1. Numero 82
• Gennaio 2004
Anno
10/2003
•
per le nostre parrocc~------~------~
Questa Immagine è
disponibile come copertina
1ft c hlU$O: ASI per Il vostro
bollettino parrocchiale.
Ordine minimo: 100 copie.
Rlchfederla è facile:
Tal. 800-781318 (f1CJfl'I8IO verde)
Fax 8QJ.791375 (1'ItJITIeIO veroe)
e-maIl: setVlzlodiellti@ed/ZJorJ-obeIlO com
2. EDITORIALE
Un nuovo anno, una nuova speranza
CorllÌJlcia un nuovo anno, e con esso ci inohriamo, ÌJl modo pil1 deciso, nel XX}0
secolo.Quanro più ci allontaniamo elal secolo precedente, tanto pi"ll avvertiamo
una sensazione strana, come un bisogno di scroUarci di elosso gli errori che ci
st.anno alle spalle e eli vivere l'avvel1rura umana con una lucidità ed una sag-
gezza inedite, con un cuore tìnalmente liberato dagli inclurimenti e daUe gret-
tezze passate.
Comincia un nuovo anno, e già nel primo giorno, posto sOtto la protezione della
Sant~l Madre di Dio siamo il)Vi[ati a pregare per la pace.Ad invocare Dio per la
pace, ma anche a sognada, ad immaginarla a costruirne almeno un pezzetto,lì
dove ci troviamo a vivere. Il rema di quest'anno ci sembra quanro mai arma.le:
in questa 3la giornata mondiale deUa pace supplichiamo il nostro Dio perdlé
gli organismi inrernazionali diventino lU10 st.rumento efficace per la compren-
sione tra i popoli e per una maggiore giustizja.
La terra - ce ne siamo resi conto da tempo - non può essere abbandonara aU'ar-
bitrio dei potenti cii turno,:lì loro interessi ai loro disegni. Gli uomini e le nazio-
ni devono sentirsi vincolati ad tUl diriHo internazionale, ad un'etica internazio-
nale, fondata su alcuni valori fondamentali e su alcuni interdetti altrettantO chia-
ri. E per questO, oggi più che mai, gli organismi internazionali elevono ritrovare
consenso e forza, per essere operatjvi ed efficaci.
La pace, in effetti,11011 è un bene. qualsiasi, ma un requisitO fondamentale per L'l
dignità umana e per lo sviluppo dei popoli. Un dono cii Dio ma anche un impe-
gno per l'uomo, per ogni uomo.
Buon aIUlo!
sac. Roberto Laurita
- - ---
LA: SELEZIONE DEL MESE
Sculture in legno dall'Alto Adige
La Val Gardena, ai piedi delle Dolomiti, è conosciuta ormai a livello mondia-
le per la sua tradizione secolare di scultura su legno. Questa attività artigia-
nale è praticata da più di 400 anni, secondo tecniche trasmesse di genera-
zione in generazione. I modelli che qui presentiamo
sono stati realizzati in un laboratorio di Ortisei.
Santa Famiglia "Michelangelo"
Rif. Form. L~o
92001 6cm Acero
92003 12cm Frassino
92004 16cm Frassino
Rif. Form. Legno
92102 12cm Frassino
92103 16cm Frassino
Richiederli
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100-781378
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Naturale
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Scolpito artisticamente
su legno e dipinto
accuratamente o mano.
IL CALENDARIO
Intenzione di preghiera
suggerito dal papa
"Perché gli uomini si riconoscono come
membrl dell'unico famiglia di Dio e
cessino Ifa di loro le guerre, le Ingiustizie
e le dlscrimlnozJoni".
370 Giornata mondiale per lo pace
"Organismi intemazionali: via 0110 poceH
. .- • •
Epifania del Signore
Seffimana di preghiera per i"unità dei cristiani
Il n~1rO ...-:nuio è ~1ato idealo c .fliluppato
per ogul ruthità pa.~1oraJc a Unllura limitala.
Per comunicare con IMMAGINI
PER LE NOSTRE PARROCCHIE
Redazione: Sac. Robeno l..aurila. lIalia
Telefono: Q.134 /861 l6
Po.~t"': EDIZIONI OBEI..IA. B.P.I5
F-676W L.Wan17-enauIFranl:Ìa)
Abbonantenti: Te!.: 800-781378
Fax: 800-791375 (numeri verdi)
email: edillons.obelia@online.(r
3. • • •
tmmagznzper le nostre Pa'rrocchie
l° gennaio 2004
Maria,
Madre di Dio
Anno C
Le 2, 16-21
MARIA, MADRE DI DIO
.'1°82
Chiamati ad essere nuovi
Anno nuovo,uomo nuovo: è questo il signific:lto di L'Imi anùdu inni che ~'engono cantati :ili'inizio
dci nuovo anno, Lasciamoci alle spalle l'uomo del p:!S.';;!.lO, l'uomo vecdtio d1e ben
conosciamo! Ma l'uomo nuovo con cui si apre il nuovo anno, l'uomo che
viene offerto come esempio,"è una dOlma: Maria, la Madre di Gesù!
È UIU donna semplice. una madre ebrea,sottomessa alle leggi del suo
popolo, È la nuova Eva chç cì viene donata per far nascere il nuovo
Adamo!
Maria, __ una donlla che lungo i secoli è stata corninuamcme
dipinta e riclipima,vista ogJu volla in modo sempre nuovo: nelle
minìarure c nclle icone. negli affreschi c nelle sculture_Una
donna - lo si capisce subito - COstallteIDente al1wle,come se_
in Css:l l'eteroità si fosse ripiegata su se Stcss:.t perché Mma
potesse anìngere aUa SlU sorgente e vi~'ere un istame l'ape·
ru:unenre presente.
Maria è, per ciascuno eli noi, un invito ad essere sempre
nuovi, sempre arruali, perché legati a qutJJ'evento suaordin.1.-
rio. a qudJ'oIJen.a eli grazia che fa battere i OO~ri cuori,
Uomini in perpetua novità perché ogni giorno e aò ogni
istante possono -dare illa luce" Dio: noi, neUo spiri·
to, come lei l'ha fano nellA c.vne, Uomini chia·
mati a vivere [empi mlovi, in modo nuovo.
attingendo a queU'erenlÌ['1 che ci rag-
giunge ncl profondo del çllore.
NOli è LUla re:ùG. impossibile: Maria cc
)0 dimostra,
Jenn Devr/eudt
82_0102
82_o 103
Mc<-r«.., L"Ll'LA CO(H'l.U-tc<- JL[)fi.-z.«..,
c...t.u.t:c... 0Ò1lLl.-LIILO J~ H..O~, ~J'L Lu.e~-l::o M.U.OVO c...l1..l1..0,
c... -!:rOVCO-1A
e ~ i·b·c...J"- c.f...e r-0r-!:c... c... Cì~Ì-L.
MARIA, MADRE DI DIO
Dopo aver visto Gesù, i pastori
riferirono ciò che del bambino
era stato detto loro. Tutti quelli che
udirono, si sruplrono deUe cose che
I pastori dicevano. Maria, da parte
sua. serbava tutte queste cose
med1tandole nei suo cuore.
I mistici ed i poeti hanno furto a gara
nel parlare di Maria, per trovare le
parole più belle, i titoli più nobili.
Maria conserva probabilmenre nel
suo cuore tutte queste testimonianze
di amore,
tarda il venire, noi possiamo attingere
aJ.ti sua pazienza, e anendere - senza
lma parola - che dalla notte fredda e
buia si levi la Luce gioiosa del Verbo
di Dio che è diventato un piccolo
bambino.
Jerm Devrl~ndJ
Roberlo lAurlla
4. • • •
zmmagznzjJer le nostre parrocchie
4 gennaio 2004
2a domenica
dopo Natale
Anno C
Gv 1,1-18
In lui, Gesù di Nazaret,
nel suo volto
gli uomini hanno
potuto vedere
la luce di Dio.
In lui,
Gesù di Nazaret,
nelle sue mani
. gli uomini hanno
potuto avvertire
il calore di Dio.
In lui, Gesù di Nazaret,
nelle sue parole
gli uomini hanno
potuto accogliere
la speranza che Dio
vuole piantare
sulla terra..
Robert.o Lilurlfa
2a DOMENICA DOPO NATALE
Dio nella
nostra carne
N°82
L'inverosimile, l'inimmaginabile è di-
ventato realrà.
La perfezione di Dio, la bellezza e la
forza della sua Parola eterna ha assun-
Co la carne di un uomo, la fragilità e Li
debolezza della nosua carne umana.
Ancora una volta ci veniamo a trovare
davanti ad W1 Mistero, quel Mistero
dell'Incarnazione che contempliamo a
partire dal giorno di Natale.
Ma non si l!dU.,l di un terribile rompi-
capo, o dì una porta duusa. Questo è
un Mistero d'An1ore: troppo beHo per
essere descrino, [TOPPO profondo per
essere completamente sondato, trop-
po grande per essere abbracciato con
le nOStre povere braccia.
Un Mistero a cui abbandonarsi, con fi-
ducia...
Roberto lnurlta
1"- lui, ~(~(~o f«-tb '''-0»1.0,
no ~ vcni..u..Iff.O Òneruh J u.",-u »-u..ov"- v~-l::u.
ucL u..J.1...«- ~~c.u..ru ~ret"uJ-1..%. ~.
Roberto Laurlta
Piccolo bambino, tenero e fragile, adagiato nella mangiatoia
tu sei il Figlio di Dio, fano uomo per condividere
in rutto e per tutto, la nostra condizione wnana.
Piccolo bambino, bisognoso di nmo e indifeso,
[li sei il Figlio di Dio venuto a salvarci,
a guarirci dai nostri mali, a trasmetterei la vita di Dio. R. Lal/ri/n
5. • • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
6 gennaio 2004
Epifania
del Signore
Anno C
Mt 2, 1-12
EPIFANIA
N'82
Una nuova strada
Una nascita produee sempre dei cwJ)iamenù profondi: in una coppia di sposi si orienta. la propria
vita. in modo nuovo: io uoa famigLb l'ullÌlllo arrivato impone la sua presenza.
Anche la nascita di Gesù. ~ di. là di quello che ha provocato nella sua. f:uniglia. ha generalo grandi
ripercus.sioni e conseguenze. Per l'edere questo avveniInenro i pastori si sono messi in cammino, neUa
!lone, e l magi hanno abbandonato il loro [>3.ese per raggiungere Bellemme.
L.'i -Casa de.! Pane" (= Betlemme) ha accolto il P:me disceso dal cit:lo. Nella Cragilit.ì. di un Bambino Dio
rivekrà la sua potenz..'l. L'l su~ presenza sulla [erra verrà c:ul1.llt:l e :acclamaI] d:..gli angeli.
Nulla sarà più come prima, ognuno verrà interpellato, ilil più piccolo al piil gr.mde. passando per i
magi.Venuti da. Oriente,essi [;u-anno ritorno ~ casa ma [lcr un'allra via. come per mostrare Il loro desi-
derio di c:unbiamcnto... La manifCSLwone dì Dio. la fC1)t:J dell;i SlJ.'l Epif:Ul.ia. h:1 ~perlO e a.prirà anco-
ra una nuova strada... Oggi U bambino Gesù JlIende anche lIIe perché desidera crescere con me e
in me!
Alaln DOllius
RtitCL-re ferl1tLL O l1tLeHer~L Ll1.- CCL-l1tLl1tLLl1.-O?
Per !.eÒire L... !.tAL... li. 4"-'~ (,ti06Co.- !.ee~p_el"e orCo.-.
EPIFANIA
Ed ecco la stella, che l magi avevano visto
nel suo sorgere. Ii precedeva, finché
giunse e si fermò sopra il luogo dove si
trovava il bambino. Eotnti nclla casa,
vjdero il bambino con Maria, sua madre.,
e prostratlsl lo adorarono.
Poi aprirono j loro scrigni c gli offrirono
In dooo oro, incenso e mlrra.
Alt/in 00111115
Sono anch'io un cercatore di Dio?
Anch'io, come ì magi, sono chiamato ad osservare, a scoprire, a
mettermi in cammino... Ma per diventare un testimone vivente
di questa Buona Novella
dell'Incarnazione, devo
manifestare il mio
interesse per il Regno
di Dio! Un Regno
che comincia
continuamente, ,.
Alaill DOlliU5
6. • • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
11 gennaio 2004
Battesimo
del Signore
Anno C
le 3,15-16.21-22
"'<>82
Nelfuoco dello Spirito
Il bauesimo di Gesù rivela il suo mistero e la ~ua identità. E nelio stesso tempo rin-
via ogni uomo alla sua vocazione originale, personale. In effetti, ognuno di noi è
chiamato a ricevere lo Spirito Santo, spirito di adozione, e ad intendere questa paro-
la inaudita:uTll sei il mio Figlio prediletto/la mia Figlia pre-
diletta, in te ho posto tutto il mio amore~ . Nel fuoco
dello Spirito Gesù viene afferrato, con.$aCf3.l0,
missione p rofetica, sacer-
dorale e regale, nell'an-
nuncio del Vangelo, nell'
offena della nostra vita,
nel servizio dci fratelJi.
Non lasciamo che il dono di
Dio déperisca in noi: riarrlaliz·
Ne.1.su.o butte.LJ1t..O c,t:.-SÙ ~L ~~;.fest", COI11...e.
. ilfred:e(L Je;s(i- U-OnLi-ai-
~oluf.",(e COl-. (OY'O. M.", eÒ(i. è uH..cke i..L fiÒ(~
cf1..e vLve f.t..1't..~ CO~J.1...i..oJ-1...e e u.n.' i..H..ii'1'LLt~ U.J.1...LCC,- COl".. ;.( PuJt"C.,
BATTESIMO DEL SIGNORE
Quando nmo il popolo fu battez7..ato
e mentre Gesù, ricevuto anche lui
il battesiroo, stava in preghle.ra,
il cielo si aprì. e scese su di lui lo
Spirito Santo In apparenza corporea,
come di. colomba, e vi fu una voce
dal clelo: 'Tu sei il mio Figllo
predilelto, in te mi sooo
compiaciuto~.
MOl1S. OJris!ia/l. Kra/;z
Fratello e Figlio!
TI battesimo di Gesù non è tUl avvenimento episodico, accanto a molti
altri: è rutta l'esistenza di Gesù che è battesimale!
Attraverso le sue parole e le sue azioni, attraverso il dono della sua vita,
con la sua mone e risurrezjone, egli testimonia la sua identità eli frateUo
universale e di Figlio eli Dio.
Conformando i slloi atteggiamenti e le sue scelte alla volontà del Padre,
egli annuncia il Regno di giustizia e di amore promesso agli uomini e
inaugura la nuova
creazione, nella qua-
le siamo invitati a
trovare e a prendere
posro.
.lI:Ions. QJrlstial1 Kra/z
7. • • •
tmmagtntper le nos!YC parrocchie
18 gennaio 2004
2a Domenica
Ordinario
Anno C
Gv 2, 1-11
20 DOMENICA ORDINARIO
Lo Sposo è arrivato!
Chi partecipa ad lUla festa di nozze lo sa bene: non si può
misurare il tempo. Chi ha fretta, chi ha poco tempo a dis-
posizione è meglio che lasci perdere. GestI che partecipa
ad una festa di nozze a Cana dimostra di essere un Messia
che ama stare con la gente, ché non è affannato, alITO
preso dal bisogno di predic-are, di aJl11W1Ciare, di converti-
re...
Chi sa cosa vllol di.re far festa capisce bene che non si
può brindare con l'acqua! E quella festa di nozze
sarebhe proprio finita miserJ.01eote, se tutti avessero
constatato che il vino era finito ... Gesù che cambia
l'acqua in vino si rivela un Messia compassionevole,
dle 11...'1 a cuore la gioia e la festa degli uomin.i...
Ma Cana non è solo questo: Il, in quella festa di nozze,
avviene qualcos'altro. Gesil si rivela come lo Sposo
aaeso, dle finalmeme è arrivato. Queslo sarà solo un
anticipo, ma dopo la sua marre e risurre'ljone porran-
no cominciare le nozze eterne, l'alleanza di amore tra
Dio e l'Ufllanirà!
Vi sembra serano, a questo punto, che i francesi chja-
mino l;i fede degli sposi, "alliance Calleal1'l..a)? Non è
nell'alleanza tra Dio e gli uomini che trova seoso e
sostegno l'alleanza tra due sposi? R. !.fl/lr/lp
1'''82
Ne( ~«-O Ò"'n1.e "'l11..Ore
D~o J1..OH.. 5~ c....CCOJ1..tU1..tc.... J~ t-"-l""-Ò0J1..c....IAe ~[.sH.O y-or-0to c....c( H.H..c.... vi
Ò
J1.."- .~ce(b,
2a DOMENICA ORDINARIO
Ci fu uno sposallzio a Cana di
Galilea. VcnulO a mancare il vino, la
madre di Gesù gli disse:
"Non hanno più vino".
E Gesù rispose:
~Che ho da fare con le, o donna?
Non è ancora giunta la mia ora".
La madre disse ai servi:
"Falc quello che vi d1.rà".
Lo c..o».5i.A.e.rc.... com.e H.J-1...c...., ~t-0.)c.....
Lo Spirito unisce
Nelle nostre comunità
vi sono temperamenti
diversi e competenze
molteplici. Per orientare le
energie degli uni e degli
altri verso la concordia
lHarcel Melzger
Marcel.Helzger
8. • • •
tmmagtntper le 110str e parrocchie Al'lnée C 30 DOMENICA ORDINARIO
25 gennaio 2004
3a Domenica
Ordinario
Anno C
Le 1,1·4; 4, 14-21
La Buona Novella è per me, oggi
Mi senro povero, Signore, quando sento mancare le forze
e non riesco a vivere come desidero,
quando rui stanco a lorrare da solo,
quando sono incapace di tendere la mano.
Mi scnto prigioniero, Signore,
quando le mie mani si
chiudono a pugno,
quando il mio peccato
mi incatena e mi impedi.s<:e
di muovermi.
quando le mie paure
d.i.m.inuiscono la mia liberu.
Mi semo come un cieco,
Signore,
quando mi copro gli occhi
per non dover guardare
la verità bene in fuccia,
quando cammino senza avere il COl".lggio
di alzare gli occh.i verso la luce,
quando continllo a muovenni in una regione di tenebre.
Donami, Signore, oggi la tua Parola:
la tua Buona Novella sia sorgente di vita per ogni mio giorno. Cbrisline Relnbofl
I12J )603
le {ne t-"-rok. Si-Òore. ~o"-o I-L"- ~o(e t-"r i- »1-LeL~,A"-L:
rtieki-k-rk-ltLo eJ
k-b be((tieon-o ~ l1tLi-u, vi-tu,.
30 DOMENICA ORDINARIO
Gesù, aperto il rotolo del profeta
Isaia, vi trovò il passo dove era sçrit-
0: ~Lo Spirito del Signore è sopra
di me; per questo mi ha consacrato
con "unzione, e ml ha mandato
per annunz.Jare al poveri un lieto
messaggio, per proclamare ai
prigionierlla llberazlone e al ciechi
la vista; per rimettere in libertà
gli oppressi. e predicare un anno
di gr.uia del Signore".
Cbrislll'le RelJ1boll
L'((oggi» è davanti a te!
Non dimenticarti che «il tuo oggi»
è il bene più prezioso che hai.
Vivi, ama e su felice oggi.
O giorno di ieri è già appassito e il domani deve ancora nascere.
Ma ('«oggi" è nelle tue mani: abbine cura!
O:Jl'istlJle Relnboll
9. • • •
tmmagznzp",. I., 1IfJ!ilr. pl1rrncchi
M ariti, Madre di Dio
Tuni quelli che udirono, !>i srupirono
deUe cose çht.~ i paslori dicevano. Maria.
da p;lrIl' ~ll:l . "erbava rune que.~le cose
medilandole Ild suo cuore.
Qu:tndo nmo il popolo fu baucz7A,ro t:
mcntre Gl'sìl, ricevuto andJC lui il b:u·
re imo,slava in preghiera,il cicJo :ii :tpii
e ces ' su di lui lo Spirito Santo in appa·
reoz.., corpo('("a. come di colomb:!, c vi
fu una voce dal cidJ:''Tu sd il mio figlio
prt:diJcno, in Il' mi sono compiaciuto" .
Epifania
2a Dome"ica dt)po Nnl.aie
,Ij#t., ,
E il Verbo sì feet· l'arm' c vcnne ad :tbi-
lare in mezzo a ooi: t: noi vedemmo la
sua gloria, gloria come di unigc.:nilO dal
P:1dre, pieno di g.r;t7.ia e di verità.
• • I I •
2a Domenica O,.dl,ulrlo
Maria dice ai servi: "{:tIC quello dle vi
di..ci
n
• Vi erano là sei gi-,m' di pietra per
la purificazione dei giudei. E Gesù disse
loro: -Riempire d':Kqlla le giare, poi
attingete e pOrlale'm: al mac~(ro di tavC}-
la. Ed essi gliene ponarono.
Battesimo di Gesù
IMMAGINI DOMENICALI
Al vcelere la steUa, i magi provarono
una gr;lOcus.sillla gioia. Entrati neU:l GI~a,
vitlt:ro il bambino con Maria sua maùn::,
t; proslr:ltisi lo ador.trono. Poi aprirono
i loro s<:rigni e gli offrirooo in dono oro,
incenso t: mirr::t.
3a Domenica Ordilla,-;o
"Lo SpirifO del Signore è sopra di I1)C;
per qu<::sw mi ha consacraro con l'un·
zionc c mi ha manclaw per a.nnunziare
ai povcri un liero messaggio, per pr(}-
cJamarc ;li prigionieri la
li!x:r:t:Lione e a.i c.ie·
chi l" hla: per ri-
metlt're in liber·
ù, gli oppressi.
e pn::dk;1·
re un an-
no di grazi:1
del SigoC}-
re."
I /
PER LE CELEBRAZIONI
Aiuto ai poveri
10. • • •
tmmagzntper {" ,ws{re parrocchie Gennaio 2004 VIAGGIO NEI PAESI DELLA BIBBIA
Viaggio nei paesi della Bibbia
I paesi di clIi ci parla la Bibbia sono situati in una vasta regione che oggi viene cruamata
Medio Oriente. Ad ovest troviamo l'Egitto, il Nilo dei faraoni e le loro piramidi. Ad est
l'Assiria e Babilonia con il Tigri e l'Eufrate che offrono delle pianure fertili ed i celebri giar-
dini pensili.
In mezzo il paese di Canaan, che diventerà la terra del popolo d'Israele.
La sua posizione ne fa un nodo di comunicazione, ma anche un luogo di scontri, ogni volta
che un impero della regione vorrà conquistare l'altro.
Prima di percorrere dettagliatamente i luoghi più importanti, vi proponiamo il percorso
deU'Esodo, riletto in chiave cristiana. Thierry Larcber
1F=======================7===~=~=-~=' 81J )I(l1
o~'vI
J..'
Schiavitù<J~
Schiavitù "-
dei peccaro
'+..;
Mar
Mediterraneo
Deserto di Sur
Kades
O
140 anni nel deserto
11 nostro pellegrinaggio
sulln I~rra
in Egitto ~.."...
v"vt, Egitto
1 se,.penll li /
Le tenlaz;o,,; ~
/
~~
~a nUtnlln
'" EUCLl risl'ia
l nostr; idoli
(
'
1 V'itello d'oro
"- II dono del/.a Legge )
su/Sfila;
II dCllo delle
Bentlhulini
e della Legg/
~/~!ll'AmOre
~"" ,
. . ,
Sinai
Paese
di
Maclian
11. • • •
'lmmagtntper le nos/·re parrocchie Gennaio 2004
,v"82
L'Hortus Deliciarum
L'Horrus DeLici:mJm riserva un grande spazio alla vita di san
Giovmni BatLista.Qui sopra potete vc(!.::re, in In 'unio inuna-
gine, due episodi deUa da.nz;i di Salome, la figlia di Erooiade.
A destra si vede la giovane che danza: non si tratta di una dan-
7.a sensuale, come spesso si ritiene, ma piurrosto di una danz:a
acrobalÌca. Dietro 1:1 uyola si vede la stessa giovane mentre
domanda a sua madre guale ricompensa può domandare. Noi
sappjamo bene ciò che avviene subito dopo.
I mestieri del Rinascimento
Lo scenario è cosliruilO da una lavola regale al tcmpo del Me-
dioevo.
Possiamo dis[ingtlere facilmeme degli scienziati. dei commercianti c<.I artjsti di
diverse discipline.TImi mcstieri d)e in epOCl pagana erano collocati sono la pro-
tczione di Mercurio. Tn epoca cristiana si parLa invece di Sam'Albeno, San Fran·
cesco d'Assisi, San l.uca o Santa Cecilia. Fronçuis Amo/d
Gregorio di Nazianzo
(330 circa - 390)
Festeggiato il 2 gennaio
Nato a Nazìanzo, in Cappadocia, va a
studiare ad Atene.Viene ordinaco prete
nel 362 da suo padre, vescovo <li Na·
zianzo, e quindi raggiunge Basilio nel
suo convento.Nel 378 <liventa vescovo
di Costantinopoli (; deve lottare contro
l'arianesimo.
Le sue omelie suJ.Ja Trinità faranno di
lui W)o dei Padri della Chiesa.
Poiché la sua. elezione viene contesta-
ta, fini.rà per ritirarsi in Cappa.docia.
Raimondo di Peiiafort
(1175-1275)
Festeggiato il 7 gennaio
Nato vicino a Barcellona, compie i suoi
studi di diritto a Bologrul.A 47 anni en·
tra nell'Or<line dei Domenicani.
Diventa consigliere del papa Gregorio
[X e quindi maestro generale dell'Ordi-
ne.
Di riromo in Caralogna, svolge un'in-
tensa anività eli predicarore, soprattut-
to presso i musulmani.
Muore centenario, lasciando un'opera
considerevole, soprattutto in materia
di dirino canonico e di teologia.
82JJ904
Timoteo (morto nel 97)
Festeggiato il 26 gennaio
NalO molto probabilmente a Lisrra (in
Asia Minore) da lill padre pagano e da
una madre ebrea, quando Paolo passa
per la sua città (verso il 47) si convene
al cristianesimo. Quando Paolo tornerà,
diventerà il suo compagno fedele,
nonostante la sua salute piuttosto fragi-
le e il suo carattere particolare. Sarà co-
ffilillque con lui fino a Roma, dove Pao-
lo viene tenuto prigìoniero. ATimoteo
Paolo affida la Chiesa di Efeso e gli invia
ben due leaere.Viene lapidalO e poi tini·
to a colpi di bastone perché aveva volu·
10 distogliere gli desini da una fesca
pagana.Viene festeggiaro insieme aTiro,
un altro compagno eli Paolo. RL0905
12. • • •
zmmagznzpe!' il' nostre parrocchie
'~. I ,."1
18-25 gennaio
.... ~. i' J .'
Gennaio 2004 GIORNO DOPO GIORNO
l° gennaio
GIORNATA
MONDIALE
DELLA PACE
Organisml
internazionali:
via alla pace
SETIIMANA DI PREGHIERE
PER L'UNITÀ
DEI CRISTIANI
GIORNATA
MONDIALE
A FAVORE
DEI MALATI
DI LEBBRA
16. Apprezzate e affermate
Immagini per meditare
Un regalo di quaJità al termine di una celebrazione. Un richiamo e un invito alla
meditazione e alla preghiera che scivola facilmente nel libro dei canti o nella
Bibbia.A tergo delle immagini non si trova nessun testo perché voi possiate
- se lo volete - personalìzzare questo dono con un messaggio.
" Una luce"
Rif.: Il 125
, Risvolto bianco -'
'" per un'eventuale
.. stampa
~
'''Croce
sul tramonto"
Rif.: Il 309
390
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Carta 200 gr
Adesivi
"Una rosa è sbocciata"
Rif.: Il 140
Testo a tergo:
"Vieni,
Spirito
santo!"
Rif.: Il 227
Indicara per
funerali e messe di
suffragio.
Il sole si mUlerà in tenebra e la luna in sangue,
prima che giunga il giorno del Signore.
giorno grande e splendido.
Alfi degli Aoostoli 2. 20
"lo sono
la luce"
Rif.: Il 224
/ndicaro
per funerali e
messe di suffragio
l Queste due immagini -'"
~ sono fornite _
con un testo Q tergo
L-- --
Testo a lergo:
Sono venuto nel mondo come la luce
pe'rché chiunque crede in me
non rimanga nelle tenebre.
G IOV8nll! 12. 46
AI fine di personalizzare 'la vostra corrispondenza parrocchiale
e i vostri pacchi-regalo.
N ~,.t~~·~O~_~~~
....
)(
Q
"'"E
E
"La stalla"
Rif.: 20615
"II miracolo"
Rif.: 20611
12 adesivi
per fogljo
"L'Annuncia.zione"
Rif.:10 614
"Foresta"
Rif.: 20612
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. . - . - ..
"Una luce"
Rif.: 206·13
17. Numero 83
• Febbraio 2004
. Anno
11/2003
• •
per le nostre parrocc---------'
Questa Immagine è
disponibile come copertina
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bolleHlno parrocchiale.
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18. EDITORIALE
Dal carnevale alla Quaresima
-n p(l 'saggio bru o si direbbe: ~ono così diversi tra loro! Carnevale e
si.nonimo di allegria di spensieratezza, di clivertimenro, di scherzi: la
Quaresima richiama immediatamente una faccia triste, seria, severa,
Carne ale 101 dire: mettere in tavola cibi gustosi e dolci a non filùre, la
Quaresima è tempo di digiuno e, il venerdl. di astinenza dalle c~IJ'ni
Carne... aIe e imnugine cii lilla vita a briglia sciolta, senza regole : la
Quaresima divenra il momento in cui riprendere coscienza deLlt: leggi di
Dio leggi da risperrare anche quando costa.
Ma sono proprio COSI diversi? Forse lo sbaglio sta nell'aver hmo della
Quaresima una caricarura del Cristi'lnesimo. E se ìnvece. questo tempo
di grazia, fo 'e proprio per ritrovare la vitaHtà perduta? Se tosse un'occa-
sione per ritrovare l'armonia e La pace la gioia di lu) rapporto autentico
con Dio, con se stessi, con gli aLtri e - perché no? - anche con il proprio
corpo! Ma allora la Quaresima non dee essere presentata com un
inverno, ma come la primavera c1ella nostra esistenza!
Buona Quaresima allora!
Icona-
croce
Le opere d'arte
risalgono al
16° secolo e
sono esposte
al museo bizan-
tino di Atene.
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IL CALENDARIO
Intenzione di preghiera
suggerita dal papa
2---=-=
"Per la coesistenza pacffica tra cnsl!anl,
ebrei e rntruImani in Terra Santa".
Glomata pe! lo vita.
Giomato Intemaz:lonale del molato.
Mercoledì delle CeneIi
Il ..."Ire, ,,","Ui., è Malo i<l.,alo ., ~ilu...""o
I",r ~I aUltian ._'(orale " lini...." lùuilala.
Per comunicare con IMMAGINI
J1F.R r~E NOSTRE PARROCCHIE
Redazione: MC. Robeno l..aurita, Italia
TelefuDo: 1143-1. 86116
Pu~"I: EDIZIO ') OBELI B.P.lli
F-67610 LaWantzcn.l0lFran=)
Abbonanwnti : Te!.: 800-78137 .
Fax.: 800-791375 Cnwnt!ri ~C!IÙ.IJ
...'mlIil: ediaòns.obclia(n IlIlIÌne.lr
19. • • •
zmmagznzper le nostre parrocchie.
l° febbraio 2004
40 Domenica
Ordinario
Anno C
Le 4,21-30
4a DOMENICA ORDINARIO
N"8J
I profeti non sono mai del luogo
lo sai bene: non è fucile essere profeti: quando gli alni chi.lcchierano, loro parlano_ E qu;mdo Si
parla in modo chiaro e vcritiero si sconvolgooo tante abitudini e privilegi,si disgustano coloro che
contAno. Parlare vuoi dirt: correre dei rischi: rischiare l.. propri.. reputazione, il proprio posto. il
proprio lavoro.Talvolm rischiare anche la peUe. Quelli che stanno al potere
non amano i profeti. Basta che tu osservi ciò che accade,
O tentano di occllperarl.i, per farli diventare docili.
O tentano di sopprimerli. di furli tacere.
E hanno mille modi per farlo. Ma se è tenibile vedere un profeta ucciso. è
ancor peggio vederlo recuperal0_
AllOr:l tu. profeta, se Dio li chiama. _. parla!
Ma non f:trti mai addomesticare! R. Rlber
Se iC t-rofetc<- tc<-ce, hdfi ri.»t14.->1-
Ò
0>11J t-ri.g0>1-i.eri. Je(~
"-oHe Je( ~iLeJlU,LO
40 DOMENICA ORDINARIO
I
---f---,
I
I
I
I
Gesù disse agli abitanti di Nazaret:
"DJ certo voi mi citerete il prover-
bio: Medico, cura te stesso. QuantO
abbiamo udito che accadde a
Cafarnao, fallo anche quI, nella tua
patrla!~. Poi aggiunse: "Nessuu
profeta è bene accetto in patrla~.
L'assenza del maestro
;fa nascere il profeta
È bene per voi che io me, ne
vada, diceva Gesù. Proprio
perché egli è partito, lo
Spirito Santo è venuto ad abi-
tare il cuore degli apostoli ed
essi sono diventati profeti.
Prima di loro è toccato ad
Etiseo vedere il suo maestro
Elia salire al delo su un carro
di fuoco, come dice la Scrit-
tura...
Solo allora anche lui è diven-
tato profeta.
Bisogna che il maestro se ne
vada perché il discepolo si
riveli e nasca il profeta.
RobL>rl Rlbel' 8LOJ05
Robf:rl Riber
20. • • •
-- - .. .tmmagtntper le nostre parrocclpe Anno C 8 febbraio 2004 50 DOMENICA ORDINARIO
8 febbraio 2004
8.C0201
5a domenica
ordinario
Anno C
Le S, ,."
Prendi il largo!
Prendi il largo e abbandona la terra delle certezze, che ti
imprigiona nel passato. Dio t'invia nel mondo per far sof-
fiare un vento di novicà.
Prendi il largo e abbandona le vecchie abitudini, che ti
impediscono di muoverti. Dio t'invia nel mondo per
aJUlwKiare una primavera di libertà.
Prendi il largo e abbandona rutti i dubbi che oscura-
no la rua vita quOtidiana. Dio t'invia nel monòo per
donare colori nuovi ad agrO giorno che viene.
Prendi il largo e abbandona tutto ciò che ti trat-
tiene ai bordi della strada. Dio t'invia nel
mondo e vuole fare di tc un uomo coraggio-
so, che non ha paura di usare le scarpe e di
mettersi in vjaggio.
Prendi il largo: Dio è g11. in cammino e ti
precede. Non aver paura dei rischj: egli ti
farà sentire la sua presenza rassicurame.
LucSleln
Se ti. fuCL Je(["- P"-ro~ cii Dw "-vra.L
nLi-([e ~te((e H-e( ci-eL Je[~ v~t~
5a DOMENICA ORDINARIO
Simon Pietro si gettò alle ginocchia
di Gesù, dicendo: "Signore, allonta-
nati da me che sono un peccatore'.
Grande stupore, infatti, aveva preso
lui e quelli che C:L.u10 con lui.
Gesù gli disse: "Non temere; d'ora
in poi saraI pescalore d1 uomln.i".
Sfrontatezza e follia
Dio rimette in movimento l'uomo, an-
che quando è affaticato dal duro lavo-
ro. Gli domanda l'impossibile, quando
il possibile sembra già stato fatto. Dio
ha questa audacia, questa sfrontatez-
za!
L'uomo accetta di riconùncìare quan-
do tutto sembra ormai perduto. Si affi-
da ad una parola di speranza, anche se
vive nel tempo del dubbio. L'uomo ha
questa audacia, è capace di questa fol-
lia!
La sfrontatezza di Dio e la follìa dell'
uomo possono donare a questo mon-
do una luce di Speranza!
LucStein
Luc Sleill
21. • • •
tmmagz'!ltper le nostre parrocc/ut!
15 febbraio 2004
60 Domenica
Ordinario
Anno C
Le 6,17.20-26
60 DOMENICA ORDINARIO
;V"83
La vera gioia
Come si fa ad essere felìcì quando si è poveri, affamate trisri e si subisce ogni gene-
re di ingiustizia? Come si fa ad essere infeuci quando si è negli agi e si gode di una
posizione sociale che tutti invidiano? Qual è la logi.ca?
NelrAr.rico Testamento la riuscita e la ricchezza erano considera(j i segni esteriori
della riconoscenza di Dio verso il credeme. E ora, invece, diventerebbero i segni di
un allontanamento e di una mancanza di fede? Gesù continua a
denunciare le nostre false sicure'LZe, il nostro fal-
D O O
so benessere. le nostre
false gioie. La vera gio-
ia si vive dal momento
in cui si accoglie nella
propria vita il Cristo,
dal momemo in cui c'è
comunione.Stiamo be-
ne attenti perché il no-
stro modo di vivere
può allontanarci
da questa gioia.
Cerchiamo di
aver sete di que-
sta comunione.
Ben.
l~ rtlu-rre~ioJlLe
è il eo"'"'-tLl'I'Le",d:o J.e((.e >'Lo~t...e ~ee(te tCi-.l.~"-te.
JJen
L'amore tif~ risorgere
Tu risusciti ogni volta che ti liberi da una situazione malsana, da lU1a rela-
zione che ti degrada, dal desiderio del potere, del denaro... tu risusciti
ogni volta che compi
la scelta dell'Amore.
Risusciti ogni volta
che vivi nel modo
migliore il presente
che ti è donato, sen-
za preoccuparti del
dopodomani. .. ogni
volta che compi la
scelta della fiducia.
~Beati vol quando gli uomini vi odie- Ben
ranoo e vi metteranno al bando
e v'insulteranno e respingeranno
11 vostro nome come scellerato,
a causa del FigIlo dell'uomo.
Rallegratevi in quel glorno ed
esultate, perché, ecco, la vostra
ricompensa è grande nei cleli".
22. • • •
tmmagtntP'7 Il! "ostrl! parrocchie
22 febbraio 2004
70 Domenica
Ordinario
Anno C
Le 6,27-38
70 DOMENICA ORDINARIO
È chiaro!
Quando la misura di ognì rapporto sl:mbra c:ssere qudb del ,'dare pèr ricevere' nel
rapporu buoni e dell'aocchio per occhio" nd rJpporti calth'i, ecco la proposta che
Gesù f:t ai suoi discepoli. ma andll· a tUlti gli llol1lini:~Aruate anche i nemki, f,uc: loro
dci bene e pregme pCf 10m", .-1:1 allora è chiaro! [na cosa del genere è scandJJosa cd
i.rreale! Proprio per quesro, però, vale I:l l'm:! di gu:rnJa.rla in faccia ...
Quanto al male riconosciuto come m:l.k, e quindi da denunciare, ciò cile è in causa è
il noStro anegg.iamemo nei con.fronti di dli lo commçrtt:. Possiamo rimanere all'imer·
no dell,a sua logica oppure sorprcnd<.:rlo spczz..1ndola... Entrare ncUa spirale dd male
in cambio di male o us(.'Ì.rne... [~1....--ciare che l'odio ci abiti oppure: accogJkre in noi solo
la bootà...Ma qual è 1:1. scdra che di't alla vita lKfsonak ed interpcrsonale un vcro a'vc·
nire?
) ../II Berlfa
S3J J.JOJ
Va. m..onlo M.-teo e ~en.z,M.- 1"'i-fe1"'l.:m_ea.h
eel"C."- Ji...~er",-t"-m.e'1.:I::e ·hS(L e fi-ò(Le Ji- Du..
7a DOMENICA ORDINARIO
Gesù dl~sc alla rol.1..'1: ",. chi ti per-
cuote sulla guancia, porgll anche
l"al.tta. Da' a chiunque ti chJede; e a
chi prende del tuO, non richiederlo.
Ciò che voJelc gli uomln.l faccLUlO a
voi, anche voi fatelo a loro-o
jean-/14arle 8edez
Ma chi è l'uomo?
C'è l'apparenza e la realtà, quello dle l'uomo sembr. e quello d1è t. Già
l'Antico Testamento sottoline:va che andle nel pitl malvagio dei re bisognava
rispettare l'WlZÌone del Signore. Silll Paolo ci ricordi dle in Gesù Cristo rutti gli
uomini hanno ricevuto questa un:tione. Sono figli di Dio, amati da Dio, chiama-
Cristo ci fornisce
dei criteri molto
semplici: siamo
persone d1e giudi-
(.--ano e condannano
o che donano e per-
donano?
jeaf/·,I!(/rle Bede:z 83jJ.105
23. • • •
zmmagzntper le noslre parrocchie
25 febbraio 2004
Mercoledì
delle Ceneri
Anno C
Mt 6, 1-6.16-18
MERCOLEDì DELLE CENERI
(>,'"83
Ceneri e risurrezione!
Gesù si è facto cenere, rivestendo la nostra umanità, tino a morirne. Ma in lui, nel mi-
s[ero della Pasqua, il Padre ha trasfonnato le ceneri in albero di vita.1mo il percorso
di Quaresima Con..<;lste nel seguire Gesù in questo ilinerJrio, accogliendo lo Spirito di
risurrezione dle agirà anche in noi, per trasformare le nostre ceneri in ftori di prima-
vera.
La trasformazione è gii avvenuta in noi, ma come in germe: lo Spirito di vifa ci è stato
donato, l'acqua del Battesimo ha fecon-
daco le nostre ceneri, l'olio pro- y
fumato del Battesinlo e della #-..V
Cresima ba illuminato i no- ~J7
stri voltì. Questo ci cook- h .
risce già un'aria da risor- .f
ti, ravviva[a ad ogni
Eucaristia.
Questo è il tempo della
crescita e dei fmtti: la
risurrezione deve anco-
ra fare il suo lavoro per
trasformare le nostre ceneri,
ogni giorno. Ed è proprio
qUCSl.' la specia-
lità della Quare·
sima.
83_0501
83_o503
L eLe»1.o.)~ac... .)~ r-.....c....~ c....~cke. c....Je.ruuio c•.LLe. lA~ck~~-te. Jo»1.e.~~c.G.L~ re......
~ ~erv~~~ COH1..U-.H-i.-ttA-ri.
e (e ricki~te d.ei frfi.-te((i fiiL foveri.
ivlarc~1 M"tzger
Gesìl disse ai suoi ruscepoli: ~GuardaIevi.
d.1l praticare le vostre buone opere
davanti agll uomini pcr essere da loro
ao:uniratl...Quando dunque fai l'elemosI-
na, non suonare la lTOmba davanti a te,
come fanno gll ipocriti nelle siruIgoghe c
nelle strade. Quando invece [U fall"e1e-
mosina non sappIa la ma slnlscra ciò che
fa la tua destra. perché la nla elemosina
resù segreta".
Preghiera, elemosina e digiuno
Preghiefi, elemosina e digiuno: queste tre realtà, evocate da Gesù, rappresen-
tano tre ambiti del comportamento umano, cioè l'artenzione a Dio, La relazio-
ne con gli altri e la cura deUa propria persona. Quali sono i nos(ri atteggiamenti
al proposito? Che cosa cerchiamo? Desideriamo agire 50[[0 lo sguardo del
Padre che è nei cieli, prendere delle iniziative che gli piacciono, cioè ispirate
dallo Spirito, vogliamo compiere delle azioni che permettono al Cristo di rea-
lizzare la sua opera di salvezza attraverso le nostre mani? Morcel Melzgel"
24. • • •
tmmagz"!lzper le no,trl! POYYQ d "
29 febbraio 2004
la Domenica
di Quaresima
Anno C
Le 4, 1-13
l a DOMENICA DI QUARESIMA
Chi è il nostro maestro?
Ecco un tempo d)~ d ;en<:: o[fcno per f.tn; li
punto: quali sono le nostre tcm.,zioni? Chi dirige b
nostra vita? Si r:lcconr.:t che un vilJa:!.tio C..I C $ì
vicino ili:! santità me il di~volo dovcrw inventare
un metodo ouovo. In un primo tcmpo as unse
uo'apparenla mollO diaholiCl pC1'l"h'; "Itti In rico..
nosces...;ero. Poi, in gnrI pompa.,Im'it!) .gli abil:mtl a
compiere il bene. SraV3 selllprt:" ,"ic:inu alla chiesa c
li supplicava di and:lrt:" a. prcg-;lI:e. Pt:r non oblx:di~
al diavolo gli abitami dci villaggio si mlSt:To :I fare il
comr.uio di quello cile egli donllnd:Jv,L fu Il loro
gran<..le sbaglio e la vilforia. dd IDak.
Noi non possiamo ~Sscre orknl.aLl ù;,,] rifiuto di
questo o di quello, ma da. un sì a Din. Non ]J()~~ì:lml)
essere ossessionati dal m:!.1c e d:!.1 bi~ 19no di ritill..
tarlo. pcrché in questo caso il nJ:llt l' il .~1I0 rifiuto
finirebbero <.:oU·csst::rc· I nostri Illileslri. E noi non
abbiamo me un solo M;lt:~Lro, il Cri:;"(o.
Ciò dle ci salva t: La fede. lIludt'r.;i ùr (;trcl"!;t da soli.
di riuscire :l liberar.;i U:tJ m.1h: con le !10~t re fi)17 ' L:
il peggiore dei mali. Non sono l noslri ~t-"r-/j <.:he ci
sal....ano, (11.a raZione 1- ruplice e lib 'rJIllt:, di Dio in
noi. uo Dio cbe Uince lo noi ~econd(j i ~il <.:he gli
diciamo. Abbiamo qUarartl:l ~orni pt:r fan: iJ pUlito
c n :rificare chi è v<:.'r.10lt:Dte il uoS!.ro ma '~t!'u, ..
". ~ .
B~oSt."- t~i..c.ol·,,("-r~i.. cke.-tIA
" - f:.ut-b..l,",,-e((i.. c..k..e. r,.c... i..1'1.c.o,.,{,~"-±o 4tiM
~(J~""voL er""1"-e(L cke co"'-o~cev"" WLe5(W ("" B~~~u...
C<.H1...0.sccre Lc r"«"~oLe Ji D i_o -SCJo"LZ,"- co..lu..c...re i..L Vv-[,o ,Li D i..o I",-~Ht. .se,Ave co.. Jo1...U U.u..
l a DOMENICA DI QUARESIMA
Dopo il batteslmo, Gesù, pieno
di Spirito Santo, fu condotto dallo
Spirito ncl de:scno dove, per
quaranla g,lornl, fu tcnlato da
dlavolo. Dopo aver esaurito ogni
specIe di tent:a7Jone, il diavolo si
allootanò ili! lui per rltonure al
tempo fissato.
.lenTI Dt>vl"/cllrll
Solo tamore di Dio salva
Il cristiano non è uno che ama la sofferem.H e la cerca, e quesro neanche duran..
te la Quaresima. La sofferenza non salva.
È ['amore di Dio che s..LlVil.
Ma rifiut..1Ie la sofferenza talvolta signLf:ìca rmutare di amare ~
Dio, di amare il proprio prossimo.
Agire da cristiani non significa fuggire o cerclre la soffe-
reQ7.2: caouninare die..
tro a Gesù sìg:oifica af·
fromare la strada, in
qualunque modo si
presenti.....
E quando la strada
diventa un lago ...
je<l11 De/lJ"leudl
SJJ)(j{}5
25. • • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
- - ~- - - - - - -- -
10 febbraio 2004
4a Domenica Ordillario
Allora Gesù disse agli abitanti di Naza-
ret: "Di certo voi mi citerete il prover-
bio: Medico, cura te stesso, Quanto ab-
biamo udico che accadde a Cafarnao,
fallo anche qui, nella ma parria!",
Poi aggiunse: "Nessun profeta è bene
acce([o in patria",
7a Domellica Ordinario
Gesù disse alla folla:~A chi ti percuote
sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ri
leva il manteUo, non rifiutare la tunica,
Da' a chilmque ti chiede; e a chi prende
del tuo, non richiederlo, Ciò elle volere
gli uomini facciano a voi, anche voi fate-
lo a loro",
Mercoledì delle Ceneri
8 febbraio 2004
5a Domenica
O,'di1lal-lo
Simon Pietro si gerrò alle ginocchia di
Gesù, dicendo: ~Signore, aUomanati da
me che sono un peccatoren, Grande
stupore infaui aveva preso lui e tutti
quelli che erano .insieme con lui, Gesù
disse a Simone: "Non cernere: d'ora in
poi sarai pescatore di. uomini",
25 febbraio 2004
Mercolem delle Ceneri
Gesù disse ai discepoli:uGuardatevi dal
prdticare le vostre buone opere davanti
agli uomini per essere da loro amntirarL
Quando dunque fai relemosina, non suo-
nare la tromba davanti a te, cOme fanno
gli ipocriti nelle sinagoghe e neUe strade
per essere lodati dagli
uomini,
Quando invece ru
fui l'elemo~ina, non
sappia. la ma
sinistra
ciò dle
fa la tua de-
stra, perché la
tua elemosina
resti segrera",
Minist:ranti
IMMAGINI DOMENICALI
N°83
6a Domenica Ordinal"io
"Beati voi quando gli uomini vi odie-
ranno e quando vi metteranno al bando
e v'insulteranno e respingeranno il vo-
sIro nome come scellerato, a causa del
Figlio dell'uomo, Rallegratevi in quel
giorno ed esultate, perché, ecco, la vo-
SIIa ricompensa è grande nei cieli",
1a DOllumica Quaresima
o
Dopo il suo battesimo, Gesù, pìeno di
Spirito Santo, fu condorlo cL1UO Spidto
nel deseno dove, per quarama giorni, fu
[entaro dal diavolo, E dopo aver esauri-
lO ogni specie di tentazione, il diavolo si
allontanò da lui per ritornare al tempo
fissato,
PER LE CELEBRAZIONI
Ministranti
26. • • •
zmmagtntper le nusf"re />0770.·"11ie. DOMENICHE DI QUARESIMA: PRIME lETIURE
1a DOMeh,ica
di Quaresima
Dt 26, 4-10
II saCt:rdOIC prenderà la cesta dalle rue
manJ t: la deporrà davanti all'alta(; dci
Signon: ruo Dio c ru pronunccmi quc·
<;<.; parole davanti al Signor<: ILIO Dio:
,Ilio padre era un Ara01eo errante...01<1,
ccco, io pre..'<:nto le primizie dei mur.1
del suolo che tu, Signore, mi hai d3O.
BJJJ81.12
2a Domenica
di Quaresima
Gn 15,5-12.17-18
Poi Dio coodusse Abrarn r·uorl e gli dis-
se:"Guarda lo cielo c conIa le sleUe, se
riesci a contarle" e soggJunse: "Tale sarii
la rua discendenza'·. 1~g1i credcne al Si·
gnore. che glielo accn.:ùitò come gjU5li-
zia.
3a Domenica
di Quaresima
Es- 3, 1-15
1'''83
Or., Mosi': slava pascolanJo il grq.:gt: di
Tetro, suo suocero, sacerdolc di MaJian,
c conJllssc il besriame oltre il Je.scno c
arrivò al manIe tli Dio. l'Oreb. L'angdo
del Signore gli apparve in lLn.1 f!allllll:l
di nloco in mC7.20 a un roveto. Egli
guardi) ed ecco: il roveto ardcva nel
fuoco, ma quel raveto non sI consuma·
va: Il Signor<: vide dlC si era avvicinalO
per etlcrc e Dio lo dtiamò dal rovctQ e
ùis~L·los(:, Mosè!". Rispose:- Eccomi! ~ .
IU()8().J 4a Domenica di Quaresima
Gs S, 90.10-1 2
tU ONO- 5a Domenica di Quaresima
Is 43,16-21
Si accamparono dunque in Gàlg..1b gli lsradili e celebrarooo
la pasqua al qwmordici del mese, aUa sera, nelli slcppa di
Gt-rico. 11 giorno dopo la pasqua mangiarono i prodoni deUa
rcg,ionc, azzimi c frumento abbrustoLico in qudlo Stesso gior-
no. La manna cessò il giorno dopo, come- c:.'isi ebbero mangia-
tO i prodonj dclJa terra; in queU'anno mangi;lrono i frutti deUa
terra di C:ma.an.
/
Cmì tlicc il Signore che oferì un:, .~(ra(h nd mare e un St:n·
tilTU in mezzo ad acque possenti...Ecco, faC<.io una C05.:L nuo-
va: proprio ora germogl.b, non ·c ne accorgete?
27. • • •
zmmagznzIn:r hr /lQ:; /re parrocchù' 'Febbraio 200.if ' VIAGGIO NEI PAESI DElLA BIBBIA
8.>
Le migrazioni dei patriarchi
I racconti sui patriarch.i COl1ÙnCÌano col capi-
tolo 11 clelia Genesi. Appartengono alla tradi-
zione orale ed è piuttosto difficile distingue-
re ciò che appartiene reaJmente alla stOlia.
Tuttavia gli storici comunemente ammettono
che le migrazioni siano cominciate verso il
1800 a. C. a causa di sposramenti importanti
che a quell'epoca avvennero neUa valle deU'
Eufrate. E questo è corroborato da alcuni in-
dizi sulla società dell'epoca, reperibili nella
Bibbia.
I patriarchi più importanti sono:
Abramo: suo padre abbandona La città di Ur
per risalire la ricca valle dell'Eufrate. È arri-
vando a Carran che Abramo riceve la chiama-
ta e la promessa di Dio (Gn 12). Egli allora
raggiunge Sichem, prima eli soggiornare, as-
sieme a Lot in Egitto a causa di LUla carestia.
Di rilorno si stabilisce a Mamre, vicino ad
Ebron. L'Antico Testamenro ci ricorda anche
repisodio eli Sodoma e di Gomorra.Abramo
ha due figli: Ismaele (nato dalla sd"Ùava) e
Isacco (nato dalla moglie, Sara).
Isacco: risparmiato da Dio mentre stava per
essergli sacrificato, Isacco prende in rnogllie
Rebecca. Vivranno soprattutto a Beer-Sheba,
ai bordi delle terre colt.ìvate.Avranno due ge-
melli: Esaù e Giacobbe.Usecondo usurperà la
benedizione del padre al figlio primogerllilo.
Giacobbe: è riconosciuro come l'antenato
delle tribù che hanno formato il popolo
d'Israele. I raccont.i mostrano come egli sia
nomade: talora a 5ichem o a BeteI, altre volte
presso il Giordano, al guado di Yabbok. Gia-
cobbe ha due moglie: Lìa e Rachele.Avrà do-
dici figli che sono gli antenati delle dodici
t.ribù d'Israele.
Tbierry Lllrdwr
TURCHIA
~ AfP"'
----_.. -_... .. ,..
Mar
Mediterraneo
/' .:"/IAleppo
eHamat
SIRIA
Deserto di Siria
• Damasco ,('r ,.1 ,
Acor ; .,,~' .~
,,-'
r /' ì
" ,
, '.; enùeJ....··'
~
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Assur
IRAQ
IRAN
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,,
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,,
, Olor- . Sodoma ~.,.... --- -' '.-. -. _
Siche~. ilaok ~.-
Betel. ds..o Gomorra __,' -' •..• -. _'.
Salem .-." -_o
Ebron - , ( . '-,
G ~ , era' . -.- .
( ~eer- heba . ARABIA SAUDITA
1~IAE~~ GIORDA.'.
',$1'-. :" ~ NIA ..--4:d'- ' /
'.
,
.,
28. • • •
tmmagtntPCI' le nosfl'e />arrocch ù'
Biagio
(IV secolo)
Festeggiato il 3 febbraJo
Vescovo di Scba...qe, in Armenia, si ritira
in Ull luogo isolato. Poiché sì rifiuta di
S:lCrifiorc agli idoli, viene sottoposto a
tortura e poi decapitato. La Leggenda
racconta che i crist.iani e andlc gli ani"
mali andavano alla sua grona per f-arsi
benedlre.
Avrebbe: anche guarito un ragazzo che
stava per morire, soffocato da una
spina di pesce. Sarebbe stato torturJto
con dei penini di ferro. Per queste
ragioni è considerato il patrono dqpi
animali, ùei cardatori e viene invocatO
comro i mali della gola.
UOOJ
Febbraio 2004 IL NOSTRO PASSATO
N"S3
n Tempio di Gerusalemme
Colei dlt: h~ <lisc~~10 ~~~~~~~~~~~~~~~~~[~1fq
l'HuMus Dclici,1runl ha
r:lppresenl:tlo in modo
molto espressivo Il Tem-
pio di Gerus~lklllme. in
rum:: le SUl: conlponenti.
Tutt'attorno 5i n ;de il po"
,polo, uomirti c donne in,
sieme. In allO il ~ S;mlO dci
$:uni- che conli ~nc l'Are..!
deU'Alkanz.l e che Ì:: chiu-
so d1 un vdo. Più In bas-
so, il "S;mIO" con In l~vol~
dei pani (kUa proposi.lio"
nt: e il candt'!lerc ~. sellt'
br.lcda.l.m;, CjIK'.';I:l JY.IMe
del Tempio t: cilL'ondau
da un muro.
Nd cortile si Ln"v:1no 1';11·
t:lfC dei sacrUìc:i c: Il ~MlIre
di bronLO-, un f!"ndc b:,·
cile d'acqw per Il' :tblu·
z.ioni.
Si entra in CJlIl'~IO com"
plesso :m r:lve.rS(I la .rOM a
Bella". /:'..tmold
Veronica (I secolo)
Festeggiata localmente
il 4 febbraio
Secondo una tradl'ljone d1e non può
essere verificata, una donna di nome
Veronica (nome che può essere staro
formato a partire dal gn:co~vera icooa-
che vuoi dire "autentica immagine)
avrebbe asciugato con un vdo il volto
di G<..'"Sù lungo la via dci calvario. L'im-
magine di questo volto, coperro di su"
dare e di sangue, s,arebbe rimasta im"
pressa ne) lino. Molre riproduzioni di
tale immagine circolarono più rardi in
Europa. Una leggenda fa di Ve.ron.ica la
sposa di Zaccheo,assicmc al quale essa
sarebbe andala ad evangelizzare l'Aqui-
t:mL1.. UQllJ
Girolamo FmiHani
(morto nel 1537)
Festeggiato 1'8 febbraìo
Era un nobile veneziano. Pieno di com·
passione per )'infan7ja abbandonata,
fondò a Snmasca ('icino a lkrgamo) I.a
-Congregazione dei Chierici Rq.:olari-
(ancor oggi ch.iamati -SOO:u."dli·').
Questa cOl1gregaziooe è dt:dilJ. all'edu·
Guione ùella gioventù e si occupa 1.11
panicolan:: ùei r.tg;tZ7j senza famigJia,
29. • • •
tmmagzntper i YlO,;/"'!. PtJI'7fJcch à! Febbraio 2004 VIVERE LA QUARESIMA
~LUJ OJ
Il programma della Quaresima è racchiuso
in poche parole: "Cambia[e vita". I profe~
ti, Giovanni il battista e Gesù stesso hanno
continllato a rivolgere ai loro contemporanei
queste espressioni: "Convertitevi~ Fate peni-
tenza! ... ".
Durante la Quaresima questo tema ritorna
più volte, con insistenza, in particolare nei
brani evangelici.
Rendendosi conto di aver preso una strada
sbagliata, il figlio prodigo ritorna da suo pa-
dre:" Padre - dice - ho peccato contro il cielo
e contro di te; non sono più degno di essere
chiamato tuo figlio". Ma il padre non gli dà
neppure il tempo di finire; è talmente con-
tento di aver ritrovato suo figlio che organiz-
za LIlla grande festa (Lc 15, 1-32,Vangelo della
Quarta Domenica di QuareSll11a, anno C).
Sorpresa in flagrante adulterio, una donna
viene condotta dm'-anti a Gesù. Non dice ruen-
, 8.,
te, ma il suo silenzio è pil:1 eloquente di tutte
le parole di pentimento. Gesù la perdona:"Va'
- le dice - e d'ora in poi non peccare più~"
(Gv 8, l-l I, Vangelo deUa Quinta Domenica
di Quaresima, anno C).
Durante un pasto, al quale Gesù è stato invi-
tato, lma donna di cattiva reputazione mani-
fesGl nei riguardi dj Gesù un'immensa tene-
rezza. Proprio perché ha mostrato molto
a.more, Gesù le perdona i suoi numerosi pec-
cati:"La tua fede ti ha salvata. -le dice - Va' in
pace" (Lc 7, 50).
Sia.mo tutti peccatori. Dio attende da parte
nostra solo lm gesto per perdonarci.
L'imposizione deUe ceneri ci richiama a
questa realtà. Solo Dio può trarre dalle cene-
ri del nostro peccato Wla nuova vita. Solo Dio
può liberarci dal male e fare eli noi crearure
libere e felici.
Rov('r(o '-mlrl"'l
32. ~ "~~..I;. ••
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33. Numero 84
Marzo 2004
Anno C
12/20 3
• •
per le nostre parroc__----------'
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34. All'insegna della misericordia
Questa Quaresima (dell'anno C) è chiaramente un annuncio di misericor-
dia. Nella pazienza del vignaiolo (3a domenica). nell'abbraccio tenero ed
esultante del padre (4a domenica), nel gesto di Gesù che sfida coloro che
sono pronti a lanciare le loro pietre e rimanda libera l'adultera (Sa dome-
nica) noi possiamo intravedere la bontà di Dio, la sua disponibilità a
perdonare, ad accogliere, a ridare vita.
Il perdono è, come dice la parola stessa. un dono superlativo, eccezionale,
immeritato. Ognuno di noi, quando riconosce il proprio peccato e ne prova
un sincero dispiacere, awerte come una grazia, e una grazia grande,
l'essere riammesso alla comunione con Dio e con i fratelli. Ognuno di noi,
quando contempla la croce di Cristo. può ben misurare gli effetti devastanti
del male, della cattiveria, del rifiuto di Dio, ma anche la potenza dell'amore
che arriva a sacrificarsi, ad offrirsi fino in fondo. È la grazia u a caro prezzo":
un tesoro prezioso che non può essere trattato con sufficienza o dilapidato
in modo insensato.
Chi ha sperimentato su di sé questa grazia, chi ha ricevuto guarigione e
forza dalla misericordia di Dio diventa, a sua volta, un operatore di riconci-
liazione. Èvero: non si è disposti a perdonare, se non si è convinti di aver
ricevuto un perdono abbondante quanto immeritato da parte di Dio.
Questa Quaresima vuole portarci su questa strada: strada di grazia, strada
di conversione, strada di vita, awentura di un cuore pacificato, che sa dif-
fondere e costruire pace.
.kc,.~~
sac. Roberto Laurita
LA SELEZIONE 'DEL MESE
CD-ROM con i numeri 82-83-84
della Rivista "Immagini per le nostre parrocchie"
Ecco finalmente il CD-ROM di "Immagini per le nostre parrocchie". che reca immagini e
testi dei numeri di gennaio. febbraio e marzo 2004. Per facilitare l'utilizzo delle immagini
accanto ad ognuna di esse figura un numero di catalogazione. Le immagini sono nel for-
mato EPS (vettoriale), TLFF (bitmap) e GIF (bitmap utilizzazione più facile di TIFF), il
che permette una facile utilizzazione da parte di lUtti i software. [ [,esti sono nel fonnato
"testo" (TXT). Il CD-ROM è compatibile ~ìa con ì PC che con Macintosh.
TRE POSSIBILITÀ:
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IL CALENDARIO
DEL MESE:
Per tuffo il mese di marzo
Intenzione di preghiera suggerita dal papa:
"Per il rispetto delle terre. delle culture, delle
trodtzrol'l e del diritti cei popoli autoctoni e la
realizzazione di un'aulern;co armonio tra essi
ele società nelle quali vivono".
Dal 3 al 6 marzo
a SMgUo (Spagna)
Seminano intemozionale agonizzalo dall'Istituto
SloliCo Domenicano (Roma).
Temo: I domenicani e l'Inquisizione modema
in Spagna. In f1)rtogaUo e In America.
24 marzo
Giornata di preghiera e digiuno
per i missionari martiri.
n nQ5li'O ...,...,-b;lo è !<tal.. idEato c !niluppnlo
per ogni aUirilà pastorale a tirotura,UmltalA.
Per comunicare con IMMAGINI
PER LE NOSTRE PARROCCHIE
Redu.ione: Sac. Roberto Laurita. balia
Telefono: &13·" /86116
Posta: EDIZIONI OBELIA. B.P.15
F·67610 LaWanl2enau(Fl1Incia)
Abbonamenti: Thl.: 800-781378
Fax: 8(}()·791375 (numel; 'erdi)
email: editiolls.obelìa@online.fr
35. • • •
zmmagzntper le n"s/re jJa1.,-occhic All1l0 C 7 marzo 2004 20 DOMENICA~-='-~"-""".......,~--'
20 DOMENICA
DI QUARESIMA
Pietro e i suoi compagni
videro la gloria
di Gesù e i
due uomini
che sravano con lui.
Le 9, 28b-36
/,<"'84
...
E bello per noi stare qui..
51. dobbi..'IItlo anunenerlo:
tUlTi noi abbiamo sperimcnt:uo
quei momenti meravigliosi
in cui vom::mrno che runo si [em13ssc
e resta.'iSe così per sempre.
Momenti di giO~1, di picneua,
incontri si~i.fiC:Ilj,,;,
esperienze di luce. di frJlemi~
dlt accendono il cuore.
Momenti qu<lSi magici.
in clii rutto acquista senso
e i dubbi sembrano scomparsi.
inghiOtliti dalla fiducia e dalla speram..a.
Sì, per ognuno di noi
c'è st:ItO un momeTabor
in Oli ;!1)biAmo sentito Dio vicino
e ognuno si è trovato di Crome
alla tentazione di fcmlmi. di l'CStare.
di blocctrC runo.
"'la la luce ci è stala donaCI
proprio pcr andare avanti,
per scendere d.1.l monle
c raggiungere La collin:l del Calvario.
Quando arriva roscurièl
solo la Parol:! ci accompagna
c guicL1 i nostri passi.
. , I 'j /
'. ; I 1/ // / R.l.auri/a
,,~~,I:fJ@@~/,
~~~' ~~
"- ~~ ~~....~1!.. " ~~~~
--~---
---~._--- _ _ _ o
~,F~ ~ ,'---~---
~2
cke. L.»'Lfortu. ~e.S"-Òe (u. "1..ot±e?
ALLiu.-l'tLO vi-~-f:o lu.- (<<-ce e l«-~-f:o •
CL
2a DOMENICA DI QUARESIMA
Mt:Dtre Gesù pregava, 1/ suo volto cambiò
d'aspeno e la sua veste divenne caod.ida e
:lfolgoral;lte. Ed CCCQ due uomini parlava.-
no con luè er;wo Mosé ed lilla., apparsi
nella loro gloria, e parlavano della sua
dipartlta che avrebbe portato a compi·
mento a Gerusalemme. PIetro e i ~"Uo;
compagni videro la gJorL.1. dl Gesù ed I
due uominl che stavano con lui
Roberto Lauri/CI
Ecco la nostra missione
La nostra fede in Gesù è confermata da Mosé e da Elia.
Gesù infatti è proprio colui che è SL1.[O annunciato dai profeti.
A noi il compito di proclamarlo con voce alta e forte,
a tempo e fuori tempo, oggi e domani.
Thtti i giorni della settimana! E anche dopo la Quaresima... A. Donius
84j;!{)5
36. • • •
tmmagznzper le nostre parrocchie Anno C 14 marzo 2004 30 DOMENICA QUARESIMA
30 DOMENICA
QUARESIMA
«Padrone, lascìalo ancora
quest'anno e vedremo
se porterà frutto
per l'avvenire;
se no, lo taglierai».
Le 13, 1-9
Ma cos'hofatto io al buon Dio?
Quando accadono delle catastrofi, quando sopravviene una disgrazia, quando la
morte ci strappa tma persona cara...noi cerchiamo spontaneamente un colpevo-
le e, mol[Q spesso, il colpevole designato è proprio Dio! "Perché) Perché proprio
a me? Che cos'ho fatto per mericarmi tutto ques[Q?".
Nel vangelo Gesù non risponde a questi interrogativi, ma invita.. ,alla cooversio-
ne, cioè a cambiare il nostro sguardo e il nostro cuore.Allora capiremo "dall'inter-
no" che Dio non ha crea[Q il male e la sofferenza, che non si rallegra della morte
di qualcuno. Egli accompagna l'uomo con una presenz,. colma d'amore e gli indi-
ca la via della vita.
Mgr OJr!slùm KralZ
o
O' ,0
o 4..../. ~ .
o o
O O
S4_0203
tu- r"--z'LelU-."-- J-i- Div ~ ~-6A"-OrJi~Y~r.erek~ i( ~K.O ,,--,,"-ore rer "'-OL
~ ~elU-."-- [~,,"-~h, .~e H-Ol'L lK.el~ Je J'l.ll~tYo Yif~uto o~h~to lK."-~
[,J,U~u.- u.-((u.- r-0rt:u.- JeL l'l.O~ho cu-orc.
M l' Christian Kratz
30 DOMENICA QUARESIMA
Ua tale dl5Se al vigoalolo: "Ecco, son tre
anni che vengo a cercare frutti ~-u questo
fico, n'la non ne trovo. Tagl1alo. Perché
deve sfruttare Il terreno?". Ma Il vigna.lolo
rispose: "Padrone, !ascIalo ancora
qu~r'anno, finché ;0 gli zappI anorno e
vi mena il concime e vedremo se porte:r....
frutto per l'avvenlrc; se no, lo taglieraJ".
Gesù è la risposta
Gesù è la risposta di Dio allo scandalo del male: in lui il Creatore si
impegna, accanto all'uomo, assume la condizione umana fino in fon-
do, accetta di subire la passione e la morte per amore.,.
E noi abbiamo l'audacia di credere e di testimoniare che la tomba si è
aperta, che una speranza è possibile, che ad ogni uomo che accon-
sente all'amore è offerto un futuro... Mgr OJl1slinn Kralz
37. • • •
tmmagzntper le aostre /JarroccJl1é Anno C 2"1 marzo 2004 40 DOMENICA DI QUARESIMA
4a DOMENICA
DI QUARESIMA
Lo mandò
nei campi
a pascolare
i porci...
Le 15, 1-3.11-32
Banchetto di riconciliazione
"Padre, ho peccaro contro il Cielo c contro di te .. .": ecco cosa riconosce il .figlio
prodigo nel vangelo di questa domenica. Confessioni come queste non mancano
nelle nostre liturgie:"Signore, pietà ...Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi ...Anche a noi, peccatori, ma fiduciosi oella ruainfinita misericor-
dia... Rirnc[[i a noi i n.ostri debiti. .. Non guardare ai nostri peccati. ..Signore, io non
san degno ...". Sono ru((e parole che fanno parte integrante delle celebrazioni. E
ogni voi(a, dopo averle intese, il Padre ci ìnviw aJla
tavola del suo Figlio, il cui
sa.ngue è stato versaw per
la mol(iluditle, in remis-
sione dei pecca(i. L"Eu-
caristia è un ban.-
chetto dì ricon-
ciliazione che ci
unisce a Cristo e
:Ilio stesso tem-
po ci purifica.
Marcel Melzger
84 0302
Dw fe(;Lcle, "-Oi-.ti- ~e~~~ f"""-z,i-e
re.. (... te....... r..a """"....... L>1- CM:L CL k"'L u-cco(i:L O
cLoro iL "'-.o.d:ro BU-H~i-,,"-o: ('E"-c~rti~.
,-farcel Melzger
4a DOMENICA DI QUARESIMA
nfiglio gli dlsse-: -Padre, ho pecatto
conU"O U Cielo e. contro di te; non son
più degno di essere chiamalO tuo I1glio".
M2 il padre cfisse. al servi:
Riconciliazione: missione essenziale
La riconciliazione è una
missione essenziale per
le nOStre comunità. Fin
dagli ini7J, Dio sresso si
è impegnato in quesm
progetto e lo realizza di
domenica in domenica,
nelle nostre assemblee,
invitandoci a partecipare
attivamente, "menendo
sulla nos(ra bocca la
parola della dconciliazio-
ne (San Paolo), quella
che ci viene ispirata dal-
lo Spirito della Pace.
/l-Iorcel Melzger
S4jl.105
38. • • •
zmmagznzJ>E:Y le nostre parrocc,-"hl""e__
50 DOMENICA
DI QUARESIMA
«Chi di voi è
senza peccato,
scagli per primo
la pietra contro
di lei».
Gv B, 1-11
5a DOMENICA DI QUARESIMA
Gli scrlbl e i farlscl gli conducono una
.donruo. sorpresa in ad.u1.terlo e, postala io
rnCD"-<J, gli dicono: "Maestro, ncllil Legge
Mose cl ha ordinato dilapidare donne
come qucsta. Tu che ne dici~~.
Ma Gesù, chiruuosi, 51 ru1se a scrivere col
dito pc:r terra. Poi disse
Jo/"O: "Chi di voi è senza
peccato, scagli per primo la
pielr.l. contro di lei".
Non giudicare!
lo non mi stanco mai di giudicare,
facendo cadere la lama inesorabile
della mannaia...Cì sono i buoni e ci so-
no i cauivi! Per questo mi mostro in-
transigente. Mi accomento delle appa-
renze, però. Parlo senza sapere, senza
conoscere il cuore dell'alITO.
Ma allora ho proprio dimenticata dle
Gesù stesso si guarda dal giudicare?
Nessun errore, commesso dal mio pros-
simo, può sfugg.i.rmi. Piombo su di essi
come un fulco sulla preda. Il mio stesso
sguardo condanna. 11 mio cuore è più
duro della roccia e il mio giudizio senza
pieuì.. Ma penso proprio di essere senza
peccam, tanto da avere il coraggio di
lanciare la prima pietra?
I difeLti degli altri li conosco a memo-
ria. Così so dle sono in errore. Pronun-
cio parole che li feriscono e li umiliano.
Non lascio loro nessuna possibiliGi.
50 DOMENICA DI QUARESIMA
;'''81
Come una gazz..1. pettegola, ripeto dice-
rie senza riflettere.
Ma allora sto proprio ignorando che
oon posso amare Dio se odio il mio fra-
tello?
Signore, ru perdorù, sempre. E non ti
stanchi mai di ridare vira. Vieni a ri-
schiarare iJ mio cuore e (rasfonnami
dall'interno. Non pernlelrere che mi
dimentichi di te. C. Rei71boli
84_IN02
Cbrlsttne Relnboll
Gesù è il nostro modello
GeSl non ha concLanruuo nessuoo:
non dimentichiamolo!
Gesù non giudica.
Gesù non rinchiude nes-
suno nel suo peccato.
Allora, facciamo lo
stesso anche
noi...
Cbrisline R.eillbofl
39. • • •
tmmagznzper II! nostre pa.rr()cchic A1l1l0 C Marzo 2004
7 marzo 2004
2a Domeulca Qtlaresb1ta
E, mentre GeSti pregava, il suo volto
cambiò d'aspcno e la sua
veste dlvenne candida
e sfolgorame. Ed ecco
due uomiui parlavano
con lui: erano Mosè ed
Elia, apparsi neUa loro
gloria, c parlavano
della sua dipartita
dlt: i1ttbbe pona·
ro Il compimento a
Gen.l..alcmme. Pie-
tro c:: i siloi com·
pagni videro la sua
gloria e i due uo-
mirli che S14V""JJlO
{;on lui.
21 marzo 2004
4a Domenica Quaresima
Il Oglio gli disse: "Padre, ho
peccaTO contro il Cielo e
Conlro <.li te; non sooo più
degno di eS$er chiamato mo
figlio'. Ma U padre:: disse ai
servi: PreslO, por·
tale il "jreUo gras-
so, ammaZ7.atclo,
mangiamo e f;lc-
dama fesla, per-
ché questo mio
figlio cr:! morro ed
è tornatO In vi·
ra, era perduto
ed è stato ritro-
varo'.
Annunciazione
, 84
14 marzo 2004
3a Domenica Quaresima
Un tale disse al suo .,.,igna.iolo: uEcco, san tre
annj che:: vengo a cercare frutti su que-
sto fico, ma non ne trovo. Tagliai0_
28 marzo 2004
5a Domenica Quaresima
Perché deve SITuIL1.fe
~
il terreno?" J"L. quc·
ç:' .; gli rispose: lladro-
~ - ne, lascialo ancora
-Ar quest'armo tìnché
io gli zappi :ntomo e
vi mena i.l concime e
vedremo se por·
teid fruno (1(:r
l'avvenire: se
no, lo taglier.ti".
Allora gJj scribi e i farisei conducono a Gesll U1ll donm sor·
presa in adulterio e gli dicono: "Maestro, Mosè, acUa Legge:, ci
h:l comandato di lapidan: donne come questa.Tu cbe ne di·
Attività
con i bambini
ci?". Gesù, clJinatosi, si
mise a scrivere co) di·
to per [e:rrd. E siccome
insistevano neU'!nlcr-
rogarlo,mò il capo t:
disse loro: -Ch.i di
voi è senza pecca·
to, scagJJ p:r
primo la pie·
tr'J. contTO di
lei".
PER L~ CEL_EBRAZIONI
Una Chiesa
che vuoI comunicare
40. • • •
tmmagtntpn le nostre parrocchie Marzo 2004
N'S1
Dalla fine dell'Esodo a Salomone
L'occupazione della terra di Canaan da parte delle tribù uscite dall'Egitto rimane piuttosto oscura.li
libro di Giosué (successore di Mosé) ci racconta una guerra di conquista rapida, mentre il libro dei
Giudici, in modo più verosimile, ci mostra invece le tribù, provenienti dal deserto sorto la guida di
Mosé, che si installano un po' alla volta nelle regioni più montuose del centro, prima di creare dei lega-
mi con le altre zone più abitate. Nello stesso libro noi scopria- UJ)6fJ2
mo anche dodici "giudici" (specie di capi tribù) che combat-
terono contro i Cananei e i Filistei Ci più conosciuti sono:
Gecleone,Jefte, Sansone, e una donna, Debora).
Ad un certo punto le tribù del centro si diedero un re, Saul, per
lottare contro la dominazione dei Filistei.Alla sua morte, verso
il 1010 a.c., divenne re di Giuda Davide.
Sotto di lui le tribù si riunirono in un solo regno, la cui capita-
le sarà Gerusalemme. Il suo successore, Salomone, vi fece co-
stmire il tempjo e il palazzo del re. Il potere di lsraele si svi-
luppa. Ma nel 932 il figlio di Salomone, Roboamo, non riuscirà
a mantenere unito il suo regno.
Fenicia
"'V
"-
"""..,..- "-'"
"... Zabulon
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,,
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~
Nomi delle tribù
Regioni
<0
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.
,
/ Edom
Thterry Lal'cher
...... _..--....... - ----
on
Moab
Ruben Simeone Efraim
rEi ~Giuda Zabulon lssacar
d~zft§Neftali Dan Gad
.,.Manasse Beniamino Aser
"Noi siamo arrivati nel paese dove
tu ci avevi mandato ed è davvero
un paese dove scorre latte e miele;
ecco i suoi frutti" (Nm 13, 27)
41. • • •
tmmagtnl,per le nostre parroccb.i:e
19 marzo
San Giuseppe
Giuseppe, uomo giusto,
le strade di Dio
sono spesso indecifrabili
e noi uomini rimaniamo smarriti
Marzo 2004
di fronte alle sorprese che Egli ci riserva.
Giuseppe, uomo giusto,
tu' provi rispetto per Maria
anche se non sai spiegarti
ciò che è accaduto in lei
e per questo decidi
di licenziarla in segreto,
senza fare chiasso, senza portare su di lei
la vergogna e il disprezzo.
Giuseppe, figlio di Davide,
attraverso di te
Gesù, il figlio di Dio, entra a fur parte
della discendenza del grande re
e in lui si realizzano
le antiche promesse.
Giuseppe, figlio di Davide,
m accogli la volontà di Dio
anche quando si rivela
in modo misterioso,
anche quando ti chiede
di svolgere un ruolo inedito
accanto a Maria e al figlio
che sta per nascere da lei. R. Laurita
SAN GIUSEPPE - ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE
25 marzo
Annunciazione
del Signore
Maria, il vangelo non ci dice
dov'è avvenuto l'incontro
tra te e l'angelo Gabriele.
Cosa stavi facendo?
Eri intenta a pregare?
Oppure stavi svolgendo
lma delle mille mansioni,
talora faticose,
di una donna di casa del tempo?
Non lo sapremo mai...
Ma in fondo,che importa!
L'importante è tutto fi,
in quelle parole semplici e grandi
che Luca ci ha trasmesso.
L'importante è quell'aIUlunclo,
inatteso e magnifico,
al di L1 di qualsìasi sogno.
L'importante è la wa risposta,
fiduciosa e generosa:
[li sei stata disponibile
al progetto di Dio,
disponibile a fare la sua volontà,
a lasciarti coprire
N'84
dalla sua ombra. R. Lal/dla
42. • • •
tmmagtntper le nostre parrocchie Marzo 2004 VIVERE LA QUARESIMA
"Ciò che la preghiera domanda con insistenza,
il digiuno l'ottiene, la misericordia lo riceve in
dono. Preghiera, misericordia, digiuno: tre realtà
che ne costituiscono una sola e che si vivifica-
no reciprocamente. Il digiuno è ìnfatti l'anima
della preghiera, la misericordia è la vita del
digiuno. Nessuno può dissociarli: essi ignorano
la separazione. Chi ne possiede solamente uno
e non ha contemporaneamente gli altri, non ha
nulla. Colui che prega, dunque, digilma; colui
che digiuna, pratichi anche la misericordia,
ascolti colui che gli rivolge una richiesta, lui che
desidera essere ascoltato quando domanda.
Apra l'orecchio a Dio colui che non chiude il
suo orecchio a chi lo supplica. Colu.i dle digiu-
na, comprenda il digiuno: si lasci commuovere
dall'affamato, lui che vuole che Dio sia sensibi-
le alla sua fame; faccia misericordia, lui che
spera misericordia". San Pietro Crlsologo
N"R4
Perché digiunare?
Tra tutti gli appanenenti aUe religioni vi sono uomi-
ni e dOMe che digiunano. Perdlé? A dle scopo? La
risposm è complessa e le ragioni si aggiungono l'una
all'altra.In sintesi si può dire così:
Si digiuna:
• per prepararsi ad lID avvenimento importante, per
mettersi totalmente in anesa, lasciandosi afferrare
daJ desjderio di ciò dle sta per accadere;
• per perlezionare il dominio dì sé, per pennettere
allo spirito di assicurare meglio il suo ruolo di gui-
da, di cocchiere di quei cavalli bizzarri e sfrenati
che sono i bisogni e gli istinti, per verificare e con-
solidare l'amlOnia tra corpo e anima;
• per scoprire, col proprio corpo, la fame dei poveri
e donare ai poveri l'equivalente di ciò che abbiamo
rifiutato a noi stessi, per coltivare in sé lilla genero-
sità efficace e un'anenzione pelmanente nei con-
fronti di coloro che hanno bisogno;
• per attestare cile "l'uomo non vive di solo pane" e
che l'amore di Dio e dei fratelli è per lui un cibo
fondamentale.
Abbiamo detto tutto?
Probabilmente no. Resta sempre da medicare -
comlIDque - un bel proverbio marocchino: "C'è
geme che digiuna,ma .fu solo provvista. di fame".
43. • • •
tmmagtntper le nostre parrncr/jJ('
Simboli
dell'agricoltura
nel XVI secolo
L1 rC'alt:', pero, dovev';l esser<'
molto mc::nO idiJ!iac) ..
Cirillo di Gerusalemme
(315 circa - 386)
Festeggiato
il 18 marzo
Naro a Gerusalc:mmc, quando viene
eletto vescovo di Gcmsalemme è già
lIDO speci:llisl..' ddla formazione reli-
giosa degli adulti.
Le sue celebri "Calechesl" erano desti-
nare ai cmectlmeni.
Per tre volt(; gli Ariani riescono a farlo
cacciare. ma ogrU volta egli ritornerà.
È stato prodaroato dottore deUa CJue-
sa nel 1882,
Marzo 2004 .__~~~_ ll NOSTRO PASSATO
Dopo la morte di Gesù
Non si lf':lru qui di pcesent:ue la sePOllur,l dd Cri-
Sin, ma piUIIOSlO di una sceua. imm:JgiJlJla cb misi;
OiÌCJlt;lIl, che ci n) Slr. alcuni per- m aggi più icini
a Gesù. raggrupJY.lLÌ allomo al suo corpo. che è SI aiO
app<:ml Slal'C;1l0 U:ùl:t croct'.
C è Milli a,la m;I(.In'. elle tiene sulle sue gino<.:chia,l~l
l ' ' 1:1 C il peno dci suo figlio.AcCJJ1to a lei Gi, ''dIlIIi.
che bacb. La L1lJJlO dci nueslro, le due M:uic (NI3dda·
Icn~ e ~alome) e due uomini. Giuseppe d'Arim:tlca
I.: Nk:odt.:ITIo che hllrulO :ts..<;lilltO il compilO ili coUu-
care il <.:orp" neU;t IOlnl)a.
Turibio
(1538-1606)
Festeggiato localmente
il 23 marzo
Naro in Spagn.a, viene nomi(l::110 presi-
denre del Tribw1ale dell'Inquisizione a
Granada, pur essendo ancora un laico_
Nel 1580 è elerto arcivescovo di Lim<J.
capitale deUa colon.ia spagnola del Pe-
m. Ordinaro prete e poi vescovo, r'J.g-
giunge la sua c1ioct.'si, dove tent., (Il
confortare e sostenere le popolazioni
indie, sfruttate dai coloni,
Si impegna nella riforma elci clero e
fonda alcuni seminari.
La sua azione pastorale può esser<:: pa·
ragonata a quella eli San ClrlO Borro-
meo in Halia. ' -I_()8iJ.I
Fr,mçois "rllllltl
Annunciazione
del Signore
Festeggiata
il 25 marzo
Mari., è fidanzala a Giuseppe:, un ani·
gi:U10 di Nazaret, quando l'angelo Ga·
briele le appare. Egli le annuncia che,
sono razione deUo Spiriro, diventerd
madre di un bambino dle sarà chiama·
to "Figljo deU'Alrissimo~ e il C1Ù regno
"nol1 avrà mai fme".
In altre parole l'angelo le annuncia la
nascita del Messia, d'te: gli ebrei atren-
devano da molto tempo.
Con la semplicirà e la generosità dle la
cararrerizzano, Maria dice di "sì" al pro-
getto di Dio.
&-1_ '05
47. Per la Prima Comunione e la Cresima
Ciondoli in vero legno di ulivo
Croce dagli angoli a punta
Rif.
91772
91773
Croce greca
Fonn. I es. <b20 a da 50 es.
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Croce francescana (Tau)
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91723 28 mm € 1,29 € 1.19 E 1.05
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Croce con rilievo
Rif. Form. I es. da 20 es.
91 742 40 mm Ci! 1.99 € 1,89
Tutte le croci sono
fomite assieme ad
un laccetto girocollo.
Colomba e ramo di ulivo
Rif. Form. I es. da 20 et da SO ..
91 731 35 mm € 2,15 € 1,99 € 1.79
Pane e vino Lo Spirito Santo
Rit. Fonn. I es. da 20 es. 61 50 es. Rif. Form. I es. da 20 ...
91736 36mm € 1.89 l,59 € 1,39 917JS 12mm .;: 1.79 • 1,49
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91734
91733
91 732
da 50 ""
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a Murano, un'isola inGan~evo~le dèlla loguna veneziana.
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49. • Una speranza che non viene meno
Il corso degli eventi era stato rapido e drammatico: in poche ore era stata decisa
la sorte di Gesù. E, una volta ottenuto il consenso del procuratore rornano, la
condanna a morte sulla croce era stata eseguita, Quel sogno a cui i discepoli e
le donne avevano creduto, sernbrava per sernpre infranto. Quell'annuncio di gioia
che aveva acceso i loro cuori ora sembrava quasi un'illusione, una dolce illusione,
niente di piu.
Eallora cosa andavano a fare le donne, all'alba di quel primo giomo dopo il saba-
to? Compivano un gesto di pietà, di affetto, di tenerezza verso Gesù. Portavano
a termine Quell'unzione del suo corpo con oli profumati che non avevano potuto
fare, come volevano, quel terribile venerdi. Andavano ad un sepolcro, andavano
ad ungere il corpo di un morto, andavano a mostrare il loro amore per lui.
Il sepolcro, però, è aperto. Il corpo del morto r'lOn c'è più. E l'annuncio che ricevo-
no, inaudito e insperato, è formulato quasi con un mezzo rimprovero: "Perché
cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi quello
che vi aveva deno......
Sì. è vero, egli si era affidato totalmente al Padre e sapeva che il Padre non lo
avrebbe abbandonato...ma sembrava che, nonostante tLltto, a vincere fosse stato
l'odio, il rifiuto, la cattiveria, la violenza, la morte. E invece no. Era solo un'appa-
renza.
Il messaggio di Quel giomo coglierà tutti di sorpresa: così le donne non saranno
credute e il loro apparirà come un vaneggiamento. Non è facite, infatti, oggi come
duemi!a anni fa, accogliere questa speranza. All'apparenza il Crocifisso è solo uno
sconfitto, mentre è lui il vero Vincitore. All'apparenza la violenza spazza via tutto,
in modo inesorabile, ed è invece l'Amore la vera forza che cambia la storia.
Buona Pasqua a tuttil
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sac. Roberto Laurita
LA SELEZIONE DEL MESE
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faranno la felecità di padrini e
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IL CALENDARIO
DEL MESE:
Per tutto il mese
Intenzlone di preghiera
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"Pe!ché siano promosse. con uno CUlO porti-
colore, uno solido pieporozìone del candldo·
ti al Sacramenlo dell'Ordine e la formaziOne
permanente de ministri OIdlnotI".
, l aprile
Pasqua di Risurrezione
Vrtlorlo sullo morte e segno dI speranza.
23 e 24 aprile
100" anniversario dello nascita del podle
Yves Congor. 1801090. artefice del rinnovamento
della Chiesa e protagonista detConcilio
Ecumenico Vaticano Il
PADRE CONGAR
Il no..iro se>niJ:ln 01: "Ialo irt.:ruo " ~'dlllpplllu
.,.:r 01tni uitivltò pasiornl" " tiratura Umllatu.
Per comunicare con IMMAGINI
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Fax: St~7913i5 (numeri "mI
trro;ail: ediuons.<Jbelia'<tonltndr
50. IMMAGINI
DOMENICA
DELLE PALME
4 aprile
Anno C - le 22. 14·23.56
UBenedetto colui che viene,
il re,
nel nome del Signore".
Le 19, 38
R5JII0-I
Via via che avanzava
stendevano i loro mantelli sulla
strada. Era ormai vicino alla dis-
cesa del monte degli Ulivi, quando
tutta la folla
dei discepoli, esultando, cominciò
a lodare Dio a
gran voce: "Benedetto colui che
viene, il re, nel nome
del Signore!".
Ma erano sinceri?
Erano veramente sinceri quel giorno,
quando fecero festa a Gesù che entrava a
Gerusalemme, cavalcando un asino? Era
aureotico Utoro cnrusiasmo quando steo-
devano i mantelli suDa strad.1. al suo pas-
s,,"ggio, quando lodavano a gran voce Dio
per tuno quello che avevano ponno ve-
dere' È proprio così volubile la folla) Og-
gi prodama:U[knederro colui che viene,
il re, nel nome del Signore!" e fra poco,
con la sressa dererm..i.llazione, gridecl:
"Via, crocifiggilo!".
E Gesll non si accorge di nulla? Come
mai, lui che tante volte ha tacitato quelli
DOMENICA DELLE PALME"
che volevano diffondere i suoi miracoli,
ora lascia fare?
Questo entusiasmo, probabìlmente, è
vero. Ed è l'ennlSiasmo dci poveri, di
queUi ebe riconoscono in Gesù il Messia
povero e umile, che viene non come un
generale forte e potente, ma ncUa rolcez-
7..<1, neUa misericordia, per portare la pace.
Di lì a poco, però. a farsi sentire saranno
gli alrri: i capi dei sacerdori, gli am111li.
quelli che non sopponano pill Gesù.
Oggi. intaoto, è un momento di festa, e
Gesù non vuole ÌJnerroolpere la gioia ùei
poveri... Roberto wurita
Col",-~ cke vÙo....e "'- t-01"t"'-1"e
"'-tie1"~C01"Ju.. e t-"'-ce
~ J~fo.d:o 4.l'1..Cke c~ f"-òl"'~e iLrl~ez,z,o,
Verso la croce......
Gesù sa bene che entrmùo a Gerusalemme si avvicina alla
croce, ad una fme dolorosa e terribile. Eppure
non si tira indietro. Non si lascia illudere dalle
grida di esultanza, così come non si lascerà
abbattere daUe grid.1 di odio, che invocano
la sua morte. È venuto per amore e andrà
fmo in fondo, costi quel che cosri. Perché
dli ama veramente accetra anche la nudi-
tà più tremenda e La soffere117....1 più atro-
ce, Perché clli ama sa sacrificarsi.
Robeno L1.urita
Il. Lrmrlltl
51. I~~INI .l/mA' f)..
GIOVEDì SANTO
8 aprile
Anno C - Gv 13,1-15
Poi versò dell'acqua ne(
catino e cominciò a lavare
i piedi dei discepoli.
Gv 13,5
Pietro disse a Gesù:
''Non mi laverai mai i piedi!".
Gli rispose Gesù:
"Se non ti laverò,
non avrai parte
con me",
GIOVEDì SANTO_
Sc vI-Loi. cc..fi-re L'Allwre li Dio
H_<H'- U.ver ~•..t"1'u. li._ rLccvel'C c.i.ò cke e!::p_ ti. cLH-u..
Perc.kl eÒ[i. LH.~ ~e»Lr-re;J J~ (~J~ 0;SH.~ ~Hti~.
Quella sera...
Quella sera c'è uno sguardo oscuro e
chiuso dle mostra cosa avviene quando
un uomo tradisce. È come se la none
cadesse completAmente per la prima
volta. Non cerca più gli occhi di Dio, le
uniche stelle che bril11.no nel cielo, per-
cilé il suo cuore ha rifiuC:lro la luce.
Quella sera c'è però ;u1Che un geslO che
rivela cosa sia l'Amore. Un telo :lftomo
alla cintura, ed ecco Dio che si piega per
divent.'lre un servitore. Questo telo somi-
,'5J!202
L.le'"
glia già a quello che verrà usato per la
sepolrura, teLo del dono totale. Perché
Dio ha scelro di mostrareiJ clllmioe della
tenerezza a colui dle sa dire sì aUa luce.
Quella sera c'è anche una Parola cile si
fissa per sempre su questa terra. E diven-
ta pane per il cammlo.o. Pane dle dà
fOI7;1, vino che dà gioia. Dio si fa. comu-
nione. Esceglie di raggiungere il culmine
deUa solidarietà per colui che sa dire sì
alla luce. L/.Ie Steil1
Lasciarsi trasformare...
Anche noi, qualche volta, siamo testardi, proprio come Pietro. E resistia-
mo alla Parola, per paurA che essa ci imprigioni. Ma ci sono anche quelli
che, come Pietro, accettando di lasciarsi trasformare, scoprono che questa
Parola libera dlll'egoismo e dalla viltà, che fa vivere e d-uama ad esplorare
orizzonti nuovi.
Acce[ciamo anche noi, allora, di essere
trasformatLAbbiamo rutto
da guadagnare!
LliC Stein
52. IM.MAGINI
VENEROìsANTO
9 aprile
Anno C - Gv 18.1-19.42
Giuda prese un distaccamen-
to dì soldati e delle guardie
fomite dai sommi
sacerdoti... Gv 18,3
XI-'1304
Gesù disse alla madre:
''Donna, ecco il tuo tiglio!".
Poi disse al discepolo:
"Ecco la tua madre!".
Dopo questo disse:
"Ho sete".
E dopo aver ricevuto
l'aceto, disse:
"'lutto è compiuto!".
E, chinato il capo, spirò.
1
VENERDì SANTO_
La via della croce
GestI non l'ha cercata la croce, non l'ha volma a rurti i costi, per dare
compimento ad una salt'! dì disegno prestabilito. Non è del rutto corretto
dire che "Gesù è mOr1O~: Gesù, infarti,"è stato ucciso". Nella sua morte c'è
um carica di cartiveri,ì, di odio, dl violenza, che non possono es.sere ignof"'J.te.
Ma Gesù non si è sotti.mo a questa sofferenza: è andato fino in fondo.
Testimone fedele, ha donato runo quello che aveva, tutto il suo amore, tutta
la su,'l vita.
Per amore
C'è una sofferenza estrema che
consiste nel sentirsi abbando-
nato da tutti, e particolarmente
da coloro che si ama. Gesù,
durante tutta la sua viu ter-
rena, ha vissuto una relaz.io-
ne unica e filiale con
Dio. Ed è per questo che,
al momento della morte,
la solitudine che prova è
ancora più lerribile.
Ma per amore degli uomini,
Gesù ha affrontato anche questo.
Beo
Roberto Laurlltl
R. UlUrilO
53. LITlTRGIA DELLA LUCE
o "LUCERNARIO"
Nel buio della notte,
nel profoodo dell'oscurità,
risuooa un grido:
"Crisro, luce del mondo~
e si leva, in risposta,
un camo dì lode,
un camo di gioia
e di vita:
"Rendiamo
gr.we a Dio!"
S5J).lOJ
LITVRGIA BATTESIMALE
Discenda su di noi quest'acqua
che cl r-tgenera, in Cristo,
ad una vita nuova.
Discenda su di noi quest'acqtUl
cbe fa di noi, nella fede,
dei figli di Dio
e ci introduce in una nuova famiglia.
Discenda su di 710i quest'acqua
che ci lava da ogni male
e scbiude davanti a noi
gli orizzonti di un'esistenza pasqzUlle.
VEGLIA PASQUALE_
LITURGIA DELLA PAROLA
85J}4{)2
VIU{ Parota risuona,
Parola antica, ma sempre viva.
V'la Parola cbe tmccia
la storia di Dio con gli uomlni:
storia di creazione
storia di liberazione,
storia di alleanza,
ma anche storia
di Infedeltà e di tradimento.
storia di un Amo!'/?
che nOll si an-e-nde mai
e in Cristo, Crocifisso
e RiSOTtO, raggiunge
ogni uomo e ogni donna.
LITURGIA
EUCARISTICA
Sulla tavola poniamo pane e vino.
Perché lui, Gesù. ha spezzato
la sua vita come un pane.
Perché lui, Gesù, ha doru!co
tutto se S1CSSQ, il suo stesso sangue.
E ora quel pane diventa
per ognuno di noì,
invitato al bancheno,
Pane della fraternità,
Pane della gioia, Pane deUa vita.
E quel vino è ormai
Vmo della festa,
Vmo dell'alleanza eterna.