1. Come opera il pediatra
durante le visite di controllo
Stefania Manetti
Pediatra-Coordinamento Nazionale Nati per Leggere
2. Il ruolo del pediatra delle cure
primarie
• “Il pediatra di famiglia svolge attività
medico specialistica di assistenza,
garantisce attività di prevenzione,
educazione sanitaria e di promozione della
salute con attenzione allo sviluppo fisico,
psichico, relazionale, cognitivo del bambino
e dell’adolescente nel contesto ambientale
e sociale in cui è inserito.” (ACN 2005).
3. Il ruolo del pediatra delle cure
primarie
• La promozione della lettura in famiglia:
• American Academy of Pediatrics :“l‟ attività
più efficace che il pediatra può svolgere
per promuovere lo sviluppo del bambino”.
• Raccomandata dall’OMS, dall’UNICEF e dalla
Banca Mondiale nell’ambito delle attività tese
a sviluppare precocemente lo sviluppo
intellettuale e le competenze del bambino
(Early Childhood Development).
4.
5. Dove si trova il tempo per
questi interventi?….
dai 30 secondi ai 2 minuti
• l’esperienza dei colleghi americani ci dice che
nei contatti successivi al primo , il tempo da
dedicare è progressivamente minore.
• migliora la pratica clinica
• ottimizza i tempi
• riduce il carico di lavoro.
• E’ divertente
6. Il ruolo del pediatra cambia
• La promozione della lettura ad alta voce aiuta a
creare un buon rapporto con la famiglia:
i genitori trovano risposta a domande che
vorrebbero porre.
, apprezzano il ruolo del pediatra e sono desiderosi
di affrontare anche le tematiche dello sviluppo.
• Il genitore che acquista maggiori competenze e si
sente sostenuto nella sua autonomia ricorre meno
al pediatra per la gestione dell’ ”acuto banale”.
7. Aiutare i genitori a essere consapevoli
delle proprie competenze:
•Ascolto: passare dal “dire”al “farsi dire”.
•Osservazione: come la mamma si relaziona con
il bambino, semplicemente anche solo, nei primi
mesi di vita, come lo tiene in braccio e dopo
come lo accudisce.
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8. Aiutare i genitori a essere consapevoli delle
proprie competenze:
•Abilità di ascolto e di osservazione.
•Osservazione e ascolto come tempo di cura.
•Necessità forte di formazione in questi ambiti.
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9. NPL e il sostegno alla genitorialità
“Migliori competenze genitoriali
contribuiscono a una società migliore”
(Winnicott, Bowlby, Bettelheim)
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10. “Nati per Leggere e il sostegno alla genitorialità”
•Interdipendenza forte tra sviluppo della funzione genitoriale e
sviluppo psicologico e fisico del bambino:
Che cosa è il sostegno alla genitorialità?
•“Genitore normalmente o sufficientemente buono”
•Attenzione benevola volta a creare delle condizioni
positive di contenimento che consentano alla mamma di
esplorare il suo repertorio di comportamenti materni e
provarli con un grado sufficiente di confidenza
Diade genitore bambino o triade mamma-papà-bambino
una unità di funzionamento interattivo: circolarità di
influenze e adattamenti reciproci. 10
11. A chi compete fare questo?
No solo ai pediatri, ma anche ai pediatri,
come figure che entrano precocemente in
contatto con la famiglia e ai quali vengono
poste domande da parte dei nuovi genitori.
11
12. Il ruolo del pediatra
..Sono la mamma di Matteo. Il dott. Pasquale Causa era il pediatra di
mio figlio, lui mi incitava a leggere libri a Matteo da quando il
piccolo aveva tre mesi, mi sembrava una cosa buffa, mi sentivo
ridicola, ma per fiducia nei suoi confronti (e per timore... perché lui
chiedeva sempre se leggevo i libri al piccolo) ascoltavo il suo
“consiglio”... mio figlio ha cominciato a parlare presto e, sin da
piccolo, ha avuto una proprietà di linguaggio invidiabile... ogni
giorno resto io senza parole ascoltandolo... e spesso torno con il
pensiero alle 1000 raccomandazioni che il dott. Causa mi faceva in
merito all’importanza dei libri per i bambini sin dalla più tenera età,
e spesso ringrazio il Signore d’aver fatto sì che mio figlio fosse
affidato a una persona così speciale... per poco purtroppo... ma ci ha
lasciato tanto...”.
13. Cosa può fare il pediatra?
•Azioni universali di sostegno alla genitorialità:
Corsi di preparazione parto, accoglienza dei nuovi
genitori in ospedale per il parto, rooming-in, attività del
pdf: promozione della lettura ad alta voce, ascolto della
musica, sostegno all’allattamento, allo sviluppo……
•Azioni specifiche di sostegno alla genitorialità:
Per le famiglie a rischio …….
13
14. Coinvolgere i genitori con le guide
anticipatorie
• Il genitore non deve sforzarsi di ricordare istruzioni
particolari. Proporre NpL indica una buona strada da
percorrere come stile educativo .
• La guida anticipatoria
– Sottolinea che la lettura a voce alta è importante
anche prima che un bambino inizi a parlare
– Poni l‟accento sul fatto che la lettura a voce alta
serve a far crescere l‟amore per i libri nel bambino e
non la lettura precoce
– Enfatizza che la lettura significa divertimento!
15. Quali guide anticipatorie?
• Momento dello sviluppo del bambino
• La validità dell’intervento proposto
• La necessità di uno specifico
intervento per una particolare
situazione
• Criteri di importanza e efficacia
provata
LG Bright Futures AAP
16. Dai primi mesi di vita
Il pediatra può rendere partecipe i genitori
durante la visita , rendendoli consapevoli
delle competenze del proprio bambino.
Priorità agli interventi clinicamente
prioritari e risolvibili con l’intervento
individuale del pediatra durante il bilancio
di salute.
17. Il ruolo del pediatra
• Proposte pratiche basate su evidenze :
• Priorità agli interventi importanti, di dimostrata efficacia e
responsivi all’intervento del pediatra.
• Le guide anticipatorie dovrebbero essere focalizzate su un
apprendimento di tipo esperenziale e non meramente
didattico.
• Le raccomandazioni nell’ambito delle cure primarie
dovrebbero essere basate su evidenze e non sul consiglio di
esperti.
• I protocolli in ambito di prevenzione dovrebbero far parte di
ricerche coordinate su larga scala con uno punto di partenza
cruciale: la definizione di outcome universali.
• .
18. Le guide anticipatorie
Relazione madre-bambino vocalizzazioni del lattante
Temperamento abilità genitori
Pattern del sonno miglioramento del sonno
Lettura ad alta voce sviluppo del linguaggio
Educazione incidenti riduzione in casa e stradali
19. NpL come buona pratica
•“Il pediatra, soprattutto nelle prime visite, dovrebbe essere
capace di offrire alla madre una atmosfera intima che le permetta
di mostrare il suo modo di accogliere il proprio figlio”...
•Secondo Stern lo sviluppo del bambino progredisce per salti
discontinui seguiti da periodi di relativo consolidamento delle nuove
acquisizioni. Questi scatti danno luogo a nuove capacità sociali,
affettive, motorie e cognitive per cui l‟interazione con i genitori
viene riorganizzata. Ogni progresso nella competenza interattiva
fornisce al pediatra una diversa “finestra clinica”, punti sensibili
per osservare il progresso delle interazioni madre-bambino”.
•“LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL SOSTEGNO ALLA
GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni ACP, Ottobre 2007.
20. i pediatri e il dono del libro
• Le visite svolte dal PdF sono un osservatorio
eccellente per valutare la relazione madre-bambino
e consentirgli di leggere, contenere e rispondere
adeguatamente ai bisogni espressi dalla famiglia
che incontra il pediatra nel primo anno
generalmente non meno di sei volte ..
• Il dono del libro: intervento efficace nella
promozione della lettura ad alta voce specie in
contesti svantaggiati.
• “LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni
ACP, Ottobre 2007.
21. I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco
• …”L‟ intervento prevede la interposizione di un libro adatto alla età del
bambino sulla scrivania tra noi e la madre con in braccio il bambino mentre
parliamo e registriamo in cartella le voci del bilancio di salute. Questa
modalità consente la osservazione di quanto avviene tra madre, bambino e
libro e consente di calibrare l‟intervento sulla lettura”.
• “I libri da usare sono essenzialmente quattro:
un libro con immagini che possano attrarre il bambino per l‟uso tra i 6 e i 10
mesi.
un libro con una storia sequenziale di azioni che il bambino conosce per
l„intervento tra i 12 e 15 mesi.
un libro con una storia semplice per l‟intervento tra i 18 e 30 mesi.
un libro con una storia più complessa (una fiaba ridotta che contenga ancora
molte immagini) per l‟intervento tra i 30 mesi e i 4 anni”.
• “LA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN FAMIGLIA NEL CONTESTO DEL SOSTEGNO ALLA
GENITORIALITA‟ “Pasquale Causa, pediatra di famiglia,Quaderni ACP, Ottobre 2007.
22. I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco
• un libro adatto sulla scrivania o sul lettino nel momento in cui il
genitore e il bambino sono accolti in ambulatorio.
• Il pediatra può immediatamente osservare cosa succede:
– come il bambino si relazione con il libro
– cosa fa il genitore.
Questo momento breve da notizie importanti su
quali genitori hanno maggiore bisogno di un
intervento di promozione della lettura ad alta
voce e quali semmai ne hanno meno bisogno.
23. I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco
Si può abbozzare una lettura delle immagini o
delle parole con il bambino.
Il tempo da dedicare all‟argomento della lettura
condivisa durante la visita pediatrica è molto breve
con poche e semplici istruzioni.
Ricordare al genitore che lo sviluppo del linguaggio
inizia già nei primi mesi di vita e che il programma
NpL ha dimostrato una grande efficacia riguardo
allo sviluppo del linguaggio ed anche al futuro
successo scolastico
24. I pediatri e l‟uso del libro: fare con poco
Studi di Reach Out and Read condotti in USA hanno dimostrato
che, nelle famiglie svantaggiate, il dono del libro da parte del
pediatra fin dalle prime epoche della vita è molto efficace
per stimolare l'abitudine alla lettura nelle famiglie.
Studi recenti sottolineano che se la mamma è a conoscenza del
potenziale della lettura al bambino la lettura condivisa in
famiglia sarà più frequente.
Offrire una informazione su NpL già alla nascita o durante i
corsi pre-parto, può stimolare il genitore a costruire un proprio
progetto di lettura condivisa con il figlio, modificando così le
attitudini ed i comportamenti all’interno della famiglia
25. I pediatri e il dono del libro
Il dono del libro è da promuovere ma non sempre
realizzabile.
Considerare il dono in contesti svantaggiati.
Incoraggiare il contatto con le biblioteche
Realizzare il prestito in ambulatorio è possibile.
26. I pediatri e il dono del libro
Cercare alleanze con la biblioteca locale è il primo
passo, semplice ed efficace
• Gli asili nido possono essere un buon punto di
partenza per diffondere l‟informazione e cercare
ulteriori alleanze.
• Risorse nei servizi sociali, Piani sociali di zona.
• Enti locali: comuni, province e regioni possono
mostrare interesse nella promozione del progetto
specie in territorio svantaggiati.
27. Il libro come strumento di
valutazione
• Usa il libro per valutare lo sviluppo del
bambino e la relazione madre/bambino:
– Sviluppo motorio fine
• (maturità della presa, abilità della mano)
– Interazione socio relazionale:
• Gira la pagina, empatia tra genitore e bambino
– Abilità cognitiva
• (attenzione, memoria)
– Linguaggio espressivo e ricettivo
• (vocabolario e comprensione)
28. Guida anticipatoria sulla
lettura ad alta voce
Il bambino specie se piccolo più che nella
storia si identifica con chi legge e con le
emozioni che questi mostra di provare.
Consigliare ai genitori di leggere testi
conosciuti anche per rendere il testo più
gradevole e scorrevole all’ascolto.
29. Introdurre il libro all’inizio
della visita
• Come iniziare la conversazione:
“Marco sta rosicchiando il libro. Ai
bambini piccoli piace fare così.”
“I bambini amano guardare le figure”
“Vorresti guardare questo libro con
me e la mamma?”
30. Guida anticipatoria sulla
lettura ad alta voce
• Comunicare al genitore che si può cominciare a
leggere ad alta voce ai bambini anche prima che
nascano. (il genitore trova la voce giusta e si
abitua)
• Desiderio di comunicare con il b. : cantare,
raccontare ma anche la presenza del libro
lasciando che egli se ne appropri con il modo di
conoscere più congeniale: quello fisico.
31. Guida anticipatoria sulla
lettura ad alta voce
• Comunicare al genitore che tra i 2 e i 6 anni il bambino è
nell’età d’oro della lettura ad alta voce
• Curiosità insaziabile di narrativa e di conoscenza in generale.
• Momento per stabilire dei rituali (sonno, pomeriggio, viaggi in
macchina, malattia…) con sedute brevi e anche, se possibile,
alternate a letture individuali.
• Momento in cui si può regolare il rapporto con la televisione.
• Sottolineare come sia importante la regolarità nella lettura
sia per creare un abitudine che per suscitare l’interesse e
sostenerlo.
32. Domande relative alla guida
anticipatoria
– Lei e Marco avete iniziato già a guardare
i libri?
– Quali sono le cose che lei e Marco fate
all’ora di andare a letto?
– Quali sono i vostri libri preferiti a casa?
33. Mettersi in ascolto
L’adulto in ascolto:
Comunicare al genitore che con altrettanta
pazienza egli deve mettersi in ascolto dopo
la lettura, di ciò che il bambino vorrà
condividere.
Mai assumere carattere di verifica, ma un
dialogo con il bambino , alla pari e sereno.
36. Dai primi mesi di vita
• Il bambino • Il genitore
• I riflessi primari • Cantare e parlare
• Stati di veglia e sonno • Considerare il pianto come
• Solleva testa da prono comunicazione non dolore
• Riconosce la voce • Prenderlo spesso in braccio
della mamma • Organizzare un angolo di
• L’odore della mamma lettura in casa
• Piange con prosodia • Rispondere ai suoi tentativi
materna di comunicare (cooing).
• Attenzione visiva
37. Il libro a 6-12 mesi
• Il bambino • Il genitore
• Raggiunge il libro • Lasciategli esplorare
• Lo mette in bocca • Nominate gli oggetti
• Comunica con gesti e • Leggete con lui in braccio
lallazioni • Rispondete verbalmente
• Comprende alcune • Parlate durante le routine
parole
Il pediatra introduce il libro tra i 6-12 mesi,
lo svezzamento può essere una buona
occasione, si rinforza il messaggio al
successivo bilancio.
38.
39.
40. I libri a 12-18 mesi
• Il bambino • Il genitore
• Tiene il libro in mano • Lasciate che controlli il libro
• Gira le pagine nel verso • Chiedete “Dov‟è?”
giusto • Nominate gli oggetti
• Indica al “dov‟è?” • Leggete con regolarità
• Imita i genitori • Cantate o leggete in rima
• Dirige l‟attenzione del
genitore verso l‟oggetto
Si introduce il libro parlando dello sviluppo del
linguaggio. Attenzione condivisa (la capacità di
guardare dove il genitore sta guardando)
41.
42. Il libro a 18-24 mesi
• Il bambino • Il genitore
• Gira le pagine • Lasciate che il bambino
controlli il libro.
• Porta in giro il libro
• Ri-leggete le storie
• Riempie i vuoti con le parole
adatte • Scambiatevi alternando
frasi o personaggi.
• Recita parti di storie
• Nominate/descrivete
• Legge alle bambole
• Indicate e chiedete:
• Inizia a combinare le parole
“Cosa è questo?”
• Correlate i libri con le
esperienze del vostro
bambino
Si introduce il libro parlando di temperamento, routine e
linguaggio. Inizia la voglia di rileggere e le richieste di
rilettura. Tempi di attenzione variabili. Rinforzare il
43. A 24-36 mesi
Il bambino Ai genitori
• Gira le pagine • Lasciate che il bambino
• Protesta quando si saltano controlli il libro.
le pagine • Indicate le lettere e
• Recita parti conosciute di leggete con le routine
storie quotidiane.
• Può conoscere 320 parole • Chiedete al bambino di
• Chiede lo stesso libro nominare gli oggetti
rpetutamente • Correlate i libri con le
esperienze del bambino
Si parla di lettura con lo sviluppo maggiore del
vocabolario, la comparsa del gioco simbolico: fa
finta di leggere all‟orsacchiotto?
44.
45. Il libro a 3 anni e oltre:
Il bambino Ai genitori
• Comprende storie più • Chiedete “Cosa è
complesse successo?”
• Anticipa la fine delle • Lasciate che il
storie bambino racconti la
• Tenta di scrivere storia
• Inizia a riconoscere • Incoraggiatelo a
le lettere scrivere
• Chiede “Perché?” • Indicate le lettere e
i suoni
• Rispondete/espandete
le domande
Rinforzo del messaggio, proporre libri più
adeguati, primi scarabocchi, temperamento.
46.
47.
48. È utile?
“ Può ciò che si fa e si dice
visitando un bambino,
cambiare le attitudini dei
genitori e le loro idee?
Può ciò che si fa e si dice
visitando un bambino,
cambiare il comportamento
dei genitori in casa?
Questo può cambiare lo
sviluppo dei bambini?”
49. “Nulla come il piacere porta al desiderio e questa è la
molla che fa scattare ogni tipo di apprendimento”
(Leggere ad alta voce, Rita V. Merletti,
Mondadori 1996)
Lasciamoli
correre…..
Grazie