4. GAS DEL SUOLO Eventuali contaminanti volatili andranno a sostituirsi a questa aria
5. GAS DEL SUOLO Principale fattore di regolazione del moto dei gas è la permeabilità del terreno direttamente correlata con la dimensione delle particelle che lo compongono
6. GAS DEL SUOLO UTILITA' DEL MONITORAGGIO: si utilizza per valutare la contaminazione da sostanze pericolose e per valutare la tenuta di cisterne sotterranee Rispetto al carotaggio ha un costo inferiore e una maggior rapidità di esecuzione
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8. GAS DEL SUOLO CAMPIONAMENTO PASSIVO TERRENO DI COPERTURA VIALS DI VETRO MATERIALE ADSORBENTE
11. SUOLO STRATO SUPERIORE DELLA CROSTA TERRESTRE FORMATO DA PARTICELLE MINERALI, MATERIA ORGANICA, ACQUA ARIA E ORGANISMI VIVENTI Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale e al Comitato delle Regioni: Verso una strategia tematica per la protezione del suolo. Bruxelles, 16.4.2002 E’ suddiviso in ORIZZONTI
12. SUOLO La degradazione meteorica delle rocce rappresenta il fattore principale del primo stadio di formazione di un suolo
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15. SUOLO SCELTA DEI COMPOSTI Sulla base delle conoscenze sul sito si attua la scelta che comunque normalmente comprende famiglie di composti (es. metalli, idrocarburi etc)
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17. SUOLO SCELTA DELLA PROFONDITA’ Dipende da: - presenza di strati impermeabili (argilla, limo argilloso) che determinano l'accumulo dei contaminanti impedendone la percolazione verso il basso - presenza di cavità sotterranee che rappresentano zone di richiamo e accumulo di contaminanti - presenza di radici, trincee, canalette, tubazioni perdenti che fungono da percorsi preferenziali per la migrazione dei contaminanti - presenza di barriere impermeabili interrate sia verticali (muri, fondazioni a nastro) sia orizzontali (platee in cemento armato, pavimentazioni) - presenza di serbatoi o cisterne interrati e relative tubazioni.
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21. SUOLO Qualsiasi tecnica di perforazione adottata deve rispettare le seguenti condizioni: • la perforazione deve essere eseguita in maniera tale da preservare le proprietà naturali del sottosuolo • durante la perforazione devono essere evitate le contaminazioni delle acque e delle formazioni litologiche costituenti l'acquifero • il metodo di perforazione utilizzato deve consentire la raccolta di campioni rappresentativi di roccia, materiali sciolti e suolo.
22. SUOLO La scelta del metodo di perforazione da adottare dipende dai seguenti fattori: • geologia ed idrogeologia del sito • versatilità del metodo di perforazione • costo della perforazione • natura dei campioni da estrarre (suolo, materiali sciolti, roccia) • disponibilità di attrezzatura necessaria per la perforazione • accessibilità del sito su cui effettuare le perforazioni • capacità della tecnologia di perforazione di preservare le condizioni naturali.
24. SUOLO RILIEVI E ANALISI DI CAMPO Prima di procedere con le operazione di campionamento ci si deve assicurare che sussistano le condizioni di agibilità in relazione al dispositivo di perforazione prescelto, nonché l’accessibilità delle postazioni per la macchina perforatrice, la trivella e l’attrezzatura di perforazione, tenendo conto anche dell’ingombro verticale
25. SUOLO SUCCESSIVAMENTE ci si assicura che il sottosuolo lungo la verticale del punto prescelto sia libero da servizi RILIEVI E ANALISI DI CAMPO
30. ACQUE SOTTERRANEE ACQUIFERO formazione o gruppo di formazioni costituite da roccia e/o terreno sciolto i cui vuoti all'interno della matrice solida sono saturati da acqua in grado di muoversi in funzione della permeabilità dell'acquifero stesso. Tale acqua costituisce la FALDA .
31. ACQUE SOTTERRANEE Lo stato e la quantità dell'acqua contenuta nel terreno permettono di distinguere, lungo un profilo verticale, tre zone che sono, dall'alto verso il basso: • zona insatura • frangia capillare • zona satura o acquifero.
32. ACQUE SOTTERRANEE ZONA SATURA ZONA INSATURA ALLA BASE DELL’ACQUIFERO E’ SEMPRE PRESENTE UNO STRATO IMPERMEABILE O A SCARSA PERMEABILITA’ CHE SOSTIENE LA FALDA
33. ACQUE SOTTERRANEE CRITERI DI INDAGINE Per prima cosa è importante definire il modello idrogeologico dell’area in esame STUDIO IDROGEOLOGICO
34. ACQUE SOTTERRANEE I METODI DI INDAGINI CONSISTONO PRINCIPALMENTE IN RILIEVI PIEZOMETRICI Piezometro : pozzo di osservazione avente lo scopo di misurare il carico idraulico di una falda ad una certa profondità
35. ACQUE SOTTERRANEE L’utilizzo dei piezometri permette di ricostruire la superficie piezometrica ossia la superficie lungo la quale la pressione dell’acqua è pari a quella atmosferica Tale dato è importante per capire qual è la direzione del flusso di falda
57. CARATTERISTICHE DEI CONTAMINANTI CONTAMINAZIONE Introduzione nelle matrici ambientali di una qualsiasi sostanza, composto o agente in concentrazioni tali da rendere quella matrice non idonea al suo utilizzo, effettivo o potenziale. Un contaminante può essere di natura fisica, chimica, biologica o radioattiva