1. SEGNALETICADI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO ALLEGATO XXIV D. LGS. 81/08 PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
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3. 2. MODI DI SEGNALAZIONE 2.1. Segnalazione permanente 2.1.1. La segnaletica che si riferisce a un divieto, un avvertimento o un obbligo ed altresi' quella che serve ad indicare l'ubicazione e ad identificare i mezzi di salvataggio o di pronto soccorso deve essere di tipo permanente e costituita da cartelli. La segnaletica destinata ad indicare l'ubicazione e ad identificare i materiali e le attrezzature antincendio deve essere di tipo permanente e costituita da cartelli o da un colore di sicurezza. 2.1.2. La segnaletica su contenitori e tubazioni deve essere del tipo previsto nell'allegato XXVI. 2.1.3. La segnaletica per i rischi di urto contro ostacoli e di caduta delle persone deve essere di tipo permanente e costituita da un colore di sicurezza o da cartelli. 2.1.4. La segnaletica delle vie di circolazione deve essere di tipo permanente e costituita da un colore di sicurezza.
4. 2.2. Segnalazione occasionale 2.2.1. La segnaletica di pericoli, la chiamata di persone per un'azione specifica e lo sgombero urgente delle persone devono essere fatti in modo occasionale e, tenuto conto del principio dell'intercambiabilita' e complementarita' previsto al paragrafo 3, per mezzo di segnali luminosi, acustici o di comunicazioni verbali. 2.2.2. La guida delle persone che effettuano manovre implicanti un rischio o un pericolo deve essere fatta in modo occasionale per mezzo di segnali gestuali o comunicazioni verbali.
5. Requisiti generali Negli ambienti di lavoro deve esistere una idonea segnaletica di sicurezza che informi adeguatamente i lavoratori di alcune condizioni di pericolo, di alcuni divieti, di comportamenti da adottare, ecc. Scopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l'attenzione su oggetti, situazioni e comportamenti che hanno rilevanza ai fini della sicurezza. La segnaletica di sicurezza non sostituisce in alcun caso le necessarie misure di protezione. Da sola non è sufficiente ad ottemperare agli obblighi di formazione ed informazione del personale. La sua efficacia, al contrario, dipende da una costante opera di formazione ed informazione delle persone alle quali essa può risultare utile. La mancanza della necessaria segnaletica di sicurezza aumenta i pericoli all'interno dei luoghi di lavoro in quanto priva i lavoratori delle informazioni più semplici ed immediate sui pericoli e sulle modalità di affrontarli .
6. I segnali di sicurezza consistono, a seconda dei casi, in: - cartelli che utilizzano combinazioni di forme, colori e simboli - colori di sicurezza - segnali acustici - segnali ottici - comunicazione verbale - segnali gestuali Determinate modalità di segnalazione possono essere utilizzate assieme, nelle seguenti combinazioni: - segnali luminosi e segnali acustici; - segnali luminosi e comunicazione verbale; - segnali gestuali e comunicazione verbale.
7. 1. PRINCIPI GENERALI SULLA SEGNALETICA DI SICUREZZA La segnaletica di sicurezza va prevista quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti con mezzi tecnici di protezione o con misure, sistemi o metodi di organizzazione del lavoro. 2. La segnaletica va predisposta tenendo conto della valutazione dei rischi effettuata in conformità all'art. 28 D.Lgs. 81/08. 3. I lavoratori devono essere informati di tutte le misure da prendere nel settore della segnaletica di sicurezza e devono ricevere una formazione adeguata, sotto forma di istruzioni precise, relativamente alla segnaletica utilizzata sul luogo di lavoro. 4. La segnaletica di sicurezza deve essere utilizzata solo per trasmettere quelle informazioni che hanno rapporto con la sicurezza. 5. Si applica la segnaletica relativa al traffico stradale per il traffico di analogo tipo all'interno degli stabilimenti o imprese.
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9. 1. CARTELLI E COLORI DI SICUREZZA Caratteristiche cromatiche conformi a normativa tecnica (es. Uni 7543). 2. Vanno sistemati, tenendo conto di eventuali ostacoli, ad altezza e posizione appropriate rispetto all'angolo di visuale: - in luogo ben illuminato; - all'ingresso della zona interessata in caso di rischio generico; - nelle adiacenze di un rischio o oggetto specifico. 3. Vanno rimossi quando cessa la causa che ne giustificava la presenza. 4. In caso di cattiva illuminazione naturale devono essere utilizzati colori fosforescenti, materiali riflettenti e illuminazione artificiale.
10. Cartelli di divieto Vietano un comportamento Forma rotonda Fondo bianco, simbolo nero, bordo e sbarra rossi Cartelli di avvertimento Avvertono di un rischio o pericolo Forma triangolare Fondo giallo, simbolo e bordo neri
11. Cartelli di prescrizione Prescrivono un comportamento Forma rotonda Fondo azzurro, simbolo bianco Cartelli di salvataggio Danno indicazioni relative a vie e mezzi di soccorso Forma quadrata o rettangolare Fondo verde, simbolo bianco Cartelli antincendio Forniscono indicazioni su materiale antincendio Forma quadrata o rettangolare Fondo rosso, simbolo bianco Cartelli di informazione Forniscono un segnale diverso dai precedenti Forma quadrata o rettangolare Fondo azzurro, simbolo bianco Cartelli complementari Usati in associazione ai cartelli precedenti, forniscono ulteriori informazioni
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13. SEGNALETICA PERMANENTE Costituita da cartelli o colori di sicurezza: CARTELLI per segnalare divieti, avvertimenti e prescrizioni, per indicare l'ubicazione ed identificare i mezzi di pronto soccorso. CARTELLI O COLORE DI SICUREZZA (rosso) per indicare l'ubicazione ed identificare mezzi ed attrezzature antincendio. CARTELLI O COLORE DI SICUREZZA per indicare i rischi di urto contro ostacoli o di caduta. COLORE DI SICUREZZA (bianco o giallo) per indicare le vie di circolazione. CARTELLI (ETICHETTE) su contenitori e tubazioni per sostanze pericolose.
14. SEGNALETICA OCCASIONALE PERICOLO OCCASIONALE, CHIAMATA DI PERSONE PER UNA SPECIFICA AZIONE, SGOMBERO URGENTE DI PERSONE richiedono segnali acustici, luminosi e/o comunicazione verbale. LA GUIDA DI PERSONE CHE EFFETTUANO MANOVRE IMPLICANTI RISCHIO va fatta per mezzo di segnali gestuali e/o comunicazioni verbali
15. COLORAZIONI DISTINTIVE DELLE TUBAZIONI CONVOGLIANTI FLUIDI LIQUIDI O GASSOSI VERDE = Acqua GRIGIO ARGENTO = Vapore ed acqua surriscaldata AZZURRO = Aria GIALLO OCRA = Gas anche liquefatti ROSSO = Acqua antincendio VIOLETTO = Acidi ed alcali MARRONE = Olii minerali BIANCO = Alta pressione
16. DIMENSIONI DEI CARTELLI DI SICUREZZA dove A = superficie del cartello in m² L = distanza (in metri) alla quale il segnale è ancora visibile La formula è applicabile fino ad una distanza di circa 50 metri. LxL A > ------- 2000
17. CARTELLI SEGNALETICI Cartelli di divieto - Caratteristiche intrinseche: - forma rotonda, - pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un’inclinazione di 45°) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello).
18. Cartelli di avvertimento - Caratteristiche intrinseche: - forma triangolare, - pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello).
19. Cartelli di prescrizione - Caratteristiche intrinseche: - forma rotonda, - pittogramma bianco su fondo azzurro (l’azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello).
20. Cartelli di salvataggio - Caratteristiche intrinseche: - forma quadrata o rettangolare, - pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello).
21. Cartelli per le attrezzature antincendio - Caratteristiche intrinseche: - forma quadrata o rettangolare, - pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello ).
22. SEGNALI GESTUALI Un segnale gestuale deve essere preciso, semplice, ampio, facile da eseguire e da comprendere e nettamente distinto da un altro segnale gestuale. L'impiego contemporaneo delle due braccia deve farsi in modo simmetrico e per un singolo segnale gestuale. La persona che emette i segnali, detta "segnalatore", impartisce, per mezzo di segnali gestuali, le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali, detto "operatore". Il segnalatore deve essere in condizioni di seguire con gli occhi la totalità delle manovre, senza essere esposto a rischi a causa di esse. Se ciò non è possibile, occorre prevedere più segnalatori ausiliari. Il segnalatore deve rivolgere la propria attenzione esclusivamente al comando delle manovre e alla sicurezza dei lavoratori che si trovano nelle vicinanze. Quando l'operatore non può eseguire con le dovute garanzie di sicurezza gli ordini ricevuti, deve sospendere la manovra in corso e chiedere nuove istruzioni.
23. GESTI CONVENZIONALI DA UTILIZZARE Significato Descrizione Figura A. Gesti generali INIZIO Attenzione Presa di comando Le due braccia sono aperte in senso orizzontale, le palme delle mani rivolte in avanti ALT Interruzione Fine del movimento Il braccio destro è teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti FINE delle operazioni Le due mani sono giunte all'altezza del petto
24. Significato Descrizione Figura B. Movimenti verticali SOLLEVARE Il braccio destro, teso verso l'alto, con la palma della mano destra rivolta in avanti, descrive lentamente un cerchio ABBASSARE Il braccio destro, teso verso il basso, con la palma della mano destra rivolta verso il corpo, descrive lentamente un cerchio DISTANZA VERTICALE Le mani indicano la distanza
25. Significato Descrizione Figura A. Movimenti orizzontali AVANZARE Entrambe le braccia sono ripiegate, le palme delle mani rivolte all'indietro; gli avambracci compiono movimenti lenti in direzione del corpo RETROCEDERE Entrambe le braccia piegate, le palme delle mani rivolte in avanti; gli avambracci compiono movimenti lenti che s'allontanano dal corpo A DESTRA rispetto al segnalatore Il braccio destro, teso più o meno lungo l'orizzontale, con la palma della mano destra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione A SINISTRA rispetto al segnalatore Il braccio sinistro, teso più o meno in orizzontale, con la palma della mano sinistra rivolta verso il basso, compie piccoli movimenti lenti nella direzione DISTANZA ORIZZONTALE Le mani indicano la distanza
26. Significato Descrizione Figura D. Pericolo PERICOLO Alt o arresto di emergenza Entrambe le braccia tese verso l'alto; le palme delle mani rivolte in avanti MOVIMENTO RAPIDO I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati con maggiore rapidità MOVIMENTO LENTO I gesti convenzionali utilizzati per indicare i movimenti sono effettuati molto lentamente