Casi studio a tutela dell’agrobiodiversità del Lazio presentati dall’ARSIAL nell’ambito del progetto REVERSE - INTERREG IVC
1. Casi studio a tutela dell’agrobiodiversità del Lazio
presentati dall’ARSIAL nell’ambito del progetto
REVERSE - INTERREG IVC
Immacolata Barbagiovanni
ARSIAL – Servizio Tutela Risorse, Vigilanza e Qualità delle Produzioni
2. REVERSE project
INTERREG IVC
REgional exchanges and policy making
for protecting and valorising
biodiVERSity in Europe
Scambi regionali e politiche per la protezione
e la valorizzazione della
Biodiversità in Europa
3. CONTESTO PROGRAMMATICO
Fondi Europei programmazione 2007-2013
OBIETTIVO 3
Cooperazione Europea Territoriale
Transfrontaliera (fra territori confinanti)
Transnazionale (spazi di cooperazione)
Interregionale (tutto il territorio europeo)
4. CONTESTO PROGRAMMATICO
Cooperazione Interregionale IVC
• Priorità tematiche:
Innovazione ed economia della conoscenza
Ambiente e prevenzione dei rischi
•Sottotema:
Biodiversità e conservazione
del patrimonio naturale
5. PROGRAMMA INTERREG IVC
OBIETTIVO
E’ un programma d’aiuto alle Regioni
d’Europa per lavorare insieme e
condividere conoscenze ed
esperienze.
Lanciato nel 2007, durerà fino al 2013
6. Argomenti chiave
OBIETTIVI DEL
1. Agricoltura e biodiversità
PROGETTO
2. Turismo e biodiversità
3. Pianificazione del territorio e biodiversità
Tutela e valorizzazione della biodiversità su
scala europea
Comunicazione e divulgazione
Scambio di BUONE PRATICHE (BP)
identificate dai singoli partner e proposte in
quanto facilmente trasferibili nei diversi
contesti delle regioni europee.
8. PAESI UE N°
PARTENARIAT
COINVOLTI PARTNER
Spagna 2
Francia 3
Grecia 3
Italia 2
Germania 2
Slovacchia 1
Estonia 1
Tot. 7 14
9. Francia LEAD PARTNER
LEAD PARTNER
Regione D'Aquitania
O
PARTENARIAT
Regione D'Aquitania
BIO D’AQUITAINE
BIO D’AQUITAINE
Costituita da 5 associazioni
Costituita da 5 associazioni
di agricoltori biologici
di agricoltori biologici
CREN Agenzia per la
CREN Agenzia per la BP 1: Conservazione
BP 1: Conservazione
Conservazione delle
Conservazione delle dinamica in situ della agro-
dinamica in situ della agro-
Aree Naturali della
Aree Naturali della biodiversità attraverso una
biodiversità attraverso una
Regione Aquitania
Regione Aquitania rete di agricoltori.
rete di agricoltori.
10. ARSIAL
Italia ARSIAL
PARTENARIAT
Agenzia Regionale per lo
Agenzia Regionale per lo
Sviluppo eel’innovazione
Sviluppo l’innovazione
dell’Agricoltura del Lazio
dell’Agricoltura del Lazio
BP 1: L.R. n. 15/2000 “Tutela
BP 1: L.R. n. 15/2000 “Tutela
delle risorse genetiche
delle risorse genetiche
autoctone di interesse
autoctone di interesse
agrario”
agrario”
REGIONE UMBRIA
REGIONE UMBRIA
Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria
Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria
11. Spagna
PARTENARIAT
REGIONE DI MURCIA
REGIONE DI MURCIA
GOVERNO BASCO
GOVERNO BASCO
Dipartimento ambiente,
Dipartimento ambiente,
pianificazione regionale e
pianificazione regionale e
biodiversità
biodiversità
BP 1: Biodiversità microbica
BP 1: Biodiversità microbica
del suolo come indicatore
del suolo come indicatore
dell’effetto delle pratiche
dell’effetto delle pratiche
agricole sulla salute del
agricole sulla salute del
terreno.
terreno.
12. REGIONE EST MACEDONIA E
Grecia REGIONE EST MACEDONIA E
TRACIA
PARTENARIAT
TRACIA
DIRETTORATO FORESTALE DI
DIRETTORATO FORESTALE DI
CHANIA (CRETA)
CHANIA (CRETA)
Autorità pubblica responsabile
Autorità pubblica responsabile
della gestione eedel
della gestione del
Mediterranean
monitoraggio dei territori
monitoraggio dei territori
Regional Authority agronomic Institue forestali regionali
forestali regionali
of East Macedonia of Chania -
and Thrace MAICH
MAICH Istituto Agronomico del Mediterraneo di Chania (Creta)
MAICH Istituto Agronomico del Mediterraneo di Chania (Creta)
BP 2: Le Micro-Riserve Vegetali, l’esempio di CRETAPLANT, un
BP 2: Le Micro-Riserve Vegetali, l’esempio di CRETAPLANT, un
network pilota di micro-riserve vegetali (max 20 ha) nell’area
network pilota di micro-riserve vegetali (max 20 ha) nell’area
ovest di Creta per promuovere forme di turismo sostenibile.
ovest di Creta per promuovere forme di turismo sostenibile.
13. REGIONE DI BREMA
Germania REGIONE DI BREMA
PARTENARIAT
BP 2: escursione con le
BP 2: escursione con le
storiche barche da torba
storiche barche da torba
Bremerhaven
Technology
TTZ BREMERHAVEN
TTZ BREMERHAVEN
Transfer-
Centre Centro di Trasferimento
Centro di Trasferimento
Tecnologico di Bremerhaven
Tecnologico di Bremerhaven
Centro di Ricerca senza scopo
Centro di Ricerca senza scopo
di lucro con competenze nel
di lucro con competenze nel
campo dell'ambiente eedella
campo dell'ambiente della
produzione alimentare
produzione alimentare
14. Estonia Slovacchia
PARTENARIAT
Plant Production
Research Center
EMU - -Università dell'Estonia di
EMU Università dell'Estonia di CVRV: Istituto di Ricerca
CVRV: Istituto di Ricerca
scienze della vita
scienze della vita per la Produzione delle
per la Produzione delle
Ricerca nel campo
Ricerca nel campo Piante del Ministero
Piante del Ministero
dell'agricoltura eedell'ambiente
dell'agricoltura dell'ambiente dell'Agricoltura
dell'Agricoltura
nella Regione del Mar Baltico
nella Regione del Mar Baltico
BP 1: Giardino didattico di
BP 1: Giardino didattico di
BP 3: Identificazione della Green
BP 3: Identificazione della Green piante aromatiche ee
piante aromatiche
Network su scala nazionale
Network su scala nazionale medicinali per la scuola
medicinali per la scuola
partendo dai singoli distretti
partendo dai singoli distretti primaria
primaria
15. Guida di Buone Pratiche OUTPUT
(47 casi studio) Scambio di esperienze
rappresenta uno
strumento operativo in
avvenuto nei seminari
quanto riunisce azioni interregionali
locali di successo che
hanno contribuito alla
conservazione della
biodiversità, trasferibili Carte della biodiversità
sul territorio europeo.
Documenti di analisi
Carta su scala regionale relativamente alle 3 tematiche
(3 EU charters), sintetizzate
Contenente raccomandazioni sulla REVERSE Charter con
strategiche, pensate per i l’intento di presentare le
decision makers, con l’intento raccomandazioni strategiche e
di creare nuove prospettive per i piani d’azione per la tutela
le politiche locali. della biodiversità su scala
europea .
17. LEGGE REGIONALE
1 marzo 2000 n. 15
“Tutela delle risorse genetiche
autoctone di interesse agrario”
L’applicazione è stata affidata all’ARSIAL
Il Lazio è stata tra le prime Regioni a legiferare
18. Animali e vegetali che,
secondo indagini storico-
bibliografiche, risultano
autoctone del Lazio o
introdotte e adattate da
RISORSE almeno 50 anni nel nostro
agroecosistema.
GENETICHE Di interesse agrario,
economico, scientifico,
TUTELATE ambientale e culturale.
Minacciate da erosione o
inquinamento genetico
Scomparse dal nostro
territorio ma attualmente
conservate o presenti in
altre regioni o paesi.
19. CENSIMENTO DELLE
RISORSE DA TUTELARE
Dati segnalatore
Attraverso un
Risorsa
lavoro di ricerca sul
Sito conservazione territorio da parte
Altri siti conservazione e
dei tecnici Arsial e
altre risorse di verifica delle
Schede di
Riferimenti per le ricerche Segnalazione
che pervengono in
Modelli disponibili Agenzia da parte
su www.arsial.it agricoltori,
Aree Tematiche istituzioni, semplici
Biodiversità appassionati.
Documentazione
20. Ricerca bibliografica
Raccolta di notizie
CENSIMENTO storiche riportate su
pubblicazioni, memorie di
studiosi locali, vecchi testi,
materiale iconografico
presso archivi e
biblioteche di istituti di
ricerca, comuni, conventi
VERIFICA relative a varietà e razze
DELLE animali tradizionalmente
coltivate/allevate nel Lazio
SEGNALAZIONI
Interviste per la raccolta
di testimonianze orali
21. STRUMENTI OPERATIVI DELLA LEGGE
COMMISSIONE TECNICO-SCIENTIFICA
COMPITO DELLA COMMISSIONE: Valutare di volta
in volta l’autoctonia e l’effettivo grado di rischio di
erosione delle risorse proposte per l’iscrizione.
REGISTRO VOLONTARIO REGIONALE
REPERTORIO in cui vengono iscritte gratuitamente
le risorse genetiche sottoposte a tutela, Suddiviso in
due sezioni: Animale e Vegetale
RETE DI CONSERVAZIONE E SICUREZZA
Costituita da tutti coloro che, a vario titolo,
detengono risorse genetiche iscritte al Registro
Volontario Regionale.
22. PIANO DI SVILUPPO RURALE DELLA
REGIONE LAZIO (PSR)
In base alle acquisizioni del Registro
Volontario Regionale vengono aggiornati gli
elenchi delle Risorse Genetiche autoctone del
PSR relativi alle Azioni 214.8 e 214.9 delle
Misure Agroambientali che prevedono la
corresponsione di aiuti economici ad
agricoltori e allevatori secondo i seguenti
importi:
ENTITA’ DEGLI AIUTI
23. ENTITA’ DEGLI AIUTI
CEREALI: 250-300* Euro/ha
ORTIVE: 500-600* Euro/ha
ARBOREE: 800-900* Euro/ha
SINGOLA PIANTA ARBOREA: 70-90* Euro/pianta
fino a un massimo di 5 piante per varietà
ANIMALI: 200 Euro/UBA
*L’importo massimo viene erogato a beneficiari che si impegnano a coltivare in
situ varietà locali tutelate al fine di produrre sementi e/o materiale di moltiplicazione
secondo uno specifico Disciplinare elaborato da ARSIAL in collaborazione con il
Servizio Fitosanitario Regionale.
25. IL MARCHIO
“NATURA IN CAMPO”
- Marchio Collettivo –
Ideato e registrato dall’Agenzia Regionale Parchi, è
concesso a titolo gratuito ai produttori che ne
facciano richiesta e che possano garantire
requisiti di qualità e/o sostenibilità delle
produzioni agricole o zootecniche o dei relativi
prodotti lavorati e trasformati.
26. NATURA IN CAMPO
Tre linee di intervento:
Valorizzazione dei prodotti di qualità del sistema delle aree
protette attraverso la concessione di un marchio collettivo;
Promozione e diffusione di queste produzioni;
Attivazione delle fattorie educative
27. Prodotti ammissibili al Marchio NIC
• prodotti biologici;
• prodotti tradizionali;
• prodotti ottenuti da varietà o razze autoctone tutelate dalla L .R.15/00);
• prodotti biodinamici;
• prodotti certificati secondo lo standard Globalgap;
• prodotti derivanti da aziende certificate UNI EN ISO 14001: 2004 o
EMAS che producono almeno il 30% di energia da fonte rinnovabili
esclusi Dop Igp e Docg Doc Igt
RINNOVI (ogni 3 anni)
Tutti i soggetti devono raggiungere il punteggio di salvaguardia ambientale
minimo 3
28. Caratterizzazione ambientale - Marchio Collettivo NIC
Raggiungimento del valore di salvaguardia ambientale tramite
21 parametri (punteggio 1,5 - 3)
PRIMO ACCESSO AL NIC
Soggetti in AANNPP accedono se:
• rispetto di tutte le misure di salvaguardia ambientale dell’area;
• No OGM.
Soggetti fuori AANNPP accedono se:
• Raggiungimento punteggio salvaguardia ambientale minimo di 1,5
• No OGM.
RINNOVI (ogni 3 anni)
Tutti i soggetti devono raggiungere il punteggio di salvaguardia ambientale
minimo di 3
29. Parametri e punteggi di salvaguardia ambientale
ambientale
1. Certificazioni:
- biologica (pti 3);
- biodinamica (pti 3);
- ambientale UNI EN ISO 14001: 2004 o Emas (pti 3);
- Ecolabel del servizio turistico (pti 2);
- UNI EN ISO 9001:2008 (pti 2);
- GlobalGap (pti 2).
2. Energia da fonti rinnovabili:
- produzione aziendale: almeno il 30% di energia da fonte rinnovabili (pti 3)
- almeno il 20% dell’energia elettrica utilizzata proveniente da fonti di energia
rinnovabile (pti 2);
- impiego di macchinari appartenenti a classi di basso consumo energetico (pti
0,5);
- almeno il 50% lampadine con efficienza energetica di classe A. (pti 0,5);
30. Parametri e punteggi di salvaguardia ambientale
ambientale
3. Tecniche agricole:
- utilizzo almeno per il 50% sostanze organiche e pratiche di sovescio (pti 1);
- non utilizzo fitofarmaci “molto tossici (T+)”, “tossici (T)” e “nocivi (Xn)” (pti 1);
- non utilizzo diserbanti di sintesi (pti 1,5);
- lotta guidata. (pti 1);
- macchinari agricoli alimentati a combustibili ecologici (pti 1)
4. Sostenibilità della produzione:
- utilizzo di materie prime ottenute totalmente all’interno di AANNPP (pti 3);
- utilizzo di varietà o razze autoctone a rischio di erosione (L.R. 15/00) (pti 3)
- utilizzo di materie prime proveniente da una distanza massima di 70 km dall’AANNPP,
per almeno il 50% in peso del prodotto (pti 1,5);
- utilizzo prodotti accessori con criteri di tutela ambientale (Ecolabel, prodotti ecologici...) (pti 1);
- installazione di dispositivi idonei a ridurre il flusso di acqua (pti 0,5);
- recupero delle acque piovane (pti 1,5);
- autoproduzione di compost dagli scarti di lavorazione e produzione di sottoprodotti (pti 1) .
31. NATURA IN CAMPO
• Attività promozionali per favorire la diffusione e la conoscenza dei prodotti presso i
consumatori
• Pubblicazioni (Atlante dei prodotti tipici e tradizionali dei Parchi del Lazio)
• Apertura sito internet dedicato www.naturaincampo.it
• Partecipazioni a fiere, manifestazioni ed eventi
fiere
• Premio Cuochi per Natura
• Supporto tecnico
• Supporto tecnico e normativo ai produttori (assistenza tecnica diretta e manuali
tecnici)
• PSR 2007-13: Progettazione integrata di Filiera e Progettazione integrata
2007-13
Territoriale
• nuove forme di commercializzazione e di vendita
• sostegno all’apertura di punti vendita o di mercati di vendita diretta dei
produttori (farmer’s market)
• Supporto per la nascita di Associazione o Consorzio fra produttori
• incentivare le produzioni e i metodi compatibili con le caratteristiche dei territori delle
aree protette e con le loro esigenze di conservazione
• Sperimentazione di attività produttive sostenibili
32. Arrivato alla sua 3°
edizione, l'Atlante
contiene informazioni
tecniche e storiche
sulle produzioni
tipiche e tradizionali e
fornisce indicazione
dei produttori cui è
stato concesso il
marchio Natura in
Campo.
33. RISORSE DEI
PARCHI
DEL LAZIO
INSERITE NEL REGISTRO
VOLONTARIO REGIONALE
(L.R. 15/2000) E
NELL’ELENCO DEI
PRODOTTI
AGROALIMENTARI
TRADIZIONALI
(D.M. 350/99)
34. Fragolina di Nemi
Areale di diffusione
Vallata del Lago di Nemi
Utilizzo
Fresco, pasticceria,
preparazione del
liquore fragolino
Cenni storici
Citata negli Atti dell’Inchiesta Parlamentare sullo stato
dell’agricoltura (1877-1884). Secondo alcuni documenti
custoditi presso l’archivio del comune di Nemi, dal 1922
viene organizzata la Sagra.
35. Olivo Rotonda di Tivoli
Areale d’origine: Tivoli e
comuni limitrofi
Utilizzo
Entra per il 5% nella
composizione dell’olio Terre
extra vergine d’oliva Tiburtine
“Terre Tiburtine” in fase
di riconoscimento DOP
36. Bovino
Maremmano
Areale di diffusione
Tuscia e Maremma Laziale
Attitudine
Impiegato in passato
come animale da
lavoro, la consistenza
attuale è molto ridotta,
sta al di sotto della
La carne è di ottime
soglia minima* definita
qualità nutrizionali,
dal Reg. CE 445/2002. tenera e gustosa
*n° femmine riproduttrici
37. Suino Nero dei
Lepini (Gruppo Apulo-Calabrese)
Areale di difusione: Monti Lepini
Cenni storici
Già nel 1556
negli “Statuti
ed ordinanze
della terra di
Salsiccia
Carpineto” vari
capitoli sono
dedicati alla
gestione di tali
Prosciutto Salsiccia di fegato
animali
38. Razze caprine autoctone
Bianca Monticellana
Capestrina
Areale di difusione
Monti Lepini
Monti Ausoni
Grigia Ciociara Monti Aurunci
Attitudine: Carne e latte destinato alla
produzione del Formaggio Marzolina
Molto rustiche, ben adattate all’attività
Fulva pastorale in aree impervie.
39. Formaggio Marzolina
Prodotto con latte caprino, destinato
al consumo fresco o previa
stagionatura su telai di legno e in vasi
di vetro chiusi ermeticamente
40. Pesche Reginella I e II
Areale di diffusione: Moricone (RM)
Reginella I Epoca raccolta
IIIa decade di luglio
Reginella II
Epoca raccolta
Ia decade di agosto
41. Ciliegie della Sabina
Nel 1933 nasce la
Sagra delle Cerase
di Palombara
Sabina
Graffione
Lingua de Fori
Ravenna Tardiva
Areale di
diffusione: Comuni
di Moricone, Petrocca
Palombara Sabina, Epoca raccolta: dalla IIIa dec. maggio
Montelibretti, Passo
Ravenna precoce alla II dec. di giugno
a
Corese
42. Pomodoro Spagnoletta del Golfo di
Gaeta e Formia
Molto precoce, in
condizioni
climatiche favorevoli
viene raccolto a
maggio.
Si distingue per la
sua sapidità legata
all’utilizzo di acque
di irrigazione
salmastre
43. Fagioli della Valle dell’Aniene
Cappellette di Pallino Vallepietra
Vallepietra
Fasciolone di
Vallepietra
Fagiolina Arsolana Cioncone
Borlotto Regina di
Marano Equo
Romanesco
Vallepietra
45. Vite Rosciola
Areale di diffusione
Valle dell’Aniene
Vitigno coltivato da tempo
immemorabile. Il
censimento delle risorse
agricole del 1882 lo
riporta come varietà
comunemente diffusa
nella Valle dell'Aniene.
Riscoperta da alcuni
agricoltori sublacensi che
hanno riavviato la
coltivazione.
Nota: la varietà iscritta al Registro Nazionale delle uve da vino, è
stata ammessa di recente anche al Registro Regionale
46. Sirole Soratte 1
Areale d’origine:
Comuni di Civitella
San Polo, Fiano
Romano,
Filacciano,
Nazzano, Ponzano
Romano, Rignano
Flaminio, Sant’
Oreste, Torrita
Tiberina (RM)
Nota: l’olio d’oliva monovarietale extravergine di Sirole è inserito
nell’elenco dei prodotti tradizionali del Lazio
47. Aglio Rosso di Proceno
Areale di diffusione
Alto Viterbese
Lenticchia di Onano
Fagiolo del Purgatorio
di Gradoli