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Smart Grid Executive Report
Applicazioni, tecnologie e prospettive
di sviluppo delle Smart Grid in Italia
Marzo 2012




                                         www.energystrategy.it
Introduzione
Il concetto di Smart Grid sottintende una            del paradigma Smart Grid sono diversi gli at-
molteplicità di interpretazioni in merito a che      tori a giocare un ruolo rilevante: il legislatore,
cosa si debba intendere per sistema elettrico        innanzitutto - considerata la natura ancora
“intelligente” e a quali siano le soluzioni e le     fortemente regolata del sistema elettrico in
tecnologie costitutive della "Smart Grid". No-       Italia - e gli operatori industriali - che saranno
nostante la mancanza di una visione condivi-         chiamati ad identificare i modelli di business e
sa su questi punti, c’è un’ampia convergenza         le partnership per cogliere le opportunità che
tra ricercatori ed operatori del settore sul fatto   l’evoluzione normativa e lo sviluppo delle tec-
che la transizione verso il paradigma Smart          nologie abilitanti offrirà loro.
Grid sia ormai inevitabile.
                                                     L’ obiettivo della prima edizione dello Smart
Questo per effetto delle politiche energetiche       Grid Executive Report è quello di offrire a
a livello comunitario e nazionale, che stanno        policy maker ed operatori industriali gli stru-
promuovendo con forza l’utilizzo delle fonti         menti necessari per promuovere la evoluzione
energetiche rinnovabili e l’affermazione di un       virtuosa del sistema elettrico italiano verso un
sistema di generazione distribuito. La Smart         modello “intelligente”.
Grid rappresenta un elemento abilitante e al
tempo stesso imprescindibile perché questi           Da un lato, la ricerca offre una mappatura
cambiamenti si realizzino.                           completa delle funzionalità e delle soluzioni
                                                     Smart e delle normative che ad oggi nel no-
In questo percorso di progressiva diffusione         stro Paese interessano l’adozione di questo

                                                                                                          1
                                                                                  www.energystrategy.it
introduzione


                   paradigma. Dall’altro, lo studio riporta i ri-      logia di ricerca sono quelli che da sempre ca-
                   sultati di una serie di interviste con operatori    ratterizzano le attività dell’Energy & Strategy
                   del settore che hanno permesso di stimare il        Group, è invece innovativo il formato di que-
                   potenziale di mercato in Italia delle soluzioni     sto Smart Grid Executive Report, per la pri-
                   "smart" (tra cui smart inverter, sistemi di otti-   ma volta presentato con un layout più snello,
                   mizzazione degli asset di generazione, sistemi      di facile consultazione, ideato per essere uno
                   di storage, advanced metering infrastructure,       strumento più immediato per chi lo intende
                   home management system), mappare il pro-            utilizzare principalmente come strumento di
                   cesso di adozione delle stesse ed i driver che      lavoro ed un format per noi più flessibile per
                   ne influenzeranno la diffusione nei prossi-         offrire un numero più ampio di Rapporti sui
                   mi anni, con particolare riferimento anche          temi “caldi” dell’energia.
                   all’impatto che la mobilità elettrica potrà ave-
                   re sul sistema elettrico italiano.                  Un ultimo cenno alle attività dell’Energy &
                                                                       Strategy Group nel corso del 2012. Dopo lo
                   Come sempre, la ricerca è stata resa possibile      Smart Grid Executive Report, verranno pub-
                   grazie al supporto delle imprese partner, cui       blicate la quarta edizione del Solar Energy
                   va un particolare ringraziamento per l’inte-        Report e la seconda dell’Energy Efficiency
                   resse che ormai da anni mostrano verso le no-       Report, che si concentrerà sulle tecnologie di
                   stre attività. Un continuo confronto con loro e     efficienza energetica negli usi e processi in-
                   con numerosi altri operatori del settore è alla     dustriali. Si aprirà inoltre un nuovo filone di
                   base delle analisi e delle interpretazioni che      ricerca, con la pubblicazione del Wind Energy
                   sono presentate in questo rapporto.                 Report. Tutto ciò oltre ad uno studio sull’im-
                                                                       patto che il nuovo sistema di incentivazione
                   Se il ruolo delle imprese partner e la metodo-      delle rinnovabili termiche ed elettriche, di

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                   © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
introduzione


cui si attendono per le prossime settimane i        delle bioenergie. Informazioni più dettagliate
decreti attuativi anticipati dal “Decreto Rin-      sulle nostre attività correnti e future sono di-
novabili”, potrà avere sulle filiere delle rinno-   sponibili sul nostro sito www.energystrategy.it,
vabili in Italia, ed in particolare sul comparto    recentemente rinnovato.


              Umberto Bertelè                                     Vittorio Chiesa
      Presidente School of Management                    Direttore Energy & Strategy Group




                                                                                                                      3
                                                                               www.energystrategy.it
Executive Summary
Lo Smart Grid Executive Report, alla sua pri-       studi dell’Energy&Strategy Group abbiano
ma edizione, inaugura un nuovo “filone” di ri-      fatto fino ad oggi, l’obiettivo rimane il mede-
cerca per l’Energy&Strategy Group. Lo studio        simo, ossia quello di offrire agli stakeholder
affronta infatti il tema dell’evoluzione del        del sistema elettrico, siano essi policy maker,
sistema elettrico italiano verso il modello         operatori industriali o utilizzatori di energia,
della “Smart Grid”: da sistema caratteriz-          modelli e strumenti che li possano aiutare a
zato da un flusso di energia elettrica mono-        comprendere, valutare e quindi promuove-
direzionale, che si muove dai punti in cui essa     re l’evoluzione verso il modello della “Smart
viene generata a quelli in cui è consumata,         Grid” cui si è fatto cenno in precedenza.
a sistema in cui si realizza un flusso bi-dire-
zionale di energia elettrica e di informazioni,     Lo Smart Grid Executive Report sperimenta
gestito in ottica intelligente e capace per que-    anche, per la prima volta, un nuovo formato
sto di abilitare nuove funzionalità nelle fasi di   per le ricerche dell’Energy&Strategy Group.
generazione, trasmissione, distribuzione ed         I risultati delle analisi e delle interviste con-
utilizzo del vettore energetico. Tutto questo       dotte sono infatti presentati in forma sinteti-
con benefici evidenti in termini di efficienza,     ca, attraverso il supporto di grafici e tabelle,
efficacia, sicurezza e indipendenza del sistema     che illustrano in modo immediato i principali
elettrico stesso.                                   elementi messi in luce dall’indagine. Un for-
                                                    mato snello, di più immediato utilizzo e facile
Nonostante si affronti un tema di natura più        lettura, che si propone di essere, più che un
trasversale rispetto a quanto normalmente gli       resoconto completo di tutte le analisi condot-

                                                                                                        5
                                                                                www.energystrategy.it
executive summary


                  te, un supporto alla discussione ed al dibatti-    principali operatori del “sistema” elettrico,
                  to che verrà animato durante il convegno di        7 “famiglie” di soluzioni tecnologiche analiz-
                  presentazione. Si è scelto questo formato per      zate, un totale di circa 17 scenari di mercato
                  lo studio sul paradigma della “Smart Grid”         sviluppati e quantificati e più di 150 studi e
                  considerata la grande novità ed il caratte-        pubblicazioni scientifiche utilizzati come
                  re embrionale del tema, su cui ad oggi sono        punto di partenza per l’analisi empirica.
                  state spese molte parole, sia da parte di ope-
                  ratori del mondo dell’impresa sia da parte di      Il rapporto è articolato in cinque sezioni. La
                  ricercatori, ma in cui esiste ancora un grande     prima, dopo aver individuato le principali
                  bisogno di chiarezza in merito a quali siano       ragioni che spiegano il forte interesse dell’o-
                  le funzionalità “smart” del sistema elettrico,     pinione pubblica, degli operatori e del legisla-
                  quali le soluzioni e le tecnologie che le abili-   tore verso il tema “Smart Grid”, sia a livello
                  tano ed, infine, quali gli scenari di diffusione   europeo che nazionale, illustra una classifica-
                  ed adozione di queste ultime. Lo Smart Grid        zione delle principali funzionalità del sistema
                  Executive Report apre quindi un filone di ri-      elettrico “intelligente”, cui sono associate le
                  cerca per l’Energy&Strategy Group, che ve-         più importanti soluzioni tecnologiche abili-
                  rosimilmente darà vita ad approfondimenti e        tanti. La seconda sezione offre invece un qua-
                  studi su tematiche più circoscritte nei prossi-    dro sintetico delle principali norme e leggi in
                  mi anni.                                           vigore in Italia che interessano a vario titolo
                                                                     il paradigma della “Smart Grid”, valutando
                  Nonostante il formato sia innovativo, la me-       l’impatto che esse possano avere sull’evolu-
                  todologia con cui la ricerca è stata condotta      zione del sistema elettrico e le criticità che le
                  rimane quella abituale. Essa si basa infatti       contraddistinguono. La terza parte dello stu-
                  su oltre 40 interviste dirette condotte con i      dio approfondisce invece l’architettura ed il

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                  © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
executive summary


quadro dell’offerta per ciascuna soluzione tec-      semplice risoluzione per il sistema elettrico
nologica che abilita il paradigma della “Smart       del nostro paese.
Grid”, mentre la quarta sezione, vero “cuore”        La produzione da fonti rinnovabili rap-
dello studio, analizza il potenziale di mercato      presenta sicuramente una modalità virtuosa
e gli scenari di sviluppo che caratterizzeranno      per affrancarsi dalla dipendenza energetica
la diffusione delle soluzioni “smart”, da qui al     dall’estero, che raggiunge l’85% in termini di
2020. La quinta parte, infine, si concentra sul-     fabbisogno di energia primaria (contro una
la mobilità elettrica, con l’intenzione di offrire   media europea di poco superiore al 50%).
una originale analisi degli “effetti indotti” che    Tuttavia, essa ha una natura di non preve-
la diffusione dei veicoli elettrici potrà avere      dibilità (specialmente per quanto riguarda
sulla penetrazione di mercato delle soluzioni        le tecnologie del fotovoltaico e dell’eolico, le
tecnologiche “smart”.                                più diffuse in Italia) che causa, come è faci-
                                                     le intuire, squilibri e complessità gestionali
Un crescente interesse verso il tema della           per un sistema elettrico che è stato proget-
“Smart Grid”                                         tato e realizzato coerentemente con le carat-
                                                     teristiche ed i requisiti di un modello di ge-
L’imponente crescita della produzione di             nerazione centralizzata. Per risolvere queste
energia elettrica da fonti rinnovabili, forte-       complessità, diventa fondamentale che si re-
mente voluta dall’Unione Europea attraverso          alizzi un’evoluzione del sistema elettrico in
l’approvazione del Pacchetto Clima-Energia,          grado di consentire l’integrazione delle azioni
noto anche come “Pacchetto 20-20-20” e, di           di tutti gli utenti connessi alla rete, al fine di
riflesso, generosamente promossa ed incenti-         permettere la fruizione dell’energia elettrica in
vata in Italia, sta avendo delle importanti con-     modo efficiente, sostenibile e sicuro. Si tratta
seguenze e sta comportando problemi di non           di un problema che colpisce l’Italia in modo

                                                                                                                      7
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executive summary


                  particolare per effetto della forte dipendenza          sario che il consumatore finale assuma un
                  energetica che contraddistingue il nostro Pa-           ruolo attivo nel sistema, attraverso forme
                  ese e per le caratteristiche del nostro sistema         di monitoraggio e interazione con gli altri
                  elettrico, ma che interessa anche tutti i Paesi,        attori del sistema elettrico (funzionalità di
                  europei e non, in cui le fonti rinnovabili stan-        smart metering & active demand).
                  no progressivamente diffondendosi.                   L’insieme di queste funzionalità, abilitate
                  Questo percorso verso il raggiungimento del          dall’adozione di opportune soluzioni tecno-
                  paradigma della “Smart Grid” richiede che le         logiche “smart”, rende “intelligente” il sistema
                  diverse fasi del sistema elettrico si dotino di      elettrico e può quindi assicurare la diffusio-
                  funzionalità “intelligenti”:                         ne della produzione da fonti rinnovabili su
                  •• Per quanto riguarda la fase di generazione, è     ampia scala, senza tuttavia compromettere la
                     necessario ottimizzare l’esercizio delle di-      corretta funzionalità e la stabilità del sistema
                     verse fonti di generazione, in base alle con-     elettrico stesso.
                     dizioni della rete ed alle caratteristiche dei
                     consumi (funzionalità di smart generation);       Il quadro normativo in Italia
                  •• Per quanto riguarda le fasi di trasmissione e
                     distribuzione, occorre garantire l’affidabili-    Come è noto, il sistema elettrico italiano è
                     tà, la qualità e la sicurezza delle reti, me-     stato parzialmente liberalizzato, per quanto
                     diante l’implementazione di meccanismi            riguarda le attività di produzione e vendita
                     di azione-reazione che coinvolgano sia la         dell’energia, a partire dal 1999, con l’approva-
                     generazione che il consumo (funzionalità di       zione del cosiddetto “Decreto Bersani” (D.lgs.
                     smart network);                                   79/99). Tuttavia l’evoluzione del sistema elet-
                  •• Per quanto riguarda invece la fase di consu-      trico è ancora oggi influenzata in maniera fon-
                     mo ed utilizzo dell’energia elettrica, è neces-   damentale dall’attività del soggetto regolatore

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                  © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
executive summary


– l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas      Innanzitutto esse stabiliscono la necessità
(AEEG) – specialmente per le fasi non sog-          di definire una regolazione focalizzata sul-
gette a liberalizzazione, ossia la trasmissione     la valutazione delle performance attraverso
e la distribuzione. Questo non toglie che, an-      indicatori quantitativi. In secondo luogo, san-
che per le attività di produzione e vendita di      ciscono l’esigenza di esplicitare gli obiettivi
energia, esistano oggi delle leggi in grado di      che ciascun attore del sistema elettrico deve
influenzare il percorso verso una maggiore          perseguire, attraverso la definizione di obbli-
“intelligenza” del nostro sistema elettrico.        ghi ed incentivi. Infine, stabiliscono il biso-
                                                    gno di promuovere la presa di coscienza da
L’AEEG riveste pertanto uno dei ruoli prin-         parte del consumatore finale, stimolandolo
cipali nella transizione verso la “Smart            ad assumere un ruolo “attivo” all’interno del
Grid”. La sua attività è tuttavia ispirata dalle    sistema elettrico.
linee guida definite a livello europeo, in par-
ticolar modo dal consesso dei regolatori eu-        Rispetto al recepimento di questi tre capi-
ropei (ERGEG – European Regulators’ Group           saldi, l’AEEG pare all’avanguardia a livello
for Electricity and Gas, sostituito a partire dal   internazionale, nonostante dall’analisi con-
Luglio 2011 dall’ACER – Agency for the Co-          dotta emergano una serie di criticità non
operation of Energy Regulators). L’analisi di       trascurabili nel quadro che essa ha definito a
queste linee guida emanate nel 2010 nel Posi-       livello italiano. L’elemento principale riguarda
tion Paper on Smart Grid, per quanto riguarda       l’assenza di indicatori quantitativi attraver-
nello specifico il loro impatto sul tema “Smart     so i quali si valutino le prestazioni delle fasi
Grid”, mette in luce tre capisaldi che dovreb-      di generazione e consumo dell’energia elet-
bero rappresentare il punto di riferimento          trica, al fine di aumentare la consapevolezza
cui si ispirano i diversi regolatori nazionali.     di questi soggetti rispetto agli impatti deter-

                                                                                                                    9
                                                                               www.energystrategy.it
executive summary


               minati dal loro comportamento sull’esercizio       lazioni che influenzano l’adozione delle diver-
               della rete. Nonostante queste attività siano       se soluzioni “intelligenti”.
               state liberalizzate e non siano soggette a rego-   Alcuni passi avanti verso la comprensione
               lazione, gli operatori intervistati concordano     delle dinamiche di sistema che sottintendo-
               che sarebbe molto opportuno “responsabi-           no la diffusione delle soluzioni “smart” sono
               lizzare” produttori ed utilizzatori, rendendoli    stati fatti con la Delibera ARG/elt 39/10. Essa
               consapevoli del loro impatto sull’esercizio del-   introduce degli incentivi nella forma di una
               la rete, come avviene a partire dal 2007 per le    extra-remunerazione del capitale investito
               fasi di trasmissione e distribuzione, sottopo-     in progetti pilota che prevedano l’integra-
               ste ad un regime di incentivi/penalità basato      zione di soluzioni “smart”. Il meccanismo
               su misure quantitative della qualità del servi-    dell’extra-remunerazione è considerato non
               zio (ARG/elt 333/07 e s.m.i., ARG/elt 341/07       particolarmente “virtuoso”, ed esso è attual-
               e s.m.i.).                                         mente oggetto di revisione da parte dell’AEEG
               Analizzando invece gli obblighi ed incentivi       (DCO 34/11 Appendice A), che ha conden-
               all’adozione delle diverse soluzioni “smart”       sato l’esperienza raccolta mediante i progetti
               definiti dall’AEEG, emerge nuovamente uno          pilota, di cui si prevede una seconda tranche
               “sbilanciamento” dei provvedimenti ver-            entro i prossimi anni, in una prima bozza di
               so le fasi di trasmissione e distribuzione,        schema di incentivazione “output-based”,
               rispetto a quelle di generazione ed utilizzo,      ossia basato sull’effettivo miglioramento
               nonché la presenza di provvedimenti che            delle prestazioni che l’investimento permette
               favoriscono l’adozione di alcune specifiche        di conseguire.
               soluzioni, come ad esempio lo smart meter          Va infine detto che il soggetto regolatore ha
               (ARG/elt 292/06), senza tuttavia la necessaria     mostrato sensibilità verso la necessità di
               “visione d’insieme” e consapevolezza delle re-     un maggiore coinvolgimento dei consuma-

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               © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
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tori finali. L’introduzione della tariffa biora-        active demand.
ria (ARG/elt 22/10) si pone come obiettivo              Per ogni soluzione abilitante, tra cui ad esem-
quello di incentivare il consumatore ad un              pio smart inverter, sistemi di controllo auto-
utilizzo più responsabile dell’energia, nella           mazione e sensoristica, Advanced Metering
consapevolezza che la sensibilizzazione del             Infrastructure, Home Management System e
cliente rappresenta una necessità per conse-            sistemi di storage, sono innanzitutto identifi-
guire un’evoluzione virtuosa del sistema elet-          cati e descritti gli elementi costitutivi e l’ar-
trico. Ciò detto, l’analisi mostra l’esigenza           chitettura con cui essa viene implementata,
di intraprendere azioni maggiormente in-                così da evidenziare le relazioni che legano
cisive, come l’introduzione di tariffe multi-           ciascuna soluzione. Viene inoltre descritta la
orarie o la promozione dell’adozione di device          configurazione dell’offerta per comprendere,
“smart”, che stimolino il consumatore a dive-           da un lato, qual è il grado di maturità e dispo-
nire, a tutti gli effetti, un soggetto attivo all’in-   nibilità commerciale della soluzione, dall’al-
terno del sistema elettrico.                            tro, le ragioni di fondo che ne determinano la
                                                        diffusione attuale e futura.
Le soluzioni tecnologiche abilitanti
                                                        L’analisi condotta rileva innanzitutto l’esisten-
Dopo aver discusso il tema del quadro nor-              za di forti interazioni tra l’adozione e l’uso
mativo in essere, il rapporto analizza l’archi-         di diverse soluzioni «smart», che suggerisco-
tettura e il quadro dell’offerta per le diverse         no l’importanza di un approccio sistemico al
soluzioni tecnologiche che abilitano le funzio-         problema della transizione verso un modello
nalità del sistema elettrico “smart”, quelle che        intelligente di sistema elettrico. In alcuni casi
in precedenza sono state indicate come smart            l’adozione di una soluzione richiede la con-
generation, smart network, smart metering &             temporanea disponibilità di un’altra, legate

                                                                                                                    11
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               quindi da una relazione di complementa-             «smart» si possono dividere in: (i) grandi pla-
               rietà. In altri casi, invece, esiste un rapporto    yer che operano nei comparti dell’ingegne-
               di sostituzione, per cui la diffusione di una       ria, della meccanica e dell’automazione che,
               soluzione «smart» riduce il potenziale di dif-      facendo leva sull’ampia base di competenze di
               fusione di un’altra tecnologia.                     cui dispongono, sono in prima fila nel fornire
                                                                   di sistemi di ottimizzazione degli asset, siste-
               Di conseguenza, misure finalizzate a promuo-        mi di controllo automazione e sensoristica e
               vere la diffusione della “Smart Grid” dovreb-       DRMS. Essi dimostrano una notevole “dina-
               bero considerare la dimensione «sistemica»          micità”, in termini di acquisizioni e partner-
               del problema, ed essere finalizzate ad incen-       ship strategiche, che stanno perseguendo nel
               tivare la sperimentazione di integrazioni di        tentativo di ampliare le core compentence sto-
               soluzioni esistenti (ad esempio nell’ambito dei     ricamente a portafoglio per configurare un’of-
               progetti pilota), piuttosto che l’adozione di so-   ferta il più possibile completa e non farsi co-
               luzioni singole.                                    gliere impreparati dall’emergere del paradigma
                                                                   “smart”; (ii) player specialistici con una forte
               Si nota inoltre come la maggior parte delle         base di competenze in ambiti disciplinari par-
               tecnologie alla base delle soluzioni «smart» si-    ticolarmente interessati dalla diffusione delle
               ano commercialmente disponibili e mature,           soluzioni «smart», tra cui ad esempio smart in-
               anche se non standardizzate. Questo compor-         verter, Home Management System ed Advanced
               ta la necessità di una forte personalizzazione      Metering Infrastructure.
               sulle esigenze del cliente e quindi un’elevata
               incertezza sui tempi e costi di fornitura, oltre    Il potenziale di mercato in Italia
               che sull’integrabilità delle diverse soluzioni.
               Gli operatori attivi nella fornitura di soluzioni   Per ciascuna delle soluzioni tecnologiche che

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executive summary


abilitano la transizione del sistema elettrico     solo a seguito dell’introduzione di “oneri di
verso la “Smart Grid”, in questa sezione del       sbilanciamento” a carico della produzione da
rapporto viene fornita una stima del poten-        impianti alimentati da fonti rinnovabili non
ziale di diffusione al 2020. La valutazione        programmabili.
del potenziale è stata condotta per scenari, a
ciascuno dei quali corrisponde una particola-      In altri casi, invece, il principale driver che
re combinazione di fattori che influenzano il      influenza il potenziale di diffusione di una so-
grado di diffusione delle soluzioni intelligenti   luzione “smart” è rappresentato dal grado con
in Italia. I fattori identificati, da cui dipen-   cui altre soluzioni abilitanti sono adottate,
de il potenziale di diffusione delle soluzioni     dato che la complementarietà tra di esse e gli
“smart”, fanno riferimento ad aspetti norma-       effetti sinergici che le legano sono particolar-
tivi, allo stadio di sviluppo della tecnologia,    mente importanti. È questo ad esempio il caso
oltre che al modello di business degli attori      del Demand Response Management System, la
coinvolti nel processo d’adozione.                 cui diffusione è correlata alla presenza delle
                                                   altre soluzioni “smart”, da cui attinge le infor-
L’analisi per scenari mostra innanzitutto          mazioni necessarie ad assolvere alle proprie
come l’evoluzione dell’assetto regolatorio         funzionalità, ossia smart inverter, Advanced
giochi, coerentemente con quanto discusso          Metering Infrastructure, Transmission e Distri-
in precedenza, un ruolo molto importante           bution Layer System.
nel determinare la diffusione di diverse so-
luzioni abilitanti, come ad esempio accade         Nonostante alcune soluzioni siano in par-
con i sistemi di ottimizzazione degli asset, la    te sostitutive l’una dell’altra (ad esempio i
cui adozione per le utility di produzione po-      Transmission Layer System ed i sistemi di
trebbe divenire economicamente conveniente         storage), la nostra analisi ci porta a stimare

                                                                                                               13
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               un potenziale di mercato enorme, da oggi            no aspettarsi di avere.
               al 2020 e per il complesso delle soluzioni
               abilitanti considerate nel nostro studio,           Questo tipo di analisi mette nelle mani di ope-
               compreso tra i 15 ed i 60 Mld €, in funzione        ratori e stakeholder del settore elettrico uno
               degli scenari che si verificheranno. Com’è ra-      strumento molto utile per valutare come, al
               gionevole attendersi, la parte più consistente      variare delle condizioni di contesto (tra cui,
               di questo potenziale di mercato riguarda le         in particolare, il quadro regolatorio e norma-
               soluzioni destinate alla fase di distribuzio-       tivo), possa mutare il grado di diffusione at-
               ne, per un totale compreso tra i 9 ed i 15 Mld      teso e quindi il potenziale di mercato delle
               €. Questo in quanto la fase di distribuzione        principali soluzioni che abilitano l’affermar-
               è quella maggiormente interessata dalla dif-        si del paradigma “Smart Grid” in Italia.
               fusione delle fonti rinnovabili non program-
               mabili, ed inoltre mostra ad oggi un grado di       Un’ultima fondamentale analisi che è stata
               “intelligenza” notevolmente inferiore rispet-       condotta affianca il valore monetario del
               to a quello della fase di trasmissione, che da      mercato potenziale delle soluzioni “smart”
               questo punto di vista costituisce un modello a      (che rappresenta, concettualmente, una stima
               livello europeo e mondiale.                         dei possibili investimenti in gioco) ai benefi-
                                                                   ci che la loro diffusione attesa, in funzione
               Oltre al giro d’affari potenziale per le soluzio-   degli scenari che si verificheranno, porterà
               ni “smart” considerate nel nostro Rapporto,         al sistema elettrico italiano, in termini di
               per ogni scenario si forniscono anche del-          riduzione potenziale del costo per il sistema
               le misure di diffusione non monetarie, che          elettrico derivante dal fatto di non essere “in-
               permettono di stimare nel dettaglio gli spazi       telligente”. L’analisi condotta mette in eviden-
               di mercato che gli operatori del settore posso-     za come gli investimenti necessari per l’evo-

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               © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
executive summary


luzione del sistema elettrico verso la ”Smart        di consulenza.
Grid”, seppur estremamente ingenti, risultano
inevitabili se si vuole porre rimedio alle ineffi-   Partendo da queste analisi, emerge innan-
cienze dell’attuale sistema elettrico, che hanno     zitutto come al 2020 il consumo elettrico
un impatto stimabile nell’ordine dei 5 Mld €         addizionale, imputabile ai veicoli elettrici,
da qui al 2020 con riferimento alle sole voci        sarebbe pari a quasi 8 TWh (considerando
di costo direttamente connesse alle inefficien-      lo scenario di diffusione più ottimistico), de-
ze del sistema elettrico nel suo stato attuale,      terminando un incremento del fabbisogno di
senza considerare le altre voci di costo su cui      circa il 2,5% rispetto al fabbisogno elettrico
ha un impatto l’adozione di soluzioni “smart”.       nazionale al 2010. Sarebbero inoltre neces-
                                                     sarie circa 3 milioni di colonnine di ricarica
La mobilità elettrica                                (tra pubbliche e private), cui corrisponde un
                                                     investimento complessivo nell’ordine dei
L’ultima sezione del rapporto approfondisce          2-3 Mld €.
il problema della mobilità elettrica. Esso non
viene affrontato a 360°, considerato che parec-      Per quanto riguarda invece gli effetti indotti
chio è stato detto e scritto su questo tema, ma      sull’adozione delle soluzioni “smart” derivanti
con lo specifico obiettivo di valutare le rica-      dalla diffusione della mobilità elettrica, emer-
dute sul sistema elettrico italiano derivanti        ge come l’incremento dei punti di prelievo
dalla diffusione delle vetture elettriche. Per       e dell’imprevedibilità di tali carichi renda
quanto riguarda le stime di diffusione dei           decisamente più necessaria l’adozione di al-
veicoli elettrici negli anni futuri in Italia, lo    cune soluzioni “smart”, quali Transmission e
studio si basa, integrandole, sulle simulazioni      Distribution Layer System, Demand Response
fatte dai principali esperti di settore e società    Management System e sistemi di storage.

                                                                                                                 15
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               La nostra speranza, con la pubblicazione del         le principali variabili dalla cui evoluzione di-
               presente rapporto, è quella di aver contribuito      penderà in maniera sostanziale il futuro della
               a promuovere la comprensione delle pro-              “Smart Grid” in Italia. Oltre ai volumi d’affa-
               spettive di sviluppo futuro delle soluzioni          ri associati ai vari scenari, la quantificazione
               che abilitano la transizione del sistema elet-       dei benefici derivanti dalla transizione verso
               trico verso un paradigma “smart”. In parti-          il paradigma “Smart Grid” possono essere
               colare, gli scenari che sono stati sviluppati e da   di particolare utilità per supportare scelte di
               cui dipende il potenziale di mercato al 2020         allocazione di investimenti pubblici e privati
               delle soluzioni “smart” rappresentano un mo-         verso quelle soluzioni che assicurano un mag-
               dello interpretativo che consente di mappare         gior beneficio per il sistema elettrico italiano.


                      Davide Chiaroni                    Federico Frattini                    Simone Franzò
                  Responsabile della Ricerca          Responsabile della Ricerca              Project Manager




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               © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
Smart Grid Executive Report
    Quanto è intelligente il “sistema” elettrico italiano?
    Applicazioni, tecnologie e prospettive
    di sviluppo della Smart Grid in Italia
   Giovedì 8 Marzo 2012
   Energy & Strategy Group




Main Partner                            Partner




                                                                  17
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Smart Grid Executive Report


                                                             Gli obiettivi della ricerca

            »» Definire il concetto di «Smart» Grid in ottica di «sistema» elettrico e fornire una mappa
                completa delle soluzioni tecnologiche disponibili che ne costituiscono gli elementi abilitanti
            »» Analizzare il quadro normativo italiano di riferimento, individuandone i principali limiti e
                criticità
            »» Stimare il potenziale atteso di diffusione delle diverse soluzioni tecnologiche abilitanti e valutarne
                le ricadute economiche sul «sistema» elettrico italiano
            »» Valutare il potenziale e le ricadute sul «sistema» elettrico italiano delle soluzioni di
                e - mobility (auto elettrica ed ibrida)

            La ricerca – come è tipico dell’approccio dell’Energy & Strategy Group – ha una forte connotazione
            empirica
            »» oltre 40 interviste dirette ai principali operatori del “sistema” elettrico
            »» 7 «famiglie» di soluzioni tecnologiche analizzate
            »» 17 scenari di mercato realizzati
            »» più di 150 studi e pubblicazioni scientifiche utilizzati come punto di partenza per l’analisi empirica




     www.energystrategy.it                                                                                       Marzo 2012

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                            © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
La struttura del documento

            1.	La Smart Grid: definizione, funzionalità e soluzioni abilitanti

            2.	La normativa italiana: situazione attuale e criticità

            3.	Le soluzioni «smart»: architettura e quadro dell’offerta

            4.	Il mercato italiano: driver, scenari e stima del potenziale

            5.	L’ E-mobility(*): implicazioni ed opportunità per il «sistema» elettrico




            (*)
              Per ragioni di coerenza nella trattazione, nei paragrafi precedenti viene volutamente ignorato l’im-
            patto della e-mobility




Quanto è intelligente il “sistema” elettrico italiano?                                                        Marzo 2012

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La Smart Grid
    Definizione, funzionalità e soluzioni abilitanti




Main Partner                             Partner




                                                                   21
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1. La Smart Grid


                                                         La definizione di Smart Grid

            In questo Rapporto il termine «Smart Grid» fa riferimento ad un sistema elettrico «integrato»
            ove le azioni di tutti gli utenti connessi alla rete sono fra di loro coordinate al fine di
            permettere una fruizione efficiente, sostenibile e sicura dell’energia elettrica.
            In altre parole significa passare dal «tradizionale» sistema «mono-direzionale» …


                      GENERAZIONE                 TRASMISSIONE                  DISTRIBUZIONE                   UTENZA


            … ad un «nuovo» sistema «bi-direzionale» e ad «obiettivi condivisi»


                      GENERAZIONE                 TRASMISSIONE                  DISTRIBUZIONE                   UTENZA

                                                                                                     Smart Matering
                                                                                                            Metering
                        Smart Generation                      Smart Network                          & Active Demand

                        Ottimizzare l’esercizio delle    Garantire l’affidabilità, la qualità e      Rendere il consumatore
                       diverse fonti di generazione in   la sicurezza della rete attraverso       finale un soggetto attivo del
                       funzione delle condizioni della     meccanismi di azione-reazione           sistema, attraverso forme di
                      rete e delle caratteristiche dei   che coinvolgano sia la generazione       monitoraggio e interazione con
                                  consumi                          che il consumo                      i «punti» di consumo



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                      © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
La Smart Grid: una scelta o una necessità?

         »» Cresce – anche in conseguenza di politiche sovranazionali (Pacchetto Clima-Energia «20-20-20») - il «peso»
             delle fonti di energia rinnovabili, soprattutto di quelle non programmabili (fotovoltaico ed
             eolico) e si riduce conseguentemente l’affidabilità della rete.
                               7,0%
                               6,0%
                                                    Percentuale di produzione eolica
                               5,0%                  e fotovoltaica sulla produzione
                               4,0%                         elettrica italiana
                               3,0%
                               2,0%
                               1,0%
                               0,0%
                                      2003   2004   2005    2006     2007    2008      2009   2010   2011E


         »» Diventa sempre più «rischiosa» la dipendenza energetica dall’estero: nel 2009 l’Italia
             ha importato energia primaria per l’85% del suo fabbisogno contro una media UE intorno
             al 53% [fonte: IEA].
         »» Nel 2010 il 13% dell’energia elettrica impiegata in Italia è stata importata dall’estero
             [fonte: GSE].
         »» Vi è una forte spinta a razionalizzare l’impiego dell’energia e non solo la sua produzione
             (sempre a fronte del recepimento del Pacchetto Clima-Energia).

Definizione, funzionalità e soluzioni abilitanti                                                                      Marzo 2012

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1. La Smart Grid


                Le funzionalità «smart» e le soluzioni abilitanti

            La «Smart Grid» è tale solo se sono «smart» le sue funzionalità primarie:
            »» «smart» generation
            »» «smart» network
            »» «smart» metering & active demand

            La mappa delle soluzioni tecnologiche che le abilitano è riportata di seguito, con l’indicazione del
            contributo principale alla «intelligenza» del sistema.


            Funzionalità                        Sotto-funzionalità                           Soluzione

                                         Comunicazione bidirezionale impianto di
                                            produzione - sistema elettrico
                                      Automazione degli interventi di manutenzione         Smart inverter
                                              sugli impianti di produzione
              Smart
            Generation                  Gestione aggregata/dis-aggregata degli         Sistemi di ottimizzazione
                                                 impianti di produzione                      degli asset

                                       Stabilizzazione della produzione da impianti
                                                                                          Sistemi di storage
                                             (soprattutto da fonti rinnovabili)



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Le funzionalità «smart» e le soluzioni abilitanti

        Funzionalità                          Sotto-funzionalità                                       Soluzione

                                    Automazione della raccolta, elaborazione e                      Sistemi di controllo,
                                   memorizzazione dei dati sullo stato della rete               automazione e sensoristica

                                                                                                   Demand Response
           Smart                        Ottimizzazione dei carichi della rete
                                                                                               Management System (DRMS)
          Network
                                  Automazione della raccolta, elaborazione e                         Advanced Metering
                              memorizzazione dei dati sullo stato dei punti di prelievo             Infrastructure (AMI)
                                    Stabilizzazione della produzione da impianti
                                                                                                    Sistemi di storage
                                          (soprattutto da fonti rinnovabili)

        Funzionalità                          Sotto-funzionalità                                       Soluzione

                                  Automazione della lettura del profilo di consumo
                                                                                                     Advanced Metering
                                                                                                    Infrastructure (AMI)
           Smart              Comunicazione bidirezionale con la rete di distribuzione
          Metering
                                                                                                    Home Management
          & Active                 Controllo automatizzato dei punti di consumo
                                                                                                      System (HMS)
          Demand
                               Stabilizzazione della interazione degli impianti da fonti
                                                                                                    Sistemi di storage
                                  rinnovabili presso l’utenza [scambio sul posto]



Definizione, funzionalità e soluzioni abilitanti                                                                         Marzo 2012

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1. La Smart Grid


                                                             La mappa della Smart Grid

                    Smart Generation                         Smart Network                          Smart Metering
                                                                                                    & Active Demand
                     GENERAZIONE                TRASMISSIONE                DISTRIBUZIONE               UTENZA
                   Impianto FER
                   non di proprietà di
                                          Smart inverter
                   utility di generazione
                                                 Storage
                                                                                                              Consumer
                                                             Gestore rete di    Gestore rete di
                                                              Trasmissione       Distribuzione
                     Utility di generazione
                     con portafoglio                                                                           • AMI
                     impianti diversificato                                                                    • HMS
                                                              • Sistemi di       • Sistemi di
                                                                controllo,         controllo,
                                                                automazione e      automazione                Prosumer
                                                                sensoristica       e sensoristica
                                                                                 • DRMS
                                                                  Storage        • AMI
                       • Sistemi di
                         ottimizzazione                                                             Storage    • AMI
                         degli asset          Storage                                Storage
                                                                                                               • HMS
                       • Smart inverter                                                                       Smart inverter


                       Smart Generation                 Smart Network            Smart Metering                  Sistemi di
                                                                                 & Active Demand                 Storage


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                       © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
La normativa italiana
    Situazione attuale e criticità




Main Partner                         Partner




                                                               27
                                       www.energystrategy.it
2. La normativa italiana


                             La normativa a livello europeo: L’ERGEG

            L’ERGEG – European Regulators’ Group for Electricity and Gas, ovvero l’ente sovranazionale con sede a
            Bruxelles che raggruppa dal 2003 i regolatori nazionali del mercato elettrico e che è a livello europeo il
            punto di riferimento per la normativa sulla Smart Grid (sostituito dall’ACER - Agency for the
            Cooperation of Energy Regulators, a partire dal Luglio 2011), ha individuato nel «Position Paper on Smart
            Grid» del 2010 le principali linee guida per l’evoluzione del sistema elettrico.

            I punti oggetto di «indirizzo» da parte dell’ERGEG sono:
            »» Definizione di output prestazionali, ovvero parametri tecnici che «traducano» in modo quantitativo le
               funzionalità «smart» per ciascuna fase (generazione, trasmissione, distribuzione, utenza)
               del sistema elettrico.
            »» Definizione di obblighi ed incentivi per la diffusione delle soluzioni tecnologiche abilitanti
               la Smart Grid.
            »» Coinvolgimento dei consumatori finali, ovvero la promozione del cambiamento delle attitudini
               dell’utente finale verso una posizione «attiva» all’interno del sistema elettrico.

            Per l’analisi dell’attuale impianto normativo italiano, definito dall’Autorità per l’Energia
            Elettrica ed il Gas (AEEG), si è scelto di seguire la tripartizione vista sopra. In particolare, per
            ciascuno degli aspetti oggetto di attenzione da parte del regolatore italiano si è chiesto agli operatori
            intervistati un parere circa l’efficacia con cui è stato affrontato e quali i principali limiti
            da rimuovere.


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                       © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
Definizione degli output prestazionali:
                                                         principi base e provvedimenti AEEG

                   [Principio ispiratore ERGEG - recommend R2] L’evoluzione del sistema elettrico necessita
                   di una regolazione focalizzata sulla valutazione delle performance delle attività dei
                   soggetti regolati, mediante la definizione di indicatori prestazionali.
                   Tali indicatori devono essere alla base della promozione (tramite obblighi ed incentivi) delle soluzioni
                   «smart», delle funzionalità che esse andranno a soddisfare e della cooperazione tra i differenti
   Definizione     stakeholder del sistema elettrico.
    output

                   I principali provvedimenti definiti dall’AEEG a tal proposito sono:
                   »» ARG/elt 341/07 [Testo integrato delle disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas
                        per l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica e disposizioni
    Obblighi e
     incentivi          in materia di condizioni economiche per l’erogazione del servizio di connessione] e s.m.i.
                   »» ARG/elt 333/07 [Testo integrato della regolazione della qualità dei servizi di distribuzione,
                        misura e vendita dell’energia elettrica] e s.m.i.
                   »» DCO 34/11 Appendice A [Prime ipotesi per lo sviluppo di un meccanismo output-based per
  Coinvolgimento
        dei             l’incentivazione dei sistemi di controllo delle smart grid].
   consumatori
       finali
                   che definiscono degli indicatori per la valutazione della qualità del servizio soltanto delle
                   fasi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica.

                   Per la fase di trasmissione, gli indicatori fanno riferimento all’energia non fornita ed al numero
                   di disalimentazioni per utente, mentre per la fase di distribuzione si riferiscono al numero
                   di interruzioni per cliente ed alla durata complessiva delle interruzioni.

Situazione attuale e criticità                                                                                            Marzo 2012

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2. La normativa italiana

                                     Definizione degli output prestazionali:
                                                                                               limiti e criticità




                        »» Gli operatori intervistati sono stati tutti concordi nel rilevare come limite della normativa
        Definizione        italiana la mancanza di output prestazionali definiti per le fasi di generazione
         output            (principalmente) e utenza elettrica.

                        »» Soprattutto per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili,
                           l’assenza di requisiti prestazionali minimi pre-definiti – quali ad esempio le
         Obblighi e
          incentivi        funzionalità di gestione delle disconnessioni degli impianti FER dalla rete, a seguito di richieste
                           inoltrate dai gestori di rete, e di «insensibilità» a rapidi abbassamenti di tensione, già previste in
                           Germania – rappresenta una minaccia all'effettiva stabilità della rete.

       Coinvolgimento
             dei        »» In generale, gli intervistati hanno rilevato come la definizione di requisiti prestazionali
        consumatori
            finali
                           abbia la funzione primaria di «responsabilizzare» i diversi soggetti del
                           «sistema» elettrico, rendendoli edotti degli effetti da essi provocati sull’esercizio della rete.




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Obblighi ed incentivi:
                                                       principi base e provvedimenti AEEG




                   [Principio ispiratore ERGEG - recommend R2, R5, R6, R7] Le Autorità dovrebbero
   Definizione     favorire una partecipazione coordinata dei diversi stakeholder del sistema elettrico nel processo di
    output         evoluzione verso il nuovo paradigma «Smart Grid».

                   Tale attività consiste nell’esplicitazione degli obiettivi che ciascun attore deve perseguire,
                   attraverso l’istituzione di obblighi e incentivi.
    Obblighi e
    incentivi      È necessario che i soggetti regolatori trovino idonee modalità per stimolare gli operatori del sistema
                   elettrico ad implementare soluzioni innovative, tenendo conto sia dei vantaggi diretti che di
                   quelli indotti sugli altri soggetti.
  Coinvolgimento
        dei        In questa sezione del Rapporto vengono esplicitati i provvedimenti definiti dall’Autorità per l'Energia
   consumatori     Elettrica e il Gas, mentre le contropartite economiche derivanti da tali politiche di incentivazione si
       finali
                   affrontano nella sezione dedicata alla stima del potenziale di diffusione delle soluzioni «smart».




Situazione attuale e criticità                                                                                     Marzo 2012

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2. La normativa italiana

                                                                          Obblighi ed incentivi:
                                                             principi base e provvedimenti AEEG


                        I principali provvedimenti definiti dall’AEEG a tal proposito sono:

                        »» Obblighi
                           •• ARG/elt 292/06 [Direttive per l’installazione di misuratori elettronici di energia elettrica
        Definizione
         output
                              predisposti per la telegestione per i punti di prelievo in bassa tensione].
                           •• Norma tecnica CEI 0-21 [Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti
                              attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica] (provvedimento non
                              redatto dall' AEEG).
         Obblighi e
         incentivi
                        »» Incentivi:
                           •• ARG/elt 333/07 e s.m.i. - ARG/elt 341/07 e s.m.i.
                           •• ARG/elt 39/10 [Procedura e criteri di selezione degli investimenti ammessi al
                              trattamento incentivante di cui al comma 11.4 lettera d) dell’Allegato A alla deliberazione
       Coinvolgimento         dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas 29 dicembre 2007, n.348/0].
             dei
        consumatori        •• ARG/elt 5/10 [Condizioni per il dispacciamento dell’energia elettrica prodotta da fonti
            finali            rinnovabili non programmabili].
                           •• DCO 35/12 [Orientamenti in materia di regolazione del servizio di dispacciamento da
                              applicarsi alle unità di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento a quelle
                              non programmabili].



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Obblighi



                   Obblighi
   Definizione
    output         L’unica soluzione su cui l’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha istituito l’obbligo di adozione
                   è l’AMI (o meglio la sua componente smart meter) (ARG/elt 292/06), la cui
                   installazione presso gli utenti finali è a carico dei gestori delle reti di distribuzione
                   a partire dal 2006.
    Obblighi e
    incentivi
                   In conseguenza dell’obbligo di cui sopra, ma soprattutto grazie al ruolo «proattivo» di Enel Distribuzione,
                   il grado di copertura dei punti di prelievo raggiunto dall’AMI, ad oggi, arriva circa al 95%.

  Coinvolgimento
        dei
                   La definitiva entrata in vigore della Norma Tecnica sulle connessioni degli utenti
   consumatori     attivi e passivi in Bassa Tensione (CEI 0-21) obbligherà a partire dal Luglio 2012
       finali
                   i titolari di impianti alimentati da FER connessi in Bassa Tensione (ovvero per
                   potenze sino a 100 kW) a dotarsi di smart inverter.




Situazione attuale e criticità                                                                                         Marzo 2012

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                                                                                         www.energystrategy.it
2. La normativa italiana


                                                                                                    Incentivi
                        Incentivi su requisiti funzionali per la fase di trasmissione

                        L’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas prevede uno schema di incentivi/
                        penalità basato su indicatori precedentemente citati che misurano la qualità del
                        servizio ed in particolare:

        Definizione     »» Per l’energia non fornita: (LEENSR-LOENSR)i x CENSR, dove LEENSR è il livello
         output
                           effettivo di tale indicatore registrato nell’anno, LOENSR è il livello obiettivo di tale indicatore
                           assegnato per l’anno in questione, CENSR è un parametro che assume il valore di 40.000 €/
                           MWh per il periodo 2012-2015;

         Obblighi e     »» Per il numero di disalimentazioni per utente: calcolato per ogni Area Operativa di
         incentivi
                           Terna con la formula (LENDU-LONDU)i,j x Pi,j x CNDU, dove LENDU è il livello effettivo
                           di tale indicatore registrato nell’anno, LONDU è il livello obiettivo di tale indicatore assegnato
                           per l’anno in questione, Pi,j è la potenza media in MW, pari alla quantità di energia trasmessa
       Coinvolgimento      nell’anno divisa per il numero annuo di ore (8760), CNDU è un parametro che assume volore
             dei           10.000 €/MW/disalimentazione per il 2012 (20.000 per il 2013, 30.000 al 2014, 40.000
        consumatori
            finali         al 2015).

                        Per ogni anno è fissato un livello obiettivo che Terna deve raggiungere per ciascun indicatore;
                        se ciò non avviene essa incorre in una penalità, calcolata in funzione delle sopracitate formule.
                        Se, viceversa, i livelli obiettivo risultano superati, essa ha diritto ad un incentivo, calcolato con la
                        medesima formula utilizzata per la penalità.

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Incentivi
                   Incentivi su requisiti funzionali per la fase di distribuzione

                   L’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas prevede uno schema di incentivi/
                   penalità basato su indicatori precedentemente citati che misurano la qualità del
                   servizio ed in particolare:
   Definizione
                   »» Per il numero di interruzioni per cliente (anno i, ambito j): DRECi,j x [(POT1i,j x
    output            C1d) + (POT2i,j x C2d)], dove DRECi,j è il recupero di continuità del servizio espresso
                      in minuti/utente, con segno positivo o negativo a seconda che il livello effettivo annuo risulti
                      migliore o peggiore, in valore assoluto, al livello tendenziale (stabilito dall’Autorità); POT1i,j è
                      il rapporto tra l’energia complessivamente distribuita agli utenti alimentati in bassa tensione
    Obblighi e        per usi domestici appartenenti all’ambito territoriale j nell’anno i e il numero di ore annue
    incentivi
                      complessivo (8760), espresso in kW; POT2i,j è il rapporto tra l’energia complessivamente
                      distribuita agli utenti alimentati in bassa tensione per usi non domestici e in media tensione
                      appartenenti all’ambito territoriale j nell’anno i e il numero di ore annue complessivo (8760),
  Coinvolgimento      espresso in kW; i parametri C1d e C2d, espressi in c€/kW/minuto, assumono differenti valori.
        dei
   consumatori     »» Per la durata complessiva di interruzioni (anno i, ambito j): NRECi,j x [(POT1i,j x
       finali
                      C1n)+ (POT2i,j x C2n)], dove NRECi,j è il recupero di continuità del servizio espresso in
                      numero di interruzioni/utente, con segno positivo o negativo a seconda che il livello effettivo
                      annuo risulti migliore o peggiore, in valore assoluto, al livello tendenziale (stabilito dall’Autorità);
                      POT1i,j e POT2i,j come sopra; i parametri C1n e C2n, espressi in €/numero di interruzioni per
                      utente/kW interrotto, assumono differenti valori.

Situazione attuale e criticità                                                                                         Marzo 2012

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2. La normativa italiana


                                                                                                         Incentivi




        Definizione
         output         Per ogni anno è fissato un livello tendenziale (obiettivo) che ogni gestore delle reti di
                        distribuzione deve raggiungere per ciascun indicatore, se ciò non avviene esso incorre in una
                        penalità, calcolata in funzione delle sopracitate formule. Se, viceversa, i livelli obiettivo risultano
                        superati, esso ha diritto ad un incentivo, calcolato con la medesima formula utilizzata per la
         Obblighi e     penalità.
         incentivi

                        I gestori delle reti di distribuzione, pur considerando la rilevanza delle penalità (o, viceversa, incentivi),
                        mostrano una forte ritrosia verso gli investimenti che avrebbero un impatto
                        positivo sulle performance alla base dell’incentivo/penalità. Ciò dipende dalla forte
       Coinvolgimento
             dei        regolazione che interessa la fase di distribuzione, in virtù della quale essa si configura come un
        consumatori     business tipicamente «reattivo».
            finali




     www.energystrategy.it                                                                                                     Marzo 2012

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                         © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
Incentivi




   Definizione
    output         Incentivi su requisiti funzionali per la fase di generazione

                   Ispirandosi alla Delibera ARG/elt 5/10, che prevede un Corrispettivo di Corretta Previsione (CCP)
                   per gli impianti con potenza nominale superiore a 10 MVA, è allo studio la definizione di oneri di
    Obblighi e
    incentivi
                   sbilanciamento a carico dei titolari di impianti da fonti rinnovabili (DCO 35/12
                   Orientamenti in materia di regolazione del servizio di dispacciamento da applicarsi alle unità di
                   produzione di energia elettrica, con particolare riferimento a quelle non programmabili) proprio per
                   contrastarne la “non programmabilità” e l’impatto che essa ha sulla qualità prestazionale della rete.
  Coinvolgimento
        dei
   consumatori
       finali




Situazione attuale e criticità                                                                                   Marzo 2012

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2. La normativa italiana


                                                                                                      Incentivi


                        Incentivi sugli investimenti

                        L’Autorità ha previsto una extra-remunerazione del capitale investito per «progetti
        Definizione
         output         pilota» di Smart Grid in Media Tensione (ARG/elt 39/10), valutati in base alla
                        dimensione del progetto, al grado di innovazione delle soluzioni utilizzate ed alla replicabilità su larga
                        scala.

         Obblighi e
                        L’Autorità ha previsto il riconoscimento di un’extra remunerazione del 2%, per 12 anni, per gli
         incentivi      8 «progetti pilota» che hanno raccolto il parere positivo del panel di esperti designato per la
                        valutazione (solo un progetto, dei nove richiedenti, è risultato non idoneo).

                        Gli otto progetti selezionati da questa delibera, con il successivo provvedimento ARG/elt 12/11,
       Coinvolgimento   sono in corso di svolgimento a cura dei principali DSO italiani.
             dei
        consumatori
            finali      Con il DCO 34/11 (Appendice A) l’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha consolidato l’esperienza
                        maturata attraverso i progetti pilota nelle prime proposte di incentivazione dei progetti di smart
                        grid in media tensione basata su indicatori prestazionali.




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Obblighi e incentivi:
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                   »» Gli operatori intervistati hanno rilevato come un limite forte della normativa italiana
                      è, ancora una volta, il fatto che non si affronti il problema nel suo insieme,
                      ma si favorisca l’adozione «a macchia di leopardo» di alcune soluzioni, come
                      ad esempio l'AMI, il cui obbligo di installazione ricade a partire dal 2006 sui gestori delle reti di
                      distribuzione.
   Definizione
    output
                   »» Ben poco si è fatto invece – con qualche segnale solo recente a seguito della definizione
                      della norma CEI 0-21 – per “spingere” l’adozione di soluzioni “smart” soprattutto
                      nella fase di generazione.
    Obblighi e
    incentivi      »» L’assenza di protocolli standard di comunicazione – un obbligo mancato a
                      detta di molti operatori – fra le diverse fasi del sistema elettrico vanifica l’opportunità
                      di ottenere i benefici derivanti dall’adozione contestuale di più soluzioni.
  Coinvolgimento
        dei        »» Infine, e non meno importante sul lato investimenti, vi è l’auspicato passaggio dagli attuali
   consumatori
       finali         incentivi all’investimento «input-based», basati sul principio “poco virtuoso” del capitale
                      investito, a incentivi «output-based», definiti in funzione dell’effettivo miglioramento delle
                      prestazioni che l’investimento permette di conseguire. Gli operatori concordano sulla necessità
                      di questa transizione, pur sottolineando che occorre un approccio collegiale per la definizione
                      degli output prestazionali.

Situazione attuale e criticità                                                                                      Marzo 2012

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2. La normativa italiana

                                  Coinvolgimento dei consumatori finali:
                                                            principi base e provvedimenti AEEG

                        [Principio ispiratore ERGEG - recommend R4] Il ruolo «attivo» del consumatore finale
                        risulta essere di cruciale importanza per l’evoluzione del sistema elettrico verso la «Smart Grid».
                        L’Autorità deve, pertanto, promuovere la presa di coscienza da parte del consumatore,
                        attraverso una maggiore informazione e coinvolgimento dell’utente finale
                        nell’evoluzione del sistema.
         Definizione
          output
                        I principali provvedimenti definiti dall’AEEG a tal proposito sono:

                        »» ARG/elt 56/09 [Avvio di procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di
         Obblighi e        gestione e controllo della domanda e promozione dell’uso efficiente dell’energia] con cui viene
          incentivi        avviato un procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di gestione e controllo
                           della domanda e promozione dell’uso efficiente dell’energia, con particolare riferimento alla
                           messa a disposizione ai clienti finali di informazioni e di dati di consumo tramite i misuratori di
       Coinvolgimento      energia elettrica di bassa tensione (in applicazione di quanto disposto dall’articolo 17, comma
             dei           1, lettera c del dlgs n. 115/08).
        consumatori
            finali      	 In questo contesto si colloca il progetto «Smart Info» di Enel Distribuzione, che prevede lo
                           sviluppo di un dispositivo che comunica dall’ambiente domestico con il contatore
                           elettronico, consentendo all’utente di fruire in modo più agevole le informazioni
                           presenti nel contatore tramite diversi supporti visivi (pc, elettrodomestici, dispositivi
                           mobili), ovvero di conoscere meglio i consumi e valutare come poterli ottimizzare. 

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                         © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
Coinvolgimento dei consumatori finali:
                                                        principi base e provvedimenti AEEG



                  »» ARG/elt 22/10 [Definizione di uno strumento di gradualità per l’applicazione ai clienti
                     domestici serviti in maggior tutela di corrispettivi di vendita differenziati per fasce orarie] che
   Definizione
                     dispone l’introduzione a partire dal 1° Luglio 2010 della tariffa bioraria, ossia
    output           la suddivisione del prezzo dell’energia elettrica per il consumatore finale in fasce differenti (F1
                     dalle 8.00 alle 19.00 dei giorni feriali; F2 ed F3 a prezzo ridotto dalle 19.00 alle 24.00 e dalle
                     00.00 alle 8.00 dei giorni feriali e per intero nei giorni sabato-domenica-festivi), da applicarsi a
                     tutti i consumatori dotati dei nuovi contatori e che hanno un contratto di fornitura alle condizioni
   Obblighi e        stabilite dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas [Regime di maggior tutela), cioè riservato
    incentivi
                     a coloro i quali non hanno aderito ad offerte sul mercato libero.
                     La delibera prevede un periodo iniziale «transitorio», fino al 2011, in cui la differenza tra la fascia
                     1 e le 2-3 è ridotta al 10%, mentre a partire dal 2012 lo spread tra i due valori aumenterà,
 Coinvolgimento
       dei
                     rispecchiando i prezzi dell’energia all’ingrosso nelle diverse fasce orarie.
  consumatori        Secondo le intenzioni del regolatore, il consumatore potrà così pagare un prezzo «più vicino»
      finali
                     al reale costo di produzione dell’elettricità nelle diverse ore del giorno, ma
                     soprattutto sarà incentivato ad un utilizzo più consapevole dell’energia e ad una
                     redistribuzione più efficace (dal punto di vista della rete) dei suoi consumi.



Situazione attuale e criticità                                                                                       Marzo 2012

                                                                                                                                  41
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2. La normativa italiana

                                   Coinvolgimento dei consumatori finali:
                                                                                          limiti e criticità




                       »» Nonostante le intenzioni del regolatore siano giudicate positivamente, gli operatori
                          intervistati hanno fatto notare il ridotto «coraggio» nell’adozione di soluzioni –
        Definizione
         output           comunque disponibili sul mercato – che avrebbero potuto incrementare il coinvolgimento attivo
                          dell’utente finale.

                       »» In particolare va sottolineata l’opportunità di:
        Obblighi e        •• Introdurre tariffe multi-orarie, che sebbene più complesse possano effettivamente
         incentivi
                              “informare” l’utente circa l’impatto delle sue scelte sul costo di produzione dell’energia e
                              spingere all’adozione di comportamenti virtuosi di consumo.
                          •• Promuovere l’adozione di dispositivi quali gli elettrodomestici intelligenti,
      Coinvolgimento          la cui gestione tramite un applicativo software consente di rendere il più possibile
            dei
       consumatori            automatizzato (e comunque supportato) il processo decisionale in merito
           finali
                              ai consumi energetici.




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                         © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
La mappa del quadro normativo

                                     Generazione            trasmissione            distribuzione              utenza
                                                        1                       1
           Definizione                                                              ARG/elt 333/07
                                                            ARG/elt 341/07          DCO 34/11 App.A
             output
                                 2                      3                       3 ARG/elt 333/07
            Obblighi e               ARG/elt 5/10                                 ARG/elt 292/06
                                       CEI 0-21             ARG/elt 341/07         ARG/elt 39/10
            incentivi
                                      DCO 35/12                                   DCO 34/11 App.A
                                                                                                         4
       Coinvolgimento dei                                                                                    ARG/elt 56/09
                                           -                       -                        -
       consumatori finali                                                                                    ARG/elt 22/10

     1.	 I provvedimenti vanno nella direzione auspicata dalle linee guida indicate dall’ERGEG.
     2.	 I provvedimenti attestano la volontà dell’Autorità (da tradurre in delibere) di stimolare l’adozione di soluzioni
         smart nella fase di generazione.
     3.	 I provvedimenti vanno nella direzione auspicata dalle linee guida indicate dall’ERGEG, avendo tuttavia un ambito
         d’applicazione limitato, basato perdipiù su un modello di incentivazione «input-based». La forte regolazione della
         fase di distribuzione, inoltre, vanifica i potenziali benefici derivanti dalla definizione di incentivi/penalità sulla
         qualità del servizio.
     4.	 Il provvedimento risulta parziale rispetto alle linee guida indicate dall’ERGEG. Servono decisioni più incisive per
         stimolare il consumatore a divenire soggetto attivo.


Situazione attuale e criticità                                                                                       Marzo 2012

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2. La normativa italiana


                                                                               Messaggi chiave



            »» Il soggetto regolatore italiano si pone all’avanguardia a livello internazionale (precursore
               con i progetti-pilota sulle reti in Media Tensione), ed è inoltre impegnato a colmare le «lacune» dell’attuale
               impianto normativo rispetto alle linee guida europee.

            »» Dato l’assetto regolatorio, il quadro italiano risulta «sbilanciato»: le fasi di trasmissione e
               distribuzione sono assoggettate a provvedimenti specifici e incisivi, mentre quelle di generazione e utenza
               (non soggette a regolazione) risultano appena interessate da iniziative di sviluppo delle Smart Grid.

            »» L’assenza di «collegamenti» fra le diverse fasi del «sistema» rischia di essere molto
               pericolosa, soprattutto se si considera che mancano indicatori quantitativi, di carattere
               tecnico e/o economico, attraverso cui misurare la bontà degli investimenti in soluzioni «smart».




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                       © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
Le soluzioni «smart»
    Architettura e quadro dell’offerta




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                                                                   45
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3. Le soluzioni «smart»


                                 Una mappatura delle soluzioni «smart»

            In questa sezione si offre una panoramica delle soluzioni «smart» che abilitano le funzionalità del
            sistema elettrico intelligente.

            Si tratta di sistemi e tecnologie disponibili commercialmente ma che, fatta eccezione per l’Advanced Metering
            Infrastructure e per i sistemi di controllo, automazione e sensoristica, fanno registrare una diffusione
            pressoché nulla sul mercato italiano.

                                                                                                 Advanced
                                                Smart                                            Metering
                                                inverter                                         Infrastructure
                                                                                     Smart
                               Smart                                              Metering &
                             Generation                                          Active Demand
                                                Sistemi di                                       Home
                                                ottimizzazione                                   Management
                                                degli asset                                      System

                                                                           Sistemi
                                                                           di controllo,
                                                                           automazione
                                                                           e sensoristica
                                                      Smart
                                                     Network
                                                                           Demand
                                                                           Response
                                                                           Management
                                                                           System


                                                            Sistemi di Storage

     www.energystrategy.it                                                                                        Marzo 2012

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                       © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
Smart inverter:
                                                                                                           l’architettura




                                       Uno smart inverter è del tutto analogo ad un inverter tradizionale, a cui viene connesso un
                         Smart         processore che permette di raccogliere ed elaborare informazioni relative alla produzione ed allo
                       Generation
                          Smart
                                       stato dell’impianto ed implementare innovative modalità di gestione/controllo/protezione.
                         inverter

                                       L’utilizzo di uno smart inverter permette di:
Sistemi di Storage




                         Smart         »» Gestire le eventuali disconnessioni dalla rete dell’impianto, a seguito di richieste
                        Network
                                          inoltrate dai gestori di rete, mediante comandi da remoto.
                                       »» Mantenere insensibilità a rapidi abbassamenti di tensione.
                                       »» Limitare la potenza erogata nei transitori di frequenza.
                                       »» Aumentare la selettività delle protezioni, al fine di evitare fenomeni di disconnessione
                     Smart Metering
                     & Active Demand      intempestiva dell’impianto.
                                       »» Limitare la potenza immessa in rete (per ridurre le variazioni di tensione della rete).
                                       »» Consentire l’erogazione o l’assorbimento di energia reattiva.




 Architettura e quadro dell’offerta                                                                                              Marzo 2012

                                                                                                                                              47
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3. Le soluzioni «smart»

                                                                                                        Smart inverter:
                                                                                                                   l’architettura

                                            La possibilità di disconnettere l’impianto da remoto tramite lo smart inverter può essere concessa
                                            direttamente ai gestori delle reti di distribuzione (DSO).

                                            Questo richiede l’installazione di una piattaforma di gestione presso i DSO, applicativo
                              Smart
                            Generation
                                            software che consente loro di gestire in modo centralizzato gli impianti FER connessi alla propria
                               Smart        rete, oltre ad un sistema di comunicazione veloce, sicuro ed affidabile, diffuso in modo capillare su
                              inverter
                                            tutto il territorio.
     Sistemi di Storage




                              Smart                           Inverter
                             Network


                                                                                                              Piattaforma          Gestore
                                                                                                              di gestione           di rete
                                                                                                               integrata            (DSO)
                          Smart Metering
                          & Active Demand
                                                              Inverter

                                                                                                       Flusso informativo bidirezionale




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                                              © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
Smart inverter:
                                                                                                   il quadro dell’offerta

                                       Ad oggi i principali produttori di inverter, sia per impianti FER che per applicazioni tradizionali,
                                       hanno in portafoglio prodotti dotati di funzionalità «smart». Tra di essi si ricordano
                                       Danfoss, Power-One, SMA, Siemens ed altri.

                         Smart
                       Generation      La tecnologia è quindi matura e non sussistono particolari complessità di installazione.
                          Smart
                         inverter
                                       In Italia tuttavia la diffusione degli smart inverter è pressoché nulla, diversamente da
                                       quanto accade in altri mercati, primo su tutti quello tedesco.
Sistemi di Storage




                                       »» Da circa 2 anni vige in Germania l’obbligo di installazione dello smart inverter per le connessioni
                         Smart
                        Network
                                            in Media Tensione, mentre da Agosto 2011 l’obbligo è stato esteso anche alla Bassa Tensione.

                                       Ciò è dovuto al fatto che l’investimento in uno smart inverter oggi non si giustifica
                                       dal punto di vista economico, ma è determinato esclusivamente dall’esistenza di norme
                                       specifiche, come verrà illustrato nella sezione seguente del Rapporto.
                     Smart Metering
                     & Active Demand

                                       In Italia è stata definita la norma tecnica (CEI 0-21), con riferimento alle sole connessioni in
                                       Bassa Tensione, che obbligherà a partire dal Luglio 2012 i titolari di impianti
                                       alimentati da FER connessi in Bassa Tensione a dotarsi di smart inverter.



 Architettura e quadro dell’offerta                                                                                                   Marzo 2012

                                                                                                                                                   49
                                                                                                         www.energystrategy.it
3. Le soluzioni «smart»

                                                            Sistemi di ottimizzazione degli asset:
                                                                                                                            l’architettura

                                            Si tratta di un sistema costituito da apparati hardware, quali sensori ed attuatori per il
                                            monitoraggio degli impianti produttivi, governati da una piattaforma software.

                                            Se installato presso le utility di produzione, permette di:
                               Smart
                            Generation
                             Sistemi di
                           ottimizzazione   »» Determinare il carico ottimale di produzione, mediante l’integrazione di previsioni
                             degli asset
                                               di mercato, metereologiche e dello stato delle risorse, siano esse proprietarie (ossia gli
                                               impianti tradizionali e FER nel portafoglio dell’utility) o del sistema (ossia reti di trasmissione e
     Sistemi di Storage




                                               distribuzione).
                              Smart
                             Network
                                            »» Automatizzare i processi di manutenzione degli impianti, attraverso il controllo da
                                               remoto degli stessi.


                                                              Mercato
                                                              Elettrico                                 Sensoristica
                          Smart Metering                                                                   (HW)
                          & Active Demand                                           Sistema di
                                                         Previsioni               ottimizzazione
                                                        di domanda                                                Sensoristica
                                                                                    degli asset                      (HW)
                                                                                       (SW)
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  • 1. Smart Grid Executive Report Applicazioni, tecnologie e prospettive di sviluppo delle Smart Grid in Italia Marzo 2012 www.energystrategy.it
  • 2. Introduzione Il concetto di Smart Grid sottintende una del paradigma Smart Grid sono diversi gli at- molteplicità di interpretazioni in merito a che tori a giocare un ruolo rilevante: il legislatore, cosa si debba intendere per sistema elettrico innanzitutto - considerata la natura ancora “intelligente” e a quali siano le soluzioni e le fortemente regolata del sistema elettrico in tecnologie costitutive della "Smart Grid". No- Italia - e gli operatori industriali - che saranno nostante la mancanza di una visione condivi- chiamati ad identificare i modelli di business e sa su questi punti, c’è un’ampia convergenza le partnership per cogliere le opportunità che tra ricercatori ed operatori del settore sul fatto l’evoluzione normativa e lo sviluppo delle tec- che la transizione verso il paradigma Smart nologie abilitanti offrirà loro. Grid sia ormai inevitabile. L’ obiettivo della prima edizione dello Smart Questo per effetto delle politiche energetiche Grid Executive Report è quello di offrire a a livello comunitario e nazionale, che stanno policy maker ed operatori industriali gli stru- promuovendo con forza l’utilizzo delle fonti menti necessari per promuovere la evoluzione energetiche rinnovabili e l’affermazione di un virtuosa del sistema elettrico italiano verso un sistema di generazione distribuito. La Smart modello “intelligente”. Grid rappresenta un elemento abilitante e al tempo stesso imprescindibile perché questi Da un lato, la ricerca offre una mappatura cambiamenti si realizzino. completa delle funzionalità e delle soluzioni Smart e delle normative che ad oggi nel no- In questo percorso di progressiva diffusione stro Paese interessano l’adozione di questo 1 www.energystrategy.it
  • 3. introduzione paradigma. Dall’altro, lo studio riporta i ri- logia di ricerca sono quelli che da sempre ca- sultati di una serie di interviste con operatori ratterizzano le attività dell’Energy & Strategy del settore che hanno permesso di stimare il Group, è invece innovativo il formato di que- potenziale di mercato in Italia delle soluzioni sto Smart Grid Executive Report, per la pri- "smart" (tra cui smart inverter, sistemi di otti- ma volta presentato con un layout più snello, mizzazione degli asset di generazione, sistemi di facile consultazione, ideato per essere uno di storage, advanced metering infrastructure, strumento più immediato per chi lo intende home management system), mappare il pro- utilizzare principalmente come strumento di cesso di adozione delle stesse ed i driver che lavoro ed un format per noi più flessibile per ne influenzeranno la diffusione nei prossi- offrire un numero più ampio di Rapporti sui mi anni, con particolare riferimento anche temi “caldi” dell’energia. all’impatto che la mobilità elettrica potrà ave- re sul sistema elettrico italiano. Un ultimo cenno alle attività dell’Energy & Strategy Group nel corso del 2012. Dopo lo Come sempre, la ricerca è stata resa possibile Smart Grid Executive Report, verranno pub- grazie al supporto delle imprese partner, cui blicate la quarta edizione del Solar Energy va un particolare ringraziamento per l’inte- Report e la seconda dell’Energy Efficiency resse che ormai da anni mostrano verso le no- Report, che si concentrerà sulle tecnologie di stre attività. Un continuo confronto con loro e efficienza energetica negli usi e processi in- con numerosi altri operatori del settore è alla dustriali. Si aprirà inoltre un nuovo filone di base delle analisi e delle interpretazioni che ricerca, con la pubblicazione del Wind Energy sono presentate in questo rapporto. Report. Tutto ciò oltre ad uno studio sull’im- patto che il nuovo sistema di incentivazione Se il ruolo delle imprese partner e la metodo- delle rinnovabili termiche ed elettriche, di 2 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 4. introduzione cui si attendono per le prossime settimane i delle bioenergie. Informazioni più dettagliate decreti attuativi anticipati dal “Decreto Rin- sulle nostre attività correnti e future sono di- novabili”, potrà avere sulle filiere delle rinno- sponibili sul nostro sito www.energystrategy.it, vabili in Italia, ed in particolare sul comparto recentemente rinnovato. Umberto Bertelè Vittorio Chiesa Presidente School of Management Direttore Energy & Strategy Group 3 www.energystrategy.it
  • 5.
  • 6. Executive Summary Lo Smart Grid Executive Report, alla sua pri- studi dell’Energy&Strategy Group abbiano ma edizione, inaugura un nuovo “filone” di ri- fatto fino ad oggi, l’obiettivo rimane il mede- cerca per l’Energy&Strategy Group. Lo studio simo, ossia quello di offrire agli stakeholder affronta infatti il tema dell’evoluzione del del sistema elettrico, siano essi policy maker, sistema elettrico italiano verso il modello operatori industriali o utilizzatori di energia, della “Smart Grid”: da sistema caratteriz- modelli e strumenti che li possano aiutare a zato da un flusso di energia elettrica mono- comprendere, valutare e quindi promuove- direzionale, che si muove dai punti in cui essa re l’evoluzione verso il modello della “Smart viene generata a quelli in cui è consumata, Grid” cui si è fatto cenno in precedenza. a sistema in cui si realizza un flusso bi-dire- zionale di energia elettrica e di informazioni, Lo Smart Grid Executive Report sperimenta gestito in ottica intelligente e capace per que- anche, per la prima volta, un nuovo formato sto di abilitare nuove funzionalità nelle fasi di per le ricerche dell’Energy&Strategy Group. generazione, trasmissione, distribuzione ed I risultati delle analisi e delle interviste con- utilizzo del vettore energetico. Tutto questo dotte sono infatti presentati in forma sinteti- con benefici evidenti in termini di efficienza, ca, attraverso il supporto di grafici e tabelle, efficacia, sicurezza e indipendenza del sistema che illustrano in modo immediato i principali elettrico stesso. elementi messi in luce dall’indagine. Un for- mato snello, di più immediato utilizzo e facile Nonostante si affronti un tema di natura più lettura, che si propone di essere, più che un trasversale rispetto a quanto normalmente gli resoconto completo di tutte le analisi condot- 5 www.energystrategy.it
  • 7. executive summary te, un supporto alla discussione ed al dibatti- principali operatori del “sistema” elettrico, to che verrà animato durante il convegno di 7 “famiglie” di soluzioni tecnologiche analiz- presentazione. Si è scelto questo formato per zate, un totale di circa 17 scenari di mercato lo studio sul paradigma della “Smart Grid” sviluppati e quantificati e più di 150 studi e considerata la grande novità ed il caratte- pubblicazioni scientifiche utilizzati come re embrionale del tema, su cui ad oggi sono punto di partenza per l’analisi empirica. state spese molte parole, sia da parte di ope- ratori del mondo dell’impresa sia da parte di Il rapporto è articolato in cinque sezioni. La ricercatori, ma in cui esiste ancora un grande prima, dopo aver individuato le principali bisogno di chiarezza in merito a quali siano ragioni che spiegano il forte interesse dell’o- le funzionalità “smart” del sistema elettrico, pinione pubblica, degli operatori e del legisla- quali le soluzioni e le tecnologie che le abili- tore verso il tema “Smart Grid”, sia a livello tano ed, infine, quali gli scenari di diffusione europeo che nazionale, illustra una classifica- ed adozione di queste ultime. Lo Smart Grid zione delle principali funzionalità del sistema Executive Report apre quindi un filone di ri- elettrico “intelligente”, cui sono associate le cerca per l’Energy&Strategy Group, che ve- più importanti soluzioni tecnologiche abili- rosimilmente darà vita ad approfondimenti e tanti. La seconda sezione offre invece un qua- studi su tematiche più circoscritte nei prossi- dro sintetico delle principali norme e leggi in mi anni. vigore in Italia che interessano a vario titolo il paradigma della “Smart Grid”, valutando Nonostante il formato sia innovativo, la me- l’impatto che esse possano avere sull’evolu- todologia con cui la ricerca è stata condotta zione del sistema elettrico e le criticità che le rimane quella abituale. Essa si basa infatti contraddistinguono. La terza parte dello stu- su oltre 40 interviste dirette condotte con i dio approfondisce invece l’architettura ed il 6 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 8. executive summary quadro dell’offerta per ciascuna soluzione tec- semplice risoluzione per il sistema elettrico nologica che abilita il paradigma della “Smart del nostro paese. Grid”, mentre la quarta sezione, vero “cuore” La produzione da fonti rinnovabili rap- dello studio, analizza il potenziale di mercato presenta sicuramente una modalità virtuosa e gli scenari di sviluppo che caratterizzeranno per affrancarsi dalla dipendenza energetica la diffusione delle soluzioni “smart”, da qui al dall’estero, che raggiunge l’85% in termini di 2020. La quinta parte, infine, si concentra sul- fabbisogno di energia primaria (contro una la mobilità elettrica, con l’intenzione di offrire media europea di poco superiore al 50%). una originale analisi degli “effetti indotti” che Tuttavia, essa ha una natura di non preve- la diffusione dei veicoli elettrici potrà avere dibilità (specialmente per quanto riguarda sulla penetrazione di mercato delle soluzioni le tecnologie del fotovoltaico e dell’eolico, le tecnologiche “smart”. più diffuse in Italia) che causa, come è faci- le intuire, squilibri e complessità gestionali Un crescente interesse verso il tema della per un sistema elettrico che è stato proget- “Smart Grid” tato e realizzato coerentemente con le carat- teristiche ed i requisiti di un modello di ge- L’imponente crescita della produzione di nerazione centralizzata. Per risolvere queste energia elettrica da fonti rinnovabili, forte- complessità, diventa fondamentale che si re- mente voluta dall’Unione Europea attraverso alizzi un’evoluzione del sistema elettrico in l’approvazione del Pacchetto Clima-Energia, grado di consentire l’integrazione delle azioni noto anche come “Pacchetto 20-20-20” e, di di tutti gli utenti connessi alla rete, al fine di riflesso, generosamente promossa ed incenti- permettere la fruizione dell’energia elettrica in vata in Italia, sta avendo delle importanti con- modo efficiente, sostenibile e sicuro. Si tratta seguenze e sta comportando problemi di non di un problema che colpisce l’Italia in modo 7 www.energystrategy.it
  • 9. executive summary particolare per effetto della forte dipendenza sario che il consumatore finale assuma un energetica che contraddistingue il nostro Pa- ruolo attivo nel sistema, attraverso forme ese e per le caratteristiche del nostro sistema di monitoraggio e interazione con gli altri elettrico, ma che interessa anche tutti i Paesi, attori del sistema elettrico (funzionalità di europei e non, in cui le fonti rinnovabili stan- smart metering & active demand). no progressivamente diffondendosi. L’insieme di queste funzionalità, abilitate Questo percorso verso il raggiungimento del dall’adozione di opportune soluzioni tecno- paradigma della “Smart Grid” richiede che le logiche “smart”, rende “intelligente” il sistema diverse fasi del sistema elettrico si dotino di elettrico e può quindi assicurare la diffusio- funzionalità “intelligenti”: ne della produzione da fonti rinnovabili su •• Per quanto riguarda la fase di generazione, è ampia scala, senza tuttavia compromettere la necessario ottimizzare l’esercizio delle di- corretta funzionalità e la stabilità del sistema verse fonti di generazione, in base alle con- elettrico stesso. dizioni della rete ed alle caratteristiche dei consumi (funzionalità di smart generation); Il quadro normativo in Italia •• Per quanto riguarda le fasi di trasmissione e distribuzione, occorre garantire l’affidabili- Come è noto, il sistema elettrico italiano è tà, la qualità e la sicurezza delle reti, me- stato parzialmente liberalizzato, per quanto diante l’implementazione di meccanismi riguarda le attività di produzione e vendita di azione-reazione che coinvolgano sia la dell’energia, a partire dal 1999, con l’approva- generazione che il consumo (funzionalità di zione del cosiddetto “Decreto Bersani” (D.lgs. smart network); 79/99). Tuttavia l’evoluzione del sistema elet- •• Per quanto riguarda invece la fase di consu- trico è ancora oggi influenzata in maniera fon- mo ed utilizzo dell’energia elettrica, è neces- damentale dall’attività del soggetto regolatore 8 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 10. executive summary – l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas Innanzitutto esse stabiliscono la necessità (AEEG) – specialmente per le fasi non sog- di definire una regolazione focalizzata sul- gette a liberalizzazione, ossia la trasmissione la valutazione delle performance attraverso e la distribuzione. Questo non toglie che, an- indicatori quantitativi. In secondo luogo, san- che per le attività di produzione e vendita di ciscono l’esigenza di esplicitare gli obiettivi energia, esistano oggi delle leggi in grado di che ciascun attore del sistema elettrico deve influenzare il percorso verso una maggiore perseguire, attraverso la definizione di obbli- “intelligenza” del nostro sistema elettrico. ghi ed incentivi. Infine, stabiliscono il biso- gno di promuovere la presa di coscienza da L’AEEG riveste pertanto uno dei ruoli prin- parte del consumatore finale, stimolandolo cipali nella transizione verso la “Smart ad assumere un ruolo “attivo” all’interno del Grid”. La sua attività è tuttavia ispirata dalle sistema elettrico. linee guida definite a livello europeo, in par- ticolar modo dal consesso dei regolatori eu- Rispetto al recepimento di questi tre capi- ropei (ERGEG – European Regulators’ Group saldi, l’AEEG pare all’avanguardia a livello for Electricity and Gas, sostituito a partire dal internazionale, nonostante dall’analisi con- Luglio 2011 dall’ACER – Agency for the Co- dotta emergano una serie di criticità non operation of Energy Regulators). L’analisi di trascurabili nel quadro che essa ha definito a queste linee guida emanate nel 2010 nel Posi- livello italiano. L’elemento principale riguarda tion Paper on Smart Grid, per quanto riguarda l’assenza di indicatori quantitativi attraver- nello specifico il loro impatto sul tema “Smart so i quali si valutino le prestazioni delle fasi Grid”, mette in luce tre capisaldi che dovreb- di generazione e consumo dell’energia elet- bero rappresentare il punto di riferimento trica, al fine di aumentare la consapevolezza cui si ispirano i diversi regolatori nazionali. di questi soggetti rispetto agli impatti deter- 9 www.energystrategy.it
  • 11. executive summary minati dal loro comportamento sull’esercizio lazioni che influenzano l’adozione delle diver- della rete. Nonostante queste attività siano se soluzioni “intelligenti”. state liberalizzate e non siano soggette a rego- Alcuni passi avanti verso la comprensione lazione, gli operatori intervistati concordano delle dinamiche di sistema che sottintendo- che sarebbe molto opportuno “responsabi- no la diffusione delle soluzioni “smart” sono lizzare” produttori ed utilizzatori, rendendoli stati fatti con la Delibera ARG/elt 39/10. Essa consapevoli del loro impatto sull’esercizio del- introduce degli incentivi nella forma di una la rete, come avviene a partire dal 2007 per le extra-remunerazione del capitale investito fasi di trasmissione e distribuzione, sottopo- in progetti pilota che prevedano l’integra- ste ad un regime di incentivi/penalità basato zione di soluzioni “smart”. Il meccanismo su misure quantitative della qualità del servi- dell’extra-remunerazione è considerato non zio (ARG/elt 333/07 e s.m.i., ARG/elt 341/07 particolarmente “virtuoso”, ed esso è attual- e s.m.i.). mente oggetto di revisione da parte dell’AEEG Analizzando invece gli obblighi ed incentivi (DCO 34/11 Appendice A), che ha conden- all’adozione delle diverse soluzioni “smart” sato l’esperienza raccolta mediante i progetti definiti dall’AEEG, emerge nuovamente uno pilota, di cui si prevede una seconda tranche “sbilanciamento” dei provvedimenti ver- entro i prossimi anni, in una prima bozza di so le fasi di trasmissione e distribuzione, schema di incentivazione “output-based”, rispetto a quelle di generazione ed utilizzo, ossia basato sull’effettivo miglioramento nonché la presenza di provvedimenti che delle prestazioni che l’investimento permette favoriscono l’adozione di alcune specifiche di conseguire. soluzioni, come ad esempio lo smart meter Va infine detto che il soggetto regolatore ha (ARG/elt 292/06), senza tuttavia la necessaria mostrato sensibilità verso la necessità di “visione d’insieme” e consapevolezza delle re- un maggiore coinvolgimento dei consuma- 10 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 12. executive summary tori finali. L’introduzione della tariffa biora- active demand. ria (ARG/elt 22/10) si pone come obiettivo Per ogni soluzione abilitante, tra cui ad esem- quello di incentivare il consumatore ad un pio smart inverter, sistemi di controllo auto- utilizzo più responsabile dell’energia, nella mazione e sensoristica, Advanced Metering consapevolezza che la sensibilizzazione del Infrastructure, Home Management System e cliente rappresenta una necessità per conse- sistemi di storage, sono innanzitutto identifi- guire un’evoluzione virtuosa del sistema elet- cati e descritti gli elementi costitutivi e l’ar- trico. Ciò detto, l’analisi mostra l’esigenza chitettura con cui essa viene implementata, di intraprendere azioni maggiormente in- così da evidenziare le relazioni che legano cisive, come l’introduzione di tariffe multi- ciascuna soluzione. Viene inoltre descritta la orarie o la promozione dell’adozione di device configurazione dell’offerta per comprendere, “smart”, che stimolino il consumatore a dive- da un lato, qual è il grado di maturità e dispo- nire, a tutti gli effetti, un soggetto attivo all’in- nibilità commerciale della soluzione, dall’al- terno del sistema elettrico. tro, le ragioni di fondo che ne determinano la diffusione attuale e futura. Le soluzioni tecnologiche abilitanti L’analisi condotta rileva innanzitutto l’esisten- Dopo aver discusso il tema del quadro nor- za di forti interazioni tra l’adozione e l’uso mativo in essere, il rapporto analizza l’archi- di diverse soluzioni «smart», che suggerisco- tettura e il quadro dell’offerta per le diverse no l’importanza di un approccio sistemico al soluzioni tecnologiche che abilitano le funzio- problema della transizione verso un modello nalità del sistema elettrico “smart”, quelle che intelligente di sistema elettrico. In alcuni casi in precedenza sono state indicate come smart l’adozione di una soluzione richiede la con- generation, smart network, smart metering & temporanea disponibilità di un’altra, legate 11 www.energystrategy.it
  • 13. executive summary quindi da una relazione di complementa- «smart» si possono dividere in: (i) grandi pla- rietà. In altri casi, invece, esiste un rapporto yer che operano nei comparti dell’ingegne- di sostituzione, per cui la diffusione di una ria, della meccanica e dell’automazione che, soluzione «smart» riduce il potenziale di dif- facendo leva sull’ampia base di competenze di fusione di un’altra tecnologia. cui dispongono, sono in prima fila nel fornire di sistemi di ottimizzazione degli asset, siste- Di conseguenza, misure finalizzate a promuo- mi di controllo automazione e sensoristica e vere la diffusione della “Smart Grid” dovreb- DRMS. Essi dimostrano una notevole “dina- bero considerare la dimensione «sistemica» micità”, in termini di acquisizioni e partner- del problema, ed essere finalizzate ad incen- ship strategiche, che stanno perseguendo nel tivare la sperimentazione di integrazioni di tentativo di ampliare le core compentence sto- soluzioni esistenti (ad esempio nell’ambito dei ricamente a portafoglio per configurare un’of- progetti pilota), piuttosto che l’adozione di so- ferta il più possibile completa e non farsi co- luzioni singole. gliere impreparati dall’emergere del paradigma “smart”; (ii) player specialistici con una forte Si nota inoltre come la maggior parte delle base di competenze in ambiti disciplinari par- tecnologie alla base delle soluzioni «smart» si- ticolarmente interessati dalla diffusione delle ano commercialmente disponibili e mature, soluzioni «smart», tra cui ad esempio smart in- anche se non standardizzate. Questo compor- verter, Home Management System ed Advanced ta la necessità di una forte personalizzazione Metering Infrastructure. sulle esigenze del cliente e quindi un’elevata incertezza sui tempi e costi di fornitura, oltre Il potenziale di mercato in Italia che sull’integrabilità delle diverse soluzioni. Gli operatori attivi nella fornitura di soluzioni Per ciascuna delle soluzioni tecnologiche che 12 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 14. executive summary abilitano la transizione del sistema elettrico solo a seguito dell’introduzione di “oneri di verso la “Smart Grid”, in questa sezione del sbilanciamento” a carico della produzione da rapporto viene fornita una stima del poten- impianti alimentati da fonti rinnovabili non ziale di diffusione al 2020. La valutazione programmabili. del potenziale è stata condotta per scenari, a ciascuno dei quali corrisponde una particola- In altri casi, invece, il principale driver che re combinazione di fattori che influenzano il influenza il potenziale di diffusione di una so- grado di diffusione delle soluzioni intelligenti luzione “smart” è rappresentato dal grado con in Italia. I fattori identificati, da cui dipen- cui altre soluzioni abilitanti sono adottate, de il potenziale di diffusione delle soluzioni dato che la complementarietà tra di esse e gli “smart”, fanno riferimento ad aspetti norma- effetti sinergici che le legano sono particolar- tivi, allo stadio di sviluppo della tecnologia, mente importanti. È questo ad esempio il caso oltre che al modello di business degli attori del Demand Response Management System, la coinvolti nel processo d’adozione. cui diffusione è correlata alla presenza delle altre soluzioni “smart”, da cui attinge le infor- L’analisi per scenari mostra innanzitutto mazioni necessarie ad assolvere alle proprie come l’evoluzione dell’assetto regolatorio funzionalità, ossia smart inverter, Advanced giochi, coerentemente con quanto discusso Metering Infrastructure, Transmission e Distri- in precedenza, un ruolo molto importante bution Layer System. nel determinare la diffusione di diverse so- luzioni abilitanti, come ad esempio accade Nonostante alcune soluzioni siano in par- con i sistemi di ottimizzazione degli asset, la te sostitutive l’una dell’altra (ad esempio i cui adozione per le utility di produzione po- Transmission Layer System ed i sistemi di trebbe divenire economicamente conveniente storage), la nostra analisi ci porta a stimare 13 www.energystrategy.it
  • 15. executive summary un potenziale di mercato enorme, da oggi no aspettarsi di avere. al 2020 e per il complesso delle soluzioni abilitanti considerate nel nostro studio, Questo tipo di analisi mette nelle mani di ope- compreso tra i 15 ed i 60 Mld €, in funzione ratori e stakeholder del settore elettrico uno degli scenari che si verificheranno. Com’è ra- strumento molto utile per valutare come, al gionevole attendersi, la parte più consistente variare delle condizioni di contesto (tra cui, di questo potenziale di mercato riguarda le in particolare, il quadro regolatorio e norma- soluzioni destinate alla fase di distribuzio- tivo), possa mutare il grado di diffusione at- ne, per un totale compreso tra i 9 ed i 15 Mld teso e quindi il potenziale di mercato delle €. Questo in quanto la fase di distribuzione principali soluzioni che abilitano l’affermar- è quella maggiormente interessata dalla dif- si del paradigma “Smart Grid” in Italia. fusione delle fonti rinnovabili non program- mabili, ed inoltre mostra ad oggi un grado di Un’ultima fondamentale analisi che è stata “intelligenza” notevolmente inferiore rispet- condotta affianca il valore monetario del to a quello della fase di trasmissione, che da mercato potenziale delle soluzioni “smart” questo punto di vista costituisce un modello a (che rappresenta, concettualmente, una stima livello europeo e mondiale. dei possibili investimenti in gioco) ai benefi- ci che la loro diffusione attesa, in funzione Oltre al giro d’affari potenziale per le soluzio- degli scenari che si verificheranno, porterà ni “smart” considerate nel nostro Rapporto, al sistema elettrico italiano, in termini di per ogni scenario si forniscono anche del- riduzione potenziale del costo per il sistema le misure di diffusione non monetarie, che elettrico derivante dal fatto di non essere “in- permettono di stimare nel dettaglio gli spazi telligente”. L’analisi condotta mette in eviden- di mercato che gli operatori del settore posso- za come gli investimenti necessari per l’evo- 14 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 16. executive summary luzione del sistema elettrico verso la ”Smart di consulenza. Grid”, seppur estremamente ingenti, risultano inevitabili se si vuole porre rimedio alle ineffi- Partendo da queste analisi, emerge innan- cienze dell’attuale sistema elettrico, che hanno zitutto come al 2020 il consumo elettrico un impatto stimabile nell’ordine dei 5 Mld € addizionale, imputabile ai veicoli elettrici, da qui al 2020 con riferimento alle sole voci sarebbe pari a quasi 8 TWh (considerando di costo direttamente connesse alle inefficien- lo scenario di diffusione più ottimistico), de- ze del sistema elettrico nel suo stato attuale, terminando un incremento del fabbisogno di senza considerare le altre voci di costo su cui circa il 2,5% rispetto al fabbisogno elettrico ha un impatto l’adozione di soluzioni “smart”. nazionale al 2010. Sarebbero inoltre neces- sarie circa 3 milioni di colonnine di ricarica La mobilità elettrica (tra pubbliche e private), cui corrisponde un investimento complessivo nell’ordine dei L’ultima sezione del rapporto approfondisce 2-3 Mld €. il problema della mobilità elettrica. Esso non viene affrontato a 360°, considerato che parec- Per quanto riguarda invece gli effetti indotti chio è stato detto e scritto su questo tema, ma sull’adozione delle soluzioni “smart” derivanti con lo specifico obiettivo di valutare le rica- dalla diffusione della mobilità elettrica, emer- dute sul sistema elettrico italiano derivanti ge come l’incremento dei punti di prelievo dalla diffusione delle vetture elettriche. Per e dell’imprevedibilità di tali carichi renda quanto riguarda le stime di diffusione dei decisamente più necessaria l’adozione di al- veicoli elettrici negli anni futuri in Italia, lo cune soluzioni “smart”, quali Transmission e studio si basa, integrandole, sulle simulazioni Distribution Layer System, Demand Response fatte dai principali esperti di settore e società Management System e sistemi di storage. 15 www.energystrategy.it
  • 17. executive summary La nostra speranza, con la pubblicazione del le principali variabili dalla cui evoluzione di- presente rapporto, è quella di aver contribuito penderà in maniera sostanziale il futuro della a promuovere la comprensione delle pro- “Smart Grid” in Italia. Oltre ai volumi d’affa- spettive di sviluppo futuro delle soluzioni ri associati ai vari scenari, la quantificazione che abilitano la transizione del sistema elet- dei benefici derivanti dalla transizione verso trico verso un paradigma “smart”. In parti- il paradigma “Smart Grid” possono essere colare, gli scenari che sono stati sviluppati e da di particolare utilità per supportare scelte di cui dipende il potenziale di mercato al 2020 allocazione di investimenti pubblici e privati delle soluzioni “smart” rappresentano un mo- verso quelle soluzioni che assicurano un mag- dello interpretativo che consente di mappare gior beneficio per il sistema elettrico italiano. Davide Chiaroni Federico Frattini Simone Franzò Responsabile della Ricerca Responsabile della Ricerca Project Manager 16 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 18. Smart Grid Executive Report Quanto è intelligente il “sistema” elettrico italiano? Applicazioni, tecnologie e prospettive di sviluppo della Smart Grid in Italia Giovedì 8 Marzo 2012 Energy & Strategy Group Main Partner Partner 17 www.energystrategy.it
  • 19. Smart Grid Executive Report Gli obiettivi della ricerca »» Definire il concetto di «Smart» Grid in ottica di «sistema» elettrico e fornire una mappa completa delle soluzioni tecnologiche disponibili che ne costituiscono gli elementi abilitanti »» Analizzare il quadro normativo italiano di riferimento, individuandone i principali limiti e criticità »» Stimare il potenziale atteso di diffusione delle diverse soluzioni tecnologiche abilitanti e valutarne le ricadute economiche sul «sistema» elettrico italiano »» Valutare il potenziale e le ricadute sul «sistema» elettrico italiano delle soluzioni di e - mobility (auto elettrica ed ibrida) La ricerca – come è tipico dell’approccio dell’Energy & Strategy Group – ha una forte connotazione empirica »» oltre 40 interviste dirette ai principali operatori del “sistema” elettrico »» 7 «famiglie» di soluzioni tecnologiche analizzate »» 17 scenari di mercato realizzati »» più di 150 studi e pubblicazioni scientifiche utilizzati come punto di partenza per l’analisi empirica www.energystrategy.it Marzo 2012 18 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 20. La struttura del documento 1. La Smart Grid: definizione, funzionalità e soluzioni abilitanti 2. La normativa italiana: situazione attuale e criticità 3. Le soluzioni «smart»: architettura e quadro dell’offerta 4. Il mercato italiano: driver, scenari e stima del potenziale 5. L’ E-mobility(*): implicazioni ed opportunità per il «sistema» elettrico (*) Per ragioni di coerenza nella trattazione, nei paragrafi precedenti viene volutamente ignorato l’im- patto della e-mobility Quanto è intelligente il “sistema” elettrico italiano? Marzo 2012 19 www.energystrategy.it
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  • 22. La Smart Grid Definizione, funzionalità e soluzioni abilitanti Main Partner Partner 21 www.energystrategy.it
  • 23. 1. La Smart Grid La definizione di Smart Grid In questo Rapporto il termine «Smart Grid» fa riferimento ad un sistema elettrico «integrato» ove le azioni di tutti gli utenti connessi alla rete sono fra di loro coordinate al fine di permettere una fruizione efficiente, sostenibile e sicura dell’energia elettrica. In altre parole significa passare dal «tradizionale» sistema «mono-direzionale» … GENERAZIONE TRASMISSIONE DISTRIBUZIONE UTENZA … ad un «nuovo» sistema «bi-direzionale» e ad «obiettivi condivisi» GENERAZIONE TRASMISSIONE DISTRIBUZIONE UTENZA Smart Matering Metering Smart Generation Smart Network & Active Demand Ottimizzare l’esercizio delle Garantire l’affidabilità, la qualità e Rendere il consumatore diverse fonti di generazione in la sicurezza della rete attraverso finale un soggetto attivo del funzione delle condizioni della meccanismi di azione-reazione sistema, attraverso forme di rete e delle caratteristiche dei che coinvolgano sia la generazione monitoraggio e interazione con consumi che il consumo i «punti» di consumo www.energystrategy.it Marzo 2012 22 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 24. La Smart Grid: una scelta o una necessità? »» Cresce – anche in conseguenza di politiche sovranazionali (Pacchetto Clima-Energia «20-20-20») - il «peso» delle fonti di energia rinnovabili, soprattutto di quelle non programmabili (fotovoltaico ed eolico) e si riduce conseguentemente l’affidabilità della rete. 7,0% 6,0% Percentuale di produzione eolica 5,0% e fotovoltaica sulla produzione 4,0% elettrica italiana 3,0% 2,0% 1,0% 0,0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011E »» Diventa sempre più «rischiosa» la dipendenza energetica dall’estero: nel 2009 l’Italia ha importato energia primaria per l’85% del suo fabbisogno contro una media UE intorno al 53% [fonte: IEA]. »» Nel 2010 il 13% dell’energia elettrica impiegata in Italia è stata importata dall’estero [fonte: GSE]. »» Vi è una forte spinta a razionalizzare l’impiego dell’energia e non solo la sua produzione (sempre a fronte del recepimento del Pacchetto Clima-Energia). Definizione, funzionalità e soluzioni abilitanti Marzo 2012 23 www.energystrategy.it
  • 25. 1. La Smart Grid Le funzionalità «smart» e le soluzioni abilitanti La «Smart Grid» è tale solo se sono «smart» le sue funzionalità primarie: »» «smart» generation »» «smart» network »» «smart» metering & active demand La mappa delle soluzioni tecnologiche che le abilitano è riportata di seguito, con l’indicazione del contributo principale alla «intelligenza» del sistema. Funzionalità Sotto-funzionalità Soluzione Comunicazione bidirezionale impianto di produzione - sistema elettrico Automazione degli interventi di manutenzione Smart inverter sugli impianti di produzione Smart Generation Gestione aggregata/dis-aggregata degli Sistemi di ottimizzazione impianti di produzione degli asset Stabilizzazione della produzione da impianti Sistemi di storage (soprattutto da fonti rinnovabili) www.energystrategy.it Marzo 2012 24 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 26. Le funzionalità «smart» e le soluzioni abilitanti Funzionalità Sotto-funzionalità Soluzione Automazione della raccolta, elaborazione e Sistemi di controllo, memorizzazione dei dati sullo stato della rete automazione e sensoristica Demand Response Smart Ottimizzazione dei carichi della rete Management System (DRMS) Network Automazione della raccolta, elaborazione e Advanced Metering memorizzazione dei dati sullo stato dei punti di prelievo Infrastructure (AMI) Stabilizzazione della produzione da impianti Sistemi di storage (soprattutto da fonti rinnovabili) Funzionalità Sotto-funzionalità Soluzione Automazione della lettura del profilo di consumo Advanced Metering Infrastructure (AMI) Smart Comunicazione bidirezionale con la rete di distribuzione Metering Home Management & Active Controllo automatizzato dei punti di consumo System (HMS) Demand Stabilizzazione della interazione degli impianti da fonti Sistemi di storage rinnovabili presso l’utenza [scambio sul posto] Definizione, funzionalità e soluzioni abilitanti Marzo 2012 25 www.energystrategy.it
  • 27. 1. La Smart Grid La mappa della Smart Grid Smart Generation Smart Network Smart Metering & Active Demand GENERAZIONE TRASMISSIONE DISTRIBUZIONE UTENZA Impianto FER non di proprietà di Smart inverter utility di generazione Storage Consumer Gestore rete di Gestore rete di Trasmissione Distribuzione Utility di generazione con portafoglio • AMI impianti diversificato • HMS • Sistemi di • Sistemi di controllo, controllo, automazione e automazione Prosumer sensoristica e sensoristica • DRMS Storage • AMI • Sistemi di ottimizzazione Storage • AMI degli asset Storage Storage • HMS • Smart inverter Smart inverter Smart Generation Smart Network Smart Metering Sistemi di & Active Demand Storage www.energystrategy.it Marzo 2012 26 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 28. La normativa italiana Situazione attuale e criticità Main Partner Partner 27 www.energystrategy.it
  • 29. 2. La normativa italiana La normativa a livello europeo: L’ERGEG L’ERGEG – European Regulators’ Group for Electricity and Gas, ovvero l’ente sovranazionale con sede a Bruxelles che raggruppa dal 2003 i regolatori nazionali del mercato elettrico e che è a livello europeo il punto di riferimento per la normativa sulla Smart Grid (sostituito dall’ACER - Agency for the Cooperation of Energy Regulators, a partire dal Luglio 2011), ha individuato nel «Position Paper on Smart Grid» del 2010 le principali linee guida per l’evoluzione del sistema elettrico. I punti oggetto di «indirizzo» da parte dell’ERGEG sono: »» Definizione di output prestazionali, ovvero parametri tecnici che «traducano» in modo quantitativo le funzionalità «smart» per ciascuna fase (generazione, trasmissione, distribuzione, utenza) del sistema elettrico. »» Definizione di obblighi ed incentivi per la diffusione delle soluzioni tecnologiche abilitanti la Smart Grid. »» Coinvolgimento dei consumatori finali, ovvero la promozione del cambiamento delle attitudini dell’utente finale verso una posizione «attiva» all’interno del sistema elettrico. Per l’analisi dell’attuale impianto normativo italiano, definito dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG), si è scelto di seguire la tripartizione vista sopra. In particolare, per ciascuno degli aspetti oggetto di attenzione da parte del regolatore italiano si è chiesto agli operatori intervistati un parere circa l’efficacia con cui è stato affrontato e quali i principali limiti da rimuovere. www.energystrategy.it Marzo 2012 28 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 30. Definizione degli output prestazionali: principi base e provvedimenti AEEG [Principio ispiratore ERGEG - recommend R2] L’evoluzione del sistema elettrico necessita di una regolazione focalizzata sulla valutazione delle performance delle attività dei soggetti regolati, mediante la definizione di indicatori prestazionali. Tali indicatori devono essere alla base della promozione (tramite obblighi ed incentivi) delle soluzioni «smart», delle funzionalità che esse andranno a soddisfare e della cooperazione tra i differenti Definizione stakeholder del sistema elettrico. output I principali provvedimenti definiti dall’AEEG a tal proposito sono: »» ARG/elt 341/07 [Testo integrato delle disposizioni dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per l’erogazione dei servizi di trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica e disposizioni Obblighi e incentivi in materia di condizioni economiche per l’erogazione del servizio di connessione] e s.m.i. »» ARG/elt 333/07 [Testo integrato della regolazione della qualità dei servizi di distribuzione, misura e vendita dell’energia elettrica] e s.m.i. »» DCO 34/11 Appendice A [Prime ipotesi per lo sviluppo di un meccanismo output-based per Coinvolgimento dei l’incentivazione dei sistemi di controllo delle smart grid]. consumatori finali che definiscono degli indicatori per la valutazione della qualità del servizio soltanto delle fasi di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Per la fase di trasmissione, gli indicatori fanno riferimento all’energia non fornita ed al numero di disalimentazioni per utente, mentre per la fase di distribuzione si riferiscono al numero di interruzioni per cliente ed alla durata complessiva delle interruzioni. Situazione attuale e criticità Marzo 2012 29 www.energystrategy.it
  • 31. 2. La normativa italiana Definizione degli output prestazionali: limiti e criticità »» Gli operatori intervistati sono stati tutti concordi nel rilevare come limite della normativa Definizione italiana la mancanza di output prestazionali definiti per le fasi di generazione output (principalmente) e utenza elettrica. »» Soprattutto per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’assenza di requisiti prestazionali minimi pre-definiti – quali ad esempio le Obblighi e incentivi funzionalità di gestione delle disconnessioni degli impianti FER dalla rete, a seguito di richieste inoltrate dai gestori di rete, e di «insensibilità» a rapidi abbassamenti di tensione, già previste in Germania – rappresenta una minaccia all'effettiva stabilità della rete. Coinvolgimento dei »» In generale, gli intervistati hanno rilevato come la definizione di requisiti prestazionali consumatori finali abbia la funzione primaria di «responsabilizzare» i diversi soggetti del «sistema» elettrico, rendendoli edotti degli effetti da essi provocati sull’esercizio della rete. www.energystrategy.it Marzo 2012 30 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 32. Obblighi ed incentivi: principi base e provvedimenti AEEG [Principio ispiratore ERGEG - recommend R2, R5, R6, R7] Le Autorità dovrebbero Definizione favorire una partecipazione coordinata dei diversi stakeholder del sistema elettrico nel processo di output evoluzione verso il nuovo paradigma «Smart Grid». Tale attività consiste nell’esplicitazione degli obiettivi che ciascun attore deve perseguire, attraverso l’istituzione di obblighi e incentivi. Obblighi e incentivi È necessario che i soggetti regolatori trovino idonee modalità per stimolare gli operatori del sistema elettrico ad implementare soluzioni innovative, tenendo conto sia dei vantaggi diretti che di quelli indotti sugli altri soggetti. Coinvolgimento dei In questa sezione del Rapporto vengono esplicitati i provvedimenti definiti dall’Autorità per l'Energia consumatori Elettrica e il Gas, mentre le contropartite economiche derivanti da tali politiche di incentivazione si finali affrontano nella sezione dedicata alla stima del potenziale di diffusione delle soluzioni «smart». Situazione attuale e criticità Marzo 2012 31 www.energystrategy.it
  • 33. 2. La normativa italiana Obblighi ed incentivi: principi base e provvedimenti AEEG I principali provvedimenti definiti dall’AEEG a tal proposito sono: »» Obblighi •• ARG/elt 292/06 [Direttive per l’installazione di misuratori elettronici di energia elettrica Definizione output predisposti per la telegestione per i punti di prelievo in bassa tensione]. •• Norma tecnica CEI 0-21 [Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica] (provvedimento non redatto dall' AEEG). Obblighi e incentivi »» Incentivi: •• ARG/elt 333/07 e s.m.i. - ARG/elt 341/07 e s.m.i. •• ARG/elt 39/10 [Procedura e criteri di selezione degli investimenti ammessi al trattamento incentivante di cui al comma 11.4 lettera d) dell’Allegato A alla deliberazione Coinvolgimento dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas 29 dicembre 2007, n.348/0]. dei consumatori •• ARG/elt 5/10 [Condizioni per il dispacciamento dell’energia elettrica prodotta da fonti finali rinnovabili non programmabili]. •• DCO 35/12 [Orientamenti in materia di regolazione del servizio di dispacciamento da applicarsi alle unità di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento a quelle non programmabili]. www.energystrategy.it Marzo 2012 32 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 34. Obblighi Obblighi Definizione output L’unica soluzione su cui l’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha istituito l’obbligo di adozione è l’AMI (o meglio la sua componente smart meter) (ARG/elt 292/06), la cui installazione presso gli utenti finali è a carico dei gestori delle reti di distribuzione a partire dal 2006. Obblighi e incentivi In conseguenza dell’obbligo di cui sopra, ma soprattutto grazie al ruolo «proattivo» di Enel Distribuzione, il grado di copertura dei punti di prelievo raggiunto dall’AMI, ad oggi, arriva circa al 95%. Coinvolgimento dei La definitiva entrata in vigore della Norma Tecnica sulle connessioni degli utenti consumatori attivi e passivi in Bassa Tensione (CEI 0-21) obbligherà a partire dal Luglio 2012 finali i titolari di impianti alimentati da FER connessi in Bassa Tensione (ovvero per potenze sino a 100 kW) a dotarsi di smart inverter. Situazione attuale e criticità Marzo 2012 33 www.energystrategy.it
  • 35. 2. La normativa italiana Incentivi Incentivi su requisiti funzionali per la fase di trasmissione L’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas prevede uno schema di incentivi/ penalità basato su indicatori precedentemente citati che misurano la qualità del servizio ed in particolare: Definizione »» Per l’energia non fornita: (LEENSR-LOENSR)i x CENSR, dove LEENSR è il livello output effettivo di tale indicatore registrato nell’anno, LOENSR è il livello obiettivo di tale indicatore assegnato per l’anno in questione, CENSR è un parametro che assume il valore di 40.000 €/ MWh per il periodo 2012-2015; Obblighi e »» Per il numero di disalimentazioni per utente: calcolato per ogni Area Operativa di incentivi Terna con la formula (LENDU-LONDU)i,j x Pi,j x CNDU, dove LENDU è il livello effettivo di tale indicatore registrato nell’anno, LONDU è il livello obiettivo di tale indicatore assegnato per l’anno in questione, Pi,j è la potenza media in MW, pari alla quantità di energia trasmessa Coinvolgimento nell’anno divisa per il numero annuo di ore (8760), CNDU è un parametro che assume volore dei 10.000 €/MW/disalimentazione per il 2012 (20.000 per il 2013, 30.000 al 2014, 40.000 consumatori finali al 2015). Per ogni anno è fissato un livello obiettivo che Terna deve raggiungere per ciascun indicatore; se ciò non avviene essa incorre in una penalità, calcolata in funzione delle sopracitate formule. Se, viceversa, i livelli obiettivo risultano superati, essa ha diritto ad un incentivo, calcolato con la medesima formula utilizzata per la penalità. www.energystrategy.it Marzo 2012 34 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 36. Incentivi Incentivi su requisiti funzionali per la fase di distribuzione L’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas prevede uno schema di incentivi/ penalità basato su indicatori precedentemente citati che misurano la qualità del servizio ed in particolare: Definizione »» Per il numero di interruzioni per cliente (anno i, ambito j): DRECi,j x [(POT1i,j x output C1d) + (POT2i,j x C2d)], dove DRECi,j è il recupero di continuità del servizio espresso in minuti/utente, con segno positivo o negativo a seconda che il livello effettivo annuo risulti migliore o peggiore, in valore assoluto, al livello tendenziale (stabilito dall’Autorità); POT1i,j è il rapporto tra l’energia complessivamente distribuita agli utenti alimentati in bassa tensione Obblighi e per usi domestici appartenenti all’ambito territoriale j nell’anno i e il numero di ore annue incentivi complessivo (8760), espresso in kW; POT2i,j è il rapporto tra l’energia complessivamente distribuita agli utenti alimentati in bassa tensione per usi non domestici e in media tensione appartenenti all’ambito territoriale j nell’anno i e il numero di ore annue complessivo (8760), Coinvolgimento espresso in kW; i parametri C1d e C2d, espressi in c€/kW/minuto, assumono differenti valori. dei consumatori »» Per la durata complessiva di interruzioni (anno i, ambito j): NRECi,j x [(POT1i,j x finali C1n)+ (POT2i,j x C2n)], dove NRECi,j è il recupero di continuità del servizio espresso in numero di interruzioni/utente, con segno positivo o negativo a seconda che il livello effettivo annuo risulti migliore o peggiore, in valore assoluto, al livello tendenziale (stabilito dall’Autorità); POT1i,j e POT2i,j come sopra; i parametri C1n e C2n, espressi in €/numero di interruzioni per utente/kW interrotto, assumono differenti valori. Situazione attuale e criticità Marzo 2012 35 www.energystrategy.it
  • 37. 2. La normativa italiana Incentivi Definizione output Per ogni anno è fissato un livello tendenziale (obiettivo) che ogni gestore delle reti di distribuzione deve raggiungere per ciascun indicatore, se ciò non avviene esso incorre in una penalità, calcolata in funzione delle sopracitate formule. Se, viceversa, i livelli obiettivo risultano superati, esso ha diritto ad un incentivo, calcolato con la medesima formula utilizzata per la Obblighi e penalità. incentivi I gestori delle reti di distribuzione, pur considerando la rilevanza delle penalità (o, viceversa, incentivi), mostrano una forte ritrosia verso gli investimenti che avrebbero un impatto positivo sulle performance alla base dell’incentivo/penalità. Ciò dipende dalla forte Coinvolgimento dei regolazione che interessa la fase di distribuzione, in virtù della quale essa si configura come un consumatori business tipicamente «reattivo». finali www.energystrategy.it Marzo 2012 36 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 38. Incentivi Definizione output Incentivi su requisiti funzionali per la fase di generazione Ispirandosi alla Delibera ARG/elt 5/10, che prevede un Corrispettivo di Corretta Previsione (CCP) per gli impianti con potenza nominale superiore a 10 MVA, è allo studio la definizione di oneri di Obblighi e incentivi sbilanciamento a carico dei titolari di impianti da fonti rinnovabili (DCO 35/12 Orientamenti in materia di regolazione del servizio di dispacciamento da applicarsi alle unità di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento a quelle non programmabili) proprio per contrastarne la “non programmabilità” e l’impatto che essa ha sulla qualità prestazionale della rete. Coinvolgimento dei consumatori finali Situazione attuale e criticità Marzo 2012 37 www.energystrategy.it
  • 39. 2. La normativa italiana Incentivi Incentivi sugli investimenti L’Autorità ha previsto una extra-remunerazione del capitale investito per «progetti Definizione output pilota» di Smart Grid in Media Tensione (ARG/elt 39/10), valutati in base alla dimensione del progetto, al grado di innovazione delle soluzioni utilizzate ed alla replicabilità su larga scala. Obblighi e L’Autorità ha previsto il riconoscimento di un’extra remunerazione del 2%, per 12 anni, per gli incentivi 8 «progetti pilota» che hanno raccolto il parere positivo del panel di esperti designato per la valutazione (solo un progetto, dei nove richiedenti, è risultato non idoneo). Gli otto progetti selezionati da questa delibera, con il successivo provvedimento ARG/elt 12/11, Coinvolgimento sono in corso di svolgimento a cura dei principali DSO italiani. dei consumatori finali Con il DCO 34/11 (Appendice A) l’Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha consolidato l’esperienza maturata attraverso i progetti pilota nelle prime proposte di incentivazione dei progetti di smart grid in media tensione basata su indicatori prestazionali. www.energystrategy.it Marzo 2012 38 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 40. Obblighi e incentivi: limiti e criticità »» Gli operatori intervistati hanno rilevato come un limite forte della normativa italiana è, ancora una volta, il fatto che non si affronti il problema nel suo insieme, ma si favorisca l’adozione «a macchia di leopardo» di alcune soluzioni, come ad esempio l'AMI, il cui obbligo di installazione ricade a partire dal 2006 sui gestori delle reti di distribuzione. Definizione output »» Ben poco si è fatto invece – con qualche segnale solo recente a seguito della definizione della norma CEI 0-21 – per “spingere” l’adozione di soluzioni “smart” soprattutto nella fase di generazione. Obblighi e incentivi »» L’assenza di protocolli standard di comunicazione – un obbligo mancato a detta di molti operatori – fra le diverse fasi del sistema elettrico vanifica l’opportunità di ottenere i benefici derivanti dall’adozione contestuale di più soluzioni. Coinvolgimento dei »» Infine, e non meno importante sul lato investimenti, vi è l’auspicato passaggio dagli attuali consumatori finali incentivi all’investimento «input-based», basati sul principio “poco virtuoso” del capitale investito, a incentivi «output-based», definiti in funzione dell’effettivo miglioramento delle prestazioni che l’investimento permette di conseguire. Gli operatori concordano sulla necessità di questa transizione, pur sottolineando che occorre un approccio collegiale per la definizione degli output prestazionali. Situazione attuale e criticità Marzo 2012 39 www.energystrategy.it
  • 41. 2. La normativa italiana Coinvolgimento dei consumatori finali: principi base e provvedimenti AEEG [Principio ispiratore ERGEG - recommend R4] Il ruolo «attivo» del consumatore finale risulta essere di cruciale importanza per l’evoluzione del sistema elettrico verso la «Smart Grid». L’Autorità deve, pertanto, promuovere la presa di coscienza da parte del consumatore, attraverso una maggiore informazione e coinvolgimento dell’utente finale nell’evoluzione del sistema. Definizione output I principali provvedimenti definiti dall’AEEG a tal proposito sono: »» ARG/elt 56/09 [Avvio di procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di Obblighi e gestione e controllo della domanda e promozione dell’uso efficiente dell’energia] con cui viene incentivi avviato un procedimento per la formazione di provvedimenti in materia di gestione e controllo della domanda e promozione dell’uso efficiente dell’energia, con particolare riferimento alla messa a disposizione ai clienti finali di informazioni e di dati di consumo tramite i misuratori di Coinvolgimento energia elettrica di bassa tensione (in applicazione di quanto disposto dall’articolo 17, comma dei 1, lettera c del dlgs n. 115/08). consumatori finali In questo contesto si colloca il progetto «Smart Info» di Enel Distribuzione, che prevede lo sviluppo di un dispositivo che comunica dall’ambiente domestico con il contatore elettronico, consentendo all’utente di fruire in modo più agevole le informazioni presenti nel contatore tramite diversi supporti visivi (pc, elettrodomestici, dispositivi mobili), ovvero di conoscere meglio i consumi e valutare come poterli ottimizzare.  www.energystrategy.it Marzo 2012 40 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 42. Coinvolgimento dei consumatori finali: principi base e provvedimenti AEEG »» ARG/elt 22/10 [Definizione di uno strumento di gradualità per l’applicazione ai clienti domestici serviti in maggior tutela di corrispettivi di vendita differenziati per fasce orarie] che Definizione dispone l’introduzione a partire dal 1° Luglio 2010 della tariffa bioraria, ossia output la suddivisione del prezzo dell’energia elettrica per il consumatore finale in fasce differenti (F1 dalle 8.00 alle 19.00 dei giorni feriali; F2 ed F3 a prezzo ridotto dalle 19.00 alle 24.00 e dalle 00.00 alle 8.00 dei giorni feriali e per intero nei giorni sabato-domenica-festivi), da applicarsi a tutti i consumatori dotati dei nuovi contatori e che hanno un contratto di fornitura alle condizioni Obblighi e stabilite dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas [Regime di maggior tutela), cioè riservato incentivi a coloro i quali non hanno aderito ad offerte sul mercato libero. La delibera prevede un periodo iniziale «transitorio», fino al 2011, in cui la differenza tra la fascia 1 e le 2-3 è ridotta al 10%, mentre a partire dal 2012 lo spread tra i due valori aumenterà, Coinvolgimento dei rispecchiando i prezzi dell’energia all’ingrosso nelle diverse fasce orarie. consumatori Secondo le intenzioni del regolatore, il consumatore potrà così pagare un prezzo «più vicino» finali al reale costo di produzione dell’elettricità nelle diverse ore del giorno, ma soprattutto sarà incentivato ad un utilizzo più consapevole dell’energia e ad una redistribuzione più efficace (dal punto di vista della rete) dei suoi consumi. Situazione attuale e criticità Marzo 2012 41 www.energystrategy.it
  • 43. 2. La normativa italiana Coinvolgimento dei consumatori finali: limiti e criticità »» Nonostante le intenzioni del regolatore siano giudicate positivamente, gli operatori intervistati hanno fatto notare il ridotto «coraggio» nell’adozione di soluzioni – Definizione output comunque disponibili sul mercato – che avrebbero potuto incrementare il coinvolgimento attivo dell’utente finale. »» In particolare va sottolineata l’opportunità di: Obblighi e •• Introdurre tariffe multi-orarie, che sebbene più complesse possano effettivamente incentivi “informare” l’utente circa l’impatto delle sue scelte sul costo di produzione dell’energia e spingere all’adozione di comportamenti virtuosi di consumo. •• Promuovere l’adozione di dispositivi quali gli elettrodomestici intelligenti, Coinvolgimento la cui gestione tramite un applicativo software consente di rendere il più possibile dei consumatori automatizzato (e comunque supportato) il processo decisionale in merito finali ai consumi energetici. www.energystrategy.it Marzo 2012 42 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 44. La mappa del quadro normativo Generazione trasmissione distribuzione utenza 1 1 Definizione ARG/elt 333/07 ARG/elt 341/07 DCO 34/11 App.A output 2 3 3 ARG/elt 333/07 Obblighi e ARG/elt 5/10 ARG/elt 292/06 CEI 0-21 ARG/elt 341/07 ARG/elt 39/10 incentivi DCO 35/12 DCO 34/11 App.A 4 Coinvolgimento dei ARG/elt 56/09 - - - consumatori finali ARG/elt 22/10 1. I provvedimenti vanno nella direzione auspicata dalle linee guida indicate dall’ERGEG. 2. I provvedimenti attestano la volontà dell’Autorità (da tradurre in delibere) di stimolare l’adozione di soluzioni smart nella fase di generazione. 3. I provvedimenti vanno nella direzione auspicata dalle linee guida indicate dall’ERGEG, avendo tuttavia un ambito d’applicazione limitato, basato perdipiù su un modello di incentivazione «input-based». La forte regolazione della fase di distribuzione, inoltre, vanifica i potenziali benefici derivanti dalla definizione di incentivi/penalità sulla qualità del servizio. 4. Il provvedimento risulta parziale rispetto alle linee guida indicate dall’ERGEG. Servono decisioni più incisive per stimolare il consumatore a divenire soggetto attivo. Situazione attuale e criticità Marzo 2012 43 www.energystrategy.it
  • 45. 2. La normativa italiana Messaggi chiave »» Il soggetto regolatore italiano si pone all’avanguardia a livello internazionale (precursore con i progetti-pilota sulle reti in Media Tensione), ed è inoltre impegnato a colmare le «lacune» dell’attuale impianto normativo rispetto alle linee guida europee. »» Dato l’assetto regolatorio, il quadro italiano risulta «sbilanciato»: le fasi di trasmissione e distribuzione sono assoggettate a provvedimenti specifici e incisivi, mentre quelle di generazione e utenza (non soggette a regolazione) risultano appena interessate da iniziative di sviluppo delle Smart Grid. »» L’assenza di «collegamenti» fra le diverse fasi del «sistema» rischia di essere molto pericolosa, soprattutto se si considera che mancano indicatori quantitativi, di carattere tecnico e/o economico, attraverso cui misurare la bontà degli investimenti in soluzioni «smart». www.energystrategy.it Marzo 2012 44 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 46. Le soluzioni «smart» Architettura e quadro dell’offerta Main Partner Partner 45 www.energystrategy.it
  • 47. 3. Le soluzioni «smart» Una mappatura delle soluzioni «smart» In questa sezione si offre una panoramica delle soluzioni «smart» che abilitano le funzionalità del sistema elettrico intelligente. Si tratta di sistemi e tecnologie disponibili commercialmente ma che, fatta eccezione per l’Advanced Metering Infrastructure e per i sistemi di controllo, automazione e sensoristica, fanno registrare una diffusione pressoché nulla sul mercato italiano. Advanced Smart Metering inverter Infrastructure Smart Smart Metering & Generation Active Demand Sistemi di Home ottimizzazione Management degli asset System Sistemi di controllo, automazione e sensoristica Smart Network Demand Response Management System Sistemi di Storage www.energystrategy.it Marzo 2012 46 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 48. Smart inverter: l’architettura Uno smart inverter è del tutto analogo ad un inverter tradizionale, a cui viene connesso un Smart processore che permette di raccogliere ed elaborare informazioni relative alla produzione ed allo Generation Smart stato dell’impianto ed implementare innovative modalità di gestione/controllo/protezione. inverter L’utilizzo di uno smart inverter permette di: Sistemi di Storage Smart »» Gestire le eventuali disconnessioni dalla rete dell’impianto, a seguito di richieste Network inoltrate dai gestori di rete, mediante comandi da remoto. »» Mantenere insensibilità a rapidi abbassamenti di tensione. »» Limitare la potenza erogata nei transitori di frequenza. »» Aumentare la selettività delle protezioni, al fine di evitare fenomeni di disconnessione Smart Metering & Active Demand intempestiva dell’impianto. »» Limitare la potenza immessa in rete (per ridurre le variazioni di tensione della rete). »» Consentire l’erogazione o l’assorbimento di energia reattiva. Architettura e quadro dell’offerta Marzo 2012 47 www.energystrategy.it
  • 49. 3. Le soluzioni «smart» Smart inverter: l’architettura La possibilità di disconnettere l’impianto da remoto tramite lo smart inverter può essere concessa direttamente ai gestori delle reti di distribuzione (DSO). Questo richiede l’installazione di una piattaforma di gestione presso i DSO, applicativo Smart Generation software che consente loro di gestire in modo centralizzato gli impianti FER connessi alla propria Smart rete, oltre ad un sistema di comunicazione veloce, sicuro ed affidabile, diffuso in modo capillare su inverter tutto il territorio. Sistemi di Storage Smart Inverter Network Piattaforma Gestore di gestione di rete integrata (DSO) Smart Metering & Active Demand Inverter Flusso informativo bidirezionale www.energystrategy.it Marzo 2012 48 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012
  • 50. Smart inverter: il quadro dell’offerta Ad oggi i principali produttori di inverter, sia per impianti FER che per applicazioni tradizionali, hanno in portafoglio prodotti dotati di funzionalità «smart». Tra di essi si ricordano Danfoss, Power-One, SMA, Siemens ed altri. Smart Generation La tecnologia è quindi matura e non sussistono particolari complessità di installazione. Smart inverter In Italia tuttavia la diffusione degli smart inverter è pressoché nulla, diversamente da quanto accade in altri mercati, primo su tutti quello tedesco. Sistemi di Storage »» Da circa 2 anni vige in Germania l’obbligo di installazione dello smart inverter per le connessioni Smart Network in Media Tensione, mentre da Agosto 2011 l’obbligo è stato esteso anche alla Bassa Tensione. Ciò è dovuto al fatto che l’investimento in uno smart inverter oggi non si giustifica dal punto di vista economico, ma è determinato esclusivamente dall’esistenza di norme specifiche, come verrà illustrato nella sezione seguente del Rapporto. Smart Metering & Active Demand In Italia è stata definita la norma tecnica (CEI 0-21), con riferimento alle sole connessioni in Bassa Tensione, che obbligherà a partire dal Luglio 2012 i titolari di impianti alimentati da FER connessi in Bassa Tensione a dotarsi di smart inverter. Architettura e quadro dell’offerta Marzo 2012 49 www.energystrategy.it
  • 51. 3. Le soluzioni «smart» Sistemi di ottimizzazione degli asset: l’architettura Si tratta di un sistema costituito da apparati hardware, quali sensori ed attuatori per il monitoraggio degli impianti produttivi, governati da una piattaforma software. Se installato presso le utility di produzione, permette di: Smart Generation Sistemi di ottimizzazione »» Determinare il carico ottimale di produzione, mediante l’integrazione di previsioni degli asset di mercato, metereologiche e dello stato delle risorse, siano esse proprietarie (ossia gli impianti tradizionali e FER nel portafoglio dell’utility) o del sistema (ossia reti di trasmissione e Sistemi di Storage distribuzione). Smart Network »» Automatizzare i processi di manutenzione degli impianti, attraverso il controllo da remoto degli stessi. Mercato Elettrico Sensoristica Smart Metering (HW) & Active Demand Sistema di Previsioni ottimizzazione di domanda Sensoristica degli asset (HW) (SW) Previsioni Sensoristica meteo (HW) Flusso informativo bidirezionale www.energystrategy.it Marzo 2012 50 © ENERGY & STRATEGY GROUP–2012