La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
Giornalino pon c3 legalita aspra
1. PON FSE C3 2010-1892
In questo giornale parleremo di:
Irina, mediatrice culturale, una ragazza molto speciale!!!
Peppino Impastato, la voce della lotta alla mafia
Padre Pino Puglisi, detto 3P
Giovanni e Paolo: il coraggio di dire no alla mafia
Libera Piazza: il nostro contributo alla manifestazione.
La pagina dei giochi
Inoltre … le foto scattate durante i lavori e disegni creati da noi 1
2. GLI ALUNNI
Presentazione CHE HANNO COLLABORATO
SONO:
Il nostro giornale nasce all’interno del
progetto PON: “A caccia dei diritti umani”
promosso dall’Istituto Comprensivo
Castrenze Civello di Aspra in Balistreri Maria
collaborazione con l’Associazione Apriti Balistreri Noemy
Cuore Onlus di Palermo. Conti Chiara
Ma perché un Giornale? D'Acquisto Alessia
Il giornale ci è sembrato un ottimo
strumento, immediato, di facile fruizione,
Di Salvo Provvidenza Fabiana
interessante e, anche, divertente per far Di Salvo Federica
circolare notizie che avessero il sapore Di Salvo Noemi
della SPERANZA! Si, speranza perché è La Licata Salvatore Pio
questa che ci ha animato per tutto il Lo Nardo Gianpiero
percorso di lavoro. Lucchese Veronica
Trattare i temi della legalità e
dell’interculturalità, parlare di uomini
Mangione Maria Rosaria
come Messina Gilda Maria
Giovanni Falcone, Paola Borsellino, Don Nicosia Leonardo
Giuseppe Puglisi ci ha permesso di credere Piretto Paolo
nel futuro: NEL NOSTRO FUTURO, quello
Presentato Emilia
Stesso che 3 P (Padre Pino Puglisi)
desiderava per i suoi ragazzi e che dava Sardina Antonino
tanto fastidio agli uomini di “Cosa Storniolo Miriam
Nostra”. Taormina Sofia
Attraverso questo giornale abbiamo cercato Vanella Francesco
di raccontare quello che abbiamo imparato Ventimiglia Federica
da questa esperienza. Lo abbiamo fatto
Zizzo Giuseppe
tramite articoli, foto, testi, immagini che
testimoniano l’impegno che tutti noi
abbiamo messo per rispondere ad una
domanda, che poi è il titolo del nostro
giornale: “CHE COS’È LA LEGALITÀ?”.
Leggendo le pagine che seguono capirete
che cos’è per noi la legalità!
BUONA LETTURA!
2
3. Una ragazza molto speciale!!!
Il 30 marzo abbiamo
cominciato un progetto PON aiutarla ad ambientarsi, la
dove abbiamo incontrato una prendevano in giro perché non
persona che lavora come sapeva parlare la loro lingua.
Mediatrice Culturale Crescendo Irina, proprio per
Il suo nome è Irina. le difficoltà incontrate, ha
Durante l’incontro Irina ha studiato per diventare una
raccontato la storia della sua mediatrice culturale, cioè
vita. colei che facilita le relazioni
E’ nata in un paese della tra persone appartenenti a
Romania ed ha vissuto con i culture diverse. Infatti il suo
suoi nonni fino all’età di primo lavoro è stato in un
quattordici anni. Poi è stata carcere minorile di Palermo
adottata da una famiglia dove aiutava le persone di
italiana che le ha dato molto un’altra nazione a socializzare
amore. Il primo giorno di fra loro. Irina è stata molto
scuola in Italia è stato molto simpatica e socievole con noi
difficile per lei perché i suoi e ci ha insegnato tantissime
nuovi compagni, invece di cose che non conoscevamo!
.
Maria balistreri
Giampiero Lonardo
Maria Rosaria Mangione
3
4. Le attività svolte con Irina
- Un gioco di ruolo per capire
l’importanza del Mediatore Culturale -
Irina ci ha fatto fare tanti Quando il mediatore parlò
giochi. Il primo è stato un con la bambina capì il motivo
“gioco di ruolo”: si tratta di
una recita improvvisata! per cui si rifiutava di
Irina ha chiamato tre mangiare la pasta preparata
bambini e ha assegnato ad dalla madre: il basilico per i
ognuno delle parti: uno Rumeni (paese di origine
doveva interpretare il ruolo della bambina) è una pianta
del mediatore culturale, una
quello della bambina sacra e, quindi, la bambina
straniera e l’ultima era la on poteva mangiarla.
mamma che aveva adottato Da quel momento la madre
la bambina straniera. iniziò a preparare piatti
La mamma preparava tutti i diversi dalla pasta con
giorni la pasta con il sugo e
il basilico, un piatto che la il sugo e il basilico e la
bambina si rifiutava, bambina iniziò a mangiare!
puntualmente, di mangiare. Grazie a questa semplice
Preoccupata per questo storia, Irina ci ha
comportamento, la donna fatto capire che il mediatore
decise di chiamare il
mediatore culturale. culturale è colui che aiuta
due persone di culture
diverse a capirsi!
Veronica Lucchese
Federica Di Salvo
4
Disegno di Paolo Piretto
5. Durante l’incontro con l’esperta
abbiamo realizzato il cartellone
dell’interculturalità!
Ecco alcune Immagini
scattate durante i lavori ….
Dall’inizio …
Siamo stati proprio
bravi! 5
6. L’ANGOLO DELLA CUCINA
A PROPOSITO DI CULTURA
DALLA SICILIA ALLA CINA: LA TRADIZIONE IN CUCINA
La cultura passa anche dalla cucina. Il coscous va preparato in un piatto largo e
In ogni paese del mondo ci sono i piatti basso (mafaradda), cotto a vapore in
della tradizione i cui ingredienti e le una couscoussiera e portato in tavola nel
modalità di preparazione sono espressione “lemmu”, largo vaso di terracotta.
della storia di quella civiltà. Un altro modo particolare di presentare il
Cibi, che oltre a riempire gli stomaci degli pesce in tavola arriva dalla tradizione
avventori, sono testimonianza della vita giapponese: il sushi. Nel VII secolo venne
quotidiana dei popoli della terra. introdotta in Giappone la tecnica della
Pizza, couscous, muffin, arancine, marinatura, che permise ai cuochi di
sushi … basta solo nominarli e davanti agli specializzarsi nel confezionare il pesce con
occhi scorrono immagini legate a popoli, il riso: con la fermentazione del pesce, il
storie, terre, culture diverse accomunate da riso produce una acido lattico che marina il
una cosa: il gusto irresistibile delle pietanze! pesce. Questo prodotto si chiamava nare
La classica base,il pomodoro, la sushi e fu il primo metodo di produzione dal
mozzarella,la fragranza del basilico e un filo quale, tramite altri passaggi, derivò il sushi
d’olio:cosa c’è di più sano e mediterraneo che oggi conosciamo e apprezziamo
della PIZZA MARGHERITA? Come ogni pasto che si rispetti non poteva
Lo sapevate che deve il suo nome ad una mancare il dolce.
regina? Sarà forse per questo che è nota Dagli Stati Uniti d’America arrivano i Muffin:
anche come la “regina delle pizze”! piccole tortine consumate tipicamente a
Parlando di tradizione in cucina a tutti noi, colazione.
“siciliani doc”, è venuto in mente una Per prepararle è necessario uno stampo
buonissima specialità della cucina apposito oppure delle formine di carta.
siciliana e, in particolare, di quella Esistono tante varianti: allo yogurt,
palermitana: le ARANCINE … solo con gocce di cioccolato, ai mirtilli …
nominarle fa venire l’acquolina in bocca: tutte una vera delizia!
“GNAM!”. Oltre alla fame che ci è venuta, parlando
L'arancina sembra essere stata importata di cibo, il messaggio trasmesso e che,
dagli arabi. Invece l'impanatura e la frittura speriamo passi leggendo queste pagine,
sembrano venire dalla corte di Federico II. è che l’educazione interculturale, il
Un altro piatto che troviamo nella cucina rispetto dell’altro, della diversità passa
siciliana, specialmente nella zona del anche dalla CUCINA!
trapanese, ma che si lega alla storia e alle
tradizioni conviviali delle popolazioni arabe è il Chiara Conti
COUSCOUS. Salvatore La Licata
Antonino Sardina
Giuseppe Zizzo
6
7. E ora … gli ingredienti!!
ARANCINE
Gr. 500 di riso, 1 cipolla, gr. 200 di
Sushi
300 gr di riso a chicco piccolo
rigaglie di pollo, gr. 200 di polpa di 340 ml d'acqua
Vitello tritata, gr. 250 di piselli, gr. 1 pezzo di alga Kombu (5 cm X
150 di concentrato di pomodoro, 1 10 cm)
tazza di brodo vegetale, 1 ciuffo di 10 cucchiai di aceto
2,5 cucchiai di zucchero
prezzemolo, 1 costa di sedano, alcune
1 cucchiaino di sale
foglie di basilico, gr. 100 di burro, 1
bustina di zafferano, gr. 100 di Muffin ai mirtilli
formaggio grana grattugiato, 4 uova, 125gr di mirtilli
gr. 200 di mozzarella, gr. 150 di 250 gr di farina 00
farina bianca, gr. 400 di pangrattato, 80 gr di zucchero
3 cucchiaini di lievito in polvere
olio extravergine di oliva, sale,
½ cucchiaino di sale
pepe, abbondante olio per friggere. 1 uovo
1 cucchiaino di scorza d’arancia
grattugiata
IL COUS COUS O COUSCOUS 60 gr di burro
Gr 500 di semola di grano duro, farina, 25 cl di latte
alloro, acqua, olio extravergine di oliva,
sale, pepe o peperoncino.
Alessia D’Acquisto
Paolo Piretto
La pizza margherita
Miriam Storniolo
1L. Di acqua
Francesco Vanella
2kg di farina
20g di lievito fresco (7 di
quello secco)
50g di sale marino
Pomodoro mozzarella e basilico
Muffin ai mirtilli
Sushi giapponese
Lemmu
Mafaradda Couscoussiera
7
8. Le pagine dei giochi
… e adesso, dopo le tradizioni in cucina, vi presentiamo
alcuni giochi dal “sapore culturale”….Buon appet …
ops ….
Buon divertimento!
Tutte le soluzioni ai giochi le trovate a pagina: 25, 26 e 27
Trova l’ingrediente Unisci con una freccia la
sbagliato pietanza con
l’ingrediente giusto
Sushi
A) 10 cucchiai di Sale
B) 1 foglia di Alga
Kombu Sushi
C) Riso Cous-cous
Cous-cous 10 cucchiai di aceto
A)Acqua
B)4 cucchiai di Sale Farina,sale,olio
C) Pepe o Peperoncino
Alessia D’Acquisto
Emilia Presentato
8
9. Collega i disegni alle parole esatte
fâá{| z|tÑÑÉÇxáx
Cous cous arabo
_xÅÅâ tÜtuÉ
Maria Rosaria Mangione
ED ECCO LA NOSTRA SPECIALITA’ L’ARANCINA
CANCELLA GLI INGREDIENTI SBAGLIATI E COMPLETA LA RICETTA
GR 500 DI RISO,
GR 60 DI ZUCCHERO.
1 CUCCHIAINO DI SCORZA D’ ARANCIA
GRATTUGGIATA,
GR 200 DI POLLO,
1/2 CUCCHIAINO DI SALE, 1 UOVO,
GR 400 DI PANGRATTATO
GR 250 DI FARINA
Veronica Lucchese
9
10. COLLEGA CON DELLE LINEE GLI INGREDIENTI
ALL’IMMAGINE CORRISPONDENTE
• 125 GR MIRTILLI ARANCINA
• 500 GR DI RISO
• ½ CUCCHIAINO DI SALE
• 60 GR DI BURRO
MUFFIN
• 1 CIPOLLA
• 25 CL DI LATTE
Giampiero Lonardo
Giuseppe Zizzo
10
11. E ORA UN GIOCO SULL’ORGOGLIO NAZIONALE:
LA PIZZA MARGHERITA
Completa la pizza margherita e rispondi a gli indovinelli
Nella pizza margherita ci va la zucchina? Nella pizza margherita ci va l’origano?
Nella pizza margherita ci va la mozzarella? Nella pizza margherita ci va la melanzana?
Nella pizza margherita ci vanno le carote? Nella pizza margherita ci va il basilico?
Chiara Conti
Miriam Storniolo
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12. Storie dell’Antimafia
Falcone e Borsellino: il coraggio di dire no alla mafia
- Due esempi per vivere nella legalità -
Oggi abbiamo parlato della mafia e di due grandi persone L’ANGOLO DELLE OPINIONI
che l’hanno combattuta: i giudici Giovanni Falcone e Paolo a proposito di Mafia e Antimafia
Borsellino. L’esperta ci ha raccontato la loro storia e ci ha detto che
sotto la casa di Falcone c’è un albero dove le persone hanno appeso Alessia Acquisto Emilia Presentato
Per noi la mafia è una cosa molto
cartelloni e striscioni per ricordarli. L’albero è simbolo di speranza, di brutta che non dovrebbe esistere
pace, di voglia di giustizia e rappresenta, anche, l’impegno dei perché porta solo alla morte
cittadini onesti a ribellarsi contro la mafia! Falcone e Borsellino sono Pensiamo che Falcone e Borsellino
morti in due grandi attentati chiamati: “ la strage di Capaci” in cui siano state delle persone molto
importanti e coraggiose
morì Falcone esplodendo con la sua macchina e “la strage di via Pensiamo che l’omertà non
D’Amelio” dove morì Borsellino, sotto casa di sua madre. I giudici dovrebbe esistere. Stare zitti
morirono perché dedicarono la loro vita alla lotta contro la mafia e significa fare un favore ala mafia.
perché arrestarono tanti mafiosi. Ciò che ha colpito di più gli alunni Ascoltando le storie di Falcone e
Borsellino Abbiamo imparato molte
che hanno ascoltato le loro storie è stato il coraggio di Falcone e cose sulla mafia e su chi l’ha
Borsellino. Questi due grandi uomini, pur sapendo del pericolo che combattuta. Quando Paolo
correvano, non si sono tirati indietro e non hanno mai chinato il capo Borsellino e Giovanni Falcone sono
davanti alle situazioni più difficili. Durante il laboratorio sono state morti le persone, stanche dei
soprusi, hanno scelto un albero
svolte alcune attività. Dopo aver diviso gli alunni in tre piccoli (sotto casa di Falcone) come
gruppi di lavoro, l’esperta ha assegnato il compito di inventare il simbolo di libertà e riconoscenza
finale di una storia di mafia. Ogni gruppo era libero nella ricerca del per questi due grandi uomini.
finale il cui unico vincolo era che si trattasse di un Lieto fine: il bene
doveva trionfare! Una volta scritto il finale, ogni gruppo ha Maria Rosari Mangione
drammatizzato la sua storia! In tutte le storie il lieto fine consisteva Per me Falcone e Borsellino sono stati degli uomini
nella necessità di sconfiggere l’omertà per vincere la mafia e di avere giusti e molto coraggiosi, hanno affrontando molte
Battaglie contro i mafiosi .
il coraggio di denunciare i soprusi delle organizzazioni mafiose.
In questi giorni abbiamo parlato di molte cose come
Attraverso questo lavoro ciò che tutti gli alunni hanno compreso è
per esempio : legalità , mafia e omertà che sono
che le morti di Falcone e Borsellino non sono state inutili perché
stati, secondo il mio parere ,gli argomenti più
ancora oggi:
interessanti. Penso che l’omertà non dovrebbe
“LE LORO IDEE CAMMINANO SULLE GAMBE DI ALTRI UOMINI”
esistere perché è una cosa molto brutta. I mafiosi
costringono la gente a non parlare per non far
Maria Balistreri scoprire le cose brutte che fanno.
Sofia Taormina
Antonino Sardina
Per me la mafia e una cosa bruttissima. Gli uomini
della mafia minacciano le persone, chiedono il pizzo,
spacciano droga! Le persone che si ribellano
purtroppo, a volte, sono uccise.
In questi giorni ho imparato cos’è la mafia e chi sono
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone . Secondo me
sono stati due bravissimi giudici e due grandi uomini
coraggiosi e dediti al loro lavoro.
La frase che più mi ha colpito di Paolo Borsellino è
stata: “Non sono né un eroe né un kamikaze ma una
persona come tante altre. L’importante e che sia il
coraggio a prendere il sopravento”.
Quella di Giovanni Falcone è : “Chi tace e chi piega la
Nella foto Giovanni Falcone (a sinistra) e Paolo Borsellino testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi
cammina a testa alta muore una sola volta”.
12
13. Io sono Giovanni Io sono Paolo
Falcone e voglio dirvi Borsellino e dico che
che gli uomini non ho mai chiesto
passano, le idee di occuparmi di
restano e mafia. Ci sono
continueranno a entrato per caso e
camminare sulle poi ci sono rimasto
gambe di altri uomini per un problema
morale: la gente mi
moriva intorno
Disegni a cura di
Salvatore La Licata 13
15. Come l’albero di Falcone, anche noi abbiamo
voluto creare il nostro simbolo della legalità
che contenesse alcune frasi importanti:
“Il fiore della legalità”
15
16. Il cruciverba della
legalità
Definizioni
1 Può essere costituzionale
2 Vanno rispettate per migliore il mondo
3 Si dice di una persona retta
4 Combatte la malavita organizzata
5 Contrario di legalità
6 Il diritto di ciascuno rispetto agli altri
7 Conformità
8 Un improprio di qualcosa
9 Eccesso di comando, indiscutibile
10 Accurata fedeltà – Bene posseduto
11 Norme che indicano come comportarsi
12 Ingiustizia Salvatore La Licata
13 Vedi definizione precedente Paolo Piretto
14 Pasta tipica siciliana con melanzane Francesco Vanella
15 Conformarsi a un principio di comportamento Antonino Sardina
16
17. Storie di mafia
Giuseppe Impastato
L’uomo che disse basta dai microfoni di una radio
Oggi l’esperta ci ha parlato di un’altra persona
importante che si chiama Giuseppe Impastato,
detto Peppino. Già da adolescente aveva rotto i
rapporti con il padre e aveva preso la via della
lotta contro la mafia.
Ci ha raccontato che ha inventato una radio
dalla quale denunciava i delitti e i traffici illeciti
del boss Tano Badalamenti e di altri boss locali.
Faceva un programma satirico che si chiamava
“ONDA PAZZA”. Si era candidato alle elezioni
del suo Comune, perchè credeva che la politica
giusta, non collusa con la mafia, potesse essere
un modo rendere Cinisi un paese libero!
Lui non aveva paura e faceva nomi e cognomi di
politici e mafiosi, che tra di loro andavano a Giuseppe Impastato
braccetto.
Per questi motivi, nel 1978 è stato ucciso
proprio durante la campagna elettorale.
I suoi compaesani, pochi giorni dopo votarono il
suo nome eleggendolo, simbolicamente, al
Consiglio Comunale.
Questo era il segno che qualcosa si stava
muovendo nelle coscienze dei cittadini, che la
morte di Peppino non era stata vana, le sue
parole, il suo coraggio avevano fatto breccia nei
cuori delle persone di Cinisi.
Sofia Taormina
Maria Rosaria Mangione
17
18. Lotta alla mafia
Padre Pino Puglisi, detto 3 P
L’uomo che ha cambiato Brancaccio
Don Giuseppe Puglisi
Il 10 maggio 2011, al progetto PON, l'esperta Laura
Siniscalchi ci ha parlato di Don Giuseppe Puglisi (detto
3P). Lui nasce nella borgata palermitana di Brancaccio, il
15 settembre 1937 e viene ucciso dalla mafia della
stessa borgata il 15 settembre del 1993. Centro Padre Nostro
Entra nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e
viene ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini il 2
luglio 1960.
Sin dai primi anni di sacerdozio Don Pino Puglisi segue
in particolar modo i ragazzi influenzati dalla mafia.
Padre Pino
Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a Puglisi
Brancaccio.
Il 29 gennaio 1993 inaugura il centro "Padre nostro", che
diventa punto di riferimento per le persone del quartiere
e per giovani.
In questo periodo viene aiutato anche da un gruppo di
suore e da il viceparroco Gregorio Porcaro.
Ma perché la mafia lo ha voluto morto? Disegno di Paolo Piretto
Don Pino propone un modello di prete che i boss non
riconoscono mentre si sono sempre mostrati pronti ad
"rispettare" un sacerdote che sta in sacrestia.
Padre Puglisi sceglie,invece, di uscire dalla sacrestia e di
vivere fino in fondo i problemi e le speranze della sua
gente. Desidera, in quanto parroco, la liberazione e la
promozione del suo popolo. Don Puglisi propone un
nuovo modello di parrocchia.
Don Pino Puglisi dice :"Non dobbiamo tacere,ma
sconfiggere l'omertà"
Il 15 settembre 1993 dopo aver festeggiato il 56°
compleanno con gli amici ritorna a casa e trova due
ragazzi che gli dissero:"Questa è una rapina" Gli tolsero
la valigia e Don Pino Puglisi sorrise per l'ultima volta
dicendo:"Me lo aspettavo".
Francesco Vanella
Miriam Storniolo 18
Fabiana Di Salvo
19. Peppino Impastato alla radio
Disegno di Salvatore La Licata
Toni che parla alla folla
Disegno di Paolo Piretto
19
20. Da grande voglio fare il
Cantastorie!
Oggi è venuto a trovarci ….. , un cantastorie che ci ha intrattenuto con due
bellissime cantate: “Paulu e Giovanni” e la storia di “Colapisci”
Non ci sono parole per descrivere quanto è stato emozionante sentirlo,
crediamo che la cosa migliore sia far parlare le immagini!!!
20
21. Paulu e Giovanni
Testo: Michelangelo Balistreri
Musica: Michelangelo Balistreri – Paolo Zarcone
Vi riportiamo qui di seguito il
Bellissimo testo della cantata
dedicata a Paolo Borsellino e
Giovanni Falcone.
Erano comu frati Paulu e Giuvanni Giovanni
di picciriddi a quannu foru ranni a tutti e dui nni scartò u Siguri
jucavanu nte strati ri Palermo Pi faringi pruvari stu duluri
e canusciru a stati e puru u nvernu e comu a iddu n’hannu a chiantiri
ncruci
Crisceru manu manu e comu un Sulu picchi vulemu dari paci
sonnu comu traderu a Cristu
Si ritruvaru granni nta stu munnu hannu a tradiri a nutri
E a vita ca di nichi era un jocu ma Giuda un è iscariota
po jurnu dopu jornu addivintò un ma di sta terra matri
focu.
Paolo!
E tutti li ricordi salvati ajeri Lassamuci signalu di spiranzi
lassavanu lu postu a i so pinzeri pi scuitare forti li cuscenzi
videvanu Palermu ncatinata e pi rispettu i chiddi prima i nutri
E u munnu e la Sicilia ncuttumata hannu a jisari a vuci puru i petri
pi quannu è u nostru turnu
Nta nostra terra e’ tutta brava genti di salutari u munnu
A parti quarchidunu dunamu a la Sicilia onuri e libirtà
ca un nn’ha caputu nenti
Di nzoccu e’ la vita e o postu di lu cori
Hannu na petra ciaca ca un canusci Nicosia Leonardo
amuri Sardina Antonino
Zizzo Giuseppe
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22. Apprendimento in situazione
Libera piazza: il nostro contributo alla
manifestazione
Siamo quasi giunti alla fine del nostro Abbiamo dato il nostro contributo
progetto e mancano ancora poche pagine alla manifestazione organizzata a Piazza
per concludere il giornale. Abbiamo scelto Castelnuovo: “Libera Piazza”.
di chiudere in bellezza, mostrandovi le Con entusiasmo, abbiamo mostrato ai
immagini della interessante esperienza passanti il nostro giornale e i lavori fatti
fatta il 19 maggio con l’associazione durante il laboratorio.
“Libera: nomi e numeri contro le mafie”. Infine abbiamo girato la domanda che, sin
A Palermo abbiamo visitato Piazza della dall’inizio, ci eravamo posti e che ci ha
Memoria, che si trova alle spalle del accompagnato in tutto il cammino: “CHE
Tribunale. Un monumento per i caduti COS’ E’ LA LEGALITA’?”.
nella lotta contro la mafia. Sui gradini si Molti si sono prestati a rispondere,
leggevano i nomi di Falcone, Borsellino e abbiamo capito che ognuno usa parole
altri uomini che, come loro, hanno lottato diverse per dirlo, ma per tutti la legalità
per una Sicilia libera … una terra che è ciò che serve per essere veramente
potesse spiccare il volo come LIBERI.
simboleggiano le ali della dea Nike che Conti Chiara
si trovano al centro della piazza. Di Salvo Noemi
Presentato Emilia
Nike è la dea della libertà, quella stessa
che tutti noi abbiamo potuto respirare
stando seduti su quei gradini a parlare di
mafia, antimafia e giustizia!
Abbiamo visitato la “Bottega dei sapori e
dei saperi di libera”, un bene confiscato
alla mafia che adesso è luogo dove
vengono venduti i prodotti a marchio
“Libera Terra” (prodotti i cui beni vengono
dalle terre confiscate e restituite ai
cittadini).
22
25. Le soluzioni ai nostri giochi
Indovinelli sulla pizza margherita pag.
Gli ingredienti sbagliati sono:
zucchina, carota,origano e
melanzane.
Trova l’ingrediente sbagliato pag
Sushi
a) 10 cucchiai di Sale
Cous-cous
B) 4 cucchiai di Sale
Unisci con una freccia la pietanza con l’ingrediente giusto pag
Cous-cous Farina,sale,olio
Sushi 10 cucchiai di aceto
Collega i disegni alle parole esatte pag
Lemmu arabo
Sushi giapponese
Cous cous arabo
25
26. CANCELLA GLI COLLEGA CON DELLE
INGRADIENTI LINEE GLI INGREDIENTI
SBAGLIATI E ALL’IMMAGINE
CORRISPONDENTE pag
COMPLETA LA
RICETTA
125 GR MIRTILLI
DELL’ARANCINA pag
500 GR DI RISO
Gr 500 di riso, 1 cipolla, gr. 200 di
rigaglie di pollo, gr. 200 di polpa di
½ CUCCHIAINO DI SALE
Vitello tritata, gr. 250 di piselli, gr.
150 di concentrato di pomodoro,
60 GR DI BURRO
1 tazza di brodo vegetale, 1 ciuffo
di prezzemolo,1 costa di sedano,
1 CIPOLLA
alcune foglie di basilico, gr. 100 di
burro, 1 bustina di zafferano, gr.
25 Cl DI LATTE
100 di formaggio grana
grattugiato, 4 uova, gr. 200 di
mozzarella, gr. 150 di farina
bianca, gr. 400 di pangrattato, olio
extravergine di oliva, sale,
pepe, abbondante olio per
friggere.
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28. Esperti Associazione Apriti cuore ONLUS: Anisoara Irina - Mediatrice culturale
Dott. ssa Laura Siniscalchi- Psicologa
Tutor:
Graziella Messina - Maria Casserà - Antonina Taddeo
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione
di questo giornale:
Il Dirigente Scolastico
le Insegnanti
il Personale ATA
I collaboratori
gli esperti esterni
i genitori e, naturalmente, i veri protagonisti…
…gli alunni delle classi VA, VB e VC
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