SlideShare una empresa de Scribd logo
1 de 38
A cura di Mirella Pezzini
1. Legge n.517 del 1977 diede avvio all’integrazione
scolastica
2. Normativa fondante la Legge 104 (5 febbraio 1992)
con l’ART. 12 sul Diritto all'educ. e all'istruzione
3. Legge 53/2003,( personalizzazione dei percorsi di
studio)
4. Decreto Pres.C.dei Ministri - 23/02/2006 n. 185
"Regolamento per la certificazione dell’ handicap”
(legge 27 dicembre 2002, n. 289 )
5. 2009 le “Linee guida per l’integrazione scolastica
degli alunni con disabilità”
6. DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione degli
alunni
7. Legge 170/2010 (DM 5669/2011) Interventi DSA
8. Direttiva Min. 27/12/2012-Strumenti d’intervento
per alunni con bisogni educativi speciali e
Nel contesto delle conoscenze e delle esperienze
sanitarie si intende per disabilità qualsiasi restrizione
o carenza (conseguente ad una menomazione) della
capacità di svolgere un'attività nel modo o nei limiti
ritenuti normali per un essere umano.
L'OMS raggruppa le disabilità nelle seguenti 9 tipologie:

Disabilità nel comportamento
Disabilità nella comunicazione
Disabilità nella cura della propria persona
Disabilità nella locomozione
Disabilità dovute all'assetto corporeo
Disabilità nella destrezza
Disabilità circostanziali (nella tolleranza ai fattori
ambientali)
Disabilità in particolari attività
Le diverse tipologie di disabilità possono
essere suddivise in modo più sintetico:
- Disabilità fisiche.
- Disabilità sensoriali.
- Disabilità mentali e psichiche.
- Altre forme di disabilità.
• La disabilità può essere descritta come lo
scostamento dalla norma per quanto concerne
le prestazioni di una persona.
• La disabilità può essere permanente o
transitoria, progressiva o regressiva
• Quando la disabilità diviene l’identità
principale dell’individuo nel contesto umano in
cui egli vive, allora la diversa abilità diviene
handicap, cioè ostacolo frapposto dalla
società alla libera fruizione della realtà e alla
creativa espressione del percepito.
L’ICF, l’International Classification of Functioning, si
propone come un modello di classificazione bio-psicosociale ( Dalla prospettiva sanitaria alla prospettiva
bio-psico-sociale)
• Tra le disabilità più frequentemente riscontrate a
scuola abbiamo:
Difficoltà di apprendimento : 1. Ritardo mentale dovuto
a sindromi organiche specifiche
2. Disturbi di apprendimento senza danni cerebrali o
patologie
Disturbi generalizzati di sviluppo –tra cui l’Autismo
infantile: Bassa qualità di Interazione sociale
/Comunicazione verbale e non-verb./Attività
immaginativa/ Reazioni stereotipate / Limiti di
attività e interesse
Disturbi della condotta --Disturbo oppositivo-provocatorio
Disturbi specifici di apprendimento scolastico (DSA) :
• Difficoltà di Lettura (dislessia) / Scrittura
(disgrafia) / Calcolo( discalculia)
Disturbi da deficit di attenzione con iperattività o
sindromi ipercinetiche(ADHD)
Legge 104 (5 febbraio 1992):
ART. 12. Diritto all'educazione e
all'istruzione
• COMMA 3. L'integrazione scolastica ha
come obiettivo lo sviluppo delle
potenzialità della persona handicappata
nell'apprendimento, nella comunicazione,
nelle relazioni e nella socializzazione.
Legge 104 (5 feb 1992):
ART. 12. Diritto all'educazione e
all'istruzione
• COMMA 4. L'esercizio del diritto

all'educazione e all'istruzione non può
essere impedito da difficoltà di
apprendimento né da altre difficoltà
derivanti dalle disabilità connesse
all'handicap.
Legge 104 (5 feb 1992):
ART. 12. Diritto all'educazione e
all'istruzione
(Il comma 5 introduce il concetto di PDF come
documento fondamentale per formulare il PEI)

“Il profilo indica le caratteristiche fisiche,
psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e
pone in rilievo sia le difficoltà di
apprendimento conseguenti alla situazione di
handicap e le possibilità di recupero, sia le
capacità possedute che devono essere
sostenute, sollecitate e progressivamente
rafforzate e sviluppate nel rispetto delle
scelte culturali della persona handicappata”
Secondo la definizione contenuta al 1° comma
dell'articolo 3 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, è
portatore di handicap "colui che presenta una minorazione
fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o
di integrazione lavorativa e tale da determinare un
processo di svantaggio sociale o di emarginazione“
Oggi viene denominato DIVERSAMENTE ABILE
1. Ritardo mentale dovuto a sindromi
organiche specifiche
Difficoltà di apprendimento
2. Disturbi di apprendimento senza
danni cerebrali o patologie
Disturbi generalizzati di sviluppo
Disturbi generalizzati di sviluppo
Sindrome da alterazione globale dello sviluppo psichico
Sindrome da alterazione globale dello sviluppo psichico

Distorsione nello sviluppo di funzioni fondamentali:
•Linguaggio, Attenzione, Percezione, Motricità, Capacità sociali,
Rapporto con la realtà

Autismo infantile Bassa qualità di
Autismo infantile
•Interazione sociale
•Comunicazione verbale e non-verb.
•Attività immaginativa
Reazioni stereotipate
Limiti di attività e interesse
Disturbi specifici di apprendimento (DSA ))
Disturbi specifici di apprendimento (DSA
Alterazioni della capacità di
apprendimento
•Difficoltà di:
•Lettura
•Scrittura
•Calcolo
•Articolazione verbale
•Linguaggio espressivo
•Comprensione del linguagio
•Coordinazione e funzione motoria
Disturbi del comportamento
Disturbi del comportamento
•Incontrollata iperattività
•Atteggiamenti oppositivi e provocatori

Disturbi da deficit di
Disturbi da deficit di
attenzione con iperattività
attenzione con iperattività
o sindromi ipercinetiche
o sindromi ipercinetiche
(ADHD)
(ADHD)

Disturbi della condotta
Disturbi della condotta

Disturbo oppositivo-provocatorio
Disturbo oppositivo-provocatorio
Disturbi da deficit di attenzione con
iperattività o sindromi ipercinetiche
Primi testimoni del manifestarsi del disturbo da deficit
di attenzione e iperattività o ADHD (Attention Deficit
Hyperactivity Disorder) nei bambini, sono spesso i
familiari e gli insegnanti.
Una breve descrizione di come esso si presenta può
essere utile per segnalare il problema e portarlo
all’attenzione degli specialisti che effettueranno
l’eventuale diagnosi.L’ ADHD si presenta più spesso
nei maschi, si evidenzia chiaramente nell’età delle
elementari e i sintomi - presenti da più di sei mesi sono di un’entità tale da compromettere il
funzionamento sociale e scolastico. La disattenzione,
l’iperattività e l’impulsività sono sempre presenti in
proporzione variabile.
Per esemplificare descriviamo l’ipotetico caso di
Lorenzo, un bambino di sette anni che frequenta la
terza elementare.
• A scuola Lorenzo non riesce a stare seduto, durante
le lezioni si dimena sulla sedia e si alza spesso con
una scusa nuova ogni volta; ha difficoltà nel
mantenere l’attenzione sui compiti e nel gioco e si
lascia distrarre da ogni minimo rumore.
• Quando è interrogato risponde prima che le domande
siano state completate, talvolta interrompe gli altri e
parla troppo. Punizioni e rimproveri non servono a
nulla. Gli insegnanti dicono che Lorenzo compie
spesso errori imputabili alla distrazione, che non
porta a termine i compiti sdegnando le loro
istruzioni.
• Non riesce a giocare per molto tempo e/o in modo
tranquillo con i suoi compagni, ha difficoltà ad
attendere il proprio turno. In poco tempo il bambino
ha iniziato a sviluppare una vera e propria avversione
per i compiti e per tutto ciò che richiede uno sforzo
mentale protratto, il suo rendimento scolastico
peggiora visibilmente
• .I genitori si lamentano, si sentono sfiniti
dal suo comportamento e limitati dalla
continua necessità di vigilare su di lui:
Lorenzo si muove sempre, chiacchiera in
continuazione, tocca tutto, è invadente,
perde sbadatamente i giocattoli e gli
oggetti di casa, sembra non ascoltare mai
quando gli si parla.
• I disagi e la sofferenza psicologica che
questo disturbo comportano al bambino e
alla sua famiglia possono essere
notevolmente limitati richiedendo
l’intervento dello specialista: quanto più
precoce sarà la richiesta tanto più positivo
sarà l’esito della presa in carico.
Direttiva Min. 27/12/2012- Strumenti d’intervento
per alunni con bisogni educativi speciali ( Bes) e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica

• …. Gli alunni con disabilità si trovano inseriti
all’interno di un contesto sempre più variegato
• …..è rilevante l’apporto, anche sul piano
culturale, del modello diagnostico ICF
(International Classification of Functioning)
dell’OMS, che considera la persona nella sua
totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale
il modello ICF consente di individuare i
Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno
prescindendo da preclusive tipizzazioni.
• In questo senso, ogni alunno, con
continuità o per determinati periodi, può
manifestare Bisogni Educativi Speciali: o
per motivi fisici, biologici, fisiologici o
anche per motivi psicologici, sociali,
rispetto ai quali è necessario che le
scuole offrano adeguata e
personalizzata risposta.
• Va quindi potenziata la cultura
dell’inclusione
Direttiva Min. 27/12/2012-
L’area dello svantaggio scolastico è molto più
ampia di quella riferibile esplicitamente alla
presenza di deficit

Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie
• quella della disabilità;
• quella dei disturbi evolutivi specifici
• quella dello svantaggio socioeconomico,
linguistico, culturale.

Direttiva Min. 27/12/2012-
• Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo,
oltre i disturbi specifici dell’apprendimento
(DSA ), anche i deficit del linguaggio, delle
abilità non verbali, della coordinazione motoria,
ricomprendendo – per la comune origine
nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e
dell’iperattività ( ADHD )
Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei
disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non
venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando
conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle
misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste,
all’insegnante per il sostegno.
Direttiva Min. 27/12/2012-
• La legge 170/2010, a tal punto,
rappresenta un punto di svolta poiché
apre un diverso canale di cura educativa,
concretizzando i principi di
personalizzazione dei percorsi di studio
enunciati nella legge 53/2003,
nella prospettiva della “presa in carico”
dell’alunno con BES da parte di ciascun
docente curricolare e di tutto il team di
docenti coinvolto, non solo dall’insegnante
per il sostegno.
Direttiva Min. 27/12/2012-
• … è bene precisare che alcune tipologie
di disturbi, non esplicitati nella legge
170/2010, danno diritto ad usufruire
delle stesse misure ivi previste.
Si tratta, in particolare, dei disturbi con
specifiche problematiche nell’area del
linguaggio o nelle aree non verbali

Direttiva Min. 27/12/2012-
I Centri Territoriali di Supporto (CTS) sono
stati istituiti dagli Uffici Scolastici Regionali
in accordo con il MIUR mediante il Progetto
“Nuove Tecnologie e Disabilità”.
I Centri sono collocati presso scuole polo e la
loro sede coincide con quella dell’istituzione
scolastica che li accoglie.
www.istruzione.cts.it

Direttiva Min. 27/12/2012-
Una volta individuato un allievo con DSA, la
Legge 170/2010 dispone che le istituzioni
scolastiche garantiscano «l’uso di una
didattica individualizzata e personalizzata”.
• La didattica individualizzata consiste
nelle attività di recupero individuale che
può svolgere l’alunno per potenziare
determinate abilità o per acquisire
specifiche competenze, anche nell’ambito
delle strategie compensative e del
metodo di studio; tali attività
individualizzate possono essere realizzate
nelle fasi di lavoro individuale in classe o
in momenti ad esse dedicati, secondo
tutte le forme di flessibilità del lavoro
scolastico consentite dalla normativa
vigente.
Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici
di apprendimento, la didattica personalizzata
si sostanzia attraverso l’impiego di una
varietà di metodologie e strategie didattiche,
tali da promuovere le potenzialità e il
successo formativo in ogni alunno: l’uso dei
mediatori didattici (schemi, mappe
concettuali, etc.), l’attenzione agli stili di
apprendimento, la calibrazione degli interventi
sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di
promuovere un apprendimento significativo.
La sinergia fra didattica individualizzata e
personalizzata determina dunque, per l’alunno
e lo studente con DSA, le condizioni più
favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi
di apprendimento.
L’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity
Disorder),corrispondente all’acronimo che si
usava per l’Italiano di D.D.A.I. – Deficit da
disturbo dell’attenzione e dell’iperattività.) si
può riscontrare anche spesso associato ad un DSA
o ad altre problematiche.
Ha una causa neuro-biologica e genera difficoltà di
pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei.
Si è stimato che il disturbo, in forma grave tale da
compromettere il percorso scolastico, è presente
in circa l’1% della popolazione scolastica, cioè
quasi 80.000 alunni
In alcuni casi il quadro clinico particolarmente
grave – anche per la comorbilità con altre
patologie – richiede l’assegnazione
dell’insegnante di sostegno, come previsto
dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono
moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione
della minor gravità del disturbo, non
ottengono la certificazione di disabilità, ma
hanno pari diritto a veder tutelato il loro
successo formativo.
Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli
alunni con bisogni educativi speciali le misure
previste dalla Legge 170 per alunni e
studenti con disturbi specifici di
apprendimento.
Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli
di classe, risultanti dall’esame della
documentazione clinica presentata dalle
famiglie e sulla base di considerazioni di
carattere psicopedagogico e didattico –possono
avvalersi per tutti gli alunni con bisogni
educativi speciali degli strumenti compensativi
e delle misure dispensative previste dalle
disposizioni attuative della Legge 170/2010
(DM 5669/2011)
IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE
misure dispensative
• Leggere di più non migliora l’abilità di lettura
• Gli esercizi ripetitivi non provocano
generalizzazione dell’apprendimento
• L’uso di un compenso/dispensa non riduce le
possibilità di sviluppo della competenza
• Ciò che non è terminato a scuola non può essere
finito a casa
• La quantità di lavoro a casa deve essere
compatibile con il livello raggiunto dal bambino
Interventi compensativi
• Lettore esterno o Sintesi vocale: La lettura può
essere registrata dall’insegnante o da un
compagno o fatta leggere da un software.
L’importante è che l’allievo dislessico possa
accedere alla comprensione attraverso l’ascolto
del testo. In questo modo si elimina la lettura
dal basso (la lettura decifratoria che risulta
compromessa).
• Software didattico: l’Anastasis ha prodotto il
soft C.A.R.L.O.(Comunicazione Alternativa e
Riabilitazione Logopedia) che utilizza la sintesi
vocale per la lettura di qualsiasi testo.
Interventi compensativi
• Registrazione La registrazione delle lezioni e la 
predisposizione di scalette degli argomenti
trattati permettono all’allievo a casa di utilizzare
il riascolto della lezione accompagnandosi al libro
di testo.
• Calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
• Computer Il computer permette (con i programmi
di video scrittura con correttore ortografico) una
correzione automatica di una percentuale
altissima di errori e la rilettura di quanto scritto.
Per l’interpretazione del testo
• Sollecitare le conoscenze precedenti:
lessicali, inerenti l’argomento, generali
riguardanti la conoscenza del mondo.
• Attivare: schemi (oggetti, persone azioni),
scripts (strutture di azione)
• Fare attenzione alla leggibilità
(caratteristiche morfosintattiche,
lessicali) e alla comprensività
(organizzazione delle informazioni) del
testo che favoriscono i processi
inferenziali e di previsione
Per l’interpretazione del testo
• Operare semplificazioni testuali:
alleggerire il carico informativo
• Insegnare l’utilizzo dei dispositivi
extratestuali: titolo, sommari,immagini
• Insegnare a focalizzazione parti e a
operare inferenze (colori diversi)
• Monitorare i processi metacognitivi
Mediatori didattici
Tabelle, schemi, mappe

Aiutano nell’apprendimento
Sollecitano le generalizzazioni
Aiutano ad appropriarsi di quadri d’insieme
Sono strumenti di apprendimento ma anche
di presentazione degli argomenti nelle
interrogazioni programmate
• Sollecitano i processi di pensiero, la
riflessione
•
•
•
•
Mappe mentali.

hanno

si fondano

una struttura a
raggera

sulla logica
associazionista

che

enfatizza la grafica

sono strumenti per

raccogliere
velocemente le
idee/concetti
Didattica metacognitiva
• Aiutare l’allievo a conoscere le proprie modalità di
apprendimento (monitoraggio cognitivo)
• Aiutare l’allievo a riconoscere il livello di acquisizione
delle proprie abilità per lo svolgimento di compiti
(autoregolazione)
• Aiutare l’allievo a riconoscere e applicare
consapevolmente comportamenti, strategie utili ad un più
efficace processo di apprendimento
• Incoraggiare alla scelta di strategie operative più
adeguate al suo apprendimento
• Rendere consapevole l’allievo che l’appropriazione delle
capacità di autocontrollo e revisione gli permettono
apprendimenti e risultati migliori.
Nel caso di DSA la scuola può predisporre, nelle
forme ritenute idonee e in tempi che non
superino il primo trimestre scolastico, un
documento che dovrà contenere almeno le
seguenti voci, articolato per le discipline
coinvolte dal disturbo:
dati anagrafici dell’alunno;
tipologia di disturbo;
attività didattiche individualizzate;
attività didattiche personalizzate;
strumenti compensativi utilizzati;
misure dispensative adottate;
forme di verifica e valutazione personalizzate.
GRAZIE DELL’ATTENZIONE
MIRELLA PEZZINI
mirella.pezzini@virgilio.it

Más contenido relacionado

La actualidad más candente

Bisogni educativi speciali
Bisogni educativi specialiBisogni educativi speciali
Bisogni educativi specialiisis mamoli
 
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87raffaelebruno1
 
Programmazione per assi culturali pluridisciplinari o competenze
Programmazione per assi culturali pluridisciplinari o competenzeProgrammazione per assi culturali pluridisciplinari o competenze
Programmazione per assi culturali pluridisciplinari o competenzeGiuseppe Iaconis
 
Quadro normativo Competenze_2019
Quadro normativo Competenze_2019Quadro normativo Competenze_2019
Quadro normativo Competenze_2019Alessandro Greco
 
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104raffaelebruno1
 
Indicazioni Nazionali 2012
Indicazioni Nazionali 2012Indicazioni Nazionali 2012
Indicazioni Nazionali 2012icdelpo
 
Dsa legge-170-spiegazioni m
Dsa legge-170-spiegazioni mDsa legge-170-spiegazioni m
Dsa legge-170-spiegazioni mimartini
 
Griglia osservazione motoria
Griglia osservazione motoriaGriglia osservazione motoria
Griglia osservazione motoriaimartini
 
stage-disabilita.ppt
stage-disabilita.pptstage-disabilita.ppt
stage-disabilita.pptfacc8
 
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017Luca Salvini - MI
 
110elode.net - 25 metodologie didattiche in ppt: definizioni
110elode.net - 25 metodologie didattiche in ppt: definizioni110elode.net - 25 metodologie didattiche in ppt: definizioni
110elode.net - 25 metodologie didattiche in ppt: definizioni110eLodeNet
 
L'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegnoL'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegnoDebora Turcato
 
UDA CONCORSO ORDINARIO AJ56.pptx
UDA CONCORSO ORDINARIO AJ56.pptxUDA CONCORSO ORDINARIO AJ56.pptx
UDA CONCORSO ORDINARIO AJ56.pptxRiccardoBalsamo4
 

La actualidad más candente (20)

Bisogni educativi speciali
Bisogni educativi specialiBisogni educativi speciali
Bisogni educativi speciali
 
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
IILIV_M4C4 Lezione 2. sentenza corte cost. 215 87
 
I mediatori didattici
I mediatori didatticiI mediatori didattici
I mediatori didattici
 
Programmazione per assi culturali pluridisciplinari o competenze
Programmazione per assi culturali pluridisciplinari o competenzeProgrammazione per assi culturali pluridisciplinari o competenze
Programmazione per assi culturali pluridisciplinari o competenze
 
Prima presentazione
Prima presentazionePrima presentazione
Prima presentazione
 
Quadro normativo Competenze_2019
Quadro normativo Competenze_2019Quadro normativo Competenze_2019
Quadro normativo Competenze_2019
 
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
IILIV_M4C4 Lezione 3. legge 104
 
Indicazioni Nazionali 2012
Indicazioni Nazionali 2012Indicazioni Nazionali 2012
Indicazioni Nazionali 2012
 
Pedagogia speciale
Pedagogia specialePedagogia speciale
Pedagogia speciale
 
Dsa legge-170-spiegazioni m
Dsa legge-170-spiegazioni mDsa legge-170-spiegazioni m
Dsa legge-170-spiegazioni m
 
Griglia osservazione motoria
Griglia osservazione motoriaGriglia osservazione motoria
Griglia osservazione motoria
 
stage-disabilita.ppt
stage-disabilita.pptstage-disabilita.ppt
stage-disabilita.ppt
 
Autonomia scolastica.ppt
Autonomia scolastica.pptAutonomia scolastica.ppt
Autonomia scolastica.ppt
 
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
Orientarsi tra le modifiche del DLgs66/2017
 
110elode.net - 25 metodologie didattiche in ppt: definizioni
110elode.net - 25 metodologie didattiche in ppt: definizioni110elode.net - 25 metodologie didattiche in ppt: definizioni
110elode.net - 25 metodologie didattiche in ppt: definizioni
 
L'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegnoL'insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegno
 
Bes
BesBes
Bes
 
Progetti di vita possibili
Progetti di vita possibiliProgetti di vita possibili
Progetti di vita possibili
 
UDA CONCORSO ORDINARIO AJ56.pptx
UDA CONCORSO ORDINARIO AJ56.pptxUDA CONCORSO ORDINARIO AJ56.pptx
UDA CONCORSO ORDINARIO AJ56.pptx
 
Inclusione scolastica
Inclusione scolasticaInclusione scolastica
Inclusione scolastica
 

Destacado

Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Franco Castronovo
 
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)Roberto Sconocchini
 
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...giuseppe torchia
 
Bes rita-garlaschelli v
Bes rita-garlaschelli vBes rita-garlaschelli v
Bes rita-garlaschelli vimartini
 
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)Maria Grazia Fiore
 
Problemi psicologici-disabilità
Problemi psicologici-disabilitàProblemi psicologici-disabilità
Problemi psicologici-disabilitàimartini
 
Bes rita-garlaschelli m
Bes rita-garlaschelli mBes rita-garlaschelli m
Bes rita-garlaschelli mimartini
 
Dsa bes medie b
Dsa bes medie bDsa bes medie b
Dsa bes medie bimartini
 
Tfa 10^ lezione 18 aprile gli strumenti di progettazione per la disabilità
Tfa 10^ lezione 18 aprile gli strumenti di progettazione per la disabilitàTfa 10^ lezione 18 aprile gli strumenti di progettazione per la disabilità
Tfa 10^ lezione 18 aprile gli strumenti di progettazione per la disabilitàiva martini
 
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia MunaroBES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaroiiscanova
 
Slide presentazione- dsa
Slide presentazione- dsaSlide presentazione- dsa
Slide presentazione- dsaimartini
 
Chi può fare la diagnosi di DSA
Chi può fare la diagnosi di DSAChi può fare la diagnosi di DSA
Chi può fare la diagnosi di DSATrainingCognitivo
 
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi specialiLe tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi specialiEleonora Guglielman
 

Destacado (20)

Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...
 
Presentazione bes
Presentazione besPresentazione bes
Presentazione bes
 
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
Per una didattica inclusiva (BES e BEN)
 
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
Alunni con BES.Presentazione del software gestionale per l'inclusione (Ericks...
 
Bes rita-garlaschelli v
Bes rita-garlaschelli vBes rita-garlaschelli v
Bes rita-garlaschelli v
 
Bes
BesBes
Bes
 
Dsa - Domande frequenti
Dsa - Domande frequentiDsa - Domande frequenti
Dsa - Domande frequenti
 
Insegnare oggi
Insegnare oggiInsegnare oggi
Insegnare oggi
 
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
Il modello inclusivo della scuola italiana (prima dei BES)
 
Problemi psicologici-disabilità
Problemi psicologici-disabilitàProblemi psicologici-disabilità
Problemi psicologici-disabilità
 
PUGLIA - Normativa DSA - Rossi
PUGLIA - Normativa DSA - RossiPUGLIA - Normativa DSA - Rossi
PUGLIA - Normativa DSA - Rossi
 
Bes rita-garlaschelli m
Bes rita-garlaschelli mBes rita-garlaschelli m
Bes rita-garlaschelli m
 
Dsa bes medie b
Dsa bes medie bDsa bes medie b
Dsa bes medie b
 
Tfa 10^ lezione 18 aprile gli strumenti di progettazione per la disabilità
Tfa 10^ lezione 18 aprile gli strumenti di progettazione per la disabilitàTfa 10^ lezione 18 aprile gli strumenti di progettazione per la disabilità
Tfa 10^ lezione 18 aprile gli strumenti di progettazione per la disabilità
 
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia MunaroBES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
BES. Nuove indicazioni ministeriali, di Flavio Fogarolo e Claudia Munaro
 
Slide presentazione- dsa
Slide presentazione- dsaSlide presentazione- dsa
Slide presentazione- dsa
 
Didattica inclusiva, sostenibile, creativa
Didattica inclusiva, sostenibile, creativaDidattica inclusiva, sostenibile, creativa
Didattica inclusiva, sostenibile, creativa
 
Chi può fare la diagnosi di DSA
Chi può fare la diagnosi di DSAChi può fare la diagnosi di DSA
Chi può fare la diagnosi di DSA
 
Normativa pdp, emilia romagna, Dell' Oro
Normativa pdp, emilia romagna, Dell' OroNormativa pdp, emilia romagna, Dell' Oro
Normativa pdp, emilia romagna, Dell' Oro
 
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi specialiLe tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
Le tecnologie didattiche per i bisogni educativi speciali
 

Similar a Disabilità handicap e BES

Slide bettin 30 ottobre 12
Slide bettin 30 ottobre 12Slide bettin 30 ottobre 12
Slide bettin 30 ottobre 12imartini
 
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusione
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusioneModulo 4. dall' integrazione all'inclusione
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusioneSanGiovanniDiDioWEB
 
7 dislessia
7 dislessia7 dislessia
7 dislessiaimartini
 
7 dislessia
7 dislessia7 dislessia
7 dislessiaimartini
 
Sedegliano
SedeglianoSedegliano
Sedeglianoimartini
 
dislessia
 dislessia dislessia
dislessiaimartini
 
Disturbi Specifici di Apprendimento
Disturbi Specifici di ApprendimentoDisturbi Specifici di Apprendimento
Disturbi Specifici di ApprendimentoLiviana Da Re
 
Corso morozzi dsa
Corso morozzi dsaCorso morozzi dsa
Corso morozzi dsaiva martini
 
Difficolta di-apprendimento
Difficolta di-apprendimentoDifficolta di-apprendimento
Difficolta di-apprendimentoiva martini
 
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsaNosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsaimartini
 
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa b
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa bNosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa b
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa bimartini
 
Dsaii dott.ssa
Dsaii dott.ssaDsaii dott.ssa
Dsaii dott.ssaimartini
 

Similar a Disabilità handicap e BES (20)

Slide bettin 30 ottobre 12
Slide bettin 30 ottobre 12Slide bettin 30 ottobre 12
Slide bettin 30 ottobre 12
 
Bes
BesBes
Bes
 
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusione
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusioneModulo 4. dall' integrazione all'inclusione
Modulo 4. dall' integrazione all'inclusione
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
7 dislessia
7 dislessia7 dislessia
7 dislessia
 
7 dislessia
7 dislessia7 dislessia
7 dislessia
 
Sedegliano
SedeglianoSedegliano
Sedegliano
 
Modulo 3. a disabilita' e adhd
Modulo 3. a  disabilita'  e adhdModulo 3. a  disabilita'  e adhd
Modulo 3. a disabilita' e adhd
 
dislessia
 dislessia dislessia
dislessia
 
7 dislessia
7 dislessia7 dislessia
7 dislessia
 
adhd
adhdadhd
adhd
 
Adhd rev
Adhd revAdhd rev
Adhd rev
 
Disturbi Specifici di Apprendimento
Disturbi Specifici di ApprendimentoDisturbi Specifici di Apprendimento
Disturbi Specifici di Apprendimento
 
Corso morozzi dsa
Corso morozzi dsaCorso morozzi dsa
Corso morozzi dsa
 
Corso morozzi
Corso morozziCorso morozzi
Corso morozzi
 
Adhd rev
Adhd revAdhd rev
Adhd rev
 
Difficolta di-apprendimento
Difficolta di-apprendimentoDifficolta di-apprendimento
Difficolta di-apprendimento
 
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsaNosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa
 
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa b
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa bNosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa b
Nosografia, etiologia ed epidemiologia dei dsa b
 
Dsaii dott.ssa
Dsaii dott.ssaDsaii dott.ssa
Dsaii dott.ssa
 

Más de classicoscadutoit

Presentazione primavera delle scienze 2016
Presentazione primavera delle scienze 2016Presentazione primavera delle scienze 2016
Presentazione primavera delle scienze 2016classicoscadutoit
 
Presentazione esa bac liceo classico scaduto
Presentazione esa bac liceo classico scadutoPresentazione esa bac liceo classico scaduto
Presentazione esa bac liceo classico scadutoclassicoscadutoit
 
Presentazione liceo scaduto 2015
Presentazione liceo scaduto 2015Presentazione liceo scaduto 2015
Presentazione liceo scaduto 2015classicoscadutoit
 
Primavera della scienza 2015
Primavera della scienza 2015Primavera della scienza 2015
Primavera della scienza 2015classicoscadutoit
 
Il secondo principio della termodinamica
Il secondo principio della termodinamicaIl secondo principio della termodinamica
Il secondo principio della termodinamicaclassicoscadutoit
 
Il primo principio della termodinamica
Il primo principio della termodinamicaIl primo principio della termodinamica
Il primo principio della termodinamicaclassicoscadutoit
 
Educazione cittadinanza europea 2014 vademecum
Educazione cittadinanza europea 2014    vademecumEducazione cittadinanza europea 2014    vademecum
Educazione cittadinanza europea 2014 vademecumclassicoscadutoit
 
Disturbi emotivi e trattamento
Disturbi emotivi e trattamentoDisturbi emotivi e trattamento
Disturbi emotivi e trattamentoclassicoscadutoit
 
Aspetti psico pedagocigi della integrazione scolastica
Aspetti psico pedagocigi della integrazione scolasticaAspetti psico pedagocigi della integrazione scolastica
Aspetti psico pedagocigi della integrazione scolasticaclassicoscadutoit
 
Corso CTRH - Presentazione Andolina
Corso CTRH - Presentazione AndolinaCorso CTRH - Presentazione Andolina
Corso CTRH - Presentazione Andolinaclassicoscadutoit
 
Progetto i giovani e i valori 2013
Progetto i giovani e i valori 2013Progetto i giovani e i valori 2013
Progetto i giovani e i valori 2013classicoscadutoit
 

Más de classicoscadutoit (20)

Presentazione primavera delle scienze 2016
Presentazione primavera delle scienze 2016Presentazione primavera delle scienze 2016
Presentazione primavera delle scienze 2016
 
Presentazione esa bac liceo classico scaduto
Presentazione esa bac liceo classico scadutoPresentazione esa bac liceo classico scaduto
Presentazione esa bac liceo classico scaduto
 
Presentazione liceo scaduto 2015
Presentazione liceo scaduto 2015Presentazione liceo scaduto 2015
Presentazione liceo scaduto 2015
 
Primavera della scienza 2015
Primavera della scienza 2015Primavera della scienza 2015
Primavera della scienza 2015
 
Suresnes
SuresnesSuresnes
Suresnes
 
Bagheria
BagheriaBagheria
Bagheria
 
Orientamento2015
Orientamento2015Orientamento2015
Orientamento2015
 
Temperatura e calore
Temperatura e caloreTemperatura e calore
Temperatura e calore
 
Il secondo principio della termodinamica
Il secondo principio della termodinamicaIl secondo principio della termodinamica
Il secondo principio della termodinamica
 
Il primo principio della termodinamica
Il primo principio della termodinamicaIl primo principio della termodinamica
Il primo principio della termodinamica
 
Analisi dati INVALSI 2013
Analisi dati INVALSI 2013Analisi dati INVALSI 2013
Analisi dati INVALSI 2013
 
Educazione cittadinanza europea 2014 vademecum
Educazione cittadinanza europea 2014    vademecumEducazione cittadinanza europea 2014    vademecum
Educazione cittadinanza europea 2014 vademecum
 
Primavera delle scienze
Primavera delle scienzePrimavera delle scienze
Primavera delle scienze
 
Disturbi emotivi e trattamento
Disturbi emotivi e trattamentoDisturbi emotivi e trattamento
Disturbi emotivi e trattamento
 
Aspetti psico pedagocigi della integrazione scolastica
Aspetti psico pedagocigi della integrazione scolasticaAspetti psico pedagocigi della integrazione scolastica
Aspetti psico pedagocigi della integrazione scolastica
 
Corso CTRH - Presentazione Andolina
Corso CTRH - Presentazione AndolinaCorso CTRH - Presentazione Andolina
Corso CTRH - Presentazione Andolina
 
Progetto i giovani e i valori 2013
Progetto i giovani e i valori 2013Progetto i giovani e i valori 2013
Progetto i giovani e i valori 2013
 
Alcesti
AlcestiAlcesti
Alcesti
 
Apprendimento e discipline
Apprendimento e disciplineApprendimento e discipline
Apprendimento e discipline
 
Metacognizione
MetacognizioneMetacognizione
Metacognizione
 

Disabilità handicap e BES

  • 1. A cura di Mirella Pezzini
  • 2. 1. Legge n.517 del 1977 diede avvio all’integrazione scolastica 2. Normativa fondante la Legge 104 (5 febbraio 1992) con l’ART. 12 sul Diritto all'educ. e all'istruzione 3. Legge 53/2003,( personalizzazione dei percorsi di studio) 4. Decreto Pres.C.dei Ministri - 23/02/2006 n. 185 "Regolamento per la certificazione dell’ handicap” (legge 27 dicembre 2002, n. 289 ) 5. 2009 le “Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità” 6. DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione degli alunni 7. Legge 170/2010 (DM 5669/2011) Interventi DSA 8. Direttiva Min. 27/12/2012-Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
  • 3. Nel contesto delle conoscenze e delle esperienze sanitarie si intende per disabilità qualsiasi restrizione o carenza (conseguente ad una menomazione) della capacità di svolgere un'attività nel modo o nei limiti ritenuti normali per un essere umano. L'OMS raggruppa le disabilità nelle seguenti 9 tipologie: Disabilità nel comportamento Disabilità nella comunicazione Disabilità nella cura della propria persona Disabilità nella locomozione Disabilità dovute all'assetto corporeo Disabilità nella destrezza Disabilità circostanziali (nella tolleranza ai fattori ambientali) Disabilità in particolari attività
  • 4. Le diverse tipologie di disabilità possono essere suddivise in modo più sintetico: - Disabilità fisiche. - Disabilità sensoriali. - Disabilità mentali e psichiche. - Altre forme di disabilità.
  • 5. • La disabilità può essere descritta come lo scostamento dalla norma per quanto concerne le prestazioni di una persona. • La disabilità può essere permanente o transitoria, progressiva o regressiva • Quando la disabilità diviene l’identità principale dell’individuo nel contesto umano in cui egli vive, allora la diversa abilità diviene handicap, cioè ostacolo frapposto dalla società alla libera fruizione della realtà e alla creativa espressione del percepito. L’ICF, l’International Classification of Functioning, si propone come un modello di classificazione bio-psicosociale ( Dalla prospettiva sanitaria alla prospettiva bio-psico-sociale)
  • 6. • Tra le disabilità più frequentemente riscontrate a scuola abbiamo: Difficoltà di apprendimento : 1. Ritardo mentale dovuto a sindromi organiche specifiche 2. Disturbi di apprendimento senza danni cerebrali o patologie Disturbi generalizzati di sviluppo –tra cui l’Autismo infantile: Bassa qualità di Interazione sociale /Comunicazione verbale e non-verb./Attività immaginativa/ Reazioni stereotipate / Limiti di attività e interesse Disturbi della condotta --Disturbo oppositivo-provocatorio Disturbi specifici di apprendimento scolastico (DSA) : • Difficoltà di Lettura (dislessia) / Scrittura (disgrafia) / Calcolo( discalculia) Disturbi da deficit di attenzione con iperattività o sindromi ipercinetiche(ADHD)
  • 7. Legge 104 (5 febbraio 1992): ART. 12. Diritto all'educazione e all'istruzione • COMMA 3. L'integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
  • 8. Legge 104 (5 feb 1992): ART. 12. Diritto all'educazione e all'istruzione • COMMA 4. L'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap.
  • 9. Legge 104 (5 feb 1992): ART. 12. Diritto all'educazione e all'istruzione (Il comma 5 introduce il concetto di PDF come documento fondamentale per formulare il PEI) “Il profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata”
  • 10. Secondo la definizione contenuta al 1° comma dell'articolo 3 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, è portatore di handicap "colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione“ Oggi viene denominato DIVERSAMENTE ABILE 1. Ritardo mentale dovuto a sindromi organiche specifiche Difficoltà di apprendimento 2. Disturbi di apprendimento senza danni cerebrali o patologie
  • 11. Disturbi generalizzati di sviluppo Disturbi generalizzati di sviluppo Sindrome da alterazione globale dello sviluppo psichico Sindrome da alterazione globale dello sviluppo psichico Distorsione nello sviluppo di funzioni fondamentali: •Linguaggio, Attenzione, Percezione, Motricità, Capacità sociali, Rapporto con la realtà Autismo infantile Bassa qualità di Autismo infantile •Interazione sociale •Comunicazione verbale e non-verb. •Attività immaginativa Reazioni stereotipate Limiti di attività e interesse
  • 12. Disturbi specifici di apprendimento (DSA )) Disturbi specifici di apprendimento (DSA Alterazioni della capacità di apprendimento •Difficoltà di: •Lettura •Scrittura •Calcolo •Articolazione verbale •Linguaggio espressivo •Comprensione del linguagio •Coordinazione e funzione motoria
  • 13. Disturbi del comportamento Disturbi del comportamento •Incontrollata iperattività •Atteggiamenti oppositivi e provocatori Disturbi da deficit di Disturbi da deficit di attenzione con iperattività attenzione con iperattività o sindromi ipercinetiche o sindromi ipercinetiche (ADHD) (ADHD) Disturbi della condotta Disturbi della condotta Disturbo oppositivo-provocatorio Disturbo oppositivo-provocatorio
  • 14. Disturbi da deficit di attenzione con iperattività o sindromi ipercinetiche Primi testimoni del manifestarsi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività o ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) nei bambini, sono spesso i familiari e gli insegnanti. Una breve descrizione di come esso si presenta può essere utile per segnalare il problema e portarlo all’attenzione degli specialisti che effettueranno l’eventuale diagnosi.L’ ADHD si presenta più spesso nei maschi, si evidenzia chiaramente nell’età delle elementari e i sintomi - presenti da più di sei mesi sono di un’entità tale da compromettere il funzionamento sociale e scolastico. La disattenzione, l’iperattività e l’impulsività sono sempre presenti in proporzione variabile. Per esemplificare descriviamo l’ipotetico caso di Lorenzo, un bambino di sette anni che frequenta la terza elementare.
  • 15. • A scuola Lorenzo non riesce a stare seduto, durante le lezioni si dimena sulla sedia e si alza spesso con una scusa nuova ogni volta; ha difficoltà nel mantenere l’attenzione sui compiti e nel gioco e si lascia distrarre da ogni minimo rumore. • Quando è interrogato risponde prima che le domande siano state completate, talvolta interrompe gli altri e parla troppo. Punizioni e rimproveri non servono a nulla. Gli insegnanti dicono che Lorenzo compie spesso errori imputabili alla distrazione, che non porta a termine i compiti sdegnando le loro istruzioni. • Non riesce a giocare per molto tempo e/o in modo tranquillo con i suoi compagni, ha difficoltà ad attendere il proprio turno. In poco tempo il bambino ha iniziato a sviluppare una vera e propria avversione per i compiti e per tutto ciò che richiede uno sforzo mentale protratto, il suo rendimento scolastico peggiora visibilmente
  • 16. • .I genitori si lamentano, si sentono sfiniti dal suo comportamento e limitati dalla continua necessità di vigilare su di lui: Lorenzo si muove sempre, chiacchiera in continuazione, tocca tutto, è invadente, perde sbadatamente i giocattoli e gli oggetti di casa, sembra non ascoltare mai quando gli si parla. • I disagi e la sofferenza psicologica che questo disturbo comportano al bambino e alla sua famiglia possono essere notevolmente limitati richiedendo l’intervento dello specialista: quanto più precoce sarà la richiesta tanto più positivo sarà l’esito della presa in carico.
  • 17. Direttiva Min. 27/12/2012- Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali ( Bes) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica • …. Gli alunni con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato • …..è rilevante l’apporto, anche sul piano culturale, del modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni.
  • 18. • In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. • Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione Direttiva Min. 27/12/2012-
  • 19. L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie • quella della disabilità; • quella dei disturbi evolutivi specifici • quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Direttiva Min. 27/12/2012-
  • 20. • Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA ), anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività ( ADHD ) Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno. Direttiva Min. 27/12/2012-
  • 21. • La legge 170/2010, a tal punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso canale di cura educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003, nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno. Direttiva Min. 27/12/2012-
  • 22. • … è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, danno diritto ad usufruire delle stesse misure ivi previste. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche problematiche nell’area del linguaggio o nelle aree non verbali Direttiva Min. 27/12/2012-
  • 23. I Centri Territoriali di Supporto (CTS) sono stati istituiti dagli Uffici Scolastici Regionali in accordo con il MIUR mediante il Progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità”. I Centri sono collocati presso scuole polo e la loro sede coincide con quella dell’istituzione scolastica che li accoglie. www.istruzione.cts.it Direttiva Min. 27/12/2012-
  • 24. Una volta individuato un allievo con DSA, la Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata”. • La didattica individualizzata consiste nelle attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio; tali attività individualizzate possono essere realizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente.
  • 25. Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.), l’attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo. La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata determina dunque, per l’alunno e lo studente con DSA, le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
  • 26. L’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder),corrispondente all’acronimo che si usava per l’Italiano di D.D.A.I. – Deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività.) si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA o ad altre problematiche. Ha una causa neuro-biologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei. Si è stimato che il disturbo, in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico, è presente in circa l’1% della popolazione scolastica, cioè quasi 80.000 alunni
  • 27. In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo. Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento.
  • 28. Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico –possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011) IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE
  • 29. misure dispensative • Leggere di più non migliora l’abilità di lettura • Gli esercizi ripetitivi non provocano generalizzazione dell’apprendimento • L’uso di un compenso/dispensa non riduce le possibilità di sviluppo della competenza • Ciò che non è terminato a scuola non può essere finito a casa • La quantità di lavoro a casa deve essere compatibile con il livello raggiunto dal bambino
  • 30. Interventi compensativi • Lettore esterno o Sintesi vocale: La lettura può essere registrata dall’insegnante o da un compagno o fatta leggere da un software. L’importante è che l’allievo dislessico possa accedere alla comprensione attraverso l’ascolto del testo. In questo modo si elimina la lettura dal basso (la lettura decifratoria che risulta compromessa). • Software didattico: l’Anastasis ha prodotto il soft C.A.R.L.O.(Comunicazione Alternativa e Riabilitazione Logopedia) che utilizza la sintesi vocale per la lettura di qualsiasi testo.
  • 31. Interventi compensativi • Registrazione La registrazione delle lezioni e la  predisposizione di scalette degli argomenti trattati permettono all’allievo a casa di utilizzare il riascolto della lezione accompagnandosi al libro di testo. • Calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; • Computer Il computer permette (con i programmi di video scrittura con correttore ortografico) una correzione automatica di una percentuale altissima di errori e la rilettura di quanto scritto.
  • 32. Per l’interpretazione del testo • Sollecitare le conoscenze precedenti: lessicali, inerenti l’argomento, generali riguardanti la conoscenza del mondo. • Attivare: schemi (oggetti, persone azioni), scripts (strutture di azione) • Fare attenzione alla leggibilità (caratteristiche morfosintattiche, lessicali) e alla comprensività (organizzazione delle informazioni) del testo che favoriscono i processi inferenziali e di previsione
  • 33. Per l’interpretazione del testo • Operare semplificazioni testuali: alleggerire il carico informativo • Insegnare l’utilizzo dei dispositivi extratestuali: titolo, sommari,immagini • Insegnare a focalizzazione parti e a operare inferenze (colori diversi) • Monitorare i processi metacognitivi
  • 34. Mediatori didattici Tabelle, schemi, mappe Aiutano nell’apprendimento Sollecitano le generalizzazioni Aiutano ad appropriarsi di quadri d’insieme Sono strumenti di apprendimento ma anche di presentazione degli argomenti nelle interrogazioni programmate • Sollecitano i processi di pensiero, la riflessione • • • •
  • 35. Mappe mentali. hanno si fondano una struttura a raggera sulla logica associazionista che enfatizza la grafica sono strumenti per raccogliere velocemente le idee/concetti
  • 36. Didattica metacognitiva • Aiutare l’allievo a conoscere le proprie modalità di apprendimento (monitoraggio cognitivo) • Aiutare l’allievo a riconoscere il livello di acquisizione delle proprie abilità per lo svolgimento di compiti (autoregolazione) • Aiutare l’allievo a riconoscere e applicare consapevolmente comportamenti, strategie utili ad un più efficace processo di apprendimento • Incoraggiare alla scelta di strategie operative più adeguate al suo apprendimento • Rendere consapevole l’allievo che l’appropriazione delle capacità di autocontrollo e revisione gli permettono apprendimenti e risultati migliori.
  • 37. Nel caso di DSA la scuola può predisporre, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo: dati anagrafici dell’alunno; tipologia di disturbo; attività didattiche individualizzate; attività didattiche personalizzate; strumenti compensativi utilizzati; misure dispensative adottate; forme di verifica e valutazione personalizzate.