,i1  hi1             altezza di terra equivalente


                                  pB ,i   i  heq ,i  hi                    pressione verticale alla base dello strato i-mo


                                          s B , i  pB , i K a , i              spinta unitaria alla base dello strato i-mo


                                     Si 
                                                s   A ,i    sB ,i  hi
                                                                                spinta complessiva dello strato i-mo
                                                             2


                                                                             sin  / 2   
                                                                     w
                                                                           sin  / 2    i 

                                 i angolo di inclinazione dello strato rispetto all'orizzontale
                                 angolo di inclinazione del paramento rispetto alla veritcale


                                                                                                                 32
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Progetto di un muro di sostegno tradizionale (a gravità o a mensola)
Si sviluppa come segue (§6.5.3.1.1 - NTC 2008):
1)   Si ipotizzano le dimensioni di massima dell’opera (Predimensionamento)
2)   Si definiscono le caratteristiche geometrico-meccaniche del complesso opera di sostegno-terreno
3)   Si definiscono le azioni (carichi, spinte, effetto del sisma, etc…) agenti sull’opera di sostegno
4)   Si effettuano le verifiche

                      di stabilità esterna (GEO e EQU)
                          o verifica alla rotazione o ribaltamento
                          o verifica alla traslazione o scorrimento
                          o verifica di fondazione o a capacità portante
                          o verifica di stabilità globale del complesso muro-terreno


                      di stabilità interna (STR)
                          o verifiche di resistenza strutturale
                                                                                              33
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Predimensionamento dell’opera (muri a mensola)




    Trigili, G. e Intagliata, F. (2009), Muri di sostegno. Progettazione e calcolo. Flaccovio Dario.
                                                                                                       34
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Predimensionamento dell’opera (muri a gravità)




     Milititsky, J., Woods, R. I. e Clayton, C. R. (2006), Spinta delle terre e le opere di sostegno, Hevelius.   35
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifiche: Approccio tradizionale (old approach)

                                                   Ribaltamento ( Fs = 1.5 )
                                                   Scorrimento ( Fs = 1.3 )
                                                   Carico limite ( Fs =2.0 )
                                                   Stabilità Globale ( Fs = 1.3 )




                                                                            36
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifiche: Approccio ai coefficienti parziali (NTC 2008)




      F, M, R,                                                scelti nell’ambito di due approcci
                                                                 progettuali distinti e alternativi
      coefficienti parziali applicati ai valori caratteristici
                                                                 (§6.5.3.1.1.- NTC 2008/):
      delle azioni Fk, ai parametri caratteristici del
      terreno Xk e alla resistenze caratteristiche del
      sistema geotecnico Rk.                                     Approccio 1
                                                                 Approccio 2                  37
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifiche: Approccio ai coefficienti parziali (NTC 2008)

La verifica di stabilità globale del complesso opera di sostegno-terreno deve
essere effettuata secondo l’Approccio 1 - Combinazione 2: (A2+M2+R2)

Le rimanenti verifiche devono essere effettuate secondo almeno uno dei seguenti
approcci:
Approccio 1:
− Combinazione 1:   (A1+M1+R1) più severa nei confronti del dimensionamento
                               strutturale delle opere a contatto con il terreno
− Combinazione 2: (A2+M2+R2) più severa nei riguardi del dimensionamento
                             geotecnico
Approccio 2: (A1+M1+R3)
tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II e
6.5.I. delle NTC 2008

Nel caso di muri di sostegno dotati di ancoraggi al terreno, le verifiche devono essere
effettuate con riferimento al solo l’Approccio 1.                                 38
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifiche: Approccio ai coefficienti parziali (NTC 2008)

Lo stato limite di ribaltamento non prevede la mobilitazione della resistenza del terreno
di fondazione e deve essere trattato come uno stato limite di equilibrio di un corpo
rigido (EQU), utilizzando i coefficienti parziali sulle azioni della tabella 2.6.I e
adoperando coefficienti parziali del gruppo (M2) per il calcolo delle spinte.




                                                                                    39
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
   Verifiche: Approccio ai coefficienti parziali (NTC 2008)




                                                                                                           40
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PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifica a ribaltamento
Stato limite di equilibrio di corpo rigido (EQU):




                 Approccio ai coefficienti parziali:



                                                       41
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifica a ribaltamento




                Attrito muro-terreno:  t  j j  angolo d ' attrito del terreno 
                Adesione:             ca  0.5  0.7 c (c  coesione)


                                 Approccio ai coefficienti parziali:

    Ai fini della verifica alla traslazione sul piano di posa di muri di sostegno con fondazioni superficiali,
    non si deve in generale considerare il contributo della resistenza passiva del terreno antistante il muro,
    eccetto in casi particolari, dove la presa in conto di un’aliquota (comunque non superiore al 50%) di tale
    resistenza è subordinata all’assunzione dell’effettiva permanenza di tale contributo. (§6.5.3.1.1 - NTC 2008).
                                                                                                                    42
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifica a scorrimento con dente




      La verifica deve tener conto di entrambi i meccanismi di rottura!!!

                                                                            43
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifica della capacità portante




                                                   Formula trinomia di Terzaghi:


                                                                (Prandtl, 1921; Reissner, 1924; Vesic, 1975):



                                                Utilizzo di fattori correttivi nel caso in cui
                                                non sono soddisfatte le ipotesi in cui risulta
                                                valida la formula di Terzaghi (Viggiani, C.
                                                (1999), Fondazioni, Hevelius).


                          Approccio ai coefficienti parziali:
                                                                                                  44
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifica della capacità portante dei pali
                                                Si possono assumere le seguenti ipotesi:
                                                o piastra di collegamento infinitamente rigida
                                                o pali incernierati in testa
                                                o ciascun palo assume la stessa aliquota del carico
                                                  orizzontale H:
                                                                               H
                                                                        Hi 
                                                                               n
                                                o il carico verticale nell’i-mo palo, causato dal
                                                  momento M agente sulla fondazione proporzionale
                                                  alla distanza dal centro della piastra:

    Carico limite verticale del palo singolo:                           N M xi
    formule statiche                                             Ni       n
                                                                            x 2j
                                                                        n
    Carico limite orizzontale del palo singolo:                                j 1
    distribuzione della resistenza del terreno
    suggerita da Brinch - Hansen (1961)                                                          45
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifica a stabilità globale



                                                     Complessa e irregolare morfologia
                                                         superficiale e profonda




                                                           metodi delle strisce

Ipotesi generalmente ammesse da quasi tutti i metodi delle strisce :
o stato di deformazione piano ovvero superficie cilindrica e trascurabilità degli effetti
  tridimensionali,
o arco della superficie di scorrimento alla base del concio approssimabile con la relativa corda,
o comportamento del terreno rigido-perfettamente plastico e criterio di rottura di Mohr-Coulomb,
o coefficiente di sicurezza F uguale per la componente di coesione e per quella di attrito, e unico
  per tutti i conci.
                                                                                            46
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
 Verifica a stabilità globale         Bishop




                                      Fellenius




Approccio ai coefficienti parziali:




                                                  47
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifica a stabilità globale




                               Approccio ai coefficienti parziali:


                                                                     48
PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO
Verifica di resistenza strutturale

Muri a Mensola




                                     49
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è
                quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo
                insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e
                nessuno sa il perché!
                                                                  Albert Einstein




                                                                                                           50
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  • 1. MURI DI SOSTEGNO SECONDO NTC 2008 Teoria, applicazioni e software Ing. Stefano Ciaramella, Phd Technical Consultant R&D Soft.Lab srl - Via Borgo - 82030 Ponte (BN) - Italy - P.IVA 00893670620 Tel. +39 0824 874 392 (pbx) – info@soft.lab.it Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio – salesdirector@soft.lab.it – Tel: +39 – 3318559813
  • 2. GENERALITA’ MURI DI SOSTEGNO: OPERE CHE VENGONO REALIZZATE OVUNQUE SI RENDA NECESSARIO CONTRASTARE I MOVIMENTI DEL TERRENO, SIA ESSO DI RIPORTO CHE RISULTANTE DA UNO SCAVO.  Terreni privi di coesione (sabbia, ghiaia, etc..) j = angolo di natural declivio (angolo di attrito interno) SPINTA DELLA TERRA  Terreni coesivi (argilla, limi, etc..) esercitano una spinta sulle pareti di sostegno di entità inferiore a quella esercitata dai terreni incoerenti. 2
  • 3. TIPOLOGIE  RIGIDE muri a gravità, a mensola, a gabbioni, etc.. paratie, palancole metalliche, diaframmi in  FLESSIBILI cls (eventualmente con ancoraggi)… terra armata, terra  STRUTTURE MISTE rinforzata, muri cellulari….. 3
  • 4. OPERE DI SOSTEGNO RIGIDE muro a gravità muro a mensola muro a mensola con tacco muro con fondazione inclinata muro su pali 4
  • 5. AZIONI ESTERNE E CONDIZIONI AL CONTORNO NELLA PROGETTAZIONE DEI MURI DI SOSTEGNO E’ INDISPENSABILE UNA CORRETTA E ACCURATA DEFINIZIONE DELLE AZIONI ESTERNE E DELLE CONDIZIONI AL CONTORNO SPINTA APPLICATA A TERGO DEL MURO Effetti derivanti dalla forma e stratificazione del terreno Effetti derivanti dalla presenza di acqua Effetti derivanti dalla presenza di eventuali sovraccarichi 5 Effetti inerziali
  • 6. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI  vo   z  ho  K0  vo  K0  z Coefficiente di Spinta a Riposo ( K0  0.4  0.6) Grado di Sovraconsolidazione Terreni non coesivi (≈0.46±0.06) – Jaky (1944) Terreni coesivi – Terzaghi 6
  • 7. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Stato Limite Attivo P P’ a     4 2 tensione verticale  vo   z P 'a Spinta Attiva tensione orizzontale  ho  K a  vo  K a  z Coefficiente di Spinta Attiva (terreni non coesivi)    tensione orizzontale  ho  K a  vo  2c K a Ka  tg 2    (terreni coesivi)  4 2 7
  • 8. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Stato Limite Passivo P P’’p     4 2 tensione verticale  vo   z P '' p Spinta Passiva tensione orizzontale  ho  K p  vo  K p  z (terreni non coesivi) Coefficiente di Spinta Passiva    tensione orizzontale  ho  K p  vo  2c K p K p  tg 2    (terreni coesivi)  4 2 8
  • 9. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Influenza dell’entità degli spostamenti Muro Pressione laterale di spinta infinitamente rigido a riposo Muro abbastanza Pressione laterale di spinta deformabile attiva Muro poco deformabile Spinta laterale compresa fra quella a riposo e attiva 9
  • 10. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Calcolo Della Spinta: Metodi Teoria di Rankine Superfici di Metodo di Coulomb scorrimento piane Mononobe - Okabe Mistilinea (cerchio + retta) Superfici di Spirale logaritmica scorrimento curve (Caquot e Kerisel - Kerisel e Absi) 10 Soft.Lab srl - Via Borgo - 82030 Ponte (BN) - Italy - P.IVA 00893670620 Tel. +39 0824 874 392 (pbx) – info@soft.lab.it Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio – salesdirector@soft.lab.it – Tel: +39 – 3318559813
  • 11. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Teoria di Rankine Ipotesi:  terreno isotropo e omogeneo;  superficie di rottura piana inclinata;  superficie del terrapieno di riempimento piana;  resistenza per attrito uniformemente distribuita lungo la superficie di rottura;  superficie del paramento interno del muro piana e verticale;  assenza di attrito muro-terreno. 𝜋 𝜑 𝐾𝑎 = tan2 − coeff. di spinta attiva 4 2 𝜋 𝜑 𝐾 𝑝 = tan2 + coeff. di spinta attiva 4 2 𝜎 𝑎 = 𝐾 𝑎  𝛾 𝑧 pressione orizzontale attiva 𝜎 𝑝 = 𝐾 𝑝  𝛾 𝑧 pressione orizzontale passiva 11
  • 12. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Teoria di Coulomb Ipotesi:  terreno isotropo e omogeneo;  superficie di rottura piana inclinata;  superficie del terrapieno di riempimento piana;  resistenza per attrito uniformemente distribuita lungo la superficie di rottura;  la superficie del paramento interno del muro piana e inclinata di un angolo ;  la presenza dell' attrito fra muro e terreno . 𝛽 𝜎 𝑎 = 𝐾 𝑎  𝛾 𝑧 𝜎 𝑝 = 𝐾 𝑝  𝛾 𝑧 𝜗 𝛿 12
  • 13. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Presenza della coesione Per la presenza di lesioni superficiali più o meno profonde nel terreno, si introduce un termine correttivo sulla spinta complessiva che annulla l’effetto della coesione nello strato fessurato: 1 St  K a H 2  2cH K a  St 2 13
  • 14. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Presenza della falda Bisogna considerare il peso di volume sommerso del terreno:  a  Ka  z 𝑧𝑤  '   sat   w ed aggiungere la pressione dell’acqua. pw   w  z  z w   a  K a  zw  K a  '  z  zw  14
  • 15. EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe §7.11.6 – NTC 2008 (Norme Tecniche delle Costruzioni) È ammesso l’uso dei metodi pseudostatici, come specificato nei § 7.11.6.2.1 e §7.11.6.3.1. FORZE DI GRAVITÀ (W) AZIONE SISMICA FORZA STATICA EQUIVALENTE = X COEFFICIENTE SISMICO Ipotesi alla base del Metodo di Mononobe-Okabe (metodo pseudostatico):  muro abbastanza lungo da poter trascurare gli effetti locali alle estremità;  muro libero di traslare orizzontalmente o ruotare attorno al piede in modo tale da mobilitare le condizioni di spinta attiva;  terrapieno omogeneo e privo coesione;  superficie del terrapieno piana (non spezzata o irregolare);  eventuale sovraccarico applicato al terrapieno uniforme ed esteso oltre il cuneo di rottura;  superficie di rottura del terreno piana e passante per il piede del muro;  effetti inerziali del muro trascurabili;  nessun rischio di liquefazione. 15
  • 16. EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe 𝜎 𝑎 = 𝐾 𝑎𝑒  𝛾 𝑧 𝜎 𝑝 = 𝐾 𝑝𝑒  𝛾 𝑧 cos 2 j     K ae  2 𝛽  sin   j  sin j      cos cos 2  cos      1     cos      cos       cos 2 j     K pe  2  sin   j  sin j      cos cos 2  cos      1     cos      cos       𝜗 𝛿  kh    tg 1    1 kv  kv = coefficiente di accelerazione sismica verticale; kh = coefficiente di accelerazione sismica orizzontale; 16
  • 17. EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe §7.11.6 – NTC 2008 (Norme Tecniche delle Costruzioni) I valori dei coefficienti sismici vengono valutati mediante le espressioni fornite al §7.11.6.2.1 NTC 2008. a kh   m max Coeff. sismici orizz. e verticale g (§7.11.6.2.1 – NTC 2008) kv  0.5  kh amax  SS  ST  a g Ss è il coeffciente che tiene conto dell’effetto dell’amplificazione stratigrafica ST è il coeffciente che tiene conto dell’effetto dell’amplificazione topografica ag è l’accelerazione orizzontale massima attesa sul sito di riferimento rigido. m coeff. riduzione acceleraz. max (Tab. 7.11.II, §7.11.6.2.1 – NTC 2008) 17
  • 18. EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe §7.11.6 – NTC 2008 (Norme Tecniche delle Costruzioni) I valori dei coefficienti sismici vengono valutati mediante le espressioni fornite al §7.11.6.2.1 NTC 2008. a kh   m max Coeff. sismici orizz. e verticale g (§7.11.6.2.1 – NTC 2008) kv  0.5  kh amax  SS  ST  a g 18
  • 19. EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA Spinta del terreno in condizioni dinamiche: Metodo di Mononobe-Okabe Limiti dell’approccio pseudo-statico: La valutazione del coefficiente di spinta attiva Kae, fallisce se: ovvero l’equilibrio non è soddisfatto se la pendenza del terrapieno  supera il valore limite: ovvero se il coefficiente di accelerazione sismica orizzontale supera il valore limite: Alternativa (Eurocodice 8, punto 4, appendice E): coefficiente Kae valutato trascurando il termine sotto radice. 19
  • 20. EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA Spinta del terreno in condizioni dinamiche sui muri rigidi Muri di sostegno non liberi di traslare Le spinte in condizioni sismiche o di ruotare intorno al piede (muri maggiori di quelle valutate nel caso di tirantati o fondati su pali) muri liberi (Mononobe-Okabe) Studi e metodi semplificati: Wood (1973), Seed e Withman… In alternativa: Mononobe-Okabe con coeff. sismici maggiorati… A tal proposito, al §7.11.6.2.1 delle NTC 2008 viene indicato solo il punto di applicazione dell’incremento di spinta, fissato a metà altezza del muro, ed il valore di kh che viene posto, senza alcun fattore riduttivo, pari a: amax kh   m  1 g 20 Soft.Lab srl - Via Borgo - 82030 Ponte (BN) - Italy - P.IVA 00893670620 Tel. +39 0824 874 392 (pbx) – info@soft.lab.it Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio – salesdirector@soft.lab.it – Tel: +39 – 3318559813
  • 21. EFFETTO DELL’AZIONE SISMICA Spinta inerziale La forza inerziale si ottiene moltiplicando la massa W, per il coefficiente di accelerazione sismica: da applicarsi al baricentro delle masse. Muro di sostegno a mensola: va considerato anche l’incremento delle forze inerziali del terrapieno gravante sulla suola di fondazione. 21
  • 22. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Carico uniforme q coefficiente di spinta attiva 𝛽 in assenza di sisma in presenza di sisma coefficiente di spinta attiva in condizioni sismiche Mononobe-Okabe Nel caso in cui il terrapieno sia inclinato dell’angolo β rispetto all’orizzontale e il paramento virtuale inclinato dell’angolo ϑ rispetto alla verticale, la pressione laterale dovuta ai carichi viene corretta mediante il termine: 22
  • 23. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Carico nastriforme La pressione laterale alla generica profondità z può essere ricavata dalla teoria dell’elasticità di Boussinesq in base ad una equazione proposta da Terzaghi: B x q z H 23
  • 24. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Carico lineare La pressione laterale alla generica profondità z può essere ricavata dalla teoria dell’elasticità di Boussinesq : q x z H 24
  • 25. I CARICHI CHE GRAVANO SUI MURI Carico puntiforme Anche per il carico puntiforme la pressione laterale alla generica profondità z può essere ricavata dalla teoria dell’elasticità di Boussinesq: P x P  z H 25
  • 26. SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO Metodi di Coulomb, di Rankine di Mononobe-Okabe:  estradosso del terrapieno con superficie piana, non spezzata;  spinta applicata alla superficie del paramento interno del muro considerata piana;  terreno omogeneo, non stratificato ipotesi che spesso non trovano conferma nella pratica progettuale!!! 26
  • 27. SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO Estradosso del terreno spezzato o Calcolo della pressione laterale per ciascun tratto: o A partire dal diagramma corrispondente al primo tratto, si esegue l’inviluppo con il diagramma corrispondente al tratto successivo. o L’inviluppo sarà del massimo e del minimo a seconda che la variazione di inclinazione dei due tratti considerati, rispetto all’orizzontale, è rispettivamente positiva o negativa   0   0 27
  • 28. SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO Estradosso del terreno spezzato o Calcolo della pressione laterale per ciascun tratto: o A partire dal diagramma corrispondente al primo tratto, si esegue l’inviluppo con il diagramma corrispondente al tratto successivo. o L’inviluppo sarà del massimo e del minimo a seconda che la variazione di inclinazione dei due tratti considerati, rispetto all’orizzontale, è rispettivamente positiva o negativa 28
  • 29. SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO Sezione di spinta L’ipotesi che la superficie del paramento interno del muro sia piana (inclinata per la teoria di Coulomb, verticale per quella di Rankine) nella pratica è poco frequente!!! Si può ricondurre il problema ad uno schema semplificato definendo la cosiddetta sezione di spinta, sulla quale si immaginano agenti le pressioni del terrapieno. 29
  • 30. SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO Sezione di spinta L’ipotesi che la superficie del paramento interno del muro sia piana (inclinata per la teoria di Coulomb, verticale per quella di Rankine) nella pratica è poco frequente!!! Si può ricondurre il problema ad uno schema semplificato definendo la cosiddetta sezione di spinta, sulla quale si immaginano agenti le pressioni del terrapieno. 30 Soft.Lab srl - Via Borgo - 82030 Ponte (BN) - Italy - P.IVA 00893670620 Tel. +39 0824 874 392 (pbx) – info@soft.lab.it Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio – salesdirector@soft.lab.it – Tel: +39 – 3318559813
  • 31. SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO Terreno stratificato p A,i  pB ,i 1   i 1  heq ,i 1  hi 1  pressione verticale al tetto dello strato i-mo s A , i  p A ,i K a ,i spinta unitaria al tetto dello strato i-mo  i 1w heq ,i  i  heq,i1  hi1  altezza di terra equivalente strato i  mo i pB ,i   i  heq ,i  hi  pressione verticale alla base dello strato i-mo hi K a ,i s B , i  pB , i K a , i spinta unitaria alla base dello strato i-mo Si  s A ,i  sB ,i  hi spinta complessiva dello strato i-mo 2 sin  / 2    w sin  / 2    i   i angolo di inclinazione dello strato rispetto all'orizzontale  angolo di inclinazione del paramento rispetto alla veritcale 31
  • 32. SEMPLIFICAZIONI DI CALCOLO Terreno stratificato p A,i  pB ,i 1   i 1  heq ,i 1  hi 1  pressione verticale al tetto dello strato i-mo s A , i  p A ,i K a ,i spinta unitaria al tetto dello strato i-mo  i 1w heq ,i  i  heq,i1  hi1  altezza di terra equivalente pB ,i   i  heq ,i  hi  pressione verticale alla base dello strato i-mo s B , i  pB , i K a , i spinta unitaria alla base dello strato i-mo Si  s A ,i  sB ,i  hi spinta complessiva dello strato i-mo 2 sin  / 2    w sin  / 2    i   i angolo di inclinazione dello strato rispetto all'orizzontale  angolo di inclinazione del paramento rispetto alla veritcale 32
  • 33. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Progetto di un muro di sostegno tradizionale (a gravità o a mensola) Si sviluppa come segue (§6.5.3.1.1 - NTC 2008): 1) Si ipotizzano le dimensioni di massima dell’opera (Predimensionamento) 2) Si definiscono le caratteristiche geometrico-meccaniche del complesso opera di sostegno-terreno 3) Si definiscono le azioni (carichi, spinte, effetto del sisma, etc…) agenti sull’opera di sostegno 4) Si effettuano le verifiche  di stabilità esterna (GEO e EQU) o verifica alla rotazione o ribaltamento o verifica alla traslazione o scorrimento o verifica di fondazione o a capacità portante o verifica di stabilità globale del complesso muro-terreno  di stabilità interna (STR) o verifiche di resistenza strutturale 33
  • 34. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Predimensionamento dell’opera (muri a mensola) Trigili, G. e Intagliata, F. (2009), Muri di sostegno. Progettazione e calcolo. Flaccovio Dario. 34
  • 35. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Predimensionamento dell’opera (muri a gravità) Milititsky, J., Woods, R. I. e Clayton, C. R. (2006), Spinta delle terre e le opere di sostegno, Hevelius. 35
  • 36. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifiche: Approccio tradizionale (old approach) Ribaltamento ( Fs = 1.5 ) Scorrimento ( Fs = 1.3 ) Carico limite ( Fs =2.0 ) Stabilità Globale ( Fs = 1.3 ) 36
  • 37. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifiche: Approccio ai coefficienti parziali (NTC 2008) F, M, R, scelti nell’ambito di due approcci progettuali distinti e alternativi coefficienti parziali applicati ai valori caratteristici (§6.5.3.1.1.- NTC 2008/): delle azioni Fk, ai parametri caratteristici del terreno Xk e alla resistenze caratteristiche del sistema geotecnico Rk. Approccio 1 Approccio 2 37
  • 38. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifiche: Approccio ai coefficienti parziali (NTC 2008) La verifica di stabilità globale del complesso opera di sostegno-terreno deve essere effettuata secondo l’Approccio 1 - Combinazione 2: (A2+M2+R2) Le rimanenti verifiche devono essere effettuate secondo almeno uno dei seguenti approcci: Approccio 1: − Combinazione 1: (A1+M1+R1) più severa nei confronti del dimensionamento strutturale delle opere a contatto con il terreno − Combinazione 2: (A2+M2+R2) più severa nei riguardi del dimensionamento geotecnico Approccio 2: (A1+M1+R3) tenendo conto dei valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle 6.2.I, 6.2.II e 6.5.I. delle NTC 2008 Nel caso di muri di sostegno dotati di ancoraggi al terreno, le verifiche devono essere effettuate con riferimento al solo l’Approccio 1. 38
  • 39. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifiche: Approccio ai coefficienti parziali (NTC 2008) Lo stato limite di ribaltamento non prevede la mobilitazione della resistenza del terreno di fondazione e deve essere trattato come uno stato limite di equilibrio di un corpo rigido (EQU), utilizzando i coefficienti parziali sulle azioni della tabella 2.6.I e adoperando coefficienti parziali del gruppo (M2) per il calcolo delle spinte. 39
  • 40. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifiche: Approccio ai coefficienti parziali (NTC 2008) 40 Soft.Lab srl - Via Borgo - 82030 Ponte (BN) - Italy - P.IVA 00893670620 Tel. +39 0824 874 392 (pbx) – info@soft.lab.it Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio – salesdirector@soft.lab.it – Tel: +39 – 3318559813
  • 41. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica a ribaltamento Stato limite di equilibrio di corpo rigido (EQU): Approccio ai coefficienti parziali: 41
  • 42. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica a ribaltamento Attrito muro-terreno:  t  j j  angolo d ' attrito del terreno  Adesione: ca  0.5  0.7 c (c  coesione) Approccio ai coefficienti parziali: Ai fini della verifica alla traslazione sul piano di posa di muri di sostegno con fondazioni superficiali, non si deve in generale considerare il contributo della resistenza passiva del terreno antistante il muro, eccetto in casi particolari, dove la presa in conto di un’aliquota (comunque non superiore al 50%) di tale resistenza è subordinata all’assunzione dell’effettiva permanenza di tale contributo. (§6.5.3.1.1 - NTC 2008). 42
  • 43. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica a scorrimento con dente La verifica deve tener conto di entrambi i meccanismi di rottura!!! 43
  • 44. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica della capacità portante Formula trinomia di Terzaghi: (Prandtl, 1921; Reissner, 1924; Vesic, 1975): Utilizzo di fattori correttivi nel caso in cui non sono soddisfatte le ipotesi in cui risulta valida la formula di Terzaghi (Viggiani, C. (1999), Fondazioni, Hevelius). Approccio ai coefficienti parziali: 44
  • 45. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica della capacità portante dei pali Si possono assumere le seguenti ipotesi: o piastra di collegamento infinitamente rigida o pali incernierati in testa o ciascun palo assume la stessa aliquota del carico orizzontale H: H Hi  n o il carico verticale nell’i-mo palo, causato dal momento M agente sulla fondazione proporzionale alla distanza dal centro della piastra: Carico limite verticale del palo singolo: N M xi formule statiche Ni   n  x 2j n Carico limite orizzontale del palo singolo: j 1 distribuzione della resistenza del terreno suggerita da Brinch - Hansen (1961) 45
  • 46. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica a stabilità globale Complessa e irregolare morfologia superficiale e profonda metodi delle strisce Ipotesi generalmente ammesse da quasi tutti i metodi delle strisce : o stato di deformazione piano ovvero superficie cilindrica e trascurabilità degli effetti tridimensionali, o arco della superficie di scorrimento alla base del concio approssimabile con la relativa corda, o comportamento del terreno rigido-perfettamente plastico e criterio di rottura di Mohr-Coulomb, o coefficiente di sicurezza F uguale per la componente di coesione e per quella di attrito, e unico per tutti i conci. 46
  • 47. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica a stabilità globale Bishop Fellenius Approccio ai coefficienti parziali: 47
  • 48. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica a stabilità globale Approccio ai coefficienti parziali: 48
  • 49. PROGETTO DEI MURI DI SOSTEGNO Verifica di resistenza strutturale Muri a Mensola 49
  • 50. La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! Albert Einstein 50 Soft.Lab srl - Via Borgo - 82030 Ponte (BN) - Italy - P.IVA 00893670620 Tel. +39 0824 874 392 (pbx) – info@soft.lab.it Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio – salesdirector@soft.lab.it – Tel: +39 – 3318559813
  • 51. Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio - salesdirector@soft.lab.it - Tel: +39 – 3318559813
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  • 53. Per info commerciali : Ing. Francesco Ambrosio - salesdirector@soft.lab.it - Tel: +39 – 3318559813