1. Attività fisica e
malattie croniche.
Il fitness nella terapia delle cronicità.
Dott. Andrea Bollini
Dottore in Scienze Motorie
Corso di laurea in Scienze Motorie
a.a. 2003/2004
Pavia
3. Fitness e salute
Positiva relazione tra fitness e salute
Molto fitness non significa, molta salute
Ha aspetti correlati con la salute:
Controllo del peso
Dieta
Controllo dello stress
Stile di vita salutare
Niente fumo
Sonno regolare
3
4. Salute e wellness
Salute come assenza di malattia
Wellness come un consapevole e
volontario approccio ad uno stato
superiore di salute psicologica e fisica
Wellness promuove la salute pubblica
attraverso la prevenzione
focalizzandosi sui comportamenti che
riducono il rischio di malattia o di
trauma
4
5. Alto livello di salute
Crescita
Comportamenti
Attitudini
Modello salute
Conoscenza
Wellness Consapevolezza
Assenza di malattia
Né malato né in
forma Segni e sintomi
malattia
Modello
Attuale sistema sanitario
orientato al
trattamento
disabilità
5 Morte prematura
6. Fitness e Wellness
Fitness è una componente essenziale
dell’alto livello di salute o wellness
Fitness richiede iniziativa individuale
Aiuta a prevenire malattie
Conduce ad un migliore stato di salute
6
7. fitness
Valutare il benessere di una persona
attraverso:
Anamnesi
Analisi
dei fattori rischio per le malattie
coronariche
Esame fisico (fit-check)
7
8. Problem oriented exercise
management
È la pietra angolare dell’approccio
all’esercizio con persone con cronicità
e disabilità
Fu sviluppato alla fine degli anni ‘60
Consiste di 5 passaggi o steps
8
9. Problem oriented exercise
management
5 passaggi definiti SOAP:
Dati soggettivi
Dati oggettivi
Sviluppo e gestione di una “problem
list”
Formulazione di un piano diagnostico
e/o terapeutico
Follow up peridico
9
10. Dati soggettivi: la loro
raccolta.
Caratterizzare il suo problema
Anamnesi medica
Attività fisica
• Intolleranza all’esercizio
• Sintomi che riguardano fiato corto, dolori da sforzo al
torace, debolezza, facilità all’affaticamento, dolori
lombari
• Quali attività fisiche ha fatto in passato
Comprendere il motivo per il quale si è rivolto a voi
Quali traumi ha subito
Quali problemi di carattere medico-sanitario ha
(cuore, polmoni, circolazione, pressione,…)
10
11. Dati oggettivi: loro raccolta.
Include tutti i dati e le informazioni correlate
agli esami e i test dell’attività fisica:
Test aerobici
Test anaerobici
Test di endurance
Test di forza
Test di flessibilità
Test neuromuscolari
Test di performance funzionale
11
12. Test aerobici
Misurano l’abilità di fare esercizi che richiedono alte
percentuali di consumo di ossigeno.
Vo2max
Vo2peak
Vo2mss
Ventilazione
ECG
FC
Pressione sanguigna
Percezione dello sforzo RPE
METs
Tempo di esaurimento
Soglia del lattato
12
13. Test anaerobici
Rileva la capacità all’intensità
dell’esercizio ad intensità che eccede
il massimo (vo2max) o il picco
(vo2peak) di consumo di ossigeno
Debito di ossigeno
Picco di lattato
13
14. Test di resistenza
Misura l’abilità si sostenere esercizi
aerobici submax per un tempo
prolungato
Walk test di 6-12 minuti
Test del miglio
Tempo di esaurimento o valutazione
dello sforzo percepito ad un lavoro
costante
Test del massimo numero di ripetizioni
14
15. Test di forza
Misura la capacità di sostenere lavoro
contro una resistenza elevata
Massimo numero di ripetizioni
Lavoro isocinetico
Massima contrazione volontaria
Picco di potenza
Picco del momento torcente
15
16. Test di flessibilità
Misura l’abilità a muovere articolazioni
attraverso un prescritto range di
movimento (ROM)
Goniometro
Sit and reach test
16
17. Test neuromuscolari
Misura l’abilità l’abilità di svolgere
attività che richiedono coordinazione e
schemi motori
Coordinazione oculo-manuale
Tempi di reazione
Analisi del passo
Tempi di equilibrio
17
18. Test di performance
funzionale
Misurano l’abilità di fare attività
specifiche nella vita di tutti i giorni
Punteggio sit and stand
Postura
Tempo di camminata
Sollevamento
18
19. Fare una valutazione
Usare i dati oggettivi e soggettivi per
generare una lista di problemi
Organizzare la valutazione o per
famiglia di test d’esercizio oppure per
problema fisiologico
Numerare ogni problema in sequenza
19
20. Formulare un piano di lavoro
Il piano di lavoro deve condurre alla
diagnosi e/o al trattamento dei problemi
stabilire una prescrizione degli esercizi che
permettano di ottenere obiettivi a medio e
lungo termine
considerare l’uso di medicine, esercizi
facilitati, e tutto che potrebbe richiedere
modificazioni all’esercizio programmato
Valutare costi e benefici
Sviluppare un programma di esercizi che
incorporino gli aspetti identificati secondo il
livello corrente di fitness della persona.
20
21. Scala di Borg
Per stabilire quale
intensità le persone
percepiscono e valutano
lo sforzo
Scala basata
approssimativamente
sulla FC a riposo fino alla
max (da 60 a 200 b/min)
con punteggi da 6 a 20
Adattamento successivo
scala con punti da 0 a 10
21
22. Valutazione del fitness fisico
Resistenza cardiorespiratoria
Resistenza muscolare
Peso corporeo e composizione
corporea
Elasticità e flessione articolare
Rilassamento neuromuscolare
22
23. Il fitness aerobico
Influenzato da
Genetica
Sesso
Età
Attività
Grasso corporeo
23
24. Sinonimi o evoluzione?
Fitness
Cardiovascolare
Attenzione focalizzata sul cuore e la grande circolazione
Cardiorespiratorio
Importanza dell’apporto e trasporto di ossigeno
Aerobico
Effetto dell’allenamento sull’apporto, il trasporto, l’utilizzo dell’ossigeno
24
27. Tabella del fitness
INTENSITÀ 5 Fiatone e sudorazione intensi
4 Respiro affannato e sudorazione intermittente (tennis,…)
3 Respiro moderatamente pesante (sport ricreativi e ciclici)
2 Respiro e sudorazione moderati (volley)
1 Respiro e sudorazione leggeri (pesca, passeggiata,…)
DURATA 4 Sopra i 30’
3 Dai 20’ ai 30’
2 Dai 10’ ai 20’
1 Sotto i 10’
FREQUENZA 5 Giornalmente
4 3-5 volte a settimana
3 1-2 volte a settimana
2 Poche volte al mese
1 Meno di 1 volta al mese
27
28. Legenda
La tabella è basata sulla propria attività
quotidiana, calcolando gli indici di attività
attraverso la moltiplicazione dei
punteggi. Totalizzare almeno 80 punti.
Categorie Valutazione Livello fitness
100 Molto attivo Alto
80-100 Attivo e salutare Molto buono
40-60 Accettabile (ma può essere migliore) Discreto
20-40 Non abbastanza Mediocre
< 20 Sedentario Scarso
28
29. Durata dell’allenamento
Fitness level Duration
VO2max Cal/session
Low <35 100-200
Aumentare di
Medium 35-45 200-400
7,5 cal/min per
diminuire rischi
High >45 > 400
cardiaci
29
30. Fitness
L’ACSM raccomanda un test graduale di
esercizio massimale (GXT):
Uomini di oltre 40 anni apparentemente sani
Donne di oltre 50 anni apparentemente sane
Individui ad alto rischio, indipendentemente
dall’età
Tutti gli individui con CHD documentata
indipendentemente dall’età, prima dell’inizio
di un esercizio vigoroso (> 60% VO2max)
30
31. Procedure generali
Misurare la frequenza cardiaca prima durante dopo il
test
Misurare la pressione arteriosa prima durante dopo il
test (almeno 1’ nelle fasi max e 2’ nelle submax)
Durante lo sforzo il soggetto indicherà il livello di fatica
con la scala RPE di Borg (importanti per coloro che
prendono beta-bloccanti o altri farmaci che alterano la
FC)
Dopo il test la PA e la FC devono essere rilevati ogni
2’/3’ durante un recupero attivo di 4’/8’
31
32. Attrezzatura per le prove da
sforzo
Un cicloergometro, una panca, un
gradino, un metronomo per lo step
test, o un ergometro a nastro
Uno sfigmomanometro (x la pressione
arteriosa) ed uno stetoscopio
Un cronometro
Una scheda di percezione dello sforzo
Moduli di registrazione dati
32
33. Istruzioni che precedono un
test
Mettere a punto le attrezzature
Controllare le attrezzature ed i moduli di registrazione dei
dati
Scegliere il protocollo più adatto per il soggetto
Ottenere il consenso informato
Fornire istruzioni del compito (compreso il defaticamento)
Se necessario fare in modo che il soggetto si impratichisca
con il test
Verificare che vengano rispettate tutte le procedure pre test
( indossare le scarpe da corsa, pantaloncini corti, maglietta
non aderente, non mangiare, bere (eccetto l’acqua), fumare,
assumere farmaci tre ore prima del test, effettuare una
attività fisica minima tre ore prima del test)
33
34. Fattori interferenti
La temperatura e l’umidità relativa della stanza
Le ore di sonno prima dell’effettuazione del test
Lo stato emotivo
Lo stato di idratazione
La terapia in corso
L’orario
Il tempo intercorso dall’ultimo pasto, dall’ultima
sigaretta, dall’ultimo caffè, da un eventuale esercizio
fisico
Il clima psicologico in cui si svolge il test
34
35. Fasi della somministrazione di
una prova da sforzo graduale
Accogliere il paziente
Registrarlo (età, sesso, peso, statura,
FCmax teorica e il suo 70-75%)
Misurare la FC e la PA a riposo
Informare e istruire il paziente su come
funziona lo step test o il cicloergometro o il
nastro trasportatore
Seguire il protocollo selezionato
35
36. Quando interrompere il test
da sforzo
Sintomi iniziali di angina o simili
Caduta significativa (20mmHg) della pressione sistolica o incapacità della
PAS di aumentare all’aumentare dell’esercizio fisico stesso
Eccessivo aumento della PA: PAS > 260 mmHg, o PAD >115 mmHg
Segnali di scarsa irrorazione sanguigna: leggero mal di testa, confusione,
atassia, pallore, cianosi, nausea, o pelle fredda e umida
Mancato aumento della frequenza cardiaca quando viene aumentata
l’intensità dell’esercizio fisico
Notevole alterazione del ritmo cardiaco
Il cliente/paziente chiede di fermarsi
Il cliente/paziente manifesta forti segni di affaticamento
Cattivo funzionamento dell’attrezzatura
Per persone non sane il test è di carattere clinico e richiede la presenza di un
medico specialista
36
37. Criteri per definire anormale
un test
Uno slivellamento del segmento ST di uno o più mm indotto
dall’esercizio o un’elevazione relativa alla linea Q-Q
Dolori al torace tipici dell’angina pectoris indotti o aumentati
dall’esercizio
Tachicardia ventricolare o extrasistoli ventricolari, multifocali,
premature
Blocco di branca destra o sinistra indotto dall’esercizio
Caduta significativa della pressione sistolica (>20mmHg)
durante l’esercizio o mancanza dell’aumento dell’intensità
dell’esercizio, dopo il primo assestamento
Tachicardia sopraventricolare sostenuta
Onda R su T
Blocco AV di 2 e 3 grado indotto dall’esercizio
Inversione delle onde U dopo l’esercizio.
Bradicardia non correlata
37
38. Test massimale o test
submax?
È oggetto di controversie
Test max per determinare malattie
cardiache ischemiche in soggetti
asintomatici
Test submax per determinare la
funzionalità cardiorespiratoria prima e
dopo l’inizio di un programma fisico
(ACSM 1995)
38
39. Test massimale o test
submax?
Nelle persone sane la
somministrazione avviene prima test
sub e dopo ricondizionamento fisico
test max (Howley, Don Frank)
NOTA: Interrompere sempre il test al verificarsi delle condizioni anomale conosciute;
se sub al 85% FC max teorica; se max fino all’arresto volontario del soggetto
39
40. Protocolli
Nessun protocollo è adatto per ogni tipo di
persona
Persone giovani attive 6 MET con incrementi
da 2-3 MET ogni stadio del test
Persone normali sedentarie 4 MET con
incrementi da 1-2 MET ogni stadio del test
Persone con condizioni incerte in salute 2
MET incrementi 0,5-1 MET per ogni stadio
del test
40
41. Protocolli
Per funzionalità cardiorespiratoria
Stadi da 1-2 minuti
Per VO2max
Stadi da 2-3 minuti
Test di Balke per persone adulte sedentarie aumentando di 1 MET ogni stadio della
durata di 2 minuti ed iniziando con un livello più elevato di MET
Test di Bruce per soggetti più attivi o giovani con un livello di MET moderato, aumenti
di 2-3 MET per stadi di 3 minuti ciascuno
41
42. Frequenza cardiaca
Effetti dell’esercizio fisico sulla FC
Riposo ↓
Lavoro standard massimale ↓
Lavoro massimale Х
Determinata % del Lavoro massimale Х
A riposo o in steady state la FC deve essere presa
per 30s
Subito dopo l’esercizio per 10- 15s
42
44. Definizione
Si pensava, giustamente, che le alterazioni metaboliche osservate
potessero dipendere dal notevole accumulo di adipociti
intraddominali e che le alterazioni potessero derivare dalla
singolare posizione di queste cellule rispetto alla circolazione
portale. Su questa base nacquero due nuovi indici di grasso
corporeo basati sulla distribuzione del grasso a livello
addominale, che sono il rapporto vita/fianchi (in lingua
anglosassone “waist hips ratio”, abbreviato WHR) o vita/coscia.
Questo rapporto è più elevato negli uomini, intorno a 0,90-0,95,
che se sono in sovrappeso spiccato assumono una
caratteristica conformazione a mela, che è l’obesità di tipo
androide ben inquadrata più di 50 anni fa da Jean Vague; è più
basso nelle donne, intorno a 0,76-0,80, che se sono in
sovrappeso assumono una conformazione a pera, obesità di
tipo ginoide. È evidente che è più a rischio l’obesità androide
con un elevato rapporto vita/fianchi, che si può realizzare in
ambo i sessi.
44
45. Definizione
Fattori genetici rivestirebbero un ruolo
importante anche nel causare l’adiposità
addomino-viscerale che si associa ad alti
livelli di ormoni glucocorticoidi e nella donna
di androgeni. Ma altre importanti
associazioni vi sono tra la prevalenza di un
grasso localizzato fra la vita e i fianchi
(rapporto vita-fianchi aumentato) e la
tendenza all’iperinsulinismo ed altre
manifestazioni patologiche dismetaboliche e
cardiovascolari
45
46. Distribuzione dell’adipe
Parte alta è associata con un
aumento delle malattie coronariche,
ipertensione, iperlipidemia, e diabete,
disfunzioni ormonali e mestruali.
46
47. Distribuzione dell’adipe
Nel tronco:
una attività metabolica più elevata che
in ogni altra parte
Intolleranza al glucosio
Ipertensione da ritenzione di Sodio
Attivazione sistema simpatico
Aumento calcio intracellulare
Ipertrofia muscolare liscia dei vasi
47
51. Depositi di grasso
Grasso essenziale Grasso di deposito
• Midollo osseo Accumulato nel
• Cuore tessuto adiposo
• Polmoni Riserva nutritiva;
• Fegato tessuto adiposo che
• Muscoli protegge gli organi
• Intestino interni, grasso
sottocutaneo
Importante per le
normali funzioni Proporzionale
fisiologiche nell’uomo (12%) e
nella donna (15%)
Sesso specifico e
tipica distribuzione Necessario per le
normali funzioni
3% uomini, 12% fisiologiche
donne
51
52. Ra
zz Fatt
Ge ori
ne a met
abol
re ici
Fatto
Fattori ri
endo
dietetici crino
logici
obe
fu sità Et
mo à
Livell
Gr
o avi
d’atti da
vità Statu
s Fatt nza
socio ori
econ gen
omic etici
o
52
54. Effect of Diet and Exercise on
Weight Loss and Body
Composition of Adult Women
Diet &
Diet Exercise
Exercise
Weight (lbs) -11.7 -10.6 -12
Fat (lbs) -9.3 -12.6 -13
Lean mass (lbs) -2.4 2.0 1
(16 week program, 25 overweight women)
Zuti, W.B. & Golding, L.A. The Physician
and Sports Medicine. 4 (1): 49-53, 1976.
54
55. Impact of Exercise Intensity
on Body Fatness and Skeletal
Muscle Metabolism
High Intensity Interval
Mode (ergocycle) Endurance Training
Training
Duration (minutes) 30 and increased to 45 30
25 continuous sessions;
half completed
The HIIT group lost over 4/wk and increased to before week 5
Frequency
5/wk
3 times as much Week 5-20: 19 long & 16
short interval sessions
subcutaneous fat as the
70% HRR
ET group despite of only
60% of max output in 10
60% HRR and increased
expending less than half Intensity seconds & 70% of max
to 85% HRR
output in 90 seconds;
as many Calories. increasing 5% every 3
weeks
Energy Expended (MJ) 120.4 ± 31.0 57.9 ± 14.4
(20 week program, 17
Fat Loss (mm) 4.5 13.9
subjects)
55
56. Resistance Weight Training
During Caloric Restriction
Enhances Lean Body Weight
Maintenance
Weight
Weight
Control Diet Training &
Training
Diet
Weight (kg) -0.38 -4.47 0.45 -3.89
Fat (kg) -0.07 -3.56 -0.62 -4.32
Lean mass
-0.31 -0.91 1.07 0.43
(kg)
Ballor, D.L., Katch, V.L., Becque, M.D., Marks, C.R.,
American Journal of Clinical Nutrition. 47(1): 19-25, 1988.
(8 week program, 40 obese women)
56
57. Obesità tipo androide
Complicanze cardiovascolari
Diabete mellito iperuricemico (valore
normale tra 2 e 5 mg/100ml)
Policitemia
Steatosi epatica
57
59. Mayer 1953
Attività nuclei laterali dell’ipotalamo
danno sensazione di fame e appetito
Attività nuclei ventromediali
dell’ipotalamo danno la sensazione di
sazietà
Regolati dalla glicemia e dalla
temperatura corporea
59
60. Adattamenti cardiovascolari
nell’obeso
Aumento della portata cardiaca
(incremento delle richieste
metaboliche)
Aumento del volume ematico
Ipertrofia ventricolare sinistra (in
proporzione all’incremento della
massa corporea)
Ipertensione arteriosa
60
61. Adattamenti della funzione
respiratoria nell’obeso
Aumento della funzione ventilatoria
(incremento richieste metaboliche)
Riduzione della dinamica respiratoria
Aumento del carico elastico alla
respirazione
Diminuzione della compliance polmonare
Riduzione del volume di riserva espiratorio
Riduzione del rapporto ventilazione
polmonare/perfusione
61
63. Effetti metabolici
dell’allenamento
Diminuzione concentrazioni di insulina
plasmatica
Aumento sensibilità insulina
Diminuzione concentrazioni di
trigliceridi nel plasma
Basse concentrazioni VLDL
Aumento concentrazioni HDL
63
64. Effetti fisiologici
dell’allenamento
Incremento del dispendio energetico giornaliero
Diminuzione dell’appetito
Incremento o aumento della massa muscolare
Riduzione del grasso corporeo
Incremento della capacità funzionale
Diminuzione dei livelli di insulinemia
Diminuzione della pressione arteriosa sistolica
Incremento della gittata sistolica
Diminuzione della resistenza periferica vascolare
Diminuzione del postcarico cardiaco
Incremento della flessibilità
Miglioramento della coordinazione
64
65. Effetti psicologici
dell’allenamento
Riduzione dell’affaticamento durante il
lavoro
Miglioramento della soddisfazione
personale
Miglioramento della percezione del sé
Miglioramento delle interazioni sociali
Miglioramento dell’autostima
65
67. Scelta dei mezzi Background sportivo
di allenamento Profilo motorio
67
Scelta del volume Bilancio calorico del soggetto
allenante Valutazione funzionale
Valutazione funzionale
Modalità dell’andamento
Fase del protocollo
dei carichi dell’allenamento
Compliance individuale
Aspetti tecnici
Monitoraggio dei
Tecniche di rilevamento
Parametri del training
Esperienza del misuratore
Risposte cardiovascolari all’esercizio
Incremento intensità Percezione del grado di fatica
Profilo e problematiche legate al metabolismo
Compliance alla terapia
Effetti collaterali della terapia
farmacologica
Motivazione
Aspettativa
Rapporto con il trainer educatore
Profilo psicologico Ambiente e situazioni di gruppo
Counseling psicologico
Situazione familiare, sociale, lavorativa
Indice di soddisfazione
69. Patofisiologia dell’obesità
Aumento dell’insulina a digiuno
Aumento della risposta insulinica al glucosio
Diminuzione della sensibilità insulinica
Diminuzione del GH
Diminuzione della risposta GH alla
stimolazione insulinica
Aumento degli ormoni adrenocorticali
Aumento sintesi del colesterolo
Diminuzione della lipase in risposta agli
ormoni
69
70. Effetti dell’allenamento
Riduce effettivamente il peso nell’obesità moderata ma non
ha lo stesso successo con quella grave (BMI>40 Kg/m2)
Massa magra può essere mantenuta o aumentata ma non
per gli obesi
L’attività fisica influisce sulla distribuzione del grasso
corporeo favorendo la perdita di grasso locale nel sito
addominale (migliore è l’obesità del tronco)
Riduce l’apporto di cibo nei soggetti obesi mentre nei non-
obesi no
Può portare in alcuni casi a:
• Riduzione glucosio a digiuno
• Riduzione insulina a digiuno
• Riduzione della resistenza all’insulina
• Aumento della tolleranza al glucosio
70
71. Management
Obiettivo principale della riduzione di peso è
preservare la massa magra
L’individuo che ha più successo nel trattamento di
riduzione del peso:
• È leggermente o moderatamente obeso (BMI<30 Kg/m2)
• Ha distribuzione del grasso sul tronco
• Ha un sincero desiderio di perdere peso
• Niente yo-yo
• Ha acquistato peso nell’età adulta
Concentrarsi su cambiamento comportamentale
nell’alimentazione e nello stile di vita
71
72. Tipologie Obiettivi Intensità/ Tempo del
Frequenza/ micro-
Durata macrociclo
Ridurre il peso 50-70% vo2 9-12 mesi
Aerobico peak
attività che recluta grandi gruppi Incrementare la Aumentare la durata
muscolari (corsa, rowing, aerobica in
acqua, bici,…)
performance funzionale RPE e FC rispetto l’intensità
Ridurre il rischio di CAD 5 die/sett.
40-60
minuti/sessione o
2 sessioni/die da
20-30 min
cadauna
Enfatizzare la
durata piuttosto
che l’intensità
Aumentare ROM Quotidianamente
Flessibilità o almeno 5
stretching
sess/die
Aumentare la self efficacy
Funzionale
attività specifica Aumentare il potenziale
professionale
73. Considerazioni speciali
Usare tipologie di attività a basso impatto
Ci può essere un aumento del rischio di ipertermia
Possono essere necessarie modifiche alle attrezzature
sportive
Un allenamento alla forza potrebbe essere un valido
supporto per l’allenamento aerobico quando si vuole
mantenere la massa magra
Porre attenzione ai traumi
Fissare gli obiettivi ed equilibrare le decisioni sono
importanti interventi comportamentali
73
76. Metodologie Misurazioni Endpoints Commenti
Aerobico 12 lead ECG, FC disritmie i soggetti sono ad un
segmento rischio più elevato di
Cicloergometro
protocollo a rampa 17W/min; ST>2mm CAD
protocollo a stadi 25-30W/3min a stadio
soglia
Nastro trasportatore ischemica
1-2 METs/ 3 min a stadio Inversione onda
T con
cambiamento
Pressione arteriosa significativo tratto
RPE ST
PAS>250mmHg
PAD>115mmHg
fatica volontaria
Flessibilità ROM Determinare le
Goniometro
articolazioni che
necessitano di
allungamento.
Neuromuscolare Utile nel verificare
Analisi del passo
individui con scarso
Equilibrio equilibrio che hanno
bisogno di
supervisione.
80. da Caldarone e Giampietro 1997 normopeso sovrappeso (+110/119%) obesità (>120%)
scuola calcio 1984-1985 66 17 17
femmine sedentarie 41,9 21 37,1
maschi sedentari 44,7 22,6 32,7
femmine sportive 22,1 31,3
maschi sportivi 47,4 16 36,6
Prevalenza sovrappeso in età evolutiva
maschi sportivi 47,4 16 36,6
femmine sportive 46,6 22,1 31,3
maschi sedentari 44,7 22,6 32,7
femmine sedentarie 41,9 21 37,1
scuola calcio 1984-1985 66 17 17
0% 20% 40% 60% 80% 100% normopeso
scuola femmin maschi femmin maschi sovrappeso (+110/119%)
calcio e sedent e sportivi obesità (>120%)
obesità (>120%) 17 37,1 32,7 31,3 36,6
sovrappeso 17 21 22,6 22,1 16
(+110/119%)
normopeso 66 41,9 44,7 46,6 47,4
80
81. Terapia del sovrappeso e
dell’obesità
La perdita di peso dovrebbe essere sempre
graduale (500-1000 gr a settimana) e
dovrebbe mirare ad ottenere una riduzione
stabile ( 1 anno o più) del peso corporeo
pari al 10% del peso iniziale.
In alcuni casi il successo terapeutico si
concretizza nel mantenere nel tempo
l’eccesso ponderale di partenza.
81
82. Caratteristiche metaboliche
Metabolismo basale alto o normale
Costo dell’attività normale
Ossidazione grassi alta
Attività simpatica alta
Sensibilità insulinica bassa
Concentrazione leptina alta
82
83. Definizione
un eccesso di tessuto adiposo che viene
espresso come indice di massa corporea
(BMI) superiore a 30 kg/m2 (di altezza).
Si tratta pertanto di un numero, scelto
artificialmente, che grossolanamente
corrisponde ad un aumento di circa il
20% del peso corporeo relativamente a
quello ritenuto ideale.
83
88. Frequenza
La frequenza permette migliori
cambiamenti nel fitness
indipendentemente dalla intensità,
durata, lunghezza del programma,
livello iniziale
88
89. Considerazioni aggiuntive
Massimi risultati nel fitness aerobico si
ottengono ad intensità elevate (90%
vo2max) e di durata attorno ai 35-45
minuti con frequenza 4 volte a
settimana.
89
90. Attività aerobiche di esempio
Fit level Distanza Tempo in Distanza Tempo in Distanza Tempo in Distanza Tempo in
ml/ in miglia minuti di in miglia minuti di in miglia minuti di in miglia minuti di
(kgxmin) di corsa corsa di jogging di bici bici di cammino
jogging cammino
Alto 3.4+ 27+ 3.4+ 40+ 7.8+ 47+ 4.2+ 72+
(>45)
Medio 1.7-3.4 14-27 1.7-3.4 20-40 3.9-7.8 24-47 2.1-4.2 36-72
(35-45)
Basso 0.8-1.7 7-14 0.8-1.7 10-20 1.9-3.9 12-24 1.0-2.1 18-36
(<35)
Tempo e distanza rimangono gli stessi al di là dell’età.
Da Sharkey (1977)
90
109. Definizione
Si definisce
ipertensione
arteriosa uno stato
costante e non
occasionale in cui
la pressione
arteriosa è elevata
rispetto a standard
fisiologici
considerati normali.
109
113. I giovani con ipertensione di livello lieve possono tranquillamente praticare sport, a patto
però che l'attività fisica sia di tipo dinamico, e non di tipo isometrico (che comporti quindi
uno sforzo muscolare statico).
Sono consigliabili attività come la corsa, il nuoto, per certi versi il ciclismo.
Assolutamente da evitare è il sollevamento pesi, sport che determina un aumento molto
brusco dei valori pressori, anche nelle persone con valori di pressione normali. Sono
inoltre da considerare pericolosi gli sport che richiedono in modo prolungato una
tensione muscolare, per esempio la ginnastica artistica, le parallele, cioè tutte quelle
attività che richiedono contrazione prolungata e forte della muscolatura. Ci sono
comunque molti sport ad attività mista, che comportano sia il movimento che lo sforzo
statico del muscolo, come per esempio lo sci e il tennis, di cui non si può dire in assoluto
che facciano bene o male. L' attività di tipo aerobico sotto massimale, cioè al 60 - 70%
del consumo d'ossigeno, fatta in maniera regolare (tre volte alla settimana per almeno
20-30 minuti) ha addirittura effetti terapeutici abbassando i valori pressori.
L'idoneità alla pratica agonistica viene data se la pressione di base non supera i 140-90
mmHg.
In caso di valori più elevati, sottoponiamo l'atleta ad altri test: il monitoraggio della
pressione sotto sforzo (in questi casi i valori massimali accettati sono 230-100 mmHg); il
monitoraggio sulle 24 ore (il via libera alla pratica agonistica viene concesso se la media
nelle 24 ore non supera i 135-85 mmHg). L'importante è che devono essere assenti
danni d'organo: disturbi di tipo retinico o la presenza di un'ipetrofia esagerata del cuore
necessitano di un trattamento farmacologico e molti dei farmaci idonei sono considerati
dopanti, per esempio i betabloccanti ed i diuretici, e non possono quindi essere prescritti.
In questi casi l'idoneità all'agonismo diventa più difficile, ma deve essere comunque
consigliata un'attività fisica idonea.
118. Effetti dell’esercizio
I meccanismi sono ancora poco chiari.
Si suppone:
Diminuzione nel plasma dei livelli di
norepinefrina (noradrenalina)
Aumento di sostanze circolanti
vasodilatatrici
Miglioramento dell’iperinsulinemia
Alterazioni nella funzione renale
118
119. Controllo fattori rischio
Ipertensione da tenere al di sotto dei valori
140/90 mmHg
Modificare abitudini di vita:
• Perdita di peso, se in sovrappeso
• Limitare l’apporto alcolico giornaliero (71cl/die di
birra, 30cl/die di vino, 6cl/die di whiskey)
• Aumentare l’attività aerobica (30-45 min più giorni
alla settimana)
• Ridurre l’apporto di sodio a non più di 2.4g/die
• Mantenere una adeguata dieta di potassio, calcio,
e magnesio
• Smettere di fumare
• Ridurre cibi con grassi saturi
119
121. Farmaci
Beta-bloccanti riducono la risposta
cardiaca a esercizi submax e
massimali causano cioè una risposta
cronotropica bassa (~ 30 contraz/min)
Calcio-antagonisti e vasodilatatori
possono aumentare la risposta
cardiaca ad esercizi submassimali e
causare una ipotensione post-
esercizio
121
122. Farmaci
Con eccezione dei beta bloccanti,
molti antipertensivi non alterano
sostanzialmente i valori pressori in
risposta ad una singola sessione di
esercizi dinamici.
122
123. Metodi Misure Endpoints Commenti
12 ECG, FC disritmie I farmaci dovrebbero
Aerobico essere presi alla solita
segmento ST>2mm
Bici soglia ischemica
ora
(protocollo a rampa 17 Pressione Inversione onda T
watt/min; protocollo a stadio
25/50 w/min) con cambiamento
Tappeto significativo tratto ST
(1-2 mets/3min per stadio) PAS>250mmHg
RPE(6-20)
PAD>115mmHg
Emicrania o altri
sintomi significanti
Soglia ventilatoria
VO2max
1RM Osservare risposte
Forza pressorie esagerate
(PAS >250 mmHg o
Pesi liberi, macchine
PAD >115 mmHg)
124. Tipologia Obiettivi Intensità/ Tempo previsto
frequenza / per gli obiettivi
durata
Aumentare VO2max 50-80% FC picco 4-6 mesi
Aerobico e soglia ventilatoria
40-70% VO2max o
max FC di riserva
Aumentare il picco di
lavoro e resistenza RPE 11-14/20
3-7 die/sett
Incrementare spesa
energetica 30/60 min/sessione
700-2000 Kcal/wk
Monitorare pressione
Aumentare la forza Alte ripetizioni, basso 4-6 mesi
Forza carico
Circuit training