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Dai progetti pilota al deployment esteso:
              a che punto sono le reti elettriche?
Maurizio Delfanti
Politecnico di Milano
Dipartimento di Energia


Martedì 26 Giugno 2012
Perché la GD complica la                                                  2
     gestione delle reti elettriche?
• La rete di distribuzione non è stata progettata per raccogliere energia della GD
  (energia ‘dal basso verso l’alto’: BT  MT  AT)
• Questa     condizione    può     verificarsi    per      poche     ore   dell’anno:
   fino a quando la GD è poca, e il carico prevale, tutto funziona come prima
• Quando la GD supera il carico, si ha la cosiddetta inversione di flusso:
     a livello di trasformazione AT/MT (CP)  problemi per SPI
     a livello di singola linea MT  problemi per SPI e profilo di tensione




• La GD altera l’esercizio in sicurezza del sistema elettrico di trasmissione 
   non è garantito il funzionamento continuativo a fronte di variazioni anche minime
   della frequenza nella rete AAT e AT
                   Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
L’unica soluzione possibile…                                             3
    …il passaggio alle smart grid

• Le modalità di protezione, controllo, gestione della rete di distribuzione
  non sono quindi adeguate: serve una RIVOLUZIONE CONCETTUALE

• Smart grid  strutture e procedure operative innovative in grado di:
    mantenere un elevato livello di sicurezza e affidabilità del sistema;
    migliorare la gestione della GD e il controllo del carico;
    promuovere l’efficienza energetica e un maggiore coinvolgimento degli utenti
     finali (anche VE) nel mercato elettrico.

• Il caso Italia  a livello nazionale, i progetti pilota (ARG elt 39/10)
  servono per provare nella realtà le soluzioni sinora studiate
   “field test” su scala ridotta (8 esemplari di una nuova specie)…
  …monitorare i risultati delle sperimentazioni darà la possibilità di acquisire
  conoscenze e esperienze per avviare un “deployment esteso” nazionale

                                  …nel frattempo però…
                  Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
…la velocità con cui i sistemi elettrici evolvono         4
   è impressionante…
• Italia, Germania, Francia e Spagna al momento hanno i maggiori
  quantitativi di fotovoltaico installato

• Report ENTSO-E: Italia e Germania sono i paesi a maggior impatto
  che non garantiscono la tenuta della GD per transitori di frequenza
• L’incremento            è
  esponenziale,        con                      +45%
                                           rispetto target
  gradiente medio, per                      PAN FV 2020
  il fotovoltaico, di circa
  50 MW/giorno (ITA)

• Previsioni per il 2015:
    circa 23000 MW
     di fotovoltaico;
    circa 9600 MW
     di eolico
                 Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
…e queste grandi quantità di FER creano                           5
  nuovi problemi…


• Ridotta la capacità regolante del sistema elettrico
• Modificato l’effetto dell’alleggerimento (EAC) tra notte e giorno
   (difficilmente quantificabile la quota sottoposta ad alleggerimento)
• GD non monitorata in tempo reale (DSOTerna)
• Assente/difficile la previsione sul breve-medio termine (DSOTerna)
• Non prevista la regolazione di P attiva in sovra (-sotto?) frequenza
• Non previsti criteri di riconnessione automatica
• Non prevista l’insensibilità a transitori di tensione
• Sistemi di protezione non compatibili con le esigenze di sistema
     DSO  anti-islanding

     TSO  stabilità del sistema


                Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
…che hanno portato allo sviluppo di alcuni                        6
  nuovi scenari


1. L'evoluzione delle reti di trasmissione a livello continentale
    (codice europeo, ENTSO-E)  dimensione internazionale

2. L'evoluzione delle regole di connessione a livello nazionale:
    Del. 84/2012/R/eel; A.70 di TERNA ; nuova CEI 0-21 (luglio 2012);
    nuova edizione CEI 0-16 (gennaio 2013)  dimensione nazionale

3. Necessità di sistemi di accumulo: sperimentazioni in campo
    (Delibera ARG/elt 199/11):
      sulle reti di trasmissione ( TERNA)
      sulle reti di distribuzione ( DSO)
    …ma attenzione all’avvento dei veicoli elettrici (ormai sul mercato!!!)

               Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
1. L'evoluzione delle reti di trasmissione a                            7
    livello continentale
• Le iniziative nazionali hanno sinora prevalso rispetto a quelle a livello EU:
     la Germania ha per prima introdotto un nuovo codice di rete per impianti in MT
      e AT (BDEW 2008), seguito da linee guida per la BT (VDE-AR-N 4105);
     l’Italia ha seguito un percorso simile, partendo prima dalla BT (CEI 0-21);
     la Spagna ha esteso anche al FV i requisiti di supporto alla rete adottati per le
      installazioni eoliche (P.O. 12.3);
     altri paesi seguiranno a breve lo stesso percorso...

• Intanto, ENTSO-E ha messo in
   consultazione     (marzo         2012)        un
   nuovo codice di rete europeo (RFG)
   “Requisiti per la connessione alla
   rete applicabili a tutti i generatori”
   (in vigore a giorni).
                   Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
La stabilità della Rete di Trasmissione                8
      Nazionale (RTN)

• Per prevenire l’islanding sulle reti di                              Hz
                                                                 50
                                                            49        51
   distribuzione, i sistemi di protezione
   di interfaccia (SPI) sono regolati con                   47        53

   soglie restrittive (f;V)

• Rispetto al normale funzionamento
   (50    Hz)     si   possono          talvolta
   presentare dei disturbi (anche per
   guasti in centro Europa…)

• In caso di separazione dalla rete
   continentale (scatto delle linee di
   interconnessione), la frequenza del
   sistema italiano potrebbe scendere
   (ad es. a 49 Hz)
                       Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
La stabilità della Rete di Trasmissione              9
   Nazionale (RTN)

                                                                  Hz
• Il SPI della GD (che ha superato                          50
                                                       49        51
   10.000 MW) scatta non appena
                                                       47        53
   la frequenza scende sotto a
   49,7 Hz

• Tutta la GD rischia di staccarsi
   istantaneamente, facendo
   mancare il suo apporto al
   sistema elettrico…
   …aumenta il rischio black-out


• Servono     soglie     più     larghe:
   TERNA (A.70), come ENTSO-E
   richiede (47,5 ÷ 51,5) Hz

                  Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
Smart Grid e utenti attivi:                     10
il DM 5 maggio 2011 (IV Conto Energia)




         REQUISITI SMART !!!




           Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12        10
Smart Grid e utenti attivi:                                         11
   l’allegato di TERNA, la norma CEI 0-21


• Le prestazioni richieste dal IV Conto Energia agli impianti FV sono state
  incluse nella CEI 0-21, in corso di elaborazione per conto dell’AEEG

• Nel frattempo, TERNA ha pubblicato un Allegato del Codice di Rete
  (A.70) che riguarda la Generazione Distribuita:
  TERNA pone vincoli agli Utenti Attivi (sia MT sia BT) …e ai Distributori

• La Delibera 84/2012/R/eel ha approvato l’Allegato A.70, e ha messo in
  vigore, con un periodo transitorio, i requisiti smart sinora sospesi per i
  generatori sia sulle reti BT sia sulle reti MT

• I Distributori sono responsabili nel rendere tali requisiti obbligatori per gli
  utenti MT e BT



                  Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12                            11
Delibera 84/2012/R/EEL dell’8 Marzo 2012:                                              12
    nuovi impianti connessi alla rete BT e MT

In base alla data in cui sono connessi alla rete (MT; BT),
valgono le seguenti prescrizioni:
•   dal 1°aprile 2012 al 30 giugno 2012  si applica A.70 (campi f e V; SPI),
    con soglie f ampie (49 Hz - 51 Hz per la BT);
•   dal 1°luglio 2012 al 31 dicembre 2012  si applica A.70 (esclusa LVFRT)
    e la norma CEI 0-21 per la BT;
•   dal 1°gennaio 2013  impianti e dispositivi dovranno essere conformi all’A.70
    nella sua interezza e certificati secondo le norme CEI

La norma CEI 0-21 è già stata aggiornata                     La norma CEI 0-16 sarà aggiornata
       rispetto ai requisiti dell’A.70                   rispetto ai requisiti dell’A.70 entro fine anno




                    Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12                                               12
Delibera 84/2012/R/EEL dell’8 Marzo 2012 AEEG:                                          13
   adeguamento degli impianti esistenti (retrofit)
• Impianti in esercizio alla data del 31 marzo 2012 connessi in MT e di
   potenza > 50 kW devono essere adeguati entro il 31 marzo 2013.
• I Distributori devono gestire questo processo di adeguamento
   (informare i produttori dell’obbligo; inviare nuovo RdE;..)

• Il retrofit è fondamentale per diminuire il rischio di instabilità.
                                             12000

                                             10000

                                                  8000
                          Potenza impianti [MW]




 Per i soli                                       6000

  impianti                                        4000

fotovoltaici                                      2000

                                                    0
                                                         110000




                                                         220000
                                                         100000

                                                         120000
                                                         130000
                                                         140000
                                                         150000
                                                         160000
                                                         170000
                                                         180000
                                                         190000
                                                         200000
                                                         210000

                                                         230000
                                                         240000
                                                         250000
                                                         260000
                                                         270000
                                                         280000
                                                          10000
                                                          20000
                                                          30000
                                                          40000
                                                          50000
                                                          60000
                                                          70000
                                                          80000
                                                          90000
                                                              0




                                                          Numero impianti su cui intervenire

                  Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
Stabilità del SEN:                                                    14
    campi di funzionamento in tensione e frequenza

 • Definiti, per tutti i livelli di tensione, i limiti di funzionamento
                                    85% Vn ≤ V ≤ 110% Vn
                                      47,5 Hz ≤ f ≤ 51,5 Hz

• I limiti sono inderogabili per
   garantire la sicurezza del
   SEN


• Processo in corso in maniera
   analoga      in       altri       paesi
   (Germania, Spagna…)


• Il retrofit è un punto critico per
   tutti i TSO europei…
                     Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
Soglie permissive (47,5 ÷ 51,5) Hz                                     15
      e telescatto per la GD

                        0 MW                                                            Hz
PC PG                                                                             50
                                                                              49        51
          RICH. OK                                           51,5 Hz   DDI
                                                                              47        53
                                                             SPI

 CP                                                          47,5 Hz
                                           UT.1
                                       PC = 2 MW
                                                             PGD =
                                                             2 MW

                        0 MW                                                            Hz
PC PG                                                                             50
                                                                              49        51
          RICH. OK                                    V0>    50,3 Hz   DDI
                                                                              47        53
                                                      Vi>    SPI

                                                      Vd <   49,7 Hz
                                           UT.1
                                       PC = 2 MW
                                                             PGD =
                                                             2 MW



                 Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
Esercizio in presenza di FER:                                      16
  dati necessari ai fini del controllo del SEN

• Per il controllo del SEN sia in fase predittiva che in tempo reale,
  servono per ogni CP, sia dati previsionali sia telemisure in tempo reale
  della potenza attiva e reattiva, differenziate per aggregato:
    carico;
                                                            Capitolo 6
    generazione differenziata per fonte;                 Allegato A.70
    totale di CP.                                  (implementazione in corso)


• Sono esigenze già riportate dal 2009 nei RdE relative alle CP di
  raccolta (servono per il controllo delle FER); sono inoltre coerenti con
  la regolamentazione ENTSO-E attualmente in fase d’inchiesta.

• Sono in linea con le prospettive di dispacciamento delle FER
  (DCO 35/2012) che pone vincoli di sbilanciamento anche alla GD.


               Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
Ulteriori criticità di sistema…                               17
    …e nuove esigenze di sviluppo

•    Ma esistono anche altre criticità che richiedono ulteriori esigenze di
     sviluppo sulla RTN (…e anche sulle reti dei DSO):
        connessione e riduzione vincoli rete per FER;
        regolazione tensione;
        incremento qualità e sicurezza locale




SVILUPPO E INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI ACCUMULO DIFFUSO
          SULLE RETI DI TRASMISSIONE & DISTRIBUZIONE



                Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
3. Sperimentazioni in campo di sistemi di accumulo                  18
(Delibera ARG/elt 199/11): requisiti minimi

Rete di trasmissione:
a)   siano inseriti nel Piano di sviluppo;
b)   abbiano la caratteristica di amovibilità;
c)   siano necessari a garantire l’immissione in rete di energia prodotta da
     FRNP, nelle more dei necessari potenziamenti di rete;
d)   siano complementari a un sistema di controllo dinamico delle reti;
e)   siano dimensionati per l’accumulo di energia prodotta e non altrimenti
     assorbibile e per la regolazione istantanea della frequenza…

Rete di distribuzione
a)   garantiscano l’immissione in rete di energia da FER non programmabili;
b)   siano inclusi in progetti di trasformazione delle reti di distribuzione
     esistenti in reti smart grid;
c)   garantiscano la regolazione dei profili di scambio di energia elettrica
     con la rete di trasmissione.

              Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
Quali prospettive per i Distributori e                                         19
    per le reti di distribuzione?

•    La possibilità di disporre di sistemi di accumulo sulla rete di
     distribuzione aumenta le variabili di controllo nelle mani del DSO

•    I sistemi di accumulo consentono di passare dalla previsione dei
     profili    di        scambio            a       livello    di   Cabina      Primaria…
     … ad una reale capacità di controllo dei flussi medesimi

•    La diffusione dei VE (ormai sul mercato), abbinata ad un sistema di
     controllo centrale delle infrastrutture di ricarica, può rappresentare
     una reale applicazione su larga scala di SdA diffusi                               
     i     VE         possono             fornire         servizi    di   rete     (V2G)…
     …già partiti 5 progetti pilota (Delibera ARG/elt 242/10)

                     Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
Qualche spunto di riflessione:                                 20
    prospettive per le reti di distribuzione

• Le reti di distribuzione mutano profondamente, verso le smart grid:
  i progetti pilota servono per indirizzare lo sviluppo estensivo
• La velocità di evoluzione dei sistemi elettrici in questo periodo storico è
  decisamente elevata («unprecedented»)
    ENTSO-E, codice europeo per i generatori (RfG)               dimensione
    avvento dei veicoli elettrici (ormai sul mercato…)         internazionale
    regole di gestione delle reti e di connessione
      (Del. 84; allegato A.70; CEI 0-21 da luglio;
      futura CEI 0-16 a fine anno):                               dimensione
    sperimentazione di sistemi di accumulo (Del. 199/11)          nazionale
    nuove prospettive per il dispacciamento delle FER

• La capacità di reazione mostrata dal sistema Italia rispetto alla
  tempesta in atto ha condotto a una situazione di assoluta avanguardia

• Verso un nuovo ruolo delle imprese di distribuzione nella gestione delle
  reti con massiccia presenza di GD  nuove responsabilità?

                 Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
21




            GRAZIE PER
           L’ATTENZIONE!
(comments are welcome)
 maurizio.delfanti@polimi.it




            http://www.energia.polimi.it

  Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12

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Del Fanti

  • 1. Dai progetti pilota al deployment esteso: a che punto sono le reti elettriche? Maurizio Delfanti Politecnico di Milano Dipartimento di Energia Martedì 26 Giugno 2012
  • 2. Perché la GD complica la 2 gestione delle reti elettriche? • La rete di distribuzione non è stata progettata per raccogliere energia della GD (energia ‘dal basso verso l’alto’: BT  MT  AT) • Questa condizione può verificarsi per poche ore dell’anno:  fino a quando la GD è poca, e il carico prevale, tutto funziona come prima • Quando la GD supera il carico, si ha la cosiddetta inversione di flusso:  a livello di trasformazione AT/MT (CP)  problemi per SPI  a livello di singola linea MT  problemi per SPI e profilo di tensione • La GD altera l’esercizio in sicurezza del sistema elettrico di trasmissione  non è garantito il funzionamento continuativo a fronte di variazioni anche minime della frequenza nella rete AAT e AT Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 3. L’unica soluzione possibile… 3 …il passaggio alle smart grid • Le modalità di protezione, controllo, gestione della rete di distribuzione non sono quindi adeguate: serve una RIVOLUZIONE CONCETTUALE • Smart grid  strutture e procedure operative innovative in grado di:  mantenere un elevato livello di sicurezza e affidabilità del sistema;  migliorare la gestione della GD e il controllo del carico;  promuovere l’efficienza energetica e un maggiore coinvolgimento degli utenti finali (anche VE) nel mercato elettrico. • Il caso Italia  a livello nazionale, i progetti pilota (ARG elt 39/10) servono per provare nella realtà le soluzioni sinora studiate  “field test” su scala ridotta (8 esemplari di una nuova specie)… …monitorare i risultati delle sperimentazioni darà la possibilità di acquisire conoscenze e esperienze per avviare un “deployment esteso” nazionale …nel frattempo però… Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 4. …la velocità con cui i sistemi elettrici evolvono 4 è impressionante… • Italia, Germania, Francia e Spagna al momento hanno i maggiori quantitativi di fotovoltaico installato • Report ENTSO-E: Italia e Germania sono i paesi a maggior impatto che non garantiscono la tenuta della GD per transitori di frequenza • L’incremento è esponenziale, con +45% rispetto target gradiente medio, per PAN FV 2020 il fotovoltaico, di circa 50 MW/giorno (ITA) • Previsioni per il 2015:  circa 23000 MW di fotovoltaico;  circa 9600 MW di eolico Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 5. …e queste grandi quantità di FER creano 5 nuovi problemi… • Ridotta la capacità regolante del sistema elettrico • Modificato l’effetto dell’alleggerimento (EAC) tra notte e giorno (difficilmente quantificabile la quota sottoposta ad alleggerimento) • GD non monitorata in tempo reale (DSOTerna) • Assente/difficile la previsione sul breve-medio termine (DSOTerna) • Non prevista la regolazione di P attiva in sovra (-sotto?) frequenza • Non previsti criteri di riconnessione automatica • Non prevista l’insensibilità a transitori di tensione • Sistemi di protezione non compatibili con le esigenze di sistema  DSO  anti-islanding  TSO  stabilità del sistema Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 6. …che hanno portato allo sviluppo di alcuni 6 nuovi scenari 1. L'evoluzione delle reti di trasmissione a livello continentale (codice europeo, ENTSO-E)  dimensione internazionale 2. L'evoluzione delle regole di connessione a livello nazionale: Del. 84/2012/R/eel; A.70 di TERNA ; nuova CEI 0-21 (luglio 2012); nuova edizione CEI 0-16 (gennaio 2013)  dimensione nazionale 3. Necessità di sistemi di accumulo: sperimentazioni in campo (Delibera ARG/elt 199/11):  sulle reti di trasmissione ( TERNA)  sulle reti di distribuzione ( DSO) …ma attenzione all’avvento dei veicoli elettrici (ormai sul mercato!!!) Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 7. 1. L'evoluzione delle reti di trasmissione a 7 livello continentale • Le iniziative nazionali hanno sinora prevalso rispetto a quelle a livello EU:  la Germania ha per prima introdotto un nuovo codice di rete per impianti in MT e AT (BDEW 2008), seguito da linee guida per la BT (VDE-AR-N 4105);  l’Italia ha seguito un percorso simile, partendo prima dalla BT (CEI 0-21);  la Spagna ha esteso anche al FV i requisiti di supporto alla rete adottati per le installazioni eoliche (P.O. 12.3);  altri paesi seguiranno a breve lo stesso percorso... • Intanto, ENTSO-E ha messo in consultazione (marzo 2012) un nuovo codice di rete europeo (RFG) “Requisiti per la connessione alla rete applicabili a tutti i generatori” (in vigore a giorni). Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 8. La stabilità della Rete di Trasmissione 8 Nazionale (RTN) • Per prevenire l’islanding sulle reti di Hz 50 49 51 distribuzione, i sistemi di protezione di interfaccia (SPI) sono regolati con 47 53 soglie restrittive (f;V) • Rispetto al normale funzionamento (50 Hz) si possono talvolta presentare dei disturbi (anche per guasti in centro Europa…) • In caso di separazione dalla rete continentale (scatto delle linee di interconnessione), la frequenza del sistema italiano potrebbe scendere (ad es. a 49 Hz) Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 9. La stabilità della Rete di Trasmissione 9 Nazionale (RTN) Hz • Il SPI della GD (che ha superato 50 49 51 10.000 MW) scatta non appena 47 53 la frequenza scende sotto a 49,7 Hz • Tutta la GD rischia di staccarsi istantaneamente, facendo mancare il suo apporto al sistema elettrico… …aumenta il rischio black-out • Servono soglie più larghe: TERNA (A.70), come ENTSO-E richiede (47,5 ÷ 51,5) Hz Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 10. Smart Grid e utenti attivi: 10 il DM 5 maggio 2011 (IV Conto Energia) REQUISITI SMART !!! Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12 10
  • 11. Smart Grid e utenti attivi: 11 l’allegato di TERNA, la norma CEI 0-21 • Le prestazioni richieste dal IV Conto Energia agli impianti FV sono state incluse nella CEI 0-21, in corso di elaborazione per conto dell’AEEG • Nel frattempo, TERNA ha pubblicato un Allegato del Codice di Rete (A.70) che riguarda la Generazione Distribuita: TERNA pone vincoli agli Utenti Attivi (sia MT sia BT) …e ai Distributori • La Delibera 84/2012/R/eel ha approvato l’Allegato A.70, e ha messo in vigore, con un periodo transitorio, i requisiti smart sinora sospesi per i generatori sia sulle reti BT sia sulle reti MT • I Distributori sono responsabili nel rendere tali requisiti obbligatori per gli utenti MT e BT Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12 11
  • 12. Delibera 84/2012/R/EEL dell’8 Marzo 2012: 12 nuovi impianti connessi alla rete BT e MT In base alla data in cui sono connessi alla rete (MT; BT), valgono le seguenti prescrizioni: • dal 1°aprile 2012 al 30 giugno 2012  si applica A.70 (campi f e V; SPI), con soglie f ampie (49 Hz - 51 Hz per la BT); • dal 1°luglio 2012 al 31 dicembre 2012  si applica A.70 (esclusa LVFRT) e la norma CEI 0-21 per la BT; • dal 1°gennaio 2013  impianti e dispositivi dovranno essere conformi all’A.70 nella sua interezza e certificati secondo le norme CEI La norma CEI 0-21 è già stata aggiornata La norma CEI 0-16 sarà aggiornata rispetto ai requisiti dell’A.70 rispetto ai requisiti dell’A.70 entro fine anno Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12 12
  • 13. Delibera 84/2012/R/EEL dell’8 Marzo 2012 AEEG: 13 adeguamento degli impianti esistenti (retrofit) • Impianti in esercizio alla data del 31 marzo 2012 connessi in MT e di potenza > 50 kW devono essere adeguati entro il 31 marzo 2013. • I Distributori devono gestire questo processo di adeguamento (informare i produttori dell’obbligo; inviare nuovo RdE;..) • Il retrofit è fondamentale per diminuire il rischio di instabilità. 12000 10000 8000 Potenza impianti [MW] Per i soli 6000 impianti 4000 fotovoltaici 2000 0 110000 220000 100000 120000 130000 140000 150000 160000 170000 180000 190000 200000 210000 230000 240000 250000 260000 270000 280000 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 80000 90000 0 Numero impianti su cui intervenire Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 14. Stabilità del SEN: 14 campi di funzionamento in tensione e frequenza • Definiti, per tutti i livelli di tensione, i limiti di funzionamento 85% Vn ≤ V ≤ 110% Vn 47,5 Hz ≤ f ≤ 51,5 Hz • I limiti sono inderogabili per garantire la sicurezza del SEN • Processo in corso in maniera analoga in altri paesi (Germania, Spagna…) • Il retrofit è un punto critico per tutti i TSO europei… Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 15. Soglie permissive (47,5 ÷ 51,5) Hz 15 e telescatto per la GD 0 MW Hz PC PG 50 49 51 RICH. OK 51,5 Hz DDI 47 53 SPI CP 47,5 Hz UT.1 PC = 2 MW PGD = 2 MW 0 MW Hz PC PG 50 49 51 RICH. OK V0> 50,3 Hz DDI 47 53 Vi> SPI Vd < 49,7 Hz UT.1 PC = 2 MW PGD = 2 MW Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 16. Esercizio in presenza di FER: 16 dati necessari ai fini del controllo del SEN • Per il controllo del SEN sia in fase predittiva che in tempo reale, servono per ogni CP, sia dati previsionali sia telemisure in tempo reale della potenza attiva e reattiva, differenziate per aggregato:  carico; Capitolo 6  generazione differenziata per fonte; Allegato A.70  totale di CP. (implementazione in corso) • Sono esigenze già riportate dal 2009 nei RdE relative alle CP di raccolta (servono per il controllo delle FER); sono inoltre coerenti con la regolamentazione ENTSO-E attualmente in fase d’inchiesta. • Sono in linea con le prospettive di dispacciamento delle FER (DCO 35/2012) che pone vincoli di sbilanciamento anche alla GD. Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 17. Ulteriori criticità di sistema… 17 …e nuove esigenze di sviluppo • Ma esistono anche altre criticità che richiedono ulteriori esigenze di sviluppo sulla RTN (…e anche sulle reti dei DSO):  connessione e riduzione vincoli rete per FER;  regolazione tensione;  incremento qualità e sicurezza locale SVILUPPO E INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI ACCUMULO DIFFUSO SULLE RETI DI TRASMISSIONE & DISTRIBUZIONE Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 18. 3. Sperimentazioni in campo di sistemi di accumulo 18 (Delibera ARG/elt 199/11): requisiti minimi Rete di trasmissione: a) siano inseriti nel Piano di sviluppo; b) abbiano la caratteristica di amovibilità; c) siano necessari a garantire l’immissione in rete di energia prodotta da FRNP, nelle more dei necessari potenziamenti di rete; d) siano complementari a un sistema di controllo dinamico delle reti; e) siano dimensionati per l’accumulo di energia prodotta e non altrimenti assorbibile e per la regolazione istantanea della frequenza… Rete di distribuzione a) garantiscano l’immissione in rete di energia da FER non programmabili; b) siano inclusi in progetti di trasformazione delle reti di distribuzione esistenti in reti smart grid; c) garantiscano la regolazione dei profili di scambio di energia elettrica con la rete di trasmissione. Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 19. Quali prospettive per i Distributori e 19 per le reti di distribuzione? • La possibilità di disporre di sistemi di accumulo sulla rete di distribuzione aumenta le variabili di controllo nelle mani del DSO • I sistemi di accumulo consentono di passare dalla previsione dei profili di scambio a livello di Cabina Primaria… … ad una reale capacità di controllo dei flussi medesimi • La diffusione dei VE (ormai sul mercato), abbinata ad un sistema di controllo centrale delle infrastrutture di ricarica, può rappresentare una reale applicazione su larga scala di SdA diffusi  i VE possono fornire servizi di rete (V2G)… …già partiti 5 progetti pilota (Delibera ARG/elt 242/10) Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 20. Qualche spunto di riflessione: 20 prospettive per le reti di distribuzione • Le reti di distribuzione mutano profondamente, verso le smart grid: i progetti pilota servono per indirizzare lo sviluppo estensivo • La velocità di evoluzione dei sistemi elettrici in questo periodo storico è decisamente elevata («unprecedented»)  ENTSO-E, codice europeo per i generatori (RfG) dimensione  avvento dei veicoli elettrici (ormai sul mercato…) internazionale  regole di gestione delle reti e di connessione (Del. 84; allegato A.70; CEI 0-21 da luglio; futura CEI 0-16 a fine anno): dimensione  sperimentazione di sistemi di accumulo (Del. 199/11) nazionale  nuove prospettive per il dispacciamento delle FER • La capacità di reazione mostrata dal sistema Italia rispetto alla tempesta in atto ha condotto a una situazione di assoluta avanguardia • Verso un nuovo ruolo delle imprese di distribuzione nella gestione delle reti con massiccia presenza di GD  nuove responsabilità? Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12
  • 21. 21 GRAZIE PER L’ATTENZIONE! (comments are welcome) maurizio.delfanti@polimi.it http://www.energia.polimi.it Maurizio Delfanti, Roma - 26/06/12