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Convegno


IL COSMETICO NATURALE E BIOLOGICO: Comunicarlo senza
                      inganni




     Le regole e le attese del
          consumatore
                   Marinella Trovato
                  Presidente S.I.S.T.E.
Il trend dei prodotti verdi è in crescita, nonostante
la crisi che rallenta tutti i consumi
Questo         trend        riguarda     anche       i
cosmetici…all’interno dei           quali le piante
costituiscono elemento “innovativo”
Non c’è pubblicità di cosmetici che non rivendichi
la presenza della tal pianta o di quell’estratto o
della particolare cellula vegetale in grado di fare
cose straordinarie sulla pelle.
Ragioni successo
Rifiuto prodotti di origine chimica/farmaci
Rifiuto prodotti di origine animale (epidemie animali e
sensibilità a benessere animali)

Ritorno a tradizione
Ricerca di rimedi e trattamenti meno aggressivi, meno
onnipotenti
Naturale considerato sinonimo di “familiare” e di “sicuro”

Naturale come sinonimo di NO LOGO
Eco e equo sostenibilità
Certtificazioni
Consumatore tipo
Donne > uomini
elevata classe socio-economica
cultura medio-alta
ricchezza di interessi culturali
presenza di bambini
“Naturalità” non sempre certa

Le suggestive evocazioni
di naturalità che
caratterizzano le etichette
e le pubblicità di molti
cosmetici, non sono
sempre supportate da
certezze, sia in termini di
efficacia che di reali
contenuti…
Evoluzione comunicazione
             Naturale (anni ’80)

    Ecologico , bio ecologico, eco compatibile
     (anni ‘’90 Ozono-problemi ambientali)

Biologico, naturale (98,5-100%)……“polare” (anni
                       2000)
                Cosmetici puliti

    No silicone, prodotti petrolchimica, TEA,
    DEA, parabeni, ammoniaca, coloranti e
       profumi sintetici, conservanti etc
Già negli anni ’70 il Consiglio di Europa (COE)
aveva deplorato la presenza sul mercato di “un
considerevole numero di cosmetici presentati
come naturali che possono contenere invece
molti ingredienti non naturali”.

Il COE aveva, quindi, cercato di stabilire dei
criteri base per l’utilizzo almeno del termine
naturale in cosmetica, basandosi sulle linee
guida sviluppate dall’ente di certificazione
tedesco BDiH, pioniero nella certificazione del
prodotto naturale.
Le regole
La produzione e la commercializzazione di
cosmetici in Europa è sottoposta specifica
disciplina
Le regole
Direttiva    CEE   76/768    prima    e
Regolamento      (CE)   1223/09    oggi
disciplinano   la   produzione   e   la
commercializzazione di cosmetici in
Europa

Finalità primaria garantire la qualità del
prodotto ai fini della tutela della salute
del consumatore
Cosmetici
Sostanze e preparazioni,
diverse dai medicinali,
destinate ad essere applicate sulle superfici esterne
del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e
capelli,unghie,labbra,   organi   genitali    esterni)
oppure sui denti e sulle mucose della bocca
allo scopo esclusivo o prevalente

di pulirli
profumarli
modificarne l'aspetto
correggere gli odori corporei
proteggerli o
mantenerli in buono stato
Principio fondamentale

I cosmetici commercializzati all'interno della
Comunità non devono causare danni alla
salute umana se applicati in condizioni
d'uso normali ed in quelle ragionevolmente
prevedibili…
Sicurezza ingredienti

La sicurezza del prodotto finito è basata sulla
sicurezza degli ingredienti che “potrebbero
danneggiare il consumatore in relazione a
proprietà intrinseche di pericolosità”.

Le migliaia di diverse categorie di prodotti
cosmetici presenti sul mercato comunitario
derivano da un numero relativamente limitato di
ingredienti…
Liste sostanze regolamentate

Lista delle sostanze che non possono essere
contenute nei prodotti cosmetici finiti

Lista delle sostanze che non possono essere
contenute nei prodotti cosmetici se non in
determinati limiti ed a particolari condizioni

Liste delle sostanze autorizzate per specifiche
finalità (coloranti, conservanti, filtri solari)
Sostanze vietate


Aconitum napellus L. - Adonis vernalis L. -
Ammi maius L. - Atropa belladonna L. -
Cantharis vesicatoria - Claviceps purpurea
- Conium maculatum L.- Anamirta cocculus
L. - Colchicum autumnale L. - Hyoscyamus
niger L. - Lobelia inflata L - Pilocarpus
iaborandj Holmes -Prunus laurocerasus L.
(acqua distillata di lauroceraso)-Juniperus
sabina L. (foglie, oli essenziali e preparati)-
Acido aristolochico e suoi Sali-Aristolochia
Spp. e suoi preparati-Laurus nobilis olio di
semi
Sostanze vietate
come ingredienti di profumi
Metileugenolo (salvo tenori normali nelle
essenze    naturali    utilizzate  ed    a
condizione che la concentrazione non
ecceda:
0.01%     nei profumi
0.004% nelle eau de toilette
0.002% nelle creme profumate
0.001% nei prodotti da risciacquo
0.0002% negli altri prodotti destinati a
rimanere a contatto con la pelle e nei
prodotti per l’igiene orale
Sostanze ammesse
                      Amil cinnamale; Alcool benzilico; Alcool
                      cinnamilico; Citrale; Eugenolo;
                      Idrossicitronellale; Isoeugenolo; Alcool beta
                      pentil cinnamilico; Salicilato di benzile;
                      Cinnamaldeide; Cumarina; Geraniolo; Aldeide
                      idrossimetil-pentilcicloesencarbossilica; Alcool
                      anisilico; Cinnamato di benzile; Farnesolo ;
                      Aldeide 2-(4-tert-butilbenzil) propionica;
                      Linalolo; Benzoato di benzile ; Citronellolo;
                      Aldeide esilcinnamica; d-limonene ; Carbonato
                      di metileptino; 3-metil-4-(2,6,6-trimetil-2-
                      cicloesen-1-il)-3-buten-2-one; Estratto di
                      evernia prunastri; Estratto di evernia
                      furfuracea.
                      Indicare in etichetta se la concentrazione
                      supera i seguenti valori:
                       – 0,001 % nei prodotti non destinati a
                          risciacquo,
                       – 0,01 % nei prodotti destinati a risciacquo

Possibile presenza in profumi, aromi, oli essenziali ed estratti vegetali
Sicurezza
Valutazione della sicurezza basata
sui principi e sulla pratica del
processo di valutazione del rischio
(WHO 2001)

Etichettatura prodotto atta ad evitare
usi scorretti prevedibili anche nel
caso di applicazioni in aree o su
consumatori particolarmente sensibili
Trasparenza etichette


Dal’93 in UE è obbligatorio indicare in etichetta
gli ingredienti (in ordine decrescente p/p) con
nome INCI

INCI delle sostanze di sintesi è in lingua inglese..

INCI dei botanici è il nome di Linneo della pianta
con parte della pianta utilizzata e tipo di
estratto…

INCI dei nomi volgari (latte, miele ecc..) è il
nome latino…
Le regole sui cosmetici riguardano gli aspetti della
sicurezza del prodotto ai fini della tutela della
salute del consumatore e non della tutela della sua
buonafede

L’Europa che “legifera” non ha tra le priorità
proporre norme similari a quella del “biologico” per
gli alimenti anche per i cosmetici..non avrebbe
significatività in termini di maggior sicurezza dei
prodotti

I cosmetici devono rispondere agli stessi requisiti di
qualità ed essere sicuri qualunque composizione
abbiano
Altre norme a Tutela
      consumatore
Autodisciplina pubblicitaria
(pubblicità ingannevole)

Antitrust – (Codice consumo)

Codice Penale (frode in commercio)
Certificazioni
Miriadi di loghi e marchi
Disomogeneità dei criteri ( dal X% al
100%)
Scorrettezza di fondo nei confronti del
consumatore che a “parità” di presenza di
un logo trova prodotti molto diversi tra
loro
Marchi e loghi in una sorta di competizione
tra loro per mancanza di regole ufficiali
univoche europee
Commissione europea
“Ad oggi non esistono standard armonizzati che stabiliscano
criteri per i cosmetici naturali e biologici. Tuttavia, sembra che
la pubblicità che viene effettuata da alcuni organismi europei di
certificazione parli di norme europee armonizzate riferendosi ai
propri standard per cosmetici naturali e biologici.
Questa pratica porta a pratiche sleali e ingannevoli per i
consumatori e a distorsioni del mercato interno. Pertanto, non
può essere accettata.
Per quanto riguarda i criteri delle dichiarazioni utilizzate per i
prodotti cosmetici, i servizi della Commissione hanno lavorato,
in attuazione dell'articolo 20 del regolamento (CE) n. 1223/2009
(regolamento UE cosmetici). In tale contesto, la DG Salute e
tutela dei consumatori (DG SANCO) ha istituito nel 2010 un
gruppo di lavoro per esaminare alle dichiarazioni/pubblicità
attualmente utilizzate per i prodotti cosmetici e per individuare
alcune categorie di asserzioni per le quali dovrebbero essere
applicati criteri comuni.
Commissione europea
Il gruppo ha convenuto che il suo primo obiettivo era di
sviluppare criteri generali comuni per tutti i tipi di affermazioni
usate per prodotti cosmetici, naturali e biologici compresi.
Una volta stabiliti criteri di carattere generale, il gruppo
esaminerà se sia necessario definire criteri più specifici per le
affermazioni relative a naturalità e biologicità.
È stato osservato che, attualmente, nell’ambito
dell’Organizzazione internazionale per la Standardizzazione
(ISO), si sta lavorando alla definizione di uno standard per i
prodotti cosmetici naturali e biologici.
Al fine di evitare la duplicazione delle attività a livello di UE e di
ISO, il gruppo terrà conto dei progressi del futuro standard
ISO e valuterà se sarà o meno necessario sviluppare criteri
specifici a livello europeo per “claims” che riguardino i
cosmetici naturali e biologici.”
Grazie dell’attenzione
IL COSMETICO NATURALE BIOLOGICO


     “Veri “ cosmetici naturali e biologici:
            Il ruolo del formulatore
Bologna, Sana, 10 settembre 2012




      Silvia Gatti
      Microna S.r.l.




                                               1
Il cosmetico certificato
            per il consumatore

La certificazione fornisce al consumatore la garanzia

che si sia operato in modo tale da fornire in modo

             trasparente garanzie di


           Rispetto per l’ambiente
                  “Naturalità”




                                                        2
Il compito del formulatore è delicato

 Deve mettere a punto un prodotto nel rispetto delle

Norme di certificazione volontaria, ma che sia anche

   ♦ Piacevole dal punto di vista organolettico e di
     applicazione
   ♦ Stabile sia come forma cosmetica sia dal punto di
     vista microbiologico
   ♦ Innocuo
   ♦ Funzionale




                                                         3
La formulazione deve quindi soddisfare


 ♦ Esigenze del Marketing
 ♦ Richieste legislative (Regolamento 1223/09)
 ♦ Norma di certificazione volontaria




                                                 4
Esigenze aziendali

         Primo step della progettazione

Scegliere il tipo di certificazione volontaria che si
desidera ottenere

Concordare con il Marketing le caratteristiche
attese in termini di: texture, profumazione, claim
da vantare




                                                        5
Deve rispondere ai requisiti legislativi
     Regolamento CE 1223/09


     Deve essere documentata e valutata

                INNOCUITA’
                STABILITA’
                ATTIVITA’




                                           6
Le Norme del biologico e del naturale
           impongono anche


Rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi
                 naturali
La raccolta spontanea di piante non può riguardare
specie protette
Non è permesso l’utilizzo di ingredienti che
potrebbero causare rischi ignoti (OGM, radiazioni
ionizzanti)




                                                     7
Esigenze di contenuto per prodotti biologici
                 e naturali


Deve essere presente un’altissima percentuale (95%) di
ingredienti naturali o di origine naturale
Divieto di impiego di ingredienti ottenuti attraverso processi
chimici considerati indesiderabili quali etossilazione, solfonazione,
ecc..
Divieto di impiego di materie prime considerate inaccettabili quali i
derivati del petrolio, i siliconi, ecc..
La presenza di ingredienti di sintesi è molto limitata sia
quantitativamente che qualitativamente (elenchi)




                                                                  8
Per il “biologico“ le Norme richiedono inoltre:
  Una percentuale elevata di ingredienti certificati biologici
         Quali ingredienti possono essere certificati biologici?
        La pianta deve provenire da coltivazione biologica
        (regolamento CE 834/2007) o da raccolta spontanea
        Il trattamento per l’ottenimento dell’ingrediente deve
        avvenire con mezzi fisici
        un ingrediente biologico può essere di origine animale, ma
        deve appartenere alle categorie citate negli elenchi positivi
        Deve essere identificata tutta la filiera produttiva

In pratica si può dire che la scelta di ingredienti biologici è limitata a
 oli e cere, oli essenziali, estratti vegetali (acque distillate, estratti
  vegetali acquosi, secchi,idroalcoolici ed idroglicerici) e ad alcune
          materie prime quali miele, latte, alcool etilico, ecc..

                                                                         9
La progettazione di una formula naturale

          scelta degli ingredienti
                   Ingredienti naturali
      Verifica della fonte e della filiera produttiva

            Ingredienti di origine naturale
     Fonte naturale non GMO e ottenuti attraverso
              processi chimici ammessi

                  Ingredienti sintetici
            Solo quelli degli elenchi positivi



                                                        10
La progettazione di una formula biologica

          scelta degli ingredienti
                 Ingredienti biologici
                    certificazione

            Ingredienti di origine naturale
     Fonte naturale non GMO e ottenuti attraverso
              processi chimici ammessi

                 Ingredienti sintetici
           Solo quelli degli elenchi positivi



                                                    11
Documentazione di ogni ingrediente cosmetico

 Ogni ingrediente di un prodotto cosmetico deve essere identificato
 chiaramente e deve essere corredato di
 ♦Specifiche chimico-fisiche
 ♦Certificati di analisi (determinazione metalli pesanti, impurezze)
 ♦Informazioni sull’eventuale presenza di additivi e/o conservanti
 ♦Specifiche microbiologiche)




                                                                 12
Documentazione aggiuntiva per gli ingredienti
         dei cosmetici certificati

 Per tutti gli ingredienti deve essere garantita una completa
 rintracciabilità

 Inoltre per gli ingredienti di origine naturale deve essere identificata:
 ♦Origine
 ♦Filiera produttiva e processi di ottenimento

 Inoltre per gli ingredienti biologici deve essere documentata
 ♦Certificazione secondo Regolamento CE 834/2007 o altri Enti
 Internazionali



                                                                     13
Progettazione del prodotto

Per il rispetto di molte Norme è
♦ necessario chiarire, per ciascun ingrediente naturale/biologico
  ottenuto per estrazione/distillazione, la percentuale di attivo
  utile per i conteggi.
♦ Necessario valutare attentamente quali ingredienti privilegiare
  onde soddisfare i requisiti per ottenere un certo tipo di
  certificazione




                                                                14
Progettazione del prodotto

      Se il cosmetico contiene acqua sarà necessaria
               un’adeguata conservazione

♦ Conservanti ammessi per Legge: circa 50 (allegato V)
♦ Conservanti ammessi dalle Norme: 6

  Quasi tutti i conservanti ammessi dalle Norme agiscono
  solo in ambiente acido
      È indispensabile la collaborazione tra
            formulatore e microbiologo


                                                           15
“Strategia di conservazione”

              Bisogna valutare:
     ♦ pH
     ♦ Acqua libera
     ♦ Sostanze che aiutano a limitare lo
       sviluppo microbico
     ♦ Conservanti ammessi


Solo tenendo conto di ciò si può ottenere un
    cosmetico stabile dal punto di vista
              microbiologico.


                                               16
Schema formulativo di una
           EMULSIONE: O/A e A/O

                   emulsionanti
                   lipidi
                   acqua
                   conservanti
                   umettanti
                   sostanze funzionali
                   oli essenziali/profumo


               Possono essere inoltre presenti:
Modificatori reologici, (antischiuma), chelanti, coloranti, ecc..
                                                                17
Lipidi – sostanze funzionali – oli
          essenziali -profumi
        Possono essere biologici o naturale              .




Il formulatore può scegliere in base alle caratteristiche che
desidera conferire alla sua emulsione.
                             tuttavia
deve operare le sue scelte tenendo conto che dovrà soddisfare
i requisiti minimi di contenuto di prodotti certificati secondo la
norma che segue (naturale/biologico).
Per le norme di certificazione del prodotto “naturale” questi
calcoli potrebbero non essere necessari; in ogni caso deve
sincerarsi che:
•i prodotti naturali siano documentati in modo chiaro come
filiera di produzione


                                                                     18
Acqua e terre

L’acqua è un ingrediente naturale, ma non è di origine
agricola, quindi non può essere certificata biologica e non
entra nel computo dei certificabili biologici
Alcuni componenti quali terre (talco, argilla, ecc.), alghe,
ecc sono naturali, ma non essendo di origine agricola, non
possono essere certificati biologici e non entrano nel
computo dei certificabili.




                                                               19
Emulsionanti – umettanti, ecc..
        Devono essere di origine naturale.
Emulsionanti, umettanti, etreri ed esteri, modificatori
reologici, ecc.. possono essere solo di origine naturale in
quanto per il loro ottenimento e stato necessario un
processo chimico.
Devono essere soddisfatte queste condizioni:
       ִ Fonte naturale
       ִ Processo chimico ammesso
       ִ Filiera produttiva chiaramente identificata
Diversi produttori hanno sottoposto i loro ingredienti a
ispezione per cui propongono materie prime “approved” il
che significa che un Ente certificatore ha già valutato che
queste condizioni fossero rispettate. Questo sicuramente
semplifica le procedure di verifica.


                                                              20
Ingredienti sintetici

Tutte le norme prevedono degli elenchi di
           ingredienti utilizzabili
     Limitati quantitativamente (5%)




                                            21
INNOCUITA’

       Naturalità non è sinonimo di innocuità (oli essenziali
  irritanti, impurezze derivanti da contaminazione ambientale)
       La LEGGE impone la valutazione della sicurezza del
      cosmetico in base agli ingredienti di cui si considera:
                       profilo tossicologico
                       struttura chimica
                       dose di impiego
A supporto di questa documentazione possono essere eseguite
                 sperimentazioni di innocuità
                    Sperimentazioni “in vitro”
                    Sperimentazioni “in vivo”



                                                                22
SPERIMENTAZIONE – INNOCUITA’

             SPERIMENTAZIONI “IN VITRO”:
SU EPIDERMIDE UMANA RICOSTITUITA “IN VITRO”
 potenziale irritante (danno cellulare, produzione citochine)


            SPERIMENTAZIONI “IN VIVO”:
SULL’UOMO
  Patch test su volontari informati




                                                                23
DOCUMENTAZIONE DI ATTIVITA’


Teorica, in base all’attività degli ingredienti e in relazione al
loro dosaggio
test “in vitro”
Test “in vivo” e/o questionari di autovalutazione

 la documentazione necessaria dipende da:
          Tipologia di attività da dimostrare




                                                             24
QUALITA’


                Attività



Rispetto
               Cosmetico
  delle                         Innocuità
           Naturale/Biologico
 Norme




                Stabilità
                                       25
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
                                                           Bologna, 10 settembre 2012
                         «Il cosmetico naturale e biologico, comunicarlo senza inganni»




    I CRITERI DI LICEITÀ DELLA
  COMUNICAZIONE COMMERCIALE
    DEI PRODOTTI COSMETICI

                                                                 Vincenzo Guggino
                                                               Segretario Generale
                                           Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

    Scopo dell’Autodisciplina Pubblicitaria è che la
  comunicazione commerciale sia sempre più «onesta,
     veritiera e corretta» a tutela del pubblico dei
              consumatori e delle imprese.




Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
                     Chi riconosce il Codice di Autodisciplina

     AZIENDE                                STAMPA
         UPA                                   FIEG
         Assofin                               ANES


     AGENZIE                                CONCESSIONARIE
        AssoComunicazione                      FCP
        UNICOM
                                            AFFISSIONI
     TELEVISIONI E RADIO                        AAPI
         MEDIASET
         RAI                                INTERNET
         SKY Italia                             Fedoweb
         Telecom Italia Media                   IAB ITALIA
         AERANTI/CORALLO
         FRT                                PUBBLICITÀ SOCIALE
                                               Pubblicità Progresso
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria


                       Rapidità di giudizio

                       Indipendenza degli organi di controllo

                       Efficacia della sanzione
 CARATTERISTICHE DEL
 SISTEMA               Gratuità e facilità di accesso per il consumatore
 AUTODISCIPLINARE
                       Tutela del consumatore

                       Rispetto del contraddittorio

                       Flessibilità del sistema

                       Prevenzione come primo obiettivo
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Rapidità di giudizio


   Istanze al Giurì: tempo medio dall’istanza alla decisione: dagli 8
   ai 12 giorni (73,5%)

   Ingiunzioni di desistenza: efficacia provvisoria immediata;
   efficacia definitiva dopo 10 giorni

   Pareri preventivi: da 1 a 5 giorni

    Modifiche informali richieste dal Comitato di Controllo agli
  inserzionisti: da 2 a 8 giorni
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Indipendenza organi di controllo
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Efficacia della sanzione
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Gratuità e facilità di accesso per il consumatore

                                       CHI EFFETTUA LA SEGNALAZIONE

                                       Nome *      ________________________
                                                            Cognome *_____________________
                                       Indirizzo _________________________
                                       Comune     _________________________
                                       Provincia _________________________        CAP ______
                                       E-mail *   _________________________
                                       Telefono _________________________
                                       COMUNICAZIONE COMMERCIALE DA SEGNALARE
                                       Nome del prodotto * ___________________
                                       Nome del produttore________________________
                                       Dove è stato diffuso il messaggio *___________________________
                                       Motivi della segnalazione *___________________________
                                       * Dati obbligatori
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     Tutela del consumatore
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Rispetto del contraddittorio
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Trasparenza delle decisioni


                                      Indice delle decisioni 2012

                                      44/2012
                                      Comitato di Controllo nei confronti di Named spa
                                      (Ingiunzione del 4/6/2012)
                                      39/2012
                                      Comitato di Controllo nei confronti di Zephyrus
                                      (Ingiunzione del 25/5/2012)
                                      37/2012
                                      Wind Telecomunicazioni spa contro Telecom
                                      Italia spa
                                      (Pronuncia del 29/5/2012)
                                      36/2012
                                      Comitato di Controllo nei confronti di Helios
                                      Impianti spa
                                      (Ingiunzione del 7/5/2012)
                                      35/2012
                                      Comitato di Controllo nei confronti di Rougj
                                      Cosmetici - Giangi srl
                                      (Ingiunzione del 9/5/2012)
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Flessibilità del sistema

     Le regole del Codice si adattano e modificano in relazione
        all’evoluzione della società e ai progressi tecnologici




          È ATTUALMENTE IN VIGORE LA 54^ EDIZIONE DEL
                   CODICE DI AUTODISCIPLINA

                      (54 EDIZIONI IN 45 ANNI)
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     Prevenzione primo obiettivo

        È il metodo più efficace per garantire la correttezza nella
                        comunicazione commerciale


                           I SERVIZI OFFERTI



    Pareri preventivi su
                                                    Protezione creatività
    pubblicità non
                                                    di future campagne
    ancora diffuse
                                                    (pre-emption)
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale
                Art. 23 – Prodotti cosmetici e per l'igiene personale

  La comunicazione commerciale relativa ai prodotti cosmetici e per l'igiene
  personale non deve indurre a ritenere che essi abbiano caratteristiche, proprietà
  e funzioni diverse da quella di essere applicati sulle superfici del corpo
  umano, sui denti e sulle mucose della bocca, allo scopo esclusivo o
  prevalente di pulirli, deodorarli, profumarli, correggerne l'aspetto estetico,
  ovvero proteggerli per mantenerli in buono stato.

  Tale comunicazione commerciale, quindi, pur potendo presentare detti prodotti
  come aventi caratteristiche sussidiarie per la prevenzione di particolari situazioni
  patologiche, purché a tale scopo abbiano formule e ingredienti specifici, non
  deve indurre il consumatore a confondere i prodotti cosmetici o per l'igiene
  personale con i medicinali, con i presìdi medico-chirurgici e coi trattamenti
  curativi.
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

     Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale
                 Art. 25 – Prodotti medicinali e trattamenti curativi

  … omissis …

  Inoltre la comunicazione commerciale relativa alle specialità medicinali da
  banco o ai trattamenti curativi non deve:

     indurre a ritenere che l'efficacia del medicinale sia priva di effetti secondari,
  o che la sua sicurezza o la sua efficacia sia dovuta al fatto che si tratta di una
  sostanza naturale;
            naturale
     assimilare il medicinale ad un prodotto alimentare, cosmetico o ad un altro
  prodotto di consumo;

  … omissis …
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

        Il messaggio pubblicitario: valutazione caso per caso


     Capire a chi è rivolto il messaggio

     Capire quali sono gli effetti vantati e se tutti possono essere
   valutati da prove sperimentali

     Valutare l’impianto complessivo del messaggio

     Valutare la percezione e la lettura interpretativa del
   consumatore medio
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria


                        Claim dimostrabili

        Esempi

          Riduzione media delle rughe
          Idratazione
          Riduzione inestetismi della cellulite
          Riduzione inestetismi delle smagliature
          Compattezza cutanea
          Tono ed elasticità della pelle
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
                           Rivendicazioni accettabili
      Aiuta a prevenire la carie
      Facilita il rinnovamento cellulare
      Contribuisce a contrastare la formazione di smagliature
      Previene gli arrossamenti della pelle
      Favorisce la riduzione del sebo in eccesso

   Rivendicazioni non accettabili
   Affermazioni con effetti rapidi e assoluti, risultati certi e raggiungibili

   Esempi

      100% diminuzione delle rughe
      100% protezione radicali liberi
      Aiuta a snellire rapidamente
      Novità mondiale
      100% naturale
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

               Trasparenza e semplicità delle informazioni


   Rivendicazioni comprensibili e dimostrabili

   Profili di ingannevolezza
       Caratteri ridotti, sovraffollamento di asterischi
       Linguaggio spesso incomprensibile per il consumatore medio
       Aurea di scientificità che rende poco chiaro il messaggio

   Esempi
   "Protegge il DNA, difendendo la naturale capacità della pelle di auto-
       rinnovarsi"* (*GP4G test in vitro su cheratinociti“)

   “Riduce il carico allergenico nel corpo”
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

               Aspetti più frequenti di ingannevolezza

   • Ambiguità della comunicazione (es. legame con il trattamento
     farmacologico)

   • Attività non attribuibili ad un prodotto cosmetico

   • Claim esorbitanti    Impossibilità di dimostrare i risultati

   • I test effettuati e la trasposizione nel messaggio pubblicitario

   • Riferimenti ingannevoli
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
                    Ambiguità della comunicazione
            (es. legame con il trattamento farmacologico)
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

                     Ambiguità della comunicazione
             (es. legame con il trattamento farmacologico)
  PRONUNCIA N. 48/2007

  Crema antirughe:
  • visual raffigurante un “applicatore di precisione graduato” (una
  vera e propria siringa con ago mozzo), ed un flaconcino in vetro
  con tappo di gomma e metallo (in tutto identificabile con quelli
  comunemente usati per antibiotici), colorazione pressoché assente
  (colore grigio, scritte in nero su pagina bianca).

  • “concentrazioni diversificate” del prodotto (1000, 3000, 5000,
  7000, 9000) “la cui scelta viene indicata in base alla gravità delle
  rughe”.
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

              Attività non attribuibili ad un prodotto cosmetico

 Nessun riferimento alla perdita di peso è accettabile nella comunicazione di un
 prodotto cosmetico.
 “Effetto snellente” può invece essere accettabile, in quanto il termine “effetto”
 riferisce di una percezione o di una impressione dell’utilizzatrice e non di un risultato
 oggettivo.
 Termine “rimodellare”:
        improprio in un contesto che attribuisce al prodotto cosmetico un’efficacia
 ‘snellente’ (perdita di peso)
        accettabile se riferito esplicitamente ed unicamente ad un’azione di
 miglioramento della compattezza e tonicità cutanea.

 Termine “drenante”:
       accettabile se riferito ad un’azione coadiuvante sulla circolazione (favorita
 dal massaggio)
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

           Attività non attribuibili ad un prodotto cosmetico


   PRONUNCIA N. 104/2004

   Crema anticellulite

   “ .... perdi fino a 1 taglia”,
   “ – 2,7 cm nel giro vita; - 2,2 cm sui fianchi”

   Accostamento cellulite     dimagrimento

   L’uso della preposizione “fino”, inserito nel complesso del messaggio (immagini
   e riferimenti a test valutativi), rafforza e non attenua la portata della
   promessa, inducendo ad una decodifica di un risultato concreto raggiungibile
   dalla consumatrice che si accosta al prodotto.
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
     Claim esorbitanti   Impossibilità di dimostrare i risultati
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
       Claim esorbitanti             Impossibilità di dimostrare i risultati
 PRONUNCIA N. 65/2007
     “Riguadagna in tonicità quello che perdi in cellulite * ”
    “Cellule grasse che si svuotano?”, “E poi diventano toniche?”,
  “Magnifico!”, “Il primo anticellulite effetto morphing, agisce sulla morfologia
  del tessuto adiposo, che si trasforma in tessuto snello e sodo”.
     “Riduce il volume degli adipociti”, “Induce una modificazione morfologica
  che equivale ad una riduzione di numero”; “Trasforma la cellulite in tessuto
  ricco di fibre. Diminuisce l'ingombro, aumenta il tono”; “Sparisce la pelle a
  buccia d'arancia”
     * contro gli inestetismi della cellulite

 Tali effetti non sono attribuibili a un prodotto cosmetico, e la perentorietà di tali
 affermazioni non può essere assolutamente attenuata dalla presenza dei vari
 asterischi che rimandano a una nota comunque lontanissima dal testo e di corpo
 tipografico ridotto.
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria




                                    Claim esorbitanti
                                        Impossibilità
                                   di dimostrare i risultati
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

       Claim esorbitanti          Impossibilità di dimostrare i risultati

  INGIUNZIONE N. 109/2007

    “Turgore + 34% in 6 settimane" ed "elasticità + 16% in 24 h“
    "Via il bisturi, rifatti il seno!“

  •Assenza di test in vivo idonei a supportare le percentuali vantate
  nell'annuncio (34% turgore e 16% elasticità)

  •Promessa di risultati rilevanti in termini di aumento e rialzo del seno, accentuate
  da un disegno che evidenzia il sollevamento del seno.

  •Via il bisturi, rifatti il seno suggestiva associazione tra gli effetti del
  cosmetico pubblicizzato e quelli conseguibili con la chirurgia estetica
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria

    I test effettuati e la trasposizione nel messaggio pubblicitario

 È necessario distinguere in modo chiaro e comprensibile per il consumatore, la
 natura dei test (autovalutazione o test in vitro o test in vivo).

 Il test di autovalutazione evidenzia la % dei soggetti che è rimasto soddisfatto a
 seguito dell’utilizzo del prodotto o che ne ha percepito l’effetto rivendicato

 La misura (valore strumentale) sull’efficacia del prodotto può essere riferita solo
 ad un test clinico

 La pubblicità deve fare riferimento, di regola, ai risultati medi ottenuti sull’insieme
 dei soggetti sottoposti al test e si deve trattare di dati statisticamente
 significativi (deve essere indicato il numero totale dei soggetti sottoposti allo
 studio).

 • Non ammissibile il risultato massimo ottenuto
 • L’efficacia di un componente non supporta di per sé l’efficacia del prodotto
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria




                                      I test effettuati e la
                                       trasposizione nel
                                           messaggio
                                          pubblicitario
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     I test effettuati e la trasposizione nel messaggio pubblicitario
PRONUNCIA N. 106/2008
SHAMPOO
  “Già durante il lavaggio la caffeina penetra nel follicolo pilifero rallentando la caduta
dei capelli, contribuendo a prolungare le fasi di crescita delle singole radici contrastando
la predisposizione ereditaria…fino a raggiungere nuovamente la loro lunghezza
naturale”.
Limiti studi in vivo effettuati:
a) esiguità del campione sottoposto al test, privo di significatività statistica
b) mancata indicazione dei criteri di inclusione nel test dei soggetti considerati, senza
distinzione in sottogruppi con caratteristiche simili
c) mancata descrizione del protocollo
I claims utilizzati attribuiscono al prodotto proprietà indimostrate: il processo
cinetico della caffeina per il quale essa è capace di penetrare nel follicolo pilifero,
non giustifica l’affermazione che lo shampoo pubblicizzato rinforzi la crescita dei
capelli e ne riduca la caduta solo perché contiene caffeina.
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria




               Proprietà “naturali” e
                   “biologiche”
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 Ingiunzione 33/2012
 nei confronti di Collistar

 Artt. Violati: 2, 23
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                                  Ingiunzione 136/2010 nei
                                  confronti di New Company
                                  1999

                                  Artt. violati: 2, 23
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria




                              Ingiunzione 111/2008 nei
                              confronti di Linea Harmonia Plus

                              Artt. violati: 2, 23
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria




                                 Pronuncia 130/2002 CdC
                                 c. Istituto Dermatologico di
                                 Verona

                                 Artt. violati: 2, 40
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                              Claim
                              «Un rimedio naturale per il
                              benessere delle tue gambe»



                              Ingiunzione 247/2001 nei
                              confronti di Madaus

                              Art. violato: 2
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                                             Ingiunzione
                                             203/1998 nei
                                             confronti di
                                             Lacisiensis

                                             Art. violato: 24
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria


                               Art. 6 – Dimostrazione della
                               verità della comunicazione
                               commerciale

                               Chiunque si vale della
                               comunicazione commerciale
                               deve essere in grado di
                               dimostrare, a richiesta del Giurì
                               o del Comitato di Controllo, la
                               veridicità dei dati, delle
                               descrizioni, affermazioni,
                               illustrazioni e la consistenza
                               delle testimonianze usate.
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria




                 Altri riferimenti:
                 green advertising
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria




                                    Pronuncia 119/2011
                                    Assografici c. Danone

                                    Art. violato: 2
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria




                                  Pronuncia 24/2010
                                  Mireraqua et al. c. Fonti di
                                  Vinadio

                                  Artt. violati: 2, 11
Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
NATRUE - A Label in which consumers can trust
Julie Tyrrell – Director General
SANA - Bologna - 10th September 2012
NATRUE Organization
 discover our activities



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NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE: Our Mission

NATRUE unites those who support true Natural and Organic
Cosmetics made in honest respect for people and nature.

We embrace all who commit to our high standards of quality and
integrity to join us so people worldwide can enjoy Natural
Cosmetics truly worthy of that name.




NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE Organization

                   Membership Assembly



                         Board of Directors                                               NATRUE Scientific
                                                                                               Committee
                                                                                           Criteria and Label


                              Secretariat



                               Regulatory
Communication                 and Scientific                  Advisory
Working Group                   Working                        Board
                                 Group


     NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
What we do

                WE PROVIDE INFORMATION
                     AND EXPERTISE


                                        DG SANCO – Health
                                          and Consumers

                                            Contribution to
                                          ISO (TC 217 WG 4)



NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
What we do

                          WE REACH OUT TO
                        FRIENDS AND PARTNERS

                                   Harmonization with US ANSI
                                   Standards for N&O cosmetics


                                                         Memorandum of
                                                         Understanding



NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
Our services: members are our force, NATRUE is
their voice


       We coordinate internal working groups
       We issue position papers and press
       releases on key issues
       We monitor and inform our members
       We participate in EU funded projects




NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
We monitor and inform our members
                                                                                      SCCS
                                                                                     OPINION
 The Scientific Committee for
                                            on Fragrance
Consumer Safety (SCCS)                        Allergens
of the European Commission adopted
the final opinion on fragrance Allergens at
the 15th Plenary Session on 26-27 July
2012 and it is published on 31st of July.
In this opinion, allergenic potential of some
components of fragrance materials as well
as natural extracts to sensitive population
were discussed.


NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
We monitor and inform our members
 Impact on Natural and Organic Cosmetics
10 substances of concern – Components of
essential oils are impacted
Key issue:
                                                                 Threshold
Thresholds                                                      concentration
                                                                  of 0.01%
  Reformulation?                                                 (100 ppm)

  Scent?
   … the very identity of the product could
be lost…

NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
We monitor and inform our members
 Impact on Natural and Organic Cosmetics
28 additional single substances and 28
natural extracts would have to be labeled
Key issue:
Labeling
     Packaging




NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
We monitor and inform our members


 While protecting the vulnerable
 population is very important, we
 believe that we need to communicate
 this sensitive issue in another way
 than suggested by the SCCS opinion
 so that it does not create a misleading
 image of natural fragrance substances
 and natural and organic cosmetic                                                      SCCS
 products.                                                                            OPINION
                                                                                     on Fragrance
                                                                                      Allergens

NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE‘s involvement and commitment

Closely monitor the future development
Keep in close contact with relevant DG at the EU Commission
  (DG SANCO, DG ENTER)
Inform and update Regulatory and Scientific Working groups
members as soon as possible
Continue to work closely with other stakeholders
Participate in all the future consultations/hearings/meetings
Raise the awareness of the issues among the NOC community




NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE is taking part in an EU funded research project on developing new
                2012-2014
        surfactants made out of waste products of organic agriculture. This three-year
        project is aiming at producing natural surfactants gained out of organic
        agricultural production through fermentation. The surfactants will be developed
        in                              accordance                                            with                                  NATRUE                                            criteria.
        The patent for the surfactants will be shared with other SME organizations.

        www.organic4surfactants.eu



O4S project is funded under the Seventh Framework Programme of the European Community for research; technological development and demonstration activities Research for the benefit of the SME Associations:
                                                                                   Grant Agreement Nr: 286859.
NATRUE Label
        one logo one world:
        strict, not for profit,
        international and
        transparent

NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE Label


 We have one
common goal:
  to promote
  and protect
natural beauty
 and skin care
   products
  NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
International Label Management Center – ILMC Organizational
   set-up

                                                                          NATRUE
                                                                     Scientific Committee
      Board of                                                        Criteria and Label
      Directors




                                                                     International Label
                                                                     Management Center
      NATRUE                NATRUE
      Approved              Approved
      Certifier             Certifier


      NATRUE                NATRUE                                                            LU
      Approved              Approved                                                           LU
                                                                                     LU          LU
      Certifier             Certifier                                                 LU          LU
                                                                                        LU
                                                                                         LU
NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE
                            CRITERIA
                            3 level of
                           certification




                                                                                           Meets
75 % rule – Avoiding Greenwashing                                                        consumer
        13 product categories
Each product is as natural as it could be                                               expectations
    Transparency Criteria on line

        NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
Results and trends
  FINISHED PRODUCTS


 More than           2600 Certified Products to date
                                 average of 85
                         new products
                           p/month


NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
Results and trends
                                                                           more than
new from US, Lebanon,                                                      90 Brands
Sweden, Ireland, Poland and Australia

Watch out!




   NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
Results and trends
RAW MATERIALS                                                                        almost
                                                                                      200!



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NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
LAUNCH 2012 : NATRUE FORMULA
       APPROVAL
                                                                  Meeting our sector needs:

                                                                  Possibility of getting the
   NATRUE                                                       NATRUE Formula Approval
                                                                 for cosmetic formulations
  FORMULA                                                            in compliance with
                                                                   the NATRUE Criteria
  APPROVAL                                               Third Party Manufacturer or a Raw
                                                          Material producers will be able to
                                                              sell formulation with the
                                                         incredible added value of bearing
                                                                the NATRUE Label
More information in our dedicated press release!

       NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
The way we
         communicate,
         the way we are

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NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE
         Available in                                                                 Website
English, French and German

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NATRUE: the product database




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NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE: more than a certification




                                                                                      Product
                                                                                      database
                                                                                        in 4
                                                                                     languages
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NATRUE: more than a certification




                                                                              Values,
                                                                             people and
                                                                            environment




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NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
NATRUE
International Natural and Organic Cosmetics Association
Floor 2· Rue Washington 40 - 1000 Brussels · Belgium
Phone +32 (0) 2 613 29 30 · Fax: +3226132939
info@natrue.eu · www.natrue.org


NATRUE · International Label Management Centre (ILMC)
Floor 2· Rue Washington 40 - 1000 Brussels · Belgium
Phone +32 (0) 2 613 29 34·
ilmc@natrue.eu ·
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NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
IL COSMETICO NATURALE E BIOLOGICO:
           COMUNICARLO SENZA INGANNI

          “Certificazione e comunicazione”

Fabrizio Piva – Amministratore Delegato CCPB srl – BOLOGNA
          Tel. 0039 051 6089811 e mail: fpiva@ccpb.it




   BOLOGNA – FIERA SANA – Sala Notturno - 10 Settembre 2012
CHI SIAMO


  BOLOGNA1988
                                    BOLOGNA 2004


CERTIFICAZIONE PRODOTTI BIOLOGICI AI SENSI DEL
REG. CE 834/07.
CERTIFICAZIONI   DI   PRODOTTO     IN   AMBITO
VOLONTARIO.
CERTIFICAZIONE COSMETICI BIOLOGICI E NATURALI.
CONTROLLI E VERIFICHE DI PARTE SECONDA.
I VALORI DELLA CERTIFICAZIONE
• CRESCITA DELLA E NELLA RESPONSABILITA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO;
• ELEVARE IL LIVELLO QUALITATIVO DEL SISTEMA PRODUTTIVO;
• PRESENZA DI ORGANISMI IN GRADO DI ESPLICARE COMPETENZA,
TRASPARENZA, RISERVATEZZA, INDIPENDENZA, TERZIETA’, SOLIDITA’ A
TUTELA DELLA VALUTAZIONE ESEGUITA E DEL SISTEMA PRODUTTIVO
VALUTATO;
• CONFORMITA’/ACCREDITAMENTO IN BASE ALLA NORMA ISO/IEC 17065
(OGGI UNI EN ISO 45011);
• VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA’ AD UNA DETERMINATA NORMA;
• FORNIRE GARANZIE SUL RAGGIUNGIMENTO DI SPECIFICHE ED
OGGETTIVE CARATTERISTICHE DI PROCESSO/PRODOTTO NEL TEMPO IN
MODO CONTINUO E COSTANTE. ALL’AUMENTO DEL VALORE AGGIUNTO;
• RAFFORZARE UNA LEALE COMPETIZIONE FRA GLI OPERATORI DELLA
FILIERA;
• TRASFERIRE AL MERCATO ED AL CONSUMATORE CONCETTI E
CONTENUTI UNIVOCI IN RELAZIONE AI PROCESSI ED AI PRODOTTI
CERTIFICATI.
IL COSMETICO BIOLOGICO E NATURALE: IL VALORE
              DELLO STANDARD
  STRETTA INTERCONNESSIONE CON IL SETTORE AGROALIMENTARE ED
  AVVICINAMENTO AL CONCETTO DI BIOLOGICO CHE IL CONSUMATORE
  HA VISSUTO IN QUESTI ULTIMI 20 ANNI.

  IL PRINCIPIO DELL’IDENTIFICAZIONE E DELLA RINTRACCIABILITA’.

  STANDARD DI PROCESSO CON CRITERI E LISTA POSITIVA DEGLI
  INGREDIENTI ED ADDITIVI AMMESSI.

  REGOLE CHIARE ED UNIVOCHE PER L’ETICHETTATURA E LA
  PRESENTAZIONE COMMERCIALE.

  DEFINIZIONE DELL’OBBLIGO DELLA CERTIFICAZIONE DI PARTE
  TERZA E DEI REQUISITI MINIMI DI CONTROLLO.

  RESPONSABILITA’ DEL PRODUTTORE E MONITORAGGIO SU
  PROCESSI E PRODOTTI.
  DEFINIZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO COERENTE CON GLI
  OBIETTIVI DI UNA NORMA UNIVOCA IN AMBITO UE.
RAPPORTO FRA CERTIFICAZIONE E COMUNICAZIONE

  IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE ALLA STREGUA DI UN PROCESSO DI
  MEDIAZIONE FRA SISTEMA PRODUTTIVO E MERCATO.

  LA TRASPARENZA DEL PROCESSO PRODUTTIVO COME ELEMENTO DI
  QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO.

  LA VOLONTA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO DI COMUNICARE CHE IL
  PRODOTTO HA, COME PRIMO STEP, SUPERATO LA SOGLIA
  UNIVOCA, OLTRE LA QUALE IL PRODOTTO E’ BIOLOGICO.

  REGOLE CHIARE ED UNIVOCHE PER L’ETICHETTATURA E LA
  PRESENTAZIONE COMMERCIALE, POSTE SOTTO IL CONTROLLO DI
  UN ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE.
  OLTRE ALLA “NATURALITA’, VIENE COMUNICATA ANCHE LA LEALE
  COMPETIZIONE, UNA COMPETIZIONE CHE NON DEVE ESSERE
  FATTA “SULLA PELLE” DELLE REGOLE.
  IN QUESTO MODO LA COMUNICAZIONE COMPLETA IL PROCESSO DI
  CERTIFICAZIONE NEL VALORIZZARE IL PRODOTTO, L’IMPRESA
  COINVOLTA ED IL SISTEMA PRODUTTIVO NEL SUO COMPLESSO.
I REQUISITI MINIMI DI CONTROLLO
            I CONTROLLI DA PARTE DEGLI OPERATORI

I CONTROLLI SU MATERIE PRIME E PRODOTTI FINITI:
- CONTROLLI DOCUMENTALI IN ENTRATA ED IN USCITA DEI PRODOTTI.
- TEST SULLA STABILITA’ DEL PRODOTTO (CHALLENGE TEST) PER OGNI
FORMULAZIONE, SE GIUSTIFICATO DALLA NATURA DEL PRODOTTO O
DAL TIPO DI IMBALLAGGIO CON CUI VIENE CEDUTO AL CONSUMATORE
FINALE.
- CBT < (DEFINIRE LIMITI PER PRODOTTO), MUFFE E LIEVITI (DEFINIRE
LIMITI PER PRODOTTO) PER OGNI LOTTO DI PRODOTTO FINITO.
- CONTROLLI ANALITICI: RESIDUI FITOFARMACI E OGM (SOLO NEL CASO
IN CUI VI SIA MATERIALE PROTEICO E/O DNA PRESENTE). CONTROLLI
SULLA COMPOSIZIONE QUALI-QUANTITATIVA.
- CONTROLLI INTERNI DI PROCESSO IN MATERIA DI RINTRACCIABILITA’ E
MONITORAGGIO LUNGO LA FILIERA DEFINITA SECONDO UN PIANO
INTERNO DI CONTROLLO APPROVATO DALL’O. DI C.
I REQUISITI MINIMI DI CONTROLLO
  I CONTROLLI DA PARTE DELL’ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE

- APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO DI TROVARE SITUAZIONI NON
CONFORMI. DEFINIZIONE DI UNA MATRICE DI CLASSIFICAZIONE DEI
RISCHI.

- MINIMO 1 VERIFICA/ANNUA PER OGNI OFFICINA.

- ANALISI AGROFARMACI/OGM E SULLA COMPOSIZIONE DEI
PRODOTTI IN FUNZIONE DEL MAGGIOR RISCHIO DI TROVARE
SITUAZIONI NON CONFORMI O IN CASO DI SOSPETTO CIRCA
L’UTILIZZO DI PRODOTTI NON CONFORMI.

- OBBLIGO DI ASSOGGETTAMENTO DA PARTE DI TUTTE LE OFFICINE
CHE PREPARANO COSMETICI ED INTRODUZIONE NELLA LORO FILIERA
DELLE AZIENDE CHE FORNISCONO LORO MATERIE PRIME ED
INGREDIENTI (NON ADDITIVI DI SINTESI) CON DEFINIZIONE DA PARTE
DELL’O. DI C. DI UN PIANO DI CONTROLLO CHE INTERESSI TUTTA LA
PROFONDITA’ DELLA FILIERA DEFINITA.
LA REALTA’ EUROPEA ED INTERNAZIONALE OGGI

 • TROPPI STANDARD. IN QUESTO CONTESTO NATRUE HA GIOCATO
 UN RUOLO POSITIVO DI CATALIZZAZIONE DELL’INTERESSE E DEL
 MERCATO;

 • IL SISTEMA PRODUTTIVO NON SI DEVE LIMITARE AL TEMA
 DELLA COMUNICAZIONE;

 • BARRIERE “NON TARIFFARIE” E LIMITAZIONE DEL MERCATO;

 • CONFUSIONE DEL CONCETTO DI BIOLOGICO PER IL MERCATO;
 • “INCOMUNICABILITA’” FRA GLI STANDARD;
 • LIMITAZIONE “DELL’AZIONE CERTIFICATIVA” LUNGO LA FILIERA,
 REQUISITI MINIMI DI CONTROLLO DIVERSI CON “PROFONDITA’” DI
 CONTROLLO DIFFERENTI A SECONDA DELL’O. DI C.;

 • MOLTE AZIENDE “SFUGGONO” ALLO STANDARD ED ALLA
 CERTIFICAZIONE, NON RICONOSCENDONE IL VALORE;
LE PROSPETTIVE

• IL MERCATO E’, NONOSTANTE TUTTO, IN CRESCITA;

• PER FAR CRESCERE IL MERCATO OLTRE LA NICCHIA
OCCORRE UNO STANDARD UNIVOCO, MEGLIO SE PUBBLICO;

• LE REGOLE DEL CONTROLLO E DELLA CERTIFICAZIONE
DEVONO ESSERE “APERTE A TUTTI” IN CONFORMITA’ ALLE
NORME INTERNAZIONALI: UNI CEI EN 45011 (ISO 65);

• LE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE POTREBBERO FUNGERE
DA ELEMENTO DI NORMALIZZAZIONE E UNIFICAZIONE

• I SETTORI PRODUTTIVI DEVONO ELABORARE STRATEGIE
CONDIVISE CHE RISPONDANO ALLE LORO ESIGENZE, PENA
L’IMPOSIZIONE DI REGOLE ALTRUI;
GRAZIE PER LA VOSTRA
    ATTENZIONE



BOLOGNA – FIERA SANA – Sala Notturno - 10 Settembre 2012

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Il cosmetico naturale e biologico: comunicarlo senza inganni

  • 1. Convegno IL COSMETICO NATURALE E BIOLOGICO: Comunicarlo senza inganni Le regole e le attese del consumatore Marinella Trovato Presidente S.I.S.T.E.
  • 2. Il trend dei prodotti verdi è in crescita, nonostante la crisi che rallenta tutti i consumi Questo trend riguarda anche i cosmetici…all’interno dei quali le piante costituiscono elemento “innovativo” Non c’è pubblicità di cosmetici che non rivendichi la presenza della tal pianta o di quell’estratto o della particolare cellula vegetale in grado di fare cose straordinarie sulla pelle.
  • 3. Ragioni successo Rifiuto prodotti di origine chimica/farmaci Rifiuto prodotti di origine animale (epidemie animali e sensibilità a benessere animali) Ritorno a tradizione Ricerca di rimedi e trattamenti meno aggressivi, meno onnipotenti Naturale considerato sinonimo di “familiare” e di “sicuro” Naturale come sinonimo di NO LOGO Eco e equo sostenibilità Certtificazioni
  • 4. Consumatore tipo Donne > uomini elevata classe socio-economica cultura medio-alta ricchezza di interessi culturali presenza di bambini
  • 5. “Naturalità” non sempre certa Le suggestive evocazioni di naturalità che caratterizzano le etichette e le pubblicità di molti cosmetici, non sono sempre supportate da certezze, sia in termini di efficacia che di reali contenuti…
  • 6. Evoluzione comunicazione Naturale (anni ’80) Ecologico , bio ecologico, eco compatibile (anni ‘’90 Ozono-problemi ambientali) Biologico, naturale (98,5-100%)……“polare” (anni 2000) Cosmetici puliti No silicone, prodotti petrolchimica, TEA, DEA, parabeni, ammoniaca, coloranti e profumi sintetici, conservanti etc
  • 7. Già negli anni ’70 il Consiglio di Europa (COE) aveva deplorato la presenza sul mercato di “un considerevole numero di cosmetici presentati come naturali che possono contenere invece molti ingredienti non naturali”. Il COE aveva, quindi, cercato di stabilire dei criteri base per l’utilizzo almeno del termine naturale in cosmetica, basandosi sulle linee guida sviluppate dall’ente di certificazione tedesco BDiH, pioniero nella certificazione del prodotto naturale.
  • 8. Le regole La produzione e la commercializzazione di cosmetici in Europa è sottoposta specifica disciplina
  • 9. Le regole Direttiva CEE 76/768 prima e Regolamento (CE) 1223/09 oggi disciplinano la produzione e la commercializzazione di cosmetici in Europa Finalità primaria garantire la qualità del prodotto ai fini della tutela della salute del consumatore
  • 10. Cosmetici Sostanze e preparazioni, diverse dai medicinali, destinate ad essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli,unghie,labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivo o prevalente di pulirli profumarli modificarne l'aspetto correggere gli odori corporei proteggerli o mantenerli in buono stato
  • 11. Principio fondamentale I cosmetici commercializzati all'interno della Comunità non devono causare danni alla salute umana se applicati in condizioni d'uso normali ed in quelle ragionevolmente prevedibili…
  • 12. Sicurezza ingredienti La sicurezza del prodotto finito è basata sulla sicurezza degli ingredienti che “potrebbero danneggiare il consumatore in relazione a proprietà intrinseche di pericolosità”. Le migliaia di diverse categorie di prodotti cosmetici presenti sul mercato comunitario derivano da un numero relativamente limitato di ingredienti…
  • 13. Liste sostanze regolamentate Lista delle sostanze che non possono essere contenute nei prodotti cosmetici finiti Lista delle sostanze che non possono essere contenute nei prodotti cosmetici se non in determinati limiti ed a particolari condizioni Liste delle sostanze autorizzate per specifiche finalità (coloranti, conservanti, filtri solari)
  • 14. Sostanze vietate Aconitum napellus L. - Adonis vernalis L. - Ammi maius L. - Atropa belladonna L. - Cantharis vesicatoria - Claviceps purpurea - Conium maculatum L.- Anamirta cocculus L. - Colchicum autumnale L. - Hyoscyamus niger L. - Lobelia inflata L - Pilocarpus iaborandj Holmes -Prunus laurocerasus L. (acqua distillata di lauroceraso)-Juniperus sabina L. (foglie, oli essenziali e preparati)- Acido aristolochico e suoi Sali-Aristolochia Spp. e suoi preparati-Laurus nobilis olio di semi
  • 15. Sostanze vietate come ingredienti di profumi Metileugenolo (salvo tenori normali nelle essenze naturali utilizzate ed a condizione che la concentrazione non ecceda: 0.01% nei profumi 0.004% nelle eau de toilette 0.002% nelle creme profumate 0.001% nei prodotti da risciacquo 0.0002% negli altri prodotti destinati a rimanere a contatto con la pelle e nei prodotti per l’igiene orale
  • 16. Sostanze ammesse Amil cinnamale; Alcool benzilico; Alcool cinnamilico; Citrale; Eugenolo; Idrossicitronellale; Isoeugenolo; Alcool beta pentil cinnamilico; Salicilato di benzile; Cinnamaldeide; Cumarina; Geraniolo; Aldeide idrossimetil-pentilcicloesencarbossilica; Alcool anisilico; Cinnamato di benzile; Farnesolo ; Aldeide 2-(4-tert-butilbenzil) propionica; Linalolo; Benzoato di benzile ; Citronellolo; Aldeide esilcinnamica; d-limonene ; Carbonato di metileptino; 3-metil-4-(2,6,6-trimetil-2- cicloesen-1-il)-3-buten-2-one; Estratto di evernia prunastri; Estratto di evernia furfuracea. Indicare in etichetta se la concentrazione supera i seguenti valori: – 0,001 % nei prodotti non destinati a risciacquo, – 0,01 % nei prodotti destinati a risciacquo Possibile presenza in profumi, aromi, oli essenziali ed estratti vegetali
  • 17. Sicurezza Valutazione della sicurezza basata sui principi e sulla pratica del processo di valutazione del rischio (WHO 2001) Etichettatura prodotto atta ad evitare usi scorretti prevedibili anche nel caso di applicazioni in aree o su consumatori particolarmente sensibili
  • 18. Trasparenza etichette Dal’93 in UE è obbligatorio indicare in etichetta gli ingredienti (in ordine decrescente p/p) con nome INCI INCI delle sostanze di sintesi è in lingua inglese.. INCI dei botanici è il nome di Linneo della pianta con parte della pianta utilizzata e tipo di estratto… INCI dei nomi volgari (latte, miele ecc..) è il nome latino…
  • 19. Le regole sui cosmetici riguardano gli aspetti della sicurezza del prodotto ai fini della tutela della salute del consumatore e non della tutela della sua buonafede L’Europa che “legifera” non ha tra le priorità proporre norme similari a quella del “biologico” per gli alimenti anche per i cosmetici..non avrebbe significatività in termini di maggior sicurezza dei prodotti I cosmetici devono rispondere agli stessi requisiti di qualità ed essere sicuri qualunque composizione abbiano
  • 20. Altre norme a Tutela consumatore Autodisciplina pubblicitaria (pubblicità ingannevole) Antitrust – (Codice consumo) Codice Penale (frode in commercio)
  • 21. Certificazioni Miriadi di loghi e marchi Disomogeneità dei criteri ( dal X% al 100%) Scorrettezza di fondo nei confronti del consumatore che a “parità” di presenza di un logo trova prodotti molto diversi tra loro Marchi e loghi in una sorta di competizione tra loro per mancanza di regole ufficiali univoche europee
  • 22. Commissione europea “Ad oggi non esistono standard armonizzati che stabiliscano criteri per i cosmetici naturali e biologici. Tuttavia, sembra che la pubblicità che viene effettuata da alcuni organismi europei di certificazione parli di norme europee armonizzate riferendosi ai propri standard per cosmetici naturali e biologici. Questa pratica porta a pratiche sleali e ingannevoli per i consumatori e a distorsioni del mercato interno. Pertanto, non può essere accettata. Per quanto riguarda i criteri delle dichiarazioni utilizzate per i prodotti cosmetici, i servizi della Commissione hanno lavorato, in attuazione dell'articolo 20 del regolamento (CE) n. 1223/2009 (regolamento UE cosmetici). In tale contesto, la DG Salute e tutela dei consumatori (DG SANCO) ha istituito nel 2010 un gruppo di lavoro per esaminare alle dichiarazioni/pubblicità attualmente utilizzate per i prodotti cosmetici e per individuare alcune categorie di asserzioni per le quali dovrebbero essere applicati criteri comuni.
  • 23. Commissione europea Il gruppo ha convenuto che il suo primo obiettivo era di sviluppare criteri generali comuni per tutti i tipi di affermazioni usate per prodotti cosmetici, naturali e biologici compresi. Una volta stabiliti criteri di carattere generale, il gruppo esaminerà se sia necessario definire criteri più specifici per le affermazioni relative a naturalità e biologicità. È stato osservato che, attualmente, nell’ambito dell’Organizzazione internazionale per la Standardizzazione (ISO), si sta lavorando alla definizione di uno standard per i prodotti cosmetici naturali e biologici. Al fine di evitare la duplicazione delle attività a livello di UE e di ISO, il gruppo terrà conto dei progressi del futuro standard ISO e valuterà se sarà o meno necessario sviluppare criteri specifici a livello europeo per “claims” che riguardino i cosmetici naturali e biologici.”
  • 25. IL COSMETICO NATURALE BIOLOGICO “Veri “ cosmetici naturali e biologici: Il ruolo del formulatore Bologna, Sana, 10 settembre 2012 Silvia Gatti Microna S.r.l. 1
  • 26. Il cosmetico certificato per il consumatore La certificazione fornisce al consumatore la garanzia che si sia operato in modo tale da fornire in modo trasparente garanzie di Rispetto per l’ambiente “Naturalità” 2
  • 27. Il compito del formulatore è delicato Deve mettere a punto un prodotto nel rispetto delle Norme di certificazione volontaria, ma che sia anche ♦ Piacevole dal punto di vista organolettico e di applicazione ♦ Stabile sia come forma cosmetica sia dal punto di vista microbiologico ♦ Innocuo ♦ Funzionale 3
  • 28. La formulazione deve quindi soddisfare ♦ Esigenze del Marketing ♦ Richieste legislative (Regolamento 1223/09) ♦ Norma di certificazione volontaria 4
  • 29. Esigenze aziendali Primo step della progettazione Scegliere il tipo di certificazione volontaria che si desidera ottenere Concordare con il Marketing le caratteristiche attese in termini di: texture, profumazione, claim da vantare 5
  • 30. Deve rispondere ai requisiti legislativi Regolamento CE 1223/09 Deve essere documentata e valutata INNOCUITA’ STABILITA’ ATTIVITA’ 6
  • 31. Le Norme del biologico e del naturale impongono anche Rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi naturali La raccolta spontanea di piante non può riguardare specie protette Non è permesso l’utilizzo di ingredienti che potrebbero causare rischi ignoti (OGM, radiazioni ionizzanti) 7
  • 32. Esigenze di contenuto per prodotti biologici e naturali Deve essere presente un’altissima percentuale (95%) di ingredienti naturali o di origine naturale Divieto di impiego di ingredienti ottenuti attraverso processi chimici considerati indesiderabili quali etossilazione, solfonazione, ecc.. Divieto di impiego di materie prime considerate inaccettabili quali i derivati del petrolio, i siliconi, ecc.. La presenza di ingredienti di sintesi è molto limitata sia quantitativamente che qualitativamente (elenchi) 8
  • 33. Per il “biologico“ le Norme richiedono inoltre: Una percentuale elevata di ingredienti certificati biologici Quali ingredienti possono essere certificati biologici? La pianta deve provenire da coltivazione biologica (regolamento CE 834/2007) o da raccolta spontanea Il trattamento per l’ottenimento dell’ingrediente deve avvenire con mezzi fisici un ingrediente biologico può essere di origine animale, ma deve appartenere alle categorie citate negli elenchi positivi Deve essere identificata tutta la filiera produttiva In pratica si può dire che la scelta di ingredienti biologici è limitata a oli e cere, oli essenziali, estratti vegetali (acque distillate, estratti vegetali acquosi, secchi,idroalcoolici ed idroglicerici) e ad alcune materie prime quali miele, latte, alcool etilico, ecc.. 9
  • 34. La progettazione di una formula naturale scelta degli ingredienti Ingredienti naturali Verifica della fonte e della filiera produttiva Ingredienti di origine naturale Fonte naturale non GMO e ottenuti attraverso processi chimici ammessi Ingredienti sintetici Solo quelli degli elenchi positivi 10
  • 35. La progettazione di una formula biologica scelta degli ingredienti Ingredienti biologici certificazione Ingredienti di origine naturale Fonte naturale non GMO e ottenuti attraverso processi chimici ammessi Ingredienti sintetici Solo quelli degli elenchi positivi 11
  • 36. Documentazione di ogni ingrediente cosmetico Ogni ingrediente di un prodotto cosmetico deve essere identificato chiaramente e deve essere corredato di ♦Specifiche chimico-fisiche ♦Certificati di analisi (determinazione metalli pesanti, impurezze) ♦Informazioni sull’eventuale presenza di additivi e/o conservanti ♦Specifiche microbiologiche) 12
  • 37. Documentazione aggiuntiva per gli ingredienti dei cosmetici certificati Per tutti gli ingredienti deve essere garantita una completa rintracciabilità Inoltre per gli ingredienti di origine naturale deve essere identificata: ♦Origine ♦Filiera produttiva e processi di ottenimento Inoltre per gli ingredienti biologici deve essere documentata ♦Certificazione secondo Regolamento CE 834/2007 o altri Enti Internazionali 13
  • 38. Progettazione del prodotto Per il rispetto di molte Norme è ♦ necessario chiarire, per ciascun ingrediente naturale/biologico ottenuto per estrazione/distillazione, la percentuale di attivo utile per i conteggi. ♦ Necessario valutare attentamente quali ingredienti privilegiare onde soddisfare i requisiti per ottenere un certo tipo di certificazione 14
  • 39. Progettazione del prodotto Se il cosmetico contiene acqua sarà necessaria un’adeguata conservazione ♦ Conservanti ammessi per Legge: circa 50 (allegato V) ♦ Conservanti ammessi dalle Norme: 6 Quasi tutti i conservanti ammessi dalle Norme agiscono solo in ambiente acido È indispensabile la collaborazione tra formulatore e microbiologo 15
  • 40. “Strategia di conservazione” Bisogna valutare: ♦ pH ♦ Acqua libera ♦ Sostanze che aiutano a limitare lo sviluppo microbico ♦ Conservanti ammessi Solo tenendo conto di ciò si può ottenere un cosmetico stabile dal punto di vista microbiologico. 16
  • 41. Schema formulativo di una EMULSIONE: O/A e A/O emulsionanti lipidi acqua conservanti umettanti sostanze funzionali oli essenziali/profumo Possono essere inoltre presenti: Modificatori reologici, (antischiuma), chelanti, coloranti, ecc.. 17
  • 42. Lipidi – sostanze funzionali – oli essenziali -profumi Possono essere biologici o naturale . Il formulatore può scegliere in base alle caratteristiche che desidera conferire alla sua emulsione. tuttavia deve operare le sue scelte tenendo conto che dovrà soddisfare i requisiti minimi di contenuto di prodotti certificati secondo la norma che segue (naturale/biologico). Per le norme di certificazione del prodotto “naturale” questi calcoli potrebbero non essere necessari; in ogni caso deve sincerarsi che: •i prodotti naturali siano documentati in modo chiaro come filiera di produzione 18
  • 43. Acqua e terre L’acqua è un ingrediente naturale, ma non è di origine agricola, quindi non può essere certificata biologica e non entra nel computo dei certificabili biologici Alcuni componenti quali terre (talco, argilla, ecc.), alghe, ecc sono naturali, ma non essendo di origine agricola, non possono essere certificati biologici e non entrano nel computo dei certificabili. 19
  • 44. Emulsionanti – umettanti, ecc.. Devono essere di origine naturale. Emulsionanti, umettanti, etreri ed esteri, modificatori reologici, ecc.. possono essere solo di origine naturale in quanto per il loro ottenimento e stato necessario un processo chimico. Devono essere soddisfatte queste condizioni: ִ Fonte naturale ִ Processo chimico ammesso ִ Filiera produttiva chiaramente identificata Diversi produttori hanno sottoposto i loro ingredienti a ispezione per cui propongono materie prime “approved” il che significa che un Ente certificatore ha già valutato che queste condizioni fossero rispettate. Questo sicuramente semplifica le procedure di verifica. 20
  • 45. Ingredienti sintetici Tutte le norme prevedono degli elenchi di ingredienti utilizzabili Limitati quantitativamente (5%) 21
  • 46. INNOCUITA’ Naturalità non è sinonimo di innocuità (oli essenziali irritanti, impurezze derivanti da contaminazione ambientale) La LEGGE impone la valutazione della sicurezza del cosmetico in base agli ingredienti di cui si considera: profilo tossicologico struttura chimica dose di impiego A supporto di questa documentazione possono essere eseguite sperimentazioni di innocuità Sperimentazioni “in vitro” Sperimentazioni “in vivo” 22
  • 47. SPERIMENTAZIONE – INNOCUITA’ SPERIMENTAZIONI “IN VITRO”: SU EPIDERMIDE UMANA RICOSTITUITA “IN VITRO” potenziale irritante (danno cellulare, produzione citochine) SPERIMENTAZIONI “IN VIVO”: SULL’UOMO Patch test su volontari informati 23
  • 48. DOCUMENTAZIONE DI ATTIVITA’ Teorica, in base all’attività degli ingredienti e in relazione al loro dosaggio test “in vitro” Test “in vivo” e/o questionari di autovalutazione la documentazione necessaria dipende da: Tipologia di attività da dimostrare 24
  • 49. QUALITA’ Attività Rispetto Cosmetico delle Innocuità Naturale/Biologico Norme Stabilità 25
  • 50. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Bologna, 10 settembre 2012 «Il cosmetico naturale e biologico, comunicarlo senza inganni» I CRITERI DI LICEITÀ DELLA COMUNICAZIONE COMMERCIALE DEI PRODOTTI COSMETICI Vincenzo Guggino Segretario Generale Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria
  • 51. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Scopo dell’Autodisciplina Pubblicitaria è che la comunicazione commerciale sia sempre più «onesta, veritiera e corretta» a tutela del pubblico dei consumatori e delle imprese. Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale
  • 52. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Chi riconosce il Codice di Autodisciplina AZIENDE STAMPA UPA FIEG Assofin ANES AGENZIE CONCESSIONARIE AssoComunicazione FCP UNICOM AFFISSIONI TELEVISIONI E RADIO AAPI MEDIASET RAI INTERNET SKY Italia Fedoweb Telecom Italia Media IAB ITALIA AERANTI/CORALLO FRT PUBBLICITÀ SOCIALE Pubblicità Progresso
  • 53. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Rapidità di giudizio Indipendenza degli organi di controllo Efficacia della sanzione CARATTERISTICHE DEL SISTEMA Gratuità e facilità di accesso per il consumatore AUTODISCIPLINARE Tutela del consumatore Rispetto del contraddittorio Flessibilità del sistema Prevenzione come primo obiettivo
  • 54. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Rapidità di giudizio Istanze al Giurì: tempo medio dall’istanza alla decisione: dagli 8 ai 12 giorni (73,5%) Ingiunzioni di desistenza: efficacia provvisoria immediata; efficacia definitiva dopo 10 giorni Pareri preventivi: da 1 a 5 giorni Modifiche informali richieste dal Comitato di Controllo agli inserzionisti: da 2 a 8 giorni
  • 55. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Indipendenza organi di controllo
  • 57. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Gratuità e facilità di accesso per il consumatore CHI EFFETTUA LA SEGNALAZIONE Nome * ________________________ Cognome *_____________________ Indirizzo _________________________ Comune _________________________ Provincia _________________________ CAP ______ E-mail * _________________________ Telefono _________________________ COMUNICAZIONE COMMERCIALE DA SEGNALARE Nome del prodotto * ___________________ Nome del produttore________________________ Dove è stato diffuso il messaggio *___________________________ Motivi della segnalazione *___________________________ * Dati obbligatori
  • 59. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Rispetto del contraddittorio
  • 60. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Trasparenza delle decisioni Indice delle decisioni 2012 44/2012 Comitato di Controllo nei confronti di Named spa (Ingiunzione del 4/6/2012) 39/2012 Comitato di Controllo nei confronti di Zephyrus (Ingiunzione del 25/5/2012) 37/2012 Wind Telecomunicazioni spa contro Telecom Italia spa (Pronuncia del 29/5/2012) 36/2012 Comitato di Controllo nei confronti di Helios Impianti spa (Ingiunzione del 7/5/2012) 35/2012 Comitato di Controllo nei confronti di Rougj Cosmetici - Giangi srl (Ingiunzione del 9/5/2012)
  • 61. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Flessibilità del sistema Le regole del Codice si adattano e modificano in relazione all’evoluzione della società e ai progressi tecnologici È ATTUALMENTE IN VIGORE LA 54^ EDIZIONE DEL CODICE DI AUTODISCIPLINA (54 EDIZIONI IN 45 ANNI)
  • 62. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Prevenzione primo obiettivo È il metodo più efficace per garantire la correttezza nella comunicazione commerciale I SERVIZI OFFERTI Pareri preventivi su Protezione creatività pubblicità non di future campagne ancora diffuse (pre-emption)
  • 63. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale Art. 23 – Prodotti cosmetici e per l'igiene personale La comunicazione commerciale relativa ai prodotti cosmetici e per l'igiene personale non deve indurre a ritenere che essi abbiano caratteristiche, proprietà e funzioni diverse da quella di essere applicati sulle superfici del corpo umano, sui denti e sulle mucose della bocca, allo scopo esclusivo o prevalente di pulirli, deodorarli, profumarli, correggerne l'aspetto estetico, ovvero proteggerli per mantenerli in buono stato. Tale comunicazione commerciale, quindi, pur potendo presentare detti prodotti come aventi caratteristiche sussidiarie per la prevenzione di particolari situazioni patologiche, purché a tale scopo abbiano formule e ingredienti specifici, non deve indurre il consumatore a confondere i prodotti cosmetici o per l'igiene personale con i medicinali, con i presìdi medico-chirurgici e coi trattamenti curativi.
  • 64. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale Art. 25 – Prodotti medicinali e trattamenti curativi … omissis … Inoltre la comunicazione commerciale relativa alle specialità medicinali da banco o ai trattamenti curativi non deve: indurre a ritenere che l'efficacia del medicinale sia priva di effetti secondari, o che la sua sicurezza o la sua efficacia sia dovuta al fatto che si tratta di una sostanza naturale; naturale assimilare il medicinale ad un prodotto alimentare, cosmetico o ad un altro prodotto di consumo; … omissis …
  • 65. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Il messaggio pubblicitario: valutazione caso per caso Capire a chi è rivolto il messaggio Capire quali sono gli effetti vantati e se tutti possono essere valutati da prove sperimentali Valutare l’impianto complessivo del messaggio Valutare la percezione e la lettura interpretativa del consumatore medio
  • 66. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Claim dimostrabili Esempi Riduzione media delle rughe Idratazione Riduzione inestetismi della cellulite Riduzione inestetismi delle smagliature Compattezza cutanea Tono ed elasticità della pelle
  • 67. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Rivendicazioni accettabili Aiuta a prevenire la carie Facilita il rinnovamento cellulare Contribuisce a contrastare la formazione di smagliature Previene gli arrossamenti della pelle Favorisce la riduzione del sebo in eccesso Rivendicazioni non accettabili Affermazioni con effetti rapidi e assoluti, risultati certi e raggiungibili Esempi 100% diminuzione delle rughe 100% protezione radicali liberi Aiuta a snellire rapidamente Novità mondiale 100% naturale
  • 68. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Trasparenza e semplicità delle informazioni Rivendicazioni comprensibili e dimostrabili Profili di ingannevolezza Caratteri ridotti, sovraffollamento di asterischi Linguaggio spesso incomprensibile per il consumatore medio Aurea di scientificità che rende poco chiaro il messaggio Esempi "Protegge il DNA, difendendo la naturale capacità della pelle di auto- rinnovarsi"* (*GP4G test in vitro su cheratinociti“) “Riduce il carico allergenico nel corpo”
  • 69. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Aspetti più frequenti di ingannevolezza • Ambiguità della comunicazione (es. legame con il trattamento farmacologico) • Attività non attribuibili ad un prodotto cosmetico • Claim esorbitanti Impossibilità di dimostrare i risultati • I test effettuati e la trasposizione nel messaggio pubblicitario • Riferimenti ingannevoli
  • 70. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Ambiguità della comunicazione (es. legame con il trattamento farmacologico)
  • 71. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Ambiguità della comunicazione (es. legame con il trattamento farmacologico) PRONUNCIA N. 48/2007 Crema antirughe: • visual raffigurante un “applicatore di precisione graduato” (una vera e propria siringa con ago mozzo), ed un flaconcino in vetro con tappo di gomma e metallo (in tutto identificabile con quelli comunemente usati per antibiotici), colorazione pressoché assente (colore grigio, scritte in nero su pagina bianca). • “concentrazioni diversificate” del prodotto (1000, 3000, 5000, 7000, 9000) “la cui scelta viene indicata in base alla gravità delle rughe”.
  • 72. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Attività non attribuibili ad un prodotto cosmetico Nessun riferimento alla perdita di peso è accettabile nella comunicazione di un prodotto cosmetico. “Effetto snellente” può invece essere accettabile, in quanto il termine “effetto” riferisce di una percezione o di una impressione dell’utilizzatrice e non di un risultato oggettivo. Termine “rimodellare”: improprio in un contesto che attribuisce al prodotto cosmetico un’efficacia ‘snellente’ (perdita di peso) accettabile se riferito esplicitamente ed unicamente ad un’azione di miglioramento della compattezza e tonicità cutanea. Termine “drenante”: accettabile se riferito ad un’azione coadiuvante sulla circolazione (favorita dal massaggio)
  • 73. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Attività non attribuibili ad un prodotto cosmetico PRONUNCIA N. 104/2004 Crema anticellulite “ .... perdi fino a 1 taglia”, “ – 2,7 cm nel giro vita; - 2,2 cm sui fianchi” Accostamento cellulite dimagrimento L’uso della preposizione “fino”, inserito nel complesso del messaggio (immagini e riferimenti a test valutativi), rafforza e non attenua la portata della promessa, inducendo ad una decodifica di un risultato concreto raggiungibile dalla consumatrice che si accosta al prodotto.
  • 74. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Claim esorbitanti Impossibilità di dimostrare i risultati
  • 75. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Claim esorbitanti Impossibilità di dimostrare i risultati PRONUNCIA N. 65/2007 “Riguadagna in tonicità quello che perdi in cellulite * ” “Cellule grasse che si svuotano?”, “E poi diventano toniche?”, “Magnifico!”, “Il primo anticellulite effetto morphing, agisce sulla morfologia del tessuto adiposo, che si trasforma in tessuto snello e sodo”. “Riduce il volume degli adipociti”, “Induce una modificazione morfologica che equivale ad una riduzione di numero”; “Trasforma la cellulite in tessuto ricco di fibre. Diminuisce l'ingombro, aumenta il tono”; “Sparisce la pelle a buccia d'arancia” * contro gli inestetismi della cellulite Tali effetti non sono attribuibili a un prodotto cosmetico, e la perentorietà di tali affermazioni non può essere assolutamente attenuata dalla presenza dei vari asterischi che rimandano a una nota comunque lontanissima dal testo e di corpo tipografico ridotto.
  • 76. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Claim esorbitanti Impossibilità di dimostrare i risultati
  • 77. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Claim esorbitanti Impossibilità di dimostrare i risultati INGIUNZIONE N. 109/2007 “Turgore + 34% in 6 settimane" ed "elasticità + 16% in 24 h“ "Via il bisturi, rifatti il seno!“ •Assenza di test in vivo idonei a supportare le percentuali vantate nell'annuncio (34% turgore e 16% elasticità) •Promessa di risultati rilevanti in termini di aumento e rialzo del seno, accentuate da un disegno che evidenzia il sollevamento del seno. •Via il bisturi, rifatti il seno suggestiva associazione tra gli effetti del cosmetico pubblicizzato e quelli conseguibili con la chirurgia estetica
  • 78. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria I test effettuati e la trasposizione nel messaggio pubblicitario È necessario distinguere in modo chiaro e comprensibile per il consumatore, la natura dei test (autovalutazione o test in vitro o test in vivo). Il test di autovalutazione evidenzia la % dei soggetti che è rimasto soddisfatto a seguito dell’utilizzo del prodotto o che ne ha percepito l’effetto rivendicato La misura (valore strumentale) sull’efficacia del prodotto può essere riferita solo ad un test clinico La pubblicità deve fare riferimento, di regola, ai risultati medi ottenuti sull’insieme dei soggetti sottoposti al test e si deve trattare di dati statisticamente significativi (deve essere indicato il numero totale dei soggetti sottoposti allo studio). • Non ammissibile il risultato massimo ottenuto • L’efficacia di un componente non supporta di per sé l’efficacia del prodotto
  • 79. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria I test effettuati e la trasposizione nel messaggio pubblicitario
  • 80. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria I test effettuati e la trasposizione nel messaggio pubblicitario PRONUNCIA N. 106/2008 SHAMPOO “Già durante il lavaggio la caffeina penetra nel follicolo pilifero rallentando la caduta dei capelli, contribuendo a prolungare le fasi di crescita delle singole radici contrastando la predisposizione ereditaria…fino a raggiungere nuovamente la loro lunghezza naturale”. Limiti studi in vivo effettuati: a) esiguità del campione sottoposto al test, privo di significatività statistica b) mancata indicazione dei criteri di inclusione nel test dei soggetti considerati, senza distinzione in sottogruppi con caratteristiche simili c) mancata descrizione del protocollo I claims utilizzati attribuiscono al prodotto proprietà indimostrate: il processo cinetico della caffeina per il quale essa è capace di penetrare nel follicolo pilifero, non giustifica l’affermazione che lo shampoo pubblicizzato rinforzi la crescita dei capelli e ne riduca la caduta solo perché contiene caffeina.
  • 81. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Proprietà “naturali” e “biologiche”
  • 82. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Ingiunzione 33/2012 nei confronti di Collistar Artt. Violati: 2, 23
  • 83. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Ingiunzione 136/2010 nei confronti di New Company 1999 Artt. violati: 2, 23
  • 84. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Ingiunzione 111/2008 nei confronti di Linea Harmonia Plus Artt. violati: 2, 23
  • 85. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Pronuncia 130/2002 CdC c. Istituto Dermatologico di Verona Artt. violati: 2, 40
  • 86. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Claim «Un rimedio naturale per il benessere delle tue gambe» Ingiunzione 247/2001 nei confronti di Madaus Art. violato: 2
  • 87. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Ingiunzione 203/1998 nei confronti di Lacisiensis Art. violato: 24
  • 88. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Art. 6 – Dimostrazione della verità della comunicazione commerciale Chiunque si vale della comunicazione commerciale deve essere in grado di dimostrare, a richiesta del Giurì o del Comitato di Controllo, la veridicità dei dati, delle descrizioni, affermazioni, illustrazioni e la consistenza delle testimonianze usate.
  • 89. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Altri riferimenti: green advertising
  • 90. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Pronuncia 119/2011 Assografici c. Danone Art. violato: 2
  • 91. Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria Pronuncia 24/2010 Mireraqua et al. c. Fonti di Vinadio Artt. violati: 2, 11
  • 93. NATRUE - A Label in which consumers can trust Julie Tyrrell – Director General SANA - Bologna - 10th September 2012
  • 94. NATRUE Organization discover our activities The bottom half of this page is an image area. Place image here over this text. NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 95. NATRUE: Our Mission NATRUE unites those who support true Natural and Organic Cosmetics made in honest respect for people and nature. We embrace all who commit to our high standards of quality and integrity to join us so people worldwide can enjoy Natural Cosmetics truly worthy of that name. NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 96. NATRUE Organization Membership Assembly Board of Directors NATRUE Scientific Committee Criteria and Label Secretariat Regulatory Communication and Scientific Advisory Working Group Working Board Group NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 97. What we do WE PROVIDE INFORMATION AND EXPERTISE DG SANCO – Health and Consumers Contribution to ISO (TC 217 WG 4) NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 98. What we do WE REACH OUT TO FRIENDS AND PARTNERS Harmonization with US ANSI Standards for N&O cosmetics Memorandum of Understanding NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 99. Our services: members are our force, NATRUE is their voice We coordinate internal working groups We issue position papers and press releases on key issues We monitor and inform our members We participate in EU funded projects NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 100. We monitor and inform our members SCCS OPINION The Scientific Committee for on Fragrance Consumer Safety (SCCS) Allergens of the European Commission adopted the final opinion on fragrance Allergens at the 15th Plenary Session on 26-27 July 2012 and it is published on 31st of July. In this opinion, allergenic potential of some components of fragrance materials as well as natural extracts to sensitive population were discussed. NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 101. We monitor and inform our members Impact on Natural and Organic Cosmetics 10 substances of concern – Components of essential oils are impacted Key issue: Threshold Thresholds concentration of 0.01% Reformulation? (100 ppm) Scent? … the very identity of the product could be lost… NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 102. We monitor and inform our members Impact on Natural and Organic Cosmetics 28 additional single substances and 28 natural extracts would have to be labeled Key issue: Labeling Packaging NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 103. We monitor and inform our members While protecting the vulnerable population is very important, we believe that we need to communicate this sensitive issue in another way than suggested by the SCCS opinion so that it does not create a misleading image of natural fragrance substances and natural and organic cosmetic SCCS products. OPINION on Fragrance Allergens NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 104. NATRUE‘s involvement and commitment Closely monitor the future development Keep in close contact with relevant DG at the EU Commission (DG SANCO, DG ENTER) Inform and update Regulatory and Scientific Working groups members as soon as possible Continue to work closely with other stakeholders Participate in all the future consultations/hearings/meetings Raise the awareness of the issues among the NOC community NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 105. NATRUE is taking part in an EU funded research project on developing new 2012-2014 surfactants made out of waste products of organic agriculture. This three-year project is aiming at producing natural surfactants gained out of organic agricultural production through fermentation. The surfactants will be developed in accordance with NATRUE criteria. The patent for the surfactants will be shared with other SME organizations. www.organic4surfactants.eu O4S project is funded under the Seventh Framework Programme of the European Community for research; technological development and demonstration activities Research for the benefit of the SME Associations: Grant Agreement Nr: 286859.
  • 106. NATRUE Label one logo one world: strict, not for profit, international and transparent NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 107. NATRUE Label We have one common goal: to promote and protect natural beauty and skin care products NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 108. International Label Management Center – ILMC Organizational set-up NATRUE Scientific Committee Board of Criteria and Label Directors International Label Management Center NATRUE NATRUE Approved Approved Certifier Certifier NATRUE NATRUE LU Approved Approved LU LU LU Certifier Certifier LU LU LU LU NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 109. NATRUE CRITERIA 3 level of certification Meets 75 % rule – Avoiding Greenwashing consumer 13 product categories Each product is as natural as it could be expectations Transparency Criteria on line NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 110. Results and trends FINISHED PRODUCTS More than 2600 Certified Products to date average of 85 new products p/month NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 111. Results and trends more than new from US, Lebanon, 90 Brands Sweden, Ireland, Poland and Australia Watch out! NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 112. Results and trends RAW MATERIALS almost 200! Search function available NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 113. LAUNCH 2012 : NATRUE FORMULA APPROVAL Meeting our sector needs: Possibility of getting the NATRUE NATRUE Formula Approval for cosmetic formulations FORMULA in compliance with the NATRUE Criteria APPROVAL Third Party Manufacturer or a Raw Material producers will be able to sell formulation with the incredible added value of bearing the NATRUE Label More information in our dedicated press release! NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 114. The way we communicate, the way we are The bottom half of this page is an i mage area. Place image here over this text. NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 115. NATRUE Available in Website English, French and German NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 116. NATRUE: the product database Like it! NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 117. NATRUE: more than a certification Product database in 4 languages NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 118. NATRUE: more than a certification Values, people and environment NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 119. International visibility is a precious asset: QR Tags and on line community QR TAGs Bring you directly to the NATRUE Mobile site Have a try! NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 120. NATRUE COMMUNITY: join us on Facebook and Twitter! More than 2500 Facebook friends... will you be the next? NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 121. NATRUE International Natural and Organic Cosmetics Association Floor 2· Rue Washington 40 - 1000 Brussels · Belgium Phone +32 (0) 2 613 29 30 · Fax: +3226132939 info@natrue.eu · www.natrue.org NATRUE · International Label Management Centre (ILMC) Floor 2· Rue Washington 40 - 1000 Brussels · Belgium Phone +32 (0) 2 613 29 34· ilmc@natrue.eu · The bottom half of this page is an image area. Place image here over this text. NATRUE - A Label in which consumers can trust - SANA - Bologna 10th September 2012
  • 122. IL COSMETICO NATURALE E BIOLOGICO: COMUNICARLO SENZA INGANNI “Certificazione e comunicazione” Fabrizio Piva – Amministratore Delegato CCPB srl – BOLOGNA Tel. 0039 051 6089811 e mail: fpiva@ccpb.it BOLOGNA – FIERA SANA – Sala Notturno - 10 Settembre 2012
  • 123. CHI SIAMO BOLOGNA1988 BOLOGNA 2004 CERTIFICAZIONE PRODOTTI BIOLOGICI AI SENSI DEL REG. CE 834/07. CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO IN AMBITO VOLONTARIO. CERTIFICAZIONE COSMETICI BIOLOGICI E NATURALI. CONTROLLI E VERIFICHE DI PARTE SECONDA.
  • 124. I VALORI DELLA CERTIFICAZIONE • CRESCITA DELLA E NELLA RESPONSABILITA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO; • ELEVARE IL LIVELLO QUALITATIVO DEL SISTEMA PRODUTTIVO; • PRESENZA DI ORGANISMI IN GRADO DI ESPLICARE COMPETENZA, TRASPARENZA, RISERVATEZZA, INDIPENDENZA, TERZIETA’, SOLIDITA’ A TUTELA DELLA VALUTAZIONE ESEGUITA E DEL SISTEMA PRODUTTIVO VALUTATO; • CONFORMITA’/ACCREDITAMENTO IN BASE ALLA NORMA ISO/IEC 17065 (OGGI UNI EN ISO 45011); • VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA’ AD UNA DETERMINATA NORMA; • FORNIRE GARANZIE SUL RAGGIUNGIMENTO DI SPECIFICHE ED OGGETTIVE CARATTERISTICHE DI PROCESSO/PRODOTTO NEL TEMPO IN MODO CONTINUO E COSTANTE. ALL’AUMENTO DEL VALORE AGGIUNTO; • RAFFORZARE UNA LEALE COMPETIZIONE FRA GLI OPERATORI DELLA FILIERA; • TRASFERIRE AL MERCATO ED AL CONSUMATORE CONCETTI E CONTENUTI UNIVOCI IN RELAZIONE AI PROCESSI ED AI PRODOTTI CERTIFICATI.
  • 125. IL COSMETICO BIOLOGICO E NATURALE: IL VALORE DELLO STANDARD STRETTA INTERCONNESSIONE CON IL SETTORE AGROALIMENTARE ED AVVICINAMENTO AL CONCETTO DI BIOLOGICO CHE IL CONSUMATORE HA VISSUTO IN QUESTI ULTIMI 20 ANNI. IL PRINCIPIO DELL’IDENTIFICAZIONE E DELLA RINTRACCIABILITA’. STANDARD DI PROCESSO CON CRITERI E LISTA POSITIVA DEGLI INGREDIENTI ED ADDITIVI AMMESSI. REGOLE CHIARE ED UNIVOCHE PER L’ETICHETTATURA E LA PRESENTAZIONE COMMERCIALE. DEFINIZIONE DELL’OBBLIGO DELLA CERTIFICAZIONE DI PARTE TERZA E DEI REQUISITI MINIMI DI CONTROLLO. RESPONSABILITA’ DEL PRODUTTORE E MONITORAGGIO SU PROCESSI E PRODOTTI. DEFINIZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO COERENTE CON GLI OBIETTIVI DI UNA NORMA UNIVOCA IN AMBITO UE.
  • 126. RAPPORTO FRA CERTIFICAZIONE E COMUNICAZIONE IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE ALLA STREGUA DI UN PROCESSO DI MEDIAZIONE FRA SISTEMA PRODUTTIVO E MERCATO. LA TRASPARENZA DEL PROCESSO PRODUTTIVO COME ELEMENTO DI QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO. LA VOLONTA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO DI COMUNICARE CHE IL PRODOTTO HA, COME PRIMO STEP, SUPERATO LA SOGLIA UNIVOCA, OLTRE LA QUALE IL PRODOTTO E’ BIOLOGICO. REGOLE CHIARE ED UNIVOCHE PER L’ETICHETTATURA E LA PRESENTAZIONE COMMERCIALE, POSTE SOTTO IL CONTROLLO DI UN ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE. OLTRE ALLA “NATURALITA’, VIENE COMUNICATA ANCHE LA LEALE COMPETIZIONE, UNA COMPETIZIONE CHE NON DEVE ESSERE FATTA “SULLA PELLE” DELLE REGOLE. IN QUESTO MODO LA COMUNICAZIONE COMPLETA IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE NEL VALORIZZARE IL PRODOTTO, L’IMPRESA COINVOLTA ED IL SISTEMA PRODUTTIVO NEL SUO COMPLESSO.
  • 127. I REQUISITI MINIMI DI CONTROLLO I CONTROLLI DA PARTE DEGLI OPERATORI I CONTROLLI SU MATERIE PRIME E PRODOTTI FINITI: - CONTROLLI DOCUMENTALI IN ENTRATA ED IN USCITA DEI PRODOTTI. - TEST SULLA STABILITA’ DEL PRODOTTO (CHALLENGE TEST) PER OGNI FORMULAZIONE, SE GIUSTIFICATO DALLA NATURA DEL PRODOTTO O DAL TIPO DI IMBALLAGGIO CON CUI VIENE CEDUTO AL CONSUMATORE FINALE. - CBT < (DEFINIRE LIMITI PER PRODOTTO), MUFFE E LIEVITI (DEFINIRE LIMITI PER PRODOTTO) PER OGNI LOTTO DI PRODOTTO FINITO. - CONTROLLI ANALITICI: RESIDUI FITOFARMACI E OGM (SOLO NEL CASO IN CUI VI SIA MATERIALE PROTEICO E/O DNA PRESENTE). CONTROLLI SULLA COMPOSIZIONE QUALI-QUANTITATIVA. - CONTROLLI INTERNI DI PROCESSO IN MATERIA DI RINTRACCIABILITA’ E MONITORAGGIO LUNGO LA FILIERA DEFINITA SECONDO UN PIANO INTERNO DI CONTROLLO APPROVATO DALL’O. DI C.
  • 128. I REQUISITI MINIMI DI CONTROLLO I CONTROLLI DA PARTE DELL’ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE - APPROCCIO BASATO SUL RISCHIO DI TROVARE SITUAZIONI NON CONFORMI. DEFINIZIONE DI UNA MATRICE DI CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI. - MINIMO 1 VERIFICA/ANNUA PER OGNI OFFICINA. - ANALISI AGROFARMACI/OGM E SULLA COMPOSIZIONE DEI PRODOTTI IN FUNZIONE DEL MAGGIOR RISCHIO DI TROVARE SITUAZIONI NON CONFORMI O IN CASO DI SOSPETTO CIRCA L’UTILIZZO DI PRODOTTI NON CONFORMI. - OBBLIGO DI ASSOGGETTAMENTO DA PARTE DI TUTTE LE OFFICINE CHE PREPARANO COSMETICI ED INTRODUZIONE NELLA LORO FILIERA DELLE AZIENDE CHE FORNISCONO LORO MATERIE PRIME ED INGREDIENTI (NON ADDITIVI DI SINTESI) CON DEFINIZIONE DA PARTE DELL’O. DI C. DI UN PIANO DI CONTROLLO CHE INTERESSI TUTTA LA PROFONDITA’ DELLA FILIERA DEFINITA.
  • 129. LA REALTA’ EUROPEA ED INTERNAZIONALE OGGI • TROPPI STANDARD. IN QUESTO CONTESTO NATRUE HA GIOCATO UN RUOLO POSITIVO DI CATALIZZAZIONE DELL’INTERESSE E DEL MERCATO; • IL SISTEMA PRODUTTIVO NON SI DEVE LIMITARE AL TEMA DELLA COMUNICAZIONE; • BARRIERE “NON TARIFFARIE” E LIMITAZIONE DEL MERCATO; • CONFUSIONE DEL CONCETTO DI BIOLOGICO PER IL MERCATO; • “INCOMUNICABILITA’” FRA GLI STANDARD; • LIMITAZIONE “DELL’AZIONE CERTIFICATIVA” LUNGO LA FILIERA, REQUISITI MINIMI DI CONTROLLO DIVERSI CON “PROFONDITA’” DI CONTROLLO DIFFERENTI A SECONDA DELL’O. DI C.; • MOLTE AZIENDE “SFUGGONO” ALLO STANDARD ED ALLA CERTIFICAZIONE, NON RICONOSCENDONE IL VALORE;
  • 130. LE PROSPETTIVE • IL MERCATO E’, NONOSTANTE TUTTO, IN CRESCITA; • PER FAR CRESCERE IL MERCATO OLTRE LA NICCHIA OCCORRE UNO STANDARD UNIVOCO, MEGLIO SE PUBBLICO; • LE REGOLE DEL CONTROLLO E DELLA CERTIFICAZIONE DEVONO ESSERE “APERTE A TUTTI” IN CONFORMITA’ ALLE NORME INTERNAZIONALI: UNI CEI EN 45011 (ISO 65); • LE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE POTREBBERO FUNGERE DA ELEMENTO DI NORMALIZZAZIONE E UNIFICAZIONE • I SETTORI PRODUTTIVI DEVONO ELABORARE STRATEGIE CONDIVISE CHE RISPONDANO ALLE LORO ESIGENZE, PENA L’IMPOSIZIONE DI REGOLE ALTRUI;
  • 131. GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE BOLOGNA – FIERA SANA – Sala Notturno - 10 Settembre 2012