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La gestione della varietà
nell’introduzione del nuovo prodotto



            Luigi Battezzati



                                      Bologna, 22 Maggio 2010



            © Luigi Battezzati 2010                             1
Agenda



        Premessa

        Modelli di innovazione e di sviluppo prodotto: il valore e come fare

        Ruolo del responsabile della SC nello sviluppo del nuovo prodotto

        Il S&Op per il nuovo prodotto: forecast e planning

        La gestione delle scorte di prodotto e componenti

        Produzione: gestione dei vincoli e flessibilità

        La reazione dei canali di vendita e distributivi

        Condividere e misurare

        Conclusioni




                                        © Luigi Battezzati 2010                 2
Premessa



       Il crescente numero di prodotti e componenti caratterizza sempre più le
        economie dei paesi sviluppati negli ultimi trent’anni



       L’aumento del numero di prodotti finiti è determinato da tre fenomeni
        principali

            La riduzione del ciclo di vita dei prodotti

            L’aumento delle nicchie di mercato che si vogliono gestire

            La crescita dell’offerta di prodotti personalizzabili



       Questa varietà crescente ha quindi una dimensione quantitativa (il numero
        di prodotti) e una dimensione temporale ( i cambiamenti di prodotto)

                                       © Luigi Battezzati 2010                      3
L’innovazione * può essere tecnologica o di “significato”




 *Roberto Verganti, Design Driven Innovation – Changing the Rules of Competition by
 Radically Innovating what Things Mean. Boston, MA: Harvard Business Press, 2009


                                                                          © Luigi Battezzati 2010   4
Modelli di sviluppo prodotto: i principi che impattano sulla SC

        Possiamo definire fondamentalmente due modelli di sviluppo prodotto che
         sono determinati da due strategie d’innovazione della tecnologia

             Incrementali

             Radicali



        I prodotti che sono il risultato di strategie incrementali tendono ad avere
         molti elementi in comune con i prodotti esistenti e possono essere visti
         coerentemente nell’ambito di una piattaforma modulare di prodotto



        Invece i prodotti che sono il risultato di una strategia radicale possono
         essere sicuramente molto diversi dai prodotti esistenti e quindi possono
         mettere in discussione completamente la supply chain

                                       © Luigi Battezzati 2010                         5
Modelli di sviluppo prodotto: alcuni esempi


        Prodotti che sono il risultato di strategie incrementali possono essere trovati
         in tutti i settori ma particolarmente ricordiamo

             Le collezioni di moda

             L’industria dell’auto

             Beni di largo consumo



        Invece i prodotti che sono il risultato di una strategia radicale sono in
         generale molto rari nella maggior parte dei settori ma possono essere tipici di

             Industria aereonautica militare

             Industria farmaceutica




                                        © Luigi Battezzati 2010                            6
Infatti anche il rapporto con l’ecosistema impatta sulla SC *




           *Reference: Chesbrough, H. (2003), "Open Innovation: The New Imperative for Creating and
           Profiting from Technology", Harvard Business School Press.



                                                             © Luigi Battezzati 2010                  7
Ma i successi sono spesso il risultato di approcci misti

       Il caso I phone Apple
      •       Sviluppo assolutamente “chiuso” del core del sistema HW e SW per
              ottenere l’effettivo controllo di prestazioni, affidabilità del
              prodotto/servizio in tempi ridotti e predefiniti
      •       Ecosistema aperto di partner per poter ottenere rapidamente i
              servizi richiesti dal mercato (es App Store)
      •       Prodotto+servizi design driven per proporre un’innovazione radicale
              di funzione e significato

       Il caso nuova 500 FIAT
      •       Sviluppo condiviso con un concorrente perchè la nuova 500 è
              realizzata nello stabilimento Fiat di Tychy in Polonia con piattaforma
              tecnologica comune con la nuova Ka Ford
      •       Ecosistema che da un vantaggio competitivo attraverso la creazione
              di una community su Internet per lo sviluppo della nuova Fiat 500, a
              500 giorni al lancio con il progetto «500 wants you».
      •       Prodotto + servizi “user centered” per proporre un’innovazione
              prevalentemente di significato sulla base della quale poter
              sviluppare possibili evoluzioni design driven (elettrica etc)

                                      © Luigi Battezzati 2010                          8
Ruolo del responsabile della SC nello sviluppo di un nuovo prodotto



          Coinvolgimento anticipato nel processo di sviluppo prodotto per validare
           le scelte fondamentali di progettazione del prodotto e di gestione dei
           processi.

          Definizione in funzione del ciclo di vita del prodotto di

               indicatori di prestazione

               la corretta supply chain (efficiente/ efficace)

               strategia make or buy in funzione delle performance richieste

          Gestione operativa del passaggio dal vecchio al nuovo prodotto

               stock di materiali, semilavorati e prodotti finiti

               gestione degli obsoleti



                                            © Luigi Battezzati 2010                   9
IL S&Op per il nuovo prodotto: forecast e planning



        L’introduzione di un nuovo prodotto è soprattutto molto critico per le
         funzioni previsionali e di pianificazione a causa della mancanza dei dati di
         riferimento o dello scarso valore dei dati rilevabili per analogia.

        Per migliorare le prestazioni previsionali è necessario se possibile

             Cercare tra in prodotti esistenti di cui si conosce la storia delle
              vendite quelli che si suppongano “analoghi” come comportamento
              agli esistenti per “importare “ i trend di mercato”.

             Individuare campioni significativi di mercato che si possano
              monitorare continuamente per poter cogliere i segnali deboli di trend
     •        Sviluppare cooperazioni con i clienti (collaborative forecasting ,
              vendor management inventory, mass customization) per monitorare
              i comportamenti dei clienti e cogliere in anticipo le tendenze.


                                        © Luigi Battezzati 2010                         10
La gestione delle scorte di prodotto e componenti

        L’aumento della varietà può essere causa di aumento di

             Costi dovuti alla complessità di gestione (nr. referenze, nr. fornitori etc)

             Modifiche di componenti nella fase di avviamento

             Rischi di obsolescenza di componenti e prodotti finiti

             Capitale circolante



        Il SC Manager deve assolutamente mettere in atto alcune semplici strategie
         di contenimento, monitorandone i risultati

             Component book

             Gestione “snella” delle modifiche

             Definizione di assetto fornitori per fase di sviluppo prodotto

             Segmentazione del circolante per funzione e redditività
                                        © Luigi Battezzati 2010                              11
Produzione: gestione dei vincoli e flessibilità



        L’introduzione di un nuovo prodotto può avere un impatto devastante su

            Efficienza complessiva del sistema di produzione

            Qualità nel processo e sul mercato

            Disponibilità di attrezzature comuni tra vecchio e nuovo prodotto



        Il SC Manager dovrebbe focalizzarsi su

            Assetto make or buy in funzione del ciclo di vita del prodotto

            Planning del phase in /phase out

            Localizzazione della flessibilità delle risorse : polivalenza, impianti




                                       © Luigi Battezzati 2010                         12
La reazione dei canali di vendita e distributivi



        L’introduzione di nuovi prodotti ha un duplice impatto riguardo la SC dei
         prodotti in phase out e dei prodotti in phase in

             I prodotti in phase out spesso devono essere movimentati verso
              differenti canali distribuitivi (es. outlet , altri paesi etc)

             I prodotti in phase in invece richiedono un grande sforzo logistico per
              garantire la disponibilità in una data definita, di un grande
              assortimento di prodotti.



        In entrambi i casi il SC Manager deve progettare e realizzare dei flussi che
         sono molto diversi rispetto i flussi a regime sia dal punto di vista del
         numero di referenze che dei tempi di risposta per punti di consegna


                                          © Luigi Battezzati 2010                       13
Condividere e misurare

        L’introduzione di nuovi prodotti richiede di sviluppare processi “snelli” di
         condivisione dei momenti critici che dovrebbero essere “visual” perché
         “locali”:

              Definizione dell’architettura di prodotto

              Proposta, selezione e gestione delle modifiche

              Planning delle attività di phase in e phase out



        Invece è comunque necessario misurare le prestazioni complessive della
         supply chain e specifiche dei nuovi prodotti, quali:

              Livello di servizio per riga e per ordine

              Tempi di risposta all’ordine

              Livelli di giacenza e rotazione degli stock

                                         © Luigi Battezzati 2010                        14
Conclusioni



      L’introduzione di nuovi prodotti è un processo che potenzialmente può
       perturbare il funzionamento della Supply Chain determinando aumento di
       costi, diminuzione del servizio e della qualità e insoddisfazione dei clienti.



      Il coinvolgimento del SC manager in tutte le attività che generano la
       varietà può permettere di rendere coerente il processo complessivo,
       riducendo gli effetti del malfunzionamento



      Strumenti di condivisione visual e di monitoraggio dei parametri critici della
       SC sono necessari per allineare i comportamenti alle scelte strategiche




                                      © Luigi Battezzati 2010                           15

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Presentazione Luigi Battezzati

  • 1. La gestione della varietà nell’introduzione del nuovo prodotto Luigi Battezzati Bologna, 22 Maggio 2010 © Luigi Battezzati 2010 1
  • 2. Agenda  Premessa  Modelli di innovazione e di sviluppo prodotto: il valore e come fare  Ruolo del responsabile della SC nello sviluppo del nuovo prodotto  Il S&Op per il nuovo prodotto: forecast e planning  La gestione delle scorte di prodotto e componenti  Produzione: gestione dei vincoli e flessibilità  La reazione dei canali di vendita e distributivi  Condividere e misurare  Conclusioni © Luigi Battezzati 2010 2
  • 3. Premessa  Il crescente numero di prodotti e componenti caratterizza sempre più le economie dei paesi sviluppati negli ultimi trent’anni  L’aumento del numero di prodotti finiti è determinato da tre fenomeni principali  La riduzione del ciclo di vita dei prodotti  L’aumento delle nicchie di mercato che si vogliono gestire  La crescita dell’offerta di prodotti personalizzabili  Questa varietà crescente ha quindi una dimensione quantitativa (il numero di prodotti) e una dimensione temporale ( i cambiamenti di prodotto) © Luigi Battezzati 2010 3
  • 4. L’innovazione * può essere tecnologica o di “significato” *Roberto Verganti, Design Driven Innovation – Changing the Rules of Competition by Radically Innovating what Things Mean. Boston, MA: Harvard Business Press, 2009 © Luigi Battezzati 2010 4
  • 5. Modelli di sviluppo prodotto: i principi che impattano sulla SC  Possiamo definire fondamentalmente due modelli di sviluppo prodotto che sono determinati da due strategie d’innovazione della tecnologia  Incrementali  Radicali  I prodotti che sono il risultato di strategie incrementali tendono ad avere molti elementi in comune con i prodotti esistenti e possono essere visti coerentemente nell’ambito di una piattaforma modulare di prodotto  Invece i prodotti che sono il risultato di una strategia radicale possono essere sicuramente molto diversi dai prodotti esistenti e quindi possono mettere in discussione completamente la supply chain © Luigi Battezzati 2010 5
  • 6. Modelli di sviluppo prodotto: alcuni esempi  Prodotti che sono il risultato di strategie incrementali possono essere trovati in tutti i settori ma particolarmente ricordiamo  Le collezioni di moda  L’industria dell’auto  Beni di largo consumo  Invece i prodotti che sono il risultato di una strategia radicale sono in generale molto rari nella maggior parte dei settori ma possono essere tipici di  Industria aereonautica militare  Industria farmaceutica © Luigi Battezzati 2010 6
  • 7. Infatti anche il rapporto con l’ecosistema impatta sulla SC * *Reference: Chesbrough, H. (2003), "Open Innovation: The New Imperative for Creating and Profiting from Technology", Harvard Business School Press. © Luigi Battezzati 2010 7
  • 8. Ma i successi sono spesso il risultato di approcci misti  Il caso I phone Apple • Sviluppo assolutamente “chiuso” del core del sistema HW e SW per ottenere l’effettivo controllo di prestazioni, affidabilità del prodotto/servizio in tempi ridotti e predefiniti • Ecosistema aperto di partner per poter ottenere rapidamente i servizi richiesti dal mercato (es App Store) • Prodotto+servizi design driven per proporre un’innovazione radicale di funzione e significato  Il caso nuova 500 FIAT • Sviluppo condiviso con un concorrente perchè la nuova 500 è realizzata nello stabilimento Fiat di Tychy in Polonia con piattaforma tecnologica comune con la nuova Ka Ford • Ecosistema che da un vantaggio competitivo attraverso la creazione di una community su Internet per lo sviluppo della nuova Fiat 500, a 500 giorni al lancio con il progetto «500 wants you». • Prodotto + servizi “user centered” per proporre un’innovazione prevalentemente di significato sulla base della quale poter sviluppare possibili evoluzioni design driven (elettrica etc) © Luigi Battezzati 2010 8
  • 9. Ruolo del responsabile della SC nello sviluppo di un nuovo prodotto  Coinvolgimento anticipato nel processo di sviluppo prodotto per validare le scelte fondamentali di progettazione del prodotto e di gestione dei processi.  Definizione in funzione del ciclo di vita del prodotto di  indicatori di prestazione  la corretta supply chain (efficiente/ efficace)  strategia make or buy in funzione delle performance richieste  Gestione operativa del passaggio dal vecchio al nuovo prodotto  stock di materiali, semilavorati e prodotti finiti  gestione degli obsoleti © Luigi Battezzati 2010 9
  • 10. IL S&Op per il nuovo prodotto: forecast e planning  L’introduzione di un nuovo prodotto è soprattutto molto critico per le funzioni previsionali e di pianificazione a causa della mancanza dei dati di riferimento o dello scarso valore dei dati rilevabili per analogia.  Per migliorare le prestazioni previsionali è necessario se possibile  Cercare tra in prodotti esistenti di cui si conosce la storia delle vendite quelli che si suppongano “analoghi” come comportamento agli esistenti per “importare “ i trend di mercato”.  Individuare campioni significativi di mercato che si possano monitorare continuamente per poter cogliere i segnali deboli di trend • Sviluppare cooperazioni con i clienti (collaborative forecasting , vendor management inventory, mass customization) per monitorare i comportamenti dei clienti e cogliere in anticipo le tendenze. © Luigi Battezzati 2010 10
  • 11. La gestione delle scorte di prodotto e componenti  L’aumento della varietà può essere causa di aumento di  Costi dovuti alla complessità di gestione (nr. referenze, nr. fornitori etc)  Modifiche di componenti nella fase di avviamento  Rischi di obsolescenza di componenti e prodotti finiti  Capitale circolante  Il SC Manager deve assolutamente mettere in atto alcune semplici strategie di contenimento, monitorandone i risultati  Component book  Gestione “snella” delle modifiche  Definizione di assetto fornitori per fase di sviluppo prodotto  Segmentazione del circolante per funzione e redditività © Luigi Battezzati 2010 11
  • 12. Produzione: gestione dei vincoli e flessibilità  L’introduzione di un nuovo prodotto può avere un impatto devastante su  Efficienza complessiva del sistema di produzione  Qualità nel processo e sul mercato  Disponibilità di attrezzature comuni tra vecchio e nuovo prodotto  Il SC Manager dovrebbe focalizzarsi su  Assetto make or buy in funzione del ciclo di vita del prodotto  Planning del phase in /phase out  Localizzazione della flessibilità delle risorse : polivalenza, impianti © Luigi Battezzati 2010 12
  • 13. La reazione dei canali di vendita e distributivi  L’introduzione di nuovi prodotti ha un duplice impatto riguardo la SC dei prodotti in phase out e dei prodotti in phase in  I prodotti in phase out spesso devono essere movimentati verso differenti canali distribuitivi (es. outlet , altri paesi etc)  I prodotti in phase in invece richiedono un grande sforzo logistico per garantire la disponibilità in una data definita, di un grande assortimento di prodotti.  In entrambi i casi il SC Manager deve progettare e realizzare dei flussi che sono molto diversi rispetto i flussi a regime sia dal punto di vista del numero di referenze che dei tempi di risposta per punti di consegna © Luigi Battezzati 2010 13
  • 14. Condividere e misurare  L’introduzione di nuovi prodotti richiede di sviluppare processi “snelli” di condivisione dei momenti critici che dovrebbero essere “visual” perché “locali”:  Definizione dell’architettura di prodotto  Proposta, selezione e gestione delle modifiche  Planning delle attività di phase in e phase out  Invece è comunque necessario misurare le prestazioni complessive della supply chain e specifiche dei nuovi prodotti, quali:  Livello di servizio per riga e per ordine  Tempi di risposta all’ordine  Livelli di giacenza e rotazione degli stock © Luigi Battezzati 2010 14
  • 15. Conclusioni  L’introduzione di nuovi prodotti è un processo che potenzialmente può perturbare il funzionamento della Supply Chain determinando aumento di costi, diminuzione del servizio e della qualità e insoddisfazione dei clienti.  Il coinvolgimento del SC manager in tutte le attività che generano la varietà può permettere di rendere coerente il processo complessivo, riducendo gli effetti del malfunzionamento  Strumenti di condivisione visual e di monitoraggio dei parametri critici della SC sono necessari per allineare i comportamenti alle scelte strategiche © Luigi Battezzati 2010 15