Una selezione di opere ripercorre i passi salienti di una ricerca unica, che dura da ben quindici anni, su etica, estetica e identità dell'Arte Digitale Figurativa.
2. Massimo Cremagnani
Sei gr adi
di Arte Digitale
Grado #1 - 1998
Fotoritocco iperrealistico
Il primo approccio con il digital imaging per l’Arte avviene
con la consapevolezza di un’esperienza limitata. Senza
eccedere nelle sperimentazioni, provo a ricostruire tasche
in un corpo nudo. L’operazione di taglia e cuci è limitata
solo dalla potenza di calcolo, visto che le immagini sono
a grandezza naturale. L’uso del bianco e nero è una scelta
estetica che funziona, e nel contempo mi evita di perdermi
nei meandri della corrispondenza cromatica.
L’opera Homo Sapiens Marsupialis viene esposta
al Palazzo della Permanente di Milano durante la
manifestazione Salon I.
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3. Massimo Cremagnani
Sei gr adi
di Arte Digitale
Grado #2 - 2000
Elaborazione d’immagine
Dopo avere dipinto con ogni tecnica
tradizionale, mi chiedo se anche al computer
l’interpretazione abbia senso. Inizio a
stravolgere fotografie a bassa risoluzione,
estraendo con luci, contrasti e filtri ogni
dettaglio dell’immagine.
In opere come Touchme esalto elementi
naturali e artefatti senza mai cadere
nell’imitazione di stili e tratti “a
pennello”.
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4. Massimo Cremagnani
Sei gr adi
di Arte Digitale
Grado #3 - 2002
Elaborazione estrema
La serie DEE si evolve, arricchendosi di nuovi
segni e dinamiche. Le opere migliori vantano
tre livelli compositivi: il colore, la forma e
il dettaglio. In quest’ultimo, come con le
macchie di Rorschach, è possibile scorgere
altre icone, simboli o interi universi. Volontà e
caos si mescolano nella fase creativa digitale,
che battezzo “non lineare” per la possibilità
di intervenire in diversi momenti e su più
elementi contemporaneamente.
Wind contiene più di quello che mostra al
primo impatto.
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5. Massimo Cremagnani
Sei gr adi
di Arte Digitale
Grado #4 - 2003
Potere alla stampa
La matericità della pittura inizia a mancarmi,
e inizio così una nuova ricerca sulla stampa
delle opere. La sperimentazione sull’inkjet
si esaurisce presto per il numero limitato
di supporti adatti, ma trovo nella stampa
laser una versatilità più ampia, soprattutto
con carte pregiate. Le Laserigrafie uniscono
quindi lo spirito dell’immagine a quello
della particolare carta su cui poggiano,
come il trittico Rinascita, aggiungendo
un nuovo passaggio creativo e percettivo
polisensoriale.
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7. Massimo Cremagnani
Sei gr adi
di Arte Digitale
Grado #6 - 2008
Ripartire da zero
Come dico sempre, nel computer non esiste nulla,
quindi si può fare di tutto. Perché allora limitarsi
all’elaborazione, quando si può creare in toto?
La serie Mask è il mio primo esperimento di
figurazione totalmente astratta, nata su schermo
bianco dall’unione di manualità ed elettronica.
Anche in questo caso le tecniche pittoriche e
calcografiche hanno dato l’input, senza per questo
restarne offese.
Cosa accadrà ora?
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