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ANNO X - NUMERO 148 Direttore Remo Guerra 22 APRILE 2013
Periodico del Consiglio comunale di Torino
cittAgorà
Con l’arrivo della primavera proseguono le celebrazioni per
l’anniversario della Liberazione, iniziate con la rievocazione
degli scioperi operai del marzo 1943. Ricordati all’inizio
del mese i partigiani fucilati al Sacrario del Martinetto e al
Pian del Lot - non lontano dal Colle della Maddalena - la
Città di Torino, d’intesa con le Associazioni della Resistenza
e con le altre istituzioni, promuove in questi giorni numerose
iniziative. Mercoledì 24 aprile, alle 20.30, raduno per la
tradizionale fiaccolata da piazza Arbarello sino a Palazzo
Civico, con il concerto bandistico della Polizia Municipale.
E il giorno dopo, alle 10, appuntamento al Cimitero Monumen-
tale di corso Novara per rendere omaggio alla memoria
di deportati e partigiani caduti.
Non mancheranno proiezioni cinematografiche, come il 22
aprile al Cecchi Point, così come incontri e dibattiti, che si
protrarranno sino a maggio inoltrato: ad esempio, il 16 alle
20.30, il Museo Diffuso della Resistenza, in corso Valdocco
4/a, ospiterà Il bisogno di R-esistere, una tavola rotonda tra
psicanalisi e storia, promossa dall’Archivio cinematografico
della Resistenza. Sono previsti anche, presso l’Istituto storico
della Resistenza, incontri e una mostra dedicati alla scrittrice
Lalla Romano e al suo impegno nella lotta antifascista. Il 25
aprile, inoltre, il Museo Diffuso sarà aperto dalle 10 alle
22: alle 11.30, nel cortile, il concerto del coro La Gerla. Il
programma completo delle iniziative è disponibile su
www.comune.torino.it
Il bisogno di R-esistere
Torino ricorda la Liberazione
La linea di montaggio della Grande
Punto nello stabilimento di Mirafiori
(foto Ufficio stampa FIAT)
Sacrario del Martinetto, il 5
aprile scorso: la commemorazione
dei partigiani fucilati in quello
che era un poligono di tiro
Il Comune e il Decreto sblocca-crediti
L’assessore Gianguido Passoni, nella seduta consiliare del
15 aprile ha risposto a una interpellanza bipartisan dei con-
siglieri comunali sui creditori della Città.
Per Passoni, il Comune di Torino “ha una situazione migliore
delle altre grandi città italiane avendo liquidato alla fine del
2011, violando il patto di stabilità, crediti per circa 400
milioni di euro”. Il fondo sblocca-crediti di Unioncamere,
invece, “non è stato risolutivo - ha detto - sono ancora poche
le aziende che vi hanno fatto ricorso e la media dei crediti
smobilizzati è pari a 26.800 euro su un massimo di 50mila
euro per operazione”.
(continua a pagina 10)
DAL 26 APRILE
IL FESTIVAL AZZ
(a pag. 9)
2
una sedia alla quale venivano
legati i condannati alla fuci-
lazione, ha pronunciato paro-
le dure verso chi ancora oggi semina
nostalgie nazifasciste e antisemitismo:
un veleno antico, che ora viaggia in
misura preoccupante anche sul web.
La presidente della Camera, che si è
fatta le ossa come portavoce dell’Alto
Commissariato delle Nazioni Unite
per i rifugiati (UNHCR), ha espresso
Arrivata a Torino per l’inaugurazione
della Biennale Democrazia 2013,
Laura Boldrini, da poche settimane
presidente dell’assemblea legislativa
di Montecitorio, ha visitato il Museo
Diffuso della Resistenza, accompagnata
dal sindaco Piero Fassino.
Un giro rapido ma non frettoloso, nel
palazzo settecentesco degli antichi
Quartieri militari di corso Valdocco
4/a che ne ospita la sede, oltre a
quelle di importanti istituzioni culturali
legate alla Resistenza, come l’Istituto
Storico e l’Archivio cinematografico.
La presidente, soffermatasi di fronte a
È iniziata alcuni giorni fa, con la riunione
della commissione Bilancio (presidente
Alessandro Altamura), la discussione del
Rendiconto 2012 presentato dalla Giunta
comunale. Fino a mercoledì 24 aprile, le
diverse Commissioni esamineranno le
parti di loro competenza del consuntivo
di Palazzo Civico, insieme ai relativi as-
sessori. Il 2012 si è chiuso, ha spiegato
l’assessore Gianguido Passoni, con un
risultato positivo di gestione pari a 49
milioni. Il Rendiconto relativo all’anno
scorso, una volta passato al vaglio delle
commissioni, dovrà essere approvato in
Sala Rossa entro il 30 aprile.
Sabato 13 aprile, in rappresentanza
della Città, il vicepresidente del Consi-
glio comunale Silvio Magliano ha pre-
miato a Rivoli atleti e squadre parteci-
panti agli Special Olympics, organiz-
zati dall’associazione Pandha, manife-
stazione annuale in costante crescita. I
diversi gironi che per alcuni giorni han-
no impegnato le squadre di ragazzi
con disabilità intellettive, sono stati di-
sputati a Rivoli, Collegno e Grugliasco.
Giochi di abilità ma soprattutto basket
sono state le discipline in cui squadre
provenienti da tutto il Piemonte si sono
confrontate. Il vicepresidente Magliano,
che ha “confessato” di avere un passato
da allenatore di pallavolo, ha auspica-
to che la politica sappia sostenere i gio-
vani nell’impegno sportivo. “Attraverso
lo sport si impara a partecipare e a
completarsi come persone”, ha detto
concludendo il suo breve discorso.
Premiati gli atleti degli Special Olympics
La presidente Laura Boldrini
al Museo della Resistenza
apprezzamento per il Museo torinese
e la sua funzione culturale ed educativa.
Alla fine, una considerazione lasciata
sul muro dei post it affissi dai visitatori,
rilanciata anche su Twitter: “Qui si
impara il senso della democrazia, la
diamo per scontata ma non lo è”.
(C.R.)
La presidente della Camera dei
Depurati, Laura Boldrini, in visita
al Museo della Resistenza con il
sindaco Piero Fassino
Consuntivo 2012, approvazione entro il 30 aprile
Il Presidente del Consiglio comunale,
Giovanni Maria Ferraris, ha incontrato
l’8 aprile scorso il nuovo console del Perù
a Torino, Tulio Alberto Mundaca Iturregui.
La comunità peruviana, nel solo territorio
comunale, conta circa diecimila persone
ed è una delle più numerose.
Iturregui, prima di arrivare a Torino, è stato
ambasciatore del suo Paese in Algeria
e in Egitto. Sotto la Mole proseguirà le
attività del suo predecessore, Liliana
Gomez, in virtù delle buone relazioni
che intercorrono tra la Città e il Perù.
(Giorgia Gai)
Il nuovo console peruviano a Palazzo Civico
Il presidente del Consiglio comunale con il
console peruviano
Il vicepresidente vicario del Consiglio
comunale, Silvio Magliano, premia uno dei
giovani atleti
Nonostante tutto il festival - ha
spiegato il direttore della rassegna
Giovanni Minerba - presenta un
cartellone di qualità. Centoventi
film da 34 nazioni, con i primi
film gay prodotti in Paesi dove cul-
turalmente le tematiche omoses-
suali sono ancora distanti da una
completa accettazione. Un calenda-
rio con film provenienti dal Libano,
dal Marocco, dal Pakistan e dalla
cattolicissima Polonia.
La sezione Vintage comprende film di
culto, come Il portiere di notte con l’in-
dimenticabile Charlotte Rampling. Un
omaggio è tributato allo scrittore ame-
ricano Gore Vidal, con Improvvisa-
mente l’estate scorsa di Mankiewicz,
di cui Vidal scrisse la sceneggiatura
ispirandosi all’atto unico di Tennessee
Dato per defunto a Natale, si è salvato
in extremis il festival torinese del cinema
GLBT dedicato ai temi del mondo
omosessuale. Lo staff della rassegna è
stato a Palazzo civico per presentare
in Commissione Cultura l’edizione
2013 (la ventottesima) con sede al
cinema Massimo dal 19 al 25 aprile.
E il refrain non cambia: la rassegna ha
un budget ridotto a 400mila euro, ri-
spetto ai 500mila dello scorso anno.
Alberto Barbera, il direttore del Museo
del cinema, ha aggiunto: “Questo
festival è un atto di speranza e carità:
si farà senza nemmeno conoscere
le risorse disponibili con un bilancio
di previsione ancora da approvare.
Delle due l’una. O aumenteranno i
contributi o saremo costretti a diminuire
le attività”.
È proprio necessario comprare 90
cacciabombardieri da circa 200 milioni
voti a favore, un
ordine del giorno
sul prospettato acquisto,
da parte dell’Italia, di una novantina
di velivoli da combattimento JSF - F35
Lockheed.
Il documento votato in aula (presentato
dai consiglieri Michele Curto e Marco
Grimaldi, con emendamento del consi-
gliere Stefano Lo Russo) sollecita “il go-
verno italiano a verificare la possibilità
che l’impegno finanziario relativo al pro-
gramma pluriennale del sistema d’arma
Joint Strike Fighter (JSF), sia contenuto in
dimensioni compatibili con gli obiettivi
di risanamento finanziario dello Stato e
con la necessità di dedicare risorse a
politiche sociali e di sostegno al lavoro”.
(C.R.)
Un ordine del giorno approvato in Sala
Rossa (prima firmataria Marta Levi)
chiede l’intervento delle autorità italiane
per scongiurare l’adozione da parte
dell’assemblea legislativa ugandese di
un disegno di legge che prevede la re-
clusione da un minimo di 7 anni sino
all’ergastolo per le persone omosessuali,
e fino a tre anni di carcere per chi non
denuncia alle autorità l’omosessualità
dei propri figli o pazienti. Contro questa
normativa si è già espresso il Parla-
mento Europeo, nel 2009 e nel
2010. Il documento chiede al Ministero
degli Affari Esteri di monitorare la vicenda,
e al Ministero dell’Interno di tenere conto
di quanto sta accadendo in Uganda,
per concedere lo status di rifugiato a co-
loro che giungessero in Italia chiedendo
protezione a causa della discriminazione
legata all’orientamento sessuale.
Contro la legislazione omofoba in Uganda
Festival del cinema GLBT,
avanti ma con budget ridotto
Williams. Soddisfatto Luca Cassiani,
presidente della Commissione:
“Nonostante i continui tagli il festival
si farà e rimane uno dei maggiori
appuntamenti del mondo GLBT”.
(R.T.)
Quest’anno l’immagine del Festival è firmata
da Ralf König, fumettista e scrittore tedesco
Cacciabombardieri e crisi economica
3
Un velivolo da combattimento JSF - F35
Lockheed (foto Wikimedia)
di dollari l’uno, in un momento in cui il
Paese vive una difficile situazione sociale
ed economica? Il 15 aprile, partendo da
questa riflessione, l’assemblea elettiva di
Palazzo Civico ha approvato, con 26
44
Poi Michele Curto (SEL) ha parlato
della mozione di maggioranza: “Il
Consiglio comunale oggi tutela l’am-
ministrazione civica. Il Comune è
potenzialmente parte danneggiata e,
al tempo stesso, potrà acquisire tutta
la documentazione utile per fare le
valutazioni del caso. Una volta defini-
to lo scenario si discuterà nel merito.
Oggi l’Amministrazione comunale fa
una scelta di trasparenza nei confronti
di tutti i cittadini, anche in vista dell’8
maggio, data d’inizio del processo”.
Vittorio Bertola (M5S): “Mi
colpisce il fatto che il Consiglio, pur
avendo avuto diverse occasioni per
prendere posizione sulla questione, si
sia sempre espresso in modo contrario
a quello che si sta profilando oggi. Lo
ritengo un problema di coerenza: per-
ché solo oggi viene presa posizione
circa l’operato di Cesare Vaciago in
qualità di city manager?”. Stefano
Lo Russo (PD): “La questione del-
l’eventuale costituzione di parte civile
da parte della Città nel procedimento
a carico di Cesare Vaciago non va
confusa con le vicende legate alla sua
attività amministrativa nei 14 anni in
carica come direttore generale della
Città. Qualora emergessero profili pe-
nali rilevanti sulla base degli atti ac-
quisiti che rendano necessario alla
Città costituirsi quale parte civile,
sarà l’avvocatura ad assumere i
necessari provvedimenti. Auspican-
do che tutto si risolva nel migliore
dei modi, ci sono comunque tutte
le condizioni per tutelare la Città e
circoscrivere l’episodio”. Silvio
Viale (PD): “Non voterò nessuna
mozione e mi chiedo perché il Con-
siglio voglia farlo. Vedo in tale
scelta un intento politico di condan-
na. Non è il Consiglio comunale
che può fare processi. Non siamo
né a Cuba, né nella vecchia
Unione Sovietica. È il sindaco il rap-
presentante legale della Città ed è
lui che deve valutare come pro-
cedere, come già è stato per il caso
della Continassa”. Infine è interve-
nuto il sindaco Piero Fassino:
“Viviamo in uno Stato di diritto e la
prima regola è che chiunque va
considerato innocente fino a even-
tuale accertamento di responsabilità.
La seconda è che chi giudica deve es-
sere in situazione terza e imparziale.
Ciò esclude che un organo politico
come il Consiglio comunale possa
emettere giudizi mentre, certamente,
deve tutelare l’interesse della Città
quando gli atti dimostrino che è stato
leso. Dunque l’Avvocatura esamini gli
atti e poi il Consiglio decida sulla
base di quell’esame se costituirsi come
parte civile. In questo senso non mi
pare accoglibile la mozione del con-
sigliere Marrone perché prescinde
da un’analisi degli atti, mentre è accogli-
bile quella del consigliere Curto che in-
vece assume gli atti come presupposto
per la decisione”.
Il Comune di Torino si sta costituendo
parte civile in ogni provvedimento pe-
nale che possa riguardare un danno
erariale, morale o di immagine della
città. In quest’ottica, il Consiglio comu-
nale ha approvato due mozioni che ri-
guardano l’ex direttore generale del
Comune, Cesare Vaciago. Le inizia-
tive della Sala Rossa fanno riferi-
mento al procedimento penale av-
viato dalla Procura per presunte irre-
golarità nel concorso del luglio
2010 per dirigenti al Comune di
Torino, annullato dal Consiglio di
Stato. Con l’approvazione delle
due mozioni il Consiglio comunale
impegna il sindaco, nella veste di
rappresentante legale del Comune
di Torino, a costituirsi parte civile in
tale vicenda. La prima mozione è
stata presentata dai gruppi di oppo-
sizione (primo firmatario il consiglie-
re Maurizio Marrone) e chiede la
tempestiva costituzione di parte civi-
le della Città. Ha ottenuto 16 voti
favorevoli, 15 contrari e due asten-
sioni. Una seconda mozione dei
gruppi di maggioranza (unico firma-
tario il consigliere Michele Curto) è
stata approvata con 17 voti favore-
voli e 4 astenuti. La mozione chiede
la nomina di un difensore dell’avvo-
catura comunale per ottenere copia
degli atti del procedimento e la suc-
cessiva costituzione del Comune di
Torino come parte civile. Prima del
voto, i Consiglieri comunali e il sindaco
hanno spiegato le loro posizioni.
E sono subito intervenuti i firmatari delle
due mozioni. Maurizio Marrone
(Fratelli d’Italia) ha detto: “Rilevo il ritardo
sui tempi, nonostante i pesanti addebiti
presenti nel procedimento penale a
carico dell’ex direttore generale. Oltre
alla nostra, è presente anche la
mozione proposta dal consigliere di
maggioranza Curto e sarò soddisfatto
se verrà approvata anche soltanto
quest’ultima. Ma la primogenitura
dell’iniziativa resta nostra”.
Il Comune parte civile contro Cesare Vaciago?
Approvate due mozioni in Sala Rossa
Una veduta del cortile d’onore di
Palazzo Civico
5
Un ordine del giorno, recentemente
approvato dal Consiglio comunale,
invita il Governo e il Parlamento a
inserire il Piemontese fra le lingue mi-
noritarie tutelate ai sensi della Legge n.
482 del 1999. Il documento, proposto
dal consigliere del Movimento 5 Stelle,
Vittorio Bertola, aderendo all’appello di
“Piemont 482” avanza questa proposta,
citando l’articolo 6 della nostra Costi-
tuzione: “La Repubblica tutela con appo-
site norme le minoranze linguistiche”.
Nel testo, si ricorda come il Piemontese
sia stato inserito dal Consiglio d’Europa
fra le lingue minoritarie (non i dialetti) già
nel 1981, con il rapporto 4745. Inoltre,
l’Atlas of the World’s endangered
languages dell’Unesco, nell’aggiorna-
mento dell’aprile del 2011, ha eviden-
ziato come il Piemontese rientri tra le
lingue considerate a forte pericolo di
estinzione. Anche in considerazione di
queste autorevoli prese di posizione, l’or-
dine del giorno sottolinea come sia
necessario, quale primo passo per la sua
tutela, il riconoscimento formale della
lingua Piemontese fra quelle minoritarie
(come lo sloveno o il sardo) tutelate
dallo Stato italiano con la Legge
482/1999. L’ordine del giorno è stato
approvato dalla Sala Rossa con 18 voti
favorevoli, 11 contrari e 3 astenuti.
(M.L.)
Il Piemontese, una lingua da salvare
Alcune “Giacomette” della Famija Turineisa,
associazione da sempre fra le più attive
nella difesa della lingua Piemontese
Il piano prevede l’attuazione di attività di
prevenzione e l’adozione dei provvedi-
menti necessari ad assicurare i primi
soccorsi in caso di eventi calamitosi, con
la predisposizione di piani d’emergenza
comunali e/o intercomunali.
Al Piano di emergenza comunale sono
collegati programmi specifici: “Difesa
civile”, di competenza del Prefetto,
per la gestione delle conseguenze di
un attacco terroristico; “Murazzi-Po” che
prevede la gestione di alluvioni nell’area
dei Murazzi; “Ex Arsenale Militare di
Borgo Dora”, piano che definisce proce-
dure e modalità per la salvaguardia di
chi si trova in quella zona, in caso di
piena del fiume; il piano di emergenza
esterno del Passante ferroviario, che ha
l’obiettivo di fronteggiare i rischi connessi
con eventuali incidenti nel tunnel.
Non è sicuramente un terremoto a
preoccupare i torinesi e le istituzioni
preposte a gestire eventi calamitosi.
Torino, infatti, classificata a livello 4, è
a bassissimo rischio sismico. Tuttavia è
utile che nessuno sottovaluti pericoli
imputabili alla natura o all’uomo.
Il Piano di Emergenza Comunale, ap-
provato dalla Sala Rossa, traduce così
la volontà di non farsi trovare impreparati,
in uno strumento operativo utile a preve-
dere interventi di primo soccorso, a coin-
volgere le associazioni di volontariato, a
informare la popolazione. Secondo il
documento, al sindaco viene affidata
la gestione dell’emergenza, in partico-
lare nella fase del primo intervento.
Al primo cittadino sono attribuite com-
petenze per la previsione e prevenzione
dei rischi nel territorio.
O ancora, il piano da attivare in caso
di cedimento della diga del Moncenisio:
si trova in territorio francese, ma le
conseguenze coinvolgerebbero la Valle
di Susa e anche Torino.
E se poco probabile è un terremoto, il
Piano di Emergenza individua prevalen-
temente altri scenari critici: dai fenomeni
meteorologici alle frane, dall’inquinamen-
to ambientale agli incendi boschivi, sino
agli incidenti urbani di vaste proporzioni
o ai disastri ferroviari o aerei. A queste
situazioni, naturalmente, sono correla-
te le procedure operative, rapportate
al livello di gravità degli eventi.
(Federico D’Agostino)
Torino è preparata a gestire le calamità
Sopra, un’immagine notturna della Dora in piena, vista da Lungo Dora
Firenze (2008); a destra, automezzi della Protezione Civile della Città di Torino
caratterizzato da una
significativa vivacità
culturale”.
Soddisfatto per la
posizione del sindaco il consigliere
Vittorio Bertola (5 Stelle), stupito però
di come il PD nazionale veda la nostra
città, dato l’accostamento tra San Salvario
e Scampia.
Bisogna continuare a perseguire i
progetti di riqualificazione, specie nel-
le periferie, secondo Roberto Tricarico
(PD), dato che anche a Roma si parla
del “modello Torino”.
Per Luca Cassiani (PD), è stata data
un’immagine fuorviante di Torino e in
particolare di San Salvario: una zona
dove ci sono invece grande sviluppo e
fermento culturale.
Se San Salvario è lontana dal degrado
Su richiesta dei consiglieri Bertola e
Appendino, il sindaco Fassino è inter-
venuto in Sala Rossa per fornire chiari-
menti sulla vicenda che ha coinvolto il
quartiere San Salvario, inserito dal PD
nella manifestazione contro la povertà
del 13 aprile.
“L’iniziativa - ha detto Fassino - è stata
comunicata in ragione da assimilare il
quartiere San Salvario a quartieri di
altre città caratterizzati da condizioni
di particolare degrado. E, peraltro,
ciò è avvenuto senza coinvolgere, tut-
tavia, le Istituzioni della Città in alcuna
forma di comunicazione e informazione.
Si è fornita così di San Salvario una
rappresentazione errata, non condivi-
sibile, del tutto lontana dalla realtà.
San Salvario ha conosciuto una condi-
zione di degrado 15 anni fa, a cui le
Amministrazioni comunali hanno mes-
so mano con un intenso programma di
investimenti e azioni per riqualificarlo.
Il che è avvenuto con successo, tant’è
che oggi San Salvario è un quartiere
Il Consiglio comunale ha approvato
l’istituzione della Tares, il nuovo tributo
sulla raccolta dei rifiuti che da que-
st’anno sostituisce la Tarsu. Il paga-
mento avverrà in quattro rate, tre a ti-
tolo di acconto (con importi in linea al-
la Tarsu pagata nel 2012) e una
quarta di conguaglio, con le tariffe
stabilite per il 2013.
Per le famiglie il pagamento degli
acconti è fissato per il 15 settembre, il
15 ottobre e il 15 novembre, mentre per
le utenze non domestiche (attività com-
merciali, artigianali...) lo scadenziario è
fissato al 20 maggio, 20 giugno e 20
luglio. Per il conguaglio, due i termini:
15 novembre per le utenze non domesti-
che, 15 dicembre per le famiglie.
La tassazione d’ora in poi dovrà coprire
integralmente i costi del servizio raccolta
rifiuti. Il Comune disciplinerà il nuovo
tributo con un apposito Regolamento.
Insegnanti e genitori legati alle scuole
dell’infanzia paritarie, aderenti alla
FISM, avevano manifestato nei giorni
scorsi per il mancato incasso del saldo
del contributo 2012, previsto dalla
convenzione con la Città. Una situazione
che mette in difficoltà la gestione degli
istituti e anche le famiglie, le quali ve-
dono il rischio di aumenti delle rette
scolastiche. Il Consiglio ha approvato
una mozione (primo firmatario Silvio
Magliano, emendata da Stefano Lo
Russo) in merito al mancato saldo del
contributo che ammonta a 1,74 milio-
ni, chiedendo all’esecutivo di Palazzo
Civico di predisporre gli atti necessari
a consentire il rispetto della convenzione,
tramite piani di pagamento certi.
FISM, la Sala Rossa chiede di saldare il contributo
San Salvario, un quartiere
uscito dal degrado
di Scampia o Corviale - ha ribadito
Marco Grimaldi (SEL) - non dimenti-
chiamo però che a Torino le povertà
dilagano: 3.600 sfratti, migliaia di
cassintegrati, esodati, licenziati, code
alle mense.
Anche Enzo Liardo (PdL) ha condiviso
quanto detto dal Sindaco: oggi San
Salvario è un quartiere appetibile,
assolutamente non degradato.
Infine, Maurizio Marrone (Fd’I) ha detto
che tale iniziativa propagandistica da
parte del PD non avrebbe potuto avveni-
re in realtà torinesi periferiche realmente
sofferenti e degradate.
(a cura di Massimiliano Quirico)
Festa dei vicini in un
cortile di San Salvario
Tassa rifiuti, si pagherà in quattro rate
Raccolta differenziata dei rifiuti
6
77
“Il difensore civico in Italia è scono-
sciuto - ha spiegato - in compenso ab-
biamo una proliferazione di garanti
nelle più diverse materie”, fatto, per
Caputo, negativo. Il paragone d’obbli-
go è con la Francia, dove al Défen-
seur des droits, fanno capo tutte le ma-
terie e tutte le istituzioni e i cittadini che
necessitano di tutela.
Questa figura di mediatore tra istituzioni
e cittadini, detta anche ombudsman,
esiste da circa un secolo e mezzo, ed è
oggi presente in 140 nazioni.
In Italia esiste dal 1997, grazie a una
legge del ministro della funzione pub-
blica, Franco Bassanini. Nel 2009, il
Il difensore civico regionale Antonio
Caputo, in una riunione con la com-
missione Pari opportunità (presidente
Domenica Genisio), ha rappresentato
il ruolo e la storia di questa figura in
Italia e all’estero.
Il Consiglio comunale nella seduta del
15 aprile, ha approvato una de-
libera che rinnova l’adesione
della Città all’Associazione Rete
Italiana di Cultura Popolare.
La Rete mira a tutelare e promuo-
vere le tradizioni orali e le culture
locali che devono essere preservate,
mantenute e trasmesse.
Inoltre, si occupa di promuovere il
territorio con la valoriz-
zazione di luoghi,
eventi, culture e Presidi
della Cultura Popolare.
L’Associazione, nata
nel 2009 dopo diverse trasformazioni,
prevede la creazione di una banca dati,
un centro policulturale e una rete di attività
tra i 42 soggetti aderenti, tra cui la Regione
Piemonte e la Regione Emilia Romagna,
la Compagnia di San Paolo, la Fonda-
zione CRT e l’Anci, sotto il patrocinio del-
l’Unione delle Province Italiane.
(G.G.)
Torino rinnova l’adesione alla Rete di Cultura Popolare
“Difensore civico, tra Urp e Garanti è poco valorizzato”
ministro Roberto Calderoni ha abolito
il difensore civico nei Comuni. Questa
“scopertura”, ha trovato solo parziale
rimedio attraverso il difensore civico
provinciale, o “territoriale”.
Dal 2011 esiste una convenzione tra
il Difensore civico del Piemonte, le Pro-
vince e alcuni Comuni. Il Comune di
Torino non ha per ora aderito alla con-
venzione e anche se c’è interlocuzio-
ne, ha detto Caputo, i suoi funzionari
non hanno obblighi in relazione a de-
cisioni o richieste del Difensore civico.
Quanto agli Uffici relazioni con il pub-
blico, sia municipali, sia nelle Asl, non
funzionano come strumenti di tutela,
ha detto Caputo, poiché non sono in
posizione di terzietà.
(S.L.)
Una mozione approvata dal Consiglio
comunale ha impegnato la Città di Torino
a commemorare il 70° anniversario
della rivolta del Ghetto di Varsavia. Si
trattò della prima insurrezione armata
di massa nell’Europa occupata dai na-
zisti. Tra il 19 aprile e il 16 maggio
del 1943, con poche armi e con la
forza della disperazione, la comunità
ebraica della capitale polacca sfidò
la potenza della Wehrmacht. Durante
quasi un mese di combattimenti nelle
strade del ghetto, persero la vita sette-
mila ebrei, altri 6mila morirono nella
case in fiamme o soffocati nei rifugi
sotterranei. I superstiti, circa 50mila,
furono costretti alla resa e quindi
deportati in diversi campi di sterminio.
Il documento, presentato da Silvio
Viale, chiede anche di dedi-
care una lapide o un cippo
commemorativo alla memo-
ria di Marek Edelman. Ebreo
polacco, militante del Bund
(partito socialista dei lavora-
tori ebrei) e vice comandante
della rivolta di Varsavia,
sopravvisse per divenire poi
uno dei più ascoltati consiglieri del
sindacato indipendente Solidarnosc.
(F.D’A)
70 anni fa l’insurrezione del Ghetto di Varsavia
Ebrei catturati dai tedeschi nelle
strade di Varsavia durante la rivolta
del 1943 (foto Wikimedia)
Il difensore civico regionale Antonio Caputo
e la presidente della commissione Pari
opportunità, Domenica Genisio
Il logo della Rete italiana
di Cultura Popolare
8
La riapertura, ormai prossima, della
sala cinematografica a luci rosse di
via Sacchi 18 preoccupa gli 843 cit-
tadini che hanno deciso di sottoscrive-
re la petizione al Consiglio comunale
presentata durante un Diritto di Tribu-
na, con la richiesta di esprimersi sul-
l’opportunità di concedere l’autorizza-
zione all’apertura di questo esercizio.
Chiusa da una decina di anni, la sala
si trova in Borgo San Secondo, pro-
prio di fronte a uno degli ingressi della
stazione di Porta Nuova, punto di sno-
do importante per chi arriva in treno
nella nostra città. I firmatari sono
preoccupati dell’impatto che la vista e
la frequentazione della sala
possano avere sull’immagine
di Torino e dalla possibilità “che l’atti-
vità nasconda traffici illeciti”. Se la
Città vuole davvero la riqualificazione
dell’area “quali misure si intendono
prendere per fermare il progetto, evita-
re il rischio di illeciti e preservare il de-
coro del quartiere?”. Ascoltati in sedu-
ta congiunta dalle commissioni Com-
mercio e Cultura, i firmatari hanno ri-
badito le proprie posizioni mentre i
rappresentanti della proprietà hanno
definito “esagerazioni” i timori espressi,
negando la possibilità di una correla-
zione fra l’attività della sala e lo svilup-
po di fenomeni criminali. L’assessore
Giuliana Tedesco ha infine spiegato
che trattandosi di una sala con meno
di 100 posti, il Comune non ha alcuna
discrezionalità nel concedere o meno
l’autorizzazione al suo funzionamento,
subordinata solo al possesso di alcuni
requisiti strutturali.
DIRITTO DI TRIBUNA
“No alla riapertura
del cinema a luci rosse”
Via Sacchi 18, come si presenta
oggi l’ingresso del cinema
Resistenza, le lotte operaie e l’apparte-
nenza al PCI. Fernando Bianchi, nato
a Rimini nel 1917 e Cesare Polcari,
professore e poi preside, nato a Torino
nel 1920, furono della stessa genera-
zione. “Quella cresciuta sotto il fasci-
smo - ha ricordato il sindaco - che ha
lottato per la Liberazione e che poi ha
partecipato alla ricostruzione del Paese”.
Bianchi entrò in fabbrica già a 14
anni, per poi prodigarsi per i diritti dei
lavoratori contro i licenziamenti per
rappresaglia. Divenne segretario della
Fiom nel 1952 e della Cgil piemontese
nel 1971. Adalberto Minucci fece
parte della generazione successiva,
che vide la riorganizzazione dei sin-
dacati a metà degli anni ’60, che ri-
portò in avanti il mondo operaio. “Cro-
nista alla Gazzetta di Livorno a 16 anni
- ha ricordato l’ex sindaco Diego Novel-
li - fu direttore della redazione torinese
de l’Unità, di Rinascita e di Left”.
“L’impegno civile e la passione politica li
hanno contraddistinti - ha dichiarato il
presidente del Consiglio comunale
Giovanni Maria Ferraris - condividendo gli
ideali di un partito che è stato anche sim-
bolo di un’epoca e bandiera della lotta
di classe, il Partito comunista italiano”.
(Tony De Nardo)
La Sala Rossa durante la commemorazione
dei consiglieri Bianchi, Minucci e Polcari
“Questa cerimonia non è solo un mo-
mento per ricordare ma per riflettere
su persone che hanno profuso il loro
impegno civile e politico per la città,
per far sì che ciò non cada nell’oblio”.
Con queste parole il sindaco Piero
Fassino è intervenuto alla commemora-
zione di tre ex consiglieri scomparsi.
Persone che avevano in comune la
Antifascismo e lotte operaie nella memoria del Consiglio
I 583 torinesi che hanno sottoscritto la
petizione presentata al Consiglio comu-
nale si dicono allarmati per la dimensio-
ne assunta dal debito della Città e “per
i tagli ai servizi sociali e le selvagge pri-
vatizzazioni che vengono presentate co-
me l’unica soluzione per affrontarlo”. La
complessità e la gravità della situazione
hanno suscitato numerose domande nei
firmatari che, supportati dal Comitato
“No Debito”, propongono la costituzio-
ne di una Commissione indipendente di
revisione del debito (AUDIT). La commis-
sione, con la collaborazione di esperti,
sarebbe incaricata di fare luce sulla si-
tuazione debitoria del Comune di Torino
e sulle operazioni di ristrutturazione
del debito. Dovrebbe cioè svolgere
un’indagine su “come è stato formato il
debito, come viene gestito, quali interes-
si soddisfa e quali bisogni comprime”.
I firmatari propongono anche la convo-
cazione di un Consiglio comunale aper-
to per discutere le proposte presentate e
dare la massima trasparenza alle scelte
di bilancio.
(a cura di Marcello Longhin)
“Fare chiarezza sul debito della Città”
Non erano le uniche tratte coperte da
filobus: c’erano anche una filovia per
Chieri, il 33 tra via Sacchi e Aero-
nautica, mentre il 34 collegava largo
Toscana a Lingotto e il 35 Lingotto con
Nichelino.
Ora, con una delibera del Consiglio
comunale, l’edificio-stazione che alla
fine del 2012 Gtt ha acquistato dal
Comune di Torino cambia destinazione
d’uso e diventa residenziale.
Il civico 6 di corso Francia per molti
torinesi è ancora il vecchio capolinea
dei filobus. Il piazzale dove la breve
via Matteucci sbuca sul corso Francia
aveva e ha caratteristi-
che da stazione. Lì i filo-
bus stazionavano sotto
l’insolita copertura costi-
tuita da un edificio-caval-
cavia. Dal “soffitto” scen-
deva il bifilare che ali-
mentava i grossi veicoli
filoviari. Tuttora sono visi-
bili le mensole che soste-
nevano i cavi elettrici.
Al muro, sopra la tabac-
cheria, è ancora di un
rosso vivo la scritta “Filovia Torino Rivoli”.
Lì i viaggiatori, al riparo da pioggia o
sole, si imbarcavano sui capienti arti-
colati che imboccavano ronzanti il più
lungo corso d’Europa. A Rivoli, capoli-
nea all’imbocco della centrale via
Piol. Col passaggio dalla società Ci-
trea all’Atm, nel 1977, la linea acqui-
sisce tre numerazioni: il 36 copre la trat-
ta Torino - Rivoli, il 37 quella tra Torino
e Grugliasco, a Collegno arriva il 38.
“Mi auguro che in prospettiva il Torino
Jazz Festival possa essere una forte attrat-
tiva per Torino e diventare uno dei princi-
pali appuntamenti jazzistici europei.”
Non manca di ambizioni il festival nel
sentire l’assessore alla Cultura, Maurizio
Braccialarghe, rivolgersi in questi termini
ai Consiglieri durante la presentazione
in Commissione consiliare della seconda
edizione della rassegna, che
inizierà il 26 aprile.
Quest’anno, alla direzione arti-
stica del festival c’è Stefano
Zenni al posto del critico televisi-
vo Dario Salvatori. Musicologo,
saggista, conferenziere, conduttore
per Radio Tre, Zenni non ha cambiato
la formula: gratuità di tutti gli appunta-
menti, due palchi principali (piazzale
Valdo Fusi e piazza Castello), un’am-
pia sezione off (Fringe) nei locali
sul Po, tanti eventi collaterali legati al
rapporto del jazz con l’arte, la
letteratura, il cinema. Come la mostra
fotografica Jazz de J à zz, con cinquan-
ta scatti del grande Guy Le Querrec
esposti al Museo di Scienze Naturali.
Nel programma spicca la presenza
delle star africane, con il sommo piani-
sta Abdullah Ibrahim e di Mulatu
Astatke. E poi Dorado Schmitt, Tania
Maria, i leggendari McCoy Tyner (in set-
tetto con i Latin All Stars) e Roy Haynes,
senza dimenticare gli italiani come Enrico
Rava, impegnato nel concerto d’avvio.
Allestire il festival costa 900mila euro,
di cui 715mila finanziati dagli sponsor
(Iren, Intesa San Paolo, Sncf e Conad).
A carico dell’amministrazione comunale
ci sono inoltre i costi di promozione
dell’iniziativa.
(Roberto Tartara)
Addio alla vecchia stazione dei filobus di corso Francia
Un giorno diventerà un condominio e
saranno pochi quelli in grado di ricor-
dare i filobus e la ferrovia della Citrea
che correva sull’attuale controviale di
corso Francia (la stazione era all’an-
golo con piazza Statuto). Solo per i
cittadini più anziani, quello sarà anco-
ra un luogo della memoria. Prima del-
la Seconda guerra mondiale e prima
dei filobus, in servizio dal 1955 al
1979, era proprio lì che ci si imbarcava
sul trenino o sul tram a cavalli, con bam-
bini e panieri, per le gite domenicali
nelle campagne di Pozzo Strada.
(Silvio Lavalle)
A destra, un’immagine di corso
Francia (anni ‘50), con il filobus e
due trenini in transito; sotto, l’ex
stazione di corso Francia 6, come
appare oggi
Il pianista sudafricano Abdullah Ibrahim,
simbolo del jazz del grande continente:
ha suonato anche in occasione
dell’insediamento del presidente Nelson
Mandela nel 1994, dopo la fine
dell’apartheid
Torino Jazz Festival, 130 appuntamenti gratuiti
9
Accendiamo una luce
sull’autismo
Il 2 aprile ricorre la Giornata Mondiale
per la Consapevolezza dell’Autismo, vo-
luta dalle Nazioni Unite come momento
di sensibilizzazione nei confronti di una
disabilità nascosta e per questo ancora
più difficile da vivere per chi vive in tale
condizione e per la sua famiglia. L’auti-
smo non si vede, ma pregiudica in modo
determinante i rapporti sociali, a volte al-
lontana le persone, fa sì che gli altri, i co-
siddetti “normali”, ti guardino con stupore
e un po’ di imbarazzo, spingendoti a rin-
chiuderti ancora di più in quel mondo in-
teriore che appare così sicuro e acco-
gliente. “Accendi una luce blu sull’auti-
smo” è lo slogan della Giornata del 2
aprile che ogni anno accende i riflettori
su centinaia di famiglie in città e oltre
400mila in Italia: raccogliendo la propo-
sta che da alcune Associazioni è giunta
all’Ufficio di Presidenza del Consiglio
Comunale, Torino ha aderito all’iniziativa
illuminando di blu l’obelisco di piazza
Savoia, uno dei nostri monumenti simbo-
lo. Accendere la luce sull’autismo signifi-
ca aiutare queste persone non solo a ri-
vendicare il diritto all’assistenza, ma so-
prattutto alla dignità e al rispetto. Al rico-
noscimento di un bisogno per cui mai
nessuno ha ritenuto di scadere nell’assi-
stenzialismo, ma per rispondere al quale
c’è bisogno di una società più aperta,
più disponibile. Abbattere le barriere cul-
turali, specialmente nel caso delle disabi-
lità intellettive e cosiddette “invisibili”, è
un imperativo categorico per ogni città
e ogni amministrazione moderna.
Silvio Magliano
Vicepresidente vicario
del Consiglio comunale
(segue dalla prima pagina)
Nessun creditore del Comune vi ha
fatto ricorso “dato che fino a settembre
2012 siamo riusciti a pagare media-
mente in 90 giorni. Più critica è la si-
tuazione dei grandi fornitori. Il decreto
governativo dell’8 aprile scorso con-
sente alle tesorerie comunali di antici-
pare fino a 5/12 del bilancio preven-
tivo - ha proseguito l’assessore - per ri-
mediare al venire meno, con l’entrata
in vigore dell’Imu, dei trasferimenti del-
lo Stato nel mese di febbraio”, sostituiti
solo a giugno 2013 dagli introiti Imu.
“Il 30 aprile, scadenza per trasmettere
i dati al Ministero dell’economia e del-
le finanze, saremo in grado di dire
quanti sono i fornitori della Città che
hanno superato i 120 giorni di attesa”.
La certificazione dell’intero debito esigi-
bile, dovrà essere trasmessa al Ministero
dell’economia e delle finanze.
È seguito un dibattito aperto da Michele
Curto (SEL): ”cifre modeste possono es-
sere decisive per le piccole imprese, il
fondo sblocca crediti è inadeguato o
siamo noi che non certifichiamo i crediti?”.
Alessandro Altamura (PD) ha
proposto di approfondire in commissione:
“si può fare con la Giunta il lavoro di
concerto che non si è fatto in prece-
denza”. Per Maurizio Marrone
(Fratelli d’Italia), se imprenditori arriva-
no a uccidersi, “evidentemente non è
l’informazione sullo sblocco dei crediti
verso le P.A. a mancare, bensì l’accesso
a tali strumenti”. Chiara Appendino,
del Movimento5Stelle, ha messo l’ac-
cento sulla ”inaccessibilità del credito”
mentre le anticipazioni di tesoreria
“dovrebbero soccorrere il Comune.
Domenica Genisio (PD) ha ricor-
dato che presso Unioncamere “di 10
milioni di euro disponibili, solo 1,5
milioni sono stati richiesti e questo
per la difficoltà dell’iter burocratico”. Per
Andrea Tronzano (PdL) “bisogna dare
massima informazione, evitare discri-
minazioni di settore nella liquidazione
dei debiti e avere tempi chiari e rapidi”.
Marco Grimaldi (SEL) ha chiesto “la
convocazione delle commissioni Bilancio
e Assistenza con l’audizione di Union-
camere e del mondo delle cooperative”.
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO COMUNALE
10
Bandiere al vento a Palazzo Civico
Creditori del Comune, il dibattito
La Presidenza
In occasione del 70esimo anniversario
della rivolta del Ghetto di Varsavia,
che si celebra il 19 aprile, il Consiglio
Comunale ha approvato una mozione
che chiede di commemorare la prima
insurrezione armata nell’Europa occu-
pata dai nazisti con una cerimonia
pubblica in largo Polonia, dove dal
2007 un cippo ricorda i soldati del se-
condo corpo d’armata polacco, che
negli anni 1943-1945 combatterono
per la Liberazione d’Italia.
Secondo le disposizioni della Sala Rossa,
venerdì 19 aprile verrà commemorata la
memoria di Marek Edelman, ebreo po-
lacco militante del Bund - il partito socia-
lista dei lavoratori ebraici - e vicecoman-
dante della Rivolta del Ghetto di Varsa-
via. Impegnato nella lotta contro ogni
forma di totalitarismo di violenza, Edel-
man ha continuato nella Polonia dopo-
guerra la sua militanza anticomunista;
tra i più ascoltati consiglieri di Solidarno-
sc, è stato protagonista della fase di
transizione nonviolenta dal socialismo
reale alla democrazia.
L’approvazione da parte della Sala
Rossa, a pochi giorni dalla ricorrenza
del 25 aprile, rappresenta un atto non
rituale, che riporta alla nostra memoria
la grande spinta ideale della lotta di
Resistenza al nazifascismo, che ha ac-
comunato in tutta Europa centinaia di mi-
gliaia di uomini e donne appartenenti a
fedi e ideologie differenti, un messaggio
prezioso più che mai in questa fase di
disorientamento e divisione.
Silvio Viale
La Sala Rossa
ricorda la rivolta
del Ghetto di Varsavia
PARTITO DEMOCRATICO
Gli enormi, evidentemente inutili, sacrifici
a cui sono sottoposti le imprese e i citta-
dini impongono scelte chiare: dobbia-
mo contribuire a diminuire la pressione
fiscale locale. Dal 1996 a oggi, infatti,
si stima sia cresciuta a livello nazionale
del 114%. Torino è in cima alla classifi-
ca a seguito dell’enorme debito.Tassa ri-
fiuti, occupazione suolo pubblico, tariffe
delle mense scolastiche, parcheggi a
pagamento, costo del biglietto del mez-
zo pubblico sono solo alcune delle voci
che incidono sui bilanci delle famiglie e
degli imprenditori. Non vogliamo copia-
re il gioco del PD scaricando le respon-
sabilità su altri. Siamo tutti sulla stessa
barca. Il nostro impegno è quello di tro-
vare delle vie praticabili, visti i tagli or-
mai insensati, che consentano di far re-
spirare i cittadini e gli imprenditori rimet-
tendo loro un po’ di soldi in tasca.
Sull’Imu, sulla Tares (due patrimoniali ma-
scherate), sulla Cosap, sui servizi a do-
manda individuale daremo dei suggeri-
menti sulle aliquote, sui coefficienti e su-
gli indici di copertura. Le nostre attenzio-
ni saranno dedicate alle imprese e ai
loro lavoratori.
Massima attenzione, quindi, all’edilizia,
agli ambulanti, ai commercianti di vici-
nato, ai locali di somministrazione di ali-
menti e bevande, ai cittadini senza lavo-
ro. A questo tentativo abbineremo la
proposta di continuare nelle dismissioni
di aziende pubbliche, uno dei modi per
uscire dall’avvitamento del “tassa e
spendi”.
Il capogruppo
Andrea Tronzano
Tasse e tariffe locali:
far respirare le imprese
e i cittadini
POPOLO DELLA LIBERTÀ
Con la caduta del Muro di Berlino e la
fine della guerra fredda, il timore di un
conflitto nucleare si è allontanato,
stemperandosi nel tempo come un
evento del passato. A ravvivarne il ri-
cordo ha però provveduto il novello
dittatore della Corea del Nord, Kim
Jong-un, surreale rampollo di una dina-
stia di oppressori del popolo nord-co-
reano, che minaccia un attacco con
armi nucleari, le quali pur sembrando
di non poter costituire una minaccia a
livello globale, localmente potrebbero
avere effetti gravissimi, soprattutto nei
riguardi di Corea del Sud e Giappone.
Infatti gli Stati Uniti non hanno sottovalutato
il problema, predisponendo immediate
misure per fronteggiare la situazione. La-
scia perplessi constatare che ancor oggi
possano esistere personaggi quale il cita-
to Kim Jong-un che, da un lato, appare ri-
dicolo e inadeguato al ruolo rivestito, ma
dall’altro causa forte preoccupazione per
il potere che possiede, in grado di coerci-
re un intero popolo. Questo accade quan-
do si usano e vengono imposti il persona-
lismo o il culto di un’unica persona per
conquistare e conservare il potere: i diritti
collettivi e le voci contrarie vengono can-
cellati, facendo valere solo un’unica vo-
lontà, nella Corea del Nord come altrove.
Alla Corea del Nord auguriamo che il go-
verno, terminata l’esibizione di forza, si
renda conto dell’assurdità delle posizioni
assunte e pensi a migliorare, anche attra-
verso la collaborazione internazionale, le
condizioni del suo popolo privo di libertà
e ricco solo di povertà.
il Gruppo consiliare Moderati
MODERATI
Dispotismo
e minaccia nucleare
11
La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La v
Le attività del Consiglio comunale su
www.comune.torino.it/consiglio/attività
12
oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de
Il risultato finale, alla prova dei fatti, è
quello che nessuno osava prospettare:
Murazzi chiusi in attesa del bando pub-
blico di assegnazione delle nuove licen-
ze, inchiesta giudiziaria in corso per
chiarire eventuali responsabilità di uffici
e rappresentanti politici e, sullo sfondo,
un senso di frustrazione e di sconforto
nel vedere il simbolo della movida tori-
nese inutilizzabile sino a data da desti-
narsi. In mezzo a tanti interrogativi resta
una certezza: anche questa volta, l’iner-
zia e la poca lungimiranza dell’Ammini-
strazione Comunale hanno acuito le dif-
ficoltà di un contesto operativo già com-
promesso da anni di gestione non sem-
pre trasparente degli spazi e da un
approccio istituzionale assai discutibile,
alla base di un monte inadempienze vi-
cino ai 400mila euro. Se da un lato è
positiva l’approvazione del nuovo Piano
d’Ambito Integrato, che va a sostituire
quello del 2005 rimasto inapplicato,
dall’altro il percorso di regolamentazio-
ne è maturato ed è giunto all’attenzione
del Consiglio con un ritardo inaccettabi-
le: la condizione di degrado dovuta
all’abusivismo edilizio, la difficile convi-
venza tra vita notturna e residenti, la
prossima scadenza delle concessioni e
la morosità degli attuali gestori, erano
elementi risaputi anche dai non addetti
ai lavori, sin dalla chiampariniana notte
dei tempi. L’auspicio è quello di riconse-
gnare alla città, nel più breve tempo
possibile, un lungofiume all’altezza delle
altre grandi metropoli europee, nell’otti-
ca di ulteriore rilancio turistico di Torino.
Paola Ambrogio
FRATELLI D’ITALIA
CENTRODESTRA NAZIONALE
Murazzi: la mancata continuità
operativa è una sconfitta
per la politica cittadina
L'attenzione del Gruppo della Lega Nord
in questo periodo è particolarmente con-
centrata su un'emergenza mai risolta da
parte della maggioranza. Si tratta dei nu-
merosi campi nomadi abusivi e dell'enor-
me numero di zingari che impunemente
possono vivere sulle spalle dei torinesi,
senza pagare le utenze, senza essere
controllati nello svolgimento di attività cri-
minose, senza il minimo interesse all'inte-
grazione. Recentemente sono stati resi di-
sponibili 5 milioni di euro, stanziati dal
precedente Ministro degli Interni Roberto
Maroni, per risolvere una situazione di
emergenza. Ma Torino non ha intenzione
di risolvere alcunché, continuando ad av-
valersi delle associazioni che col buoni-
smo campano, e sperperando i milioni in
un grande regalo agli zingari. Queste si-
tuazioni sono inaccettabili, così come la
tolleranza della sinistra verso le bidonville:
situazioni sempre di emergenza sanitaria,
che degradano il tessuto sociale e metto-
no a repentaglio la sicurezza. Questi
"campi" abusivi, sono a rischio esondazio-
ne, vedono di frequente svilupparsi incen-
di, non hanno i minimi requisiti di igiene,
però chiunque li critichi è tacciato di raz-
zismo. Ciò che sta facendo il sindaco Fas-
sino, è solo legittimare una situazione pe-
ricolosissima. La Lega Nord non è di-
sposta a tollerare ancora a lungo un si-
mile trattamento di disparità, che in
pratica è la resa incondizionata dell'am-
ministrazione di fronte a comunità unite
e arroganti, e il più totale disinteresse per
i bisogni di chi paga le tasse.
Fabrizio Ricca (capogruppo)
Roberto Carbonero
Barbara Cervetti
LEGA NORD
BOSSI
Campi nomadi,
emergenza irrisolta
Il Castello del Valentino fu costruito nel
‘600 e davanti al suo ingresso si con-
cepì uno scenografico viale alberato.
Gli alberi nel tempo son cambiati, ma il
viale esiste ancora e l’unico cambiamento
significativo degli ultimi 100 anni è stato
intitolare il corso a Guglielmo Marconi.
Ora Fassino vuole cancellare 400 anni di
storia per fare un parcheggio, come se
non sapessimo che nel futuro la mobilità
sarà diversa e chissà se serviranno anco-
ra i box interrati. Tempo fa abbiamo pub-
blicato l’elenco dei parcheggi proposti
dall’amministrazione chiedendo il parere
dei cittadini. Poi in perfetta solitudine ab-
biamo votato contro la delibera. Il proget-
to prevede 180 box privati da vendere a
50/60.000 euro l’uno, rasando al suolo
l’alberata e creando una grande piazza
pedonale (dall’uso tutto da capire), con
pochi alberelli che cresceranno su una so-
letta di cemento, eliminando 220 posti
dalle strisce blu in superficie. Chi ci gua-
dagna è il privato che a fronte di quasi
10 mln di euro di incasso potenziale ne
spenderebbe 4 o 5 per lo scavo e la risi-
stemazione superficiale, e meno di 1 mln
di euro per il diritto di concessione. L’altra
sera si è svolto il Consiglio di Circoscrizio-
ne aperto, su mozione del nostro Gruppo.
Per l’amministrazione è stata una disfatta,
con l’assessore Lubatti scappato a metà
(per un improrogabile impegno) e i tecnici
comunali insultati dalla gente. Persino il
bollettino ufficiale della Circoscrizione
parla di contestazione.
Per fortuna la gente è sempre meno
disposta a subire!
Chiara Appendino
Vittorio Bertola (capogruppo)
MOVIMENTO 5 STELLE
La città del cemento
13
ei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gru
Il capogruppo di UDC e Alleanza per la
Città, Alberto Musy, è ancora impossibi-
litato a svolgere la propria attività consi-
liare per le conseguenze dell’attentato
da lui subito il 21 marzo dell’anno
scorso.
UDC E ALLEANZA PER LA CITTÀ
VERSO IL TERZO POLO
Ho recentemente appreso che, dopo
alcune riunioni degli Uffici di Presi-
denza ed Esecutivi Nazionali, senza
dimenticare l’errore di fare e sostene-
re la lista Ingroia, Italia dei Valori ha
deciso di rinnovare il partito senza
cambiare effettivamente nulla nella
sostanza.
Il “Nuovo” sarà un congresso con tan-
to di tesseramento, acquistabile anche
mediante bollettino postale cumulabile
per migliaia di tessere.
Il risultato sarà probabilmente la vitto-
ria di Di Pietro (sua o di qualcuno in
sua vece) al congresso e forse, proprio
lui, sarà anche il capocorrente della
sua stessa creatura.
In tanti abbiamo già chiesto, a gran
voce, un vero rinnovamento, valoriz-
zando la classe dirigente del partito
capace e credibile, abbiamo chiesto
primarie vere per rinnovare i vertici, fa-
cendo ripartire tutto il buono che Italia
dei Valori ha fatto in questi anni.
Credo che ora sarà difficile, per me e
per tanti altri che ci hanno creduto,
combattere dall’interno.
il capogruppo
Giuseppe Sbriglio
Italia dei Valori:
così è senza futuro
ITALIA DEI VALORI
DI PIETRO
La scorsa settimana 500 fasce tricolo-
re si sono riunite nella sede della Pro-
vincia per opporsi alla decisione della
giunta Cota di ridurre i finanziamenti
al trasporto pubblico del 38%. Insieme
a loro siamo andati sotto alla Regione
con 22 pullman per dire al Presidente
fuorisede: “abbiamo già tagliato del
15% ulteriori riduzioni sono impratica-
bili se non mettendo in crisi il sistema
aziendale e a rischio i posti di lavoro”.
Le ipotesi di bilancio della Regione
metterebbero in ginocchio il servizio
pubblico mentre la crisi porta a un au-
mento dei passeggeri, in un periodo
nel quale serie politiche ambientali so-
no sempre più necessarie. Se la prece-
dente ondata di tagli è stata fronteg-
giata con una riorganizzazione del si-
stema e l'aumento dei biglietti, le con-
seguenze di tagli ulteriori sarebbero
drammatiche: meno linee, meno fer-
mate, meno corse. La situazione è in-
sostenibile, se la Regione non cam-
bierà il suo bilancio, ci sarà una situa-
zione analoga sul Welfare, sui Servizi
Educativi e sulla Cultura. Gli enti locali
non riusciranno a erogare quei servizi
fondamentali soprattutto in un periodo
di crisi. Se si riduce l’offerta dei servizi
si contribuisce a un effetto recessivo.
Così non solo non si contrasta la crisi,
ma si accentua verso i lavoratori, gli
studenti, le famiglie e le imprese. Con-
tinueremo questa battaglia nella gior-
nata di sciopero regionale del 18
aprile e in tutte le sedi istituzionali do-
ve SEL è presente. Non lasceremo a
piedi la città, mandiamo a casa Cota!
Marco Grimaldi
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ
Salviamo il trasporto
pubblico
#percambiareariainpiemonte
oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de
14
TORINO LIBERA
Perché no?
Una buona parte di guidatori, dopo i
costi sempre più elevati della benzina,
dell’assicurazione e del bollo, osserva
con grande interesse il mercato delle
auto elettriche.
Ma questo tipo di vetture, può costitui-
re davvero un’alternativa economica e
green, rispetto a quelle tradizionali a
benzina? L’auto elettrica ha grandi po-
tenzialità, piace, ma il suo prezzo è
ancora caro. Nel frattempo, la Legge
Sviluppo n. 134/2012, ha previsto
agevolazioni per l’acquisto di veicoli
a basse emissioni complessive (BEC).
Se un torinese, che vive nella città più
inquinata d’Italia e considerata una
Smart City, decidesse di aderire agli in-
centivi, comprando un’auto, si trovereb-
be un’amara sorpresa.
Quale? Il veicolo ecologico non potrebbe
essere ricaricato. Infatti, a Torino, non
esiste un’adeguata rete distributiva,
per le batterie al litio, anzi proprio non
esiste. L’unico punto di rifornimento è
situato in corso Duca degli Abruzzi
per le biciclette, mentre in città come
Milano ci sono 47 colonnine, 63 a
Roma e addirittura 137 a Firenze
(fonte www.colonnineelettriche.it).
Anche perché è possibile creare dei
contratti con i fornitori di energia, che
si farebbero carico dei costi, per le in-
stallazioni delle colonnine.
il capogruppo
Ferdinando Berthier
Le notizie degli ultimi giorni, relative ai
suicidi di imprenditori e lavoratori a
causa della crisi economica, mi hanno
profondamente colpito e addolorato.
Tra gli ultimi tragici eventi di questa na-
tura, si annovera anche l’episodio av-
venuto nella nostra città, in cui si è tol-
to la vita un imprenditore ortofrutticolo,
soffocato dai debiti e dalla spirale del-
la crisi che si avvitava intorno a lui.
Si può solo immaginare la disperazio-
ne e lo sconforto di persone che si sen-
tono tanto umiliate e abbandonate da
non trovare altra soluzione che com-
piere un gesto estremo.
Emblematica la coincidenza che il fat-
to sia avvenuto non molto lontano
dall’Oval Lingotto, in cui si teneva l’in-
contro della Piccola industria, dove so-
no state ribadite le necessità di inter-
vento urgente da parte della politica,
a fronte dell’enorme numero di impre-
se che chiudono e delle innumerevoli
difficoltà che queste affrontano quoti-
dianamente.
In quest’ottica, si avverte l’esigenza di
superare l’attuale fase politica di stal-
lo, che rappresenta un ulteriore ele-
mento di criticità e di incertezza, e di
formare con sollecitudine un governo
stabile e credibile, che si concentri
prioritariamente su questi temi strategi-
ci per la tenuta economica e sociale
dell’Italia, oltre a fornire agli enti locali
gli strumenti, limitatamente alle loro
competenze, per essere più incisivi ed
efficaci nell’affrontare le emergenze in
corso.
il capogruppo
Giovanni Porcino
DIRITTI E LIBERTÀ
GRUPPO MISTO DI MAGGIORANZA
Le tragedie della crisi
AL CENTRO CON SCANDEREBECH
Si è discussa in Commissione la mozione
da me presentata per iniziare la speri-
mentazione dell'installazione di alcuni
tornelli su alcune linee di trasporto, per
garantire un corretto servizio solo a co-
loro che lo pagano, isolando così tutti
i "furbetti portoghesi".
La mozione è stata accolta favorevol-
mente da tutte le forze politiche presen-
ti in commissione, ma soprattutto dagli
uffici di GTT che inizieranno la prima
sperimentazione su una linea extra ur-
bana della città. Iniziando la speri-
mentazione sarà possibile valutare gli
esiti positivi o meno, il recupero dell'e-
vasione, si registreranno i passaggi
dei clienti, si saprà l'orario di ingresso e
si garantirà più sicurezza ai passeggeri
onesti.
La sperimentazione è già diventata
realtà a Bologna, che ha dotato tutte
le linee extra urbane, altri modelli sono
presenti a Brescia, Modena, Perugia,
Roma e Milano, dove proprio qua
ATM perde 40 milioni l'anno per bi-
glietti non timbrati. Ovviamente siamo
in un momento in cui si deve tagliare
sul trasporto, quindi si chiede anche
che gli esuberi di personale derivante dai
tagli venga usato per assistere anziani
e cittadini a utilizzare correttamente
i tornelli.
il capogruppo
Federica Scanderebech
Tornelli sui bus:
parte la sperimentazione
e
PARTITO DEMOCRATICO
gruppopartitodemocratico@comune.torino.it
Tel. 011.442.3104/3669
Fax 011.442.3108
Alessandro Altamura
Guido Alunno
Domenico Carretta
Luca Cassiani
Lucia Centillo
Domenica Genisio
Marta Levi
Stefano Lo Russo (capogruppo)
Domenico Mangone
Marco Muzzarelli
Fosca Nomis
Laura Onofri
Michele Paolino (vice capogruppo)
Roberto Tricarico
Giovanni Ventura
Silvio Viale
TORINO LIBERA
torinolibera@comune.torino.it
Tel. 011.442.3762
Ferdinando Berthier (capogruppo)
AL CENTRO CON SCANDEREBECH
federica.scanderebech@hotmail.it
Tel. 011.442.3651
Fax 011.442.3136
Federica Scanderebech (capogruppo)
MODERATI
gruppomoderati@comune.torino.it
Tel. 011.442.1967
Fax 011.442.3719
Michele Dell’Utri
Giovanni Maria Ferraris
Piera Levi-Montalcini (vice capogruppo)
Gabriele Moretti (capogruppo)
MOVIMENTO 5 STELLE
BEPPEGRILLO.IT
movimento5stelle@comune.torino.it
Tel. 011.442.2074/5760
Fax 011.442.3118
Chiara Appendino
Vittorio Bertola (capogruppo)
LEGA NORD - BOSSI
leganord@comune.torino.it
Tel. 011.442.3272
Fax 011.442.3249
Roberto Carbonero
Barbara Cervetti
Fabrizio Ricca (capogruppo)
GRUPPO MISTO DI MAGGIORANZA
DIRITTI E LIBERTÀ
misto-maggioranza@comune.torino.it
Tel. 011.442.3492
Giovanni Porcino (capogruppo)
GRUPPO MISTO DI MINORANZA
PROGETT’AZIONE
Angelo D’Amico (capogruppo)
POPOLO DELLA LIBERTÀ
pdl@comune.torino.it
Tel. 011.442.2685
Fax 011.442.3126
Michele Coppola
Enzo Liardo (vice capogruppo)
Paolo Greco Lucchina
Silvio Magliano
Andrea Tronzano (capogruppo)
UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE
Giovanni Maria Ferraris (presidente): presidente.consigliocomunale@comune.torino.it - Tel. 011.442.2511
Silvio Magliano (vicepresidente vicario): vicepresidente.magliano@comune.torino.it - Tel. 011.442.2760
Marta Levi (vicepresidente): vicepresidente.levi@comune.torino.it - Tel. 011.442.3261
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ
gruppo.sel@comune.torino.it
Tel. 011.442.2646/2648
Fax 011.442.1614
Michele Curto (capogruppo)
Marco Grimaldi
FRATELLI D’ITALIA
fratelliditalia@comune.torino.it
Tel. 011.442.3056
Paola Ambrogio (vicecapogruppo)
Maurizio Marrone (capogruppo)
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CONSILIARI
DI PIETRO - ITALIA DEI VALORI
italiadeivalori@comune.torino.it
Tel. 011.442.3258
Fax 011.442.3490
Giuseppe Sbriglio (capogruppo)
UDC E ALLEANZA PER LA CITTÀ
VERSO IL TERZO POLO
terzopolo@comune.torino.it
Tel. 011.442.3299
Alberto Musy (capogruppo)
cittAgorà
Periodico del Consiglio comunale di Torino
Anno X n. 3 (148) del 22 aprile 2013
Reg. Tribunale di Torino n. 5759 del 5 febbraio 2004
Direttore responsabile: Remo Guerra
Coordinamento redazionale: Claudio Raffaelli
In redazione: Federico D’Agostino (cittAgoradio), Tony De Nardo,
Silvio Lavalle (cittAgoradio), Marcello Longhin (diritto di tribuna),
Massimiliano Quirico (edizione web), Roberto Tartara (edizione web).
Collaborano: Paolo Amati e Giorgia Gai
Redazione: piazza Palazzo di Città, 1 - 10122 Torino
tel. 011.442.36.71 (segreteria telefonica), fax 011.442.24.24
e-mail: ufficiostampa.consiglio@comune.torino.it
Foto: Ufficio stampa Consiglio comunale
Composizione e stampa: Stige S.p.A. - San Mauro T.se (TO)
Stampato su carta riciclata al 100% che ha ottenuto
il marchio di qualità ecologica - Ecolabel europeo
Notizie ogni martedì e venerdì su
www.cittagora.it
Seguici quotidianamente su
Notiziario audio/video ogni martedì e venerdì su
Puoi ritirare gratuitamente cittAgorà
anche presso tutte le Circoscrizioni
Vedere, sentire, sapere…
Contro la contraffazione
La Città di Torino, con la Direzione
Corpo di Polizia Municipale, è in prima
linea per diffondere la cultura della
legalità e contrastare il fenomeno della
contraffazione, attraverso il progetto
“Il Replicante”, approvato dall’Asso-
ciazione Nazionale Comuni Italiani
(ANCI), con il sostegno finanziario del
Ministero dello Sviluppo Economico.
Info:
www.comune.torino.it/vigiliurbani
Elliott Erwitt a Palazzo Madama
Fino al 1° settembre la Corte Medievale
di Palazzo Madama, in piazza Castello
a Torino, ospita una retrospettiva del
fotografo Elliott Erwitt, organizzata
dalla casa editrice d’arte Silvana
Editoriale e dall’agenzia Magnum
Photos, in collaborazione con Comune
di Torino e Fondazione Torino Musei.
Sono esposte 136 fotografie in
bianco e nero, selezionate perso-
nalmente dall’artista.
Orari: dal martedì alla domenica
dalle 10.00 alle 18.00 (domenica
fino alle 19.00); chiuso lunedì.
Biglietti, audioguida compresa:
euro 8 intero, euro 5 ridotto.
Reciproca solidarietà e lavoro
accessorio
Città di Torino e Compagnia di San
Paolo propongono il progetto “Recipro-
ca solidarietà e lavoro accessorio”. Due
le finalità: sostenere i cittadini in situazioni
di disagio economico dipendenti dalla
crisi occupazionale; offrire alla collettività
ulteriori servizi, impiegando sul territorio,
temporaneamente, risorse lavoro altri-
menti inoccupate. Le attività coinvolgono
torinesi interessati a integrare il proprio
reddito svolgendo attività di utilità sociale
che verranno compensate attraverso
voucher per il lavoro accessorio.
Info: www.comune.torino.it/lfs/pag/
reciproca _solidarieta.html
Centro di ascolto per giovani
In via Giolitti 40/B a Torino è attivo
ARIA, centro d’ascolto del Comune di
Torino rivolto a ragazzi dai 14 ai 21
anni per fornire un luogo di riflessione
e di confronto che aiuti ad affrontare
quelle crisi e difficoltà che si incontra-
no normalmente in fase di crescita,
beneficiando dell’ascolto di un adulto
estraneo alla famiglia che sostenga
nella riflessione e nella chiarificazione
su di sé.
Il servizio è gratuito.
Info: 011/812.66.37
aria@comune.torino.it
Incontri sull’educazione
A partire dal 22 aprile, il Progetto
Famiglie della Direzione Servizi
Educativi del Comune di Torino pro-
muove un ciclo di incontri sull’edu-
cazione, ospitati nei Nidi e nelle
Scuole dell’infanzia della Città, per
trovare con i genitori risposte com-
petenti e consapevoli alle piccole e
grandi domande sui diversi aspetti
della crescita e dello sviluppo dei
propri figli.
Info:
www.comune.torino.it/servizieducativi
Elliott Erwitt, California, 1955. Palazzo
Madama ospita una retrospettiva del celebre
fotografo dell’agenzia Magnum Photos
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cittAgorà n. 148 (22.04.2013)

  • 1. ANNO X - NUMERO 148 Direttore Remo Guerra 22 APRILE 2013 Periodico del Consiglio comunale di Torino cittAgorà Con l’arrivo della primavera proseguono le celebrazioni per l’anniversario della Liberazione, iniziate con la rievocazione degli scioperi operai del marzo 1943. Ricordati all’inizio del mese i partigiani fucilati al Sacrario del Martinetto e al Pian del Lot - non lontano dal Colle della Maddalena - la Città di Torino, d’intesa con le Associazioni della Resistenza e con le altre istituzioni, promuove in questi giorni numerose iniziative. Mercoledì 24 aprile, alle 20.30, raduno per la tradizionale fiaccolata da piazza Arbarello sino a Palazzo Civico, con il concerto bandistico della Polizia Municipale. E il giorno dopo, alle 10, appuntamento al Cimitero Monumen- tale di corso Novara per rendere omaggio alla memoria di deportati e partigiani caduti. Non mancheranno proiezioni cinematografiche, come il 22 aprile al Cecchi Point, così come incontri e dibattiti, che si protrarranno sino a maggio inoltrato: ad esempio, il 16 alle 20.30, il Museo Diffuso della Resistenza, in corso Valdocco 4/a, ospiterà Il bisogno di R-esistere, una tavola rotonda tra psicanalisi e storia, promossa dall’Archivio cinematografico della Resistenza. Sono previsti anche, presso l’Istituto storico della Resistenza, incontri e una mostra dedicati alla scrittrice Lalla Romano e al suo impegno nella lotta antifascista. Il 25 aprile, inoltre, il Museo Diffuso sarà aperto dalle 10 alle 22: alle 11.30, nel cortile, il concerto del coro La Gerla. Il programma completo delle iniziative è disponibile su www.comune.torino.it Il bisogno di R-esistere Torino ricorda la Liberazione La linea di montaggio della Grande Punto nello stabilimento di Mirafiori (foto Ufficio stampa FIAT) Sacrario del Martinetto, il 5 aprile scorso: la commemorazione dei partigiani fucilati in quello che era un poligono di tiro Il Comune e il Decreto sblocca-crediti L’assessore Gianguido Passoni, nella seduta consiliare del 15 aprile ha risposto a una interpellanza bipartisan dei con- siglieri comunali sui creditori della Città. Per Passoni, il Comune di Torino “ha una situazione migliore delle altre grandi città italiane avendo liquidato alla fine del 2011, violando il patto di stabilità, crediti per circa 400 milioni di euro”. Il fondo sblocca-crediti di Unioncamere, invece, “non è stato risolutivo - ha detto - sono ancora poche le aziende che vi hanno fatto ricorso e la media dei crediti smobilizzati è pari a 26.800 euro su un massimo di 50mila euro per operazione”. (continua a pagina 10) DAL 26 APRILE IL FESTIVAL AZZ (a pag. 9)
  • 2. 2 una sedia alla quale venivano legati i condannati alla fuci- lazione, ha pronunciato paro- le dure verso chi ancora oggi semina nostalgie nazifasciste e antisemitismo: un veleno antico, che ora viaggia in misura preoccupante anche sul web. La presidente della Camera, che si è fatta le ossa come portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), ha espresso Arrivata a Torino per l’inaugurazione della Biennale Democrazia 2013, Laura Boldrini, da poche settimane presidente dell’assemblea legislativa di Montecitorio, ha visitato il Museo Diffuso della Resistenza, accompagnata dal sindaco Piero Fassino. Un giro rapido ma non frettoloso, nel palazzo settecentesco degli antichi Quartieri militari di corso Valdocco 4/a che ne ospita la sede, oltre a quelle di importanti istituzioni culturali legate alla Resistenza, come l’Istituto Storico e l’Archivio cinematografico. La presidente, soffermatasi di fronte a È iniziata alcuni giorni fa, con la riunione della commissione Bilancio (presidente Alessandro Altamura), la discussione del Rendiconto 2012 presentato dalla Giunta comunale. Fino a mercoledì 24 aprile, le diverse Commissioni esamineranno le parti di loro competenza del consuntivo di Palazzo Civico, insieme ai relativi as- sessori. Il 2012 si è chiuso, ha spiegato l’assessore Gianguido Passoni, con un risultato positivo di gestione pari a 49 milioni. Il Rendiconto relativo all’anno scorso, una volta passato al vaglio delle commissioni, dovrà essere approvato in Sala Rossa entro il 30 aprile. Sabato 13 aprile, in rappresentanza della Città, il vicepresidente del Consi- glio comunale Silvio Magliano ha pre- miato a Rivoli atleti e squadre parteci- panti agli Special Olympics, organiz- zati dall’associazione Pandha, manife- stazione annuale in costante crescita. I diversi gironi che per alcuni giorni han- no impegnato le squadre di ragazzi con disabilità intellettive, sono stati di- sputati a Rivoli, Collegno e Grugliasco. Giochi di abilità ma soprattutto basket sono state le discipline in cui squadre provenienti da tutto il Piemonte si sono confrontate. Il vicepresidente Magliano, che ha “confessato” di avere un passato da allenatore di pallavolo, ha auspica- to che la politica sappia sostenere i gio- vani nell’impegno sportivo. “Attraverso lo sport si impara a partecipare e a completarsi come persone”, ha detto concludendo il suo breve discorso. Premiati gli atleti degli Special Olympics La presidente Laura Boldrini al Museo della Resistenza apprezzamento per il Museo torinese e la sua funzione culturale ed educativa. Alla fine, una considerazione lasciata sul muro dei post it affissi dai visitatori, rilanciata anche su Twitter: “Qui si impara il senso della democrazia, la diamo per scontata ma non lo è”. (C.R.) La presidente della Camera dei Depurati, Laura Boldrini, in visita al Museo della Resistenza con il sindaco Piero Fassino Consuntivo 2012, approvazione entro il 30 aprile Il Presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, ha incontrato l’8 aprile scorso il nuovo console del Perù a Torino, Tulio Alberto Mundaca Iturregui. La comunità peruviana, nel solo territorio comunale, conta circa diecimila persone ed è una delle più numerose. Iturregui, prima di arrivare a Torino, è stato ambasciatore del suo Paese in Algeria e in Egitto. Sotto la Mole proseguirà le attività del suo predecessore, Liliana Gomez, in virtù delle buone relazioni che intercorrono tra la Città e il Perù. (Giorgia Gai) Il nuovo console peruviano a Palazzo Civico Il presidente del Consiglio comunale con il console peruviano Il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Silvio Magliano, premia uno dei giovani atleti
  • 3. Nonostante tutto il festival - ha spiegato il direttore della rassegna Giovanni Minerba - presenta un cartellone di qualità. Centoventi film da 34 nazioni, con i primi film gay prodotti in Paesi dove cul- turalmente le tematiche omoses- suali sono ancora distanti da una completa accettazione. Un calenda- rio con film provenienti dal Libano, dal Marocco, dal Pakistan e dalla cattolicissima Polonia. La sezione Vintage comprende film di culto, come Il portiere di notte con l’in- dimenticabile Charlotte Rampling. Un omaggio è tributato allo scrittore ame- ricano Gore Vidal, con Improvvisa- mente l’estate scorsa di Mankiewicz, di cui Vidal scrisse la sceneggiatura ispirandosi all’atto unico di Tennessee Dato per defunto a Natale, si è salvato in extremis il festival torinese del cinema GLBT dedicato ai temi del mondo omosessuale. Lo staff della rassegna è stato a Palazzo civico per presentare in Commissione Cultura l’edizione 2013 (la ventottesima) con sede al cinema Massimo dal 19 al 25 aprile. E il refrain non cambia: la rassegna ha un budget ridotto a 400mila euro, ri- spetto ai 500mila dello scorso anno. Alberto Barbera, il direttore del Museo del cinema, ha aggiunto: “Questo festival è un atto di speranza e carità: si farà senza nemmeno conoscere le risorse disponibili con un bilancio di previsione ancora da approvare. Delle due l’una. O aumenteranno i contributi o saremo costretti a diminuire le attività”. È proprio necessario comprare 90 cacciabombardieri da circa 200 milioni voti a favore, un ordine del giorno sul prospettato acquisto, da parte dell’Italia, di una novantina di velivoli da combattimento JSF - F35 Lockheed. Il documento votato in aula (presentato dai consiglieri Michele Curto e Marco Grimaldi, con emendamento del consi- gliere Stefano Lo Russo) sollecita “il go- verno italiano a verificare la possibilità che l’impegno finanziario relativo al pro- gramma pluriennale del sistema d’arma Joint Strike Fighter (JSF), sia contenuto in dimensioni compatibili con gli obiettivi di risanamento finanziario dello Stato e con la necessità di dedicare risorse a politiche sociali e di sostegno al lavoro”. (C.R.) Un ordine del giorno approvato in Sala Rossa (prima firmataria Marta Levi) chiede l’intervento delle autorità italiane per scongiurare l’adozione da parte dell’assemblea legislativa ugandese di un disegno di legge che prevede la re- clusione da un minimo di 7 anni sino all’ergastolo per le persone omosessuali, e fino a tre anni di carcere per chi non denuncia alle autorità l’omosessualità dei propri figli o pazienti. Contro questa normativa si è già espresso il Parla- mento Europeo, nel 2009 e nel 2010. Il documento chiede al Ministero degli Affari Esteri di monitorare la vicenda, e al Ministero dell’Interno di tenere conto di quanto sta accadendo in Uganda, per concedere lo status di rifugiato a co- loro che giungessero in Italia chiedendo protezione a causa della discriminazione legata all’orientamento sessuale. Contro la legislazione omofoba in Uganda Festival del cinema GLBT, avanti ma con budget ridotto Williams. Soddisfatto Luca Cassiani, presidente della Commissione: “Nonostante i continui tagli il festival si farà e rimane uno dei maggiori appuntamenti del mondo GLBT”. (R.T.) Quest’anno l’immagine del Festival è firmata da Ralf König, fumettista e scrittore tedesco Cacciabombardieri e crisi economica 3 Un velivolo da combattimento JSF - F35 Lockheed (foto Wikimedia) di dollari l’uno, in un momento in cui il Paese vive una difficile situazione sociale ed economica? Il 15 aprile, partendo da questa riflessione, l’assemblea elettiva di Palazzo Civico ha approvato, con 26
  • 4. 44 Poi Michele Curto (SEL) ha parlato della mozione di maggioranza: “Il Consiglio comunale oggi tutela l’am- ministrazione civica. Il Comune è potenzialmente parte danneggiata e, al tempo stesso, potrà acquisire tutta la documentazione utile per fare le valutazioni del caso. Una volta defini- to lo scenario si discuterà nel merito. Oggi l’Amministrazione comunale fa una scelta di trasparenza nei confronti di tutti i cittadini, anche in vista dell’8 maggio, data d’inizio del processo”. Vittorio Bertola (M5S): “Mi colpisce il fatto che il Consiglio, pur avendo avuto diverse occasioni per prendere posizione sulla questione, si sia sempre espresso in modo contrario a quello che si sta profilando oggi. Lo ritengo un problema di coerenza: per- ché solo oggi viene presa posizione circa l’operato di Cesare Vaciago in qualità di city manager?”. Stefano Lo Russo (PD): “La questione del- l’eventuale costituzione di parte civile da parte della Città nel procedimento a carico di Cesare Vaciago non va confusa con le vicende legate alla sua attività amministrativa nei 14 anni in carica come direttore generale della Città. Qualora emergessero profili pe- nali rilevanti sulla base degli atti ac- quisiti che rendano necessario alla Città costituirsi quale parte civile, sarà l’avvocatura ad assumere i necessari provvedimenti. Auspican- do che tutto si risolva nel migliore dei modi, ci sono comunque tutte le condizioni per tutelare la Città e circoscrivere l’episodio”. Silvio Viale (PD): “Non voterò nessuna mozione e mi chiedo perché il Con- siglio voglia farlo. Vedo in tale scelta un intento politico di condan- na. Non è il Consiglio comunale che può fare processi. Non siamo né a Cuba, né nella vecchia Unione Sovietica. È il sindaco il rap- presentante legale della Città ed è lui che deve valutare come pro- cedere, come già è stato per il caso della Continassa”. Infine è interve- nuto il sindaco Piero Fassino: “Viviamo in uno Stato di diritto e la prima regola è che chiunque va considerato innocente fino a even- tuale accertamento di responsabilità. La seconda è che chi giudica deve es- sere in situazione terza e imparziale. Ciò esclude che un organo politico come il Consiglio comunale possa emettere giudizi mentre, certamente, deve tutelare l’interesse della Città quando gli atti dimostrino che è stato leso. Dunque l’Avvocatura esamini gli atti e poi il Consiglio decida sulla base di quell’esame se costituirsi come parte civile. In questo senso non mi pare accoglibile la mozione del con- sigliere Marrone perché prescinde da un’analisi degli atti, mentre è accogli- bile quella del consigliere Curto che in- vece assume gli atti come presupposto per la decisione”. Il Comune di Torino si sta costituendo parte civile in ogni provvedimento pe- nale che possa riguardare un danno erariale, morale o di immagine della città. In quest’ottica, il Consiglio comu- nale ha approvato due mozioni che ri- guardano l’ex direttore generale del Comune, Cesare Vaciago. Le inizia- tive della Sala Rossa fanno riferi- mento al procedimento penale av- viato dalla Procura per presunte irre- golarità nel concorso del luglio 2010 per dirigenti al Comune di Torino, annullato dal Consiglio di Stato. Con l’approvazione delle due mozioni il Consiglio comunale impegna il sindaco, nella veste di rappresentante legale del Comune di Torino, a costituirsi parte civile in tale vicenda. La prima mozione è stata presentata dai gruppi di oppo- sizione (primo firmatario il consiglie- re Maurizio Marrone) e chiede la tempestiva costituzione di parte civi- le della Città. Ha ottenuto 16 voti favorevoli, 15 contrari e due asten- sioni. Una seconda mozione dei gruppi di maggioranza (unico firma- tario il consigliere Michele Curto) è stata approvata con 17 voti favore- voli e 4 astenuti. La mozione chiede la nomina di un difensore dell’avvo- catura comunale per ottenere copia degli atti del procedimento e la suc- cessiva costituzione del Comune di Torino come parte civile. Prima del voto, i Consiglieri comunali e il sindaco hanno spiegato le loro posizioni. E sono subito intervenuti i firmatari delle due mozioni. Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) ha detto: “Rilevo il ritardo sui tempi, nonostante i pesanti addebiti presenti nel procedimento penale a carico dell’ex direttore generale. Oltre alla nostra, è presente anche la mozione proposta dal consigliere di maggioranza Curto e sarò soddisfatto se verrà approvata anche soltanto quest’ultima. Ma la primogenitura dell’iniziativa resta nostra”. Il Comune parte civile contro Cesare Vaciago? Approvate due mozioni in Sala Rossa Una veduta del cortile d’onore di Palazzo Civico
  • 5. 5 Un ordine del giorno, recentemente approvato dal Consiglio comunale, invita il Governo e il Parlamento a inserire il Piemontese fra le lingue mi- noritarie tutelate ai sensi della Legge n. 482 del 1999. Il documento, proposto dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Vittorio Bertola, aderendo all’appello di “Piemont 482” avanza questa proposta, citando l’articolo 6 della nostra Costi- tuzione: “La Repubblica tutela con appo- site norme le minoranze linguistiche”. Nel testo, si ricorda come il Piemontese sia stato inserito dal Consiglio d’Europa fra le lingue minoritarie (non i dialetti) già nel 1981, con il rapporto 4745. Inoltre, l’Atlas of the World’s endangered languages dell’Unesco, nell’aggiorna- mento dell’aprile del 2011, ha eviden- ziato come il Piemontese rientri tra le lingue considerate a forte pericolo di estinzione. Anche in considerazione di queste autorevoli prese di posizione, l’or- dine del giorno sottolinea come sia necessario, quale primo passo per la sua tutela, il riconoscimento formale della lingua Piemontese fra quelle minoritarie (come lo sloveno o il sardo) tutelate dallo Stato italiano con la Legge 482/1999. L’ordine del giorno è stato approvato dalla Sala Rossa con 18 voti favorevoli, 11 contrari e 3 astenuti. (M.L.) Il Piemontese, una lingua da salvare Alcune “Giacomette” della Famija Turineisa, associazione da sempre fra le più attive nella difesa della lingua Piemontese Il piano prevede l’attuazione di attività di prevenzione e l’adozione dei provvedi- menti necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi, con la predisposizione di piani d’emergenza comunali e/o intercomunali. Al Piano di emergenza comunale sono collegati programmi specifici: “Difesa civile”, di competenza del Prefetto, per la gestione delle conseguenze di un attacco terroristico; “Murazzi-Po” che prevede la gestione di alluvioni nell’area dei Murazzi; “Ex Arsenale Militare di Borgo Dora”, piano che definisce proce- dure e modalità per la salvaguardia di chi si trova in quella zona, in caso di piena del fiume; il piano di emergenza esterno del Passante ferroviario, che ha l’obiettivo di fronteggiare i rischi connessi con eventuali incidenti nel tunnel. Non è sicuramente un terremoto a preoccupare i torinesi e le istituzioni preposte a gestire eventi calamitosi. Torino, infatti, classificata a livello 4, è a bassissimo rischio sismico. Tuttavia è utile che nessuno sottovaluti pericoli imputabili alla natura o all’uomo. Il Piano di Emergenza Comunale, ap- provato dalla Sala Rossa, traduce così la volontà di non farsi trovare impreparati, in uno strumento operativo utile a preve- dere interventi di primo soccorso, a coin- volgere le associazioni di volontariato, a informare la popolazione. Secondo il documento, al sindaco viene affidata la gestione dell’emergenza, in partico- lare nella fase del primo intervento. Al primo cittadino sono attribuite com- petenze per la previsione e prevenzione dei rischi nel territorio. O ancora, il piano da attivare in caso di cedimento della diga del Moncenisio: si trova in territorio francese, ma le conseguenze coinvolgerebbero la Valle di Susa e anche Torino. E se poco probabile è un terremoto, il Piano di Emergenza individua prevalen- temente altri scenari critici: dai fenomeni meteorologici alle frane, dall’inquinamen- to ambientale agli incendi boschivi, sino agli incidenti urbani di vaste proporzioni o ai disastri ferroviari o aerei. A queste situazioni, naturalmente, sono correla- te le procedure operative, rapportate al livello di gravità degli eventi. (Federico D’Agostino) Torino è preparata a gestire le calamità Sopra, un’immagine notturna della Dora in piena, vista da Lungo Dora Firenze (2008); a destra, automezzi della Protezione Civile della Città di Torino
  • 6. caratterizzato da una significativa vivacità culturale”. Soddisfatto per la posizione del sindaco il consigliere Vittorio Bertola (5 Stelle), stupito però di come il PD nazionale veda la nostra città, dato l’accostamento tra San Salvario e Scampia. Bisogna continuare a perseguire i progetti di riqualificazione, specie nel- le periferie, secondo Roberto Tricarico (PD), dato che anche a Roma si parla del “modello Torino”. Per Luca Cassiani (PD), è stata data un’immagine fuorviante di Torino e in particolare di San Salvario: una zona dove ci sono invece grande sviluppo e fermento culturale. Se San Salvario è lontana dal degrado Su richiesta dei consiglieri Bertola e Appendino, il sindaco Fassino è inter- venuto in Sala Rossa per fornire chiari- menti sulla vicenda che ha coinvolto il quartiere San Salvario, inserito dal PD nella manifestazione contro la povertà del 13 aprile. “L’iniziativa - ha detto Fassino - è stata comunicata in ragione da assimilare il quartiere San Salvario a quartieri di altre città caratterizzati da condizioni di particolare degrado. E, peraltro, ciò è avvenuto senza coinvolgere, tut- tavia, le Istituzioni della Città in alcuna forma di comunicazione e informazione. Si è fornita così di San Salvario una rappresentazione errata, non condivi- sibile, del tutto lontana dalla realtà. San Salvario ha conosciuto una condi- zione di degrado 15 anni fa, a cui le Amministrazioni comunali hanno mes- so mano con un intenso programma di investimenti e azioni per riqualificarlo. Il che è avvenuto con successo, tant’è che oggi San Salvario è un quartiere Il Consiglio comunale ha approvato l’istituzione della Tares, il nuovo tributo sulla raccolta dei rifiuti che da que- st’anno sostituisce la Tarsu. Il paga- mento avverrà in quattro rate, tre a ti- tolo di acconto (con importi in linea al- la Tarsu pagata nel 2012) e una quarta di conguaglio, con le tariffe stabilite per il 2013. Per le famiglie il pagamento degli acconti è fissato per il 15 settembre, il 15 ottobre e il 15 novembre, mentre per le utenze non domestiche (attività com- merciali, artigianali...) lo scadenziario è fissato al 20 maggio, 20 giugno e 20 luglio. Per il conguaglio, due i termini: 15 novembre per le utenze non domesti- che, 15 dicembre per le famiglie. La tassazione d’ora in poi dovrà coprire integralmente i costi del servizio raccolta rifiuti. Il Comune disciplinerà il nuovo tributo con un apposito Regolamento. Insegnanti e genitori legati alle scuole dell’infanzia paritarie, aderenti alla FISM, avevano manifestato nei giorni scorsi per il mancato incasso del saldo del contributo 2012, previsto dalla convenzione con la Città. Una situazione che mette in difficoltà la gestione degli istituti e anche le famiglie, le quali ve- dono il rischio di aumenti delle rette scolastiche. Il Consiglio ha approvato una mozione (primo firmatario Silvio Magliano, emendata da Stefano Lo Russo) in merito al mancato saldo del contributo che ammonta a 1,74 milio- ni, chiedendo all’esecutivo di Palazzo Civico di predisporre gli atti necessari a consentire il rispetto della convenzione, tramite piani di pagamento certi. FISM, la Sala Rossa chiede di saldare il contributo San Salvario, un quartiere uscito dal degrado di Scampia o Corviale - ha ribadito Marco Grimaldi (SEL) - non dimenti- chiamo però che a Torino le povertà dilagano: 3.600 sfratti, migliaia di cassintegrati, esodati, licenziati, code alle mense. Anche Enzo Liardo (PdL) ha condiviso quanto detto dal Sindaco: oggi San Salvario è un quartiere appetibile, assolutamente non degradato. Infine, Maurizio Marrone (Fd’I) ha detto che tale iniziativa propagandistica da parte del PD non avrebbe potuto avveni- re in realtà torinesi periferiche realmente sofferenti e degradate. (a cura di Massimiliano Quirico) Festa dei vicini in un cortile di San Salvario Tassa rifiuti, si pagherà in quattro rate Raccolta differenziata dei rifiuti 6
  • 7. 77 “Il difensore civico in Italia è scono- sciuto - ha spiegato - in compenso ab- biamo una proliferazione di garanti nelle più diverse materie”, fatto, per Caputo, negativo. Il paragone d’obbli- go è con la Francia, dove al Défen- seur des droits, fanno capo tutte le ma- terie e tutte le istituzioni e i cittadini che necessitano di tutela. Questa figura di mediatore tra istituzioni e cittadini, detta anche ombudsman, esiste da circa un secolo e mezzo, ed è oggi presente in 140 nazioni. In Italia esiste dal 1997, grazie a una legge del ministro della funzione pub- blica, Franco Bassanini. Nel 2009, il Il difensore civico regionale Antonio Caputo, in una riunione con la com- missione Pari opportunità (presidente Domenica Genisio), ha rappresentato il ruolo e la storia di questa figura in Italia e all’estero. Il Consiglio comunale nella seduta del 15 aprile, ha approvato una de- libera che rinnova l’adesione della Città all’Associazione Rete Italiana di Cultura Popolare. La Rete mira a tutelare e promuo- vere le tradizioni orali e le culture locali che devono essere preservate, mantenute e trasmesse. Inoltre, si occupa di promuovere il territorio con la valoriz- zazione di luoghi, eventi, culture e Presidi della Cultura Popolare. L’Associazione, nata nel 2009 dopo diverse trasformazioni, prevede la creazione di una banca dati, un centro policulturale e una rete di attività tra i 42 soggetti aderenti, tra cui la Regione Piemonte e la Regione Emilia Romagna, la Compagnia di San Paolo, la Fonda- zione CRT e l’Anci, sotto il patrocinio del- l’Unione delle Province Italiane. (G.G.) Torino rinnova l’adesione alla Rete di Cultura Popolare “Difensore civico, tra Urp e Garanti è poco valorizzato” ministro Roberto Calderoni ha abolito il difensore civico nei Comuni. Questa “scopertura”, ha trovato solo parziale rimedio attraverso il difensore civico provinciale, o “territoriale”. Dal 2011 esiste una convenzione tra il Difensore civico del Piemonte, le Pro- vince e alcuni Comuni. Il Comune di Torino non ha per ora aderito alla con- venzione e anche se c’è interlocuzio- ne, ha detto Caputo, i suoi funzionari non hanno obblighi in relazione a de- cisioni o richieste del Difensore civico. Quanto agli Uffici relazioni con il pub- blico, sia municipali, sia nelle Asl, non funzionano come strumenti di tutela, ha detto Caputo, poiché non sono in posizione di terzietà. (S.L.) Una mozione approvata dal Consiglio comunale ha impegnato la Città di Torino a commemorare il 70° anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia. Si trattò della prima insurrezione armata di massa nell’Europa occupata dai na- zisti. Tra il 19 aprile e il 16 maggio del 1943, con poche armi e con la forza della disperazione, la comunità ebraica della capitale polacca sfidò la potenza della Wehrmacht. Durante quasi un mese di combattimenti nelle strade del ghetto, persero la vita sette- mila ebrei, altri 6mila morirono nella case in fiamme o soffocati nei rifugi sotterranei. I superstiti, circa 50mila, furono costretti alla resa e quindi deportati in diversi campi di sterminio. Il documento, presentato da Silvio Viale, chiede anche di dedi- care una lapide o un cippo commemorativo alla memo- ria di Marek Edelman. Ebreo polacco, militante del Bund (partito socialista dei lavora- tori ebrei) e vice comandante della rivolta di Varsavia, sopravvisse per divenire poi uno dei più ascoltati consiglieri del sindacato indipendente Solidarnosc. (F.D’A) 70 anni fa l’insurrezione del Ghetto di Varsavia Ebrei catturati dai tedeschi nelle strade di Varsavia durante la rivolta del 1943 (foto Wikimedia) Il difensore civico regionale Antonio Caputo e la presidente della commissione Pari opportunità, Domenica Genisio Il logo della Rete italiana di Cultura Popolare
  • 8. 8 La riapertura, ormai prossima, della sala cinematografica a luci rosse di via Sacchi 18 preoccupa gli 843 cit- tadini che hanno deciso di sottoscrive- re la petizione al Consiglio comunale presentata durante un Diritto di Tribu- na, con la richiesta di esprimersi sul- l’opportunità di concedere l’autorizza- zione all’apertura di questo esercizio. Chiusa da una decina di anni, la sala si trova in Borgo San Secondo, pro- prio di fronte a uno degli ingressi della stazione di Porta Nuova, punto di sno- do importante per chi arriva in treno nella nostra città. I firmatari sono preoccupati dell’impatto che la vista e la frequentazione della sala possano avere sull’immagine di Torino e dalla possibilità “che l’atti- vità nasconda traffici illeciti”. Se la Città vuole davvero la riqualificazione dell’area “quali misure si intendono prendere per fermare il progetto, evita- re il rischio di illeciti e preservare il de- coro del quartiere?”. Ascoltati in sedu- ta congiunta dalle commissioni Com- mercio e Cultura, i firmatari hanno ri- badito le proprie posizioni mentre i rappresentanti della proprietà hanno definito “esagerazioni” i timori espressi, negando la possibilità di una correla- zione fra l’attività della sala e lo svilup- po di fenomeni criminali. L’assessore Giuliana Tedesco ha infine spiegato che trattandosi di una sala con meno di 100 posti, il Comune non ha alcuna discrezionalità nel concedere o meno l’autorizzazione al suo funzionamento, subordinata solo al possesso di alcuni requisiti strutturali. DIRITTO DI TRIBUNA “No alla riapertura del cinema a luci rosse” Via Sacchi 18, come si presenta oggi l’ingresso del cinema Resistenza, le lotte operaie e l’apparte- nenza al PCI. Fernando Bianchi, nato a Rimini nel 1917 e Cesare Polcari, professore e poi preside, nato a Torino nel 1920, furono della stessa genera- zione. “Quella cresciuta sotto il fasci- smo - ha ricordato il sindaco - che ha lottato per la Liberazione e che poi ha partecipato alla ricostruzione del Paese”. Bianchi entrò in fabbrica già a 14 anni, per poi prodigarsi per i diritti dei lavoratori contro i licenziamenti per rappresaglia. Divenne segretario della Fiom nel 1952 e della Cgil piemontese nel 1971. Adalberto Minucci fece parte della generazione successiva, che vide la riorganizzazione dei sin- dacati a metà degli anni ’60, che ri- portò in avanti il mondo operaio. “Cro- nista alla Gazzetta di Livorno a 16 anni - ha ricordato l’ex sindaco Diego Novel- li - fu direttore della redazione torinese de l’Unità, di Rinascita e di Left”. “L’impegno civile e la passione politica li hanno contraddistinti - ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris - condividendo gli ideali di un partito che è stato anche sim- bolo di un’epoca e bandiera della lotta di classe, il Partito comunista italiano”. (Tony De Nardo) La Sala Rossa durante la commemorazione dei consiglieri Bianchi, Minucci e Polcari “Questa cerimonia non è solo un mo- mento per ricordare ma per riflettere su persone che hanno profuso il loro impegno civile e politico per la città, per far sì che ciò non cada nell’oblio”. Con queste parole il sindaco Piero Fassino è intervenuto alla commemora- zione di tre ex consiglieri scomparsi. Persone che avevano in comune la Antifascismo e lotte operaie nella memoria del Consiglio I 583 torinesi che hanno sottoscritto la petizione presentata al Consiglio comu- nale si dicono allarmati per la dimensio- ne assunta dal debito della Città e “per i tagli ai servizi sociali e le selvagge pri- vatizzazioni che vengono presentate co- me l’unica soluzione per affrontarlo”. La complessità e la gravità della situazione hanno suscitato numerose domande nei firmatari che, supportati dal Comitato “No Debito”, propongono la costituzio- ne di una Commissione indipendente di revisione del debito (AUDIT). La commis- sione, con la collaborazione di esperti, sarebbe incaricata di fare luce sulla si- tuazione debitoria del Comune di Torino e sulle operazioni di ristrutturazione del debito. Dovrebbe cioè svolgere un’indagine su “come è stato formato il debito, come viene gestito, quali interes- si soddisfa e quali bisogni comprime”. I firmatari propongono anche la convo- cazione di un Consiglio comunale aper- to per discutere le proposte presentate e dare la massima trasparenza alle scelte di bilancio. (a cura di Marcello Longhin) “Fare chiarezza sul debito della Città”
  • 9. Non erano le uniche tratte coperte da filobus: c’erano anche una filovia per Chieri, il 33 tra via Sacchi e Aero- nautica, mentre il 34 collegava largo Toscana a Lingotto e il 35 Lingotto con Nichelino. Ora, con una delibera del Consiglio comunale, l’edificio-stazione che alla fine del 2012 Gtt ha acquistato dal Comune di Torino cambia destinazione d’uso e diventa residenziale. Il civico 6 di corso Francia per molti torinesi è ancora il vecchio capolinea dei filobus. Il piazzale dove la breve via Matteucci sbuca sul corso Francia aveva e ha caratteristi- che da stazione. Lì i filo- bus stazionavano sotto l’insolita copertura costi- tuita da un edificio-caval- cavia. Dal “soffitto” scen- deva il bifilare che ali- mentava i grossi veicoli filoviari. Tuttora sono visi- bili le mensole che soste- nevano i cavi elettrici. Al muro, sopra la tabac- cheria, è ancora di un rosso vivo la scritta “Filovia Torino Rivoli”. Lì i viaggiatori, al riparo da pioggia o sole, si imbarcavano sui capienti arti- colati che imboccavano ronzanti il più lungo corso d’Europa. A Rivoli, capoli- nea all’imbocco della centrale via Piol. Col passaggio dalla società Ci- trea all’Atm, nel 1977, la linea acqui- sisce tre numerazioni: il 36 copre la trat- ta Torino - Rivoli, il 37 quella tra Torino e Grugliasco, a Collegno arriva il 38. “Mi auguro che in prospettiva il Torino Jazz Festival possa essere una forte attrat- tiva per Torino e diventare uno dei princi- pali appuntamenti jazzistici europei.” Non manca di ambizioni il festival nel sentire l’assessore alla Cultura, Maurizio Braccialarghe, rivolgersi in questi termini ai Consiglieri durante la presentazione in Commissione consiliare della seconda edizione della rassegna, che inizierà il 26 aprile. Quest’anno, alla direzione arti- stica del festival c’è Stefano Zenni al posto del critico televisi- vo Dario Salvatori. Musicologo, saggista, conferenziere, conduttore per Radio Tre, Zenni non ha cambiato la formula: gratuità di tutti gli appunta- menti, due palchi principali (piazzale Valdo Fusi e piazza Castello), un’am- pia sezione off (Fringe) nei locali sul Po, tanti eventi collaterali legati al rapporto del jazz con l’arte, la letteratura, il cinema. Come la mostra fotografica Jazz de J à zz, con cinquan- ta scatti del grande Guy Le Querrec esposti al Museo di Scienze Naturali. Nel programma spicca la presenza delle star africane, con il sommo piani- sta Abdullah Ibrahim e di Mulatu Astatke. E poi Dorado Schmitt, Tania Maria, i leggendari McCoy Tyner (in set- tetto con i Latin All Stars) e Roy Haynes, senza dimenticare gli italiani come Enrico Rava, impegnato nel concerto d’avvio. Allestire il festival costa 900mila euro, di cui 715mila finanziati dagli sponsor (Iren, Intesa San Paolo, Sncf e Conad). A carico dell’amministrazione comunale ci sono inoltre i costi di promozione dell’iniziativa. (Roberto Tartara) Addio alla vecchia stazione dei filobus di corso Francia Un giorno diventerà un condominio e saranno pochi quelli in grado di ricor- dare i filobus e la ferrovia della Citrea che correva sull’attuale controviale di corso Francia (la stazione era all’an- golo con piazza Statuto). Solo per i cittadini più anziani, quello sarà anco- ra un luogo della memoria. Prima del- la Seconda guerra mondiale e prima dei filobus, in servizio dal 1955 al 1979, era proprio lì che ci si imbarcava sul trenino o sul tram a cavalli, con bam- bini e panieri, per le gite domenicali nelle campagne di Pozzo Strada. (Silvio Lavalle) A destra, un’immagine di corso Francia (anni ‘50), con il filobus e due trenini in transito; sotto, l’ex stazione di corso Francia 6, come appare oggi Il pianista sudafricano Abdullah Ibrahim, simbolo del jazz del grande continente: ha suonato anche in occasione dell’insediamento del presidente Nelson Mandela nel 1994, dopo la fine dell’apartheid Torino Jazz Festival, 130 appuntamenti gratuiti 9
  • 10. Accendiamo una luce sull’autismo Il 2 aprile ricorre la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, vo- luta dalle Nazioni Unite come momento di sensibilizzazione nei confronti di una disabilità nascosta e per questo ancora più difficile da vivere per chi vive in tale condizione e per la sua famiglia. L’auti- smo non si vede, ma pregiudica in modo determinante i rapporti sociali, a volte al- lontana le persone, fa sì che gli altri, i co- siddetti “normali”, ti guardino con stupore e un po’ di imbarazzo, spingendoti a rin- chiuderti ancora di più in quel mondo in- teriore che appare così sicuro e acco- gliente. “Accendi una luce blu sull’auti- smo” è lo slogan della Giornata del 2 aprile che ogni anno accende i riflettori su centinaia di famiglie in città e oltre 400mila in Italia: raccogliendo la propo- sta che da alcune Associazioni è giunta all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, Torino ha aderito all’iniziativa illuminando di blu l’obelisco di piazza Savoia, uno dei nostri monumenti simbo- lo. Accendere la luce sull’autismo signifi- ca aiutare queste persone non solo a ri- vendicare il diritto all’assistenza, ma so- prattutto alla dignità e al rispetto. Al rico- noscimento di un bisogno per cui mai nessuno ha ritenuto di scadere nell’assi- stenzialismo, ma per rispondere al quale c’è bisogno di una società più aperta, più disponibile. Abbattere le barriere cul- turali, specialmente nel caso delle disabi- lità intellettive e cosiddette “invisibili”, è un imperativo categorico per ogni città e ogni amministrazione moderna. Silvio Magliano Vicepresidente vicario del Consiglio comunale (segue dalla prima pagina) Nessun creditore del Comune vi ha fatto ricorso “dato che fino a settembre 2012 siamo riusciti a pagare media- mente in 90 giorni. Più critica è la si- tuazione dei grandi fornitori. Il decreto governativo dell’8 aprile scorso con- sente alle tesorerie comunali di antici- pare fino a 5/12 del bilancio preven- tivo - ha proseguito l’assessore - per ri- mediare al venire meno, con l’entrata in vigore dell’Imu, dei trasferimenti del- lo Stato nel mese di febbraio”, sostituiti solo a giugno 2013 dagli introiti Imu. “Il 30 aprile, scadenza per trasmettere i dati al Ministero dell’economia e del- le finanze, saremo in grado di dire quanti sono i fornitori della Città che hanno superato i 120 giorni di attesa”. La certificazione dell’intero debito esigi- bile, dovrà essere trasmessa al Ministero dell’economia e delle finanze. È seguito un dibattito aperto da Michele Curto (SEL): ”cifre modeste possono es- sere decisive per le piccole imprese, il fondo sblocca crediti è inadeguato o siamo noi che non certifichiamo i crediti?”. Alessandro Altamura (PD) ha proposto di approfondire in commissione: “si può fare con la Giunta il lavoro di concerto che non si è fatto in prece- denza”. Per Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), se imprenditori arriva- no a uccidersi, “evidentemente non è l’informazione sullo sblocco dei crediti verso le P.A. a mancare, bensì l’accesso a tali strumenti”. Chiara Appendino, del Movimento5Stelle, ha messo l’ac- cento sulla ”inaccessibilità del credito” mentre le anticipazioni di tesoreria “dovrebbero soccorrere il Comune. Domenica Genisio (PD) ha ricor- dato che presso Unioncamere “di 10 milioni di euro disponibili, solo 1,5 milioni sono stati richiesti e questo per la difficoltà dell’iter burocratico”. Per Andrea Tronzano (PdL) “bisogna dare massima informazione, evitare discri- minazioni di settore nella liquidazione dei debiti e avere tempi chiari e rapidi”. Marco Grimaldi (SEL) ha chiesto “la convocazione delle commissioni Bilancio e Assistenza con l’audizione di Union- camere e del mondo delle cooperative”. PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE 10 Bandiere al vento a Palazzo Civico Creditori del Comune, il dibattito La Presidenza
  • 11. In occasione del 70esimo anniversario della rivolta del Ghetto di Varsavia, che si celebra il 19 aprile, il Consiglio Comunale ha approvato una mozione che chiede di commemorare la prima insurrezione armata nell’Europa occu- pata dai nazisti con una cerimonia pubblica in largo Polonia, dove dal 2007 un cippo ricorda i soldati del se- condo corpo d’armata polacco, che negli anni 1943-1945 combatterono per la Liberazione d’Italia. Secondo le disposizioni della Sala Rossa, venerdì 19 aprile verrà commemorata la memoria di Marek Edelman, ebreo po- lacco militante del Bund - il partito socia- lista dei lavoratori ebraici - e vicecoman- dante della Rivolta del Ghetto di Varsa- via. Impegnato nella lotta contro ogni forma di totalitarismo di violenza, Edel- man ha continuato nella Polonia dopo- guerra la sua militanza anticomunista; tra i più ascoltati consiglieri di Solidarno- sc, è stato protagonista della fase di transizione nonviolenta dal socialismo reale alla democrazia. L’approvazione da parte della Sala Rossa, a pochi giorni dalla ricorrenza del 25 aprile, rappresenta un atto non rituale, che riporta alla nostra memoria la grande spinta ideale della lotta di Resistenza al nazifascismo, che ha ac- comunato in tutta Europa centinaia di mi- gliaia di uomini e donne appartenenti a fedi e ideologie differenti, un messaggio prezioso più che mai in questa fase di disorientamento e divisione. Silvio Viale La Sala Rossa ricorda la rivolta del Ghetto di Varsavia PARTITO DEMOCRATICO Gli enormi, evidentemente inutili, sacrifici a cui sono sottoposti le imprese e i citta- dini impongono scelte chiare: dobbia- mo contribuire a diminuire la pressione fiscale locale. Dal 1996 a oggi, infatti, si stima sia cresciuta a livello nazionale del 114%. Torino è in cima alla classifi- ca a seguito dell’enorme debito.Tassa ri- fiuti, occupazione suolo pubblico, tariffe delle mense scolastiche, parcheggi a pagamento, costo del biglietto del mez- zo pubblico sono solo alcune delle voci che incidono sui bilanci delle famiglie e degli imprenditori. Non vogliamo copia- re il gioco del PD scaricando le respon- sabilità su altri. Siamo tutti sulla stessa barca. Il nostro impegno è quello di tro- vare delle vie praticabili, visti i tagli or- mai insensati, che consentano di far re- spirare i cittadini e gli imprenditori rimet- tendo loro un po’ di soldi in tasca. Sull’Imu, sulla Tares (due patrimoniali ma- scherate), sulla Cosap, sui servizi a do- manda individuale daremo dei suggeri- menti sulle aliquote, sui coefficienti e su- gli indici di copertura. Le nostre attenzio- ni saranno dedicate alle imprese e ai loro lavoratori. Massima attenzione, quindi, all’edilizia, agli ambulanti, ai commercianti di vici- nato, ai locali di somministrazione di ali- menti e bevande, ai cittadini senza lavo- ro. A questo tentativo abbineremo la proposta di continuare nelle dismissioni di aziende pubbliche, uno dei modi per uscire dall’avvitamento del “tassa e spendi”. Il capogruppo Andrea Tronzano Tasse e tariffe locali: far respirare le imprese e i cittadini POPOLO DELLA LIBERTÀ Con la caduta del Muro di Berlino e la fine della guerra fredda, il timore di un conflitto nucleare si è allontanato, stemperandosi nel tempo come un evento del passato. A ravvivarne il ri- cordo ha però provveduto il novello dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un, surreale rampollo di una dina- stia di oppressori del popolo nord-co- reano, che minaccia un attacco con armi nucleari, le quali pur sembrando di non poter costituire una minaccia a livello globale, localmente potrebbero avere effetti gravissimi, soprattutto nei riguardi di Corea del Sud e Giappone. Infatti gli Stati Uniti non hanno sottovalutato il problema, predisponendo immediate misure per fronteggiare la situazione. La- scia perplessi constatare che ancor oggi possano esistere personaggi quale il cita- to Kim Jong-un che, da un lato, appare ri- dicolo e inadeguato al ruolo rivestito, ma dall’altro causa forte preoccupazione per il potere che possiede, in grado di coerci- re un intero popolo. Questo accade quan- do si usano e vengono imposti il persona- lismo o il culto di un’unica persona per conquistare e conservare il potere: i diritti collettivi e le voci contrarie vengono can- cellati, facendo valere solo un’unica vo- lontà, nella Corea del Nord come altrove. Alla Corea del Nord auguriamo che il go- verno, terminata l’esibizione di forza, si renda conto dell’assurdità delle posizioni assunte e pensi a migliorare, anche attra- verso la collaborazione internazionale, le condizioni del suo popolo privo di libertà e ricco solo di povertà. il Gruppo consiliare Moderati MODERATI Dispotismo e minaccia nucleare 11 La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La v Le attività del Consiglio comunale su www.comune.torino.it/consiglio/attività
  • 12. 12 oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de Il risultato finale, alla prova dei fatti, è quello che nessuno osava prospettare: Murazzi chiusi in attesa del bando pub- blico di assegnazione delle nuove licen- ze, inchiesta giudiziaria in corso per chiarire eventuali responsabilità di uffici e rappresentanti politici e, sullo sfondo, un senso di frustrazione e di sconforto nel vedere il simbolo della movida tori- nese inutilizzabile sino a data da desti- narsi. In mezzo a tanti interrogativi resta una certezza: anche questa volta, l’iner- zia e la poca lungimiranza dell’Ammini- strazione Comunale hanno acuito le dif- ficoltà di un contesto operativo già com- promesso da anni di gestione non sem- pre trasparente degli spazi e da un approccio istituzionale assai discutibile, alla base di un monte inadempienze vi- cino ai 400mila euro. Se da un lato è positiva l’approvazione del nuovo Piano d’Ambito Integrato, che va a sostituire quello del 2005 rimasto inapplicato, dall’altro il percorso di regolamentazio- ne è maturato ed è giunto all’attenzione del Consiglio con un ritardo inaccettabi- le: la condizione di degrado dovuta all’abusivismo edilizio, la difficile convi- venza tra vita notturna e residenti, la prossima scadenza delle concessioni e la morosità degli attuali gestori, erano elementi risaputi anche dai non addetti ai lavori, sin dalla chiampariniana notte dei tempi. L’auspicio è quello di riconse- gnare alla città, nel più breve tempo possibile, un lungofiume all’altezza delle altre grandi metropoli europee, nell’otti- ca di ulteriore rilancio turistico di Torino. Paola Ambrogio FRATELLI D’ITALIA CENTRODESTRA NAZIONALE Murazzi: la mancata continuità operativa è una sconfitta per la politica cittadina L'attenzione del Gruppo della Lega Nord in questo periodo è particolarmente con- centrata su un'emergenza mai risolta da parte della maggioranza. Si tratta dei nu- merosi campi nomadi abusivi e dell'enor- me numero di zingari che impunemente possono vivere sulle spalle dei torinesi, senza pagare le utenze, senza essere controllati nello svolgimento di attività cri- minose, senza il minimo interesse all'inte- grazione. Recentemente sono stati resi di- sponibili 5 milioni di euro, stanziati dal precedente Ministro degli Interni Roberto Maroni, per risolvere una situazione di emergenza. Ma Torino non ha intenzione di risolvere alcunché, continuando ad av- valersi delle associazioni che col buoni- smo campano, e sperperando i milioni in un grande regalo agli zingari. Queste si- tuazioni sono inaccettabili, così come la tolleranza della sinistra verso le bidonville: situazioni sempre di emergenza sanitaria, che degradano il tessuto sociale e metto- no a repentaglio la sicurezza. Questi "campi" abusivi, sono a rischio esondazio- ne, vedono di frequente svilupparsi incen- di, non hanno i minimi requisiti di igiene, però chiunque li critichi è tacciato di raz- zismo. Ciò che sta facendo il sindaco Fas- sino, è solo legittimare una situazione pe- ricolosissima. La Lega Nord non è di- sposta a tollerare ancora a lungo un si- mile trattamento di disparità, che in pratica è la resa incondizionata dell'am- ministrazione di fronte a comunità unite e arroganti, e il più totale disinteresse per i bisogni di chi paga le tasse. Fabrizio Ricca (capogruppo) Roberto Carbonero Barbara Cervetti LEGA NORD BOSSI Campi nomadi, emergenza irrisolta Il Castello del Valentino fu costruito nel ‘600 e davanti al suo ingresso si con- cepì uno scenografico viale alberato. Gli alberi nel tempo son cambiati, ma il viale esiste ancora e l’unico cambiamento significativo degli ultimi 100 anni è stato intitolare il corso a Guglielmo Marconi. Ora Fassino vuole cancellare 400 anni di storia per fare un parcheggio, come se non sapessimo che nel futuro la mobilità sarà diversa e chissà se serviranno anco- ra i box interrati. Tempo fa abbiamo pub- blicato l’elenco dei parcheggi proposti dall’amministrazione chiedendo il parere dei cittadini. Poi in perfetta solitudine ab- biamo votato contro la delibera. Il proget- to prevede 180 box privati da vendere a 50/60.000 euro l’uno, rasando al suolo l’alberata e creando una grande piazza pedonale (dall’uso tutto da capire), con pochi alberelli che cresceranno su una so- letta di cemento, eliminando 220 posti dalle strisce blu in superficie. Chi ci gua- dagna è il privato che a fronte di quasi 10 mln di euro di incasso potenziale ne spenderebbe 4 o 5 per lo scavo e la risi- stemazione superficiale, e meno di 1 mln di euro per il diritto di concessione. L’altra sera si è svolto il Consiglio di Circoscrizio- ne aperto, su mozione del nostro Gruppo. Per l’amministrazione è stata una disfatta, con l’assessore Lubatti scappato a metà (per un improrogabile impegno) e i tecnici comunali insultati dalla gente. Persino il bollettino ufficiale della Circoscrizione parla di contestazione. Per fortuna la gente è sempre meno disposta a subire! Chiara Appendino Vittorio Bertola (capogruppo) MOVIMENTO 5 STELLE La città del cemento
  • 13. 13 ei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce dei gru Il capogruppo di UDC e Alleanza per la Città, Alberto Musy, è ancora impossibi- litato a svolgere la propria attività consi- liare per le conseguenze dell’attentato da lui subito il 21 marzo dell’anno scorso. UDC E ALLEANZA PER LA CITTÀ VERSO IL TERZO POLO Ho recentemente appreso che, dopo alcune riunioni degli Uffici di Presi- denza ed Esecutivi Nazionali, senza dimenticare l’errore di fare e sostene- re la lista Ingroia, Italia dei Valori ha deciso di rinnovare il partito senza cambiare effettivamente nulla nella sostanza. Il “Nuovo” sarà un congresso con tan- to di tesseramento, acquistabile anche mediante bollettino postale cumulabile per migliaia di tessere. Il risultato sarà probabilmente la vitto- ria di Di Pietro (sua o di qualcuno in sua vece) al congresso e forse, proprio lui, sarà anche il capocorrente della sua stessa creatura. In tanti abbiamo già chiesto, a gran voce, un vero rinnovamento, valoriz- zando la classe dirigente del partito capace e credibile, abbiamo chiesto primarie vere per rinnovare i vertici, fa- cendo ripartire tutto il buono che Italia dei Valori ha fatto in questi anni. Credo che ora sarà difficile, per me e per tanti altri che ci hanno creduto, combattere dall’interno. il capogruppo Giuseppe Sbriglio Italia dei Valori: così è senza futuro ITALIA DEI VALORI DI PIETRO La scorsa settimana 500 fasce tricolo- re si sono riunite nella sede della Pro- vincia per opporsi alla decisione della giunta Cota di ridurre i finanziamenti al trasporto pubblico del 38%. Insieme a loro siamo andati sotto alla Regione con 22 pullman per dire al Presidente fuorisede: “abbiamo già tagliato del 15% ulteriori riduzioni sono impratica- bili se non mettendo in crisi il sistema aziendale e a rischio i posti di lavoro”. Le ipotesi di bilancio della Regione metterebbero in ginocchio il servizio pubblico mentre la crisi porta a un au- mento dei passeggeri, in un periodo nel quale serie politiche ambientali so- no sempre più necessarie. Se la prece- dente ondata di tagli è stata fronteg- giata con una riorganizzazione del si- stema e l'aumento dei biglietti, le con- seguenze di tagli ulteriori sarebbero drammatiche: meno linee, meno fer- mate, meno corse. La situazione è in- sostenibile, se la Regione non cam- bierà il suo bilancio, ci sarà una situa- zione analoga sul Welfare, sui Servizi Educativi e sulla Cultura. Gli enti locali non riusciranno a erogare quei servizi fondamentali soprattutto in un periodo di crisi. Se si riduce l’offerta dei servizi si contribuisce a un effetto recessivo. Così non solo non si contrasta la crisi, ma si accentua verso i lavoratori, gli studenti, le famiglie e le imprese. Con- tinueremo questa battaglia nella gior- nata di sciopero regionale del 18 aprile e in tutte le sedi istituzionali do- ve SEL è presente. Non lasceremo a piedi la città, mandiamo a casa Cota! Marco Grimaldi SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ Salviamo il trasporto pubblico #percambiareariainpiemonte
  • 14. oce dei gruppi consiliari • La voce dei gruppi consiliari • La voce de 14 TORINO LIBERA Perché no? Una buona parte di guidatori, dopo i costi sempre più elevati della benzina, dell’assicurazione e del bollo, osserva con grande interesse il mercato delle auto elettriche. Ma questo tipo di vetture, può costitui- re davvero un’alternativa economica e green, rispetto a quelle tradizionali a benzina? L’auto elettrica ha grandi po- tenzialità, piace, ma il suo prezzo è ancora caro. Nel frattempo, la Legge Sviluppo n. 134/2012, ha previsto agevolazioni per l’acquisto di veicoli a basse emissioni complessive (BEC). Se un torinese, che vive nella città più inquinata d’Italia e considerata una Smart City, decidesse di aderire agli in- centivi, comprando un’auto, si trovereb- be un’amara sorpresa. Quale? Il veicolo ecologico non potrebbe essere ricaricato. Infatti, a Torino, non esiste un’adeguata rete distributiva, per le batterie al litio, anzi proprio non esiste. L’unico punto di rifornimento è situato in corso Duca degli Abruzzi per le biciclette, mentre in città come Milano ci sono 47 colonnine, 63 a Roma e addirittura 137 a Firenze (fonte www.colonnineelettriche.it). Anche perché è possibile creare dei contratti con i fornitori di energia, che si farebbero carico dei costi, per le in- stallazioni delle colonnine. il capogruppo Ferdinando Berthier Le notizie degli ultimi giorni, relative ai suicidi di imprenditori e lavoratori a causa della crisi economica, mi hanno profondamente colpito e addolorato. Tra gli ultimi tragici eventi di questa na- tura, si annovera anche l’episodio av- venuto nella nostra città, in cui si è tol- to la vita un imprenditore ortofrutticolo, soffocato dai debiti e dalla spirale del- la crisi che si avvitava intorno a lui. Si può solo immaginare la disperazio- ne e lo sconforto di persone che si sen- tono tanto umiliate e abbandonate da non trovare altra soluzione che com- piere un gesto estremo. Emblematica la coincidenza che il fat- to sia avvenuto non molto lontano dall’Oval Lingotto, in cui si teneva l’in- contro della Piccola industria, dove so- no state ribadite le necessità di inter- vento urgente da parte della politica, a fronte dell’enorme numero di impre- se che chiudono e delle innumerevoli difficoltà che queste affrontano quoti- dianamente. In quest’ottica, si avverte l’esigenza di superare l’attuale fase politica di stal- lo, che rappresenta un ulteriore ele- mento di criticità e di incertezza, e di formare con sollecitudine un governo stabile e credibile, che si concentri prioritariamente su questi temi strategi- ci per la tenuta economica e sociale dell’Italia, oltre a fornire agli enti locali gli strumenti, limitatamente alle loro competenze, per essere più incisivi ed efficaci nell’affrontare le emergenze in corso. il capogruppo Giovanni Porcino DIRITTI E LIBERTÀ GRUPPO MISTO DI MAGGIORANZA Le tragedie della crisi AL CENTRO CON SCANDEREBECH Si è discussa in Commissione la mozione da me presentata per iniziare la speri- mentazione dell'installazione di alcuni tornelli su alcune linee di trasporto, per garantire un corretto servizio solo a co- loro che lo pagano, isolando così tutti i "furbetti portoghesi". La mozione è stata accolta favorevol- mente da tutte le forze politiche presen- ti in commissione, ma soprattutto dagli uffici di GTT che inizieranno la prima sperimentazione su una linea extra ur- bana della città. Iniziando la speri- mentazione sarà possibile valutare gli esiti positivi o meno, il recupero dell'e- vasione, si registreranno i passaggi dei clienti, si saprà l'orario di ingresso e si garantirà più sicurezza ai passeggeri onesti. La sperimentazione è già diventata realtà a Bologna, che ha dotato tutte le linee extra urbane, altri modelli sono presenti a Brescia, Modena, Perugia, Roma e Milano, dove proprio qua ATM perde 40 milioni l'anno per bi- glietti non timbrati. Ovviamente siamo in un momento in cui si deve tagliare sul trasporto, quindi si chiede anche che gli esuberi di personale derivante dai tagli venga usato per assistere anziani e cittadini a utilizzare correttamente i tornelli. il capogruppo Federica Scanderebech Tornelli sui bus: parte la sperimentazione
  • 15. e PARTITO DEMOCRATICO gruppopartitodemocratico@comune.torino.it Tel. 011.442.3104/3669 Fax 011.442.3108 Alessandro Altamura Guido Alunno Domenico Carretta Luca Cassiani Lucia Centillo Domenica Genisio Marta Levi Stefano Lo Russo (capogruppo) Domenico Mangone Marco Muzzarelli Fosca Nomis Laura Onofri Michele Paolino (vice capogruppo) Roberto Tricarico Giovanni Ventura Silvio Viale TORINO LIBERA torinolibera@comune.torino.it Tel. 011.442.3762 Ferdinando Berthier (capogruppo) AL CENTRO CON SCANDEREBECH federica.scanderebech@hotmail.it Tel. 011.442.3651 Fax 011.442.3136 Federica Scanderebech (capogruppo) MODERATI gruppomoderati@comune.torino.it Tel. 011.442.1967 Fax 011.442.3719 Michele Dell’Utri Giovanni Maria Ferraris Piera Levi-Montalcini (vice capogruppo) Gabriele Moretti (capogruppo) MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT movimento5stelle@comune.torino.it Tel. 011.442.2074/5760 Fax 011.442.3118 Chiara Appendino Vittorio Bertola (capogruppo) LEGA NORD - BOSSI leganord@comune.torino.it Tel. 011.442.3272 Fax 011.442.3249 Roberto Carbonero Barbara Cervetti Fabrizio Ricca (capogruppo) GRUPPO MISTO DI MAGGIORANZA DIRITTI E LIBERTÀ misto-maggioranza@comune.torino.it Tel. 011.442.3492 Giovanni Porcino (capogruppo) GRUPPO MISTO DI MINORANZA PROGETT’AZIONE Angelo D’Amico (capogruppo) POPOLO DELLA LIBERTÀ pdl@comune.torino.it Tel. 011.442.2685 Fax 011.442.3126 Michele Coppola Enzo Liardo (vice capogruppo) Paolo Greco Lucchina Silvio Magliano Andrea Tronzano (capogruppo) UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE Giovanni Maria Ferraris (presidente): presidente.consigliocomunale@comune.torino.it - Tel. 011.442.2511 Silvio Magliano (vicepresidente vicario): vicepresidente.magliano@comune.torino.it - Tel. 011.442.2760 Marta Levi (vicepresidente): vicepresidente.levi@comune.torino.it - Tel. 011.442.3261 SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ gruppo.sel@comune.torino.it Tel. 011.442.2646/2648 Fax 011.442.1614 Michele Curto (capogruppo) Marco Grimaldi FRATELLI D’ITALIA fratelliditalia@comune.torino.it Tel. 011.442.3056 Paola Ambrogio (vicecapogruppo) Maurizio Marrone (capogruppo) I GRUPPI CONSILIARI DI PIETRO - ITALIA DEI VALORI italiadeivalori@comune.torino.it Tel. 011.442.3258 Fax 011.442.3490 Giuseppe Sbriglio (capogruppo) UDC E ALLEANZA PER LA CITTÀ VERSO IL TERZO POLO terzopolo@comune.torino.it Tel. 011.442.3299 Alberto Musy (capogruppo)
  • 16. cittAgorà Periodico del Consiglio comunale di Torino Anno X n. 3 (148) del 22 aprile 2013 Reg. Tribunale di Torino n. 5759 del 5 febbraio 2004 Direttore responsabile: Remo Guerra Coordinamento redazionale: Claudio Raffaelli In redazione: Federico D’Agostino (cittAgoradio), Tony De Nardo, Silvio Lavalle (cittAgoradio), Marcello Longhin (diritto di tribuna), Massimiliano Quirico (edizione web), Roberto Tartara (edizione web). Collaborano: Paolo Amati e Giorgia Gai Redazione: piazza Palazzo di Città, 1 - 10122 Torino tel. 011.442.36.71 (segreteria telefonica), fax 011.442.24.24 e-mail: ufficiostampa.consiglio@comune.torino.it Foto: Ufficio stampa Consiglio comunale Composizione e stampa: Stige S.p.A. - San Mauro T.se (TO) Stampato su carta riciclata al 100% che ha ottenuto il marchio di qualità ecologica - Ecolabel europeo Notizie ogni martedì e venerdì su www.cittagora.it Seguici quotidianamente su Notiziario audio/video ogni martedì e venerdì su Puoi ritirare gratuitamente cittAgorà anche presso tutte le Circoscrizioni Vedere, sentire, sapere… Contro la contraffazione La Città di Torino, con la Direzione Corpo di Polizia Municipale, è in prima linea per diffondere la cultura della legalità e contrastare il fenomeno della contraffazione, attraverso il progetto “Il Replicante”, approvato dall’Asso- ciazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), con il sostegno finanziario del Ministero dello Sviluppo Economico. Info: www.comune.torino.it/vigiliurbani Elliott Erwitt a Palazzo Madama Fino al 1° settembre la Corte Medievale di Palazzo Madama, in piazza Castello a Torino, ospita una retrospettiva del fotografo Elliott Erwitt, organizzata dalla casa editrice d’arte Silvana Editoriale e dall’agenzia Magnum Photos, in collaborazione con Comune di Torino e Fondazione Torino Musei. Sono esposte 136 fotografie in bianco e nero, selezionate perso- nalmente dall’artista. Orari: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00 (domenica fino alle 19.00); chiuso lunedì. Biglietti, audioguida compresa: euro 8 intero, euro 5 ridotto. Reciproca solidarietà e lavoro accessorio Città di Torino e Compagnia di San Paolo propongono il progetto “Recipro- ca solidarietà e lavoro accessorio”. Due le finalità: sostenere i cittadini in situazioni di disagio economico dipendenti dalla crisi occupazionale; offrire alla collettività ulteriori servizi, impiegando sul territorio, temporaneamente, risorse lavoro altri- menti inoccupate. Le attività coinvolgono torinesi interessati a integrare il proprio reddito svolgendo attività di utilità sociale che verranno compensate attraverso voucher per il lavoro accessorio. Info: www.comune.torino.it/lfs/pag/ reciproca _solidarieta.html Centro di ascolto per giovani In via Giolitti 40/B a Torino è attivo ARIA, centro d’ascolto del Comune di Torino rivolto a ragazzi dai 14 ai 21 anni per fornire un luogo di riflessione e di confronto che aiuti ad affrontare quelle crisi e difficoltà che si incontra- no normalmente in fase di crescita, beneficiando dell’ascolto di un adulto estraneo alla famiglia che sostenga nella riflessione e nella chiarificazione su di sé. Il servizio è gratuito. Info: 011/812.66.37 aria@comune.torino.it Incontri sull’educazione A partire dal 22 aprile, il Progetto Famiglie della Direzione Servizi Educativi del Comune di Torino pro- muove un ciclo di incontri sull’edu- cazione, ospitati nei Nidi e nelle Scuole dell’infanzia della Città, per trovare con i genitori risposte com- petenti e consapevoli alle piccole e grandi domande sui diversi aspetti della crescita e dello sviluppo dei propri figli. Info: www.comune.torino.it/servizieducativi Elliott Erwitt, California, 1955. Palazzo Madama ospita una retrospettiva del celebre fotografo dell’agenzia Magnum Photos FACEBOOK TWITTER