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Effetti economici dei cambiamenti
climatici in EU e Italia
Relator: dott .Giuseppe di Brisco
Insegnamento : Politiche per lo Sviluppo
Sostenibile Prof. Caterina De Lucia
Dipartimento di Economia
Aspetti Generali

•

Il mondo scientifico ha ribadito che vi è una forte relazione tra l’aumento della
concentrazione dell’anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera e i cambiamenti climatici.
Il cambiamento climatico, non comporterà solo un aumento delle temperature (global
warming), ma una modifica dell’intero sistema climatico, ivi compreso il regime delle
precipitazioni, dei venti e la frequenza e l’intensità degli eventi estremi, con modalità
differenti nelle diverse regioni del mondo.

Cambiamenti climatici (Climate Change)
• Nell’uso dell’IPPC, si riferisce ad ogni cambiamento del clima nel tempo, dovuto sia
alla variabilità naturale sia come risultato dell’attività umana.
• (UNFCCC) per cambiamenti climatici si intende ogni cambiamento del clima che sia
direttamente o indirettamente attribuito all’attività umana che altera la composizione
dell’atmosfera globale e che è addizionale alla variabilità naturale del clima osservata
su un periodo di tempo confrontabile.

2
Aspetti Generali
•

Il IV rapporto dell’IPCC ha osservato che, indipendentemente dalla portata delle
misure di mitigazione adottate dai governi nei prossimi 20 anni, le azioni messe in
atto possono non essere sufficienti ad attenuare il riscaldamento globale e il
mutamento del sistema climatico associato anche al conseguente lento
riscaldamento degli oceani.

Il cambiamento climatico è già una realtà.

•

Per tale motivo che le sfide che la società dovrà affrontare in tutto il mondo
comportano l’avvio di politiche di adattamento agli impatti attuali e futuri al fine di
ridurre al minimo le ripercussioni negative di tale fenomeno e in alcuni casi sfruttarne
anche possibili vantaggi.

3
Adattamento e Mitigazione

Una politica efficace deve comprendere una serie di attività di
adattamento e mitigazione.

Cosa significa mitigazione e adattamento?

4
Mitigazione

Per mitigazione intendiamo tutte le opere necessarie alla riduzione dell’impatto
ambientale e al contenimento.

5
Adattamento

Secondo

il

Glossario

Dinamico

ISPRA-CATAP,

per

adattamento

si

intende

l'adeguamento di un organismo, una specie o di un sistema ambientale al modificarsi
delle condizioni esterne. In tema di sviluppo sostenibile assume priorità la questione
dell'adattamento ai cambiamenti climatici globali ed ai relativi riflessi locali.

6
Elementi di adattamento
Elementi di adattamento
Attività di adattamento abbracciano cinque componenti generali:
•L'osservazione di variabili climatiche e non-climatica;
•Valutazione degli impatti climatici e la vulnerabilità;
•Pianificazione;
•Attuazione e
•Monitoraggio e valutazione delle azioni di adattamento.
Per abilitare la condivisione della conoscenza e di apprendimento ,
attiva e costante coinvolgimento delle parti interessate , comprese le
organizzazioni nazionali, regionali, multilaterali e internazionali, i
settori pubblico e privato, la società civile e altre parti interessate, ed
efficace gestione della conoscenza sono anche aspetti importanti di
adattamento. L'adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici
può essere intrapresa in varie regioni e settori, ed a vari livelli.

Osservazione

Assessment

Pianificazione

Attuazione

Monitoraggio e
Valutazione
7
A causa dei Cambiamenti Climatici
Alcune parti del pianeta sono già alle prese con gli effetti del riscaldamento climatico,
che negli ultimi tre decenni ha avuto conseguenze disastrose su molti sistemi fisici e
biologici nel mondo, compreso il settore idrico, gli ecosistemi, le coste e la salute.

1 miliardo di persone potrebbe essere costretto a migrare da qui al 2050
e potranno perdere le proprie riserve di acqua dolce creando una nuova
Classe di «rifugiati politici o «Ecoprofughi»

8
A causa dei Cambiamenti Climatici
•

L’innalzamento del livello dei mari potrà minacciare i delta dei fiumi più importanti
provocando la migrazione di oltre un milione di persone per regione entro il 2050.

•

Il cambiamento climatico ha, gravi implicazioni per la salute umana e animale. Le
malattie sensibili al clima sono già tra le più mortali al mondo: sommando l’effetto
della dissenteria, della malaria e della malnutrizione da carenza di proteine si
raggiungono cifre drammatiche di oltre 3,3 milioni di morti l’anno, un terzo dei quali
in Africa.

•

Gli ecosistemi, la flora e la fauna (circa il 20-30%) vedrà probabilmente aumentare il
proprio rischio di estinzione se la temperatura media globale aumenterà di1,5-2,5 °C
rispetto ai livelli preindustriali.

9
Rimedi ai Cambiamenti Climatici
•

Un’azione tempestiva per l’adattamento al cambiamento climatico potrà prevenire il
danno potenziale e ridurrà al minimo i pericoli per la salute umana, lo sviluppo
economico, le infrastrutture e gli ecosistemi. L’adattamento è una sfida complessa,
poiché la severità degli impatti del cambiamento climatico varia considerevolmente
da regione a regione.

•

Gli impatti dipendono da fattori quale la vulnerabilità fisica delle singole regioni, il
livello di sviluppo socio-economico, la capacità adattiva della popolazione e
dell’ambiente, i servizi sanitari e i meccanismi di monitoraggio delle possibili
catastrofi.

•

L’azione in materia di adattamento è necessaria ad ogni livello di governo(locale,
regionale, nazionale, europeo e internazionale) e richiede il coinvolgimento delle
amministrazioni pubbliche, del settore privato e dei singoli cittadini, delle singole
comunità locali, dei sindacati e delle organizzazioni non governative( ONG).

10
Rimedi ai Cambiamenti Climatici

Vi è bisogno di un efficace intervento per far si che le persone più indifese rispetto
agli effetti dei cambiamenti climatici siano tutelate, ed allo stesso tempo è
necessaria una strategia per conseguire obiettivi comuni ma differenziati di
adattamento per proteggere le popolazioni più povere e vulnerabili

11
Climate change

Il cambiamento climatico sta avendo, e avrà, effetti molto
differenti sulle comunità all’interno dei Paesi, tra i Paesi stessi e le
varie regioni, su questa generazione e quelle future, sul mondo
naturale.

12
L'Europa e i cambiamenti Climatici

Cambiamenti climatici significativi e i relativi impatti sono già visibili in Europa.
•

Le recenti osservazioni sul territorio europeo mostrano che la temperatura è
aumentata più della media mondiale ( viene valutata 1,0° per i sistema terra-oceano,
1,3° sulla terraferma).

•

Le precipitazioni sono aumentate nel Nord Europa, mentre sono diminuite in alcune
zone del Sud Europa, le ondate di caldo sono diventate più frequenti e più acute,
mentre episodi di freddo intenso sono diminuiti nel corso degli ultimi 50 anni.

13
Le Regioni vulnerabili
•

In Europa, le zone più vulnerabili (secondo i dati EEA) sono l’Europa Meridionale, il
bacino del Mediterraneo, le regioni periferiche, l’Artide, le aree montane, ed in
particolare le Alpi, le zone insulari, le zone costiere e urbane e le pianure alluvionali
densamente popolate stanno affrontando problemi particolari

•

Per i soggetti più vulnerabili( bambini, anziani, disabili, malati cronici) sarà
probabilmente più difficile adattarsi, con conseguenti problemi di equità e di
distribuzione.

•

Una stima sulla Risorsa Idrica: l’Europa ha risorse adeguate, malgrado siano
aumentati drasticamente negli ultimi trent’anni i fenomeni di siccità e desertificazione
sia come diffusione sul territorio sia come intensità, comportando costi per l’economia
valutabili in nome di 100 miliardi.

14
Alcuni dei principali impatti sull’Europa
Gli scenari futuri indicano che i cambiamenti climatici influiranno negativamente su tutti i
settori dell’economia.

Alcuni dei principali impatti sull’Europa:
Salute, Animali e vegetali , Agricoltura, Ecosistemi e foreste,
Fertilità del suolo, Risorse idriche, Ambiente marino e Pesca, Occupazione,
Fornitura e domanda di energia, Infrastrutture.

L’impatto dei cambiamenti climatici si fa sentire di più sui settori che dipendono
maggiormente dai servizi ecosistemi, dalla disponibilità di acqua e dalle condizioni
climatiche: turismo, energia, pesca, silvicoltura e acquacultura, agricoltura.

15
Effetti economici potenziali in Europa

16
La situazione in Italia
La problematica dell’adattamento in Italia è stata scarsamente affrontata.
Solo nel 2007 nell’ambito della Conferenza Nazionale sui Cambiamenti climatici,
promossa dal Ministro dell’Ambiente (On. Pecoraro Scanio) dall’APAT oggi ISPRA
( Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), si è messo a fuoco
l’importanza delle problematiche su tale argomento.
Le ricerche condotte sino ad oggi risultano ancora molto ridotte.
Alcuni Macro dati:
L’aumento della temperatura media registrato nel nostro Paese nelle ultime decadi è
superiore a quello medio globale. In particolare, nel 2007/08 le anomalie rispetto al
trentennio 1961-1990 sono state +1,24 e + 1,09 C°, contro una media globale di 0,67 e
0,53 C°. Sono stati stimati un aumento medio del 12% di “giorni estivi” e un aumento
medio del 42% di “notti tropicali” rispetto alla media climatologica.

17
La situazione in Italia

 Come riportato nel volume dei Lavori della Conferenza sui Cambiamenti Climatici,
Solo nel XX Sec, ci sono state tra vittime, feriti o dispersi 10.000 persone e 350.000
tra senzatetto e sfollati e migliaia di case distrutte o danneggiate, come pure risultano
distrutte o danneggiate, anche centinaia di Km di strade e ferrovie.
 Oggi in Italia abbiamo 13.000 aree a rischio idrogeologico molto elevato (29.000
Kmq).

18
La situazione in Italia
In Italia abbiamo quattro questioni fondamentali da affrontare:

 Risorse idriche
 Sistemi agroforestali
 Aree marino costiere
 gestione del territorio (rischio idrogeologico elevato).

19
Gli aspetti economici
•

Gli aspetti economici, sono fondamentali, Essi permettono, di confrontare gli scenari,
tempi e aree geografiche diverse nel processo di valutazione. I costi del mancato
adattamento ai cambiamenti climatici in Italia potrebbe costare, nel 2050, al sistema
economico italiano una perdita compresa tra lo 0,12 e lo 0,20% una cifra tra i 2030.000 milioni di euro.

•

In Italia, 16.500 Km2 di terreno sono considerati vulnerabili al rischio desertificazione,
il che vuol dire che per questi terreni è prevista una diminuzione di resa agricola che,
in completa assenza di politiche e strategie di adattamento potrebbe comportare un
danno economico tra gli 11,5 (terreni adibiti a pascolo) e i 412,5 milioni di dollari
l’anno( nel caso di terreni irrigati).

.

20
Fine. Grazie a tutti.
Per ottenere la trasformazione della società, necessaria a far fronte alle sfide del cambiamento
climatico, dobbiamo superare un numero significativo di vincoli e cogliere le opportunità offerte dalle
situazioni di criticità.
•Queste includono azioni forti per ridurre l’inerzia dei sistemi sociali ed economici;
• interventi dei governi sulla base di un crescente desiderio del pubblico per un’azione efficace sui
cambiamenti climatici;
• riduzioni della pressione dovuta ad interessi particolari che portano a politiche di aumento delle
emissioni e riducono la resilienza ;
• Passaggio da una governance inefficiente a una leadership innovativa di governo, che consenta sia
nel pubblico che nel privato l’applicazione di norme e pratiche che favoriscono una seria sostenibilità
ambientale.

Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma
ci è stata prestata dai nostri figli.(Proverbio Masai).
21

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Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa

  • 1. Effetti economici dei cambiamenti climatici in EU e Italia Relator: dott .Giuseppe di Brisco Insegnamento : Politiche per lo Sviluppo Sostenibile Prof. Caterina De Lucia Dipartimento di Economia
  • 2. Aspetti Generali • Il mondo scientifico ha ribadito che vi è una forte relazione tra l’aumento della concentrazione dell’anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera e i cambiamenti climatici. Il cambiamento climatico, non comporterà solo un aumento delle temperature (global warming), ma una modifica dell’intero sistema climatico, ivi compreso il regime delle precipitazioni, dei venti e la frequenza e l’intensità degli eventi estremi, con modalità differenti nelle diverse regioni del mondo. Cambiamenti climatici (Climate Change) • Nell’uso dell’IPPC, si riferisce ad ogni cambiamento del clima nel tempo, dovuto sia alla variabilità naturale sia come risultato dell’attività umana. • (UNFCCC) per cambiamenti climatici si intende ogni cambiamento del clima che sia direttamente o indirettamente attribuito all’attività umana che altera la composizione dell’atmosfera globale e che è addizionale alla variabilità naturale del clima osservata su un periodo di tempo confrontabile. 2
  • 3. Aspetti Generali • Il IV rapporto dell’IPCC ha osservato che, indipendentemente dalla portata delle misure di mitigazione adottate dai governi nei prossimi 20 anni, le azioni messe in atto possono non essere sufficienti ad attenuare il riscaldamento globale e il mutamento del sistema climatico associato anche al conseguente lento riscaldamento degli oceani. Il cambiamento climatico è già una realtà. • Per tale motivo che le sfide che la società dovrà affrontare in tutto il mondo comportano l’avvio di politiche di adattamento agli impatti attuali e futuri al fine di ridurre al minimo le ripercussioni negative di tale fenomeno e in alcuni casi sfruttarne anche possibili vantaggi. 3
  • 4. Adattamento e Mitigazione Una politica efficace deve comprendere una serie di attività di adattamento e mitigazione. Cosa significa mitigazione e adattamento? 4
  • 5. Mitigazione Per mitigazione intendiamo tutte le opere necessarie alla riduzione dell’impatto ambientale e al contenimento. 5
  • 6. Adattamento Secondo il Glossario Dinamico ISPRA-CATAP, per adattamento si intende l'adeguamento di un organismo, una specie o di un sistema ambientale al modificarsi delle condizioni esterne. In tema di sviluppo sostenibile assume priorità la questione dell'adattamento ai cambiamenti climatici globali ed ai relativi riflessi locali. 6
  • 7. Elementi di adattamento Elementi di adattamento Attività di adattamento abbracciano cinque componenti generali: •L'osservazione di variabili climatiche e non-climatica; •Valutazione degli impatti climatici e la vulnerabilità; •Pianificazione; •Attuazione e •Monitoraggio e valutazione delle azioni di adattamento. Per abilitare la condivisione della conoscenza e di apprendimento , attiva e costante coinvolgimento delle parti interessate , comprese le organizzazioni nazionali, regionali, multilaterali e internazionali, i settori pubblico e privato, la società civile e altre parti interessate, ed efficace gestione della conoscenza sono anche aspetti importanti di adattamento. L'adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici può essere intrapresa in varie regioni e settori, ed a vari livelli. Osservazione Assessment Pianificazione Attuazione Monitoraggio e Valutazione 7
  • 8. A causa dei Cambiamenti Climatici Alcune parti del pianeta sono già alle prese con gli effetti del riscaldamento climatico, che negli ultimi tre decenni ha avuto conseguenze disastrose su molti sistemi fisici e biologici nel mondo, compreso il settore idrico, gli ecosistemi, le coste e la salute. 1 miliardo di persone potrebbe essere costretto a migrare da qui al 2050 e potranno perdere le proprie riserve di acqua dolce creando una nuova Classe di «rifugiati politici o «Ecoprofughi» 8
  • 9. A causa dei Cambiamenti Climatici • L’innalzamento del livello dei mari potrà minacciare i delta dei fiumi più importanti provocando la migrazione di oltre un milione di persone per regione entro il 2050. • Il cambiamento climatico ha, gravi implicazioni per la salute umana e animale. Le malattie sensibili al clima sono già tra le più mortali al mondo: sommando l’effetto della dissenteria, della malaria e della malnutrizione da carenza di proteine si raggiungono cifre drammatiche di oltre 3,3 milioni di morti l’anno, un terzo dei quali in Africa. • Gli ecosistemi, la flora e la fauna (circa il 20-30%) vedrà probabilmente aumentare il proprio rischio di estinzione se la temperatura media globale aumenterà di1,5-2,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. 9
  • 10. Rimedi ai Cambiamenti Climatici • Un’azione tempestiva per l’adattamento al cambiamento climatico potrà prevenire il danno potenziale e ridurrà al minimo i pericoli per la salute umana, lo sviluppo economico, le infrastrutture e gli ecosistemi. L’adattamento è una sfida complessa, poiché la severità degli impatti del cambiamento climatico varia considerevolmente da regione a regione. • Gli impatti dipendono da fattori quale la vulnerabilità fisica delle singole regioni, il livello di sviluppo socio-economico, la capacità adattiva della popolazione e dell’ambiente, i servizi sanitari e i meccanismi di monitoraggio delle possibili catastrofi. • L’azione in materia di adattamento è necessaria ad ogni livello di governo(locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale) e richiede il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche, del settore privato e dei singoli cittadini, delle singole comunità locali, dei sindacati e delle organizzazioni non governative( ONG). 10
  • 11. Rimedi ai Cambiamenti Climatici Vi è bisogno di un efficace intervento per far si che le persone più indifese rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici siano tutelate, ed allo stesso tempo è necessaria una strategia per conseguire obiettivi comuni ma differenziati di adattamento per proteggere le popolazioni più povere e vulnerabili 11
  • 12. Climate change Il cambiamento climatico sta avendo, e avrà, effetti molto differenti sulle comunità all’interno dei Paesi, tra i Paesi stessi e le varie regioni, su questa generazione e quelle future, sul mondo naturale. 12
  • 13. L'Europa e i cambiamenti Climatici Cambiamenti climatici significativi e i relativi impatti sono già visibili in Europa. • Le recenti osservazioni sul territorio europeo mostrano che la temperatura è aumentata più della media mondiale ( viene valutata 1,0° per i sistema terra-oceano, 1,3° sulla terraferma). • Le precipitazioni sono aumentate nel Nord Europa, mentre sono diminuite in alcune zone del Sud Europa, le ondate di caldo sono diventate più frequenti e più acute, mentre episodi di freddo intenso sono diminuiti nel corso degli ultimi 50 anni. 13
  • 14. Le Regioni vulnerabili • In Europa, le zone più vulnerabili (secondo i dati EEA) sono l’Europa Meridionale, il bacino del Mediterraneo, le regioni periferiche, l’Artide, le aree montane, ed in particolare le Alpi, le zone insulari, le zone costiere e urbane e le pianure alluvionali densamente popolate stanno affrontando problemi particolari • Per i soggetti più vulnerabili( bambini, anziani, disabili, malati cronici) sarà probabilmente più difficile adattarsi, con conseguenti problemi di equità e di distribuzione. • Una stima sulla Risorsa Idrica: l’Europa ha risorse adeguate, malgrado siano aumentati drasticamente negli ultimi trent’anni i fenomeni di siccità e desertificazione sia come diffusione sul territorio sia come intensità, comportando costi per l’economia valutabili in nome di 100 miliardi. 14
  • 15. Alcuni dei principali impatti sull’Europa Gli scenari futuri indicano che i cambiamenti climatici influiranno negativamente su tutti i settori dell’economia. Alcuni dei principali impatti sull’Europa: Salute, Animali e vegetali , Agricoltura, Ecosistemi e foreste, Fertilità del suolo, Risorse idriche, Ambiente marino e Pesca, Occupazione, Fornitura e domanda di energia, Infrastrutture. L’impatto dei cambiamenti climatici si fa sentire di più sui settori che dipendono maggiormente dai servizi ecosistemi, dalla disponibilità di acqua e dalle condizioni climatiche: turismo, energia, pesca, silvicoltura e acquacultura, agricoltura. 15
  • 17. La situazione in Italia La problematica dell’adattamento in Italia è stata scarsamente affrontata. Solo nel 2007 nell’ambito della Conferenza Nazionale sui Cambiamenti climatici, promossa dal Ministro dell’Ambiente (On. Pecoraro Scanio) dall’APAT oggi ISPRA ( Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), si è messo a fuoco l’importanza delle problematiche su tale argomento. Le ricerche condotte sino ad oggi risultano ancora molto ridotte. Alcuni Macro dati: L’aumento della temperatura media registrato nel nostro Paese nelle ultime decadi è superiore a quello medio globale. In particolare, nel 2007/08 le anomalie rispetto al trentennio 1961-1990 sono state +1,24 e + 1,09 C°, contro una media globale di 0,67 e 0,53 C°. Sono stati stimati un aumento medio del 12% di “giorni estivi” e un aumento medio del 42% di “notti tropicali” rispetto alla media climatologica. 17
  • 18. La situazione in Italia  Come riportato nel volume dei Lavori della Conferenza sui Cambiamenti Climatici, Solo nel XX Sec, ci sono state tra vittime, feriti o dispersi 10.000 persone e 350.000 tra senzatetto e sfollati e migliaia di case distrutte o danneggiate, come pure risultano distrutte o danneggiate, anche centinaia di Km di strade e ferrovie.  Oggi in Italia abbiamo 13.000 aree a rischio idrogeologico molto elevato (29.000 Kmq). 18
  • 19. La situazione in Italia In Italia abbiamo quattro questioni fondamentali da affrontare:  Risorse idriche  Sistemi agroforestali  Aree marino costiere  gestione del territorio (rischio idrogeologico elevato). 19
  • 20. Gli aspetti economici • Gli aspetti economici, sono fondamentali, Essi permettono, di confrontare gli scenari, tempi e aree geografiche diverse nel processo di valutazione. I costi del mancato adattamento ai cambiamenti climatici in Italia potrebbe costare, nel 2050, al sistema economico italiano una perdita compresa tra lo 0,12 e lo 0,20% una cifra tra i 2030.000 milioni di euro. • In Italia, 16.500 Km2 di terreno sono considerati vulnerabili al rischio desertificazione, il che vuol dire che per questi terreni è prevista una diminuzione di resa agricola che, in completa assenza di politiche e strategie di adattamento potrebbe comportare un danno economico tra gli 11,5 (terreni adibiti a pascolo) e i 412,5 milioni di dollari l’anno( nel caso di terreni irrigati). . 20
  • 21. Fine. Grazie a tutti. Per ottenere la trasformazione della società, necessaria a far fronte alle sfide del cambiamento climatico, dobbiamo superare un numero significativo di vincoli e cogliere le opportunità offerte dalle situazioni di criticità. •Queste includono azioni forti per ridurre l’inerzia dei sistemi sociali ed economici; • interventi dei governi sulla base di un crescente desiderio del pubblico per un’azione efficace sui cambiamenti climatici; • riduzioni della pressione dovuta ad interessi particolari che portano a politiche di aumento delle emissioni e riducono la resilienza ; • Passaggio da una governance inefficiente a una leadership innovativa di governo, che consenta sia nel pubblico che nel privato l’applicazione di norme e pratiche che favoriscono una seria sostenibilità ambientale. Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli.(Proverbio Masai). 21

Notas del editor

  1. IPPC: intergovernmental panel on climate change UNFCCC: United Nations Framework Convention on Climate Change
  2. UNFCCC: United Nations Framework Convention on climate change
  3. Fonte: UNFCCC
  4. Fonte Enea : Politiche e misure nazionali sui Cambiamenti climatici 2011
  5. Fonte: EEA (2008), Impacts of Europe’s changing climate – 2008 indicator based assessment
  6. Fonte: EEA (2008), Impacts of Europe’s changing climate – 2008 indicator based assessment. Report No 4/2008, adattata da ISPRA (Rapporto 94/2009)